[BLOGGING] la blogosfera è morta (stavolta per davvero?)


Perdo d'occhio la blogosfera per un po' e cosa trovo?
Moscezza, stanchezza, deserto.
Cos'è successo in questi lidi?
Non facciamo finta di niente: sarà un periodo, magari, ma trovo una situazione quasi comatosa.
E vi avviso: dopo questo post potreste anche odiarmi...

Al di là dei miei numeri e delle interazioni che ricevo (seppur sempre calorosissime, tutto si è drasticamente dimezzato se non di più), ritrovo una blogosfera fiacca e priva di mordente.
È vero: i sintomi li avevo notati già da prima della scorsa estate, e forse dopo due anni al massimo è giusto che si abbia un periodo più in calo.
Non parlo solo di me, sia chiaro.

Guardate quante defezioni: scorrete i blogroll e contate quanti sono i blog (che seguivamo) ormai aggiornati come ultima data a oltre sei mesi fa. Addirittura un anno, e oltre.
Stavolta più delle altre volte.

Torno e noto post quasi clickbait, quasi senz'anima. Come fossero robotici.
Sembra -ma è solo una mia impressione, spero- che vengano scritti meccanicamente, giornalmente, quasi più al servizio di SEO e serp che del lettore.


IL PROBLEMA DEI "COMMENTI PER FORZA"

Torno e trovo sempre più commenti non pertinenti all'argomento trattato nell'articolo.
Sempre più generici, sempre più vaghi: che non aggiungono nulla, insomma.
Esempio: si parla di una specifica puntata di una serie su un supereroe e ti ritrovi commenti su quanto sia figo o non figo quel personaggio, in generale.
Quindi, non commenti pertinenti al contenuto del post, ma proprio indefiniti.
Così, giusto per scrivere qualcosa.
Come se l'argomento preciso, l'argomento reale del post, non interessasse.
E ci sta: mica deve interessare per forza!
A me non interessano certo tutti i vostri post!

Altro esempio: si parla di quanto sia pericolosa una persona e ti ritrovi commenti su quanto, la stessa, sia brava.
E non perché si hanno opinioni diverse sull'argomento, ma perché nemmeno si è letto l'articolo, su cui comunque una persona ha perso tempo per presentarlo al meglio.

Metto un post sulla nostaglia e -solo perché c'è uno snack come immagine iniziale- ricevo commenti sulle merendine, completamente off-topic.
In pochi hanno davvero letto, ma tutti commentano comunque.

NON COMMENTATE!

Non c'è bisogno di commentare per forza.
Non è un do ut des, il commento: non è che se non passate a commentare da me, non vengo più da voi. Se scrivete cose che mi interessano, le leggo a prescindere e se posso vi fornisco anche la mia opinione in merito.

Ma piuttosto che ricevere commenti di circostanza (al di là di apprezzabili saluti quando non c'è modo di sentirsi altrove), preferisco non riceverne affatto.
Non commentate, se non volete.
Se non avete niente da dire. Se non avete nemmeno letto il post, travisandone il contenuto.
Ma, se proprio dovete attuare questo scambio, ci sono decine e decine di altri post, magari di maggiore interesse.

ALTRE PROBLEMATICHE

Viene pubblicata un'opera e ti ritrovi almeno sette blog che in due giorni ti piazzano la medesima recensione della stessa. Dove cambia al massimo solo il voto finale, e nemmeno di tanto.
Ci sta: è logico aspettarsi l'analisi del titolo del momento.
Ma sorge un problema: dopo che si è letti una, due recensioni... cosa dire di più fra i commenti?
Io spesso salto del tutto.

Ho notato ripicche e litigi, anche più di un tempo.
Mai mi sognerei di non leggere più un blog che ho sempre seguito solo perché, ad esempio, tra i commenti compaiono ancora le clone-bloggers e le accolite che mi hanno offeso pubblicamente.
Anche quando so che il padrone del blog SA che si tratta di utenti fake, pericolosi e attaccabrighe.
Ma quelli sono problemi suoi, non miei, fino a che non mi toccano direttamente.
Io, quei blog li leggo lo stesso con piacere, al di là di chi posso trovare nei commenti.

LE MIE "COLPE"

Sicuramente anche io ho le mie colpe, in tutta questa situazione.
Certo mi è dispiaciuto passare più di una serata sui blog -come ai vecchi tempi- e trovare la desolazione. Nessuno scambio, nessun divertente via vai.
Ci si è rintanati tutti nel proprio guscio.

Spesso io scrivo articoli molto di nicchia, è vero, ma appunto non ho mai preteso né che il mio pubblico li legga, né che li commenti. Men che meno, che li commenti senza averli manco letti.
Mi spiace constatare che il tanto vituperato Facebook è invece il posto dove in media ricevo le interazioni più pertinenti, ricche e costruttive.
Dove, se qui parlo di una precisa serie di -chessò- Batman, mi ritrovo commenti che citano nomi e autori, edizioni vecchie e nuove e via dicendo.
Quasi mai frasi di circostanza o del tutto campate in aria come succede sempre più spesso sul blog.

Evidentemente sono io che non so più bloggare: è finita la mia epoca del blogging? Devo puntare più sui social, rivolgermi ad altre persone?
Voi come trovate la blogosfera?
Non vi sembra sia il caso di usare il defibrillatore?

213 commenti:

  1. Allora. Ho letto il post molto lentamente, per non perdermi nessun concetto, e proverò a risponderti per gradi.
    Come ti ho spiegato altre volte, io commento quasi tutto quello che leggo, poiché leggo solo quello che mi piace, o che viene scritto da coloro (pochi) ai quali voglio bene.
    Nel tuo caso specifico, alcuni post non rientrano nei miei interessi o nelle mie conoscenze, quindi non saprei cosa aggiungere, e mi limito a lasciarti un saluto o una battuta.
    Non avevo mai considerato l'idea che questo modo di fare potesse in qualche modo lederti o infastidirti, perché per me era come inviarti un bacino su Whatsapp.
    Poi, invece, ho capito che proprio perché al telefono ci sentiamo, e spesso, tu preferisci che i contatti sul blog siano mirati ad accrescere il valore dei post, e non a rinvigorire un rapporto personale che può essere ben saldo al di fuori di questa piattaforma.
    Dall'altra parte c'è poi chi commenta solo per do ut des, come tu dici, ma non è il mio caso, sebbene riceva anch'io molti commenti di tre parole, spesso del tutto decontestualizzate, ma che prendo con ironia e nonchalance.
    Quindi, caro Miki, concludo dicendoti che tutto quello che hai scritto è vero e inappuntabile, ma che non sempre c'è malizia dietro chi ti commenta senza leggere, o mostrando poco interesse (e rispetto) per il contenuto.
    La blogosfera è un po' moscetta ultimamente.. il calo l'ho avuto anch'io.. ma citando una canzone di Antonacci, "io ci voglio credere... e tu??".
    Ti bacio. Stavolta me lo concedi? :P

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    1. Non è che mi lede (comunque non mi riferisco a te, non è tuo costume fare ciò in modo sistematico). Però penso: scrivo un post molto tecnico su un qualcosa che magari sul web manco c'è, e cosa succede? I commenti sotto al post sono vaghi e astrusi, se non addirittura forzati, mentre su FB sono precisi e arricchenti.
      Una persona che arriva qui, da esterno, e legge il post, cosa penserebbe dei lettori che commentano in modo nonsense (o che dimostra la non lettura del post stesso)? Secondo me non è una buona pubblicità né per il blog, né per i commentatori stessi che hanno lasciato un commento forzato e inadatto.

      Apprezzo invece la persona che, una tantum, passa e mi lascia un saluto perché non ci sono modi per sentirsi altrove, e passa a trovarmi come si passerebbe da un amico. Ecco, quello lo apprezzo, è una cosa estemporanea.
      So che non sempre c'è malizia (quella del do ut des) in chi commenta per forza o senza manco leggere, ma forse è peggio: perché commentare per forza?
      Perché dover dire per forza la tua su un qualcosa che di fatto manco si è letto, quindi andando completamente fuori dal seminato? :o
      Bacio concesso, mi trasformo in rospo :D

      Moz-

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  2. La foto di copertina è già da oscar, ahhahha!

    Giusta e doverosa riflessione.
    Anche io ho notato un po' di mancanza di entusiasmo, dovuta in primis ai troppi scontri avvenuti negli ultimi mesi; ma una mancanza correlata credo anche a una mancanza di tempo. Vero, un anno fa la situazione era diversa sotto il profilo dell'entusiasmo; siamo davvero tutti così più impegnati? Forse, semplicemente, ognuno di noi ha accumulato troppi blog da seguire.

    Veniamo al punto della questione, dal mio punto di vista.
    Io non condivido l'eccesso di anonimato sul blog, perché per costituire una rete eccellente di relazioni, è necessario mostrare se stessi.
    Quando si ha modo di conoscere e di frequentare un blogger, è più facile leggere ogni post, anche se parla di cose totalmente sconosciute a noi.
    E' come parlare al bar con un amico: può capitare che l'amico parli di un argomento a noi sconosciuto e noi saremo lì proprio per sentire parlare e apprendere di quell'argomento.
    Un blog tenuto nel massimo anonimato funziona solo se il titolare del blog ha veramente capacità di scrittura sopra la media ed è dunque capace di convogliare veramente l'interesse su quel blog.
    Oppure se il blog parla di un argomento che interessa non dico solo al 100%, ma almeno all'80%.

    Il blogger deve farsi conoscere e cercare di conoscere gli altri blogger.
    Come avviene nella vita reale. Relazioni. Non significa sentirsi tutti i giorni su whatsapp, oltre che sui blog. Significa conoscersi.

    Tanto più che quando staccherò la spina come blogger (tra una settimana, un mese, un anno,due, dieci...) lo farò senza rimpianti perché nel percorso avrò conosciuto delle persone che mi hanno affiancato in quel percorso; alcune delle quali, credo e spero, rimarranno anche dopo quel precorso.

    Ma non c'è solo questo aspetto.

    Il blog tenuto nel massimo anonimato finisce per essere troppo "spersonalizzato".

    Ecco allora che può venire meno l'entusiasmo nella lettura. Avere un proprio stile non basta, secondo me.

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    1. Io seguo moltissimi blog, ma devo dire che in generale tutti abbiamo ridotto il nostro blogging.
      Che appunto non è solo scrivere da noi, ma anche fare rete.
      Mi mancano quei tempi, quando, sì, un commento spensierato e off-topic era comunque segno di vitalità e non di menefreghismo e forzature.

      Ovvio che la gente resta anche al di là dei blog. Il blog è un mezzo, uno strumento. L'anonimato eccessivo (o addirittura fake) paga sul momento, ma poi?

      In ogni caso la vedo come te: nel tuo caso, io leggo il tuo Bazar del Calcio perché sei tu. Sai bene che il calcio è l'ultimo dei miei pensieri pure sottoforma di Holly e Benji, quindi non mi andrei MAI a cercare un blog (o sito, o pagina, o profilo) sul calcio.
      Ma il Bazar è tuo, e io leggo te.
      Se un argomento non mi interessa proprio tanto che non avrei nulla da dire, salto.
      Non mi pare che tu ti sia offeso, o che non sei più passato da me...

      Moz-

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    2. L'anonimato secondo me non paga mai, a meno che tu sia veramente un Dio in quello che fai.
      Perché noi puntiamo il dito sul "Do ut des", ma esso di base non è negativo, anzi.
      Cio' avviene nella blogosfera, ma anche nella vita reale.
      Io vengo sul tuo blog con la speranza di averti poi da me e di iniziare una relazione(non amorosa eh :D)
      Io entro in contatto con te (fuori dalla blogosfera) perché ho bisogno di intervistarti, poi sarai tu magari a chiamarmi per avere un'intervista perché devi pubblicizzare una cosa che stai facendo.
      Non c'è nulla di negativo in questo, sono relazioni appunto.
      Sulle relazioni umane poi è normale che ci sia la speculazione dei terzi.
      "Ah lui fa così perché poi..."
      "Ah quell'altro fa così perché.."
      Purtroppo è nell'indole umana quello di dover giudicare per forza gli altri.
      Prendi l'esempio: una volta la blogosfera era il luogo anche del cazzeggio nei commenti, magari esaurito il commento pertinente (nei luoghi dov'era concesso, in blog "seri" ci sta che non si debba "sbracare").
      Adesso non più perché poi qualcuno legge e si infastidisce (in particolare dopo la stagione dei litigi)

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    3. Concordo sulla questione dei tanti blog da leggere, prima seguivo 5 blog e li commentavo tutti e sempre, ora seguo 50 blog (molti di più in realtà) e commento solo quando un argomento mi attira molto o penso di poter dire la mia.
      Sull’anonimato... non mi esprimo! XP

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    4. Orso ma tu non sei anonimo: io ho il tuo numero di tel, e chattiamo (anche con tutti gli altri). Insomma, puoi fornire poche info, ma di certo non sei un mister nessuno/chiunque! Quelli sono le fake-bloggers XD

      Riccardo: sono d'accordo. Ed è così che funziona la blogosfera, intesa come insieme di reti e di blog. Il do ut des non è negativo, è una pratica che serve per conoscere. Ma se poi diventa come ho raccontato?
      Una forzatura, al di là della rete, che manco interessa più?
      Ecco cosa ho notato da qualche tempo: la bassa voglia di fare blogging, di vivere la blogosfera. Di divertirci assieme come prima.

      Moz-

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    5. Orso, ma io ho il tuo indirizzo!😁
      Nel tuo caso c'è una ragione specifica dell'anonimato
      Ma per il resto dalle tue parti è tutto veramente personalizzato e vivo.

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    6. Esatto: sono le fake-blogger che ne prendi una ed è uguale all'altra, tanto può dire che è di Bari, Palermo, Milano, Torino e non cambierebbe niente (che poi magari è anche inglese e non sa un cazzo della lingua XD)

      Moz-

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  3. Volevo precisare una cosa sulla questione dei commenti più mirati su Facebook..
    Credo che sia normale.
    Su Facebook si hanno dai 100 ai 2000 amici (amici nel senso di gente con cui sei connessa) quindi è chiaro che il post su Batman attiri commenti competenti di una fetta di quegli amici.
    Su blogger invece il pubblico di blogger è più ristretto e quindi di persone competenti, su 50, magari ne trovi 5-6.
    Ovviamente teniamo conto che da una parte ci sono i blogger, dall'altra i lettori del web che in genere entrano, leggono e non commentano.

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    1. Ma guarda, sai che ti dico?
      Se la situazione dev'essere questa, di persone trincerate, chiuse, e blogosfera spettrale... preferisco non essere commentato ma essere trovato sul web da chi cerca un dato argomento specifico.

      Moz-

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    2. Eh sì, su Facebook, nel "mucchio" qualcuno competente c'è, per la legge dei grandi numeri.

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    3. Oppure basta beccare i gruppi: se posto un articolo specifico su Berserk (es. l'analisi della quarta saga) in un gruppo di amanti di Berserk, ricevo ovvi consensi e apprezzamenti, con commenti precisi... :)

      Moz-

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    4. A me non succede lo stesso in un gruppo di Star Trek: qualcuno con cui confrontarsi c'è, ma i veri appassionati li trovo nel forum.

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    5. Ci sono dei forum che resistono, vero.
      Altri no... ma ne parleremo presto :)

      Moz-

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  4. Penso che ci stiamo evolvendo, non so per diventare cosa, e Blogger è diventato troppo obsoleto. I social, soprattutto Instagram, vanno alla grande: lo vedo in prima persona. Le visualizzazioni sono bassissime, e con onestà lo ammetto anch'io che eppure ho la mia cerchia di lettori ormai, e il piacere di scriverne viene meno. Che senso ha riempire due pagine Word, se poi ho più riscontri con la foto di una pizza? Ben vengano i lettori perciò che passano con un commento che poco c'entra, con un saluto e basta come fa Claudia nel caso tuo, perché almeno, che lo vogliano o no, a giorni mi motivano.

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    1. Capisco anche il tuo punto di vista.
      Però ecco, io (almeno per ora) la vedo diversamente.
      So bene, dal principio, che alcuni miei post sono così specifici che NON saranno cagati in generale da un pubblico più eterogeneo.
      Guarda gli appena precedenti su He-Man e su Berserk, così specifici che GIUSTAMENTE se li sono cagati in pochi, commentati in pochissimi e hanno raggiunto solo chi dovevano.
      Ecco: ogni post per me dovrebbe essere così, perché comunque io di scrivere due pagine word ho ancora voglia, e lo faccio a prescindere dai riscontri, anzi ho sempre più voglia di dare ai lettori contenuti ineditissimi.
      Vedremo... :)

      Moz-

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    2. Il punto è blogger è davvero obsoleto? No le sue funzioni sono essenzialmente adatte al tipo di contenuti, il discorso è che Instagram ha rivelato una verità scontata, una parte di chi entrò in blogger anni fa voleva solo visibilità senza nessun interesse per i contenuti che creava e seguiva blogger non in base a vero interesse, ma ha mode, quindi oggi un social per cui basta la foto della pizza che mangi è perfetto per loro e per chi vuole solo far parte di questa moda o quell'altra, come dimostra il fatto che anche sui forum si sono ridotte le interazione (fatta esclusione dei troll).
      La blogosfera sta subendo un periodo di bassa, quando la gente si accorgerà che i nuovi social sono un po limitati negli approfondimenti chi vorrà davvero contenuti tornerà, non si tornerà totalmente indietro, si raggiungerà un equilibrio come per il pubblico della radio.

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    3. Speriamo bene.
      Perché comunque la gente che cerca contenuti altrove introvabili... c'è.
      Ma speriamo sia come dici, ossia che si potrà raggiungere un equilibrio tra le parti: almeno la blogosfera tornerà a vivere.

      Moz-

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  5. Anche a me piace il buondì.
    Grazie e arrivederci

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  6. Sui commenti ognuno è libero di fare come meglio crede. Il web vuol dire conoscenza, tante volte nascono passioni, leggendo argomenti che prima si ignorava. I blog hanno bisogno di essere rilanciati, usiamo anche i social per promuoverli e invitiamo le persone ad aprire questi piccoli spazi personali.
    Saluti a presto.

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    1. Io infatti ho ampiamente collegato il mio blog ai social, credo sia imprescindibile oggi.
      E, ripeto, ricevo IN MEDIA (lo ribadisco) commenti più ponderati e attenti proprio sui social, che non sul blog stesso.
      Le cose sono cambiate per davvero: la blogosfera è morta, intesa come rete.
      Il blogging, per fortuna, no. I blog nemmeno^^

      Moz-

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    2. La blogosfera è morta come rete..
      Brutto segnale se è una sentenza definitiva.
      Perché non c'è più interesse a conoscere la persona che c'è dietro a un blog?
      Un po' perché veniamo da un anno di litigi che hanno lasciato scorie.
      "Ah, tizio fa comunella con caio, tizio mi sta sul cazzo e ci ho litigato, caio non lo conosco ma se fa comunella con tizio anche lui è una testa di cazzo". Storia vera!
      Per non parlare di complottismi, presunte manipolazioni ecc.
      Ecco questo ha tolto molto entusiasmo al mio bloggin'
      Poi sarà anche colpa dell'epoca storica che viviamo: siamo diventati brutti, come avevano profetizzato gli Zen Circus.
      Non si segue più la bellezza, non si cerca la bellezza degli altri. Anzi si dà per scontato che nel prossimo ci sia solo il brutto.

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    3. Se io avessi fatto i tuoi ragionamenti, a quest'ora non sarei più sul web. Ed invece sono ancora qui. Basta semplicemente farsi un'autocritica e se ti accorgi di essere nel giusto e se il tuo comportamento è sempre stato corretto, continui a testa alta. Esattamente come ho fatto io

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    4. Sono d'accordissimo sul fatto che si debba rispondere in primis alla nostra coscienza.
      Se siamo in pace con essa, possiamo andare a testa alta.
      Però sì, quello che è giusto per noi puo' essere sbagliato per il prossimo.
      Questo nella blogosfera, nella vita reale. E' l'imperfezione dei rapporti umani..ahimé.

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    5. E meno male che siamo imperfetti! Se fossimo perfetti, sai che noia!

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    6. Ric: spero non sia una sentenza definitiva ma qualcosa che non va c'è, ed è inutile nascondercelo.
      Ho allontanato solo un utente, per comunella con gente davvero non gradita (nonché pericolosa): ma era un utente che mi aveva dato problemi.
      Diamo per scontato che esiste solo il brutto?
      Può darsi. Ma allora cerchiamo di far vedere la nostra bellezza...

      Moz-
      Non l'avrei mai fatto se non mi avesse dato problemi: fare comunella con gente che non mi piace sono problemi di terze persone, non miei.

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    7. Mi è uscito un commento sballato XD
      Farfalla: anche io sono e sarò ancora qui. So di non aver mai fatto niente di male, e se l'ho fatto è stato senza volerlo e comunque me ne scuso...^^

      Moz-

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  7. Tra poco arrivo io, dal tuo Bats, bambina ;)
    Il blog ci sarà sempre, perché permette una cristallizzazione dell'argomento che sui social manca, ma temo che l'interesse dello stesso si sia spostato in altri lidi.
    Insomma: si scrive sul blog, si cerca sul web, si commenta sui social :)

    Moz-

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  8. hai fatto benissimo a scrivere questo post.
    ci voleva.
    da te io commento solo quello che mi interessa..non mi sognerei di scrivere"non so che dire"come ho letto anche non da te..
    ma nel complesso la blogosfera è morta.
    quanta gente non scrive più..e quanti mi mancano..
    al contrario tuo su facebook io ho avuto terribili approcci..con gente aggressiva superficiale e che giudica..mentre qui sono stata fortunata non mi giudicate e non siete mai banali..
    non so perchè la gente non scriva più su blogger ma in base alla mia esperienza non sono migrate su facebook.là c'è il peggio.

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    1. Ciao!
      È vero pure che gli argomenti che trattiamo sono diversi, presuppongono sensibilità diverse. Io parlo comunque di banali cartoni animati, quindi un approccio già più semplice alla cosa... Posso immaginare, comunque.
      Sì, sostanzialmente, se si va a stringere e togliendo episodi come questo ultimo periodo, la blogosfera è sempre stata una buona rete di intrecci e persone comunque solidali, comprensive e amiche.

      Moz-

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    2. Su Facebook ho imparato che bisogna giudicare per non essere giudicati, per lo meno da chi non si conosceva già prima di entrare in "amicizia".

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    3. Io su FB al di là della gente che già conosco (lo scopo principale era quello, ossia trovare gente con cui sei già in relazione) ho trovato gruppi e pagine con tantissime persone valide.
      La testa di cazzo sta anche lì, ci mancherebbe, ma per ora tanto ho trovato gente squisita nel blogging, tanta ne ho trovata anche coi social :)

      Moz-

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  9. Amen!
    A parte il finale, non mi abbandonare per i social!
    Faccio dei post pensando a determinati utenti e non mi ritrovo manco un loro commento, poi me ne trovo uno inutile nel post dopo, che non ha nulla a che fare coi loro interessi o con gli argomenti che trattano. Si tende a commentare sempre l'ultimo post, proprio per il ricambio, che sai quanto mi stia sul cazzo (trovi più miei commenti da chi non viene quasi mai da me che da chi è più regolare), mentre ti perdi post che potrebbero davvero piacerti. Su questa cosa anche tu pecchi ogni tanto ma solo quando rientri dopo una pausa e lo dici chiaramente, "quelli passati sono andati, mi concentro sui recenti". Però se uno ti consiglia un suo vecchio post, corri immediatamente a leggerlo. Lo hai fatto con me e lo fai con gli altri (a Notificator non sfugge nulla, anche in post antichi 😝).
    Sul post dei girelliani mi sono fatto grasse risate leggendo i commenti che hai ricevuto 😂
    Per quanto mi riguarda, dallo scorso autunno, non è la blogosfera ad essersi ammosciata ma è la blogosfera ad avermi ammosciato!
    Che poi i saluti a presto ci sono sempre stati, sono io a tollerarli meno di prima.
    Comunque la vivo meglio ora, pensando ad argomenti di nicchia ma che mi appassionano, fregandomene di visite e commenti dimezzati!

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    1. Ema, perché nei post dove ti aspettavi determinati utenti, questi utenti non si sono fatti vedere?
      Secondo te...

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    2. Ema, no, assolutamente: ripeto, il blog resta e resterà sempre una base solida, un contenitore preciso e consultabile, soprattutto (spero) serio e ponderato. I social sono forse il futuro delle interazioni, purtroppo che piaccia o meno, anche quelle di qualità.

      Sì, quando mi assento per un po' devo comunque idealmente darmi un re-starting point, ma come sai sono io a chiedere cosa mi sono perso di interessante (per me).
      Visite e commenti dimezzati amen, a me spiace solo per una rete che non c'è più.
      Però, io continuo a bloggare e penso di alzare sempre l'asticella, anche per le cose di nicchia. Poi, il giudizio finale sul mio operato spetta a voi^^

      Moz-

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    3. @Riky: come ho scritto, perché questi guardano solo l'ultimo post e solitamente passano se a) sei appena passato da loro dopo un po' (e qualche volta l'ho fatto anche io con blog che non mi interessavano) o b) non ti fai vedere da loro da un bel po' e vogliono farti ricordare che ci sono ancora.

      @Moz: io però continuo a seguirti e commentarti qua, senza futili parole 😜

      Tempo fa volevo scrivere un bon ton della blpgosfera ma poi ho pensato "ma chi me lo fa fare?"

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    4. Questa cosa dell'ultimo post come unica cosa da poter leggere... è uno scoglio che bisogna abbattere.
      Specie in blog che sono più "siti", bisognerebbe far capire che ci sono anni e anni di articoli da poter leggere, non per forza l'ultimo post pubblicato (specie se non è di interesse! XD)

      Fallo il bon ton, dai!^^

      Moz-

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    5. Io ci ho provato coi classic, bloccando i commenti e rimandando al vecchio post. La cosa ha funzionato ma non posso guidarti sempre io a calci nel culo...

      Se trovo altri 3 a favore, facciamo 4 vangeli del bon ton 😝

      Ah, un'altra cosa! Lo scorso anno ho diviso i giorni della settimana per argomenti, per accontentare un po' tutti, videogiochi, serie tv, fumetti, giocattoli, ricordi, pubblicità... in modo che se ti interessa solo una cosa, una volta a settimana passi per piacere e non per dovere. Niente, chi passava tutti i giorni o quasi, ha continuato così, chi passava occasionalmente ha continuato a farlo a caso (secondo la logica che ho descritto a Riky).

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    6. La tecnica classic la attuerò anche io presto, in un modo analogo, ma altrove.
      Poi saprete.
      La suddivisione era una buona idea: io da te però, se posso, ci passo sempre a prescindere.
      Ecco cosa intendo: per me la blogosfera è anche questo, sono rapporti di piacere più che di lettura in sé. E in quel caso, un commento con scritto VAFFANCULO mi farebbe pure divertire e non lo troverei fuori luogo, perché so che comunque dietro c'è una rete, un rapporto, una stima e un divertimento.
      ma così, oggi, non lo è più... Speriamo si possa tornare a cazzeggiare senza trincee.

      Moz-

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  10. Caro amico bello, tu devi solo pensare che tutto si evolve, nulla rimane come era all'origine. Anche tu cresci, come io invecchio e ciò che per me era prima una sorta di obbligo, oggi è diventato un passatempo. Il blog è un divertimento quindi scrivo quando mi va e per contro mi godo la vita reale perché la morte si avvicina... Anche per te ci sarà un momento in cui smetterai, ti costruirai un tuo mondo reale e il virtuale verrà meno importante. È il viaggio della vita virtuale e reale. L'importante è non confondersi perché sono due vite ben diverse. Abbraccio siempre
    PS spero di essermi attenuta all'argomento. Se così non fosse, chiedo scusa.

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    1. Ovvio, le cose evolvono e anche la blogosfera è cambiata. Totalmente diversa rispetto a uno, ma soprattutto cinque, sei, dieci anni fa.
      Ed è giusto: è un mondo veloce.
      Ma questo mondo, virtuale, per me è importante come quello reale. Non ho bisogno di smettere qui per un mondo reale: le due cose possono collimare, come sempre è andata finora :)

      Moz-

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  11. Mi è piaciuto quel tuo "io leggo quei blog a prescindere" intendendo che degli altri utenti, reali o fake, ti interessa poco mentre invece ti interessa il blog in questione.
    Credo anch'io che debba essere così. Non parlo di menefreghismo ma semplicemente di lasciar correre certe situazioni antipatiche dedicandosi a quello che effettivamente una lettura regala di piacevole/interessante.
    A parte che ultimamente sono la prima a latitare dal web e se non avessi avuto post programmati anche il mio blog sarebbe rimasto in sospeso, ho notato però oltre alla stanchezza anche la mancanza di serenità. Che poi si traduce in discussioni mai più finite, insulti eccetera.
    Va ceh che tante le clone bloggers da me non vengon più! :D)

    In più credo che tutti quanti attraversino dei periodi carichi di problemi che distolgono l'attenzione da cosa invece potrebbe anche essere d'aiuto per alleggerirli questi momenti. Qui, però dipende dalla gravità e quantità e dall'indole della persona stessa.

    ps appena riesco recupero i post tuoi e di tati altri blogger :)

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    1. Beh, se si tratta delle fake che conosciamo, coi loro comportamenti scorretti e sciocchi, allora NO, possono essere anche Umberto Eco ma non leggerò mai i loro scritti.
      Per il resto, sì sono d'accordissimo con te.
      La vita poi va sempre per fatti suoi, che brutto che manchi anche la serenità qui sulla blogosfera...

      Moz-

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  12. Rispetto all'anno scorso ho notato anch'io un peggioramento nei commenti e, in generale, nei numeri (al netto del mio cambio di url).
    Se di questi ultimi mi interessa davvero zero, sappiamo bene che i blog sono la nicchia della nicchia della nicchia della nicchia (e non sto esagerando, i numeri sono altrove, non qui), dei commenti mi dispiace un po'.
    Sono sempre assolutamente convinto che il punto di forza dei blog, nel 2019, sia la loro quiete. Il mio è sicuramente il posto in cui mi sento di più "a casa", è un luogo dove sono libero di fare ciò che voglio.

    Con l'entrata in scena dei social, i blog sono "morti", nel senso che il pubblico si è spostato verso posti più interconnessi e veloci.
    Con l'ascesa di Instagram, che sta letteralmente divorando FB (ma tanto si sta parlando sempre di quel mattacchione di Mark, quindi a lui importa poco), quest'ultimo prenderà il posto dei blog, nel senso che diventerà il nuovo posto per i gruppi e le nicchie di appassionati.
    Questa cosa sta già avvenendo, la "festa" è solo su Instagram, oggi.

    Insomma, questo spopolamento dai blog è del tutto naturale ed è una cosa che è successa anche in passato.
    Nulla di nuovo sotto al sole, insomma.
    La forza di FB, tra 2/3 anni, sarà la sua quiete esattamente come lo era (ed è) per i blog.
    Quando Instagram si svuoterà per far spazio ad un altro social, la giostra si ripererà ecc ecc.

    Secondo me i commenti sono peggiorati perché siamo abituati a commentare e ci dispiace non farlo.
    Io stesso me ne sono accorto e ho deciso di commentare meno, per evitare di entrare in un circolo vizioso.
    Pubblico meno e mi faccio sentire meno altrove, sono più selettivo (anche se continuo a leggere molti blog con regolarità, quando i post mi interessano).

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    1. Vero: il blog è comunque personale. Io stesso definisco il Moz O'Clock la mia cameretta.
      Secondo me tra pochi anni, i gruppi FB saranno come i vecchi forum, anche come qualità.
      La blogosfera si trasferità altrove, i blog continueranno a esistere come siti di informazione affidabile :)

      Quanto ai commenti, hai fatto bene a fare questa scelta: se deve diventare un obbligo o peggio un sottaciuto ricatto morale, è terribile...

      Moz-

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  13. Credo che ci siano da considerare vari aspetti non solo legati a te come blogger ( non credo tu debba scusarti di nulla ), ma in generale al cambiamento che gli smartphone hanno portato su Internet.
    Anche tu ti sei evoluto: i tuoi post sono più stringati di un tempo, il font è più grande e la grafica è più chiara proprio per avvicinare coloro che ormai si collegano solo attraverso tablet ( pochi ) e smartphone ( ormai il 90% ).
    Credo che i computer fissi a breve faranno la fine del telefono in casa, scompariranno.
    Con questo che voglio dire?
    Che al giorno d'oggi grazie anche all'utilizzo massiccio dei social è molto più semplice "scrollare" la pagina senza leggere quasi nulla del contenuto e limitarsi ad un cuoricino e poco altro ( Wordpress lo ha capito ed ha implementato la possibilità di mettere un like al post se non hai nulla da commentare ).
    Credo che la colpa non è dei blogger poco interessanti ( io volevo fare un post sul fatto che molti bookstagrammer hanno profili da 50.000 follower e poi nei loro blog c'è il vuoto assoluto di interazioni), ma del fatto che è diminuita la soglia di attenzione dell'utente medio che cerca tutto su uno spazio da cinque pollici.
    Si è persa la voglia di leggere, tutto qui.
    Resistono solo i luoghi tematici e di nicchia.
    Non sputerei sui commenti, anche quando sembrano fuoriluogo: è comunque un segno di passaggio, un'orma virtuale.
    Io non sono contrario, per esempio, al do ut es, poiché tutti nella vita hanno le persone ed i luoghi con cui e dove preferiscono passare il tempo.
    Semmai odio coloro che leccano oppure che sfacciatamente ti chiedono di essere seguiti.
    Comunque non mollare mozzo mio. :-P

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    1. Volevo infine aggiungere una cosa: amo e amerò sempre il blogging poiché è il luogo dove contano più le idee che l'estetica del contenuto.
      Instagram che è il social più in uso, in questo è il male puro, ma magari ne parliamo meglio in un post più tematico.

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    2. Dunque: come per tutte le cose, anche la scrittura evolve.
      I post sono stringati se non è necessario aggiungere inutili digressioni (io ragiono sempre come primo lettore di me stesso: mi fermerei a vedere post lunghissimi? Muri di testo? No.)
      Però ho tantissimi post lunghi, anzi lunghissimi (es. l'ultimo su Berserk, due giorni fa...). Dipende da cosa è NECESSARIO dire :)
      Grafica e il resto sono responsive, ma lo fa direttamente Blogger, e meno male. Non possiamo certo prescindere dal fatto che oggi la gente naviga sui dispositivi...

      Sui commenti: il do ut des è essenziale quando vuoi partire, ma poi se il commento è del tutto fuori luogo (nel senso che dimostra come un post sia stato del tutto travisato: esempio, quello sui girellari che ho scritto una settimana fa...) mi cadono le braccia.
      Cioè significa che passi per abitudine, per paura di perdermi, perché io passo da te (ma se ci passo, IO ti leggo davvero).
      Non va bene questo atteggiamento, secondo me.
      Che me ne faccio di un commento che risponde "buoni gli spaghetti al sugo" a un post che parla della bambola Betty Spaghetty?
      Sono interazioni che rendono ridicolo il blog (immagina chi ci entra e legge i commenti...) ma ancora di più l'utente che li scrive.

      Moz-

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  14. È frustrante, in effetti, il mio blog è relativamente recente e anche se grazie all'argomento spesso ricevo centinaia di visite ma nessuno commenta o quasi (tu sì!) mentre sui social commentano magari non in moltissimi ma con almeno dei like. Boh...

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    1. Il tuo grande problema è che hai scelto WORDPRESS, il MALE ASSOLUTO :D
      A parte le battute, tu hai un blog tematico, ma tema proprio preciso e di nicchia... è più difficile per te ottenere commenti, specie da un pubblico generico. Io per fortuna sono appassionatissimo dell'opera e mi interessa ogni suo risvolto, ma se tu avessi un blog su -chessò- Magica Doremi, non saprei cosa dire... XD

      Moz-

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    2. Ahahah. È che wordpress lo uso anche per la casa editrice e lo so usare, quindi per comodità scelsi quello. :)
      Una delle cose che mi stupisce è proprio che anche gli appassionati dell'argomenti sembrano non avere niente da dire. Nessuno che mi insulti, per esempio. Ahahahah!

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    3. Non saprei: il tuo caso è proprio un caso specifico.
      Probabilmente gli appassionati non sono abituati a una navigazione che prevede il commento...

      Moz-

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    4. Certo è una cosa strana...

      Moz-

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  15. E invece io ti commento tiè!
    Il problema dei commenti è indiscutibile e diffuso. Da qualche parte leggevo dell'ineluttabile legge del 90-9-1: il 90% dei lettori è un lurker che non commenta. Il 9% sono altri redattori che commentano perchè direttamente attivi nel campo di discussione e l'1% finale è rappresentato dai lettori che realmente commentano dopo aver letto il post e che spesso sono comunque o troll o gente che ha travisato in pieno il pezzo.
    Allora hanno davvero senso i commenti?
    Boh, forse si e no. Quello che è centrale e il contenuto dei pezzi secondo me. Scrivere cose di qualità e portare argomenti nella migliore delle ipotesi può portare a un vera discussione seria e nella peggiore rimane comunque su internet ad imperitura memoria...

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    1. Bella la legge 90-9-1!
      Una prospettiva brutta, comunque... ahaha!
      Comunque sì, credo si finirà così: i post restano sui blog perché ad oggi è il posto migliore per gli articoli; le discussioni più articolate e pertinenti si sposteranno altrove...

      Moz-

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  16. Anche io vedo un po' di appannamento nella blogosfera italiana. Soprattutto per quanto riguarda il primo problema che citi: molti dei miei blog preferiti non pubblicano più o pubblicano a singhiozzo, oppure lo fanno ma con contenuti poco interessanti. Da un certo punto di vista capisco anche lo scarso entusiasmo, in certi periodi anche a me è capitato. Ma nonostante questo, sono ancora qui: mi dispiace che per molti non sia lo stesso.

    Gli altri problemi invece li riscontro un po' meno: qualche commento del tutto fuori tema mi è arrivato, ma pochi in percentuale rispetto al totale. Sarà che ho pochi commentatori fissi ma buoni (non lo dico per dire), e me li tengo stretti. E per quanto riguarda i litigi, mi capita ma solo ogni tanto. Di sicuro non vado ad attaccare briga come fanno alcuni, e se trovo un post che anche secondo me è del tutto sbagliato, evito di commentare e basta. Questi quindi sono problemi minori, secondo me; il maggiore, come ho detto, è invece lo spopolamento :) .

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    1. Posso capire che non è sempre facile avere entusiasmo, ci mancherebbe.
      Ma mi dispiace sempre quando la gente sparisce senza lasciare traccia...
      Pochi commentatori fissi ma buoni è una soluzione ideale: ti garantisci un sereno scambio di vedute, tecnicamente ineccepibile, sotto ogni post.

      Moz-

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  17. Non ho nulla da dire su questo argomento. Alla prossima ciao.

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    1. Non ho capito se sei sarcastica o meno... :o

      Moz-

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  18. Avrei potuto scrivere io questo post parola per parola! Anche la parte su Facebook, che tutti odiano, ma dove invece ho trovato solo persone carine, che in piccolo mi hanno anche sostenuto! L'unica cosa su cui mi posso discostare è quella del commento ripetuto su magari due recensioni di una stessa cosa: se mi va, riformulo il commento e lo lascio. Posso ammettere, come dice Claudia, che non tutti siano in mala fede, ma si vedono fin troppe stranezze per dire che si tratti solo di coincidenze...
    Però sono fortunato: facendo recensioni, se leggi male ed acquisti un prodotto bocciato, se poi ti trovi male, è solo colpa tua. ZAN ZAN

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    1. Sì, il commento ripetuto e riformulato va bene per una, due, anche tre volte.
      Ma poi esce Alita il film, e OTTO BLOG nel giro di un giorno ne scrivono una recensione... cosa cazzo dovrei commentare per otto volte? XD
      Aahah viva le recensioni vendicatrici!^^

      Moz-

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  19. Articolo "pericoloso" quanto coraggioso devo dire... Negli anni della mia presenza sul web ho visto piuttosto curatori di siti, forum e blog smettere di curarli se non addirittura abbandonarli o chiuderli, perché ne era calato l'entusiasmo, non riceveva interazioni né soddisfazioni, al massimo contattati in privato mi spiegavano le ragioni della loro scelta di mollare; questa è la prima volta, almeno tra i casi capitati sotto i miei occhi, che il curatore di uno spazio web lamenta pubblicamente l'atteggiamento dei suoi colleghi e lettori. Questo per me vuol dire avere le "p@lle", voler chiarire la cosa e offrire magari anche un confronto aperto, mettendosi in gioco senza partire dal presupposto di essere nel giusto perché continui a curare il blog mentre gli altri infedeli mollano.

    Se posso fare un'analisi del fenomeno per cui i curatori di blog si sono in molti casi fermati, credo dipenda in primo luogo dall'evolvere delle situazioni.
    1) Oggi ho del tempo libero e della voglia di scrivere e sentire che ne pensa la gente di certi argomenti: apro un blog, che tra l'altro va di moda e io me la cavo pure nello scrivere e allestire un minimo un articolo con testi colorati, link, immagini, magari un video.
    2) Sono trascorsi alcuni anni, ho sempre voglia di scrivere e confrontarmi ma:
    - non sono più uno studente bensì un lavoratore,
    - ho messo su famiglia, con relative responsabilità (figli piccoli),
    - ho preso un cane, e devo fargli fare le sue passeggiate quotidiane, due lunghe oppure tre brevi,
    - devo dedicare del tempo anche ad altre passioni che intanto ho sviluppato.
    Morale della favola: il blog ne risente perché non ho più il tempo di curarlo.
    Anche tu, in almeno tre periodi da quando ti seguo, ti sei preso delle pause impreviste, poi le situazioni si sono normalizzate e sei tornato a macinare articoli. Poniti il dubbio che a qualcun altro le situazioni siano invece evolute in modo da stravolgergli le giornate, cosa che tra l'altro quando capita non te lo vengono manco a dire con l'adeguato anticipo per darti modo di salutare.

    Per me è un errore madornale questo trasferirsi in massa su Facebook! Sarà che tu trovi più pertinenza e soddisfazione lì che qui, però avrai notato che qualunque contenuto, per quanto importante, finisce nel dimenticatoio dopo a volte un solo giorno! Cioè che si tratti della foto di laurea, della locandina del film che si sta vedendo al cinema, della molecola per curare i tumori, della pizza gustata quella sera, del saggio musicale della figlia, Facebook te l'affosserà perché ci sono altri iscritti che devono vomitare le loro cose sul social! Già critico la struttura dei blog, che un po' si salva grazie alle etichette (sono per un ritorno ai forum), un social è qualcosa che agevola la comunicazione, ma solo perché è una struttura che ne facilita l'uso da ogni dispositivo, andando a livellare ogni gerarchia che, in qualche caso, sarebbe bene si conservasse, quanto meno per una pubblica utilità del "pensiero" pubblicato.

    Il discorso dei commenti fuori luogo, infine, non me lo spiego nemmeno io. Anzi, forse è un modo di fare equivalente al mettere un "Mi piace" su Facebook solo per aver visto una foto senza aver letto l'articolo linkato subito sotto.

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    1. Ma infatti io speravo che potesse essere un post utile: dopotutto ne ho parlato, nelle settimane precedenti, anche in privato con altri.
      Ho voluto solo mettere nero su bianco una situazione notata da molti ma di cui nessuno ancora aveva parlato: pare sia servito a smuovere un po' le acque, e questo grazie a voi e non di certo a me, che ho solo offerto il terreno di confronto.

      La questione del blog e del tempo è particolare: sai cosa significa? Che i blog sono nati e... morti (!) con noi, con la nostra generazione di blogger. Eravamo studenti, poi i primi lavoretti, e infine tutti lavoratori/padri/mariti, e quindi ecco alla buona cosa è successo.
      Nessun ricambio, siamo noi la generazione bloggers. Prima c'era quella dei siti e dei forum, dopo c'è quella dei social.

      È vero che ho preso delle pause, ma dal blogging: impossibile curarne i contenuti come volevo, ho preferito lasciar perdere. Però altrove c'ero: al telefono, sui social, in chat. Non ero sparito.
      Su FB io ovviamente ricevo commenti nello stesso arco di tempo che li riceve un post qui. Quando pubblico altro, l'articolo precedente è "dimenticato" anche nel blog.
      Non tanto in modo brutto come quello che hai descrtto per FB, ma manca nei blog un senso di "navigazione", un senso di SITO WEB da esplorare.
      Io ho cercato di fare questo togliendo la data dagli articoli e creando quel maximenù orizzontale sotto al titolo.
      A me i siti piace esplorarli...

      Moz-

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    2. Qua in effetti c'è lo sforzo di indicizzare gli argomenti per ritrovare articoli vecchi, e anche Google aiuta, infatti spesso finisco in tue pagine di anni fa, e a volte commento anche... Su un blog, in qualche modo, il vecchio articolo si recupera, sui social no: diventa tutto proprietà di Zuckercoso, per il solo fatto che ti offre una lavagna dove scrivere e pubblicare quello che vuoi (o quasi).

      La generazione dei siti c'è ancora eh? Solo che per necessità di cose si è evoluta, a cominciare da Wordpress.

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    3. Ma infatti il futuro dei siti sarà un mix tra blog e website.
      Il blog non muore, ma forse la blogosfera sì.
      Bisogna andare un po' oltre i soliti schemi...

      Moz-

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    4. Secondo me il fatto che su FB i post vecchi con il tempo “spariscano” in basso nella bacheca (e che diventi difficoltoso andarli a recuperare) è qualcosa di CALCOLATO, per spingere l’utente a condividerli, come “archivio personale per andare a ritrovare quello che interessa”.
      Molte persone che conosco ragionano così...

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    5. Di certo FB non è un luogo per recuperare cose. Non ha un profilo che dà una visione d'insieme, cosa che invece Instagram ha (e la ha alla grande...)

      Moz-

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  20. Miki, i blog sono morti da mo!!!!!! Io scrivo prevalentemente di cucina e i commenti non mi interessano perchè soprattutto annoto le ricette che mi piacciono e il blog è più comodo. Ma ormai si scrive prevalentemente su fb o IG e forse è giusto così, le cose cambiano e si evolvono, non è detto in meglio ma succede. Sui commenti fatti per forza mi trovi d'accordo, non siamo obbligati a farlo. Però tu sei troppo presente su tutto i blog e quindi molti magari si sentono in dovere di ricambiare la gentilezza pur non leggendo per bene il tuo post. Ma non te la prendere, è divertente anche quello 😀😀

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    1. Ma appunto ho voluto precisare in questo post (che immagino abbiano letto TUTTI, a questo punto, anche a giudicare dai numeri che ha fatto...) che NON C'È BISOGNO DI LASCIARMI UN COMMENTO FORZATO, che la vostra presenza -se il mio post non vi interessa- la posso sentire altrove: ho numeri di telefono o contatti social.
      Si può non commentare, oppure se proprio se ne ha il piacere, NON PER FORZA L'ULTIMO POST, come giustamente ha detto Emanuele poco più su.
      Ho tredici anni di articoli, qualcosa di consono uscirà fuori, no? XD

      Moz-

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  21. La forza dei blog rispetto a IG,FB o pure Twitter è che qui le cose restano..ti sfido a ritrovare una cosa interessante che avevi letto o visto tempo fa in certi social, non parliamo poi se la persona si scazza e cancella il profilo. Diciamo che qui il rischio oblio è molto più basso. Concordo con il tuo discorso recensioni, alla quinta recensione dello stesso film non so più cosa aggiungere

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    1. Vero, e infatti i blog non moriranno: ma la blogosfera è in pessimo stato.
      I blog restano, coi loro articoli, ma è la rete a mancare.
      I commenti anche qui funzionano che appaiono nell'ultimo post, e appena ne esce uno nuovo... zac! il precedente articolo è dimenticato! :)

      Moz-

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  22. il mio blog ha un migliaio di visitatori ogni giorno. L'ottanta per cento mi arriva dai motori di ricerca ed è quello l'ambiente che coltivo. Un altro dieci per cento da Linkedin. Puri blogger ne ho ben pochi e ho tolto il blog roll quattro anni perché non mi serve, e sono molto contento di averlo fatto. Chi sa cosa scrivo e a chi mi propongo mi viene a cercare in ogni caso e lo stesso faccio io con chi mi offre del valore.

    Chi commenta in maniera non adatta mi dà fastidio perché danneggia l'indicizzazione del post e un commento anche firmato da un blogger che passa senza leggere (nel senso che il post è di cinque minuti e ti fermi un minuto) viene visto molto male dalla piattaforma che lo vede come spam.

    Chi commenta senza leggere o per altri motivi, da me capisce quando deve sparire.

    Non credo che i blog siano morti, tuttavia. Non ho mai ricevuto tanti apprezzamenti e conversioni come in questi ultimi anni, segno che è molto vitale e presente. Ma l'ultimo fattore che prendo in considerazione per valutare il successo è il commento.

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    2. Per essere più chiari io da te passo e leggo ogni giorno da almeno cinque anni a questa parte, se lo faccio ancora è perché trovo del "valore". Che poi commenti o meno è un altro discorso proprio per quello che tu hai scritto. Su facebook e sugli altri social dico solo che non sono nostri come i blog, domani mattina potrebbero sbatterci fuori e quindi cerco di sfruttali più che posso, ma non ci faccio affidamento

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    3. E poi non dimentichiamo quello che è il progetto. Se faccio un blog per "cazzeggiare" mi trovo tra i piedi "cazzeggiatori" se lo faccio perché faccio un certo tipo di vita i risultati sono altri

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    4. Esatto, anche se in modo più tecnico, hai spiegato quali cose succedono con post poco pertinenti.
      Io non ho un blog che punta al guadagno, sia chiaro, ma ammetto che mi dispiace vedere articoli su cui ho passato ore... essere commentati non tanto con battute (ci sta, anche il tono di voce può essere di cazzeggio) ma proprio frasi che dimostrano la non lettura dell'articolo stesso.
      Qui mi dispiace proprio.

      Voglio dire: ho scritto un articolo lunghissimo e tecnico su Berserk. NON È NECESSARIO commentarlo se non interessa: è lì a uso e consumo di cui lo apprezza.

      Moz-

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    5. Me ne rendo conto, ma è frutto principalmete del fatto che molte gente ti commenta perché tu commenti loro. Non voglio dire certe cose ma metà delle gente che ha commentato questo post è passata sul mio blog e non c'è più venuta perché non ho restituito il commento. Ma dubito che abbiano letto qualcosa di mio. Devo andare avanti? :-D

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    6. Ecco, in effetti è uno schema da superare.
      Vero che al di là dell'argomento, se sei interessato a fare rete, restituisci il commento e hai qualcuno che alla fine ti diventa anche amico.
      Ma se non ti interessa fare rete, è un altro conto...

      Moz-

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    7. Dipende da cosa si intende per fare "rete": per conto mio è molto più di un semplice commento... Ma è un discorso in cui io vedo le cose all'opposto di te! :-D

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    8. Fare rete è vivere la blogosfera, nemmeno per me è un semplice commento.
      Vivere la blogosfera significa crearsi una rete come lettore e come blogger, una rete che poi vada al di là del blog stesso.
      Se esiste questa rete, anche il commento fuori luogo, divertente, cazzaro, acquista un altro senso, per dire.
      Ed è tutto questo che non ritrovo più: nessuno si diverte più a far casino da altri, con altri, e di rimando da se stesso.
      Vedo tutti trincerati dietro il proprio blog, quasi meccanicamente...
      Tu come vedi le cose? Ora son curioso^^

      Moz-

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    9. Io ho almeno 400 articoli dedicati a blogger specifici, con nome e blog: ho dedicato interviste e spazi ben precisi a blogger e alle loro cose. Ho organizzato concorsi e regalato libri. Ho scritto post ispirati da semplici commenti a cui però ho rimandato il backlink e le citazioni necessarie in modo che google li potesse premiare. Sono cose che faccio ancora. Io non mi lamento neanche dei commenti. Perché ne ricevo una cinquantina ogni giorno, spesso su post che neppure ricordavo di aver scritto. Non mi piace però il blog visto come i follower ed unfollower di twitter e con questo tipo di persone non voglio averci nulla a che fare. Come non mi piacciono i blogger che non hanno "identità". Tutto qui.

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    10. Penso che il widget dei followers abbia in effetti fatto più danni che altro. Se sui social i followers hanno un valore, un senso, qui no.
      Eppure si crea una qualche illusione che possa servire a qualcosa. Vero, fino a due (ormai...) anni fa, serviva: era necessario per seguire automaticamente un blog. Oggi no. Mah.

      Moz-

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    11. Mi ricordo i primi tempi quando ho fatto i primi dieci followers con il widget o quando ti scriveva il blogger del blog che andava per la maggiore per dirti che ti aveva inserito nel blogroll e tu eri tutto esaltato e ti dicevi "accidenti". La realtà o la conclusione che ne traggo è che il mondo dei blogger (ma l'ho già scritto in alcuni miei post) è molto ipocrita, bisogna soltanto vedere sino a che livello di ipocrisia si spinge ognuno di noi, in alcuni casi è impercettibile, in altri è l'opposto :-D

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    12. Beh, pure io ti avrò scritto di averti inserito nel blogroll, che è la cosa che faccio quando voglio seguire un determinato blog: significa che ci tengo. È lo strumento che uso per vedere quali aggiornamenti hai messo... :)

      Moz-

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    13. Ferru' (mi stai simpatico solo per il nome, per me il miglior doppiatore di sempre, che purtroppo ha avuto un figlio di merda), non faccio parte di quelli che sono passati da te ma se lo avessi fatto, avrei smesso di seguirti solo se tu non avessi risposto al mio commento.
      Moz lo può confermare, del ricambio mi ci sciacquo le palle ma se non mi rispondi sul TUO blog, puoi anche morire per quel che me ne fotte!

      Non parliamo del gadget dei follower che 4/5 di quelli che ho li cancellerei. Lo lascio perché qualcuno usa la funzione per avere il blog nell'elenco lettura (dentro la bacheca). Nonostante si possa aggiungere un blog anche se non ha questa opzione ma dubito che tutti lo sappiano, la maggior parte sono blogger improvvisati che di html sanno poco o niente, quindi lo lascio.
      Il blogroll è un promemoria nostro più che un ricambio di pubblicità. Le mie visite quando arrivano da un blogroll è perché il padrone del blog stesso ci clicca (salvo eccezioni). Se non mi ricambi, 'sti gran cazzi!

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    14. Confermo per l'uso del blogroll.
      Che poi a me piace far vedere, al di là dell'utilità descritta, anche i blog che seguo: penso sia una bella cosa.

      Moz-

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    15. @emanuele sul mio blog rispondo sempre ai commenti - è una regola tassativa per me e la uso da quando è partito. Il mio commento si riferiva al fatto che mi sono fatto l'esperienza e sono in grado di capire chi arriva solo per un dare e avere e non li tollero. Visito tutti i blogger che arrivano sul mio blogger a lasciare un sego del loro passaggio e se trovo qualcosa di interessante ci ritorno e ci ritorno. Ma trovo ipocrita pensare che solo per il fatto che commenti qualcuno costui deve per forza ricambiare e negli ultimi anni questo aspetto è ancora più evidente, esattamente come i tipi che ti seguono su twitter e che il giorno dopo di unfollowano perché tu non li segui.

      Il blogroll l'ho tolto perché appesantisce il caricamento delle pagine ma non è altro che l'elenco lettura che si trova sulla dashboard di blogger. Ogni mattina mi vedo tutti i blog che mi vedrei sul blog roll se l'avessi ancora.

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    16. Forse è proprio lo stesso atteggiamento.
      Ma nei blog -strumento più vecchio dei social- è usanza più antica.
      Sui social si usa fare, se mi segui ti seguo.
      È una regola non scritta che più o meno tutti rispettano, anche solo per reciproco aiuto.
      Il commento do ut des sui blog serve a crescere e non è una pratica così infausta, a patto che sia sincera e, soprattutto, pertinente...

      Moz-

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    17. Moz io ho impiegato mesi nei primi anni a vedermi inserito nei blogroll che desideravo e molte volte prima di vedermi commentare da quel determinato blog ho lasciato decine di commenti sul suo blog. Ora uno si alza alla mattina, apre un blog, commenta un blog a caso e vuole la restituzione, a me questo non piace.

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    18. Magari oggi la gente è meno stronza di allora... anche perché non credo che la qualità dell'epoca sia sempre stata così tanto alta da dover sbavare e pregare (figuratamente, passami l'esagerazione) di dover essere inseriti in un certo blogroll... o sbaglio? :o

      Moz-

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    19. No, non è più stronza o meno stronza, torniamo al vero problema del blogging odierno - che è quello che caratterizza i social - l'ipocrisia, molto più accentuata oggi anche perché mischiata con l'abuso dei social.

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    20. Forse sì, ma comunque se penso alle tue parole mi chiedo: quali potevano mai essere questi blog dove dovevi SPERARE di essere aggiunto?
      Cioè, voglio dire, non conosco nessun blog che sia così titolato da giustificare una cosa simile. Però magari sono io a vederla proprio terraterra...

      Moz-

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    21. Magari ho un pochino enfatizzato la faccenda, però è così che mi sono avvicinato al blogging. Prima di vedermi i commenti di certi blogger sul mio blog ho lasciato in giro un bel po' di miei commenti. Insomma c'era un certo lavoro di crescita ed esperienza da fare, mentre ora in molti blogger novelli vedo solo presunzione. Poi dei blogger che frequentavo dieci anni fa ne è rimasto uno solo che ancora frequento, quindi ho anch'io i miei limiti caratteriali. Tuttavia non amo neppure troppo la dozzinalità e la faciloneria con la quale molti blogger odierni passano dalla politica al cinema al gossip e chi più ne ha più ne metta. Un'identità ci vuole: io so di cosa parli tu :-D

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    22. Ecco, però io parlo di tantissime cose: forse è necessario dare una identità al blog, più che ad avere un argomento. Non saprei: è una cosa interessante su cui ragionare.
      I blogger odierni è vero, vengono coi social già (molto, troppo) attivi: ma è vero pure che i blog stessi sono mutati nel tempo: anzi, il blogging è mutato (e non potrebbe che essere altrimenti).
      Forse oggi c'è meno tempo per fare l'esperienza adatta, ma il mondo va veloce. E, con la stessa velocità, molti blogger nuovi comunque spariscono^^

      Moz-

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    23. Anch'io parlo di tantissime cose, ma il filo conduttore - come nel tuo caso - è ben definito. Anche quando parlo di cibo c'è un legame con la letteratura, come nel tuo caso quando parli di gelati c'è un'associazione con una certa cultura e un ben preciso spazio temporale. Per me il blog è questo non è "spettegolare" o passare il tempo. Mi aiuta pure sul piano professionale. Se il blogging fosse solo far casino o altro me ne starei sui social, dove è molto più facile.

      Perdonami se ti ho assillato con i commenti su questo post, ma io da qualche anno ho dei progetti piuttosto incanalati e ci tengo che certe cose funzionino.

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    24. Ma scherzi?
      Anzi grazie per questo scambio di vedute.
      Sono d'accordo con te, in larga parte.
      Una sola cosa: quando parlo di far casino da me e altrove significa che si presuppone una certa confidenza, che va oltre il blog in sé e diventa rete.
      Era, è, quella, la blogosfera che mi piace.

      Moz-

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    25. Lo so, capisco cosa intendi :-)

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  23. Caro Moz, sicuramente io frequento ed esploro la blogosfera meno di te...e sicuramente in tutta la mia esperienza (lunga in termini di anni, ma non di post pubblicati) non ho mai "fittato" pienamente le caratteristiche della blogger (per esempio, mai curata di quanti commenti un mio post ricevesse). Eppure, non posso che concordare. Pian piano il fenomeno blogging sembra andare riducendosi sempre più e di conseguenza la quantità e qualità di commenti circolanti è un po' calata. La sensazione è, in effetti, che la conversazione sia altrove (facebook? altri social?). Ciò che più mi spiace è che solo il blog a mio avviso forniva la possibilità di essere così precisamente tematici nel proprio spazio (mentre ritengo sano che un social come facebook resti eterogeneo come la vita e le amicizie di ciascuno).

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    1. Ecco, e infatti a me pare sia successa una cosa che unisce idealmente le due nature: continuo a bloggare anche sempre più in modo precisamente tematico, ma la maggior parte delle conversazioni pertinenti (fatti salvi pochissimi utenti che qui da me sono sempre sul pezzo e rispettosi) si è spostata altrove.
      Post sulla serie a fumetti UOMO RAGNO CLASSIC: qua si parlava del personaggio in sé, quando io ho parlato di una collana precisa. Stesso post, messo su FB, ha scatenato pure foto di collezioni di chi collezionava questi precisi albi.
      Ecco cosa intendo... :)

      Moz-

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    2. Ah beh allora fenomeno ben strano direi! Boh, forse avendo un pubblico più ampio fb becca anche persone non frequentanti i blog ma con un'ottima conoscenza della materia Da qualche parte si saranno pur nascosti gli ex esperto i dei forum! XD

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    3. Esatto, per me sui gruppi FB ci sono i vecchi forumisti!! :)

      Moz-

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  24. Cosa sono SEO e SERP? XP
    Devo ammettere di non aver avuto mai problemi di commenti non pertinenti soprattutto da quando ho deciso di dedicarmi completamente alle mie passioni che hanno fatto diventare il mio blog di nicchia.
    Qualche giorno fa mi stupivo del fatto che, nei primi anni del blog, ho scritto in alcuni mesi anche più di trenta post. Ma allora non avevo davvero nulla da fare, oltre al lavoro.
    Ovviamente in questi otto anni le cose sono completamente cambiare, già solo il fatto di leggere molto di più mi fa avere meno tempo per scrivere, senza contare poi tutto il resto, cose che per mia scelta ho deciso di tenere fuori dal blog.
    Ormai seguo soprattutto blog attinenti al mio e non vedo questa morte imminente, anzi, si è creata una rete che mi ha dato tanto, a cui io forse non di tanto però! XD
    Come già detto più su, prima leggevo cuochi blog e li commentavo tutti, oggi ne leggo tantissimi e purtroppo dedico più tempo alla lettura che al commento che arriva, come in questo caso, solo se voglio dire la mia a tutti i costi.
    Tu sei l’esempio, non mi perdo nessuno dei tuoi post, pure quelli che mi interessano poco, perché mi piace molto come scrivi ma ti commento pochissimo! Ma so che mi perdoni perché sono molto morbido.
    Ciao, e vedi di organizzare questo mega raduno che è arrivato il momento! XP

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    1. Due nemici dei Power Rangers :D
      Ma tu sei morbidissimo.
      E so che mi leggi! Ma appunto, scommetto che se proprio hai da dirmi qualcosa (di ultra-pertinente e impellente) me la dici. Qui, o magari al telefono.
      È questo, il senso.
      La rete esiste ancora ma ultimamente la trovo ammosciata, quasi un obbligo.
      Qualcosa sta cambiando, forse la blogosfera stessa... :)
      Il raduno? Dai dai, facciamolo: voglio la tua morbidezza **

      Moz-

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  25. Sono d'accordo con Cass, tanto per cambiare...
    Ma del resto non si può nemmeno fare una colpa alla gente che non ha voglia di leggere...
    La si può invece fare a chi commenta senza leggere, o meglio, tali persone in fin dei conti fanno anche delle figuracce...
    La blogosfera è morta? Boh, non penso... di sicuro non se la passa bene, quanto meno a livello di interazione, perché poi i blog continueranno a esserci già solo per il fatto che alla gente piace scrivere anche se non viene letta, o se viene letta da quattro gatti...
    E qui torniamo al discorso di partenza...

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  26. Beh, direi che è impossibile fare un paragone tra blog e facebook. Sono due mondi completamente diversi. Non è tanto un questione di lunghezza della roba che hai davanti da leggere (in parte sì, ok), quanto il fatto che FB ti offre la possibilità di raggiungere il tuo target in maniera più semplice e rapida. Se a me, per esempio, interessa un certo argomento, mi iscrivo ad un gruppo che ha come oggetto la mia stessa passione... il che significa che con un paio di click riesco a fare rete. Magari non mi esprimo perché sono timido o perché mi sento asino, ma resta il fatto che mi sono messo virtualmente in contatto con un sacco di persone con interessi simili ai miei... ed è un attimo dare (o ricevere) un commento perfettamente centrato sull'argomento del post.
    Il blog, viceversa, è inizialmente una stanza vuota dove ci si trova da soli... ci vuole tempo, un sacco di tempo, per fare gruppo e, in ogni caso, si riescono a raggiungere un millesimo delle persone che raggiungi sui social. Alcuni blogger dopo qualche anno di stancano, ed è comprensibile visto che dall'altra parte è tutto più immediato, ma nessuno di loro, credo, se ne va perché ha messo in discussione il valore aggiunto del blog rispetto ad un social. Dopo tanti anni, mi sento di dire che il blog è ben lontano dal morire. Tutt'altro: Il blog è il punto di arrivo; Facebook è solo il punto di partenza.
    PS.: si, lo so, nemmeno io ho capito un ca##o di quello che ho scritto.

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    1. Io parlavo di un post di blog ricondiviso su FB.
      Non di un contenuto esclusivamente FB.
      Lo stesso post, qui fa il 10% di commenti pertinenti e ricchi, mentre su FB la percentuale sale anche a oltre il 90%.
      Il post sui girellari, qui ha avuto commenti che parlavano di merendine (!), mentre su FB no, nessuno ha parlato di merendine e tutti hanno commentato la questione reale (la retronostalgia), che peraltro spiegavo precisamente nel blog, non è che avevo lasciato il tutto in modo vago XD
      Il blog non è morto, ed è vero che è un punto finale, il punto di arrivo.
      È la blogosfera che se la passa male...

      Moz-

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  27. Ciao! Ti do perfettamente ragione. Spesso trovo dei commenti scarni giusto per darmi il contentino e per vedermi sotto i propri post a commentare, come chi mi contatta via mail per farmi i complimenti e appena ricevono il cambio di follow spariscono dal mio blog come se la mia pagina fosse appestata da qualche malattia.
    Purtroppo spesso mi capita di ricevere dei commenti anonimi sotto i miei articoli in cui vengo letteralmente insultata per il mio modo di scrivere e vengo invitata a cambiare completamente. Non ho per scelta voluto mettere il controllo ai commenti, ma quando ricevo gli insulti mi prodigo immediatamente a cancellarli.
    Grazie per il post, spero che molti riflettano sulle tue parole.

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    1. Una usanza terribile, praticamente solo per fare numeri.
      Penso che il widget dei followers, che vuole scimmiottare i social (ma lì i followers sono fondamentali, qui no...!) abbia solo fatto danni ai blog.
      Mi spiace per gli insulti anonimi, è successo anche a me e fa parte del gioco... ma già solo che qualche malato di mente ti scrive... è segno del tuo successo!
      Grazie a te :)

      Moz-

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  28. Ma infatti i blog non moriranno (per fortuna).
    Però la blogosfera intesa come insieme, rete, scambio... beh, se la situazione è questa, è in coma profondo.
    Ognuno rannicchiato nel suo guscio, ben pochi divertimenti tutti assieme...

    Moz-

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  29. Miki, ho letto il tuo post e devo anch’io constatare che, anno dopo anno, il più del traffico si sia sempre più spostato su Facebook. Alcuni blog e siti si sono addirittura trasferiti lì. E per me NON È assolutamente una cosa positiva: il motivi spesso si riassume con la pigrizia da parte del pubblico di aprire e consultare più pagine... su Facebook si ha tutto sottomano, le notifiche arrivano in automatico, da LETTURA e approfondimento si è passati ad un passivo scorrere di tutto ció che arriva, e solo i post più bassi e sensazionalisti riescono ad infrangere il muro dell’anonimato. E va a farsi benedire l’idea del “media aperto”, che rimane tale solo come concetto, ma alla fine ci riporta all’epoca della televisione ad un solo canale, al quale si assiste passivamente in ossequioso e passivo silenzio.
    Io come al solito vado controcorrente: sommerso da pubblicità, da “condividi se hai un cuore”, foto private di persone alle quale ho accettato l’amicizia solo perchè colleghi e “sennó si offendevano” HO CHIUSO il mio profilo Facebook più di un anno fa.
    Il Blog rimane il mio spazio, la mia voce, e anche se con pause dovute ad impegni della vita, ogni volta che posso lo aggiorno; anzi, ti diró di più, vado talmente controcorrente che formulo post che approfondiscono e rilanciano quanto leggo sulle altre testate. :)

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    1. Ecco, allora forse possiamo chiedere a Blogger di aggiornarsi un poco: se vuole continuare a esistere senza soccombere al potere dell'immediatezza che offre un social, deve aggiornarsi.
      Come? Da capire. Io qualche idea l'avrei.
      Tornando a me, purtroppo o per fortuna proprio sull'odiato FB ricevo il 90% dei commenti pertinenti all'argomento dei miei post.
      Il problema del blog è che forse resta generico e a uso e consumo di un do ut des che poi diventa (senza che ce ne accorgiamo) obbligo morale.

      Moz-

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    2. Magari sì, inconsciamente si vede IL BLOG come uno strumento “di crescita”, non di discussione e approfondimento, quindi SI COMMENTA SE SI VUOLE CHE UN ALTRO BLOGGER COMMENTI, molto spesso senza dire niente, con un unico fine: creare l’illusione CHE SUL PROPRIO BLOG CI SIA TRAFFICO e apparire “migliori” agli occhi del proprio pubblico e di nuovi lettori.
      Secondo me, alla fine, la chiave di lettura è proprio questa.
      Poi, essendo il “grosso” del traffico su FB, i blogger medio/piccoli si stufano, non vedendo feedback tirano i remi in barca, si arrendono, finiscono per chiudere le loro creature limitandosi magari a gestire una semplice pagina Facebook, dove il riscontro è più immediato. A discapito di contenuti approfonditi e originali.

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    3. P.S.: restando in tema di post che rilanciano le discussioni :P controlla la posta, dovresti aver ricevuto un allegato ;)

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    4. Eccomi, entro stasera vedo tutto, che fino a ieri è stato il delirio (nella vita non virtuale XD)
      Sì, il blog poi fino a due anni fa circa era risorto con un'ondata dove si pensava che serviva ad avere visibilità, a guadagnare (!) con poco.
      E sono sorti decine di blog ora già chiusi, ovviamente.

      Moz-

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  30. Allora...la blogosfera è morta anni fa quando un po tutti noi abbiamo cominciato prima a dividerci in gruppi e gruppettini perennemente in guerra tra loro. Poi il colpo di grazia è sicuramente arrivato dai socialcosi, ma la crisi era cominciata già da prima. Molte persone hanno confuso il senso del concetto di libertà di espressione dimenticandosi che le espressioni dovrebbero essere anche "approfondite e motivate" così abbiamo vissuto fasi e fasi fatte di gente che dava solo aria alla bocca. Miki frequenti la blogosfera da abbastanza tempo (come me del resto) per ricordarti dei danni causati, per esempio, dai "gamberettiani"così come di quelli causati dai "periodici crociati della parte sana della rete"(non da tutti ma da una certa parte di loro). Il risultato era che se mantenevi una certa libertà di pensiero e non ti adeguavi a certi modi di pensare diventavi anche tu un "nemico". Poco ci mancava che si organizzassero anche i roghi come ai tempi della caccia alle streghe. L'attuale momento, sicuramente di reflusso, è figlio di quei tempi: c'è chi si è stancato, chi è passato ad altro e sicuramente sono anche aumentati gli impegni e le cose da fare nella cosidetta "vita vera". Certo alle volte sono colpevole anche io, capita anche a me di passare su un blog e -per mera mancanza di tempo-lasciare un commento breve,brevissimo (i post però li leggo sempre ovunque commento, se non trovate un mio commento significa che quel post non l'ho letto).Lo faccio per mantenere i contatti con quanti più amici posso e come forma di rispetto per il lavoro svolto, però mi rendo conto che non a tutti possa piacere questa condotta. Dopotutto anche a me capita di scrivere post belli corposi del tipo "Quali sono i vostri libri Horror Preferiti?" e poi di trovarmi commenti di gente che dice che sta leggendo Pasolini o Milan Kundera.

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    1. Ecco, qui torna il concetto di impegni e tempo che manca.
      Significa che la generazione bloggers siamo noi, e la cosa nasce e muore con noi: non c'è ricambio.
      Io non ho mai trovato tuoi commenti fuori luogo.
      Meglio un commento breve che dimostra comunque di aver letto e capito il post, piuttosto che uno ad minchiam che fa capire come il post manco lo hai aperto. Per mantenere i contatti ci sono, penso (a mio avviso, eh), altre vie... magari proprio i social! XD

      Moz-

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  31. Non so: di recente una blogger piuttosto quotata (non un clone, anche se a volte ci assomiglia!) si è lamentata del fatto che ormai molta gente (inclusi molti suoi lettori) preferisce guardarsi una foto ganza su Instagram con due frasi di commento piuttosto che leggersi un blog post anche breve...

    ...forse è questa una delle ragioni del declino che stai notando.

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    1. Oddio, ora mi hai fatto salire la curiosità: conosco questa persona?
      Comunque sì, è vero che in pochi oggi vogliono leggere un post. E ci sta, per carità. Lo capisco e lo accetto.
      Ma almeno, non commentatemelo a forza XD

      Moz-

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  32. Dunque, io sono nel mondo dei blog dall'inizio del 2013. In 6 anni non sono mai riuscita a tenere un andamento costante, non ho mai fatto del mio spazio qualcosa di speciale, non mi sono in poche parole mai sbattuta più di tanto fatta eccezione per ogni singolo post che ovviamente ho sempre scritto con passione e desiderio di condivisione ma anche un pò per me stessa. Questo perché, come diceva qualcuno qualche commento qui sopra - non sono riuscita a leggere tutti i commenti - la mia vita è veramente straripante di tutto, e il blog è qualcosa che tengo a denti stretti lottando contro ogni forma di stanchezza pur di non abbandonarlo, perché alla fin fine lo sento come una cosa veramente mia. In 6 anni, rispetto alla media, ho conosciuto veramente pochissime persone; certo, tutta bella gente che sento anche al di fuori del blog e che in due casi sono persino riuscita a conoscere di persona; tuttavia, non sono mai andata alla ricerca del blogger a tutti i costi. Sopratutto, notando spesso il fenomeno del commento forzato di cui tu parli e a cui neppure io sono mai riuscita a dare una spiegazione logica se non per il famoso meccanismo del tu-passi-da-me-che-io-passo-da-te, ho sempre cercato di seguire una via mia improntata sulla presenza autentica. Per tanto, non è che io segua tantissimi blog, ma quei pochi che seguo mi interessano, sono curati da blogger che reputo interessanti e stimolanti ed in particolare leggo solo le cose che mi stuzzicano e quando ho veramente del tempo a disposizione da dedicare.
    Perché, vedi, Miki, secondo me il blog potrebbe essere veramente un luogo di confronto e di crescita personale e culturale, solo che, da quel poco che ho appreso, si è un tantino perso l'obiettivo. Mi spiego meglio, d'altronde lo hai già fatto tu: io non posso pretendere che tutto quello che scrivo e riverso in un post possa sempre sortire lo stesso livello di interesse, dunque non posso pretendere di intavolare una discussione proficua con le stesse persone per ogni argomento che tratto. E' un ragionamento sereno, felice. Perché ciò verrebbe a significare che io per prima non mi sento urtata da teoriche ed inesistente mancanze che nessuno effettivamente compie nei miei riguardi, ma che, anzi, con coloro a cui interessa l'argomento intavolerò un confronto costruttivo e la mia personale crescita di blogger e del blog l'avrò ottenuta lo stesso.
    Non fosse che si è creato un circolo vizioso di abitudinaria routine, il tutto accresciuto per altro dalla scarsa voglia delle persone di addentrarsi in letture lunghe e dettagliate. Allora, se si ha poco tempo, non sarebbe meglio seguire un numero gestibile di blog, o comunque commentare quotidianamente quelli con i post di vero interesse, piuttosto che saltellare tra una sfilza indefinita di contenuti e farlo male? Che senso ha a quel punto seguire dei blog? Se non lo fai per un riscontro economico di visibilità, nessuno.
    Ho avuto modo più volte in questi anni di ascoltare in privato dei blogger fare più o meno questo genere di discorsi, ma credo che prima di te nessuno abbia avuto il coraggio di spiattellarlo in pubblico (sei tu il rivoluzionario :DD

    Toccherebbe creare un hashtag ed uno slogan XD #savetheblog: aiutami anche tu a salvare il mondo dei blogger e dei blog, dona il tuo tempo in maniera costruttiva, con tutte le indicazioni per una corretta ed efficace vita da e per i blog/ger ... :DDD

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    1. L'idea di un hashtag #savetheblog non sarebbe male.😊

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    2. Concordo! #savetheblog :D
      Irene, non ho fatto nulla di rivoluzionario ma ho solo voluto dare uno spunto di riflessione, lasciando lo spazio a voi (e per fortuna lo avete accolto per davvero).
      Il circolo vizioso è brutto, possiamo ri-darci una scrollata e tornare alla rete divertente che eravamo.
      E poi sì che il commento ironico, la battuta, ci può stare.
      Perché comunque c'è serenità, c'è apertura.

      La vedo come te SU TUTTO.
      Io stesso scrivo cose MOLTO di nicchia e so che non possono interessare i miei lettori abituali, almeno il 95% di loro. Lo so già, ma non miro sempre a post nazionalpopolari :)

      Il blog è ancora il luogo unico di confronto e crescita, se la blogosfera funziona e non muore!^^

      Moz-

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    3. Creiamo un banner 😊lanciamo un contest... Per una volta una catena intelligente.

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    4. Dovremmo creare quasi un "regolamento", forse ci torna utile il decalogo del bon ton bloggheristico a cui faceva riferimento Ema XD

      Moz-

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    5. Io ci sto... Diamo una scossa 😆😆😆

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  33. Vabbè sta cosa è da mo che l'avevo notata! 🤔😁 Dei blog che seguivo, a parte te, bloggano ancora in due..sono tutti chiusi da anni,...E mi fa un pó tristezza. Ma ci sta. Alcune blogger le seguo sui social, sono mamme ,hanno altre priorità. E ci sta anche quello. Io continuo, ho un bisogno di scrivere di me, indipendente dal fattore lettori/commenti. Quindi resisto...certo questa desolazione fa tristezza... Non so analizzarla... credo che chi ama scrivere lo fa e basta...
    E poi mi verrebbe da accusare i social 😁 piu istantanei e impersonali...ma scenderei nel patetico mi sa. .... ciao 🤗

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    1. Quindi non sbaglio del tutto a pensare che la Generazione Bloggers siamo noi, siamo noi di questa età: non c'erano prima, non ci saranno dopo, perché non c'è ricambio.
      La generazione seguente è quella social, e poi chissà...

      Moz-

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  34. Tutto vero, ma non prendiamoci in giro...Noi scriviamo il blog per avere un riscontro con qualcuno; non dico che ci teniamo per forza ad avere tanti commenti o "like", ma quanto meno avere dei lettori, altrimenti scriveremo sul caro e vecchio diario segreto conservato gelosamente nel cassetto del comodino...

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    1. Esattamente: certo il (mio) blogging si è evoluto, ha attraversato varie fasi, ma adesso che sono conscio di avere un pubblico interessato a
      1) il mio storytelling
      2) i miei articoli
      ovviamente cerco di essere più "professionale" possibile.

      Moz-

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  35. Ci sono periodi e argomenti: con questo post hai fatto strike ad esempio... per i commenti, concordo pienamente, e vedi benissimo che certi tuoi post, come dici tu, di nicchia, manco li leggo, figurati commentarli... il confronto su facebook è facile, lì ci scrivi al volo, in metro o anche al semaforo. Il blog è più ponderato.. merita attenzione, magari tanti non hanno tempo ne' voglia di dedicarsi.. e facebook acquista utenti da street food.. io la penso così.. spesso il tempo è tiranno davvero, e un commento pertinente e sagace fai davvero prima a scriverlo su facebook, dove puoi postare una foto, una poesia veloce, un pensiero tagliente..e creare consenso a macchia d'olio... ma il blog è casa, amaro davanti al camino, sedersi con un pc fisso, e leggersi il mondo con calma.. una caratteristica che nessun social potrà mai arrogarsi...

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    1. Ma infatti FAI BENE! NON DEVI LEGGERLI, NON DEVI COMMENTARLI!
      Al massimo, puoi farlo se la cosa non la conosci e ti incuriosisce... allora ok. Ma commentarlo forzatamente perché sono passato da te... ma no, che senso ha?
      Il blog è tutto questo, ma dobbiamo lottare perché lo sia: dobbiamo uscire fuori da certe logiche, altrimenti ci ritroveremo con commenti interessanti... solo sui social! :o

      Moz-

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  36. Io ho chiesto ad una specifica persona (che non so se segui o meno) di non commentare o seguirmi perché non leggeva minimamente quello che scrivevo.. tipo: parlavo di un libro o un manga letto e mi diceva "hai tanta fantasia" (???) e poi mi lasciava il link del suo blog perché ricambiassi. -_-
    Noto anche io molte persone che commentano a casaccio, eppure i miei post sono relativamente brevi, anche nelle recensioni, proprio per evitare questo fenomeno ma pare non funzioni. Se mostro regali ricevuti scrivendo semplicemente "una mia amica mi ha regalato questo e quello" finisce sempre che ricevo almeno un commento che dice "hai fatto ottimi acquisti".
    Forse la gente si annoia anche a leggere due righe.. non saprei! ^^
    Probabilmente i social sono più immediati e "veloci" e la gente li preferisce (io non molto, soprattutto le varie "stories" tra instagram e FB).
    Spero che non sia davvero arrivato il momento dell'estrema unzione per i blog!

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    1. Ecco, quella persona applicava il modo più sbagliato del do ut des.
      Hai fatto bene a dirle di non commentarti più.
      La gente si annoia, ok, ma NESSUNO LA COSTRINGE A LEGGERCI: questo intendo.
      Perché mai dovebbero commentare un articolo? Proprio non capisco... e pure io non saprei! XD

      Moz-

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    2. Per quel che riguarda me, a parte una stretta cerchia e qualcosa di occasionale, tutte le persone che commentano "in più" lo fanno quasi esclusivamente affinché io vada sul loro blog a commentare e se non lo faccio, poi logicamente smettono di seguirmi.
      È tutto un po' strano... ^^

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    3. È tutto un po' brutto, anche... :S

      Moz-

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  37. Forse ti è capitato di leggerlo nei miei post, ma io ero una "blogger" anche qualche annetto fa! Sotto altre spoglie ma c'ero e ho mollato perché era un periodo difficile, mettiamola così. Era il 2013. Quando sono rientrata in pista, ho trovato tutto molto molto diverso. Innanzitutto dei lettori (e letti) di una volta non c'era rimasto quasi nessuno... E poi sì, ho trovato molto più difficile interagire! Forse i commentatori "a vuoto" (quelli che scrivono qualcosa tanto per) c'erano anche prima ma si perdevano fra gli altri più di sostanza.
    Forse vince e sopravvive a questa blogsfera moribonda chi fa blog a tema, tipo viaggi, ricette... Ma a me il blog ha sempre fatto pensare al diario e se non ci metti qualcosa di personale... Mmmh allora mi guardo Instagram per vedere qualche posto nuovo o Pinterest per trovare la ricetta di una torta!

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    1. Esatto anche questo.
      Che poi quei social sono di fatto microblogging, non sono così diversi nel concetto.
      Hai ragione: prima i commenti erano di più, quelli fuori luogo ci sono sempre stati ma appunto erano controbilanciati da commenti ponderati che andavano a sviluppare ulteriormente il post stesso. Da molti mesi non trovo più questa cosa, che un tempo era la forza del mio blogging.

      Moz-

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  38. Mmhhh...effettivamente anche io, nel mio piccolo, ho notato un calo di interazioni sul mio blog (dal numero di visitatori giornalieri al numero di commenti) ma, lo ammetto, di recente non ho prodotto nulla di così interessante da spingere i soliti lettori (tu compreso) a lasciare un commento attinente al testo.
    Quindi non so se, almeno sotto il punto di vista del mio blog, la blogosfera sia o no morta.
    Quel che è certo, è che rispetto ai primi tempi, molti blogger di vecchia e nuova guardia, stanno molto sulle loro; hanno i blog, scrivono, commentano ma sempre entro determinate cerchie e tematiche, senza andare a spaziare e/o conoscere qualcuno di diverso. Cosa che, invece, su Fb avviene più facilmente perchè l'interazione è più diretta e veloce.
    In più ho notato che chi ha un blog con dominio (tipo la Ferragni o Chiara di Machedavvero), hanno comunque un grosso seguito non solo per la fama raggiunta ma anche perchè nella mente di molti lettori il fatto di avere un blog "non di massa" (cioè un blog legato a blogger, per dire) equivale ad essere un cavallo vincente, e quindi viene automatico leggerli, seguirli e sostenerli anche quando, magari, non scrivono nulla di interessante. Ecco, diciamo che più che la morte della blogosfera, c'è la commercializzazione della stessa.
    E questo sminuisce il senso del blog in sè.
    In fine, lo ammetto, anche io nell'ultimo periodo non sto commentando molti dei blog che seguo ma un po' è dovuto al poco tempo a disposizione e un po' al fatto che, magari, non mi viene in mente nulla di interessante da dire e preferisco tacere :D

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    1. Beh, ancora non vengo a vedere la risposta, ma il post sul planning della laurea mi è piaciuto e mi ha colpito^^
      Ecco, ognuno sta nel suo guscio, qui. Da qualche tempo.
      Io sono sempre stato disposto a uscire fuori dalle mie tematiche, perché mi interessano anche le persone, oltre gli argomenti.
      Poi, si crea una rete, no?
      Vediamo: magari anche io prendo il dominio, tanto costa pochissimo, vediamo cosa succede: per me non cambierebbe nulla, visto che comunque il senso del blog rimarrebbe uguale :)

      Moz-

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  39. La capacità di fare rete - come la chiamano gli esperti di comunicazione digitale - è una competenza che matura con l’esperienza, la passione e la perseveranza, se parliamo di blog. Mi piace quando parli del tempo e del lavoro che ci vogliono per rendere un post presentabile e capisco lo sfogo: pensare e creare un post, presentarlo bene e curarne la condivisione sui social è un lavoro vero e proprio che prende tempo e per il quale ci vogliono competenze.
    La blogosfera è morta? Non lo so ma la concorrenza è spietata. Ho seguito dei corsi su web e social e posso dirti che il trend degli utenti online ( sto parlando di utenti nuovi e non dei lettori abituali) è basato sull’immagine e quindi video (youtube) e foto (instagram). Per esempio sul singolo post ricevo più interazioni da instagram che dalle pagine del blog.
    Quindi l’utente nuovo è sempre più orientato a guardare un video o un’inforgrafica piuttosto che leggere un post. Per quanto riguarda il pubblico già affiliato credo ci siano periodi in cui tutti sono più attenti e coerenti e periodi in cui la distrazione porta a letture veloci e commenti non pertinenti.
    Peró vedendo quanti stanno interagendo con te su questo argomento credo che ci sia ancora molta vita nella blogosfera.

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    1. E quello che dici ci sta: i linguaggi cambiano, e bisogna tenerne conto.
      Anche il blogging è cambiato drasticamente.
      Il mio, anche.
      Puoi constatare tu stesso andando a ritroso: è logico che la comunicazione cambi, si adatti (ma non è un adattamento di comodo, almeno per me: non è una cosa studiata, ma va di pari passo al resto del mondo).
      In effetti sai... questo post ha dimostrato che la blogosfera FORSE tanto morta non lo è, se vogliamo... SPERIAMO BENE :)

      Moz-

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    2. La mia esperienza di vita mi dice che si spera meglio se si fa qualcosa. E allora quello che puoi (che possiamo, se mi scusi l'inclusione) è continuare a fare il meglio che puoi.

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    3. Ma certo: in questo caso siamo davvero tutti inclusi.
      E allora torniamo a divertirci nella blogosfera: io ci spero^^

      Moz-

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  40. Io non sono tanto addentro il discorso blogosfera, almeno dal punto di vista personale, per cui non mi lamento delle interazioni che ha oò mio blog. Però le cose che hai detto sono vere e sicuramente tu le sperimenti di persona visto anche che hai il blog da parecchio tempo e hai una rete consistente. Riesci a fare delle analisi di tendenza.
    Proprio l'altro giorno Farfalla Leggera diceva sul suo blog di come la gente clicchi il mipiace di wordpress senza proprio aver letto il post. E in effetti anche altri che hanno il blog su wordpress hanno lamentato la cosa. Siccome su blogger non c'è il mi piace, può benissimo essere che i commenti insulsi, slegati al contenuto del post, ne siano un equivalente. Siccome hai il blog da tanti anni, tempo fa notavi che i commenti erano sempre (o più) pertinenti?

    Vedo che blogger anche famose hanno spostato la loro attività sui social. Sul blog scrivono pochissimo e invece scrivono contenuti più brevi per FB, oppure ci pubblicizzano il post del blog ma i commenti poi vengono scritti su FB anziché nel blog. Però mi sembra cmq che anche per loro c'è un calo di commenti e molti solo di mezza parola o di faccina. Poi molto si è trasferito su instagram dove anche chi ha molto seguito e un sacco di commenti...beh ti lascio immaginare la profondità che hanno questi commenti. Non seguo molto FB, leggo ogni tanto qualche pagina pubblica ma mi viene lo sconforto a vedere l'ignoranza, la volgarità e la pochezza che molte persone ci riversano, ma immagino che magari con pagine di tipo personale, dove i contatti sono persone con cui ci sono interessi in comune, le cose siano diverse.

    L'Italia è un paese di scrittori e non di lettori, qualcosa di vero c'è di sicuro!

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    1. Provo a rispondere:
      tempo fa ricevevo anche 100, 200 commenti.
      Tra i quali sicuramente quelli non pertinenti.
      Che però si perdevano in mezzo a tanti altri: la proporzione era 1 a 10.
      C'erano anche i commenti di cazzeggio, poi.
      Quelli fanno piacere: ma fanno piacere se ESISTE UNA RETE, cioè se io vengo a fare bordello da te perché tu lo fai con me e insieme lo facciamo da terzi. Come fare festa in casa di altri, si sente la vicinanza.
      Ma se la rete manca, se tutti sono trincerati dietro il proprio schermo, anche l'idea di un commento divertente diventa una cosa patetica, morta dentro, senza vita. Trasformandosi in uno scambio che sembra una forzatura, un dovere morale per non si sa quale motivo...

      Moz-

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  41. Aggiungo che noi a breve faremo la scelta inversa, cioè abbandoneremo la pagina Facebook, nella quale c'erano poche interazioni (ma perché siamo noi che non siamo buoni) e ci concentriamo sul blog, che ci dà più soddisfazione (e non intendo soddisfazioni statistiche, legate a visitatori o commenti, ma quelle legate al fatto di aver scritto un bell'articolo, che è poi quello che ci porta a scrivere, almeno nel mio/nostro caso, ma penso anche nel tuo perché quando scrivi quei post di nicchia -Berserk e co.- sai già di farlo prima per te stesso che per la massa, o almeno credo)...
    L'ho chiusa sta parentesi finalmente, tra un po' scrivevo l'intero commento tra parentesi😂..
    Poi c'è da dire che dipende anche molto dall'argomento: noi -come cass e altri qui sopra- scriviamo di cinema e come fai a parlare di cinema su istagram?
    Esistono interi libri su singoli film, per cui il blog è già un sunto del sunto, figuriamoci commentare un film con i 280 caratteri di Twitter... per quanto si possa essere arguti non si potrà che essere superficiali...
    E i blogger, almeno io credo, scrivono post anziché tweet perché non accettano di essere superficiali...

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    1. Ma io non uso FB per inserire contenuti inediti rispetto al blog, a meno che non siano brevissime frasi o foto.
      I post restano qui, e poi condivido l'articolo sui social.
      Quindi non parlavo di trasferimento in toto sui social: il blog in sé non è morto e non morirà, proprio per ciò che dici. È uno spazio non banale e non superficiale.
      Ma la blogosfera in sé, intesa come insieme di blogger e blog? È ancora in vita? :)

      Moz-

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  42. È un tema complesso, sicuramente centra il fatto che tenere un blog attivo è molto difficile e complesso. Oggi ci sono piattaforme che con minor lavoro ti permettono di ottenere molto di più in visualizzazioni.

    Sono d'accordo sul fatto che commentare ogni singolo post dei blog che si segue sia deleterio. Sopratutto credo che chi tiene un blog faccia più piacere vedere pochi ma interessanti commenti, che tanti commenti ma che sono palesemente messi lì come segnalino di presenza. Il blog è una occasione di confronto e approfondimento, bruciarla per ottenere qualche commento vuoto in più non vale la pena.

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    1. D'accordissimo al cento per cento.
      Hai sintetizzato quello che è il mio pensiero.
      Ci tengo a dire che io am(av)o anche i commenti "bordellari", quelli di presenza ma IN AMICIZIA, cosa che un tempo aveva senso perché si faceva rete, rete attiva, oggi non più.

      Moz-

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  43. Mi soffermo su alcuni punti da te trattati pur avendo letto tutto il post ☺. Meno blogger: molti aprono un blog sull'onda dell'entusiasmo di altri che leggono ma poi non hanno la voglia la forza o la capacità di aggiornarlo sempre ed in modo interessante
    Anch'io ho perso dei commenti per strada ma non ho il problema che tu denunci sui commenti off topic o che non c'entrano il tema del.mio post tranne rare volte. Io invece su fb non mi trovo così bene e stare su fb è più facile. Pochi commenti e molti like. È vero infine che molti blogger stanno nel loro orticello con i loro pochi commenti ricevuti spesso sempre di complimenti e non si confrontano. Sono quelli un gradino prima di quelli che hanno mollato.

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    1. Errata corrige centrano e nom c'entrano

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    2. I blogger che non sanno a cosa vanno incontro ci sono ahimé sempre stati, e infatti durano pochissimo.
      Hai ragione su chi non si confronta: non fa blogging, non fa rete, non vive la blogosfera.
      A quel punto dovrebbe crearsi un sito, non un blog...

      Moz-

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  44. Ciao Moz,hai svegliato molti me compreso dal sonno letargico,ma sai,arriva la primavera e allora
    .....
    Ciao Moz e a presto,chissà che non torno a scrivere.
    A presto come scrittore o lettore
    fulvio

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    1. Ciao Fulvio, a me fa piacere se torni con le tue avventure :)
      Buona primavera :)

      Moz-

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  45. Mi stavo perdendo nel leggere tutti i commenti, dopo ci ritorno con calma perché ci sono punti di vista molto interessanti. Già questo (il fatto che ci sia una discussione di così ampia partecipazione) significa che i blog non stanno affatto morendo.
    Io penso che molti blog nati (relativamente) da poco comunicano l'esatto contrario, nel senso che se tu promuovi lo scambio di idee ci sono un sacco di blog in cui il commento sembra superfluo. Mi è capitato di commentare alcuni blog di viaggi chiedendo informazioni o esprimendo il mio parere e sto ancora aspettando che rispondano, per dire.

    Sul discorso "commentare a muzzo", capisco la delusione nel vedere che lo sforzo di scrivere qualcosa di curioso, interessante, che ci ha portato via del tempo, non sia ripagata con la corretta lettura (o un dignitoso silenzio). Io sono drastica, se una cosa non mi interessa non la leggo. In genere commento solo se ho qualcosa da dire, ma a volte lascio un commento anche solo per dire "bravo, mi sei piaciuto".
    Però ti prego, se capita che ho capito rave per fave non farti problemi e dimmi "Simo ma che cacchio dici?":)

    Concludo dicendo che non penso che smetterò mai di scrivere, di decidere quanto, quando e di cosa parlare, e questo perché lo faccio principalmente per me stessa. Anche se un post riceve pochi commenti, poche visite.

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    1. I blog non stanno morendo, ma la blogosfera?
      Forse riusciamo a defibrillarla, chissà :)
      I blog senza scambi, i blog che ti rispondono dopo secoli o non ti rispondono affatto... manco capisco perché hanno la possibilità che si commenti da loro.
      Anche io faccio così: se non mi interessa proprio l'argomento, non leggo e non commento.
      Bene nel non smettere mai di scrivere: quella sarebbe una sconfitta! :)

      Moz-

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  46. Guarda, io in sette anni non ho mai fatto grossi numeri ma ultimamente ho proprio notato che un calo di visualizzazioni c'è stato. I commenti per fortuna sono pochi ma continuano ad essere più o meno pertinenti a quello che scrivo, anche se ogni tanto mi assale il dubbio che quello di cui scrivo non interessi più. In realtà, almeno per quanto riguarda la nicchia "beauty" i problemi sono due: 1) se le aziende ti inviano i prodotti riesci a essere sempre sul pezzo e a farti leggere, se no ti devi arrangiare; 2) i social hanno portato via una grossa fetta di pubblico. Ora la gente è molto più svogliata di qualche anno fa e preferisce leggere due righe (magari scritte male) su Instagram piuttosto che una recensione dettagliata su un blog. Per quanto riguarda i post tutti uguali non posso che darti ragione, specialmente nel mio ambito capita che esce la nuova collezione makeup della tal marca e per una settimana tutti scrivono di quello. E alla terza recensione ti rompi :P Boh, non lo so, io per il momento vado avanti a scrivere per quei pochi che ancora mi seguono, poi si vedrà!

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    1. Non conosco bene il mondo del beauty-blogging, specie per la questione delle aziende che inviano prodotti: si vede comunque che tali aziende tengono molto conto dei blog, quindi perlomeno questa frangia di blog non è in declino, parlando in generale.
      Chissà, staremo a vedere...

      Moz-

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  47. i "social" stanno "vincendo". Sono qui per le doverose condoglianze :D
    C'è sempre la possibilità che il blog torni ad essere il diario che ognuno ama tenere, se nessuno lo legge, beh ...chissenefrega

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    1. Sui commenti hanno sicuramente vinto.
      Sui contenuti non penso potranno vincere mai... :)

      Moz-

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  48. Ma certo che sono sarcastica😉 A tutti i commenti in coda al tuo post, che ho letto velocemente e con i quali sono abbastanza d'accordo, aggiungo: io sto provando a rinnovarmi senza perdere la mia idea di bloggare per strada: rubriche nuove e non, spazi dedicati a quel che mi piace un particolar modo (vedi il mio sabato dedicato alla poesia e l'angolo di musica dedicato a Sanremo). A me dei numeri e dei contatti frega poco, altrimenti in questi nove anni di blogger sarei diventata la #ferragnez ahahaha certo è che l'unica regola imprescindibile è curare il proprio mondo con regolarità e presenza. Poi, come ho sempre scritto e detto (ma quante volte eh) i social sono una moda temporanea che continuerà ad evolversi, ma il piacere di scrivere e di fare rete assieme, farà in modo che questo mondo,che amo tanto, non morirà mai. Al limite resteremo di sicuro io e te😁😁😁

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    1. Ah ecco XD
      Sì, io voglio avere il tuo stesso ottimismo, la rete e il divertirsi assieme, anche al di là dei blog.
      E allora torniamo a vivere la blogosfera :D

      Moz-

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  49. Sì, la situazione sembra proprio questa da te descritta, ed è un peccato, ma è tutta una questione di volontà, se c'è va bene, altrimenti sì, prima o poi spariremo tutti, però si troveranno altri lidi e continueremo a boccheggiare, ma boia chi molla ;)

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    1. Io non credo che i blog possano sparire, perché sembrano l'unica voce ancora "decente". Quel che mi spiace, è che sparirà la blogosfera come rete, come utenti interconnessi, se andremo avanti così... :)

      Moz-

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  50. Per prima cosa sono andato a leggere il post a cui fai riferimento in modo da capire bene la questione.
    Non avevo mai sentito il termine “girellaro”. Personalmente sono un retronostalgico, ma di certo non girellaro; mi piacciono anche le cose nuove fatte riprendendo quelle del passato, purché siano realizzate bene.
    Inizialmente ti avrei detto che a volte uno legge volentieri e magari ha piacere a lasciare un commento come segno di apprezzamento, però ha difficoltà a commentare e si aggancia a un particolare: sul mio blog questo capita spesso e sinceramente non mi dà disturbo, anzi. La differenza è che tu hai 10 volte i miei commentatori, quindi è tutto in proporzione.
    Poi ho scorso i commenti e ho capito a cosa ti riferivi: i primi che hanno commentato o non hanno letto il post (e già è brutto) o non hanno capito cosa hai scritto (che peraltro era chiarissimo, quindi si va nell'analfabetismo funzionale). Temo la seconda, perché in questo stesso post le stesse persone non si sono nemmeno rese conto di aver ciccato alla grande (e tra l'altro di un paio di nomi non mi stupisco affatto...)
    Per onestà ti faccio notare che tempo fa tu stesso sei incorso in qualcosa del genere sul mio blog. Avevo messo le immagini delle nove muse assieme a citazioni del mio libro, e tu avevi commentato riguardo le immagini. Quando te l'avevo fatto notare, avevi risposto che “quello era un post riassuntivo con figa”. E mi son detto: pazienza, andata così.
    Sul tuo blog, l'avrai notato, anche per il fatto che posti giornalmente, io non commento tutto. Da te leggo di più di ciò che commento, e a volte non lo faccio proprio per evitare di buttare lì un commento insipido; alcuni post invece non li leggo proprio perché non mi interessano (esempio Sailor Moon, per capirci).
    Le altre cose che hai osservato io francamente non le ho notate; cioè è già così da un pezzo, non è cosa degli ultimi tempi.

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    1. Ricordo il post riassuntivo con figa, ricordo il commento che ti lasciai: ma quella DAVVERO voleva essere una battuta, nel senso che avevo seguito tutti i post singoli e al di là del post nuovo, mi aveva colpito l'uso di immagini più licenziose, per così dire... XD
      Però l'avevo letto tutto, e capito... Vedi, è questo che intendo: se sono abbastanza in confidenza con qualcuno (come, spero, sia con te), io stesso sono il primo a fare il cazzone in giro. Mi piace far casino altrove e da me, e vorrei che si facesse lo stesso con me (almeno, una volta era così: ci si divertiva).
      Oggi noto che ognuno, invece, è trincerato dietro il proprio schermo, scrive meccanicamente e la questione perde del tutto il proprio senso allegro. Quindi, nello specifico caso, colpa anche mia, soprattutto mia.

      Fai bene, benissimo, a non leggere né commentare tutto di me. Specie se davvero non ti interessa.
      Io faccio lo stesso: forse avendo più tempo (finalmente sembra che mi sia assestato un poco) riesco a leggere anche cose che di norma non leggerei, magari mi appassiono o mi incuriosisco. Ma non sempre :D

      Moz-

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    2. Massì, che l'avevo capito che scherzavi... In quell'occasione me l'ero un po' presa perchè tutti avevamo commentato tipo "attendiamo il prossimo post", che non è proprio il massimo considerando il tempo che uno ci mette a redigere un certo post.

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    3. Eh, ho capito: ma infatti anche io mi sentirei un po' giù, come successo tipo nel post su L'Uomo Ragno Classic. Ecco perché ho fatto distinzioni coi commenti ricevuti su FB: qui il massimo è stato "bello l'Uomo Ragno" (in un post che di fatto NON parlava de L'Uomo Ragno ma di una collana ben precisa...), mentre su FB la gente mi ha addirittura mostrato le foto della collezione di quella collana, dimostrando di aver capito bene di cosa parlava il post...

      Moz-

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    4. Non potrebbe essere (anche) un problema di comunicazione? Voglio dire: per anni ti sei raccontato come il boss della lobby dei cazzari, temo che inevitabilmente ti sia costruito un certo tipo di immagine, di conseguenza qualcuno penso ritenga che da te sia tutto un cazzeggio e quindi commenti in maniera disattenta. Che ne pensi?

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    5. Potrebbe: ma da me è accettato e incoraggiato, il cazzeggio.
      Io stesso sono il primo ad attuarlo: ma tra il divertirsi, il non prendersi troppo sul serio, il far casino da me o su altri blog... e il dovere morale di un commento, senza manco aver letto l'articolo e quindi cannando il tutto... penso ci passi l'oceano.
      Cazzari sì, ma non sciocchi... che dici?

      Moz-

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    6. Direi di sì. Ma io e te abbiamo chiara la distinzione. Alcuni forse non ce l'hanno.
      Penso ricorderai quando quest'estate parlavamo di analfabetismo funzionale e mi dicevi: "ma questi quando guardano un giallo in TV cosa fanno?"
      Forse DOVREMMO mettere un avviso tipo:
      1. LEGGI IL POST
      2. COMPRENDI QUANTO SCRITTO NEL POST
      3. POI, SE VUOI, COMMENTI IL POST

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    7. Che dovrebbe essere l'abc di qualsiasi cosa, non dovrebbe essere una cosa scritta tipo avviso.
      Vedi tu... :o

      Moz-

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    8. Ci sono alcuni che non hanno capito nemmeno questo di post, fa' un po' te...

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  51. Ho iniziato a bloggare nel lontano 2009 con il mio vecchio blog toxnetlab.com che ho tenuto in vita fino al 2017. Gli ultimi mesi di vita del mio vecchio blog mi ero accorto di non avere più gli stimoli giusti per andare avanti, e visto che in 8 anni il mio vecchio blog mi aveva dato parecchie soddisfazioni, ho trovato giusto chiuderlo invece di andarlo andare alla deriva.

    Dopo la chiusura di Toxnetlab non ho smesso di fare blog, infatti ho aperto andreatoxiri.it, ho solo cambiato il modo di farlo sul mio nuovo blog. Inoltre in questi anni i miei interessi si sono spostati dal blog alla fotografia e quindi sono più concentrato li che sul mondo dei blog.

    Secondo me ormai la blogosfera hai i seguenti problemi:

    1) I blogger della Golden Age o sono diventati dei marchettari (ogni post che scrivono è sempre un adv) senza anima o hanno cambiato interessi.

    2) I nuovi blogger non hanno lo spessore dei vecchi, parlano sempre delle stesse cose facendo dei tristissimi copia e incolla.

    My Two Cents

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    1. * mandarlo alla deriva.

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    2. La tua storia è in effetti particolare, un cambio-evoluzione non scontato.
      Che brutte, comunque, le prospettive:
      golden age marchettara (ma per guadagnarci cosa, poi?) e i nuovi che fanno copia-incolla.
      Io avevo trovato dei nuovi validissimi, ma hanno smesso dopo un po'.
      Chissà cosa cerca davvero la gente nella blogosfera...

      Moz-

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    3. "Chissà cosa cerca davvero la gente nella blogosfera..."

      Apro un blog, divento famoso e scrivo da una spiaggia mentre bevo un cocktail e conto i BIG MONEY che ho fatto con il mio ultimo post.

      L'immaginario che molti "guru" hanno dato alla blogosfera che ha rovinato la blogsfera stessa.

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    4. Esatto, colpa loro e dei loro blog che non legge manco la mamma...

      Moz-

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  52. Magari non proprio morta, ma di certo agonizzante :D
    Io penso che alcuni dei problemi che rilevi siano sempre esistiti, tipo quello di commentare off topic oppure "tanto per dire qualcosa". Al contrario, la diminuzione generale dei commenti non la vedo come un dato necessariamente negativo, nel senso che magari chi commenta lo fa perché ci tiene al blog o perché legge davvero l'articolo.
    Però è verissimo che c'è molta apatia. Quello che io noto è anche uno scopiazzarsi a vicenda che non aggiunge molto.
    Personalmente ho molto ristretto il mio campo, ovvero frequento in modo regolare pochi blog proprio perché non voglio cadere nel discorso "commento tanto per".
    A me va ancora di esserci, di postare roba, anche se i miei interessi sono cambiati e di conseguenza anche il tipo di post. Ma dipende da me, appunto. Non sento molto l'influenza in questo della blogosfera in agonia. E se poi vanno tutti suoi social, pazienza. C'è sempre chi preferisce un dialogo diverso, a mio avviso. Ciao :)

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    1. Infatti non è un dato negativo, se corrisponde a chi davvero ci tiene a leggerti: hai ragione :)
      Sono d'accordo: il blog resta solido per un dialogo diverso, almeno a primo impatto. Poi, se il dialogo si sposta altrove, va bene pure.
      Ma almeno prendiamone atto.
      La blogosfera sta cambiando rotta, evidentemente deve assestarsi un poco...^^

      Moz-

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  53. Ho salvato questo tuo post perché lo trovo molto , molto interessante e voglio tornare a leggere con calma e leggere anche i commenti
    Però ora un piccolo mio pensiero devo lasciarlo
    Dunque : “moscezza , stanchezza” … per me ultimamente è stato un periodo un po’ NO e quindi nel mio blog un po’ di moscezza di sicuro , ma sai Miki il mio blog è stato sempre … come dire “non molto chiacchierone” : ) : )
    Mi piace scrivere e quando ho … l’ispirazione : ) creo un post
    Però , intanto , ho … girovagato nei blog degli amici
    E a proposito del commentare , sai Miki ho notato in questi ultimi anni che spesso,spessissimo, ci sono persone che scrivono commenti … vuoti , solo perché DEVONO, lasciare un commento
    Ma come hai detto tu , mica dovete commentare per forza!!?
    Poi , ho capito una cosa che mi dà molto fastidio … se tu vai su quell’ X blog e trovi interessante quello che leggi e lasci lì il tuo pensiero ,poi a sua volta il signor X viene a trovarti e ti lascia un commento … Ma quando leggo certi commenti vuoti e banali … ci rimango così male …
    Ma che senso ha!!? Non dovevi per forza commentare se il TAL post … non ti è piaciuto.
    Il mio piccolo blog ha 82 lettori fissi … ma alla fine sono sempre i pochi e i soliti che passano e tra questi ci sei tu ed io ti ringrazio tanto : )
    Non c’è bisogno … e non ha nessun senso , essere ipocriti anche sul web …
    Così come … io credo ci sia tanta ipocrisia su FACEBOOK … Non mi collego più da anni
    Mi è venuta la nausea : )
    Commenti vuoti e tutti quei MI PIACE … mamma mia!!!

    “NON COMMENTATE!
    Non c'è bisogno di commentare per forza.”
    Condivido pienamente
    Grazie Miki , per queste tue riflessioni
    Un sorriso a te e buona giornata : )

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    1. Hai centrato il punto: se io ho tempo, passo da te volentieri. Se mi piace il post lo leggo e lo apprezzo. Se posso, lo commento anche.
      Cercando di non essere mai banale: è rispetto verso il tempo che hai passato a scriverlo.
      Succede che magari ho davvero poco tempo, ma allora è mia premura dirlo, o magari dico: sono qui solo per un saluto. Io apprezzo :)

      Moz-

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  54. Guarda, penso che la domanda da fare sia "A quale fine scrivo un blog?" La risposta non è così scontata. I motivi per i quali scrivo il mio saranno di sicuro diversi dai tuoi e così via: in base ai motivi cambiano anche le cose che possono disturbare. Per esempio in base alle mie motivazioni non solo non sapevo cosa fosse una blogosfera ma nemmeno mi interessa molto in che stato sia.
    Riguardo gli altri social, a parte Facebook non so nemmeno che faccia hanno gli altri (letteramente: mai aperto twitter e di instagram non ho ancora nemmeno del tutto chiaro di cosa tratti), ma da quello che ho capito sono molto volatili, molto più volatili di un blog a mio parere. Senza contare che nei social fioriscono i deficienti come fossero margherite ed alla fine l'80% delle volte ci si scanna. No grazie, preferisco essere letto e commentato da quattro gatti, piuttosto.
    "Viene pubblicata un'opera e ti ritrovi almeno sette blog che in due giorni ti piazzano la medesima recensione della stessa." Ecco, questo è uno dei motivi per i quali seguo poco o niente i blog altrui. E' una mia fisima personale ma se vedo che qualcuno che conosco ha appena scritto di qualcosa che stavo per trattare anche io, mi passa la voglia perchè mi sembra di copiare e di dire cose ormai superflue. Preferisco non sapere XD
    Questo non salva dai commenti superficiali ed idioti, ma quelli devi aspettarteli, ad esempio mi arrivò un commento dove mi si accusò di aver copiato la recensione di Giochi Stellari del Dottor Manhattan: peccato che la mia recensione fosse almeno un anno precedente alla sua e che l'unica cosa in comune è che una delle immagini è stata usata da entrambi. Quindi analogamente al tuo discorso della foto delle merendine, questo tizio a guardato una immagine e da quella giudicato tutta la recensione senza leggerla. L'ho mandato a fare in culo (con molta classe) e dopo un pò ho rimosso il commento, prima ed unica volta che ho fatto una roba del genere, perchè mi sembrava davvero troppo ridicolo. Ma è così, bisogna aspettarsi anche queste cose.

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    1. Interessante il tuo punto di vista.
      Dunque, parto dalla fine: io non avrei cancellato quel commento, a futura memoria della figura di merda del tizio (che voleva solo rompere le palle, ovviamente).
      Punto 2: succede anche a me di scrivere cose già trattate, o di uscire con uno stesso articolo. La voglia non mi passa, io credo di dover dire la mia in modo... "mio", mi impegno per dare un punto di vista inedito. La recensione de Il nome della rosa che ho messo oggi, avrebbe potuto essere una cosa già scritta da mille cineblogger: ho voluto parlare di Diabolik e Berserk, invece.
      Quindi, magari potresti vederla così :)

      Moz-

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    2. Ma fai bene a fare così. Io non riesco perchè appunto non mi sento a mio agio, come dicevo è proprio una tara mentale mia XD
      Riguardo al commento, si forse avrei dovuto lasciarlo ma sul momento mi faceva un effetto malus alla mia fiducia sul futuro della razza umana ahahahah :D
      Comunque tornando a bomba ribadisco che secondo me il succo di tutto è "perchè scrivi un blog" quale risultato vuoi ottenere dallo scrivere un blog. E non c'è una risposta sbagliata, ma trovandola puoi anche rispondere ad alcuni dubbi tipo il continuare o no, oppure se migrare eventualmente altrove.

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    3. Ma ad esempio io non migrerò mai altrove: amo il mio blog, amo il blogging, e se il futuro dei commenti più articolati sarà altrove, va bene lo stesso: risponderò altrove.
      Certo è strano che poi un post tipo questo ha avuto i commenti più articolati, migliori, belli e arricchenti: quindi la gente ha ancora voglia di bloggare bene? E perché non lo fa SEMPRE?

      Moz-

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    4. Non saprei dirti. Forse questo tipo di post stimolano una riflessione a coinvolgimento più personale.

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    5. Potrebbe darsi. Speriamo bene :)

      Moz-

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  55. Miki, prometto di tornare per commentare questo post importante e interessante, che confesso mi ero proprio persa nei giorni scorsi.
    Ma avrai visto che sono stata proprio molto assente... devo recuperare un sacco di cose!
    Tornooooo 😉

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    1. Ma certo, ti aspetto! :)
      Un abbraccione! :)

      Moz-

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    2. Eccomi qua, in super ritardo :(
      Sai cosa, Miki? Il tuo post è arrivato in un momento in cui io sono più latitante del solito. E dico più del solito perchè mi è già capitato in passato di avere periodi di minore attività nella blogosfera. Ma è per una mia attuale condizione, cioè per un mio sentirmi adesso presa non solo in termini di tempo ma anche in termini di pensieri proprio da ciò che concerne tante cose della mia vita.
      Questo mi rende poco partecipe proprio mentalmente, ecco cosa intendo. E me ne dispiace, perchè io il blog l'ho aperto quasi 9 anni fa proprio per condividere pensieri, emozioni, ricordi. Ma questo non significa che non tornerò a fare blogging con regolarità quanto prima possibile eh! Non vi libererete di me tanto facilmente ;) :)
      Premsso ciò, ho visto e notato anche io quanto sia cambiata la blogosfera negli anni, forse ai miei inizi trovavo tutto un po' più semplice, diretto, senza troppi giochetti e rivalità che invece adesso sembrano essere ovunque. La naturalezza di leggere e commentare senza pensare al do ut des o a robe del genere in aprte si è persa, credo di sì.
      Ma credo anche che c'è chi desidera restare fedeele al buon blogging, al fatto di fare rete con sincerità, per divertirsi, riflettere, confrontarsi, condividere passioni, sorridere e commuoversi a seconda delle situazioni.
      Io alla blogosfera debbo molto, ho trovato belle persone sulla mia strada e voglio portarmele dietro, anche se in questo momento sono io ad essere un poco distante.
      Un abbraccio, a presto :)

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  56. Io vorrei capire cosa passa nella testa di chi commenta cose come
    "wow interessante"
    "sei geniale"
    "mi fai sognare!".

    La gente è strana, sia nella vita reale che in quella virtuale!

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    1. Ecco, sono commenti del tutto gratuiti...

      Moz-

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  57. Tra il blog e Facebook, continuo decisamente a preferire il blog. Con Fb ho sempre l'impressione di non essere del tutto "a casa mia", come se fossi in un appartamento in affitto dove non puoi cambiare nemmeno un quadro alle pareti. Il fatto stesso che non puoi cambiare alcune caratteristiche grafiche, e soprattutto il fatto che non riesco a ritrovare nulla di quello che ho scritto, sono altre caratteristiche non proprio gradevoli per me. Il blog invece è "casa mia", ho cambiato ad esempio il template un paio di volte e fatto parecchie modifiche nel corso del tempo. Anche i contenuti sono cambiati nel tempo. Poi è anche vero che Fb sia un potente attivatore di contatti per il blog stesso, ma è più un modo per tenersi in contatto e scambiare due chiacchiere, un po' come quando incontri qualcuno per la strada.
    Per quanto riguarda la stanchezza, sì, la sto notando anch'io. Ci sono molti blog che non aggiornano da tempo, altri che arrancano. Per quanto riguarda i commenti, di solito leggo gli articoli e cerco di lasciare un commento circostanziato. Questo mi porta naturalmente a dover essere molto selettiva con i blog, perché sono un essere umano e con un tempo limitato a disposizione. Però cerco di lasciare un commento, quello sì, so che fa piacere ed è anche un segno di attenzione per il blogger.

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    1. Ma assolutamente sì: io penso che il blog resti centrale, anche per quello che si vuol dire, e come lo si vuol dire.
      Semplicemente, io parlavo di commenti: con il medesimo post del blog, miè sovente capitato di ricevere commenti più pertinenti condividendo lo stesso su FB, piuttosto che riceverne di pertinenti all'interno del blog stesso.
      Esatto per il commento: se pertinente, è una bella gratificazione.
      Se amichevole, è una bella sorpresa.
      Se invece è fatto tanto per, non aggiunge niente, o dimostra la non lettura dell'articolo, allora mi fa cadere le palle.

      Moz-

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