Recensione flash per Il Grande Diabolik estivo: King non deve sapere è una storia che, come titolo e copertina suggeriscono, si svolge negli anni dove il nostro ladro era ancora solo "il ragazzo".
Una città proibita fuori dall'isola, più una metafora di libertà e scoperta che luogo interessante: ma King, appunto, non deve sapere che il futuro Diabolik vuole andarci...
L'albo è piacevole e scorrevole, forse non racconta un episodio fondamentale (uno dei tasselli imprescindibili per ricostruire il passato di Diabolik, vedi QUI) ma è molto più "sottile" nel mettere in scena i vari caratteri dei personaggi che già conosciamo.
Da King, boss internazionale del crimine, fino ai suoi uomini (che poi sono i maestri del futuro Diabolik).
L'infido Lopez, il vanitoso Wolf e l'ingegner Suanda su tutti: qualche piccolo stralcio ci viene mostrato, ma la storia è tutta per un colpo che King vuole assestare a una vera e propria regina del crimine orientale, la pericolosa Mya Yang.
La voglia del ragazzo di esplorare non più solo l'isola, ma anche il mondo, lo porterà a interferire a suo modo col piano degli uomini di King, in una città che rappresenta un micro-universo fatto di prostituzione, povertà, affaristi e delinquenti.
Il tutto parte ai giorni nostri, quando Diabolik rinviene una vecchia banconota: questo scatenerà i suoi ricordi che verranno raccontati a Eva.
Interessante il dialogo tra Suanda e il giovane Diabolik, riguardo ciò che King intenderebbe fare del ragazzo.
King non deve sapere, di Gomboli e Faraci, vi catapulterà nelle atmosfere torbide, sensuali ed esotiche di quei vecchi film noir ambientati nell'estremo Oriente.
L'albo propone anche un racconto di Andrea Carlo Cappi illustrato da Palumbo, autore anche dei disegni della storia principale, incentrato tutto su King e il Prof, i due uomini che misero su l'impero del crimine.
Non è finita: le ultime pagine sono tutte per la riproposizione di Vinca il migliore, storia del 2002 disegnata nientemeno che da Ivo Milazzo, in cui assistiamo a una gara mortale sull'isola di King.
I redazionali, ovviamente, si concentrano tutti sulla ricostruzione del passato, seguendo i vari albi già pubblicati.
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