[cinema] da Le Iene a The Hateful Eight, il percorso di Tarantino


SI CONSIGLIA LA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO A QUANTI GIA' CONOSCONO L'OPERA OMNIA DI QUENTIN TARANTINO
IL POST CONTIENE SPOILER


Otto, come il numero delle opere del regista di Knoxville.
Otto, come due cerchi che si intersecano e ricongiungono.
Due cerchi, due anime, un solo grande cinema.



Tarantino non ha mai sbagliato un colpo.
Certo, ci sono film considerati meno potenti degli altri -questione di gusti- ma vi lancio una sfida: provate a fare una classifica.
Otto posizioni.
Forse riuscirete a indicare solo la prima, magari l'ultima. Ma poi?
Le Iene, Pulp Fiction, Jackie Brown, Kill Bill, A prova di morte, Bastardi senza gloria, Django Unchained, The Hateful Eight.
Otto perle, che a modo loro tracciano un certo percorso.

TARANTINO E LE MINORANZE SOCIALI

E' innegabile: il Tarantino moderno ha iniziato un discorso più "politico" all'interno della sua cinematografia.
Lo ha iniziato coi Bastardi, lo ha proseguito con Django, ma le radici sono da ricercarsi prima dell'avvento di queste due opere.
E' una nuova anima tarantiniana, questa.
Il sentiero che ha portato qui comincia innocentemente almeno con Kill Bill, forse addirittura con Jackie Brown.
E' il Tarantino che esalta le minoranze sociali.
Jackie (eroina da blaxploitation) vince su tutti e sull'amore; La Sposa era la donna materna, vitale, che sverginando maschietti e femminucce a colpi di katana trapassa anche Dio e cerca di ricostruire la sua famiglia perduta.

Sempre donne sono le otto protagoniste di A prova di morte. Qui non si tratta di ragazze materne, anzi sono amazzoni femministe, cafone e volgari alla pari e più di un uomo da bar.
Stuntgirls, pilotesse, troie arrapate che guidano come Kowalski. Non vogliono dipendere da quei cazzoni degli uomini e lo ribadiscono; li lasciano in bianco, si fanno baciare per soli sei minuti, comandano loro. Quasi lesbo-butch.
Non per nulla si scontrano con un serial killer misogino.

Death Proof - immagine web

IL TARANTINO "POLITICO"

E poi ci sono i bastardi. Una virata decisa nello stile tarantiniano, che si fa grande, si fa kolossal.
L'avant-pop utilizzato sino a questo momento -reale o cartoonesco- qui non più ha ragion d'essere (siamo nella Seconda guerra mondiale), ma si adatta perfettamente agli anni '40.
Così come per Django, dove si adatta al selvaggio west.

Due film ambientati lontano dai loci communes tarantiniani, ma solo in apparenza.
Però due film con una forte vena politica, due film che quasi vanno a compiacere Hollywood per come sono realizzati (in grande) e quasi compiacciono due lobby: quella ebraica e quella afroamericana-obamesca.

La stessa presa a difesa da Tarantino durante l'uscita di The Hateful Eight, che suo malgrado diventa un film politico pur non essendolo affatto, che suo malgrado va a scontrarsi con un'altra lobby (la polizia americana) in un gioco di gruppi di potere che pare aver funzionato (sugli incassi, ottimi ma ridotti, e sulle nomination agli Oscar mai arrivate).

Inglourious Basterds - immagine web

THE HATEFUL EIGHT: RITORNO ALLE ORIGINI?

Eccolo, The Hateful Eight. Un altro western, ma totalmente diverso da Django Unchained.
E' sempre il Tarantino dell'ultima fase, quella dei film realizzati in grande. Sembra di assistere a un kolossal, un Ben Hur con le pistole.
Ecco, The Hateful Eight è simile alle due opere precedenti, ma solo tecnicamente e esteticamente.
Quella grandiosità -mai inutilmente pomposa o autoreferenziale- appartiene ai colossi, a chi il cinema lo sa fare, a chi sa muovere la macchina da presa non per svolgere un compitino da accademia artistica ma perché il cinema lo ama - e ne è fottutamente riamato.


Il resto, ossia trama e personaggi, è come Le Iene, è come Pulp Fiction.
Un mondo -dove figurano anche negri e donne, of course- che appare spietato, infame, bugiardo.
Un microuniverso marcio, dove tutti mentono e non ci si può fidare di nessuno. Dove però possono nascere empatie e simpatie, dove una iena può pettinare i capelli di un'altra iena morente, dove uno scagnozzo si innamora della moglie del boss alla gara di twist, dove un cacciatore di taglie pulisce la bocca della criminale che sta portando alla forca.
Ma non c'è -o meglio, torna a non esserci- il finale liberatorio. Nessuno vince, tutti perdono tra falsità e infamate, specie la donna e il negro (costretto peraltro a "allearsi" con un razzista).

The Hateful Eight - immagine web

The Hateful Eight chiude il cerchio (o il doppio cerchio, visto che è l'8) tornando all'inizio, senza momenti catartici.
E mancano almeno un altro paio di opere nella carriera di Mr. Quentin: ma infatti l'otto è anche il simbolo dell'infinito.

32 commenti:

  1. Tarantino è un grande narratore, i suoi messaggi sono tra le righe, i sentimenti che suscita non vengono tanto dai dialoghi ma dalle immagini e dal tipo di narrazione apparentemente casuale. E' come ritrovare la vera essenza di se stessi dopo aver ricevuto un pugno in pancia. Il suo evocare il cinema nostrano degli anni '60 '70 da solo valore aggiunto alle sue opere, è come il proseguimento di un vecchio discorso lasciato a metà. Lode, lode lode.

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    1. Vero, Tarantino si vede che si è formato sul campo, amando il cinema :)

      Moz-

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  2. Seguo sempre con piacere i film di Tarantino perché non ce n'è uno che non riesca a stupirmi, sempre crudi ma veri. Quest'ultimo non l'ho ancora visto, ma non lo mancherò!

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    1. Non lo perdere perché spacca davvero tanto! :)

      Moz-

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  3. Non conosco tutta l'opera di Tarantino, infatti ho saltato il post per lasciarti un saluto e un bajinu!

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  4. I personaggi di Tarantino interpretano tutti un ruolo, dal Tim Roth delle Iene, arrivando allo "Spettacolo teatrale" degli ottodiosi, passando per la Sposa, la costante è la qualità altissima, e il suo enorme talento di narratore, dialoghista e regista di attori, non so come si faccia a non amarlo ;-) Cheers!

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    1. La vediamo uguale: Tarantino è cinema, teatro. E' finzione esaltata e esaltante, tutto allo stato più puro.

      Moz-

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  5. Me ne mancano metà, ma bella analisi. Devo assolutamente rimediare. Pero ora comunque quello che preferisco è Oulp Fiction. È magnifico!

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    1. E' il mio film preferito in assoluto. Non tra quelli di QT, in assoluto^^

      Moz-

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  6. Un bel ritratto dell'america di ieri e di oggi, 8 facce e nessuna buona... io l'ho visto in streaming, peccato, però era in lingua originale e questo me l'ha fatto apprezzare molto di più..si sentivano i diversi accenti e rendeva meglio... non sono una fissata di tarantino, comunque questo l'ho preferito a DJANGO

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    1. Vero, certi film vanno visti in lingua originale per apprezzare anche questi dettagli!
      Pure io penso di preferirlo a Django, anche se fare una classifica è impossibile...^^

      Moz-

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  7. Tarantino è un signor cinematografaro.. mischia generi e riprese come pochi.. e questo Hateful sale sul podio dei primi tre dopo l'immenso Pulp Fiction e Le iene.
    Alla faccia di chi non lo comprende... ;)

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    1. Pure per me è sul podio.
      La sola sequenza iniziale (ok, complice la musica di Ennio) vale tutto.

      Moz-

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  8. Mi manca solo l,ultimo, tutti gli altri sono puro genio!

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    1. Vero, genio cinematografico. Si vede che lui ama il cinema in ogni sua espressione.

      Moz-

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  9. Mi piace l'analisi che hai fatto in questo post.
    C'è solo una cosa effimera che mi tormenta. Va bene mettere fuori dall'elenco "Sin City" perchè era uno special director, ma perchè Four Room non entra nell'elenco? Vabbeh, questo è un quesito scemo eheh

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    1. Beh Sin City non è annoverabile, comunque allora ci sarebbe pure il doppio episodio di CSI...
      Quanto al segmento di Four Rooms, se esiste un capolavoro chiamato 8 e 1/2, Tarantino ha fatto 8 e 1/4 :)

      Moz-

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  10. Io ADORO Tarantino. Lo ADORO. Questo film mi è sembrato simile a bastardi senza gloria, forse per la fotografia. La scelta dell cast poi: fenomenale. Peccato per Magic Mike, insomma Channing Tatum, sono rimasta scettica. Perchè ha scelto lui? Bah.
    Il ruolo della sgualdrina/assassina/condannata a morte è stato il mio preferito.

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    1. Non so, forse aveva la faccia giusta per interpretare il ruolo... booh :)
      I cast tarantiniani sono sempre fenomenali... scegli fior fiore di attori e li sa muovere alla grandissima^^

      Moz-

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  11. Tarantino mi piace a prescindere... ho visto solo il Trailer e le recensioni non ho avuto ancora il piacere di gustarmelo
    ciao Moz

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    1. Fallo presto, non ti deluderà :)
      Ciao Ernie :)

      Moz-

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  12. Quanto sono ignorante io..sssh, non dirò niente, semplicemente mi vergognerò in silenzio.

    Sei tornato ^.^

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    1. Beh, puoi recuperare facilmente, Paolè! :)
      Sono tornato? Forse non me ne sono mai andato o forse non tornerò mai più come prima^^

      Moz-

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  13. Superbo come tutti i suoi film, nessuno escluso. L'ho visto in lingua originale( con sottotitoli ovviamente) e l'ho gustato ancora meglio.

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    1. Sì, credo anche io che i film di zio Quentin vadano ancora meglio se visti in originale^^

      Moz-

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  14. analisi perfetta, poco da aggiungere, i suoi film (anche se hateful eight risulta leggermente faticoso da sopportare) sono istanti da inghiottire e masticare, altro che rivelazioni o catarsi autoriali; vedere pulp fiction in originale, come si muovono i personaggi e la loro formidabile capacità di renderla piena la scena, la definizione dei caratteri e le immedesimazioni perdenti, è un privilegio per lo spettatore .. se, come dice lui, ha realizzato poco meno della metà delle sue idee, forse per altri 20 anni fa potremmo essere testimoni di altri capolavori :)

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    1. Purtroppo ha anche detto che farà 10 film in tutto... ne restano due :)

      Moz-

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  15. Moz, ma che sei impazzito? Hateful Eight non vale un centesimo del film peggio riuscito di Tarantino (Jackie Brown)! E' uno scivolone imperdonabile da parte di un regista che si è sempre rinnovato, che ha sempre trovato nella scrittura e nella musica, prima ancora che nelle immagini, il suo vero punto di forza. Qui invece è esattamente il contrario: fotografia spaziale, scenografia da mozzare il fiato,che vanno di pari passo cin una trama inconcludente e dialoghi imbarazzanti. Anche solo paragonare questo film a capolavori come Pulp Fiction o Kill Bill, è un insulto al cinema. Anche e forse ancor di più al cinema di Tarantino. Un film dimenticabilissimo, che non riesce mai a partire, quando di norma vedere un film di Tarantino equivale a un giro su una montagna russa al doppio della velocità normale e strafatti di crack. Attori enormi (sempre gli stessi) buttati lì a dire "ci sono anche io" e poco più. Se ami davvero il cinema, e ami davvero Tarantino, un film così lo devi odiare per forza.

    Gianluca (Filthanos del Chro).

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    1. Oddio chi si risente!
      Filth! Come stai?? :)
      Dunque... in parte posso darti ragione, sul fatto che stavolta c'è meno intreccio e più tecnica, vero.
      Però dai, è un grande film anche questo, diverso dagli altri (e soprattutto, torna a essere ludico senza alcuna scenetta lecca-minoranze)^^

      Moz-

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  16. Se con "ludico" intendi la tortura perpetrata con medievale sadismo da parte di Quentin ai danni del culo dei nostri cervelli, allora è vero. In effetti è ludico. Comunque a parte fare la stecca nel coro, mi piace il tuo blog! Tornerò di certo!

    Filth.

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    1. Ehehe, e come mi hai trovato??
      Pensavo lo conoscessi dai tempi del Chro :)
      In ogni caso, amo chi stecca nel coro, sei sempre il benvenuto^^

      Moz-

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