> nei capichiazza si uccide! - parte 3


UN CALDO CADAVERE PER LA POLIZIA
 21 Giugno.
- Gli esami della Scientifica arrivano oggi, signor Procuratore – disse Chiumento rivolgendosi al PM Harvey Bramante.
- Sì, e cosa spera di tirare fuori, dottore? – domandò perentorio il magistrato.
- Vedrà. Anche se l’avesse cancellata, nella memoria remota della scheda del suo cellulare, dovrebbe esserci!
- Ma cancellata cosa? Cellulare di chi?
- Mi è tornato in mente quel fottuto particolare. Cercavo di ricordarlo da quella notte in cui fui sparato. C’era qualcosa che mi sfuggiva, ma ora ho finalmente capito cosa.
- Se vuole degnarsi di dirlo anche a me…
- Certo, certo. Mi riferisco ad una fotografia, che Scott Aucello ha fatto dopo avermi sparato. Ha fotografato la vetrina del negozio di intimo, quello sulla strada dove uccise Brian De Bonis.
- E lei ha recuperato quei dati senza il mio permesso scritto? Lo sa che è contro la Legge?
- Qui tutto è contro la Legge. L’ho fatto, e basta.
- Lei non può agire di testa sua, commissario! – sbottò Bramante.
- Mi scusi, dottore – fece Chiumento, - ma sono appena arrivati i risultati degli esami che ho richiesto, la richiamo io – e chiuse il telefono.
- Si fa come dico io. Voglio dare giustizia al commissario De Bonis e voglio prendere quel figlio di puttana che mi ha spedito in coma - fece a voce bassa.


Warren Chiumento cominciò a sfogliare il dossier mandatogli dalla Scientifica. Erano una serie di foto, molte delle quali di Veriana Ionescu in pose sexy. Dopo qualche foto di torcinelli alla griglia, arrivò l’immagine che cercava: un manichino femminile con indosso uno slip di pizzo, e, sul vetro che lo proteggeva, schizzi di sangue e pezzetti di materia grigia.
- Eccolo, cazzo… eccolo!
- Dottore, ha trovato quello che cercava? – chiese BrucePio.
- Ci puoi giurare. Andiamo a prendere Aucello, stavolta non ha scampo.
Dopo dieci minuti circa, Chiumento e i suoi uomini erano sotto casa di Scott Aucello.
- Apri, Aucello! Ti conviene collaborare! – gridava il commissario.
Aucello era al telefono con qualcuno.
- Merda, la Polizia… cosa vuole? – bisbigliò. Poi scostò la tenda per osservare fuori, - è quel rotto in culo a cui ho sparato l’altra volta… non è che hanno scoperto…? Devi aiutarmi… incontriamoci al solito posto, devi nascondermi, cazzo! – disse al suo interlocutore prima di chiudere la chiamata.
-Aucello! Apri questa cazzo di porta o te la faccio saltare con quel cervello da menomato che ti ritrovi! Non hai scampo! Conto fino a tre, poi la sfondo e ti sfondo di pugni in bocca!
Il criminale pensò bene di fuggire dalla finestrella del bagno.
Quando i poliziotti entrarono di forza in casa dell’uomo, la trovarono vuota. Il vedere la finestrella aperta fece intuire a Chiumento che Scott Aucello se l’era data a gambe, e senza perdersi d’animo si mise alle sue costole.
- Non può essere andato che di qua! – fece ai suoi uomini indicando la stradina che attraversava, posteriormente, la chiesa di San Giuseppe.
- AllisonPia, tu gira per il Puscinone, così lo prendiamo da dietro!
Mentre gli agenti si separarono per impedire che il killer potesse immettersi in Piazza Europa e disperdersi tra la folla di quella calda giornata, sentirono uno sparo.
Chiumento arrivò troppo tardi: sulle scalinate della chiesa giaceva morente Scott Aucello, colpito da un’arma da fuoco alla schiena.
-Aucello!Aucello, cazzo! Chi! Chi??
- I-io… io…
- Chi è stato,Aucello? Il clan dei Sammarchesi? Sono loro che hanno voluto la morte del commissario De Bonis?
- N-no… è… è l-lui…
- Lui chi? Aucello, cazzo, parla!
Ma non c’era più niente da fare. L’uomo era spirato.
Il commissario vide arrivare AllisonPia, sconfortata, di fronte a lui. Guardò il portone della chiesa. Era spalancato.
- BrucePio, AllisonPia, io entro qui dentro.
- Serie A! Cosa volete fare, dottore?
- Ho voglia di pregare per l’anima di questo figlio di puttana che m’è crepato davanti. Alle questioni burocratiche pensateci voi.
Warren Chiumento varcò la soglia della Casa del Signore. Dentro, oltre il disturbante odore di muffa e incenso tipico di quei posti, vi era solo qualche vecchietta intenta a pregare. O a passare un po’ del troppo tempo libero che la pensione concedeva.
- Signora, scusi…
- Ch’ jà succiàss, ualià?
- Ha visto entrare qualcuno, poco fa? Qualcuno di sospetto?
- N’hai vist a nisciun… iust a daje ualiùl e allu fratciàdd…
- Grazie mille, vedo in sagrestia.
I passi del commissario tuonavano sul pavimento.
Nella stanza del retro, Chiumento si trovò di fronte il prete della parrocchia, Don Maicolgecson Monti e il cappuccino Fra’ Maglino.
- Scusate… per caso è passato qualcuno, di qui?
- Ah… ma lei chi è?
- Commissario Chiumento, Polizia di Stato.
- Ah, commissario, mi dica… - fece il prete.
- Come possiamo aiutarla? - chiese il frate.
- Mi hanno detto di due ragazzi sono stati visti entrare qui…
- Ah, certo… è una coppia che deve sposarsi tra qualche giorno, sono venuti a parlare un po’ con me…
- Ma è gente… come dire, strana? – incalzò Warren.
- Aahah, figliolo… io trovo strani tutti coloro che in quest’epoca così buia e priva di valori credono ancora nel sacro legame del matrimonio.
- Ahaha! – sorrise il frate, accordando alle parole del parroco.
- C’è poco da ridere. E comunque io trovo più strano che ci sia ancora tanta gente che ha coraggio di mortificare il suo intelletto mettendo piede qua dentro. Buongiorno, e grazie.
- Figliolo caro, ti vedo turbato… - disse Don Maicolgecson.
- No, non turbato. Sono incazzato. Incazzato nero. Hanno ucciso una persona sulle scale della tua chiesa e nessuno sa niente. Risparmiami il predicozzo.
- O Signore benedetto! Che Dio ci aiuti, e che Dio aiuti anche te… tramite l’aiuto prezioso di Santa--
- Basta così - lo interruppe Chiumento, - va’ a farti fottere tu e la santa che stavi nominando. Arrivederci.

...continua!

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GLOSSARIETTO
Puscinone = lett. "grande vasca", zona della città dove un tempo vi erano i pozzi per la raccolta dell' acqua. Oggigiorno è sede, durante le ore mattutine, del mercato rionale del quartiere S. Giuseppe; nel pomeriggio la grande vasca è invece sovente usata dai ragazzini come ideale campo di calcio.
"Ch' ja succiàss, ualià?" = lett. "cos'è accaduto, ragazzo?"
"N'hai vist a nisciun... iust a daje ualiùl e allu fratciàdd..." = lett. "non ho scorto nessuno, tranne che due ragazzi e il fraticello..."

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