[FUMETTI/CARTOONS] Kenichi ☯, la recensione (di Gravo)

 

Shijō saikyō no deshi Ken'ichi (史上最強の弟子ケンイチ), manga di Shun Matsuena (松江名 俊),  letteralmente "Kenichi, il discepolo più forte della storia" - conosciuto con il titolo internazionale History's Strongest Disciple Kenichi e anche noto come Kenichi the Mightiest Disciple - nasce come rivisitazione di un precedente fumetto dell'autore, Combatti! Ryōzanpaku, la storia del discepolo più forte (戦え!梁山泊 史上最強の弟子)  pubblicato sulla rivista mensile Shōnen Sunday Super dal 2000 al 2002 e raccolto in 5 volumi.



Visto il buon successo, l'editore Shōgakukan decise di promuoverne il concept pubblicandone una nuova versione su Weekly Shōnen Sunday, con il primo capitolo del 9 agosto 2002 e l'ultimo uscito il 17 settembre 2014.
In dodici lunghi anni di serializzazione sono usciti 583 capitoli, raccolti poi in 61 volumi che hanno venduto oltre 12.000.000 di copie: un successo che ha generato vario merchandising tra action figure, magliette, un videogioco. ☯

Due protagonisti come tutti ☯
La storia inizia quando, recandosi a scuola, il quindicenne Kenichi Shirahama si scontra accidentalmente con la bellissima Miu Furinji, una ragazza acqua e sapone molto prosperosa e dall'ingenuità disarmante, che per un riflesso di autodifesa... lo stende! Infatti la ragazza  è molto  esperta nelle arti marziali perché nipote di Hayato Furinji, famoso combattente dalla forza sovrumana e capo del dojo Ryōzanpaku.
Sia Kenichi che Miu sono ragazzi senza amici; Kenichi, soprannominato dai compagni di classe "gambe molli" per via della sua grande paura per ogni cosa anche solo all'apparenza rischiosa, vedrà la sua vita cambiata dopo aver sconfitto inaspettatamente un membro del club di karate della sua scuola, affiliato alla banda di delinquenti Ragnarok.
Miu invece, dietro la sua spontanea allegria, nasconde un passato triste: quando era solo una bambina perse entrambi i genitori e venne cresciuta da suo nonno che la portò con sé ad allenarsi nelle arti marziali in giro per il mondo.




Tanti esperti ☯
Al Ryōzanpaku, oltre Hayato e Miu, vivono altri quattro fortissimi marzialisti ognuno specializzato in una disciplina diversa: Shio Sakaki, esperto di karate, uomo schivo ma dai principi indissolubili di lealtà e rispetto, dietro una scorza impenetrabile nasconde un ammirevole bontà d'animo; Apachai Hopachai, thailandese esperto in muay thai e muay boran, ragazzo muscoloso alto ben 201 cm dalla purezza d'animo cristallina che parla un giapponese sgrammaticato; Kōsaka Shigure, ragazza dal seno formosissimo, esperta nell'utilizzo delle armi (in particolare la katana) dal carattere disinteressato ma che grazie al suo migliore amico - il topolino Tōchūmaru - regaleranno al pubblico tante risate; Ma Kensei, dalla Cina, esperto di arti marziali cinesi stile armonioso, è un uomo di mezza età più pervertito del Maestro Muten di Dragon Ball ma che aldilà della sua natura si dimostra tra i maestri più generosi nell'allenare Kenichi.


 

Arti marziali: una metafora della crescita ☯
I maestri del Ryōzanpaku seguono la via del Katsujin-ken, un principio che significa "pugno che salva": infatti i maestri del Ryōzanpaku credono che le arti marziali non siano nate per fare del male ma per difendere e aiutare le persone quando necessario, a differenza del Satsujin-ken (ovvero "pugno che uccide") principio basato sul fatto che le arti marziali siano nate per uccidere e distruggere ogni cosa.
Il Ryōzanpaku dovrà affrontare tantissimi nemici, iniziando dal gruppo di delinquenti giovanile Ragnarok composto dai cosiddetti "Otto Pugni" e comandato dal "Primo Pugno" Odino, un coetaneo del protagonista.
Kenichi è un racconto corale di grande emotività, tra tradizione e modernità.
Le fonti d'ispirazione sono tante, prese nel vasto mondo dei racconti delle arti marziali: vanno citate la saga di The Karate Kid, il primo Dragon Ball, Ranma ½, i videogiochi di genere picchiaduro come Virtua Fighter e Street Fighter.




Come nella migliore tradizione dei battle shonen non mancano momenti commoventi, dove la redenzione dei cattivi è sempre possibile lanciando un messaggio di speranza per chi nella vita ha incautamente preso una via oscura. 

Anche gli amanti delle storie romantiche avranno diversi momenti emozionanti tra Kenichi e Miu, che nella loro semplicità e dolcezza trasmettono tanta tenerezza.
In Kenichi le arti marziali sono una mezzo per crescere come persone migliori e vivere una vita giusta nel segno del rispetto altrui.
Kenichi dovrà affrontare estenuanti allenamenti al Ryōzanpaku, combattere innumerevoli nemici, stringere importanti legami anche per proteggere Miu.




Autunno 2006 periodo ricco per il mondo dell'intrattenimento giapponese ☯

L'autunno 2006 fu un periodo ricco per il mondo dell'intrattenimento giapponese: sul Nintendo DS vengono pubblicati gli attesissimi Pokémon Versione Diamante e Pokémon Versione Perla; l'11 novembre 2006 viene lanciata la PlayStation 3, talmente attesa da creare lunghe file e caos a Tokyo; su Tv Tokyo - la rete televisiva generalista giapponese meno seguita, ma amatissima dai giovani per via della presenza di tanti cartoon e programmi ad hoc - vengono trasmessi quattro nuove serie di successo tratte da manga da pochi anni in corso di pubblicazione che sono riusciti a conquistare il pubblico: Kekkaishi - Professione acchiappademoni (結界師), D.Gray-man (ディー・グレイマン), Tutor Hitman Reborn! (家庭教師ヒットマン), e poi proprio Kenichi: per la trasposizione animata, realizzata dallo studio TMS Entertainment, invece scelta una collocazione sfavorevole: ogni sabato alle 24:55.





I motivi sono ignoti, ma si possono fare alcune ipotesi: dalla mancanza di slot disponibili in orari più accessibili alla volontà di non penalizzare eccessivamente la trasposizione ricca di fanservice; fatto sta che nonostante l'orario di trasmissione sfavorevole Kenichi proseguì per un anno, per un totale di cinquanta episodi equivalenti alla trasposizione dei primi 16 numeri del manga.
Come prassi vennero realizzate numerose opening ed ending, iniziando dalla celebre prima sigla d'apertura Be Strong cantata da Kana Yazumi(矢住 夏菜) tuttora amata e simbolo dell'anime; tra le quattro sigle finali va almeno ricordata la poetica Kimi ga iru kara (君がいるから), cantata da Issei Eguchi (江口一成); tra i doppiatori vanno ricordati Tomokazu Seki (関 智) che interpreta Kenichi Shirahama e Tomoko Kawakami (川上 とも子), voce di Miu, prematuramente scomparsa nel 2011 ma che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei fan di tutto il mondo.





Fine inverno 2007: l'apice del successo ☯
Alla fine dell'inverno 2007 Kenichi si trova probabilmente nel suo periodo di maggior successo: il manga veleggia sulle 200.000 copie a volumetto, l'anime tiene compagnia i giovani giapponesi ogni fine settimana e il 15 marzo 2007 la Capcom pubblica per la PlayStation 2 il videogioco Shijō daikyō no deshi Ken'ichi: Gekitō! Ragnarok hachikengō (史上(株式会社カプコン強の弟子ケンイチ 激闘!ラグナレク八拳豪): un classico picchiaduro tratto da un manga battle shonen con 14 personaggi utilizzabili (ma non tutti sono disponibili dall'inizio) e con varie modalità di gioco.




La Versus Battle Mode per gli scontri singoli, la Story Mode con la quale seguire la storia di un personaggio scelto, la Practice Mode per allenarsi nelle varie tecniche e prendere dimestichezza con i comandi.
L'anime ritornò in una serie OAV di 11 episodi, realizzata dallo studio Brain's Base, pubblicati con cadenza irregolare dal 14 marzo 2012 al 16 maggio 2014 riprendendo la storia da dove si era conclusa.




Dove possibile, si cercò di mantenere gli stessi doppiatori; su Miu Furinji in sostituzione della scomparsa Tomoko Kawakami venne scelta l'esperta Rie Kugimiya (釘宮 理恵) che già aveva doppiato molti personaggi famosi di vari anime e videogiochi.
Con una grafica più moderna e nuove opening ed ending, la serie OAV seppur breve si rivelò un piacevole proseguimento della storia di Kenichi che il suo affezionato pubblico continua ad amare. 

articolo a cura di Gravo 

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4 commenti:

  1. Wow il mio ritorno sul blog più bello d'italia, d'Europa e del Mondo intero!

    Tutto bello! Le immagini scelte e il rimontaggio con del mio testo con il tocco di classe di MikiMoz!

    Miu si ama sempre 😍.

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    1. Eheh ormai ci ho preso la mano, a fare l'editing dei testi altrui^^
      Grazie per questo guest post!

      Moz-

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  2. Commento con il mio primo account.

    Finalmente un minimo di tempo dopo un'estenuante giornata per scrivere in pace.

    All'inizio ero dubbioso se poteva piacermi una storia di arti marziali ma grazie al mix di crescita, comicità romanticismo, allenamenti, combattimenti giorno dopo giorno mi è sempre di più piaciuto...

    Kenichi è figlio di un tempo diverso dal nostro di manga e anime completamente diversi fatti di valori positivi e semplicità oggi scomparsi ☹️ all'epoca l'obiettivo degli editori e autori non era solo guadagnare ma far crescere i lettori con sani principi e valori positivi...
    Le arti marziali sono una metafora dei valori dell'amicizia e rispetto che andrebbero sempre seguiti.

    Dal punto di vista tecnico l'anime di Kenichi che ricordo realizzato dal prestigioso studio d'animazione TMS si difende bene con animazioni fluide, ottimi colori e un gradevole reparto musicale.

    A causa dell'eccessivo fanservice era molto difficile una trasmissione su Italia Uno ☹️ visto che anche in Giappone lo hanno trasmesso in terza serata (per fortuna di sabato).

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    1. Ricordo che di Kenichi si parlava molto proprio quando aprii il blog, tra i miei amici animemanga-fan. Vidi qualcosa ma il troppo fanservice non mi attirò troppo, devo dire... e quindi mollai. Comunque vero, forse resta una delle ultime opere... vecchio stile.

      Moz-

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