> guest post: la storia del pesciolino Arcobaleno

Dopo tanto tempo (Scoiattolo a parte) torna sul Moz o' Clock la rubrica che vede voi amici come assoluti protagonisti! Il guest post di oggi è tutto per Cervello Bacato, che ci propone una breve storiella-riflessione nel suo inconfondibile stile.
Perché dopotutto la diversità non è altro che un ennesimo punto di vista!

art by Fuyumi Soryo

LA STORIA DEL PESCIOLINO ARCOBALENO

La maestra, stressata dalla classe di demoni saltati fuori da chissà quali infernali vagine, decide di giocarsi il tutto per tutto dopo l'ennesimo atto di bullismo contro un bambino particolarmente preso di mira: raccontare la storia del pesce Arcobaleno, per far capire ai marmocchi il valore della condivisione, del rispetto per gli altri e soprattutto, per farli tacere almeno 5 minuti!
Voi che leggete, questa storia che raccontano tutt'ora alle elementari, ve la ricordate? Dice così: Il pesciolino Arcobaleno è speciale e bellissimo. Gli incredibili poteri del generoso dio del mare infatti, assieme alla gentile intercessione degli scaricatori abusivi di sostanze inquinanti, lo riempiono di scaglie coloratissime e brillantissime, ma nonostante tale meraviglia, tutti lo pigliano per il culo: è diverso. Che fare allora per porre fine alle sevizie degli altri? Arcobaleno si cava le scaglie, una ad una, staminchia fa pure male, e poi le regala agli altri pesciolini. Ora tutti sono uguali, un pelo più fighi di prima dai, e lui non più diverso. Il bello è che non lo prendono più in giro! E tutti vivono felici e contenti.

-La morale bambini cari? chiede la maestra speranzosa.
-Prendere a cazzotti il diverso finché non decide di darci tutte le sue figurine? propone tronfio e pieno di sé il Panzer seduto in ultimo banco (oh, se lo chiamano così mica è colpa mia).
-Ehm, no, veramente cioè ecco la morale sarebbe che... questa è una storia di condivisione e uguaglianza e dobbiamo essere tutti uguali e, cerca di arrampicarsi sugli specchi la povera donna, rendendosi conto di averla appena presa nel didietro sopravvalutando la nobile storia del pesce Arcobaleno che fino a oggi aveva sempre funzionato egregiamente.
Poi viene salvata dal suono della campanella, e meno male. Si sente un po' Rocky Balboa mentre invoca Adriana, con quella faccia martoriata, che pare un sedere. Che strano, pensa. La storia del pesce gaio di solito funziona sempre... queste nuove generazioni di bambini sono una rottura di balle. Dovevo fare la cantante dagli Amici della De Filippi!

Il giorno dopo, durante la ricreazione, Jaabir arriva da lei sorridente, e con la bocca sanguinante.
-Grazie maestra, la storia di ieri è stata utile. Ho smesso di essere diverso, mi sono lasciato rubare le figurine, dato che le volevano, e sono stato come loro. Non mi danno più fastidio.
Poi apre la mano e mostra una manciata di denti.
-Cristo, ma che ti hanno fatto? chiede inorridita e preoccupata l'insegnante, avvicinandosi al figlio dello sceicco Afeef .
-E' vero, sono stato lento a capire la storia di Arcobaleno. Un pugno me lo sono preso, ma in seguito ho fatto come le ho detto prima: ho eliminato il motivo di tanta invidia dandogli le figurine e poi, diventando definitivamente uguale a loro, li ho presi a pugni, come hanno fatto con me. Questi sono i loro denti. Ora però siamo tutti felici e contenti, no?
La maestra lo guarda sconvolta. Scorge dietro il bimbo gli altri compagni che urlano di dolore, il Panzer che rotola per terra tenendosi la pancia lardosa.
-Beh, io sì! conclude Jaabir, senza attendere una risposta, ora finalmente sereno e... "diverso".
Cervello Bacato

103 commenti:

  1. Ma Jaabir non poteva chiedere i soldi a papà per comprarsi prima tutta la Panini e poi per mandare in esilio nel Mar Rosso, al confine col proprio sultanato, Panzer e tutti i suoi amichetti diversamente uguali, a mollo in mezzo ai pescolini arcobaleno... a proposito, vi siete mai sparati una frittura di esotici pesci colorati?!? Il giallo vivo del limone spremuto gli dona che è una bellezza.. ;))

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    1. Avrebbe potuto, ma il padre di Jaamir aveva una tresca con la maestra che non voleva lasciar l'italico suolo. Un peccato, soprattutto per la frittura.

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    2. Lampur, oggi ho mangiato sushi e sashimi... woow^^

      Moz-

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  2. Insomma più che quella del pesce arcobaleno questa è la vecchia cara storia della legge del taglione :)

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    1. Figurine x figurine e denti oer Jaamir!

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    2. Una legge del taglione sottoforma di parabola :p

      Moz-

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  3. ho letto e riletto la storiellina del pesce arcobaleno. Pur essendo una maestra in pensione non l'avevo mai sentita.
    Fa riflettere: la diversità . Anni fa si nascondeva "la diversità" come una vergogna nel sociale: il down, il cerebroleso, il sordomuto, l'omossessuale, il cieco, lo zoppo, il vagabondo, lo zingaro,....insomma tutti quelli che non rientravano in un canone di "forma normale" (decretato dagli uomini stessi che sono le uniche vere bestie nei confronti del genere di appartenenza) fino ad arrivare alla "recente" storia della razza ariana e dei campi di concentramento. Oggi siamo più colti, per capire che siamo tutti diversi per personalità siamo tutti simili per "umanità" .,NON ESISTE UN MODELLO DI PERFEZIONE a cui omologarsi ma una serie di comportamenti etici nel rispetto della convivenza civile, ove ognuno ha lo spazio per esprimere il suo diritto ad "essere"Così dovrebbe essere una società come la nostra a cui la storia tanto ha insegnato invece....".homo homini lupus"...l'attuale modello da imitare è il ladro in tutte le versioni compresa ( in primis) la politica, il prepotente, l'intrallazione,.....il prete pedofilo...l'ipocrita...il superbo...credimi non vi è posto per tutti gli altri , o sei così o prendi calci in kulo.
    A proposito del pesciolino dalle squame variopinte mi è venuta in mente la storiella del "il vestito di Arlecchino"
    Apparentemente simili ma non proprio.
    Il pesciolino si leva le scaglie e ne dà una a ciascun compagno sì che diventino allegramente simili, "non è necessario portare tutti la stessa bandiera per amarsi e rispettarsi " poi Arlecchino era diverso, era "povero". I suoi compagni per renderlo simile a loro gli elemosinano un avanzo di stoffa del loro ricco costume. Io penso che l'amore verso chi mi sta attorno non siano le mie briciole ma il mio sincero amore....io ho sempre messo in luce i miei alunni che per la società erano "topolini roditori"e se non sono riuscita a farli volare come "usignoli" con il mio amore ,gli ho fatto crescere le ali come pipistrelli ed han volato.....parola di maestra...un abbraccio fraterno mietta
    Ho scritto di getto, nn lo rileggo...scusami qualche errore...

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    1. Nessun errore cara maestra! Hai ragione quando dici che non esiste un modello di perfezione a cui omologarsi, eppure tendiamo proprio a cercarne uno "ghettizzando" chi secondo noi (o la massa) non lo raggiunge.
      Cambierà mai qualcosa? Chi lo sa...

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    2. Maestra, Cervello... non cambierà nulla fino a che esistono le categorie e le auto-categorie.

      Moz-

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    3. sono d'accordo, non cambierà nulla però sono soddisfata di aver vissuto fuori dalla categoria....di nn aver mai classificato alunni secondo l'aspetto o la categoria sociale di appartenenza,ho seguito tutti a partire dal più lento, ho dato più importanza alla qualità che alla quantità delle attività proposte poichè non mi è mai importato far vedere ai genitori quante pagine scrivevano i bambini, ho "misurato "l'apprendimento a seconda del potenziale soggettivo ,e di fronte alle problematiche dell'apprendimento individuale ho ,sempre, messo in discussione il mio metodo, nn ho mai lasciato la classe per prendere il caffè con le colleghe, la ricreazione era un momento di comunicazione e scambi importanti...insegnavo matematica con un metodo manipolativo - ludico....su face tengo i loro contatti...sono la prima a leggere le tesine di maturità e universitarie....vado fiera di quelli che nn hanno proseguito gli studi ...hanno trovato una loro strada...ed io resto sempre la loro amica....tanto amata da loro quanto odiata dalle colleghe....smack

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    4. Se sei amata dagli alunni e odiata dalle colleghe significa che... hai lavorato bene! :)
      E' molto bello, sai?
      Mi piace molto, tranne la materia che insegni... sono negato! XD

      Moz-

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  4. Ahahahah CB è troppo forte.
    E comunque è vero: i bambini di oggi non sono mica come eravamo noi!!

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    1. I bambini d'oggi su certe cose sono molto più svegli, su altre, di contro, paiono dei rimbecilliti. Senza offesa cari bambini in ascolto ;)

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    2. Forse anche noi eravamo svegli e rimbecilliti, chissà :)

      Moz-

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    3. Ma forse lo eravamo anche noi, pure se vivevamo nei roboanti anni '80 :p

      Moz-

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  5. Morale? Non c'è una morale, c'è un'antimorale: l'insegnante non insegna per passione ma per soldi e questo già la demotiva, non è in grado di comunicare coi ragazzi e con la sua storia non fa capire che la diversità è un valore ma che invece è "giusto" essere tutti uguali e conformati.
    Alla fine Jaabir impara che essere come gli altri, nel bene e nel male, gli comporta più vantaggi che essere se stesso e combattere il bullismo così diventa come gli altri. Forse anche peggio.
    Quindi occhio per occhio, alla fine si diventa ciechi.
    Xavier

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    1. Eccola lì Xavier. Teoricamente la storia del pesce Arcobaleno la stanno "evitando" nelle scuole. Si sono accorti che in effetti non è proprio portatrice di grandi valori.

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    2. Dovrebbero insegnare che tutti sono unici, chi colorato chi b/n.

      Moz-

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    3. non siamo tutti uguali...siamo unici perciò caro Xavier non dire "le insegnanti non insegnano per passione ma per soldi" non ci classificare anche noi siamo uniche nella personalità....ogni "categoria" ha le mele marce ma anche nel marcio si differenziano....non abbiamo tutti le stesse capacità...il rispetto dell'individualismo si estende a raggiera...vale per tutti..smack

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    4. E' che noto che l'invididualismo spaventa, cara Maria Antonietta...
      Non so, come se fosse solo egoismo e non cultura di sé.

      Moz-

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    5. @maria antonietta- sono sordomuto e finchè ho frequentato le scuole italiane (almeno nella mia ex scuola) posso affermare che le insegnanti che avevo non si davano molto da fare per essere brave insegnanti, ho subito tanti atti di bullismo da poterci scrivere sopra un romanzo, e loro hanno sempre fatto finta di non vedere.
      Ora per fortuna non frequento più quella scuola ma i segni sono rimasti!

      @Cervello Bacato- Hai ragione, non è una storia portatrice di grandi valori, eppure basterebbe davvero poco a trasformarla in una grande storia dove l'unicità e la diversità diventino valori positivi.
      Questa tua storia mi sta facendo riflettere molto. Grazie!
      Xavier

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    6. Xavi, scusa la domanda personale, ma quando eri a scuola qui in Italia non stavi in un istituto per sordomuti? O semplicemente avevi un insegnante di sostegno in una classe come le altre?
      Mi dispiace per quel che hai vissuto, certo che i tuoi compagni di classe erano stronzi! :o

      Moz-

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    7. Frequentavo una normalissima scuola, l'insegnante di sostegno doveva dividersi su più classi (i tagli alle scuole non producono niente di buono) ma non conosceva il LIS, la comunicazione avveniva attraverso la scrittura. Il bullismo nasce dall'ignoranza, se nessuno spiega ai ragazzi che essere diversi non significa non aver diritto al rispetto, si potrà fare ben poco.

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    8. Dunque, se i tuoi compagni facevano bullismo verso di te che per ovvie ragioni parti svantaggiato sono proprio dei bastardi. Già è una bastardata il bullismo, ma in fondo ne capisco le dinamiche e ci può stare (ma non deve starci) -te lo sta dicendo uno che ha vissuto una cosa simile- , però farlo con chi parte svantaggiato non è giusto. Anzi, non credo sia bullismo, eh... penso sia un crimine vero e proprio nel tuo caso.
      Che merde.

      Moz-

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    9. Di niente Xavier! Comunque non sapevo di te, ho scoperto tutto in queste tue righe. Concordo con Moz, davvero delle fecce i tuoi compagni. Spero col tempo, crescendo, si siano resi conto.

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    10. @CervelloBacato- Posso affermare che alla veneranda età di diciasette anni, i miei ex compagni di scuola non sono cambiati affatto.

      @Moz- Le dinamiche di questi comportamenti proprio non le capisco, sono lontane anni luce da me, non mi verrebbe mai in mente di far del male a qualcuno solo perchè "diverso".
      Grazie a tutti e due, è stata una discussione molto costruttiva!
      Xavier

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    11. Xavi, le dinamiche sono purtroppo umanissime... e ci sono capitato purtroppo anche io. Ma il tuo caso è diverso perché tu parti svantaggiato di default! È troppo facile prendersela con chi non ha gli stessi mezzi!
      Grazie a te per aver condiviso la tua storia con noi! ;)

      Moz-

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    12. Xav...mi dispiace per la tua esperienza negativa...in 33 anni di carriera ho avuto diversi alunni con differenti "problemi" capisco la tua amarezza però credimi sei stato proprio sfortunato.....pensa che io ho avuto un'ischemia cerebrale a scuola...da allora sono in pensione...sono uscita da scuola in coma sulla lettiga del 118....solo 3 colleghe ho rivisto ...in compenso oggi è il mio compleanno ....ho ricevuto gli auguri di alunni e genitori...a me basta ugualmente...un abbraccio

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    13. Tanti auguri anche qui, cara maestra!!! :)

      Moz-

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  6. Oddio raccapricciante il bambino che colleziona denti...
    Ma il messaggio è arrivato, bravi tutti e due :-)

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  7. La storiella del pesciolino arcobaleno la raccontarono pure a me alle elementari credo, ma me la ricordavo diversa...in ogni caso mi piacciono le storie e le morali alla Tarantino :D

    Vale A

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    1. La raccontarono pureva me, sì. Finiva proprio col pesce che si togkieva le scaglie facendo diventar belli anche gli altri pesci. Come dire "tu così come sei non vai bene".

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  8. Quando andavo alle elementari si litigava sempre perchè allora c'era la moda di collezionare i ciucci di plastica (quelli piccolissimi tutti colorati), alcuni bambini non ce li avevano e altri invece avevano quelli rari che si illuminavano al buio. Stanca dalle continue tirate di capelli, la maestra ci aveva raccontato la storia del pesciolino Arcobaleno, che mi pare fosse un pochino diversa da questa qua ahaha, e il concetto non era molto chiaro a noi bambini...avevamo inteso proprio come Jaabir ahahaha

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    1. Ahaha ma pensa! La storia originale in realtà finisce con Arcobaleno che si toglie le scaglie e tutti hanno una scaglia colorata a testa. La morale che raccontano è il valore della condivisione, ma incomprensibilmente ignorano il fatto che arcobaleno si ritrova a dover snaturare se stesso per colpa degli altri. Ecco perché viviamo in una società sbagliata, colpa di Arcobaleno, la storia con la morale sballata.

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    2. Infatti la morale è cattocomunista, e io che sono pagano e individualista non posso accettarla: se vuoi le scaglie colorate come me, te le dipingi come ho fatto io! :)

      Moz-

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  9. Sono contenta di essere "cresciuta"!

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    1. Meno casini... no beh, oddio... ok rimangio tutto.

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    2. Casini diversi, arcobaleni diversi...

      Moz-

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    3. il mondo è bello perchè variegato...eppure basta poco per volersi bene...vi abbraccio...questo scambio di opinioni è fantastico...un modo per incontrarsi ciascuno con le proprie squame...

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    4. Vero, vero... son proprio contento di aver pubblicato questo guestpost di Cervello!!! :)

      Moz-

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  10. Non avete idea di quante cose vediamo noi prof!

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    1. Posso lontanamente immaginare, avendo fatto diverse volte l'animatore. Non farei mai l'insegnante per questo credo, ci vogliono i coglioni, poche storie. E tanta passione, ma davvero. Forse sarebbe divertente coi ragazzi delle superiori, sono più maturi.

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  11. Il bambino che colleziona denti <3 <3
    Bravo Cervello!

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    1. Il nuovo film di CervelloBacato con la straordiaria partecipazione di Riccardino Fuffolo!!!

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    2. Io lo vedrò in 3-D, che sta per 3-Denti.

      Moz-

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  12. Eccomi qui! Oggi sono praticamente ospite anche io, wow!
    Che dire, Cervè, già lo sai cosa penso del racconto, abbiamo avuto modo di parlarne tempo fa...
    Il mio commento iniziale esprime quel che intendo: è sempre un punto di vista! :p

    Moz-

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    1. Ti Power Amo! E questo è l'unico punto di vista che conta!

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    2. Grazie per il guest, baby ;)

      Moz-

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  13. è la prima volta che la sento dove vivo?

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    1. Serio? C'è pure il libro! E Arcobaleno ha davvero le scaglie sbrillucicose

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    2. Io vi consiglio la lettura de Il Pesce Arcobaleno di Fuyumi Soryo, da cui ho tratto l'immagine che apre il post ;)

      Moz-

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  14. Hai capito,cervello docet.

    Mozzyno dici? Io lo spero tanto.. non ho mai fatto stragi di cuore,anzi..do solito e' il contrario,ma mi piace parlare, buttarmi per così dire. In 'sto periodo la timidezza l'ho messa da parte

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    1. Fai bene Phi, mi sa che ho cominciato anche io... non è mai troppo tardi! :)

      Moz-

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    2. Cara Phiiiibi, in realtà docciot, perché puzzo di pizza.
      (la battuta più brutta di sempre per chiudere in bellezza)

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  15. Sono una persona infantile.
    Mi sono soffermato circa 5 minuti a guardare lo splendido disegno :)

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    1. E' uno dei pochi fumetti della Soryo che mi piace, si chiama proprio Il Pesce Arcobaleno, ed è brevissimo... ho scattato io quella foto... al manga che ho XD

      Moz-

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    2. Ahah pensa che io avevo scelto un'immagine veramente oscena da mettere. Bravo Michelì!

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    3. Ahaha, la trovavo odiosa la tua :p

      Moz-

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  16. Certo che la docente merita l'oscar come migliore fancazzista... a parte questo, non vediamo niente di positivo, praticamente è nato un altro bullo pronto a vessare chi riterrà "debole".
    Un abbraccio zamposo

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    1. Un bullo che si farà collanine coi denti, lancerà una nuova moda, entrerà nel mondo del buisness, diventerà ricco ancora di più, e vivrà felice e contento. Pestate i più deboli bambini cari, verrete ricompensati dalla vita! ;D

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    2. Ma il Karma poi punirà questa gente... a meno che non faranno patti satanici per restare sempre ricchi e famosi XD

      Moz-

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  17. La docente che hai descritto nel tuo racconto è purtroppo il classico prototipo di insegnante italiano, che sta dietro la cattedra per i soldi e non perchè vuole insegnare.
    Leggere questo racconto mi ha fatto provare un sacco di emozioni, la maggior parte non belle.
    Per me scuola ha sempre significato "incubo", dalle elementari al diploma ho subito atti di bullismo della peggior specie e quando provavo a denunciare i miei carnefici non c'era un docente che mi credesse, anzi venivo pure punita.
    Però una cosa devo dirla, mai e poi mai avrei fatto come il protagonista della storia: ora, ad anni di sostanza, posso dire che nonostante tutto ho vinto io e non loro, perchè da tutto quel dolore ho imparato molto e loro sono migliorata, loro invece sono sempre persone di merda.
    Un abbraccio

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    1. Moz stamattina ero stanca e fusa, correggo i miei "orrori": allora, al posto di sostanza metti distanza, al posto di "loro sono migliorata" metti "da allora sono migliorata".
      Passo e chiudo sperando di aver finito di scrivere "orroracci"!

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    2. Ahaha avevo capito, no prob! Aspetto che intervenga Cervello, ché tocca a lui qui rispondere... non a me XD

      Moz-

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    3. Beh sono cose che ti formano sicuramente. Io avevo un tizio che mi infastidiva, non succedeva spesso, ma ogni tanto sì. Nulla di grave comunque. Ricordo però che lo odiavo e mi creava un sacco di disagio. Tornassi indietro, con la mente di adesso, credo un bel pilone nel muso glielo tirerei, anche se è sbagliato farlo e anche se alla fine si è sistemato tutto comportandomi ''bene''.
      E' anche vero che molte delle persone che facevano i bulletti sono cresciute e maturate, e questo l'ho notato spesso e lo sto notando tutt'ora. Parlo di bulletti di elementari e medie. Alle superiori fortunatamente non ho mai incontrato teste di cazzo.

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  18. Azzo, c'è la tresca.
    Sei bravo e diabolico.

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    1. Eh già! Il prossimo racconto sarà un soft porno, non perdetevevelo! ;)

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    2. Scritto ad una mano :p

      Moz-

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  19. oddiooo ahahahah Cercello è un portento. Diabolico davvero!
    Non mi aspettavo un finale così. Questo è SANO cinismo!
    D'altronde ste storielle che raccontano a scuola non se le beve più nessuno!

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    1. Grazie Manuela.
      Comunque il mondo è così che va. Pensa che qualche volta m'era quasi venuto di suggerire al mio mini-me di tirare una sberla a chi lo infastidiva, così se ne stava buono una volta per tutte. Ovviamente me lo sono tenuto per me. Tornassi io indietro però, con la mente di adesso, forse lo farei. Ricordo un ''bulletto'' che veramente mi stava sui coglioni in maniera impossibile.

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    2. Oggi quel tizio dirige un'azienda.
      Credi che sia ok, ma in realtà la crisi lo spingerà al suicidio e tu avrai la tua rivincita.

      Moz-

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  20. Il post e commenti molto interessanti.Anche divertenti!

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    1. Tutto merito di Cervello Bacato! ;)

      Moz-

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    2. Sivvabbé, diciamo pure però che Moz ha un fanclub ben nutrito :P

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  21. Ciao, dopo un po' son tornata qui e chi trovo sul tuo blog? Anche quel bacato di un cervello! Molto bella questa storia da leggere e rileggere. :)

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    1. Hai visto che sorpresa, Giusy? Hai preso due piccioni con una fava!! :)

      Moz-

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    2. Ahah non ti libererai mai di me Giusy :)

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  22. Cervellino da oscar come sempre..
    Purtroppo dietro questa storiella che sembra mielata e fatta apposta per zittire i bambini, ci sono delle tragedie veramente inspiegabili che ci riempiono ogni giorno di sdegno e di vergogna.
    Questo grande paese dei tutti uguali, questo mondo che predica la partecipazione universale, ci insegna che se non ti adegui con l'aiuto anche dell'ipocrisa , rischi, non solo di essere emarginato , ma anche di essere ucciso...
    Meditate gente , meditate...
    Un abbraccio ai due comprimari!!!

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    1. La penso come te, cara Nellina...
      L'individualismo è sempre più schiacciato da queste morali cattofasciocomuniste...

      Moz-

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    2. Meno male che qualcuno mi sorregge...bacio Mozzino!

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    3. Bacio a te, baby! :)

      Moz-

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  23. Benvenuti nell'era della massificazione incontrollata!
    Grazie comunque Nella :*

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  24. Complimenti per la storia e per come è stata scritta e raccontata. Mi ha strappato una risata. Bravi. :)

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    1. Bravo Cervello, io stavolta non c'entro niente XD

      Moz-

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    2. Grazie Emme ;)
      Moz, regalami il tuo blog più spesso, và gente che arriva!!! Tu e il tuo sporco segreto xD

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  25. Ahahah XD il marmocchietto ha capito tutto XD

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  26. Mi sono immersa nel racconto e nei commenti così che ora vedo un andirivieni di pregi e difetti mescolati fra loro quasi a non riconoscere gli uni dagli altri. Il racconto ed i commenti mi fanno riflettere che in un modo o nell'altro non sappiamo trarre il meglio dai pregi degli altri e manipoliamo i loro difetti, peggio ancora trasformiamo i loro pregi in difetti.
    Stima per tutti i personaggi del racconto che insegnano il mondo alla rovescia. Non è davvero semplice spiegarlo così, ci vuole molta abilità.
    Fragilità e forza capovolte, mente e cuore mescolati.
    Siamo ancora qui, purtroppo, a parlare di diversità, normalità, bullismo ecc ecc...
    non è cambiato nulla dai miei tempi della scuola. Le vittime devono sempre affrontare gli attacchi e questa è davvero un'ardua impresa considerato che devono comunque mantenere l'equilibrio emotivo per non soddisfare il cosiddetto "bullo" dimostrando apertamente sofferenza, paura e lacrime. Quanto sarebbe bello insegnare ed imparare il rispetto, la dignità e l'empatia!
    C'è anche un'altra categoria di cui non si parla: gli invisibili. Chi sono? Quelli che stanno nel mezzo, che non eccellono in nulla ma che non sono neppure la peggior specie. quelli che non alzano la voce, quelli che nessuno ascolta poichè si crede non abbiano nulla da dire, quelli a cui nessuno chiede un'opinione, quelli che vanno avanti a gomitate ma nessuno si fa male. Anche gli insegnanti o i loro superiori non si accorgono di loro. Insomma quelli che non fanno Gossip ne a scuola ne al lavoro. Quelli che devono convivere con l'indifferenza degli altri perchè per gli altri la loro vita non è interessante..... eppure da quando mi sono fermata ad ascoltarli ho capito che davvero mi hanno insegnato molto, quanto mi sarei persa se non mi fossi soffermata! Forse è per questo che la mia vita è cambiata notevolmente da 5 anni. Beh ma questo non interessa a nessuno e non è pertinente al tema.
    Sono davvero felice di essermi presa il tempo per leggere un po' da questo blog, dovrei farlo un po' più spesso lo so ma siccome il tempo, l'elettricità e internet vanno e vengono qui, quando ho uno straccio di tempo mi leggo anche un po' dei blog che seguo. E' stato un piacere.
    A presto!
    carlafamily

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    1. Io sono felice per questo tuo commento, e ci tengo a ringraziare ancora il blogger Cervello Bacato che ho ospitato qui col suo racconto... un racconto che ci ha offerto notevoli spunti di riflessione!
      Cara Carla, innanzitutto benvenuta sul Moz o' Clock, mi fa piacere che tu abbia speso del tempo per leggere il mio blog!
      Che dire? Gli invisibili... una volta lessi una intervista a Ian McEwan, uno dei miei scrittori preferiti, che raccontava la sua esperienza in collegio. Disse proprio che per un po' voleva passare per "invisibile" (per lo meno, il senso era questo) proprio per non attirare troppo le attenzioni di terzi.
      Io non so se sono mai stato invisibile, forse in certi frangenti sì, ma a scuola no... però certe volte avrei voluto esserlo :p
      Oggi invece non mi importa di attirare le attenzioni di terzi, anzi cerco lo scontro per spaccare qualche muso! XD

      Un abbraccio,

      Moz-

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  27. Ahauah occhio per occhio!

    Ciao Moz :)

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  28. Molto cinicamente: se tutti i bambini avessero questa 'ingenua' forza di farla pagare ai gradassi, avremo di certo meno palloni gonfiati in giro!!
    Non sono una buonista e se vieni maltrattato spesso le parole servono solo a dare maggior fuoco e bruciori alla pelle e una bella punizione ci starebbe, per taluni.
    È giusto non istigare alla violenza, ma nemmeno alla sottomissione: bisogna insegnare ai bambini ad essere realisti! :°D

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    Risposte
    1. Vero, il porgi l'altra guancia spesso ti fa prendere solo un altro schiaffo.
      Io imbraccio il lanciafiamme, oggigiorno :)

      Moz-

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