°Maito Istori: Sandro Army

Ricordi lucidi/ludici di un fine giugno
(questo post è stato ideato e scritto da Sandro Army)

Quando fine giugno si avvicina, spesso, emana un intenso profumo di tarda fioritura.
In questo periodo dell’anno c’è la festa patronale nella mia città.
Un odore che sento tuttora ed è proprio quest’ultimo che a volte mi fa ripensare a quando ero bambino e passeggiavo tra le bancarelle illuminate (in dialetto, barràcche, n.d.Miki), lungo la strada alberata che porta verso casa mia.

Guardavo la televisione promuovere, nel primo pomeriggio, un’infinità di giocattoli. Io desideravo a tutti i costi tutt’altra categoria:
quelli di sottomarca.
Si, perchè se sei bambino non fai distinzione tra griffato e non, quando un giocattolo diverte ... diverte e basta.
E poi costa decisamente meno. Ne parlavo proprio con Moz l’ultima volta che ci siamo visti, ricordandomi quando giocavo con
“La fattoria degli animali”
oppure
“Il mini-kit del perfetto medico”.
Della tanto desiderata “Condor” neanche l’ombra.
Se nasci con il fiocco azzurro non è che hai molto da scegliere, i giochi per maschietti sono quelli, si sà.
Per quello rosa invece c’è di tutto.
Assurdo. Come dimenticare poi il gioco culto di sottomarca “Mia Divina Sposa” (ahahaha, n.d.Miki) con le sue splendide chianelle di plastica?

Non vorrei sbagliarmi, ma tra le poche cose che accomunavano maschi e femmine c’erano i giochi di società (come il mio amatissimo “Spago Spaghetti”), i Sapientino e la pasta Didò.

Anche allora si faceva sport, ma la pallacanestro a quel tempo non la conoscevo ancora.

Anch’io ho avuto giocattoli importanti (e griffati), che hanno segnato non solo la mia infanzia, ma anche di tutti quelli che quegli anni, come me, li ha posseduti. Con particolare affetto ricordo il mio orsetto “Teddy Ruxpin”, che mi raccontava tante storie grazie ad un mangia-nastri che era nascosto sulla schiena, dietro una profumatissima maglietta beige.

Giocattoli, che hanno fatto sorridere ieri e fanno piangere oggi.

4 commenti:

  1. Ringrazio Moz per aver "proposto" questo excursus nell'età del gioco. Desideravamo fortemente da un pò di tempo scrivere nel °REVIVAL un post del genere.

    Mi sono limitato a raccontargli i miei ricordi, la storia di una come tante, a tutto il resto ci ha pensato lui (cioè Moz), grazie ancora dell'omaggio ;)

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  2. Come direbbe qualcuno, solo volgendo lo sguardo al passato si può comprendere ciò che si è, e qualunque curva dendrocronologica nasce da un ben preciso nucleo che ci consente di essere ciò che siamo oggi.

    Ho il sospetto che qualunque passato, non necessariamente quello degli esordi da to'y'story sia sempre meglio del presente("hanno fatto sorridere ieri e fanno piangere oggi.".

    Si può dire che "scegliere" sia difficile perchè implica il presente.

    Probabilmente è come essere a un esame continuo(non solo quello a numero chiuso per il paradiso)dove non ci sono troppe raccomandazioni. :)

    Penso che questi revival possano raccontare una parte di chi li scrive(e possano dire di quanto è stronzo chi li posta che li fa con font microscopico è_é).

    Tuttavia penso che un impasto pascoliano sia poco utile per l'esame perpetuo.

    In fin dei conti qualunque revival scaturisce un confronto con il presente, per svariati aspetti.
    Una "conclusione" preceduta dall'analisi, la si trae sempre. :)

    Ps: LA CONDOR! Mioddio!
    Io creai la versione modificata SEGANDO la canna XD!! e avevo anche due tipi ti proiettili, uno riempito col pongo, che faceva piu male, e uno con acqua congelata e ago per qualche volatile. XD

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  3. Che ricordi!:P
    Beh..se volete..potete fare le femminucce e giocare con le pentoline LOL xD uahauaah..a me piaceva tanto uno scheletro..non ricordo il nome..ma mia madre non me l'ha mai comprato..le faceva impressione uahauaha..dopo un pò ho iniziato a inventare giochi strani all'aperto..costruire l'hotel per le lumache ..detto questo vi saluto..:P
    buon pomeriggio =)
    Anas*

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  4. Assolutamente d'accordo con lei. In questo nulla in vi e credo che questa sia un'ottima idea. Pienamente d'accordo con lei.
    E 'vero! L'idea di un buon supporto.

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