Lo scrissi per partecipare ad un torneo, e se ben ricordo Il mio mondo arancione arrivò tra i primi due posti.
Ci sono molto legato, ve lo propongo a distanza di quasi tre anni, un po' snellito e -spero- più funzionale.
MOOZIK - TORN (NATALIE IMBRUGLIA)
Federico riemerse. I polpastrelli si aggrapparono in alto, sul marmo zigrinato. Il braccio era teso. Due boccate d’aria per riprendere fiato. Si voltò a guardare l’acqua nel metro quadrato dietro di sé: un’ombra fluttuante, pareva un fantasma. Poi, come un delfino, spuntò Carlo.
Boccheggiò. Il suo petto si contrasse un paio di volte.
- dicevo, -fece Federico, rivolgendosi all’amico ma guardandolo quasi distrattamente- c’è questa signora, ragazza… chiamala come ti pare, tutta insanguinata. In pratica, non si capisce bene cosa le sia successo, ma è messa proprio male… poi senti il rumore degli stivali… sai, quelli un po’ tamarri da rockstar… il rumore sul parquet, sul legno insomma, TAC TAC… è un uomo, parla con questa donna, dice cazzate tipo “fa più male a te che a me”, ‘ste cose qui… poi lui, che però non si vede in faccia, estrae una pistola—
- ma è Bill? – lo interruppe Carlo.
- sì, sì, è Bill, ma non si vede in faccia, devi aspettare il Volume 2 per vederlo. Comunque insomma, estrae la pistola e spara in testa alla donna. Inizia così… Poi, capito… ci sono molte scene di combattimento, cose varie… la donna è sopravvissuta, e comincia a vendicarsi di chi l’ha ridotta in quel modo… e niente, è una carneficina…
- mhh, - fece Carlo, non troppo convinto.
- no, guarda… non è un film tipo… mmh, quelle cazzate di Steven Seagal che fanno su Italia 1, di botte e violenza e vendette, con zero trama. No, è proprio un’altra cosa, cioè… stilisticamente, concettualmente… Poi al cinema è stato stupendo… fidati.
- ok, ok, - disse – mi fido… mi hai incuriosito. Carlo si immerse fino al naso. Poi tornò su, sputò l’acqua come fosse una fontanella. E ripartì verso l’altro lato della vasca. Il lato basso della piscina.
Federico si reggeva ancora alla lastra del bordo più alto. Guardava l’amico nuotare. Aspettò che fosse arrivato a metà corsia, prese fiato, lasciò la presa, si stese in acqua e col piede destro si diede una spinta contro la parete di mattonelle smaltate. Stile libero.
Per prendere ossigeno quasi metà del suo viso fuoriusciva dall'acqua. Il ragazzo notò quanto fosse magico avere un occhio nel mondo sommerso e l’altro nell’unico mondo in cui gli umani possono vivere.
Si divertì ad osservare quella pellicola incolore che separa i due universi. Il pelo dell’acqua.
- dicevo, -fece Federico, rivolgendosi all’amico ma guardandolo quasi distrattamente- c’è questa signora, ragazza… chiamala come ti pare, tutta insanguinata. In pratica, non si capisce bene cosa le sia successo, ma è messa proprio male… poi senti il rumore degli stivali… sai, quelli un po’ tamarri da rockstar… il rumore sul parquet, sul legno insomma, TAC TAC… è un uomo, parla con questa donna, dice cazzate tipo “fa più male a te che a me”, ‘ste cose qui… poi lui, che però non si vede in faccia, estrae una pistola—
- ma è Bill? – lo interruppe Carlo.
- sì, sì, è Bill, ma non si vede in faccia, devi aspettare il Volume 2 per vederlo. Comunque insomma, estrae la pistola e spara in testa alla donna. Inizia così… Poi, capito… ci sono molte scene di combattimento, cose varie… la donna è sopravvissuta, e comincia a vendicarsi di chi l’ha ridotta in quel modo… e niente, è una carneficina…
- mhh, - fece Carlo, non troppo convinto.
- no, guarda… non è un film tipo… mmh, quelle cazzate di Steven Seagal che fanno su Italia 1, di botte e violenza e vendette, con zero trama. No, è proprio un’altra cosa, cioè… stilisticamente, concettualmente… Poi al cinema è stato stupendo… fidati.
- ok, ok, - disse – mi fido… mi hai incuriosito. Carlo si immerse fino al naso. Poi tornò su, sputò l’acqua come fosse una fontanella. E ripartì verso l’altro lato della vasca. Il lato basso della piscina.
Federico si reggeva ancora alla lastra del bordo più alto. Guardava l’amico nuotare. Aspettò che fosse arrivato a metà corsia, prese fiato, lasciò la presa, si stese in acqua e col piede destro si diede una spinta contro la parete di mattonelle smaltate. Stile libero.
Per prendere ossigeno quasi metà del suo viso fuoriusciva dall'acqua. Il ragazzo notò quanto fosse magico avere un occhio nel mondo sommerso e l’altro nell’unico mondo in cui gli umani possono vivere.
Si divertì ad osservare quella pellicola incolore che separa i due universi. Il pelo dell’acqua.
Da una parte, le piastrelle della piscina. La metà sommersa delle boe, e la
lunga striscia nera che divideva la vasca in due corsie. Dall’altra parte,
gli schizzi della gente che nuotava, la metà non sommersa delle boe, e una
dimensione calda grazie alle luci e ad una patina arancione.
Federico raggiunse Carlo. Il suo amico era appeso al manico d' acciaio della piattaforma per i tuffi. Fece un passo, nell’acqua, per arrivare da lui. Notò il numero impresso sul trampolino. Un 4. Non ci aveva mai fatto caso. Non gli sembrò poi così importante nemmeno questa volta, visto che la sua attenzione fu subito catturata dalle tavolette celesti impilate proprio di fianco a quel 4.
Ne prese una.
- che fai?, - chiese Carlo.
- mah, nulla… cazzeggio un po’, - rispose Federico senza alcuna emozione.
- allora... facciamo un gioco, ti va?
- che gioco?
- tipo… andiamo sott’acqua e diciamo una cosa…
- quale cosa?
- che ne so, tipo un titolo di film, di un fumetto… una cosa così…
- ah…
- e poi vediamo se l’altro lo riesce a capire, a indovinare.
- va bene, dai.
- mmmh, - pensò Carlo – però qui non va bene, l’acqua è troppo bassa.
- embè, andiamo laggiù, al lato opposto, no? – disse Federico indicando con un cenno di testa l’altro versante della piscina. Che, guardandolo, gli sembrò molto cupo, scuro. La patina arancione, calorosa, che vedeva coi suoi occhi, sfumava in un grigio sporco man mano che lo sguardo indagava verso l’altra estremità della vasca. Un brivido gli corse lungo la schiena. Ma non era un brivido di paura, o non soltanto. Anzi, Federico provò persino piacere, come quando qualcosa lo coinvolgeva molto. Gli succedeva spesso, ma non così spesso come avrebbe voluto. Un brivido di intima eccitazione e benessere, un brivido di sfida.
- Oh, allora parto io? Sei rimasto incantato? – chiese Carlo.
- Ah… no… sì, no, vado io… fammi andare per primo, va'…
Federico ripose la tavoletta celeste e partì. A rana. Stavolta la sua testa usciva ed entrava in acqua, così si immergeva ritmicamente ora nel mondo sommerso, ora in quello arancione.
Carlo lo seguì a ruota. Allungò la mano verso il piede di Federico, che gli si muoveva davanti. Afferrò la sua caviglia e la tirò con leggerezza in basso.
Il ragazzo si agitò un attimo. Emerse. Trovò Carlo sorridente. Gli sorrise di rimando.
- scemo.
Carlo sorrise ancora di più.
Erano nel mezzo della vasca. Continuarono la corsa fino alla meta, ci arrivarono in breve tempo.
Ripresero fiato. Passarono almeno due minuti, un tempo in cui entrambi non parlarono.
In quegli attimi, Federico chiuse gli occhi, rinunciando alla patina arancione, e prestò più attenzione ai rumori attorno. Rumori di gente che nuotava, acqua che si smuoveva senza poesia. Carlo che respirava. E un tappeto di suoni che - ma lo capì solo dopo un po’ - era Sweet Child O’ Mine che passava in una radio così coperta dai rimbombi che pareva distante nello spazio. Sembrava trasmettesse dalla Luna.
- allora, giochiamo?- fece Carlo.
- va bene…
- comincio io, immergiamoci. Ah, te lo dico: è un titolo di un film. Uno, due, tre!
I due amici andarono giù.
- Blee Bli Bleehh!
Riemersero. Sputarono l’acqua.
- mmh… non ho capito bene…
- torniamo giù, te lo ripeto.
Di nuovo nel mondo sommerso.
- BLEEE – BLII – BLEEHHH!
Riemersero ancora. Risputarono l’acqua.
- per caso è “Men in Black”?
Carlo inarcò le sopracciglia.
- bravo. Ora tocca a te. - fece.
Giù.
- Bli Blooouuubloo Ble Bloobloo Bleeaaabliiiooo!
Risalirono nel mondo degli umani.
- non ho capito una mazza… ma è un film? – domandò Carlo.
- sì, pthù - disse Federico rilasciando l’acqua dalla bocca – è un film…
- dimmelo di nuovo perché non ci ho capito niente…
Ancora giù.
- BLII – BLOOOUUUBLOOO – BLEE – BLOOBLOOO – BLEEAAABLIIIOOOO!
Su.
- che cavolo di film è? Non riesco a capire… - disse Carlo con tono fintamente sommesso.
- era “Il Profumo del Mosto Selvatico”.
- seee, la madonna! Come cazzo facevo a capirlo!! – sbottò scherzosamente Carlo.
- eh…
- titoli più semplici! Spiderman, Big Fish, Indiana Jones… cose così!
- vabbé…dai, ora tocca a me. Fumetti.
- aspetta, aspetta, - lo bloccò Federico.
- uh?
- andiamo alla sesta corsia, quelli della lezione di nuoto se ne sono andati!
- perché?
- boh, è più bello, abbiamo il bordo vasca per poterci appoggiare… e poi, - continuò indicando con la mano aperta, - ci sono quei fari arancioni puntati proprio su quella corsia… sembra di stare in galleria, è più caloroso!
- arancioni?
- eh.
- ma guarda che le luci sono bianche.
Federico ci pensò per un intero, intenso secondo.
Tolse via gli occhialini, appoggiandoseli sulla testa inguainata nella sua cuffia nera.
Le luci dei fari erano davvero bianche.
Di colpo la piscina gli parve diversa, più fredda.
Passò un altro infinito secondo.
- ...oppure sono celesti, - si riprese Federico, voltandosi verso il suo amico, e guardando le lenti dei suoi occhialini.
- già, oppure sono celesti. – ripeté Carlo con una smorfia un po’ sorniona, picchiettando sulle sue lenti con l’indice.
Poi fece cenno di partire.
La radio che trasmetteva dalla Luna ora stava passando Torn.
I due ragazzi andarono sott’acqua, e, in apnea, attraversarono orizzontalmente due corsie, due file di boe, due strisce nere.
Il mondo sommerso, dopotutto, era sempre stato celeste.
Nell'ottobre 2017 questo racconto partecipa al progetto di Ispirazioni & Co. che celebra il colore arancione:
Federico raggiunse Carlo. Il suo amico era appeso al manico d' acciaio della piattaforma per i tuffi. Fece un passo, nell’acqua, per arrivare da lui. Notò il numero impresso sul trampolino. Un 4. Non ci aveva mai fatto caso. Non gli sembrò poi così importante nemmeno questa volta, visto che la sua attenzione fu subito catturata dalle tavolette celesti impilate proprio di fianco a quel 4.
Ne prese una.
- che fai?, - chiese Carlo.
- mah, nulla… cazzeggio un po’, - rispose Federico senza alcuna emozione.
- allora... facciamo un gioco, ti va?
- che gioco?
- tipo… andiamo sott’acqua e diciamo una cosa…
- quale cosa?
- che ne so, tipo un titolo di film, di un fumetto… una cosa così…
- ah…
- e poi vediamo se l’altro lo riesce a capire, a indovinare.
- va bene, dai.
- mmmh, - pensò Carlo – però qui non va bene, l’acqua è troppo bassa.
- embè, andiamo laggiù, al lato opposto, no? – disse Federico indicando con un cenno di testa l’altro versante della piscina. Che, guardandolo, gli sembrò molto cupo, scuro. La patina arancione, calorosa, che vedeva coi suoi occhi, sfumava in un grigio sporco man mano che lo sguardo indagava verso l’altra estremità della vasca. Un brivido gli corse lungo la schiena. Ma non era un brivido di paura, o non soltanto. Anzi, Federico provò persino piacere, come quando qualcosa lo coinvolgeva molto. Gli succedeva spesso, ma non così spesso come avrebbe voluto. Un brivido di intima eccitazione e benessere, un brivido di sfida.
- Oh, allora parto io? Sei rimasto incantato? – chiese Carlo.
- Ah… no… sì, no, vado io… fammi andare per primo, va'…
Federico ripose la tavoletta celeste e partì. A rana. Stavolta la sua testa usciva ed entrava in acqua, così si immergeva ritmicamente ora nel mondo sommerso, ora in quello arancione.
Carlo lo seguì a ruota. Allungò la mano verso il piede di Federico, che gli si muoveva davanti. Afferrò la sua caviglia e la tirò con leggerezza in basso.
Il ragazzo si agitò un attimo. Emerse. Trovò Carlo sorridente. Gli sorrise di rimando.
- scemo.
Carlo sorrise ancora di più.
Erano nel mezzo della vasca. Continuarono la corsa fino alla meta, ci arrivarono in breve tempo.
Ripresero fiato. Passarono almeno due minuti, un tempo in cui entrambi non parlarono.
In quegli attimi, Federico chiuse gli occhi, rinunciando alla patina arancione, e prestò più attenzione ai rumori attorno. Rumori di gente che nuotava, acqua che si smuoveva senza poesia. Carlo che respirava. E un tappeto di suoni che - ma lo capì solo dopo un po’ - era Sweet Child O’ Mine che passava in una radio così coperta dai rimbombi che pareva distante nello spazio. Sembrava trasmettesse dalla Luna.
- allora, giochiamo?- fece Carlo.
- va bene…
- comincio io, immergiamoci. Ah, te lo dico: è un titolo di un film. Uno, due, tre!
I due amici andarono giù.
- Blee Bli Bleehh!
Riemersero. Sputarono l’acqua.
- mmh… non ho capito bene…
- torniamo giù, te lo ripeto.
Di nuovo nel mondo sommerso.
- BLEEE – BLII – BLEEHHH!
Riemersero ancora. Risputarono l’acqua.
- per caso è “Men in Black”?
Carlo inarcò le sopracciglia.
- bravo. Ora tocca a te. - fece.
Giù.
- Bli Blooouuubloo Ble Bloobloo Bleeaaabliiiooo!
Risalirono nel mondo degli umani.
- non ho capito una mazza… ma è un film? – domandò Carlo.
- sì, pthù - disse Federico rilasciando l’acqua dalla bocca – è un film…
- dimmelo di nuovo perché non ci ho capito niente…
Ancora giù.
- BLII – BLOOOUUUBLOOO – BLEE – BLOOBLOOO – BLEEAAABLIIIOOOO!
Su.
- che cavolo di film è? Non riesco a capire… - disse Carlo con tono fintamente sommesso.
- era “Il Profumo del Mosto Selvatico”.
- seee, la madonna! Come cazzo facevo a capirlo!! – sbottò scherzosamente Carlo.
- eh…
- titoli più semplici! Spiderman, Big Fish, Indiana Jones… cose così!
- vabbé…dai, ora tocca a me. Fumetti.
- aspetta, aspetta, - lo bloccò Federico.
- uh?
- andiamo alla sesta corsia, quelli della lezione di nuoto se ne sono andati!
- perché?
- boh, è più bello, abbiamo il bordo vasca per poterci appoggiare… e poi, - continuò indicando con la mano aperta, - ci sono quei fari arancioni puntati proprio su quella corsia… sembra di stare in galleria, è più caloroso!
- arancioni?
- eh.
- ma guarda che le luci sono bianche.
Federico ci pensò per un intero, intenso secondo.
Tolse via gli occhialini, appoggiandoseli sulla testa inguainata nella sua cuffia nera.
Le luci dei fari erano davvero bianche.
Di colpo la piscina gli parve diversa, più fredda.
Passò un altro infinito secondo.
- ...oppure sono celesti, - si riprese Federico, voltandosi verso il suo amico, e guardando le lenti dei suoi occhialini.
- già, oppure sono celesti. – ripeté Carlo con una smorfia un po’ sorniona, picchiettando sulle sue lenti con l’indice.
Poi fece cenno di partire.
La radio che trasmetteva dalla Luna ora stava passando Torn.
I due ragazzi andarono sott’acqua, e, in apnea, attraversarono orizzontalmente due corsie, due file di boe, due strisce nere.
Il mondo sommerso, dopotutto, era sempre stato celeste.
Nell'ottobre 2017 questo racconto partecipa al progetto di Ispirazioni & Co. che celebra il colore arancione:
Tralasciando la mia malizia, è un nel racconto, non capisco perché tu non l'abbia pubblicato prima... Devo un attimo rileggerlo e metabolizzarlo.
RispondiEliminaResta che mi piace il " gioco " delle prospettive, dei punti di vista, e di un unico punto di vista che resta immutato... Unico punto che però cambia da persona a persona
E' un *cosa* nel racconto?
EliminaL'ho pubblicato altrove tre anni circa fa, quindi diverse persone lo hanno già letto :)
Comunque sì, volevo proprio giocare sui colori come sfumature di percezioni che variano da persona a persona, è un tema a me molto caro, fu il primo discorso che ebbi con una ragazza per me molto importante :)
Moz-
Sorry ho perso " bel" xD
EliminaDeve essere stato un bel discorso, immagino che avrei condiviso
Lo ricordo ancora, perfettamente.
EliminaEra sui colori e la percezione che ne abbiamo.
Comunque non ho pensato a quella cosa precisa, quando scrissi questo racconto, ma ad un fatto capitatomi davvero in piscina ;)
Però quella discussione deve proprio essere rimasta impressa fortemente, in me, tanto che si è riversata qui :)
Moz-
ho scordato cosa volevo risponderti....comunque si, avevo capito che ci fosse un non so che di autobiografico :D
EliminaSì, nei miei racconti c'è sempre qualcosa di me, di vissuto da me... ;)
EliminaMoz-
mi sembra giusto :D
EliminaAlmeno so che quelle cose che scrivo sono quantomeno reali... e quindi condivisibili empaticamente da altri ;)
EliminaMoz-
è stato un piacere rileggerlo..a distanza di tempo non colgo le differenze, ma è sempre bello! :)
RispondiEliminaBella anche la canzone...una delle mie preferite di sempre!
Eggià, te l'avevi letto tempo addietro :)
EliminaGrazie mille... e, sì... la canzone piace anche a me.
La radio trasmette dalla Luna :p
Moz-
Le cose che mi piacciono di più sono quelle che non capisco.
RispondiEliminaMoz, è un raccontone.
Ciao.
Quoto in buona parte Gus: non ho capito bene il senso, lo ammetto, ma mi è piaciuto un sacco!
EliminaMagari è una metafora per dire che a seconda di come guardiamo la realtà, attraverso i nostri occhi colorati di gioia o tristezza o sentimenti diversi, percepiamo tutto in un modo piuttosto che in un altro. Tutto è relativo in qualche modo. O no?
Buon venerdì Miki, un abbraccio!
@Gus:
Eliminaahahah grazie! :)
Ma...in realtà non è che ci sia da capire...è un pezzetto di una giornata di due amici che vanno in piscina, con tematica "il colore", ognuno vede le cose a seconda del filtro che ha davanti^^
Moz-
@Maris:
EliminaEsattamente.
Il racconto cita volutamente altri colori ( la cuffia nera, le luci bianche) ma a predominare sono il celeste (anche le tavolette hanno quel colore) e l'arancio.
Diversi punti di vista, dipende con che sguardo guardiamo alle cose. Che, però, per la "normalità" restano sempre di un unico colore.
Moz-
Adesso capisco come mai vinci sempre nelle "competizioni" che prevedono dei racconti... è molto bello, Miki, ci sono due diversi piani di lettura e i due mondi si amalgamano bene tra loro: il mondo umano, caldo, del tuo "arancione" e quello sommerso, freddo e celeste delle acque... che poi, se dovessi farne una analisi (spicciola) direi che quella è la piscina delle tue emozioni, e tu ci sguazzi bene, sei a tuo agio, sapendo benissimo che è un mondo diverso dal tuo!
RispondiEliminaComplimenti, meritavi davvero uno dei primi posti! :-)
Spero tanto che ci delizierai prossimamente con qualche altro bel racconto.
PS ottima musica: TORN è una canzone bellissima, mentre Sweet Child o'Mine la amo, semplicemente... :-D
RispondiElimina@Scarlett:
Eliminaveramente ho vinto solo due volte, le altre volte ho letteralmente spaccato il pubblico, chi mi ha esaltato e chi mi ha massacrato XD
Comunque, mi piace molto l'analisi che ne hai dato, e ci sta: la piscina per me è un mondo a parte, e comunque le cose che ho scritto non sono successe tutte in piscina, ma anche -tipo- al mare... in diversi momenti. Pertanto sì, è una summa di un mondo mio, tranquillo, protettivo :)
Sweet Child o' mine appare in quasi tutti i racconti che ho scritto ;)
Moz-
beh per forza, è la tua canzone, sweet child! :-P
EliminaIn un certo senso... sì :)
EliminaMoz-
Se dicessi che mi ha entusiasmato mentirei, però ha il pregio dell'originalità, e di una scrittura fluida, come l'acqua della piscina, che ti fa arrivare in fondo senza annoiarti, il che non è poco. Meglio di tanta merda che in italiA finisce in classifica, ma questo è un vecchio discorso... :D
RispondiEliminaBeh, detto da un vero scrittore... non può fare che piacere!! :)
EliminaThanks!
Ora però la sfida sarà riuscire ad entusiasmarti :p
Moz-
Bellissimo!
RispondiEliminaE poi si parla anche del mio film preferito **
Mitico!
Ehehe, infatti... manco a farlo apposta, proprio mentre tu hai citato Kill Bill nel tuo post, io ho inserito questo racconto dove si parla anche di quel film! :)
EliminaThanks ;)
Moz-
Sono d'accordo con Zio Scriba...racconto molto carino e piacevole da leggere...bravo Miki! ;-)
RispondiEliminaWè Dani, è sempre un piacere averti qui^^
EliminaGrazie mille ;)
Moz-
di niente...quando posso, e quando riesco a concentrarmi su piú di due parole di fila, passo :-)
EliminaAhaha, okok ;)
EliminaQuando vuoi, io sto qua^^
Moz-
Il Tarantino ci sta sempre bene, come il prezzemolo...
RispondiEliminaLa percezione dei colori, secondo me, non e' solo come li vediamo, ma da quello che un colore, una sfumatura ci fa ricordare...momenti piace voli, momenti dolorosi, e così la percezione di un colore, non vale da persona a persona....
Centra niente....penso a chi e' daltonico....la percezione dei colori e' assolutamente diversa, vede un mondo con colori che i suoi occhi percepiscono.
Esatto, è vero.
EliminaIl discorso generale è proprio: sicuro che io vedo l'arancione come lo vedi tu, o magari quel che io chiamo arancione per te è il mio verde?
Semplicemente lo chiamiamo in quel modo perché ci dicono che il colore dell'erba si chiama verde... :)
Moz-
Puff, avevo scritto un commento ma Opera ha fatto casino ç___ç
RispondiEliminaMi è piaciuto davvero tanto il racconto e sono contenta che tu l'abbia voluto condividere qui, sul tuo blog.
Mi ha incuriosito parecchio il titolo, Arancione, un richiamo ai toni caldi dei tuoi blog e soprattutto un colore che non troveresti in una piscina dove dominano blu, azzurro, bianco...L'inizio è stato davvero bello, niente introduzione di sorta e tutto che inizia con una conversazione su un film. E non a caso Kill Bill :D
Complimenti per il lavoro,
L8D
We, ciao!^^
EliminaGrazie mille per i complimenti, mi fa piacere vedere che la storiella t'è piaciuta :)
L'ho condiviso qui come condividerò anche gli altri racconti, scritti per il torneo... ne sono 5 o 6 se non sbaglio e periodicamente li inserirò, tanto sono davvero brevi :)
Tarantino, come ha detto Fiorella, sta bene ovunque :p
Moz-
il genere di racconto che piace a me...lo trovo incredibilmente "giapponese", elucubrazioni, trama che si potrebbe riassumere su un francobollo e un mondo interiore che esce fuori.
RispondiEliminaSei proprio bravo Moz
Ehhh esaGGerata :)
EliminaGrazie mille, Nabi...! Sono davvero contento che ti sia piaciuto!
Comunque sì, è vero che ho giocato su mondi interiori e percezioni (attraverso la metafora dei colori) degli stessi^^
Moz-
Moz, conosci arancia? ma certo che no...vero?
RispondiEliminaSuccede che anche anche il BLOG DI GUS non sarà più SUO. Come tanti altri che hanno dovuto lasciare, sapessi almeno il perchè!
E' successo a diverse persone con cui io avevo un bel rapporto!
Arancia RICATTA.la fatto anche con amici miei... e lo può fare, SOLO ANGELO l'ha mandata affanculo! State attenti, riesce ad entrare attraverso i blog nel p.c, mi ha fatto passare due mesi in ospedale, entra nelle mail ruba foto, e si permette di fare blog l'avatar, se vuoi pubblico quello che è successo
lei E' Isimaro voltaire!
Sara, io non temo niente, le mie foto ecc ecc sono tutte comunque pubbliche. Non può ricattarmi con niente XD
EliminaSemmai mi dovesse succedere un qualcosa del genere, chiamo la Polizia Postale, grazie per l'avviso ;)
Moz-
Sara, ora basta. Avverto subito la polizia postale che scrivi cose farneticanti e oltraggiose sul mio conto. ignoro tutto quel che dici e ignoro chi sia tal isimaro voltaire il quale, evidentemente, dato che non sono io, penserà che sei una grande scema a non aver capito nulla. io sono estranea al tutto di cui farnetichi. E te lo dico una sola volta per tutte: smetti di nominarmi inopportunamente. io non ti conosco e nè ci tengo a parlare di te o dei tuoi amici. Ho un solo amico virtuale, gus, che stimo per quel che scrive. e al quale rispondo e collaboro sui temi che posta, null'altro. Punto. Scusa Moz se ho invaso il tuo spazio ma non sempre le persone possono permettersi il lusso di oltraggiare a vanvera e impunemente. ciao arancia
Eliminafai come credi. denuncia pure. Sei venuta a rompere anche su Fb
RispondiEliminacoraggio non nl'hai ancora fatto??? sei RECIDIVA E LO SAI BENE!
Qui, si capisce che sei una povera donna: hai paura di affrontarmi nel mio blog???
@Arancia @Sara: per cortesia, potete evitare di litigare sul mio blog, che non c'entra niente? Grazie mille.
RispondiEliminaMoz-
grande Mikiiiiii è vero l'hanno clonato!!!
RispondiEliminanon è più lui!
Grazie, Miki. ci ho guadagnato in salute, tutto arriva alla fonte,Nel blog di Gus c'erano blog non suoi, spariti i miei commenti, cambiato il template PIANETA ARANCE) .
così come è successo a Lucia, Fulvio, e a tanti altri!
Ti mando un bacio gande!
Sara, ma quel template lo ha da tempo!! :)
EliminaComunque, chiunque Gus sia, finché scrive cose intelligenti val la pena seguirlo.
Per il resto, davvero, non ne so niente di questa storia, non so chi siano Lucia e Fulvio NE' MI INTERESSA, ero stato già chiaro una volta -tra l'altro difendendo TE- quindi ora chiedo anche a te di cessare con queste storie personali qui sul mio blog :)
Grazie mille^^
Moz-
Scusa Moz. Nessun litigio, la mia era una puntualizzazione dovuta visto che la tua amica ha citato da te il mio nome. E dato che nel tuo blog ospiti qualcuno che parla male di me inopportunamente è stato doveroso rettificare. Tolgo il disturbo ma mi premeva puntualizzare per correttezza.
RispondiEliminaSì, infatti non ho cancellato il commento né altro.
EliminaE' giusto così.
Però ora, davvero, siccome è una storia che non mi riguarda, vi prego di non continuare.
Mi rimetto alla vostra intelligenza, so che non mi deluderete :)
In ogni caso... anche se successo un po' così, benvenuta sul Moz o'Clock.
Moz-
HANNO CLONATO IL BLOG DI GUS, HA RAGIONE MIKI!
RispondiEliminaCome è successo a Lucia, a fulvio e a tanti di tiscali!
Grazie Moz, ma c'è gente professionista che è stata ricattata ...cerca di seguirmi...c'è gente che LAVORA al p.c!
In effetti il blog di Gus, come quello di lucia, e fulvio. Ho letto a ritroso il blog di gus, aveva dei post non scritti da lui, i MIEI COMMENTI SPARITI, e per concludere il TEMPLATE CAMBIATO...tu pensa " IL PIANETA DELLE ARANCE"! ecco perchè Angelo non COMMENTA PIU' sia DA GUS CHE DA FULVIO E LUCIA! ..., LEI, LORO hanno anche i loro link e nick...quindi nessun COMMENTO, ANCHE LINKATO, CON I LORO NOMI E' ATTENDIBILE! NESSUNO!
grazie Moz, Gus sarà stato costretto a ritirarsi, come TANTI ALTRI, non so perchè ma sono ricattati, gus, il passato di gus è facilmente RICATTABILE!
mi spiace per lui, gli ho voluto davvero bene! che riposi in pace ora! :)
Auguri gusss, ovunque tu sia!
Ultimo commento concludo!!
Sara, dai, ti avevo chiesto gentilmente di non continuare.
EliminaDa come ho capito, semplicemente Gus ha aggiunto un collaboratore nel blog, è una cosa che si può fare normalmente.
Ora, per piacere, davvero STOP con questa faccenda che, ripeto a scanso di equivoci, NON MI INTERESSA, così come non m'era interessata un mese e mezzo fa.
Grazie mille :)
Moz-
RIPETO PER CORRETTEZZA NEI TUOI CONFRONTI.
RispondiEliminaL' HO SCRITTO IO CHE ARANCIA O CHISSA' CHI HA CLONATO IL BLOG DI GUS!! PERCHE'? GELOSIA? FOLLE?! Lui non la vuole più. quando si tratta di contretizzare gli uomini scappano. Anche nel forum lui aveva preso le distanze da lei.
ATTENZIONE! nessun commento riguardanti loro è attendibile!
Va bene, accetto la precisazione... dopotutto non avevo mai asserito quella cosa.
EliminaOra però, davvero, STOP con questa questione che davvero poco mi interessa e che -mi dispiace tanto- ha toccato un post in cui speravo solo di leggere le vostre critiche (positive o negative) al mio operato...
Moz-
RispondiEliminaRidondanza color porpora. Drappeggio di damasco desolato. Questo lembo di stoffa che copre ma non scalda. L'amore partorito da un'idea sciocca ingravidata da una speranza disperata. L'amore figlio, livido d'assenza, cerchio d'occhi doppi, marginalmente segnati, profondamente violati. L'amore in fasce, urlante e dissennato, sporadicamente assegnato in premio di passione-misto-fede al primo della lista, eletto senza inganno, soltanto accompagnato al banco dei presenti, la sedia vuota, fredda di negligente temperanza. E guarda, adesso, come quel rosso piega verso il viola, come le labbra gonfie di non detto diventano una maschera di gesso. E rosso e viola. E tiepide le guance grigio orgoglio, scavate dall'interno piano piano. Fantasma dal lenzuolo dissestato, macchie di fumo e buchi di malinconia. Orfano di domani se non per l'illusione, ma è già domani, e la platea è già stanca. Facciamo i funerali più preziosi al sentimento dalle ginocchia blande. L'eterno riposo dona ad esso, signore. E ai suoi vagiti di immaginata voglia. E' nero. Nero di sordità sprezzante, il cielo al quale stendo i lembi nuova-vita. Sfrangiati, sfilacciati, pastello fino per segni che fatico a decifrare. Lembi novelli, non sanno svolazzare, non possono ancorare ad una corda la garanzia di quello che è migliore. Non hanno una madre silenziosa, ingravidata da un padre-ligio-totem. Sono sentieri dalle scarpe strette, accenni, pudicizie. Sono respiri corti, strattonati, veli di profusione cadenti e spiegazzati. E rosso e viola e nero e pastellato. E' d'oro il dente di chi m'ha morso il cuore, d'argento il luccichio d'un pianto muto. E' rosso e viola e nero e pastellato, l'oro e l'argento e la stella di natale. Non ha finestre, questo presepe di statuine molli. Non ha un coro di voci. Né un ragazzino da eleggere a messia. Finestre chiuse e porte già blindate. Giallo d'autore, per galli che sovrastano i palazzi, che cantano per primi ma sono sordi all'eco. E un bianco devastante, che ricompone le tracce del vissuto in una coltre innevata di distanza. E rosso e viola e nero e pastellato; l'oro e l'argento e il giallo battibecco. Il bianconulla e la parola fine, laddove niente è mai iniziato per davvero.
" Colornenia"
Grazie mille per questi versi.
EliminaMa sono tuoi?
E' vero, i colori sono meravigliosi, e il bianco è la verginità di ciò che mai fu e mai è.
Moz-
?
EliminaDicevo: i versi che hai scritto sono tuoi?
EliminaSono molto belli :)
Moz-
Pssss lui è Colornenia...l'altro non sappiamo! ;))))
EliminaAhhhahhhh! grande moz!
RispondiEliminaDicono che qualche volta sono "sentisiva" Sei un "vincente" Moz,... chiunque tu sia non sarai mai un fallito!
Scusami...di tutto!
buona notte!
Dai, no prob ;)
EliminaGrazie per ciò che m'hai detto... speriamo sia davvero così :)
Notte^^
Bellissimo Miki. In questo momento avrei tanto voluto respirare il profumo della carta stampata. Sei wow.
RispondiEliminaEh, ammazza :)
EliminaGrazie mille, Duran ;)
Moz-
Non so se il mio commento si sia autodistrtto..in ogni caso per un attimo mi è sembrato di assistere a "L'arena" di Massimo Giletti..mauahauah..scherzi a parte..spero che la cosa si risolva!xD un abbraccio!;D
RispondiEliminaSi è già risolta, è una cosa di cui a me poco m'interessa... è capitata QUI per puro caso :)
EliminaMoz-
Bello il finale, lo definirei quasi un colpo di scena! :-)
RispondiEliminaE poi, l'arancione è il mio colore preferito!
L'arancione è il MIO colore preferito :p
EliminaComunque lo sapevo che era anche il tuo, di colore preferito... ho letto i tuoi vecchi post dove parlavi di un cappello e di un giubbotto :p
Thanks ;)
Moz-
Ohohoh! Sono nelle frequenze di Eltirinoi, in questo momento.
RispondiEliminaMa pare che quella cosa non sia qui...!
Uff, dovrò cercartela ancora...
Musa #000, Shadowia
Fai pure con comodo ;)
EliminaMoz-
in quale colore di piscina hai affondato il mio commento?
RispondiEliminaSilvia, l'hai postato nel post precedente :)
EliminaMoz-
santo cielo
Eliminanon dirlo a nessuno...
acqua in bocca,
come quella che ti entra quando fai quegli stupidi giochini!
Ahaha :p
EliminaNon preoccuparti^^
Moz-
Mi piace la cosa dell'arancione e del bianco, del calore e del freddo. Mi piace perché ci possono essere varie interpretazioni e ognuno ha la propria :)
RispondiEliminaE' proprio questo il senso... ognuno vede le cose con diverse sfumatura... forse anche a seconda del carattere :)
EliminaMoz-
Ho faticato un pò ad entrare nel tuo blog...come mai??? Sei Moz o nonseiMoZ???
RispondiEliminaSei proprio tu o nonseitu?
La risposta a lunedì.
Buon fine settimana caro.
PS Il post lo leggerò lunedì quando tornerò a vedere la risposta, non vorrei che il mio commento venisse clonato in questo fine settimana.
Ihihihihih Abbraccio caro
Ahahah, certo che sono io... il Moz di sempre, e per sempre dodicenne!
EliminaOk, allora ti aspetto lunedì per il tuo giudizio sulla mia opera ;)
Moz-
Urka, Moz....mi distraggo un attimo e sei quasi a quota 100!?
RispondiEliminaHo letto alcuni commenti...allora aspetto anche io lunedì!
Non ho capito bene...eterno dodicenne.....quasi quasi gioco al lotto i tuoi numeri!!
P.s. Chi arriva al commento 100 questa volta avrà un premio?? ;-))))
Fiore, sinceramente non ho capito... Più che altro si parla di colori, non di numeri ;)
EliminaMoz-
Moz, 100 sono quasi i commenti...
Elimina12 età di eterno dodicenne
30 età che dici di avere....
Mi gioco l'ambo e via....
Ti ho già commentato sui colori, ora ho visto che si parlava di altre cose, così mi sono permessa di uscire dal seminato anche io...ecche' sarà mai!!
Ahaha ma non c'è nessun problema infatti ;)
EliminaE' che non avevo ricollegato le cose... Scusatemi ma sono rincoglionito sti giorni!^^
Comunque sì, diciamo che questo è il commento n.73, poi 30 sono i miei anni (sigh -__-) e 12 i miei altri anni (wow!)... Si possono giocare, in effetti :D
Moz-
Cosa singhiozzi per i tuoi 30...cosa dovrei dire io dei miei 51?? Potresti essere mio figlio!
EliminaMoh, ti soffio il naso, eh!
Sai se succede che escono i numeri al lotto, ti arruolo come nuovo "veggente".....altro che Z34!! ;-))
Ahahah ti immagini?
EliminaPoi concorrerei con i cialtroni che finiscono a Striscia :p
Da oggi ti chiamerò Zia Fiore ;)
Moz-
...se non ti offendi, eh!!! :)
EliminaMoz-
Ma chiamami come vuoi....anche nonna Abelarda!!
EliminaMa se mi manchi di rispetto, mi fondo li e vedi!!
;-)
Non è mio costume mancare di rispetto... specie ai vecchi :p
EliminaAahahaha :)
Scherzo^^
Moz-
Prrrrrr........hahhhhhhh!!
EliminaScherzo, eh ;)
EliminaNon mi permetterai mai davvero, e l'età c'entra poco :)
Moz-
Miki se chiami zia Fiore, io sono nonna Dani!!!!^____^
RispondiEliminaSono la n° 81 dei commenti acc....speravo di arrivare centesima!!!
Ma Miki, sei clonato??? Mi raccomando eh? Occhio!!!
Buona domenica pomeriggio
ciao
Ahaha, ok allora... Zia Fiore e Nonna Dani :)
EliminaNessuna clonazione, sono io, da sempre e per sempre... :)
Moz-
Ciao Moz, mi piace molto come scrivi..è un racconto strano per certi versi astratto..bello bello!! Buona serata *_*
RispondiEliminaGrazie mille Saray! ;)
EliminaSì, è un po' astratto, come astratta è la percezione che abbiamo dei colori... penso ;)
Buona serata anche a te^^
Moz-
Moz ciao, che bello e bello il giochetto imbastito così con fantasia, entrare nel acqua e giocare come dei bambini, bello bello........e poi quante cose diamo per scontate, se guardiamo con altri occhi o con un'altra ottica lo stesso posto, si vedono cose che non ci si avrebbe mai fatto caso........Bella quest'amicizia, pulita e simpatica.......Notte Moz.....pieno di fantasia.......
RispondiEliminaGrazie mille Lulù!
EliminaAnche tu hai colto un bel particolare: l'amicizia tra i due, pulita e sincera... ^^
Notte :)
Moz-
Ciao, e un saluto ancora da una triestina doc :)
RispondiEliminaCiao Saray, notte ;)
EliminaMoz-
Moz, il tuo post e' impostato sui colori.....
RispondiEliminaCazzo, qui fuori e tutto bianco!! Odio, profondamente quella cosa che scende, che ti fa scivolare, infreddolire, impiastricciare....
E non smette eh, non smette!!
Ti odio neve sappilo!!
Io AMO la neve. Davvero, la adoro e ogni anno non vedo l'ora che arrivi!
EliminaOggi ho passeggiato sotto qualche leggero fiocco di neve, tornando a casa... la montagna, i campi... leggermente imbiancati col nero dei rami... era un quadro di Bruegel ;)
Moz-
Vade retro Satana!!
EliminaA me Bruegel mi e' sempre piaciuto per i quadri come il "trionfo della morte".....era avanti anni luce..altro che il surrealismo di Dali' e delle opere del gruppo Surfanta!!
Dalì è il mio pittore preferito ;p
EliminaPerò Bruegel mi fa impazzire... davvero tantissimo! :)
Moz-
Sono una un'amante dell'arte e collezionista, specialmente arte moderna e contemporanea, ma per capirla si deve studiare anche l'arte antica....anche a me piace Dali e Bruegel....ma se mi posso permettere vai a vedere su google Surfanta, e vedrai che cosa facevano e fanno questi pittori, io ne conosco 2 e sono collezionista delle loro opere....
Elimina....adoro i miei nemici quando sono intelligenti tanto quanto detesto gli stupidi che mi difendono....Dali
Puoi dargli torto? Era un grande!
Ho visto Surfanta... mi sembra un mix di Bosch (o comunque fiammingo) e del surrealismo di Dalì.
EliminaBeh, mica sapevo che eri appassionata d'arte moderna e contemporanea... figo^^
Moz-
Cosaaaa....nipote Moz che non ha letto il mio profilo, o comunque si chiami "informazioni personali"?!?!
EliminaRimandato, subito a settembre....hahahhhh
L'arte per me e' tanto... qualsiasi campo tratti...a tutto tondo.
E ti faccio un'altra confidenza, così conosci meglio zia, appassionata, collezionista e ricercatrice di fossili!
Pero'...zitto zitto quatto quatto hai superato i 100!!
E' vero, ma siete arrivati in così tanti di botto che ancora non vi conosco bene tutti... ma vi sto conoscendo grazie alle interazioni vicendevoli (approposito, tra stasera e domani rivisiterò tutti i vostri blog...!)
EliminaI fossili? Ecco, questi per esempio a me non m'esaltano tantissimo... preferisco l'arte moderna e contemporanea ;)
E siamo a 103 mi pare... Ma non è record :p
Moz-
Moz si, di quelle rare da trovare, in ogni tempo!!! Bellissimo quello sfondo di piscina.......Pensa che il lago di Garda, è tanto bello ma tanto inquinato da i pescatori gettare il pesce che pescano! La politica, i giochi di potere sono assurdi, non ci sono fondi, stiamo a vedere...........scusa per l'interferenza......pardon e buon pomeriggio, qui nevica poco poco........poco!!!
RispondiEliminaAnche qui poco poco pochissimo, ma fa un freddo cane.
EliminaMi dispiace per il lago di Garda, purtroppo il tenerci a qualcosa non è univoco, deve sempre scontrarsi con i giochi di potere.
Moz-
Bello questo post, mi piace particolarmente questi pezzi:
RispondiElimina"Il ragazzo notò quanto fosse magico avere un occhio nel mondo sommerso e l’altro nell’unico mondo in cui gli umani possono vivere.
Si divertì ad osservare quella pellicola incolore che separa i due universi. Il pelo dell’acqua."
"Il mondo sommerso, dopotutto, era sempre stato celeste."
Però paragonare il fondo di una piscina a quello di un lago di Garda mi sembra un pò azzardato! (senza polemica!)
Qui intanto nevica tanto tanto ...tanto!!!
Abbraccio caro
Eh, la frase finale... che implica la realtà oggettiva delle cose o che sposta il punto di vista del protagonista sul punto di vista dell'amico (che ha gli occhialini celesti). Insomma... m'è venuto un po' "metafisico" :p
EliminaGoditi la neveeeeee anche per me ;)
Moz-
Moz......siiiiiiiiiii pure io adoro la neve e non le polemiche, le mosche nere arrivano sempre per scompigliare ma a me fanno un baffo di quelli alla Dalì........ciao.........
RispondiEliminaAhahha, che è sempre il mio pittore preferito^^
EliminaViva la neve, a me fa impazzire... ma anche le polemiche mi piacciono tanto XD
Moz-
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPer la "Signora" Lulù:
EliminaPerchè polemiche? Ho solo detto ciò che pensavo, cara mosca bianca.
Tu non hai fatto così con ANNA LISA?
Allora anche io dico ciò che penso...Come al solito predichi bene ma razzoli male! Prevedibile la tua reazione.
Scusami Moz ma la signora non è tanto l'angioletto che vuol sembrare, ha avuto il coraggio di INSULTARE una malata TERMINALE che ora non c'è più e viene a dire che se ne fa un baffo delle polemiche puah proprio lei...che si vergognasse!
Wè wè wè... niente casini qui, che già ho dovuto bloccare sul nascere una discussione, l'altro giorno!
EliminaIo manco l'avevo percepita come frecciatina, quella frase... Si vede che non so nulla di tutte queste storie (e, sinceramente, voglio non saperne niente XD)
Moz-
Per Moz...anche a me piacciono tanto la neve e le polemiche specie se puliscono l'aria! Capisci a me giovane amico...
EliminaBeh, la neve si dice che disinfetti, infatti!! :)
EliminaMoz-
Non mi piace la neve, ma certe volte aprendo la finestra e spruzzando un buon deodorante, l'aria si purifica da alitate malsane che vengono soffiate da bocche cattive....con baffetti alla Dali...
EliminaMoz, credi a zia...conosce, conosce.
Aspetto il tuo nuovo post, e studia eh....
Ho finito di studiare, per lo meno all'università in senso stretto ;)
EliminaMoz-
Causa università, in questi giorni passati non ho visitato i tutti i vostri blog o vi ho risposto con ritardo... Da stasera tutto torna alla normalità :)
RispondiEliminaMoz-
Bravo! L'università e lo studio sono importanti per la vita REALE! Abbraccio
EliminaDomani ci sarà un minipost sull'argomento... Su cosa ho fatto oggi, diciamo... Il titolo "Un numero" che potete leggere nella colonna di fianco a sinistra avrà un senso compiuto :)
EliminaMoz-
Bello, Moz. Complimenti davvero.
RispondiEliminaGrazie mille, mi fa piacere se t'è piaciuto :)
EliminaE poi... anche tu sei andato in piscina quindi queste cazzate sicuramente le hai fatte pure te (se sei malato di mente come me :p)
Moz-
Ahah pure io faccio spesso 'sti giochetti sott'acqua. Comunque sia molto carino, semplice ma piacevole. Mi è piaciuto il gioco dei colori. Toglie gli occhialini e diventa un luogo diverso, più freddo.. Fico!
RispondiEliminaGrazie mille Krang :)
EliminaSì, è un racconto semplice, mi piace inventare storie così (anche se non è del tutto inventata^^)
Moz-
Mi piace! MI dà quella sensazione un pò nostalgica del passato.. non so se mi capisci. :)
RispondiEliminaWè Manu, hai letto questo racconto? Mi fa piacere ;)
EliminaContento che ti sia piaciuto!!
Capisco che intendi..., sì! :D
Moz-
avevi ragione, un genere che richiama quel tipo di film e insomma mi è piaciuto questo racconto, soprattutto nei dialoghi. La sfida dei titoli mi ha fatto ridere di gusto xD
RispondiEliminaGrazie mille Vinz, son contento che ti sia piaciuta questa storiella :)
EliminaGrazie per averla letta!
Moz-
Ho sempre sostenuto che la percezione dei colori fosse soggettiva... Questo esempio lo spiega con una semplicità sconvolgente. Quello che io vedo, senza occhialini, come arancione, tu magari lo percepisci allo stesso modo in cui io percepisco il blu.
RispondiEliminaLo so, non è quello che volevi dire, ma mi ha riportato alla mente sta cosa.
(vedi? Alla fine sono riuscito a trovarlo. Dopo che ti ho scritto via mail, ovviamente! :D )
Sai che la discussione sui colori, proprio come l'hai impostata tu, è stato l'incipit di una mia storia... "d'amore"? :)
EliminaMoz-
Lo vedi? Siamo fatti l'uno per l'altro! :D
EliminaMa sei impegnato con bebé! :)
EliminaMoz-
Ah, già! :O
RispondiEliminaMagari, un giorno, chissà... :)
EliminaMoz-
Meno male che va a finire bene, per tutto il tempo temevo che uno dei due sarebbe annegato! Quindi o tu sei bravissimo a creare la suspence oppure io ho bisogno di un bravo terapeuta!
RispondiEliminaDiciamo che mi diverto a immaginare cosa possono provare i miei lettori mentre leggono, e quindi giocare con loro :)
EliminaSpero ti sia piaciuto^^
Moz-
E' un racconto molto bello, Moz. Scritto veramente bene.
RispondiEliminaOltre allo stile, bello anche quello che c'è dietro.
In primo luogo io ho imparato ad amare l'acqua (come elemento, non che prima non mi lavassi, ad esempio, ihih) relativamente da poco ed in particolare amo guardare quella linea che la separa dal resto del mondo. Perché è la stessa cosa che fa l'orizzonte, in fondo, però è proprio diversa..anche come consistenza. Se la guardi bene sembra di poterla toccare, come lo spessore di un vetro.
Quanto ai colori, invece, che poi sono il centro del racconto..credo ci sia qualcosa di tanto magico nel saperli guardare a modo proprio. Già è altamente affascinante come la percezione fisica, che quindi dipende da componenti come la 'salute' dell'occhio che guarda, dalla luce, ecc, distorce tutto. Ma andare alla parte più astratta..vedere l'arancione perché in quel momento io ho bisogno dell'arancione nella mia vita..è così personale. Così inspiegabile.
Certo, forse si perde un pochino quando qualcuno ci fa notare il bianco o il celeste, ma tanto che importa..se io decido un colore..sarà quello finché voglio io :)
Grazie per aver letto e commentato! :)
EliminaContento che questo racconto ti sia piaciuto, davvero!
La vedo come te: i colori (e quindi la realtà) sono percepiti anche a seconda del nostro umore. A seconda di ciò che vogliamo.
Me ne sono accorto in questo momento di pausa dal blog, nei giorni scorsi. Mi era successa una cosa che mi faceva vedere... nero, poi una mattina mi sono alzato già di buonumore, vedevo... oro (ogni riferimento è puramente casuale?) e ho risolto tutto. Chissà perché funziona proprio così!
Moz-
Ho sempre pensato che la capacità di regalare al lettore la semplicità-di-immedesimarsi sia un grande pregio dello scrittore. Ho trovato questo testo lineare e leggero, scorrevole e apparentemente non impegnato come invece alla fine risulta. Certo, non sono una che ne capisce, ma arricchito di un contesto più ampio e di quella giusta introspezione che farebbe del protagonista l'immagine del lettore nel libro, forse ne sarebbe venuta fuori una bella storia completa!
RispondiEliminaDovresti darti al blogging! XD
Miu, grazie per aver letto!
EliminaSì, io prediligo questioni quotidiane e spesso disimpegnate, ma da cui possono nascere riflessioni (non certo volte alla salvezza del mondo, non è da me^^)
Ho scritto un racconto perché ai tempi partecipavo a un torneo racconti, sinceramente nemmeno saprei come trarne una storia più lunga perché nella mia testa era già tutto qui ;)
Thanks!
Moz-
DAiii, bello! Ognuno vede le cose dal suo punto di vista, Togliendosi gli occhiali metaforici però possiamo vedere la stessa cosa.
RispondiEliminaMi piace! Bravo Miki!
Già, il senso è proprio quello :)
EliminaContento che ti sia piaciuto^^
Moz-
Wow Moz che bel racconto! A parte i riferimenti musicali, che con Torn mi hai riportato indietro al 1998 (fatto personale), e cinematografici (Kill Bill l'ho visto anch'io al cinema ed è un autentico massacro sconvolgente) che dicono molto di te, mi è piaciuto molto l'atmosfera che hai descritto e il guardare sia con i propri occhi e con quelli degli altri.
RispondiEliminaComplimenti!
P.S. La piscina ha un qualcosa di onirico, e mi ha portato alla mente tanti ricordi (le frequentavo spesso) 😊
Marina
Eheh se ti ho riportato nel 1998, poi al cinema e magari in piscina... che dire, sono stra-contento.
EliminaIo amo la piscina **
Moz-
Ma quanto sei bravo, Moz!
RispondiEliminaIl racconto è bellissimo.
Quasi quasi mi butto in piscina pure io ...
Wao, se vien voglia di piscina mi fa piacere :)
EliminaThanks!
Moz-