[web] post o spot?


Come percepiamo un post che recensisce un prodotto?
Domanda semplice, ma dalla risposta particolare: dipende dal prodotto.
Perché c'è differenza tra un prodotto (opera) e un prodotto (commerciale).

Il mio post precedente recensiva appunto un prodotto commerciale. Non è stato né il primo né sarà l'ultimo.
Due post più indietro c'è la recensione di un album discografico. E scorrendo indietro, troviamo recensioni di dvd, film, libri, fumetti, serie tv, giochi.
Ma anche di gelati o oggetti, per dire.

Solo che, se nessuno ha pensato di dirmi "ma quanto ti paga Cristina D'Avena per la segnalazione del suo cd?" o "ma quanto ti ha dato la Panini per il giudizio sull'albo di SpiderMan?", la mia recensione su un prodotto da supermercato ha fatto sì che domande similari sorgessero spontanee.
Ne ho parlato con Andrea di ToxNet's Lab, che mi ha buttato giù dal letto. Ne è nato questo post.

Ora, io non ho mai preso soldi né dall'Algida, né dalla Müller, ma nemmeno da case produttrici di film o giochi o fumetti.
Ho solo ricevuto un regalo dall'Astorina, assolutamente non preventivato, per la recensione che feci su Diabolik. Cosa che avrei scritto comunque, e che ho continuato a fare.
Lì, nella header del Moz O'Clock, c'è scritto chiaramente di cosa mi occupo. Tra gli strilli, v'è pure "junkfood".
Per il mio blog, che risponde al "cultura pop a 360°"  con un senso anni '80 e '90, un buon Cornetto Algida è come un bel fumetto di Batman.
Ma ora basta parlare di me.
Parliamo del web.

Noi webnauti abbiamo il senso di "spot" incorporato?
Perché mai la recensione critica di un'opera d'intelletto non ci fa gridare alla marchetta, mentre la recensione critica di una bevanda latte+cioccolato sì?
E' colpa delle televisioni? I beni di consumo (specie se futilissimi) sono visti come qualcosa di fugace che passa in tv tra un serial e un film. Che magari poi vengono recensiti (il serial e il film!).

Insomma, post o spot? In fondo l'uno è l'anagramma dell'altro: dal mio canto, quando segnalo un'opera o un prodotto, è anche perché vorrei che fosse conosciuto e quindi maggiormente diffuso. Quindi è una pubblicità vera e propria, e gratuita.
Ma ne ho sempre scritto in modo serio, anche critico: quindi è un vero post di blog.
E' questa la sottile linea che intercorre fra le varie possibilità?
E cosa succederebbe se invece venissimo pagati per parlare del gelato o della bevanda?
Ma, ancora più a fondo, cosa succederebbe se invece venissimo pagati per parlare di un film, un fumetto o un telefilm?

48 commenti:

  1. Diventeremmo ricchi :D
    Comunque sia non ci trovo niente di male nelle recensioni di prodotti (commerciali). A patto che siano recensioni oneste. O almeno, nel caso non lo fossero, che mi sappiano ingannare bene. Se me ne accorgo non dico che ci sia qualcosa di sbagliato nel far pubblicità ed esser pagati, soltanto su di me quella pubblicità non funziona perché colgo l'artificio. Tutto qui.

    CervelloBacato

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    1. Infatti, è lì il tutto: se è una mera marchetta, si vede.
      Ma se invece dovessimo fare proprio una marchetta?
      Mi spiego meglio: se io ero pagato per parlarvi de Milk Shock di Muller, avrei potuto scrivere che a berlo dalla bottiglia si sente la plastica?

      Moz-

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    2. Mmm sta a te accettare il compenso e non dirlo (e farlo bene) oppure no. Io non lo farei. Intendo parlar bene di cose che mi fanno schifo.

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    3. Perciò: bisogna essere comunque onesti.

      Moz-

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  2. Io penso che si dovrebbe essere pagati se il prodotto recensito ha un prezzo di vendita!

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    1. Il problema è che scriviamo su blog e non su testate giornalistiche adibite a contenere recensioni...

      Moz-

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    2. Naturalmente, il mio discorso è più rivolto a chi ti cerca... Io ho fatto dei post sponsorizzati (pagati) ma c'era scritto

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    3. E hai dovuto parlare bene per forza?

      Moz-

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  3. Sono contento di averti ispirato questo post !! :D

    In merito a questo argomento sono stato attaccato lo scorso anno, anche in maniera abbastanza vivace, e ho voluto dire la mia (potete trovare i due post qui:( https://goo.gl/s6qW4c https://goo.gl/Tgxd7c ).

    Se la marchetta è fatta bene a me piace e se il blogger ci guadagna sono anche contento perché mi ha risolto un problema. Il problema è che "Il blogger è la figura sul web più bistrattata perché non è considerata una professione, non puoi lavorare con un blog e che fai vuoi pure i soldi? Ma non dai ti pago in visibilità con qualche like, per non parlare poi dei giornalisti che hanno quasi un odio verso la categoria dei blogger."

    P.S.
    Solitamente non spammo i miei link nei commenti, ma questa volta sono in linea con l'argomento del post e mi sembra corretto inserirli per completare/allargare l'ottimo post di MikiMoz.

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    1. Nessun problema per i link, ci mancherebbe! :)
      Ho letto i tuoi post e purtroppo condivido la sensazione di "limbo" in cui noi blogger ci troviamo.
      Per quanto concerne il valore di una recensione, qui apriamo un bivio: perché la Panini o l'Algida o qualsiasi altra casa produttrice dovrebbe pagarmi qualcosa per un articolo che scrivo di mia sponte?
      Non pretendo nulla.
      Se invece tu richiedi una recensione, allora il discorso cambia... ma anche lì, chi decide il tariffario? Non esiste proprio la categoria, non esiste il minimo sindicale.

      Ecco perché apprezzo sempre ciò che Diabolik ha fatto per me... :)

      Moz-

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  4. Miki, a me i post spot non fanno nè caldo nè freddo. Li leggo se so chi lo ha scritto perchè so che sarà interessante/divertente/oquellochevuoi.
    Tanto i prodotti più sono pubblicizzati e meno li compro :))
    Bacio fanciullo

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    1. Eheh, pure io se vedo un prodotto troppo pubblicizzato gratuitamente... mi passa la voglia XD

      Moz-

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  5. Personalmente non sono interessata alla pubblicità come proposta di scelta, ma mi piace quella creativa e originale, di buon gusto e che non tende a narcotizzare i cervelli.
    Come blogger, su "parole di contorno" saltuariamente ho avuto collaborazioni con aziende alimentari e non , che inviano in omaggio prodotti da recensire e nel caso dei foodblog ciò avviene tramite le ricette pubblicate, non ci trovo niente di disdicevole e sono state esperienze positive, non ci corre denaro e non viene travisato il contenuto del blog tematico...tutto ok per me!

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    1. Ma quindi solo io non ricevo nemmeno niente in omaggio?? XD

      Moz-

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  6. si possono fare anche post-spot e venire pagati in natura (vedi https://www.trnd.com/it/)

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  7. Sarò io particolarmente ingenuo ma non mi è minimamente balenata per la testa l'idea che fossi stato pagato per parlare del Milk Shock! :D

    Comunque anche i prodotti culturali vengono "marchettati", forse ancor più degli altri.

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    1. Sicuramente anche i prodotti culturali lo sono.
      Ma tanto... si sgama :)

      Moz-

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  8. Da parte mia il commento alla bevanda Müller era pura ironia, fatto sta che non ci vedo "spot" in un post che commenta un film o un fumetto, ma ce lo vedo se commenta un prodotto più diciamo... da tormentone televisivo. Perché?
    Me lo sono chiesto... Un po' è perché leggendo fumetti da anni io stesso faccio recensioni su forum, e siccome sono molto soggettivo, non li considero spot perché una pubblicità assume sempre toni assoluti, non sono mai dei "secondo me tale detersivo vi potrebbe soddisfare" ma "questo detersivo è superiore ad altri". Recensione? No, messaggio pagato e di parte, spesso poco veritiero come la farcitura delle merendine!
    In secondo luogo recensire un fumetto, un film, un libro è commentare un'espressione di creatività artistica, cosa che non può mai essere un dentifricio, uno yogurt, un'auto, un profumo da 50€ a flacone.
    Certamente nel momento in cui un blogger venisse pagato per le sue recensioni/spot, temo verrebbe preso sul serio soltanto quando parla male di qualcosa.

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    1. Però... perché mai un profumo non viene considerato un'opera? E' comunque un prodotto di persone capaci nel loro campo.
      Idem, chessò, un sigaro. Conosco blog che recensiscono sigari... Eppure non sono prodotti culturali.

      Moz-

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    2. I profumi, dacché ne ho memoria, sono protagonisti di spot pubblicitari molto elaborati (e costosi), ai livelli del videoclip di qualche rockstar internazionale. Per questo motivo ritengo che la "confezione" (lo spot) sia esagerata per quello che va a vendere, un liquido profumato volatile, in sostanza molecole che vai a disperdere nell'ambiente... Per opera intendo qualcosa dove c'entra la creatività impalpabile di un artista, che picchia su un blocco di marmo o spande un pennello su una tela, che posiziona una cinepresa in un certo modo per rendere impressionante il "cattivo" o ti disegna una tavola a fumetti che percepisci come qualcosa di vivo per quanto è vigorosa...
      Se vuoi fare uno spot per gli Uffizi di Firenze o per i Musei Capitolini di Roma, fai vedere la Nascita di Venere o la statua equestre di Marco Aurelio... Se vuoi vendere un profumo fai vedere invece scene avventurose, romantiche, virili, sensuali... ma non mostri mai - almeno a mia memoria - qualcuno che nei suoi ambienti domestici si spruzza il profumo addosso e basta. Pertanto, se il profumo è un'opera, perché offuscarlo mettendoci in mezzo dei fronzoli che non c'è scritto da nessuna parte che saranno le sensazioni provate da chi userà quel prodotto.

      Sui sigari non so che dire, hanno un odore che è ai primi posti tra le cose che il mio naso ritiene pestifere (assieme al caffè, alla Cera di Cupra per le mani, ai broccoli cotti e al percolato di discarica).

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    3. Evidentemente sono prodotti che vanno reclamizzati in modo diverso, devono far presa su altri istinti, richiamarli, perché a meno che non fai il tester dal vivo, non puoi far sentire il profumo attraverso radio o tv.
      Odi la puzza di sigari??
      Non andremo mai d'accordo :p

      Moz-

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    4. Vorrà dire che parleremo solo di Twin Peaks, Masters e un altro paio di cose! :D

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    5. Ahaha, almeno su quello siamo d'accordo^^

      Moz-

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  9. Per me non fa differenza. Uno può scrivere post anche sotto pagamento, promuovendo tutto quello che vuole.
    Se non mi interessa non commento e passo avanti. Mica mi obbligano a visitare un sito. Tutti dovrebbero fare così invece di stare a creare le polemiche..

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    1. Vero, che poi... penso sempre che un post-marchetta si sgama lontano un miglio!

      Moz-

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  10. Domanda davvero interessante, comunque non ho mai pensato in questi termini, certo però che se mi pagassero non mi rifiuterei affatto di farlo, comunque dipende da cosa, come e chi ;)

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    1. Sì, anche io. Dopotutto recensire qualcosa è -anche- un lavoro, e i lavori sono pagati!^^

      Moz-

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  11. Beh sicuramente il "dubbio" che magari sia uno spot può venire (parlo in senso generale, non qui da te), poi dipende pure da quanto uno "conosce" il blogger in questione, tu hai sempre parlato di tutto, recensito di tutto, è anzi un lato di te che apprezzo e che a me non infastidisce, e se anche pensassi che ti pagano... buon per te :D

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    1. Eheh, mi sa che sono l'unico coglione che non si fa pagare... XD

      Moz-

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  12. io non ho mai recensito nulla
    se dovessi scoprire che c'è qualche folle disponibile a pagarmi, e più che probabile che lo farei... non per altro, ma il danaro schifo non mi fa... che ci volete fare, superficiale, tanto tanto...

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  13. Succederebbe quello che succede su Youtube e anche su altri blog.
    Tanto per farti un esempio, leggo spesso blog di recensioni letterarie e spesso sono le stesse case editrici a spedire il romanzo al blogger e capita soventemente anche con i fumetti.
    Sta al lettore discernere dalla marchetta o meno, ma io continuo comunque a non vedere nessun problema in questo, tanto puoi tesserne le lodi quanto vuoi, ma se abbiamo una testa pensante, siamo in grado di intuire se un prodotto può interessarci o meno senza il Mastrota di turno.
    Immagino che chi ti ha mosso questa critica è un tuo lettore affezionato che ha recepito male il post, ipotizzando quello che accade solitamente in altre lande virtuali.
    Rinuncerei all'onestà intellettuale per soldi?
    Io non lo so, altri lo fanno ma non li crocifiggerei in sala mensa per questo.

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    1. Io non ce la farei a tessere lodi a prescindere, specie se una cosa mi ha fatto cagare... Forse è quello il mio problema principale, ecco perché nessuno mi paga XD

      Moz-

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  14. Il mio blog è talmente scrauso che non viene in mente a nessuno di pagarmi per scrivere cose... ;)
    Per un certo periodo di tempo, ero assidua lettrice di blog dedicati alla cosmesi; ho iniziato a smettere (e adesso ne leggo un paio o tre giusto perchè mettono anche post legati ad altri argomenti) quando hanno iniziato ad essere tutti uguali; quando le varie case cosmetiche inviavano le cartelle stampa a corredo dei prodotti e su 10 blog che seguivo, 9 recensivano il rossetto XY con le stesse esatte parole! Ho scelto di continuare a seguire le ragazze che, pur avendo ricevuto i prodotti in omaggio, ne parlavano in maniera onesta, mettendo in luce anche eventuali critiche o pecche. Non sono poi quelle che hanno fatto i soldi con questa attività del blog, perchè continuano a fare le dottorande, le impiegate, le commesse o le studentesse... ma sono persone che comunque decidono di investire del denaro e del tempo in questa loro passione... e allora ben venga che vengano omaggiate di questi prodotti! Certo, un po' di sana invidia c'è, perchè, talvolta, si tratta anche di prodotti costosi... Sull'eventualità di essere pagati ci devo riflettere pure io... insomma.... l'omaggio ben venga... il soldo... rifletto!!! ;)
    aprirei una parentesi su quelle (o quelli, ma io ho conosciuto solo esemplari femminili!) che aprono blog ad cazzum e poi tempestano gli uffici comunicazioni delle aziende più svariate per farsi mandare omaggi! La peggiore è stata una che si vedeva proprio che aveva aperto il blog per 'sta cosa e aveva ricevuto delle mentine alla violetta o alla lavanda... 'sti tizia ha avuto il coraggio di farci un tiramisù e di ficcarci 'sti confettini come decorazione... penso che sia stata una roba immonda!!! magari nel blog prima aveva parlato del profumatore per wc e in quella dopo delle mentine messe nel tiramisù!!!

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    1. Ecco appunto. Questi sono casi estremi ma io penso che allora la colpa è di chi continua a seguire certe persone. Perché si tratta di blogger disonesti, né più né meno. Non hanno passione per il blogging, vogliono solo la mentina gratis...

      Moz-

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    2. esatto!!! (e scusa per il commento lunghissimo!!!)

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    3. Ma di che, figurati! Sempre un piacere :)

      Moz-

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  15. Non ci sarebbe niente di male ad essere pagati per recensire qualcosa, il problema è quello che hanno evidenziato anche gli altri: è un giudizio "pilotato" e quindi non è molto utile a chi cerca informazioni sul prodotto/servizio.

    A me avevano mandato delle mail con delle segnalazioni di spettacoli che volevano pubblicassi nel blog. Non so nemmeno se mi avrebbero pagato, perché ho declinato l'offerta subito, dato che per ora non voglio mettere questo tipo di notizie.
    Però mi ha fatto un po' ridere che pensassero di ottenere pubblicità dal mio blog... ora non sono di certo famosa, ma sei mesi o un anno fa lo ero ancora meno!

    Ah, il tuo post sul latte e cioccolato non l'ho commentato perché sto cercando di stare a dieta, motivo per cui non comprerò il prodotto, ma sembrava buono :D

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    1. Beh, evidentemente non è così: il tuo blog copre una certa nicchia e loro hanno puntato su di te.
      Dopotutto di blog seri sul teatro, io solo il tuo conosco^^

      Moz-

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  16. a me a volte le case editrici mandano dei libri per le recensioni.
    Il blog per me è un divertimento e non un lavoro, quindi per me prima di tutto c'è la sincerità del mio giudizio: sia che l'abbia comprato o che mi sia stato regalato io se devo lodare lo lodo, se devo criticare lo critico.

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    1. Beh, questo dovrebbe essere lo spirito giusto e corretto.
      E' così che si recensisce un'opera, senza occhi di riguardo...

      Moz-

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  17. Io ho recensito diversi prodotti, mai preso soldi (tangenti) dalle aziende produttrici ma c'è da dire che molti di questi prodotti li ho provati perchè loro me li hanno inviati. Ho accettato solo collaborazioni in merito a prodotti che avevo effettivamente interesse a provare e l'azienda era a conoscenza che avrei recensito il prodotto secondo la mia opinione, anche se negativa. Devo dire che per molto sono rimasta davvero contenta per altri non entusiasta ma era per lo più una questione di gusti personali.
    Odio chi da blogger raccatta di tutto e di più, e recensisce in maniera ''leccata di c...'' qualsiasi cosa.Collaborazioni si, recensioni si ma con dignità anche perchè poi si rischia di perdere la credibilità.
    Ultimamente c'è un supermercato che sto pubblicizzando gratuitamente perchè ritengo che abbia prodotti buoni, non tutti, che molta gente scarta a priori perchè un discount e tra l'altro d'oltralpe.

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    1. Bene, è così che dovrebbe funzionare.
      Io ho sempre recensito gratis, e spesso e volentieri segnalo cose che amo al tal punto che vorrei conoscessero anche altri.
      E' pubblicità, in fondo.
      E ricevere qualcosa in cambio non è sbagliato, basta non vendersi^^

      Moz-

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