[FUMETTI] Berserk 77, la recensione


E anche questo novembre la Planet Manga è in orario per il nuovo appuntamento con Berserk, masterpiece di Kentaro Miura che ha ormai raggiunto la 77sima uscita regolare e ventuno anni di pubblicazione italiana.
Dopo la parentesi dei due precedenti numeri, ambientati nella città del Falco, si torna al viaggio per mare di Guts e compagni, che hanno finalmente raggiunto l'isola incantata di Skellig, paese degli elfi e patria di Puck.
Come reagiranno i maghi isolani alla vista del gruppo di barbari provenienti dal mare?

Non reagiscono bene: l'isola è protetta con ogni mezzo, e già dai banali campi coltivati fuoriescono -animati dalla magia- spaventapasseri e zucche, come in un film horror/halloween anni '80. Siamo perfettamente in periodo, tra l'altro, tanto che Guts fa una battuta sulla "festa del raccolto". Figuriamoci se qualche fantoccio vegetale può spaventare una compagnia che ha affrontato mostri, spiriti, pirati e un dio marino.
Così subentra l'irriverente strega Morda che richiama un artefatto antico e proibito, fatto con sacrifici umani (e qui ci ricolleghiamo a taaaaanti volumi fa, quando si videro i maghi del bosco sbudellare la gente: altri tempi, altre usanze?).
L'arrivo dell'arcimago Gedfrin calma gli animi: vecchio amico della strega Flora, maestra di Schierke, introduce Guts e gli altri ai maghi del villaggio.
Fino all'incontro, finalmente, con il Re della Tempesta di Petali, sovrano degli elfi che vive in un ciliegio gigante sempre in fiore.

sempre spaccaculi

Questo volumetto 77 è la prima parte del tankobon 39, e ne raccoglie i primi 4 episodi.
Molti nuovi personaggi (i quattro stregoni supremi, il re degli elfi, maghetti apprendisti vari in stile Hogwarts) e molte nuove situazioni, con importanti passi che spiegano ancora meglio il funzionamento del mondo -considerata l'apparizione del grande Albero- tra folklore e mitologia.
Vengono introdotti nuovi spiriti elementali e nuove razze del "piccolo mondo", già visibili nella stupenda immagine di copertina.
Il sogno del Falco è stato attuato in un modo preciso, e qui viene detto come; non mancano accenni sul funzionamento "tecnico" del Behelit.

Nuovi argomenti, quindi, per uno snodo principale della trama: riuscirà Caska a riacquistare il senno perduto dopo la violenza subita durante l'Eclisse?
Quest'isola, così festosa e placida, è davvero il paradiso dove finalmente Guts e la sua compagna potranno riposare, senza più preoccuparsi della maledizione che incombe su di loro?

Miura ci regala come sempre -e sempre più- disegni impressionanti, e addirittura gioca con una delle teorie dei fans riguardo l'identità del Re della Tempesta di Petali mettendo in scena un siparietto che coinvolge alcuni personaggi.
Non manca una delle più classiche battute sul Behelit -a questo punto non si sa quanto sia fatta per depistare-, dove Puck ribadisce che l'oscuro artefatto di pietra è di sua proprietà.


Edizione italiana negli standard (già molto migliorati), si segnala il cambiamento di nome di un nuovo personaggio: essendo purtroppo da anni il nostro Puck chiamato Pak (per via di una oscena traduzione spagnola che ci portiamo dietro dal 1996, la stessa che ci ha regalato l'orribile Gatsu), il vero elfo Pack che appare da questo volume è chiamato... Puk!
Insomma, Shakespeare si rivolta nella tomba, per colpa di un sottosviluppato adattamento iberico che non venne mai cambiato.
Noi ancora attendiamo un'edizione perfetta coi nomi corretti. Chissà se la vedremo mai.

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20 commenti:

  1. ahha, già è difficile arrivare alla fine del manga, figuriamoci una nuova edizione :D.

    A parte gli scherzi, sono curioso anche io sugli sviluppi. Spero che Caska ritrovi presto la ragione, perché se deve continuare a fare l'ombra muta..Dimmi del sogno del falco sotto SPOILER :P

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    1. Fanno nuove edizioni per ogni cavolo di cosa, specie la Star in edicola con Gazzette e cazzi vari (a breve pure Detective Conan...), possono pensare a ritradurre e riadattare Berserk come si deve :)

      In sostanza, succede questo
      SPOILER
      Guts viene a sapere di Griffith, di come ha bruciato quasi tutti gli Alberi Sacri -tipo casa di Flora- per permettere che l'Albero gigante potesse materializzarsi squarciando le dimensioni.
      E poi ricorda agli altri che Griffith come sogno aveva quello di avere un sproprio regno, ma che conoscendolo... non si fermerà mai, perché tende sempre più in alto^^

      Moz-

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    2. La faranno solo il giorno in cui la serie finirà. Rivedere tutti i dialoghi gli costa XD

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    3. Eh, lo so, dovrebbero riscrivere praticamente tutti i testi! :o

      Moz-

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  2. Incredibile come Berserk sia partito all'inizio come un manga non covenzionale ed ibrido di molte influenze artistiche come Go Nagai, Sam Raimi, Paul Verhoeven per esempio fino a diventare uno shonen a tutti gli effetti...non è che mi dispiaccia la deriva fantasy dell'opera oltretutto molte tavole disegnate da Miura sono perfette con diversi rimandi a Bosch e "la compagnia dell'anello" è ben equilibrata.

    Solo che per me doveva concluderlo molto prima...cosi da potersi dedicare ad altri progetti senza tirarsi dietro tutta la storia che ripeto all'inizio era un delirio carnale/splatter/gore/demoniaco mica male..

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    1. Oddio, non credo sia shonen... cioè, il fumetto è sempre seinen, solo che è passato dalla barbarie a argomenti più maturi, diciamo.
      Ma la barbarie non mancherà, ne sono certo. Dopotutto, la parte più oscura è quella di Albione, la terza saga.
      Per concluderlo prima, non avrebbe dovuto imbastire così tanta roba sin dall'inizio: per me lo scopo di Miura era davvero fare come la sua amata Guin Saga... però oh, in linea di massima ci siamo, sta per terminare (certo, ci vorranno altri dieci anni...)^^

      Moz-

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    2. Ma shonen nel senso di dibamica narrativa più che contenuti per farti un esempio: power-up, struttura narrativa a livelli sono tutti temi che ricollego a quel genere...non che mi dispiacciono, ma prima era ben altra cosa si muoveva in un contesto originale e sovversivo come Go Nagai. ;)

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    3. Sì allora ci siamo, ho capito cosa intendi. Prima era più 'anarchico', ma è così per ogni opera... Si cresce e parte della follia svanisce 😉💪

      Moz-

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    4. Mi permetto di dissentire, dico la mia poi ognuno la pensi pure come vuole. Premessa necessaria visto che uno degli ultimi a cui ho detto la mia su un manga forse era meglio se gli insultavo la mamma.
      Come poteva o doveva finire prima se prima di questo settarsi, non su standard shonen ma da classico fantasy se prima una trama vera e propria non c'era? Epoca d'oro a parte prima la serie per farla semplice era Gatsu che combatteva mostri e voleva vendetta da un malvagio con cui non poteva competere (e con cui forse nemmeno oggi è ancora in grado di farlo). La vera trama è iniziata con l'arrivo dei suoi nuovi compagni e dei power up. Poi posso essere d'accordo nel dire che era più coinvolgente nella prima parte ma tutto quel che sta facendo è coerente e necessario allo svolgimento della storia.

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    5. Sì, sono d'accordo anche io che Berserk è fatto di premesse e che la vera trama inizia dal dopo-Albione.
      Paradossalmente, la parte più "shonen" è proprio la prima saga, quella del Black Swordsman...^^

      Moz-

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  3. Peccato per la serializzazione così lenta, perché gli ultimi numeri non sono affatto male.

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    1. Eh lo so, ma ormai dobbiamo abituarci a vederlo una volta l'anno... non più due :o

      Moz-

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  4. Insieme a Saint Seiya e Cesare Borgia, è una delle serie più lente che esistano però vale sempre la pena di leggerlo.
    Leggendolo in inglese, sono un pochino più avanti però mi è piaciuto lo stesso leggere il tuo spassionato post :-)
    Baci!

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    1. Sì, ovviamente sono anche io in pari con le uscite giapponesi, che raggiungeremo col volume 78 a gennaio.
      Berserk è un'opera sublime^^

      Moz-

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  5. Noooo, ma non possono cambiare il nome di Pack ora! Cioè, dopo 21 anni ti accorgi che hai sbagliato?
    Ma magari uscisse la versione aggiornata di Berserk. La Panini ne ha fatti di scherzetti negli ultimi anni. Annunci e poi niente...

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    1. Noooo, aspetta: proprio perché da 21 anni noi chiamiamo Pak chi si chiama Puck, hanno dovuto chiamare Puk chi si chiama davvero Pack (personaggio nuovo apparso in questo 77simo volume)

      Moz-

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  6. Sempre più in fantasylandia! Non lo so se mi piacerebbe ancora seguirlo, a me piaceva quando la storia era più concentrata e chiusa sul rapporto con Griffith. Di certo i disegni saranno stupendi!

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    1. Beh, hanno raggiunto qualcosa che si sapeva esistesse, al di là del mondo di fantasia portato da Griffith.
      Abbiamo sfiorato una patria degli elfi già appena dopo l'Eclisse, alla Valle della Nebbia, ex paese degli elfi poi andati via :)

      Moz-

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