[PENSIERI] la nuova frontiera del politically correct


Ci risiamo.
I tizi che vedete nella foto qui sopra sono i nuovi Robin Hood e Little John, dove il buon Robin ha una faccia da stronzetto e Little John è... nero?!

Esattamente: nella nuova trasposizione, il capo dell'allegra brigata sarà un mandingo.
Giusto qualche giorno fa parlavamo degli stravolgimenti che avvengono nelle trasposizioni, da un medium all'altro (QUI).

Non avevamo toccato il tasto della nuova frontiera del politically correct: l'inserimento forzato di minoranze etniche, di minoranze sessuali e di figure femminili sempre più forti e protagoniste.
Cosa c'è di male? Nulla, se la storia è originale.
Tutto, se vuoi riscrivermi un classico cambiando razza, sesso e tendenze a situazioni già note e codificate.

In un mondo che cambia velocemente percezione di ciò che lo circonda -ed è palese essere una visione indotta a monte- è chiaro che il tutto passa anche dalle opere di intrattenimento.
Robin Hood e Little John sono personaggi di fantasia, mutuati da leggende e ballate.
Ora, ok che la Disney ne fece un orso, ma sinceramente voi come lo immaginate Little John?
Io tutto fuorché Django Unchained (la d è muta).
Proprio non puoi evitare di inserire la figura esotica in un racconto che si svolge tra pelli bianchicce tipiche degli hooligans? Bene, e allora fai come in Robin Hood Principe dei Ladri, con Morgan Freeman a impersonare un moro.
Ci sta, e Azeem è un grandissimo personaggio. Inedito, preciso e logico all'interno della storia (che inizia a Gerusalemme, tra crociate, Islam e abdullà taglioni).
Ma il senso di trasformare qualcosa che già esiste in qualcosa di diverso, beh, è sbagliato.
Lo è a prescindere, come detto già nel post linkatovi sopra.

Robin Hood e Azeem, non Robin Hood e Little John

VORREI LA PELLE NERA?

April O'Neal, da sempre bianca, nel nuovo cartoon sulle Ninja Turtles ci diventa afro. Boh.
Il costume dell'Uomo Ragno, da sempre indossato da Peter Parker, per un (triste) periodo è stata l'identità segreta di Miles Morales. Indovinate quanto era abbronzato da 1 a 10.
Nell'ultimo -penoso- film sui Fantastici Quattro, la Torcia Umana si era bruciata talmente tanto che anche in abiti civili aveva cambiato etnia. Il bello è che Johnny Storm è fratello di Sue Storm, nel film rimasta bianca!
Sempre cambio razziale (e pure bullistico) quello invece avvenuto in Spider-Man Homecoming. Flash Thompson: chiunque sa che costui è il piacione, sportivo, acclamato wonder boy della scuola.
Soprattutto, è bianco coi capelli biondi/rossicci. E invece.
Eccoti un saputello secchione e cyberbullo del... Guatemala? Vediamo una diapositiva.

sono lo stesso personaggio.

DONNE IN CERCA DI GUAI?

Di eroine è pieno il mondo.
Anche quello dell'intrattenimento.
Personaggi nati per essere simbolo di femminilità e parità dei sessi, che non hanno nulla da invidiare ai machos.
Prendiamo She-Ra, sorella gemella di He-Man. A pugni e calci siamo lì, e in più ha anche altre capacità (come la taumaturgia).
Wonder Woman, specie nella sua declinazione seriale televisiva, divenne un cult.
Xena è solo l'ultima principessa guerriera, in un mondo dove i maschietti hanno le palle mosce.
Le guerriere Sailor? Talmente forti, come modello, che vennero accusate di creare disturbi d'identità nei maschietti.


Ma appunto, She-Ra non è la riscrittura femminile di He-Man, tipica di chi si alza una mattina e dice "ok, nella nuova serie mettiamo le tette a He-Man che oggi è figo battere sulla questione femminile". No. È una cosa a sé, inedita.
Sono storie e personaggi nati per essere così, originali.
Inutile cambiare sesso a charcaters già esistenti (Milo di Scorpio nell'orribile film sui Cavalieri dello Zodiaco ne è un esempio). Non porta a niente: è solo ridicolo.

COM'ERA UN TEMPO

Sn dagli anni '70 si è sentita la necessità -invero più che giusta, anzi realista- di inserire esponenti di etnia non caucasica all'interno dei vari prodotti. Abbiamo così Cicciobello Angelo Negro, esistente anche oggi ma senza la temuta g; vari africani, cinesi, giapponesi in Big Jim e Barbie, e pure simil-asiatici e simil-africani nella linea dei Masters.

la g è muta

Ecco: Clamp Champ, su tutti, nasce per essere nero. E spaccaculi. Ha una sua storia, non hanno cambiato colore della pelle a, chessò, Man-at-arms. No: Clamp Champ è originale, inserito per il politicamente corretto, ma sempre originale.
Nel 2002 fu creato il personaggio di Zodak, nero, che forse doveva essere lo stesso Zodac che negli anni '80 era bianco: ebbene, oggi sono ufficialmente due personaggi diversi, perché in effetti... lo sono!
Se c'è qualcosa di inedito o mai raccontato, allora mi sta bene introdurre delle novità (ad esempio, chi ci dice che Mantenna non sia gay?). Ma non va bene cambiare cose che in origine sono già codificate (ad esempio, sarebbe sbagliato se Teela diventasse lesbica, perché sappiamo che ama Adam e avrà un figlio da lui).

Zodac e Zodak

Poi ci si mettono di mezzo anche le femministe: oggi, una battuta del film Highlander non passerebbe mai. Quando la donna di Connor chiede che il guerriero torni tutto d'un pezzo dalla battaglia, le viene risposto "sappiamo quale pezzo ti interessa di più!". Oggi apriti cielo.
Stesso film, un poliziotto demotivato dice che ha per le mani un caso riguardante un cane mangiato dai vicini vietnamiti. E qui via coi cliché razzistici.
Come per Apu de I Simpson. È sempre andato bene, oggi invece viene accusato di ricoprire uno stereotipo offensivo: quello dell'immigrato indiano da minimarket. Un qualcosa che ha avuto un risvolto positivo: far tornare lo show a produrre, dopo oltre quindici anni, un episodio degno di nota.

MA ALLORA FUNZIONA?

Perché cambiano colore della pelle ai personaggi?
Perché inseriscono persone di altre etnie?
Perché rendono le donne sempre più indispensabili e forti?
Ovvio, per questioni di mercato: per attirare la minoranza etnica, per farsi amare dalle femministe.
E funziona? Pare proprio di no, stando a ciò che si dice.
Le donne riempiono i cinema per le 50 sfumature, i neri se ne sbattono se Spiderman è afro.
Perché loro hanno già la blaxploitation, un genere preciso e circoscritto che li riguarda. Bello, originale, geniale.

un vampiro nero

CONCLUDENDO

C'è un bellissimo scambio di battute, in Cobra Kai. Serie che idealmente rappresenta uno scontro tra gli anni '80 e oggi. Quando l'ex bullo eighties, ormai adulto, decide di allenare il debole ragazzino di oggi, non fa che chiamarlo "femminuccia", "fighetta". Il ragazzino gli risponde che non sta bene usare questo genere di parole, che sminuiscono la figura della donna.
Johnny Lawrence lo interrompe subito, incredulo e stizzito: "silenzio!".
Ecco, stiamo zitti tutti, che i problemi delle donne, delle minoranze e di chi soffre non si risolvono cambiando qualcosa di già noto. Perché è peggio, è depotenziante, è una pacchianata carnevalesca.
Inventate storie forti, con nuovi modelli forti. Black Panther è una buona ripartenza.
Anche se poi in America pensano che il Wakanda esista davvero.

129 commenti:

  1. Alloraa.....
    che nei cartoni animati/film aumentino le quote rosa e le quote etniche è più che giusto specie se, come tu stesso scrivi, son personaggi nati appositamente per questo (senza però cadere eccessivamente nei clichè, dai!).
    Ma se, invece, devi stravolgere qualcosa che ha una suo storia ormai consolidata beh...effettivamente non ha molto senso!
    Robin Hood, seppur leggenda, è ambientato al tempo delle crociate in Inghilterra e anche riportandolo nell'era contemporanea credo sia bene mantenere lo stesso filo conduttore. Idem anche per I fantastici 4 ecc ecc...
    In merito ai clichè, non capisco perchè Apu lo sia e il cuoco italiano no. Anzi, tra i due quello più carico di luoghi comuni ormai vecchi di secoli mi pare proprio il cuoco (gli spaghetti con polpette, le tovaglie a quadretti bianche e rosse, il baffone e l'accento napoletano, la fisarmonica, l'irascibilità...continuo?) eppure nessun italiano o italo-americano ha mai detto pio!
    Non ci posson esser due pesi e due misure; o si accetta la satira nella sua interezza o niente.

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    1. Verissimo. La satira si accetta tutta. Anche l'americano medio dovrebbe sentirsi offeso da Homer, che è un ritardato.
      In Robin Hood Principe dei Ladri c'era un bella scena in cui la compagnia di briganti inizialmente non offriva da bere ad Azeem, perché diverso da loro e ovviamente nemico culturale/religioso.
      Ecco, quello è GIUSTO, perché anche io all'epoca avrei avuto quella reazione... Se invece Little John è nero (da dove proviene? :o) che senso ha?

      Moz-

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    2. Colore o meno della pelle, ad esser sincera non amo i generi in cui "traslano" un personaggio in un'epoca che non gli appartiene, modificando per di più tutto il fulcro della trama! Per esempio il telefilm Elementary è stato una grandissima forzatura che ha fatto perder tanto la bellezza della psicologia e del modus operandi di Sherlock Holmes...ho tollerato solo lo Sherlock con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman perchè, pur essendo ambientato nei giorni nostri, ha mantenuto molto dei caratteri dei personaggi originali! Idem per un Robin Hood ambientato nel nostro tempo ; che senso avrebbe adesso?

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    3. Dipende da come vogliono riscrivere la vicenda: esiste il Batman nel futuro, lo Sherlock nel futuro... per dire. Opere che, se ben scritte, hanno il loro perché. E lì puoi divertirti, secondo me, a stravolgere quanto e come vuoi.
      Ma se vuoi raccontare la storia originale (più o meno, a seconda della trasposizione) allora non puoi andare a modificare, a toccare i cardini XD

      Moz-

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  2. Sono d'accordo, non ha un gran senso cambiare un personaggio già consolidato con un'etnia e un genere già pacificamente accettato (perché pensato così dagli autori originali).
    è un po' la storia di Hermione di colore nell'ultimo spettacolo teatrale. La giustificazione che ha dato la Rowling, che mi pare non fosse stata avvisata del cambio, è stata: "non ho mai detto che aveva la pelle bianca".
    Insomma, pure lei era un pelo in difficoltà.

    Preferisco vedere nuove icone per le altre etnie e generi piuttosto che cambiare quelle vecchie.
    Che poi, se fossi nero, per esempio, mi girerebbero le palle: perché dovrei farmi prendere per il culo vedere un personaggio storico modificato senza che nessuno usi le sue energia per crearne degli altri nuovi per "me"? Perché dovrei accontentarmi di una taroccatura? Non sono abbastanza importante per avere un "mio" personaggio?

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    1. Oddio me l'ero dimenticata la faccenda di Hermione.
      La Rowling non avrà mai detto che fosse bianca, ma le illustrazioni interne la mostravano così. E quando si è trattato di indicare le etnie altrui, è stato abbastanza palese il discorso... XD

      Vero: io se fossi nero o donna o gay non vorrei un surrogato, ma qualcosa di nuovo che mi rappresenti.
      Certo, poi ci sono le eccezioni satiriche o d'autore, ma quello è proprio un altro discorso^^

      Moz-

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  3. Anche in Deadpool 2 il personaggio di Domino è esattamente l'inverso come colori di quello originale, magari in quel caso è una genialata.. a volte secondo me è solo la voglia di fare una cosa originale, vedi ad esempio la serie Elementary dove Watson è una donna di origine asiatiche, è solo per fare una cosa diversa o comunque per farsi pubblicità

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    1. Ecco, comunque Elementary rivede completamente la storia di Holmes, sin dal tempo di svolgimento. In quel caso, ci sta: è una rilettura anche divertente.
      Ma se facessero un film tratto in tutto e per tutto da un romanzo di Conan Doyle, e Watson venisse trasformato in Lucy Liu, per me sarebbe UNA CAGATA IMMANE.

      Moz-

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  4. A volte mi sembra che il "politically correct" sia inserito in maniera così teatrale da accentuare maggiormente le differenze (se così possiamo chiamarle).. sarà una mia impressione?

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    1. Hai ragione: è controproducente. Scontenta i fan, non viene apprezzato dalle minoranze, e la massa se ne frega (un nero non andrà a vedere Spiderman perché mi fai Parker africano...)

      Moz-

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  5. Sono pressoché d'accordo su tutto: parità tra razze e sessi per le opere originali, in modo che rappresentino l'epoca in cui sono state realizzate, ma se una trama esiste già va rispettata nel riscrivere la storia. Resto però dell'idea che se si producessero soltanto opere inedite "per legge", si avrebbe modo di riscoprire e rivalutare quanto realizzato in passato.

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    1. Esatto!!! Non si tiene conto mai dell'epoca in cui una cosa è stata realizzata.
      Ecco perché bisogna essere bravi nel riproporla in modo fedele ma progressista: ad esempio, se in tutto He-Man ci sono due o tre persone afro, hanno fatto bene a creare Zodak e suo fratello neri. Hanno aggiunto, non modificato.

      Moz-

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  6. Molto interessante questa tua lettura, e concordo quando scrivi che le cose non si risolvono cambiando “pelle”, semmai dovremmo cambiare la mente e approfondire la conoscenza prima di “riciclare”. Buona giornata Miki.
    sinforosa

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    1. Il riciclo, difatti, è una cosa ben più offensiva.
      Io sinceramente non ci faccio mai caso a minoranze o quote rosa. Per me He-Man e She-Ra spaccano i culi a chiunque, fine XD

      Moz-

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  7. Trovo davvero interessante questa tua esposizione sul "politically correct", riguardo i personaggi storici della narrazione popolare. Da parte mia, se prendiamo (per esempio) le trasformazioni subite da "Cappuccetto Rosso" (credo sia stata presa di mira più di tutte le altre eroine della narrazione per bambini), resa protagonista addirittura di racconti a "luci rosse", trovo che "'a cerevella è 'na spoglia 'e cepolla" , cioè, il cervello di questi autori, è fragile e delicato proprio come la sfoglia di una cipolla. ^_^

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    1. Ecco, qui entriamo nel campo dei cambiamenti per satira o d'autore.
      Anche Biancaneve venne rivisitata in modo erotico per un fumetto italiano... Non era un'offesa alla reale favola, diciamo che ne era una rilettura audace, che voleva fare centro a suo modo. Ma appunto, una rilettura: Robin Hood non è una rilettura del mito -chessò- in chiave fantascientifica...

      Moz-

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  8. Concordo. Se mi crei qualcosa di nuovo e ci metti personaggi di etnie varie, ben venga - ma non è che poi, il giorno che cambieranno di nuovo i paradigmi, qualcuno di quelli finirà per cambiare pelle come un serpente! È quando fanno fare la muta a personaggi già noti e conosciuti in un certo modo che rovinano tutto. Se un personaggio è nato di una certa etnia, di quell'etnia deve rimanere - o fa la figura di merda di Michael Jackson che a tutti i costi voleva diventare una donna bianca!

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    1. Ciao Tarps e benvenuto a bordo!^^
      Ahaha, in effetti potremmo chiamarla "sindrome di Michael Jackson"!! XD
      Già, vedrai che nel prossimo film di Robin Hood dopo questo del 2018, John tornerà a essere grosso e bianco :D

      Moz-

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  9. Blacula è terrificante :D.

    Dico solo due cose: è quasi peggio il nuovo Robin Hood del nuovo Little John.

    La seconda: peggio di Little John nero c'è appunto, interpretato dallo stesso attore, Django nero.

    Django per me è un mito, va bene, non c'entra nulla con Corbucci, però diamine..

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    1. Django è stato anche giapponese... è una rilettura d'autore, che non ha certo remakeizzato il nostro Django di Corbucci... solo il nome è lo stesso :)
      Robin Hood in effetti ha una faccia che non mi piace molto, staremo a vedere...

      Moz-

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  10. Anche io non concordo nell'uscire troppo dai canoni. Cambiare sesso/etnie è davvero qualcosa di poco serio, fatto per suscitare curiosità e forse generare consensi (e anche se si generano dissensi, basta che se ne parli).
    Anche cambiare troppo il carattere non mi piace (vedi i Sherlock Holmes con Robert Downey jr.).

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    1. Esatto, anche il cambiare carattere a un personaggio stona molto, specie se si è abituati a ritrovarselo in un certo modo...
      Generare consensi e dissensi, ok, ma allora come mai la maggiorparte di queste opere floppa o è dimenticabile? XD

      Moz-

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    2. Mah, loro ci provano...se va bene, bene, altrimenti proveranno un'altra variante. Intanto un po' di pubblicità se la sono fatta. E poi ci sarà sempre qualcuno che grida alla genialata.

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    3. Pensa tu... un tempo invece si mirava a fare cose UNICHE, senza possibili varianti^^

      Moz-

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    4. Io ancora non ho capito perché fanno 207 reboot di Spider Man, a distanza così ravvicinata, per giunta.

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    5. Perché la SONY ora l'ha riceduto in comodato d'uso alla Marvel XD

      Moz-

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    6. Noleggiasi Spiderman, in pratica!

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    7. Praticamente sì: e il bello è che -pare- Venom (a ottobre nei cinema) sarà ambientato (in quanto film SONY) nell'universo di Spiderman ma non in quello Marvel degli Avengers, di cui Spiderman fa parte XD

      Moz-

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    8. Che casino! Io a star dietro a tutte queste cose non ce la faccio.

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    9. Idem. Ma Venom lo vedrò 😂😂😂

      Moz-

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  11. Quanto odio che si chiami come il mio cestista preferito XD
    Comunque sì, è stata una pessima mossa, che ricalca la barzelletta del Titanic (bruciato o affondato?). Meno male che tutti hanno già dimenticato quella zozzeria di film.

    Moz-

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  12. In gran parte sono d'accordo, proprio perché non sopporto alcune insulse ridicolizzazioni di grandi classici..

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  13. Credo non ci sia più il lavoro di una volta dietro questi "adattamenti"; come avevi appunto citato poc'anzi il personaggio di Azeem è talmente bello, talmente ben lavorato e costruito che frega poco sia nero o sia bianco, è un personaggio traspare il carattere e Azeem è sopra tutti gli altri in quel film.

    Come hai ben detto oggi se ne fa un discorso di integrazione forzata per attirare le masse. Ecco perché anche in una storia come Frozen la frase "le principesse non hanno bisogno dei principi" può dare fastidio.
    Non sono mai mancati i riferimenti femministi dalle Sailor a Xena, eppure ancora oggi le femen hanno da ribadire la loro "supremazia" sull'uomo.

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    1. Esatto: e Azeem è giusto che sia moro, per tutta una serie di ricadute sulla trama. È interessante per questo, ha un senso.
      Le Sailor, She-Ra, Xena... tutte sono femministe convinte che mangiano in testa agli uomini, o male che va ne sono paritarie. Nessuno ha mai detto nulla, in linea di massima: è giusto così.

      Moz-

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  14. In linea di massima concordo con l'abuso del politically correct a tutti i costi ma come ti dicevo da me sui F4, nella risposta che non hai cagato, ogni caso fa testo a se.
    Così fai di tutta l'erba un fascio mischiando casi molto diversi tra loro, già un Miles Morales non è come il caso da cui parte la tua riflessione, è proprio un altro personaggio che va ad affiancare qurllo originale esattamente come già successo in passato ad altri supereroi come Lanterna Verde o Iron Man, poi si può ritornare al discorso dell'abuso ma così mi pare un po' tutto buttato in caciara.
    Nel caso specifico di Robin Hood è assurdo mettere un nero per via del contesto storico, mentre una Torcia Umana infondo poteva anche funzionare e narrativamente aveva una sua logica (esattamente come Light o il Maggiore di Ghost In The Shell occidentali), purtroppo non supportata da tutto il resto. Alla fine film come Fantastic 4 o Ghostbusters, ma anche la Torre Nera dove invece il cambio etnico mi ha irritato per determinati motivi avrebbero fatto schifo indipendentemente dal cambio etnico p sessuale, in sostanza la Torcia poteva anche essere ariano ma il film sarebbe venuto una merda uguale.

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    1. Oddio, non ricordo la risposta sul post F4!
      È vero che ogni caso è a sé, ma può rientrare in delle categorie: quella satirica, quella d'autore, quella della riscrittura e quella... inutile.
      F4 non era una riscrittura, non presentava i personaggi -chessò- nel medioevo. Era una storia COME quella del fumetto, quindi è assurdo cambiare il personaggio.
      Io parlo al di là della riuscita qualitativa del film: queste operazioni fanno cagare.
      Miles Morales fu inserito per motivi di "quote nere", e sembrava proprio una cosa forzata...

      Moz-

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    2. Ma non l'ha sostituito... Era proprio un universo a se e ora ci sono entrambi. Ripeto. Dovessimo fare i precisini allora dovremmo criticare anche Jessica Alba che è messicana o l'Harvey Dent di Tim Burton

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    3. Esattamente: non potevo certo citare OGNI personaggio cambiato... Per me è stato assurdo anche rifare Karate Kid senza karate (ma col kung fu) e con i protagonisti che sai XD

      Moz-

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    4. Ma vedi anche in quel caso il problema non è l'etnia, il protagonista non è Daniel Russo o quel che era, è proprio un altro. La storia di Karate Kid, in teoria, è la storia di uno che prima le prende e poi le da (per farla semplice), potrebbe essere chiunque e ambientata ovunque, l'errore è stato metterci il kung fu...
      Poi personalmente a volte mi infastidirà pure la cosa ma alla fine preferisco avere tra le mani un buon film che si prende le sue libertà ma che sia riuscito che uno fedelissimo ma a conti fatti una merda.

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    5. Ecco Karate Kid è al pari di un Death Note, dove lo metti e chi ci metti non cambia il risultato finale di ciò che la storia vuole trasmettere.

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    6. Ecco, ma ragionando così significa che puoi rendere Guts di Berserk marocchino, She-Ra lesbica o cambiare superficialmente qualsiasi altra cosa che tanto il risultato della storia di base non cambia.
      Però non è giusto, sono stravolgimenti inutili considerato l'originale :)

      Moz-

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    7. Eh no, ancora una volta stai facendo di tutta l'erba un fascio senza cogliere ciò che ti sto dicendo.

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    8. Ma sì, ho colto cosa mi dici: semplicemente, c'è differenza tra l'aver dato il costume di Spider-Man a un nero e quello di Batman a Jean Paul Valley e Dick Grayson. Perché nel primo caso c'è dietro questa voglia di innovazione,che puzza di ipocrisia.
      Black Panther dovrebbe risentirsene, perché lui sì che è originale, non indossa il costume di qualcun altro...

      Moz-

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    9. Se di tutto il mio discorso ti è rimasto solo Miles Morales non so se valga la pena proseguire con il discorso e non so se ho voglia di perdere tempo così.
      Ma davvero secondo te non c'era ipocrisia, ovvero voglia di attirare nuovi lettori, anche con Azrael? Anche lui fu creato ad hoc per diventare Batman, tutto era pianificato e la tesi che lui, Dick, il Punitore (che non c'entra una mazza in tutto sto discorso, ha solo indossato un costume simile mica è diventato un nuovo Cap) e mi pare di capire anche Sam Wilson vadano bene mentre un Miles no solo perché esistevano prima davvero non regge. Vogliamo parlare di Danny Ketch, il secondo Ghost Rider? Creato apposta per esserlo. Kyle Rayner come Lanterna Verde? Idem. Posso andare avanti se vuoi, l'"età" di un personaggio non c'entra proprio niente, sempre di personaggi che indossano il costume di qualcun'altro (e il nome più famoso) si tratta.
      Poi ripeto son d'accordo nel caso specifico di Robin Hood per via di motivi storici, così come per altri, ma tirare nel lotto tutto quanto e metterli sullo stesso piano non ha senso, è un discorso molto più complesso e ampio di quel che vuoi far credere e passare, con molte più sfumature.
      In altre risposte vedo che parli di reinterpretazione, ovvero quello che sono ormai i film di supereroi, e se tu avessi visto F4 o conoscessi davvero i personaggi originali (una delle due sicuramente ti manca) sapresti che l'uno con l'altro non c'azzeccano niente, ma proprio niente, e lo ripeto per l'ennesima volta la Torcia Umana è l'unico personaggio che è rimasto fedele caratterialmente.
      Anche a me danno fastidio spesso e volentieri questi cambi anche perché spesso a senso unico (vedasi il caso Hellboy), proprio perché guidati da una sorta di senso del dovere di stocazzo, così come mi danno fastidio quelli che si ergono a difensori della minoranza di turno a prescindere ma dall'altra parta alla fine mi sembra che pure tu per partito preso hai stabilito cosa (ti) va bene e cosa no, perché se davvero di tutto quello che ci vorrebbe insegnare Karate Kid ti è rimasta solo l'etnia di Daniel-San forse c'è qualcosa che non va, e no, non è la stessa cosa di cambiare un Berserk per gli stessi motivi di Robin Hood.
      Forse semplicemente non vuoi nessun altro al posto del Daniel-San di turno ma non vuoi ammetterlo.
      E con questo chiudo il discorso, non replicherò più.

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    10. Vedi, io provo a semplificare il discorso, tutto qui: ovvio che ci sono casi e casi, io raggruppo tutto in macrocategorie per poterne parlare.
      Altrimenti ci vuole UN POST per ogni singolo caso (Ghostbuster, Spiderman ecc...).
      Citi Karate Kid e ti stoppo subito: nel quarto film, Daniel non c'è e arriva Hilary Swank. Problemi? No.
      Se fosse stata nera? Manco, figurati.
      Che senso ha, invece, prendere il titolo Karate Kid, NON parlare più di karate ma di kung fu, e fare una storia palesemente politica?
      Potevano fare Kung Fu Kid. Come si chiama in Cina.
      Non sono contro i film politici, anzi: America vs Russia arrivò anche nelle trame del wrestling.
      Io parlo proprio del rispetto dell'opera in sé.
      Non sono fan dei F4 ma ho letto qualche loro fumetto e ho visto i film, incluso questo di cui parliamo. Ora dimmi: c'era necessità oggettiva di cambiare colore della pelle alla Torcia Umana? Così, per sapere.
      Te lo dico io: no. Non ce n'è motivo perché non è una rilettura, vuole essere solo un nuovo racconto del mito dei F4, ne riprende comunque la storia di base ma non è che sia ambientato, chessò, nel futuro o nel medioevo.
      Guarda Space Punisher: se ne facessero il film, possono fare qualunque cambiamento, perché non stanno raccontando un classico.

      Questo per dire che, così come trovo sbagliato che Skeletor e He-Man siano fratelli, trovo sbagliato qualunque altro stravolgimento fine a se stesso, o peggio fatto per compiacere in modo idiota alcuni gruppi di persone (che, visti i risultati del 90% di queste operazioni esecrabili, nemmeno apprezzano).

      Moz-

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    11. Aggiungo: ovvio che tutto è operazione commerciale. L'aver fatto vestire il Puni da Cap in dark, l'aver fatto arrivare Azrael, e i cambi di Ghost Rider.
      È logico, si tratta di opere commerciali che devono rinnovarsi, far finta che qualcuno muore, rivedere un po' di personaggi e così via.

      Ora, tutto il mio discorso era: stando a questo, non è OFFENSIVO giocare commercialmente con le minoranze? Io mi sentirei offeso, francamente, se fossi nero e mi creassero un Robin nero dopo l'ennesimo reboot. Perché non mi creano un personaggio ex-novo?
      Insomma, ci vedo una leggera differenza tra il rinnovare un brand e l'inserimento forzato di certe figure, peraltro in modo che reputo sminuente per ciò che vorrebbero rappresentare.
      E non è che penso male, facendomi dei problemi: sono proprio loro, spesso, a mostrare l'evento come rivoluzionario.
      Ma de che?
      La vera rivoluzione, per esempio, fu creare Black Panther. E la vera rivoluzione è averne fatto un film che -pare- sia finora il migliore del MCU. Senza tanti sotterfugi...

      Moz-

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    12. La chiusura con Black Panther migliore film MCU non potevo ignorarla, grasse risate 😂 paraculismo over 9000

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    13. Leggi bene: ho detto PARE. Almeno, stando alle diecimila recensioni che ci tocca sorbire dai colleghi cineblogger XD
      Tutti a dire che è stato il miglior film MCU, serio, ponderato.
      Non era paraculismo, figurati che me ne frega :D

      Moz-

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    14. Anche pare è esagerato XD paraculo era riferito sempre al film ;)

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    15. Eh, mi son basato sulle (tante, troppe :p) rece altrui... Io non sono espertissimo in materia!

      Moz-

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  15. Ma saai, Miki, al giorno d'oggi non devono farsi nemici e quindi dare la possibilità ad ogni razza, religione eccetera di comparire e possibilmente fare bella figura.
    Altrimenti... fioccano denunce per razzismo o altro ahhahaah siamo alla frutta ormai.
    Però... ecco, diciamo che se Little John era un orso e Robin Hood una volpe era pure piacevole. Poi, era per bambini.
    Ora invece si... esagera su tutto.
    Qualunque film o seiral tu veda ci sono almeno una donna, un afroamericano un orientale....

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    1. E non pensi che tutto questo sia brutto? Questo buonismo forzato, anzi... questo mettere le mani avanti proprio per evitare accuse... Ah, le belle produzioni di una volta!! :)

      Moz-

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    2. Brutto? A volte nauseante :)

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  16. Io vorrei sottolineare una cosa: un adattamento di Robin Hood. Un altro. L'ennesimo. Ce n'è veramente bisogno?
    O forse ormai gli sceneggiatori hanno raschiato così tanto il fondo del barile che non basta più fare sequel, prequel, reboot e adattamenti ma si deve passare all'adattamento dell'adattamento?
    Che tristezza.

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    1. Uh, questo, pare, sarà Robin Hood Origins... ahaha, ma ovviamente non è un prequel, per me inizia e finisce raccontando sempre la stessa storia (lo sceriffo, Sherwood, Marian ecc...)
      Hai ragione comunque...

      Moz-

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  17. Sinceramente non ci vedo nulla di male nelle reinterpetrazioni dei classici (e per quanto poi a me non piacciano tutte, anche nelle nuove versioni di determinate saghe famose): il senso della storia c'è sempre, se poi personaggi e situazioni si adattano ai nostri costumi odierni va bene.
    Più che altro è assurdo discriminare ancora le donne, la comunità LGBTQI e le minoranze etniche.

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    1. Reinterpretazioni sì, quando sono riscritture, magari ambientate altrove (vedi Robin donna in Il Cavaliere Oscuro di Miller). Ma, se fai un film su Batman e vuoi farlo classico, Robin non deve essere nero (come ha rischiato già nella saga Burton/Schumacher), non deve essere donna, non deve essere gay.
      Ma mica perché mi stanno sul cazzo queste categorie, no: perché, semplicemente, Robin è bianco, maschio e etero.
      Altrimenti ci si inventa una variazione sul tema e pure Batman possono mostrarcelo samurai (come successo di recente) :)

      Moz-

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    2. Qualunque siano l'etnia e il gusto sessuale di Robin rimane un personaggio con un pessimo gusto in fatto di outfit. Il suo è uno dei costumi più insulsi che si siano visti. (parlo della tutina gialla e rossa con la calzamaglia)

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    3. Colpa del circo dove lavorava... XD

      Moz-

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  18. Mi trovo pienamente d'accordo con il tuo post. Questo politically correct è solo una pagliacciata che i produttori usano con la speranza di raccattare più pubblico possibile. Sopratutto non risolve i veri problemi legate a quelle tematiche.

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    1. E soprattutto non raccattano nessun pubblico: le donne vanno a vedere 50 sfumature, i neri se ne fregano XD

      Moz-

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  19. Non ci sono nuove idee geniali, questa è la verità.
    Io però per legge mondiale la farei una legge adatta, tipo: massimo 10 rivisitazioni del personaggio o della storia, con determinati criteri da seguire alla lettera!

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    1. Eh, fossi dittatore, farei sia questa legge sia quella che ti obbliga a terminare tutte le storie di una serie quando viene chiusa dal network :)

      Moz-

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    2. Quela per forza... :)

      Moz-

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  20. E comunque, giusto perché si sappia, nell'ultimo racconto che ho scritto Little John è un cyborg alto due metri e mezzo con solo più il cervello umano.

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    1. Il problema è avergli dato un cervello, visto che dovrebbe essere quello grosso che non capisce un cazzo XD

      Moz-

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  21. La mia idea è molto più semplicistica: logiche commerciali per vendere il media a tutti i livelli e in tutti i paesi con l'aggiunta di cambiare etnie varie per rendere più moderno il prodotto.
    Ci vedo più profitto che politicamente corretto.

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    1. Che non funziona, scontenta i fan e produce le ennesime opere dimenticabili.
      A che pro?
      Oggi tutti ricordiamo il Robin Hood con Costner (iper-hollywoodiano) e non ci caghiamo quello di Scott (due mattonate sui coglioni, anche se è bellissimo).
      Perché insistere?

      Moz-

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    2. Perché comunque la macchina deve continuare a produrre.

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    3. Ma produce cose dimenticabili... che brutta cosa.

      Moz-

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  22. Io non vedo dove sta il problema: a te non piace perchè lo ritieni uno "stravolgimento" invece ad altre 100 persone può piacere proprio per questo. Moz esci dai soliti schemi, allarga gli orizzonti.
    Comunque un tantinello di discriminazione in questo post la ravviso!

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    1. Penso invece che non esistano le 100 persone a cui piace, sai? Perché queste operazioni sono (per fortuna) dimenticabilissime, e floppano il 99% delle volte. Per fortuna, ripeto.
      Nessuna discriminazione: la vera discriminazione è dare un surrogato alle "minoranze", del tipo un Superman nero, o donna, o gay, piuttosto che creare un NUOVO personaggio, altrettanto tosto, che sia nero, donna o gay.

      Moz-

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  23. Infatti Starnì padre di Eccì aveva un senso anche nella parodia di Brooks, così no!
    Comunque condivido il discorso del se ne introduci uno nuovo mi va più che bene ma se cambi razza o genere ad un caucasico già esistente, sei stronzo!
    Ma poi io leggo tranquillamente fumetti con africani o asiatici senza problemi, come loro fanno lo stesso coi bianchi.
    Ci sono tante ragazze che leggono Superman e Batman a cui non importa nulla di Supergirl, Superwoman, Batgirl e Batwoman! E io leggo i fumetti con le donne con piacere, se sono scritti bene!
    Quindi si impegnassero sulla qualità, come scrivi anche tu, non con 'ste stronzate, perché gli ultimi film di Superman sono una schifezza a prescindere da questi cambi, come lo è Homecoming, che non ritengo una schifezza ma un film mediocre.
    Alla DC c'è un personaggio, The Ray, che era un donnaiolo e ora è gay. PERCHÈ?!
    Per quanto riguarda le femministe, possono leccarmi le palle!
    E viva gli stereotipi! Io mica mi offendo quando mostrano degli italoamericani che pranzano in canottiera pieni di catenine d'oro!
    La G muta di Cicciobello angelo negro mi ha fatto morire! 😂
    Comunque credo che la nomina di Dio venga data su elezione come per il papa o un presidente e negli ultimi due decenni devono aver eletto un perbenista bianco scemo... perché non mi spiego 'sto aumento di deficienti se non che ce li ha mandati Lui.

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    1. Ahahahaha XD
      Cooomunque, a me farebbe girare il cazzo anche il contriario, ossia se un nero diventasse bianco, o un giapponese diventasse italiano (tranne nel caso dei telefilm di Licia, sia chiaro XD).
      Facessero un percorso dove un personaggio si scopre omosessuale, ci sta al massimo. Ma con una logica, una trama dietro. Se invece zac! mi fai il reboot e allora cambia tutto, no, non si fa.

      Moz-

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  24. La Torcia umana di colore non si può davvero non dico vedere ma neanche sentire. Meno male che per me i F4 sono morti quando li ha abbandonati Jack Kirby.

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    1. Sembra infatti proprio una cosa per scatenare battute razziste... XD

      Moz-

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    2. @IVANO
      A sto punto ...anche se na cagata lo devo per forza vedere sto reboot dei FQ multicolore.
      Mi spiace che li hai abbandonati dopo Kirby io li ho riscoperti in età adulta nel 1997 con il ciclo di De Falco e ho continuato a seguirli fino a un anno fa che han chiuso i battenti.
      Mi son piaciuti a fasi alterne e mi è dispiaciuto quando hanno chiuso la testata.
      Però Arcangelo dice che torneranno con una nuova serie in agosto negli States.
      W i FQ e speriamo di nuovo lunga vita!

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    3. @MAX
      In realtà ho letto anch'io tutto il ciclo dei F4 di De Falco e alcune parti non mi sono neanche tanto dispiaciute. Quando dico che per me i F4 sono morti dopo Kirby intendo dire che hanno esaurito il loro naturale ciclo vitale. I F4 di Lee e Kirby dal mio punto di vista hanno detto tutto quel che il fumetto aveva da dire, a livello di scrittura e di immagine. Il resto è stato un sovrappiù, indipendentemente dai risultati.

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    4. Probabilmente tornano perché la Disney, che ha la Marvel, ha comprato la FOX, che ha i diritti cinematografici dei F4... e quindi possono rilanciarli anche a fumetti^^

      Moz-

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    5. @IVANO
      Non son daccordo ...secondo me tu hai una visione troppo nostalgica dei fumetti e non solo Marvel e te lo dice uno che ne ha 48 di anni , ho letto qualcosa sul tuo blog a riguardo.
      Magari passerò a trovarti.
      Grazie per la risposta.
      Ciao
      Massimiliano

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    6. @Max
      Posso darti ragione su questo, ma solo fino a un certo punto. Non ho mai nascosto, per esempio, la mia passione per il ciclo degli X-Men di Claremont, e in questo caso la nostalgia non c'entra perché ho di necessità letto tutto da adulto. Ecco, gli X-Men avevano in quel caso ancora molto da dire, dopo il ricambio generazionale operato da Len Wein e Dave Cockrum.

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    7. @Max
      P.S. Grazie a te. Anche per esserti affacciato sul mio blog ;-)

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    8. Secondo me anche gli X-Men torneranno ad avere da dire, ora che virtualmente i diritti cinematografici sono tornati alla Marvel attraverso la Disney^^

      Moz-

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    9. @Ivano & Moz
      Secondo me dipende dagli autori se riescono a dare ancora nuova linfa a personaggi che hanno più di 60 anni di vita editoriale.
      Vedremo con la nuova serie.
      Poi sta cosa dei diritti cinematografici e come facciano ad influenzare la qualità dei fumetti non l’ho mai capita.
      Magari è più facile che un buon fumetto abbia una pessima controparte cinematografica o televisiva vedi Devil ,Inumani e anche l’ultimo reebot di Spiderman non me parso tanto brillante.
      E poi è che qua si apre un discorso che non c’entra niente con il post originale.
      Tutti sti filmoni del MCU hanno giovato alla loro contro parte fumettistica?
      A presto

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    10. Eh, in passato la Marvel (non so se sia una teoria complottistica o meno...) ha depotenziato le testate dei personaggi non facenti parte del MCU... forse, si dice, proprio per non incrementare il successo personaggi che cinematograficamente erano di altri :)

      Moz-

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  25. Io concordo in toto, anzi, cambiando qualcosa che già c'è ed è conosciuto si finisce per essere ridicoli e il messaggio sfuma...molto meglio inventare nuove opere dove per catarsi ci si può immedesimare nelle minoranze ed includerle!

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    1. Esattamente. A meno che non sia una riscrittura, una cosa d'autore o satirica... il messaggio sfuma del tutto. Remakeizzando un classico, cambiando questi parametri, fai del male a tutto: all'opera, al pubblico, ai fan e al messaggio...

      Moz-

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  26. Lo sai già chi sono17 mag 2018, 21:06:00

    Pienamente d'accordo con il tuo ragionamento ;) non aggiungo altro perché è tardi e sono reduce da varie settimane assurde e piene di avventure, e anche se dovessi aggiungere qualcosa, non lo farei, perché sei stato chiarissimo.

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    1. Bene, son contento perché temevo che il post potesse sembrare razzista. E invece secondo me è proprio questa moda ad essere sottilmente razzista... :)

      Moz-

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    2. Lo sai già chi sono18 mag 2018, 10:48:00

      Per me i veri razzisti/snob/idioti sono quelli che cambiano un personaggio rendendolo nero/gay/del sesso opposto per far trendy, quando in realtà sono solo dei figli del benessere con problemi sterili e inutili, mentre in altre parti del mondo le minoranze vere e non dei personaggi fittizi muoiono e sono discriminate.
      (Oddio, sembro moralista xD ma non era il mio intento. Però sì il benessere a volte dà risultati ridicoli)

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    3. Ecco, io qui sono d'accordo in parte: va bene mostrare anche il lato NEGATIVO che purtroppo vivono certe persone, ma mi piace di più quando la questione è resa in modo naturale senza manco fare tendenza :)

      Moz-

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    4. Lo sai già chi sono18 mag 2018, 13:59:00

      in realtà io la penso proprio come te, è solo che intendevo solo i casi fatti per essere fiki, moderni e trendy ;) (ma forse non sono mai chiara quando mi spiego xD)

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    5. No, ora ho capito :)
      Quindi, è giusto il realismo, ma è anche giusto iniziare a parlarne in modo solare :)

      Moz-

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  27. Tutti a dire "no, è brutto quanto ti cambiano il personaggio", però anche "quanto è figo lo Sherlock di Cumberbatch!". Solo che caratterialmente (lasciamo stare l'ambientazione...) gli Holmes e Watson sono ad anni-luce da quelli letterari. Però funzionano e piacciono. Perché? Intanto perché sono interpretati da due grandissimi attori e poi perché sono inseriti in una trama che in parte richiama e riscrive ma in parte inventa in maniera originale. Però alla lunga emergono anche i difetti: la serie col passare delle stagioni ha una sceneggiatura sempre più autocompiaciuta e confusa, a differenza delle opere di Conan Doyle. A me la quarta stagione non è piaciuta per niente.
    Invece Elementary: ma sono Holmes e Watson quelli? Alla fine se si fossero chiamati Milton Jones e Joan Queen era la stessa cosa, non modificava nulla della trama. Aggiungici poi che Lucy Liu è tremendamente antipatica...
    Io comunque ho guardato entrambe le serie.

    Sul cambio etnico/sessuale la si può vedere in questo modo. Metti un ragazzo di colore nel costume di Spiderman e cosa ottieni? Uno Spiderman di colore. Batgirl? Una ragazzina che gioca a fare Batman. Come dici tu, molto meglio Black Panther e Wonder Woman.

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    1. Esatto: ottieni dei surrogati che offendono la gente.
      Sulle riletture di Doyle non mi pronuncio, non seguendo nulla di ciò che citi. Però appunto, c'è sempre caso e caso, a volte artistico a volte meno.
      Diciamo che a me infastidisce quando lo fanno per far clamore o per seguire una linea a loro vedere "moderna", ma che di moderno ha ben poco.

      Moz-

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  28. Caro Moz ....non è che dopo un post del genere e con la maggior parte di commenti che ti danno ragione tu possa sperare di acquisire centimentri in più al tuo organo riproduttivo eh...!!
    Apostrofandolo "mandingo"
    mi fai pensare che se Little john lo avesse interpretato un cinese la cosa ti avrebbe dato meno fastidio:)
    Ma di che hai paura?
    Secondo me bisogna essere liberi anche di accettare il confronto.
    Poi la gente non è stupida ,sa riconoscere i pregi e i difetti di quello che vede.
    Non bisogna partire subito con dei preconcetti.
    Chi ti dice che questa ennesima rivisitazione di Robin hood faccia così schifo...?
    Solo perchè hanno cambiato l'etnia di un personaggio?
    Io sono per la massima libertà di espressione , potrebbero anche ribaltare un classico come "Radici" e scriverlo al contrario ambientandolo in un universo parallelo dove i negrieri sono i neri e gli schiavi i bianchi e non griderei aiuto per questo!
    Come si dice ai posteri l'ardua sentenza:)
    Per quanto riguarda i fumetti se non sbaglio per un certo periodo anche Sam Wilson (eroe nero-Falcon) è stato il nuovo Capitan America.
    Loki il dio dell'inganno dopo le vicende di Ragnarock è rinato dentro il corpo di una donna e la cosa a mio avviso nel fumetto ha funzionato bene.
    Gorgon degli inumani da bianco nel fumetto è diventato di colore nel serial della Fox dello scorso settembre.
    Non penso che il flop della serie televisiva sia dovuto a questo particolare.
    Pensa che ho letto da qualche parte che stanno pensando ad un film ispirato alla vita di Cassius Clay e l'idea è quella di farlo interpretare ad un attore non di colore per fare leva sulle nuove generazioni.
    Sei proprio un simpaticone...
    Ciao finto sessista e razzista
    Massimiliano

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    1. No, qui razzismo e sessimo c'entrano davvero poco.
      Difatti, nella prima parte del post ero contro anche all'invenzione della nuova parentela tra He-Man e Skeletor.
      Semplicemente, mi dà fastidio quando vuoi proporre un'opera classica, in modo classico, e ne stravolgi qualcosa perché... sì.
      E invece no. Se vuoi rileggerla, se vuoi ambientarla in altri mondi, allora ok.
      Quando Cap è morto, anche il Punitore ne ha preso l'aspetto. Ma il Punitore, come Wilson, erano personaggi già esistenti. Dick Grayson è diventato Batman per un periodo, ma prima era Robin.
      Miles Morales è stato creato apposta per diventare Spiderman, mica per dargli un personaggio inedito, nuovo, potente. No. E secondo me è offensivo.
      Se Cassius Clay diventa BIANCO in un film autobiografico, è UNA CAZZATA IMMANE che mai troverà la mia approvazione, perché Mohammed Alì era nero! Lo ambienti nel futuro postatomico e allora fallo bianco, verde, giallo... ma se ne fai una storia seria basata sulla vita, lui è NERO. Punto. Ogni variazione non sarà da me accettata.

      Moz-

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    2. Per me ti incazzi per niente...!
      Io non giudico a priori ...e cerco di non farmi influenzare dai luoghi comuni.
      Comunque ognuno la può pensare come vuole.
      Ciao

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    3. Ma come fai a non incazzarti se Mohammed Alì diventa bianco, in una biografia? Che senso ha? È sbagliato proprio a prescindere.
      Come Little John nero :)

      Moz-

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    4. Sei proprio tordo!
      Mohammed Ali bianco me lo son inventato per vedere la tua reazione...:)
      Ed è stata quella che mi aspettavo!
      Ieri su Rai Gulp nel pomeriggio trasmettevano un telefilm non so di che provenienza credo spagnola.
      Era la versione forse Andalusia aggiornata ai giorni nostri di Heidi
      Una Heidi che sembrava Arianna Grande è una Clara non disabile che ballavano su musiche da pop teen idol.
      Peter era diventato Pedro e sembrava uscito dai One direction.
      Mia figlia se messa a ridere ..ma non ha cambiato canale.
      Ridici anche tu se vedi Little John Afro ..poi scusami dalla foto che hai pubblicato se non ho capito male il nuovo Robin Hood è contestualizzato ai giorni nostri e già questa è una libera interpretazione del classico...concedigliele pure le altre..magari ti piacerà lo stesso.
      A presto:)

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    5. Eheh, so bene anche io che la tua era un'invenzione, visto che ho cercato immediatamente la notizia 😂💪 portavo avanti lo scherzo!
      La foto che ho postato non mostra un Robin Hood ai giorni nostri... dovrebbe essere tutto come sempre, durante le crociate!
      Ho visto lo spot della nuova Heidi, ecco: almeno le han cambiato epoca!

      Moz-

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  29. D'accordo il politically correct ma da qui a stravolgere tutto ce ne corre. Come il cambiare il finale alle opere liriche solo perché lei viene uccisa. Giustamente si creino nuove storie forti ed importanti con protagonisti principali i neri, le donne, (ma già si fa veramente) perché queste trasformazioni sono solo patetiche ridicole.

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    1. Esatto: come mi hanno fatto notare su Twitter ieri, in risposta a questo post, vorrebbero anche fare un James Bond donna (magari con i Bond-boys al posto delle Bond-girls). Che senso ha?
      Perché invece non creano una nuova agente dello spionaggio inglese, donna, altrettanto figa e forte? :D

      Moz-

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  30. Purtroppo questo è il basso livello in cui siamo giunti con un gerto genere di cultura. Nessuno rischia più e non c'è più tempo per creare cose nuove e si fanno dei frullati assurdi

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    1. In effetti non capisco perché non si vuol rischiare più: secondo me non è tempo per i miti :)

      Moz-

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  31. Condivido il pensiero di Max: secondo me ti incazzi per niente.
    Al di là dei gusti personali, che vanno rispettati anche quando differiscono dai nostri, non c'è niente per cui incazzarsi.
    E non credo che per quanto tu possa conoscere le altrui opinioni, possa sapere già in partenza se un prodotto sarà vincente o meno.
    Che siano classici rivisitati o nuove creazioni, una sperimentazione va almeno vista/letta prima di esprimere un giudizio su di essa.
    Tu purtroppo, com'è accaduto altre volte, parti prevenuto in partenza.

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    1. Ma scusa: non esiste, ad esempio, nessuna trasposizione completa della storia di He-Man. La stessa storia è raccontata solo in forma enciclopedica.
      Ne fanno un film, e stravolgono parte della questione: come fai a non rimanere deluso in partenza? Perché dovrei accettare un classico che viene stravolto? Può essere bello quanto ti pare (e comunque, per fortuna, il 99% di queste operazioni è risibile, come dimostrato dal loro scarso successo...), ma allora perché non ne fai una REVISIONE, una RISCRITTURA, piuttosto che il racconto di un classico?
      Ho mai detto nulla sul Robin Hood di Scott? No. Eppure viene dopo Il principe dei ladri. Così come il principe dei ladri viene dopo altri Robin Hood. Ma tutti conservavano almeno i canoni, viaggiavano sui giusti binari.
      Mohammed Alì: ne fai una biografia? Allora l'attore dev'essere nero, punto.
      Se me lo fai bianco, parla di un altro pugile, non di Alì. Che senso ha?
      Nemmeno ho voglia, di vedere/leggere opere che non rispettano la base.
      Non si tratta di sperimentazioni: non stiamo parlando di Tarantino che rifà Django; stiamo parlando di eccesso di politically correct in modo davvero assurdo e patetico, in opere che di artistico (in senso stretto) hanno poco.
      Quali sono le altre volte in cui sono partito prevenuto in partenza?

      Moz-

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  32. Una su tutte: IT di Muschietti, non gli hai dato nemmeno una possibilità, ancora prima che il film uscisse il tuo parere era negativo, e siccome parli di classicità ti invito e rileggere IT e vedere il film di Muschietti e ti accorgerai che è molto più fedele di quello del 1990. Moz ti ripeto tu non sei tutto il genere umano, a te una cosa può non piacere e ad altri sì, non puoi demonizzare tutto quello che tu ritieni che va fuori dai tuoi canoni, può dire che non ti piace ma non puoi fare una campagna di demolizione. Lascia che siano gli altri a dare il proprio giudizio dopo aver visto il prodotto finale.
    Pace :-)

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    1. Probabilmente hai sbagliato persona e blog: IT di Muschietti l'ho visto (due volte al cinema!), l'ho recensito (altrimenti come avrei fatto a recensirlo, se non l'avessi visto?); ho letto il romanzo (troneggia nella mia libreria) e ho la miniserie tv del 1990. Quindi, non è assolutamente vero che non gli ho dato nemmeno una possibilità, avendogliene date ben due (un lusso che concedo comunque a poche opere).
      Se io faccio una recensione, darò il mio giudizio. Non capisco dove sia il problema. Non posso dire che una cosa è -secondo me- bella? O -secondo me- fa schifo? È una recensione, l'etichetta si chiama "recensioni&giudizi" non per niente.
      Ma ripeto: hai sicuramente sbagliato blogger e blog perché mi descrivi in un modo completamente diverso da come agisco. Recensisco SE VEDO, esprimo giudizi come tutti, non mi faccio portavoce del genere umano.
      Aspetto, dunque, altri esempi. Magari più concreti e/o veri :)

      Moz-

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  33. La mia idea è che si possano tranquillamente fare dei remake, ma sempre attenendosi agli originali quanto meno nelle cose basilari, se no non è più un remake ma è un altro film o serie tv o cartone o fumetto ecc.
    Ed infatti per questo il voler cambiare sesso o colore della pelle o orientamento sessuale a personaggi già noti lo trovo fuori luogo: come hai detto anche tu si può reinventare un'altra storia in cui abbiano spazio personaggi con queste altre caratteristiche, no? Chi lo vieta?
    So che arrivo quando è stato scritto già di tutto e di più nei commenti precedenti, quindi il mio appare banale ;) ma è così che la penso, semplicemente :)

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    1. No,nessuna banalità, anzi: noto che (come anche avvenuto nel mio ultimo post) tendo a essere frainteso, quindi commenti così (chiari e semplici) mi rassicurano 😀😋💪

      Moz-

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  34. Gilbert K Chesterton diceva che un giorno spade verranno sguainate per ribadire le verità più semplici. Quel giorno è fin troppo vicino.
    Obiettivamente tutto questo è solo preferire una menzogna integrazionista, che accoglie ma che resta una falsità, a una verità eccellentissima, che esclude, discrimina, ma che è un autenticità. E così facendo i supereroi non vendono e i film non incassano. Negli anni 70 poi era prassi uguale, ma ritengo che le guerriere Sailor restino comunque più deboli di altri personaggi femminili, tanto per dirne una Annie Leonhart di l'attacco dei giganti e Kagura Tennozu di Speed Grapher abbiano molto più nerbo e la Slepoj, perdonami, non mi sembra la Miriano. Che con i suoi di comprovata efficacia metodi naturali non solo porta avanti un argomento legittimo ("perché l'uomo lo puoi robotizzare, plastificare e artificializzare mentre la Natura no?" che è un po' come chiedere "perché trattiamo i cani meglio degli uomini?") ma evita anche malattie e aborti. Vogliono l'uomo ridotto a una scimmia e trionferanno, ma non saranno loro a tenere in mano le chiavi della gabbia.

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    1. Uh, l'hai spostata sul social-filosofico. Non saprei cosa dirti.
      Il modello delle Sailor è forte forse perché sono comunque ragazze normali, femminili, a volte persino adolescenti oche e sciocche (la protagonista su tutte). Lontane da altri modelli fortissimi come Oscar, per dire.
      Ma evidentemente hanno funzionato per quello: erano più "vere".

      Moz-

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    2. Sì, vere, ma io parlo d'altro. Kagura è altrettanto "vera", ma la dignità con cui affronta il suo destino a testa alta anche se implica farsi stuprare in massa è ben più forte di urletti e incantesimi. Anche i personaggi femminili di Miyazaki sono orientati in questo senso

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    3. Diciamo che sono modelli diversi proprio per ciò che vogliono comunicare (comunicare, non per forza veicolare^^)
      Ma in sostanza tu sei Joe7 del blog?

      Moz-

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    4. Sì, e con orgoglio!

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    5. Beh, alla fine lo avevo compreso da me XD

      Moz-

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  35. Condivido il tuo pensiero, da tempo continuo a dire che tutto sto politically correct è piuttosto inutile . Per questo leggendo di Robin Hood continuo a pensare alle battute del Film di Mel Brooks:

    [Robin Hood nomina Etcì nuovo Sceriffo]
    Tutti: Uno sceriffo negro?
    Bellosguardo: Perché, è negro?
    Etciù: Perché, in Mezzogiorno e mezzo di fuoco com'era?
    Bellosguardo: Tanto chi lo vede che è negro!

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    1. Ehehe, oltre 20 anni fa per giocare e scherzare già con questa nuova piaga sociale^^

      Moz-

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  36. Little John è e rimane un orso.
    Manco Morgan Freeman, che io peraltro adoro e che, come dici tu, aveva perfettamente senso nel film citato, può competere.
    È un orso semplicemente, perché così io l'ho conosciuto, attraverso quel cartone animato e attraverso il libro da esso tratto, che ancora conservo e ho passato a mio figlio.
    In generale il politically correct forzato non ha il minimo senso. Dal mio punto di vista ottiene l'effetto contrario.
    E lasciamo pure che Highlander torni con tutti i suoi pezzi in ordine. Alla faccia delle femministe!

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    1. Ma infatti: si ottiene l'effetto contrario.
      Io capisco il voler tentare di coinvolgere tutte le moderne diversità, ma non puoi stravolgere dei classici per questo motivo.
      Nei film nuovi, ti inventi personaggi nuovi e tutti diversi, fighi e potenti^^

      Moz-

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  37. Certo è sbagliatissimo cambiare dei personaggi già stabiliti solo per le mode identificative ma quando sono per rappresentare soggetti già esistenti come i bambolotti negri vanno bene perché dare un bambolotto bianco e nordico a un'africana che si identifica con le sue caratteristiche fisiche africane? I bambolotti per le bambine sono i loro figli un bambino europeo biondo non può essere certo il figlio di un'africana, di un'asiatica, di un'araba e di una sudamericana!
    Poi perché come europei farli sempre biondi e mai rossi, bruni e mori?
    Come le Barbie io che sono meridionale ho i capelli e occhi quasi neri avevo solo quelle nordiche perché della razza bianca le producevano principalmente così le uniche con i capelli neri erano e sono ancora le asiatiche che centrano con me??

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    1. È una questione culturale e di canone di bellezza.
      Il biondo attira di più, che sia una Barbie o un Cicciobello.
      Penso che oggi ci sia una grande diversità di soggetti, ma i più venduti mi pare restino sempre quelli coi canoni-cliché.
      Non molti anni fa vidi un servizio dove si diceva che negli asili americani, le bambine afroamericane giocassero comunque con i cicciobelli biondi e bianchi...

      Moz-

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    2. Certo attira di più ma ti ho spiegato che nei giocattoli vanno bene bambolotti e bambole di diversa razza perché le bambine specialmente in questi due giocattoli si identificano la bambola loro stesse e il bambolotto il loro bambino, oltre a preferire di essere europei i non europei fin da piccolissimi sono bombardati dal canone estetico europeo quindi sono fortissimamente influenzati ma non tutti preferiscono esserlo c'è chi giustamente preferisce giochi con la propria razza e comunque i bambini giocano con tutto ciò che hanno a portata di mano l'unica bambola mora che avevo e di cui ero affezionatissima era Pocahontas che era nativa americana non della mia razza ed era di una sottomarca tarocchissima non Mattel.

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    3. Eheh, perché all'epoca non ci si pensava molto... le cose le mettono gradualmente, anche col cambiare dei vari canoni^^

      Moz-

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