Ascoltare e ascoltarsi

Quanto siete disposti ad ascoltare gli altri?
Quando sarete disposti ad ascoltare voi stessi,
così
in tranquillità,
nel dormiveglia,
interpretare ogni visione nottura,
e non spaventarsene affatto.
Così potrete parlarvi,
sentire cosa volete
anche se,
alla fine,
non volete proprio nulla.
Capirete i vostri desideri,
sceglierete la vostra strada.
Molti non sanno asoltarvi,
è vero
ma non gridate
non alzate la voce.
Anzi,
allontanatevi dal caos delle città,
andate in una tranquilla campagna
della vostra mente e
parlate piano,
come un racconto attorno al fuoco...
il segreto è questo,
anche con voi stessi.
Ecco, la sentite?
E' la vostra voce...
flebile
eppure già così potente.

6 commenti:

  1. Molto onirico questo, moz :)...le giornate in campagna fanno questo effetto relax si :D...

    ...anche se forse la voce che sento io nella natura, non è proprio quella che senti te :P

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  2. Se senti dio, beh, lo sento anche io, in voi tutti e me stesso...
    cos'è in fondo dio se non un "io" con una "d" in più?
    E' una proiezione in grande (infinitamente grande) di noi stessi.
    MM

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  3. Moz, ottimo post! ;D

    Io direi piuttosto che a mio parere solo coloro che sono consapevoli di loro stessi, possono interagire con il loro (D)io...

    Chiaramente non sarebbe il massimo fare il luminare per un uomo su un aspetto così inner di se stesso..

    L'unico problema è che quanto più pensi e vai avanti o inprofondita verso "te stesso" o nella conoscenza, tanto più ti allontani dagli altri...

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  4. Certo certo... mica lo dice che il post gliel'ha ispirato la sottoscritta...altro che muse, la vera musa sono io! :P

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  5. Confermo: la musa ispiratrice di questo post è la Regina del Trash Irezumi, assieme al discorso che abbiamo affrontato l'altro pomeriggio^^
    Rossella sei mitica!

    MM

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  6. moz ma quanti altri nomi hai intenzione di cambiare prima d sceglierne uno definitivo per il blog??? :D

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