> la mia libertà inizia e finisce con quella degli altri


MOOZIK - POLLON, POLLON COMBINAGUAI (C. D'AVENA)

Si è fatto un gran parlare, nei giorni scorsi, del caso Charlie Hebdo.
Caso meglio conosciuto come #JeSuisCharlie, in questo mondo di comunicazione 2.0 sempre più veloce e cannibale.
Tutti sappiamo cosa è successo: la redazione di una rivista satirica francese è stata assaltata da tre terroristi. Risultato: dodici morti.

A cosa ha portato tutto questo? Riflessioni su riflessioni. Politiche, religiose, satiriche.
L'Islam nel mirino. I terroristi erano fondamentalisti, magari pazzi ignoranti o magari istigati. Ma erano terroristi, in primis. Non musulmani. E vero che quelle zone (marcate da una data religione) partoriscono più terroristi di tante altre, ma la differenza tra terroristi e musulmani è la stessa che passa tra il tizio che ha sparato e il poliziotto (musulmano) freddato sul marciapiede dai colpi dei criminali.
L'Islam è una religione come tutte, anche molto affascinante. Avrà i suoi precetti, avrà anche i suoi lati oscurantisti, ma quale religione non li ha?
Fondamentalisti cristiani hanno saputo fare di peggio.

Si è molto parlato anche di libertà.
I tre tizi, a meno che dietro non ci sia un innesco più alto, si sono risentiti di alcune vignette satiriche e hanno compiuto la strage. Hanno ucciso dei fumettisti, oltre che altri innocenti che svolgevano il loro normale lavoro. Charlie è un magazine che fa satira su tutto; un certo tipo di satira, condivisibile o meno. Ha preso in giro le varie religioni, anche quella cattolica.
Perché risentirsene? Chi ha il diritto di privare la gente di una risata (di qualsiasi tipo sia)?
Davvero una vignetta può offendere qualcuno? E se anche fosse, visto che si parla di religioni e quindi non di qualcosa di razionale, dove sarebbe il problema?
La satira non può scherzare su tutto?
Io penso di sì, fa parte del gioco.

Non fa parte del gioco, invece, essere minacciati o uccisi per questo.
Ma la libertà... ci si è riempiti la bocca di questo, quando in Italia ci divertiamo ad autoimbavagliarci da tempo.
Charlie Hebdo
sarebbe leggibile qui da noi? Non credo. La stessa gente che difende la libertà (contro il terrorismo) sarebbe pronta a indignarsi per le stesse vignette se uscissero su una rivista italiana.
Ma chissà, forse, dal sangue di Charlie potrà nascere qualcosa di buono.
Io, nel frattempo, da pagano offeso, organizzerei una spedizione punitiva contro chi ha creato C'era una volta... Pollon. Quarantasei puntate e due tomi di ripetute ridicolizzazioni a danno delle mie divinità preferite, irrazionali proprio come YHWH, Allah e tutto il cucuzzaro.
Pollon Akbar!
Boom.

156 commenti:

  1. Nelle scuole delle banlieue hanno faticato ad ottenere il minuto di silenzio.
    Quelli se lo sono andati a cercare.
    Questo è la pancia delle masse islamiche.
    Saranno masse di terroristi, allora.

    Non e' cosi' irrilevante non chiamare le cose con il loro nome, comunque.

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    1. Innanzitutti benvenuto qui sul Moz O' Clock!
      Posso capire se molti pensano quella cosa lì.
      E non mi stupirei se, uccisi per la vignetta dove Dio è sodomizzato dal suo figliolo, anche i cristiani pensassero "se la sono cercata". Mentre ora tutti dicono #jesuischarlie.

      Moz-

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  2. Il punto è che molti hanno frainteso il senso della frase "Je suis Charlie", che voleva dire semplicemente: libertà di espressione e di pensiero.
    La rivista in sé è avversata da molti fronti, proprio perché la satira è crudele e non fa sconti a nessuno.
    Le polemiche successive sono le solite banalizzazioni e strumentalizzazioni fatte per portare argomenti alla propria parte, quando non se ne hanno evidentemente.
    Le soluzioni lette e auspicate in generale segnano la misura dell'ignoranza diffusa e della chiusura mentale.
    Concordo in tutto con quello che hai scritto.
    E per inciso, Pollon non si tocca ^^

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    1. Io come soluzione avrei voluto che i tre attentatori fossero costretti a sfilare per Parigi con indosso le copertine del giornale.
      Così niente martirio, ma umiliazione. Magari per essersi messi al servizio di logiche superiori dove la religione e il fanatismo sono solo pretesti.

      Moz-

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  3. Mercoledì la rivista uscirà anche qui da noi (per la cronaca come sostegno cercherò di comprarne una copia). Io penso sia intollerabile che in un momento come questo si discuta se alcune vignette erano offensive o meno. Davanti a questi fatti l'unica cosa che si può dire è CHI CAZZO SE NE FOTTE SE ERANO OFFENSIVE. Si può compiere una strage per questo? NO. Erano offensive per gli islamici? CHI SE NE FOTTE! Erano offensive per i cristiani? CHI SE NE FOTTE! Erano offensive per gli ebrei, per i buddisti per scientology? ANCORA CHI SE NE FOTTE!

    Un gesto e una mentalità intollerabile, da estirpare culturalmente. Fatevi una cazzo di risata.

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    1. Sono d'accordo con te.
      Anche io ne prenderò una copia, nonostante sia un tipo di satira non propriamente nelle mie corde.
      Il problema, comunque, è che la gente non vuole ridere.

      Moz-

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    2. Anche io non amo particolarmente la satira politica, ne prenderò comunque una copia per solidarietà.

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    3. Vedremo mercoledì se il giornale ci piace o meno ;)

      Moz-

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    4. Condivido tutto quello che ha scritto La firma cangiante. Uccidere non è MAI la risposta.

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    5. Evidentemente è la domanda, non la risposta.
      La domanda per altre risposte, la domanda posta chissà da chi, chissà perché.

      Moz-

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    6. Condivido pienamente anch'io, chi se ne fotte se erano offensive. E comunque qualcuno mi ha riferito che sul tg2 hanno detto "vi risparmiamo le vignette sul Vaticano che sono francamente offensive. Vabbè, allora ditelo.

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    7. Ecco, appunto.
      Ipocrisia a gogo.
      Ieri ho preso la copia di Charlie Hebdo proprio per vedere di che tenore era la sua satira... Niente per cui offendersi, niente per cui uccidere.

      Moz-

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  4. Non conosco C'era una volta... Pollon, ma per il resto condivido totalmente quello che hai scritto.

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    1. Pollon è un fumetto (poi cartoon) che fa parodie su parodie degli dei dell'Olimpo, rappresentandone simpaticamente più i vizi che le virtù.
      Comunque grazie mille :)

      Moz-

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    2. Non amo la satira politica nemmeno io, ma anche io, come voi, domani compro una copia.Quello che è successo è gravissimo e non dobbiamo mollare e dimenticare.

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    3. Io più che altro, per curiosità, vorrei proprio vedere che tipo di satira è.

      Moz-

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  5. La satira è un segno di civiltà. la religione è un prodotto della civiltà. e su entrambe si può discutere. ma la violenza brutale e inarrestabile a cui abbiamo assistito è la peggior nemica della civiltà e il peggior risultato di un'ideologia religiosa.
    Non resta che combattere l'oscurantismo attraverso la cultura, l'arte, l'educazione.
    è l'unica arma di cui disponiamo. e l'unica di cui abbiamo bisogno.

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    1. Lo penso anche io.
      E' che sempre più spesso tendono a livellare la cultura, appiattirla, mortificarla. Proprio per non farci avere armi.

      Moz-

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  6. « Sembra talco ma non è
    serve a darti l'allegria,
    se lo mangi o lo respiri,
    ti dà subito l'allegria! » (Pollon e la sua polverina magica)
    Immagino possa essere la stessa polverina assunta a sostegno della loro impresa dai fondamentalisti di Parigi.
    Non siamo ancora in un'epoca evoluta. Litighiamo tra condomini e tra amanti.
    Non siamo capaci di uccidere solo perché non cresciuti nella striscia di Gaza o pompati a dovere da un tutor specializzato nel fomentare l'odio.
    Ma ci basta un fuorigioco o un anonimo sul blog per mandarci il sangue agli occhi.
    La mia paura è che l'epoca non evolva affatto. Anzi.

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    1. Anche questo è molto vero franco. Non siamo evoluti (mi includo pure io), non abbiamo ancora un'intelligenza selettiva!

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    2. Franco, Pier...
      sì: l'odio fa parte dell'uomo, ahimé.
      E siamo in un'epoca in cui per scattare ci vuole poco. La frenesia del quotidiano ci distrugge... è il logorio della vita moderna.
      Ma un Cynar non basta, e forse nemmeno polverine miracolose e rilassanti.

      Moz-

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    3. Buongiorno a tutti, mi inserisco qui perché... condivido il timore di Franco e in tanti, troppi hanno frainteso il "Je suis Charlie" che significa semplicemente "libertà di espressione e di pensiero".
      Caro Moz, mi piace invece molto la nostra sintonia, anche io oggi esco con un post su Parigi a sostegno della libertà e della tolleranza. Poi, compro anche io mercoledì il settimanale francese che entra nella mia collezione di giornali che ogni tanto accarezzo.

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    4. Ciao Gloria!
      Secondo me, frainteso o meno, la gente anche italiana si è schierata. Vuoi perché pecoroni, vuoi perché fomentati nell'odio anti-islam, hanno usato l'hashtag inneggiando alla libertà di satira.
      La stessa gente che sarebbe pronta a firmare petizioni per far chiudere lo stesso giornale qui da noi... un cortocircuito bellissimo, perché io amo vedere come si comporta la plebe di basso rango mentale. Purtroppo.

      Moz-

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    5. ..lo compro anche io, a Roma, al paesello tuo non so se arriva.. intanto invito tutti quelli che dicono "lo comprerò!" a postare la foto sul blog...

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    6. ... e non dimentico che quando andavo in giro con Il Male, indimenticata rivista dissacratoria nazionale, ero visto come un pericoloso sabotatore del quieto vivere e dei buoni costumi...

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    7. La mia edicola è fornitissima, e credo comunque che -freddo marketing mode on- lo faranno arrivare anche ai pascoli in Sardegna! :)
      In ogni caso... non posterò la foto sul mio blog perché ho gli slot tutti occupati. Preferisco postare la foto del prossimo Diabolik :D

      Ah... Il Male, rivista bellissima (e Frigidaire?)

      Moz-

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    8. Frigidaire in confronto era una fanzine delle suore di clausura.. hihi..

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    9. A me piaceva molto Frigidaire :)

      Moz-

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  7. Da questo lato della barricata non ci sono certo dei santi, ma la stessa feccia che c'è dall'altro lato. Non voglio certo giustificare niente e nessuno, però qualcuno una volta ha detto saggiamente: "Terroristi è come gli eserciti più grandi chiamano gli eserciti più piccoli".

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    1. Appunto, siamo tutti uomini e tutti potenzialmente pazzi.
      Che episodi del genere succedano più frequentemente da un lato della barricata ci sta (ma ne siamo sicuri? O cose analoghe e più "civili" ci vengono taciute?), ma è proprio vero ciò che dice la frase :)

      Moz-

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  8. La storia mette sempre le cose a posto, piaccia o meno

    Mentre su C'era una volta Pollon ti seguo

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    1. E' vero. Sarà una cosa cinica ma è proprio così: la storia determina tutto.
      Pollon io lo amo, ma appunto se fossi pazzo potrei voler colpire i creatori di quell'opera. La follia e la ragione sono relative.

      Moz-

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  9. Solo tu puoi passare da Charlie a Pollon:-)

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  10. Su questi fatti si è scritto molto e molti articoli a un certo punto mi hanno fatto storcere il naso. Il tuo no. Con il tuo stile diretto sei riuscito a esprimere proprio quello che penso anch'io.

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    1. Grazie mille Tenar, son contento che l'articolo ti sia piaciuto.
      Ormai si era già detto di tutto e di più, ho anche tentennato un po' nel pubblicare questo post, ma alla fine ho deciso di dire la mia comunque :)

      Moz-

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  11. Ma che caspita è 'sto Pollon? :O

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    1. Un fumetto/cartoon che prende bonariamente in giro gli dei dell'Olimpo^^

      Moz-

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  12. Ciao Moz...
    credo davvero si debba difendere sempre la libertà di opinione... ripeto sempre e in qualunque parte del mondo. Purtroppo noi europei ci accorgiamo di questi problemi solamente quando veniamo toccati direttamente per il resto ci giriamo dall'altra parte.
    La realtà purtroppo è che passato qualche mese tutto tornerà come prima a livello di opinione pubblica, mentre i governi utilizzeranno questa tragedia per porre regole dure che non servono a nessuno.
    La realtà purtroppo è che Charlie Hebdo vendeva poco, la gente non lo comprava. Qualche mese fa aveva fatto una campagna per chiedere fondi ottenendone pochissimi.... possibile che ci si accorga dell'importanza di un giornale come questo solo se succedono tragedie? E' così...
    Da noi non sarebbe durate nemmeno un anno questo giornale... da noi le testate interessanti durano qualche mese e poi chiudono perché la gente non legge i giornali a parte OGGI, NOVELLA 2000 etc... da noi in passato hanno fatto editti bulgari contro una persona come Biagi... che altro dire.
    un saluto

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    1. Ma magari Charlie non è nemmeno un giornale che fa satra così geniale, per dire. Non lo so, perché non l'ho mai letto, ma tutto può essere.
      Certo è vero che ci accorgiamo delle cose solo quando succedono episodi gravi. Però appunto: ora tutti hanno difeso Charlie, in primis qui da noi (stigmatizzando la scelta americana dell'autocensurare le copertine del magazine durante i servizi giornalistici...) Voglio vedere se qualcuno avrà mai il coraggio di dar contro a satira analoga (che sfotte la religione, in primis) dopo quanto accaduto.
      Magari, appunto, dal sangue di Charlie può nascere qualcosa di nuovo.

      Moz-

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  13. anche ora ho scoperto la scritta sex in rosso!!!!
    articolo bello e ben scritto..... condivido quel che hai detto!!!! ;-)

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    1. Grazie mille Pool!
      Beh, qua hai perso la vista per scoprire la scritta subliminale! :)

      Moz-

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  14. Hai letto "Non siete Charlie" di Fabrizio Casalino?

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    1. Assolutamente vero!
      Cristiana
      http://urbanpost.it/fabrizio-casalino-parla-della-strage-di-parigi-col-caxxo-che-voi-siete-charlie

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    2. Eccomi... sì, parole dure e vere.
      Ma noi italiani siamo così, si sa.
      Appunto spero che ora, dopo aver difeso Charlie con quell'hashtag in francese, nessuno di noi possa mai dire "abbasso il giornale tot perché fa vignette contro Dio"

      Moz-

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    3. Mi rivedo nel pensiero di Casalino e un po' anche nel tuo, anche perché è fin troppo facile essere Charlie adesso e lo dimostrano tanti giornalisti, tv e quotidiani e politici che la libertà d'espressione molto spesso non sanno nemmeno cosa sia.
      Basta vedere a che posto sta l'Italia come libertà di stampa
      P.S: Pollon non si tocca. :-P

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    4. Pollon è salva, non temere! :)
      Sicuramente più della libertà di stampa italiana, che come fai notare, è a fondo classifica stile stati dittatoriali.
      Eppure, tutti sono Charlie in questi giorni: wow -.-

      Moz-

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  15. In Italia più volte la satira è stata azzoppata, quindi no, Charlie non funzionerebbe qui. Penso che l'unica satira che possa offendere sia quella rozza e banale e poco intelligente, ma molte volte l'intelligenza è negli occhi di chi guarda, c'è o non c'è.

    Quanto a Pollon, ti stronco le gambe.

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    1. A me Pollon piace da matti, ma immagina che fossi matto davvero (oltre che pagano)... non tollererei gli insulti alle divinità :)
      Perché tutto è relativo, e secondo me su un argomento così personale (e, ripeto, irrazionale e illogico) come la religione, si ha a priori il diritto di scherzare, senza paura di offendere.
      Chi si offende è fetente, dopotutto.
      E i fetenti armati (e magari istigati chissà da quali giochi di potere) fanno cagate come quella successa la settimana scorsa.

      Moz-

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  16. Quoto Ernest e penso che la maggior parte italiana che sbandiera il "Je SuisCharlie",
    abbia approvato berlusconi e l'editto bulgaro ai danni di Biagi e Luttazzi.
    Cristiana

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  17. Concordo con pier, in Italia non potrebbe mai esistere un Charlie Hebdo… figurarsi… Anche qui la libertà di espressione è bella che imbavagliata, solo in modo più silenzioso e subdolo...

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    1. Verissimo.
      Ma forse, dico forse, anche la nostra satira sa essere all'occorrenza più subdola e tagliente, proprio per sfuggire a questa censura.
      Hai presente le canzoni a doppio senso che uscivano sotto il regime fascista?
      Zio Benny che le cantava e ballava, e quegli artisti che lo pigliavano per il culo^^

      Moz-

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  18. Ma meno male che esiste la satira.
    E' anche grazie a quest'ultima se la gente è informata su alcune cose che altrimenti non saprebbe nemmeno.
    Anche la satira è informazione, in un certo senso.
    PS: non mi toccare Pollon!!!! :-D

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    1. Pollon la amo, non temere! Non sono un fondamentalista, io :)
      Comunque sì, anche la satira informa, senza ombra di dubbio.

      Moz-

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  19. Non c'è blog che non abbia parlato di Parigi (a parte il mio al di fuori del mondo perché è così che lo voglio), ma questo blog, come sempre, parla in modo diverso.

    Io non commento mai cose di questo genere, perché non ne sono proprio capace. Non sono di quelli che si son messi in bacheca "io sono Charlie"... non sono così, forse troppo menefreghista... io sono Ispy, punto. Non sono Charlie, non sono Luca, non sono Davide... sono io. Ok... dietro c'è un messaggio, un urlo alla libertà che non sembra mai un diritto ma spesso si trasforma in una sorta di "cosa da evitare". Quindi, se i bambini si tirano i capelli se gli si offende il Pokemon, i terroristi ammazzano se gli si offende il loro profeta con una vignetta... qual è la differenza? Il mezzo? L'età? Il motivo?

    Apparteniamo al genere umano, non c'è altro d'aggiungere.

    Ispy 2.0

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    Risposte
    1. ah ecco ...dunque siccome come essere umani siamo " cattivi" a prescindere
      e nonostante neanche più all' asilo si fanno " la guerra" per te è' normale uccidere qualcuno perché gli offende la merendina, per dire.
      ooohhh ma che cazzata stai dicendo?
      oh Moz pensaci tu...come una vecchia réclame

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    2. @Ispy: riflessione giusta, la tua.
      Purtroppo è vero che è insito nella natura umana agire così. Perché manca l'istruzione a riguardo, sia per il pokèmon sia per le vignette.

      @S. credo che volesse dire proprio l'esatto contrario, ossia che è purtroppo comportamento umano agire in modo violento (concetto che anche altri, più sopra, hanno discusso: la freneticità di questo mondo cannibale che ci assale). Soluzione? La cultura, vera e seria. Non quella di questa nostra scuola.

      Moz-

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    3. bello scoprire che non capisco più nulla, è fraitendo tutto, sopratutto con Ispy ....insomma ve la cantate e suonate...ragazzi il blog non deve rispettare il politicamente corretto, deve creare confronti, certo con educazione, ma così, si svilisce il senso, se deve vigere il dos tu des, scusate ma io combatto da una vita sto modo...me ne tiro fuori.
      cordialità

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    4. S. non ho capito cosa intendi... Non credo che abbia censurato qualcosa o fatto in modo di mettere a tacere confronti.
      Io ho interpretato il commento di Ispy in quel modo (anche perché un po' lo conosco) e immagino proprio che non volesse giustificare l'atteggiamento umano, ma dire semplicemente "fa parte della natura dell'uomo", come constatazione.
      Il do ut des non piace nemmeno a me, ma qui non si sono mai fatti sconti a nessuno... credo che commenti e risposte di questo post stesso ne siano la prova ;)

      Moz-

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    5. Moz non continuare ad offendere la mia intelligenza, grazie!
      si, non censuri alcuno, ma fai a chi figlio e a chi figliastro.
      Comunque non è un problema.

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    6. Miki, evito di rispondere ad S. perché ci sono evidenti problemi di "comprensione del testo"... a me interessava che tu capissi il mio commento, e ovviamente lo hai capito senza alcuna difficoltà. ;)

      Ispy 2.0

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    7. S., assolutamente non è così e il fatto che tu mi stia dicendo questa cosa offende me, non te.
      Non capisco dove vedi che ho fatto figli e figliastri, io mi sono limitato a commentare i vostri commenti con quello che vi era scritto: dire tra le righe che tizio o caio abbia detto che è normale farsi la guerra secondo me è ingiusto, perché il senso del messaggio non era evidentemente quello...
      A questo punto, a leggere tutto alla lettera, io stare partendo per Tokyo, andando a uccidere l'autore di Pollon.

      Moz-

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    8. Leggo S. animata da una vaga vena acredinosa. Mi vengono in mente anche strane assonanze tra S. e altre s liberamente circolanti in web... chissà...

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    9. Franco, non fare paragoni spericolati! :)
      Non so cosa le sia preso (avrà i suoi motivi e le sue ragioni), ci certo un po' ci sono rimasto male per quel che mi ha detto, e mi piacerebbe chiarire...

      Moz-

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  20. Concordo con te, e con tutte le opinioni giustamente ferme e intransigenti espresse da tanti altri commentatori: sulla Libertà d’Espressione (e di Risata) non si può discutere, punto e basta.
    Spiace dirlo, perché non sono un amante dei “cori”, ma in questi casi chi stona, chi tentenna, diventa un complice e un potenziale traditore. Persino autorità di tutte le stramaledette religioni, persino islamici intervistati fuori dalle moschee, sono stati concordi nel dire che “erano soltanto vignette”. Eppure su tanti forum italioti ne ho lette di cotte e di crude, da parte dei soliti fessacchiotti bigotti (per non definirli peggio)
    L’opinione più inaccettabile e delirante che ho dovuto sopportare (troppe volte) in questi giorni, da parte dei baciapile leccadogmi, è stata quella secondo cui erano le vignette a rappresentare un reato di istigazione alla violenza (!!). La solita vecchia, triste storia della colpevolizzazione della vittima, lo sport preferito delle menti contorte. Perché non tengono acceso il cervello?
    Dire che delle vignette sono istigazione alla violenza EQUIVALE a dire che le donne a volto scoperto sono istigazione allo stupro. Tenessero acceso il cervello, please!

    Poi, visto che hai scherzosamente stimolato un dibattito semiserio su “altre” cose che si possono considerare “offensive”, personalmente voglio aggiungere che ciò che trovo davvero imperdonabilmente offensivo per l’intelligenza, e volgare (e pericoloso per il nostro futuro) è invece la banalità, la superficialità, la vuotaggine tecnoglionita: esemplificata dai giornalucoli italioti che dopo una giornata simile hanno sbattuto in prima pagina un calciatorozzo che si fa la fotina con lo smerdphone dopo un gol!! (Invece di privilegiare semmai le immagini dei suoi avversari, che avevano JE SUIS CHARLIE stampato sulle maglie!!)

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    1. Strage o non strage, io posso anche essere d'accordo con quanti non vedono di buon occhio questo tipo di satira. Dopotutto non deve piacere per forza: anche io non amo, per dire, il 90% dei tipi di comicità che vediamo nel quotidiano. Magari, se lo avessi letto, non amerei nemmeno Charlie Hebdo.
      Ma ovviamente non si può pensare nemmeno per un secondo che "se la sono cercata", perché a questo punto diventa impossibile parlare di tutto. Io stesso se venissi ucciso per uno dei miei post formente antidemocratici e sprezzanti verso le masse, me la sarei quindi cercata...
      Quoto infine sull'ultimo concetto espresso... ma in Italia è questo quello che conta, a volte penso che nonostante le violenze che genera, l'argomento in questione sia l'unico collante.

      Moz-

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    2. Moz.. se ti fanno fuori resterebbero sette/otto cloni a far danni.. sereno!

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    3. ...e la colpa sarebbe anche solo vostra, visto che li avete lasciati in vita voi!! :)

      Moz-

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  21. Adesso ci sono già gli hashtag Io non sono Charlie perché si sono accorti che ''la sua satira è troppo offensiva''. Vaaabbè... e qualcuno dice pure che se la sono un po' cercata. Vaaaabbè... Praticamente tutti quelli che prima #JesuisCharlie l'hanno condiviso senza capire una beneamata strasega.
    Comunque Pollon è la rompiballe di tutti gli dei. W Pollon!

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    1. Ovviamente è così: io sono pronto a giurare che, chiedendo a qualcuno, ti risponderà che Charlie è il nome del tizio ucciso dai tre terroristi.
      La massa non capisce MAI niente, nemmeno tutta la gente che era a manifestare. La massa è il vero cancro della società: o la sfruttiamo anche noi come fanno i potenti, o la lasciamo come carne da macello.

      Moz-

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    2. non penso proprio che i francesi ieri erano solo " massa"
      cosa che vale forse per gli italiani, del resto La Russa, e quelli come lui
      erano in piazza, dopo aver più di una volta censurato la Gizzanti, Santoro etc..diciamo che la massa ignorante esiste sui blog e nei social

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    3. Sicuramente i blog e i social in generale sanno raccogliere la bassezza della società, magari involontariamente.
      Quello che dici su La Russa & co. lo condivido in pieno, ed è esattamente quel che intendevo io ne post, quando ho detto che la stessa gente riempitasi di #JeSuisCharlie su bachece e altrove, sarebbe pronta a firmare petizioni per chiudere un qualunque Charlie con vignette che ironizzano su Italia o religione cattolica :)

      Moz-

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  22. Credo che tutti noi sappiamo farci quattro risate di fronte ad una vignetta divertene, fosse anche in rappresentazione del "Supremo". Però c'è un limite a tutto questo. Lo stesso limite che ci frena, per esempio, se parliamo di sesso. È facile scadere ai livelli della pornografia, come lo è altrettanto quando si parla di ciò che abbiamo di più sacro a mondo. Allora non fa più ridere. Non è più una barzelletta. Non si chiama più satira ma cyberbullismo, visto che si vuole colpire in modo doloso le persone a cui è caro Dio ... questa non è più liberalità ma è cattiveria allo stato puro, carissimo Moz.

    Ovviamente, non per questo vanno uccisi. Quindi, condanno con tutte le mie forze la violenza fisica... ma anche quella verbale!


    ^_^

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    1. Ciao Sal!^^
      Ne abbiamo parlato a lungo, ormai, io e te.
      Come ho scritto sopra, capisco chi non apprezza certa satira (probabilmente non piace nemmeno a me, nella stessa misura in cui non amo i carciofi).
      Ma appunto, si discute di gusti.
      C'è gente che ride per questo e gente che ama i carciofi, non possiamo impedire che altri li mangino.
      Perché a questo punto, nessuno potrebbe fare più nulla, offendendo una, cento o mille altre persone. La satira è satira, la religione è una cosa personale e chi si offende è fetente, si dice ;)

      Moz-

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    2. MOOOOOOOOOZ... chi si offende è fetente, ma chi offende è assai più fetente... tieh!!

      :-P

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    3. Ma qui nessuno offende, la satira non è mai per offendere, anzi è una forma di cultura anch'essa :)

      Moz-

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    4. Ah sì? E qui nessuno si offende... mi andava di sparare. Mo' vogliamo sindacare su questa mia forma di cultura?

      ^_^

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    5. Moz, lassa sta a Jennaro e dimme 'nu poco addò Maronna sta 'stu confine tra 'a libbertà toja e chella mia. Io aggio cercato con Google Maps ma nun l'aggio mica truvato...

      ^_^

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    6. @Jennaro: ahaha, allora come cantano i Litfiba "se è buono quel che è buono, se è male quel che è male, ognuno ha una ragione per ammazzare..." :)

      @Sal: tra la Campania e la Puglia XD

      Moz-

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    7. Visto, Moz, un "filino" proprio. Così sottile e trasparente che quasi ci inciampavo...

      ^_^

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    8. Ahaha, e in mezzo c'è la Terra Perduta del Prete Gianni :)

      Moz-

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  23. Io sostengo che prima di essere terroristi, quei soggetti sono definibili semplicemente pazzi. Quindi nell'eventualità di cattura di tali tipologie di persone, non devono essere messe in carcere ma in un manicomio.
    Mi piacerebbe tanto scoprire però cosa c'è alla base del fanatismo. Cioè come può avvenire un passaggio di informazioni e regole così inculcante da convincere di essere nel giusto , quando si va chiaramente ma sopratutto umanamente contro i principi della natura dellì'essere umano.
    Perchè non è possibile eliminare il problema alla radice e pertanto catturare i leader che diffondono il virus di tale tipo di pazzia?

    Buona giornata
    Enza

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    1. Sai perché non è possibile?
      Perché quei leader sono dove meno te lo aspetti. Non di certo nel deserto dietro a teloni color sabbia; non con turbanti, non in palazzi arabeschi.

      Moz-

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    2. Bravo è proprio così. Purtroppo i veri colpevoli, i signoroni colpevoli che non ci pensano un attimo prima di decretare la morte di altre persone. Loro non sono certo dove i folli pensano che "facciamoli fuori tutti in un colpo solo" è la soluzione al problema. Anzi errori passati dimostrano che così morirebbero quasi solo persone innocenti. ....ed è abominevole rischino di pagare solo gli innocenti per colpa di chi magari nuota nel lusso in rispettabilissimi luoghi alla luce del sole.
      No scoviamo i colpevoli e dopo decidiamo del loro destino.
      Personalmente non credo sarei poi tanto indulgente ma tant'è.
      Mary

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    3. Il problema è che... queste persone sono imprendibili.
      E si insinuano all'interno delle sacche di pensiero, anche il nostro.
      Pure io ho fatto il loro gioco, in parte, pubblicando questo post.

      Moz-

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    4. Imprendibili....forse perché detengono in mano il destino...e la reputazione di altri individui....è sempre il gioco delle figurine...del carta vince carta perde....una sorta di effetto domino...."se vado giù io...porto giù anche voi"...che poi è il motivo per cui non si trovano pressoché mai i veri colpevoli....soltanto pedine divenute scomode e quindi...sacrificabili. ma questo purtroppo è applicabile a tutto, collusione/corruzione nella politica etc, non soltanto a queste questioni.
      Mary

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    5. Esatto, è proprio il mondo che va così, inesorabilmente.
      E noi cosa possiamo fare?
      In primis, non fare il loro gioco: non fare il gioco dei potenti.
      Io la penso così.

      Moz-

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  24. Io a volte mi sento ingenua e per me la libertà è libertà. La satira è satira punto. Sai che è fatta in un certo modo e se non ti piace la ignori, di certo non cerchi di sopprimerla. Appunto, la mia libertà inizia e finisce con quella degli altri. Questo me l ' hanno insegnato piccola, al catechismo. E ci ho sempre creduto fermamente. Poi però, quando ho sentito mia madre esclamare "ma se quelli sapevano che le loro vignette davano fastidio, perché hanno continuato a farle?" mi è crollato il mondo addosso si, e la mia risposta è stata "quanti Galileo Galilei devono ancora rinunciare alle loro idee in cambio di una triste vita?" ...perché abbiamo scoperto il fuoco e poi abbiamo iniziato a dire che è troppo pericoloso? ...

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    1. Esatto, è così.
      Che poi, è bene sempre ricordare che queste cose possono essere pretesti per giochi più grandi, eh.
      Resta che, come credo, qualunque sia la mente, la mano è quella di tre ignoranti reclutati per la causa. Sfruttati, magari.
      In fondo posso capire la tecnica, hai presente Scar con le iene? E' uguale.
      E io amo Scar.

      Moz-

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  25. L'argomento è particolarmente "scomodo", nel senso che non è esauribile in un post, in un commento, ma credo nemmeno in 100... va a toccare diverse sfere, troppo personali.
    Quindi, andando oltre tutto questo, le religioni, la satira ecc... io credo che uccidere sia un gesto abominevole e ingiustificato, che nessun dio (volutamente minuscolo lo scrivo, visto che qua possiamo riferirci a molteplici) può avallare. Se è "avallato", probabilmente c'è qualcosa che non va in quella religione, secondo me.
    In ogni caso, questa è solo la punta dell'iceberg, prevedo cambiamenti radicali da qui a breve... speriamo bene.

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    1. E' vero, argomento complesso e con ribaltamenti che vedremo solo nell'immediato futuro.
      Ho voluto dire ugualmente la mia.
      Di certo ci sono pazzi che se la sono presa (contenti loro...), io conosco personalmente musulmani che di vignette e cazzi vari se ne fregano, perché la satira è satira :)

      Moz-

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  26. "La mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri" ." Non fare agli altri ciò che no vorresti fosse fatto a te ". Queste frasi , lette molti anni fa ,hanno forgiato il mio carattere. La satira non mi piace. Il rispetto e la tolleranza sì. Il Corano non dice di uccidere, ma di perdonare. Questi sono solo dei fanatici ignoranti. Io ho vissuto
    all'estero in casa di Ebrei . Loro andavano alla Sinagoga il sabato , io in Chiesa la domenica . Mangiavo kohser .Nessun problema . Ho amicizie di svariate religioni
    e anche atee . C'è rispetto. Biagi , Luttazzi ,Montanelli furono silurati. Leggete Travaglio ." La politica è l'arte di evitare che la gente si interessi di ciò che la riguarda ". Paul Valèry . Laura A.

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    1. Ciao Laura!
      Come hai visto, ho apportato una modifica al precetto che citi inizialmente. Io ho gli stessi diritti degli altri, e la mia libertà non finisce dove inizia la vostra, ma finisce con la vostra :)
      L'Islam, come tutte le religioni, è un insegnamento affascinante. Condivisibile o meno. Io non sono cristiano, ma reputo comunque affascinante la religione cattolica e cristiana, nonostante non sia d'accordo col concetto stesso di religione (figurarsi i suoi precetti, quindi^^)
      Il rispetto è tutto, ma c'è gente che ci gioca su. E di certo non sono gli stessi che fanno satira a riguardo ;)

      Moz-

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  27. Ciao Miki, non posso assolutamente darti torto!!!!
    In più, la satira per esser vera deve essere equa. Colpire i difetti e gli errori di tutti quanti. Che ci piaccia o no.
    Non piace la satira? Si legge altro. Privare della libertà qualcuno è un delitto. Ucciderlo per privarlo della libertà è un abominio.
    Poi, che a volte la satira diventi pesante posso anche essere d'accordo però o la satira colpisce tutti o non è satira ma persecuzione.
    Ciao bello!

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    1. Infatti, mi pare che il giornale in questione colpisse tutti indistintamente, e per fortuna.
      Ho visto una vignetta (ma credo l'abbiamo vista tutti) che è, per la religione cattolica, un bestemmione tale da farti attraversare tutti i gironi dell'Inferno andata e ritorno.
      La vedo come te: la libertà in primis, anche di poter ridere delle cose in cui credono gli altri (o crediamo noi stessi).
      Secondo me lo stesso Dio (in uno dei suoi molteplici e fantomatici nomi) si farà le sue risate.

      Moz-

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  28. Moz, su una cosa non sono d'accordo con te, i cristiani, con le loro crociate, inquisizioni ecc, nella storia passata hanno fatto tante brutture, ma, mi sembra che si e' evoluta nel tempo, e' cambiata, sotto certi aspetti, mentre qui stiamo ritornando indietro nel tempo mi sembra, non c'è evoluzione ma involuzione.
    E nella maniera piu' atroce e piu' brutta, nel terrore, nel sangue...che ne dici delle bimbe Kamikaze, fatte saltare in nome di Allah?!

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    1. Sai zia, cosa penso?
      Che se si creassero occasioni propizie e terreni fertili, vedremmo tranquillamente anche qui da noi gente pronta a fare cagate simili.
      Perché l'uomo è così, ignorante per natura e soggetto a logiche superiori... ci vuol poco a sprofondare nel medioevo, o forse non ne siamo mai del tutto usciti...
      Un bacione!^^

      Moz-

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  29. ..."Io farei satira su tutto", l'ho letto a chiusura di un post ed ho condiviso. Come ho condiviso: "soprattutto su noi stessi". "Se la sono/ se l'è cercata" è una frase viscida, che viene usata spesso e da tanto anche su altre forme di violenza. Ma hai ben messo in evidenza nel tuo post che siamo una società "cannibale" e questo dice tutto. Perché al cordoglio per i morti, e non solo i ragazzi di Charlie, ma per tutti quelli che, meno noti e meno "internazionali", sono e stanno morendo, si dovrebbe pensare ai giochi di potere che stanno dietro. La difesa della libertà che tutti stanno invocando è oramai uno scheletro e fa paura che ci si accorga della sua necessità solo a seguito di una tragedia strumentale e strumentalizzabile. Ma come in Pollon ognuno capisce quello che vuole capire.

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    1. Esatto. La cosa pericolosa è la strumentalizzazione di quanto avvenuto.
      Considerato che potrebbe anche essere avvenuto proprio per venire strumentalizzato.
      Se la sono cercata è una frase orribile sia qui sia altrove, quando si verificano prevaricazioni di questo tipo, e solo in questo caso... perché altrimenti il "chi è causa del suo mal pianga se stesso" è una frase sempre vera, sebbene in altre circostanze :)

      Moz-

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  30. La libertà d'opinione deve esistere sempre e non è trattabile. La cosa più vergognosa che molti politici parlano di libertà, quando poi in Italia questi diritti vengono repressi.
    Saluti a presto

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    1. Appunto si viene a creare questo cortocircuito da bassa plebe, e io ci sguazzo dentro. Ricorderei a quelle stesse persone, quando censureranno il nostro "Charlie", che avevano usato, come pecoroni, l'hashtag #JeSuisCharlie.

      Moz-

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  31. Moz, ti chiedo una cosa: basta con i paragoni islamici/cristiani. Che le gente cristiana abbia sbagliato è indubbio, di errori ne ha fatti nel corso dei secoli, ma dire che sono peggio dei fondamentalisti islamici è esagerato oltre che una captatio benevolentiae generale.
    Parigi è una città ferita e con lei anche la libertà di espressione.
    Non si può uccidere per delle vignette, non si può uccidere per cercare di imporre una religione.
    Spero che la Francia risponda adeguatamente, senza mostrarsi impaurita.

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    1. Io ho solo detto che in passato hanno saputo fare di peggio :)
      Comunque, è sempre pericoloso dire che gli islamici uccidono per delle vignette o per imporre la loro religione (e se anche fosse, una vale l'altra... :p), perché non è così: i musulmani non impongono niente, il Corano non dice alcuna cosa cattiva (non più della Bibbia, almeno).
      La Francia deve rispondere adeguatamente, ovvio. Io stesso avevo in mente una punizione per gli esecutori materiali dell'assassinio.

      Moz-

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  32. Moz mi dai il pretesto per dire una cosa che sento.
    Condanno il terrorismo e ogni forma di estremismo, ma non io non mi sento Charlie Hebdo.
    Ti faccio un esempio: se ripenso all'Undici Settembre rabbrividisco, ricordo ancora quelle immagini in diretta. Penso all'orrore di chi ha vissuto quell'inferno e sono triste. Ma questo non mi ha fatto diventare filo-americano, sono ancora contrario alla politica estera (e non) americana.
    Lo stesso vale per qui. L'orrore accaduto in Francia non lo potrò scordare...
    Sono triste e rammaricato quando succedono queste cose. Ma non mi sento di battermi il petto e urlare: "Io Sono Charlie Hebdo".
    E con questo non voglio dire che sono contrario alla libertà d'espressione! Per farti capire: io mi farei prendere il culo da un Luttazzi o un Guzzanti (comici che adoro)!
    E' solo che sono incazzato con tutto e tutti...
    Hai ragione a dire "Charlie Hebdo sarebbe leggibile qui da noi? Non credo. La stessa gente che difende la libertà (contro il terrorismo) sarebbe pronta a indignarsi per le stesse vignette se uscissero su una rivista italiana." : la penso esattamente così in questo caso.

    Per il resto... sulla questione della libertà di parola e della satira dovremmo stare ore a parlarci.
    La satira mi ha insegnato che ogni tanto dovremmo ridere di noi stessi, dovremmo prenderci meno sul serio. Ma mi ha anche insegnato che "non è censura" dire che non mi piace o non mi ha fatto ridere. E' censura quando: t'impongo di farla sparire dalla circolazione... Se lo capissero tutti sarebbe davvero diverso.

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    1. La vedo esattamente come te. Ma in pratica stavolta cosa è successo?
      Un 11 settembre con in mezzo la satira. E di conseguenza, i pecoroni che nel 2001 gridavano iu es ei, iu es ei... ora hanno usato l'hashtag... ma stavolta per difendere (direttamente o meno) una libertà che molti di loro sarebbero pronti a imbavagliare, se toccasse la loro sfera (politica, sociale, religiosa).
      Ma è questo il bello della massa. Pertanto meritiamo tutto questo.

      Moz-

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  33. ...anche quando sei l'ultimo a scrivere di certi argomenti, mai nulla di scontato e banale.

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  34. Ciao Miki,
    Come di consueto devo farti i complimenti per il tuo post che condivido pienamente (Pollon non si tocca!!! ^_^)
    In questi giorni vi è un gran parlare del perché "je suis Charlie".
    Personalmente non condivido le loro vignette, anzi alcune mi sono giunte sotto gli occhi e le ho trovate ignobili. E sicuramente comprendo come alcune di esse abbiano potuto far indignare qualcuno. E sono d'accordo che se il Charlie Hebdo fosse uscito in italia probabilmente non avrebbe avuto un gran seguito. Ma perché ad una matita non è stato risposto con un'altra o con una voce, con un corteo di protesta?!? Perché arrivare ad imbracciare le armi ed uccidere?!? Perché si è esseri ignobili, terroristi, che non meritano alcun perdono. E sottoscrivo la tua precisazione, terroristi non musulmani. Perché è ancora più orribile cercare di prendere a pretesto un atto come questo per fomentare odio e razzismo. E perché a mio parere l'unica discriminazione intelligente che dovrebbe contare è la colpevolezza a prescindere dal l'identità di chi la porta. Quei tre individui per me è indifferente fossero musulmani (così come lo era il poliziotto loro vittima) erano colpevoli punto solo questo e come tali hanno pagato.
    Quindi "io sono charlie" non per condividere il loro operato ma per ciò che rappresenta la loro morte. Un attacco alla libertà di stampa e data l'ubicazione, all'europa.
    Ed in questo mi perdonerai la retorica ma adoro Voltaire. Quindi non devo per forza concordare con l'opinione di qualcuno per apprezzare l'idea che possa continuare ad esprimerla. Per questo "je suis Charlie".
    Mary

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    1. Ecco, Mary: hai ben detto... sicuramente questo episodio è stato strumentalizzato, o addirittura è nato per essere immediatamente strumentalizzato.
      E sarebbe la cosa più grave, purtroppo.

      Moz-

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  35. E' bene rivendicare la propria libertà di pensiero e di espressione (la mia tesina di 5° superiore era intitola proprio così). Io penso che ognuno abbia diritto ad esprimersi e la morte é davvero qualcosa di non tollerabile in questo caso. Non ci sono scusanti. Poi vabbè, inutile dire che l'ipocrisia con Je Suis Charlie ha raggiunto i massimi livelli in certi casi e ovviamente non tutti siamo Charlie (specie qui in Italia dove la censura spesso regna sovrana), ma tutti dovremmo essere promotori della libertà di espressione!

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    1. Io non vedo l'ora che arrivi una rivista di satira similare a Ciarlì, qui da noi, per vedere come i voltagabbana cambieranno pensiero. Sarà stupendo... prima tutti pecoroni perché se non mette #jesuischarlie non sei nessuno e sei fuori dai giochi del gregge, poi tutti pecoroni perché l'hashtag sarà #difendiamolareligione :)

      Moz-

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  36. Miki molto molto bello questo post sulla libertà.
    Chi meglio di te avrebbe potuto parlarne? Credo nessuno.
    Io non riesco ancora a esprimere il mio giudizio su quanto è accaduto, ho ancora bisogno di metabolizzare. Anche lo stesso grande evento che si è tenuto ieri a Parigi ha un qualcosa di ipocrita racchiuso in se'. A partire dalle grandi personalità a capo dell'evento, che in passato non hanno rappresentato la libertà ma ben altro.
    Sono indignata per tutto quello che sta succedendo, per il razzismo che inevitabilmente si sta diffondendo, per questa società che sta diventando ogni giorno di più specchio di queste tragedie e per l'ipocrisia che dilaga.
    Scusa per il mio commento inconcludente.
    Un abbraccio

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    1. Non è affatto inconcludente, anzi hai detto una cosa davvero interessante: i capi di Stato che hanno fatto la comparsata... bella ipocrisia.
      Idem sul razzismo che si sta diffondendo... l'Islam ora è bersaglio di questi attacchi, purtroppo. L'ignoranza vince sempre su tutto.

      Moz-

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  37. Mi piace quello che hai scritto. Non è facile scrivere quando ancora senti l'orrore degli spari e un momento di riflessione aiuta a vedere meglio.Trovo commenti molto interessanti,ma da te è sempre così,che portano contributi validi alla discussione. Je suis Charlie:la rivista,con i suoi contenuti,può piacermi o no,ma voglio avere la libertà di leggerla,se mi va,di criticarla.In Italia abbiamo avuto una lunga tradizione di pubblicazioni satiriche,di ottimi graffianti vignettisti,dico abbiamo avuto perché da qualche tempo si ride"a soggetto",non abbiamo più il gusto della satira, sempre dissacrante,dell'ironia.Ci uniformiamo,ci omologhiamo.Se da questa tragedia può nascere qualcosa di buono,essere tutti Charlie ha senso.

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    1. Se il mio blog è così come lo descrivi, il merito è solo vostro che ne arricchite da più parti i contenuti, sempre e sempre.
      La penso come te: Charlie, così come -per esempio- South Park, può piacermi o meno, ma non vedo perché dover proibire che altri ne fruiscano se a me non piace.
      In Italia la situazione sembra grave, chissà che qualcosa non si smuova...

      Moz-

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  38. Concordo con te Moz. Quello che è accaduto è davvero spaventoso, talmente assurdo che sembra surreale. Pensare che si possa uccidere con la scusa di un Dio, con la scusa di un'offesa, con la scusa di vendicare non so cosa l'ho trovo anacronistico, spaventoso, scandaloso. Eppure è reale è sembra dire "tu, non scherzare con me, tu non credere di essere libero e soprattutto attento a quello che dici e pensi perchè tu non sei libero di dire e fare perchè se vai oltre il mio confine ti uccido".Tutto ciò sta creando odio e generando paura e terrore che pian piano inizieranno a trasformarsi in qualcosa di mostruoso.

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    1. Io ho sempre più paura di chi, in mano a quei pazzi ignoranti, ha messo le armi.
      Perché è gente che sa controllare le masse, in modo improprio. Le controlla anche quando la massa stessa si indigna e usa l'hashtag, scende in piazza, prende la deriva razzista o meno.
      Anche io ho fatto il gioco di quella gente, con questo post, ma almeno sapevo di farlo.
      Spero solo che, appunto, dal sangue di Charlie nasca in Italia qualcosa di buono, che ormai tutti sono Charlie quindi devono tacere se la satira li "offende" :)

      Moz-

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    2. scusa per i refusi, ieri ero cotta ( lo e non l'ho - e non è)

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    3. Ahaha, sorellastra, tranquilla!! :)

      Moz-

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  39. io invece che la satira debba essere pungente ma mai irrispettosa.

    ovvio che questo non giustifica nemmeno lontanamente atti di terrorismo come questo. e questo deve essere chiaro senza se e senza ma.

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    1. Ma la satira è satira, il rispetto non conta perché si scherza su tutto... Diciamo che è un gioco dove il buon gusto non esiste. Sta a noi fruirne o meno^^

      Moz-

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  40. La violenza è da condannare sempre e comunque, ma non posso dire di condividere un'idea di libertà avulsa dal contesto (e che contesto, in questo periodo storico!). I valori sono umani, non icone da mettere su un altare e idolatrare a prescindere. Un conto è la libertà di notizia, per scomoda che sia, ma la libertà di prendere in giro la gente, offendendola anche... beh, non è la stessa cosa. Sposo in pieno ciò che dice Federica: la satira dovrebbe essere pungente, non offensiva e irrispettosa. Capisco però che sia difficile tracciare un confine tra le due.

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    1. Ciao Grazia, grazie del commento e benvenuta!
      Dunque, io penso che le vignette non abbiano preso in giro la gente, ma la religione. E non vedo perché non si possa scherzare su un mito (quanta sia la gente che ci crede).
      Poi, voglio dire una cosa, permettimi una controrisposta^^
      Quante volte prendiamo i tronisti e chi li guarda come esempio di gente dal cervello di gallina? Di continuo. Non è offendere, anche questo?
      Non stiamo offendendo qualche milione di italiani che, per un motivo o per un altro, guardano quel programma da microcefali? :D

      Moz-

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    2. Il bello è la controrisposta, in un dibattito! :)
      Qualunque opinione può essere offensiva o no, a seconda dell'atteggiamento di chi la esprime. Vedendo Uomini e Donne posso dire "che idioti" con reale disprezzo oppure no, a seconda di come sono e di come mi sento del dirlo. Se però prendo un megafono e vado a dire in piazza che chi guarda Uomini e Donne è un idiota, di fatto mi sto mettendo su un pulpito, e ciò che dico non ha più la portata di un mugugno familiare, ma diventa una provocazione, se non il potenziale inizio di uno scontro. Chi ha un ruolo pubblico non può fingere di non avere una responsabilità maggiorata rispetto al signor X che dice cazzate al signor Y al bar. Bada bene che non dico che "qualcuno", stato o singolo o organo internazionale, debba impedirlo. Penso che stia all'intelligenza del singolo capire ciò che fa e domandarsi se il prezzo vale la candela. La parola "libertà", quando non è accompagnata dalla parola "responsabilità", per me perde di valore. I cattolici per fortuna hanno smesso di ammazzare in nome della religione, perciò puoi anche mostrare il papa che si infila il crocefisso nel didietro. Quindi? Ti senti tanto libero. Evviva! E hai dato qualcosa al mondo con questo, oltre a sventolare la tua libertà? Una grassa sghignazzata? Un po' pochino... ah già, hai dimostrato che si può vomitare su tutto, religione inclusa. Sai che scoperta! Alla fine (e scusandomi della lungaggine) mi domando perché ci sembri normale gestire i grandi temi abdicando al buon senso che applichiamo alla nostra vita. E' una cosa che davvero non capisco.
      Grazie della pazienza! :)

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    3. Grazia, è anche vera un'altra cosa: se ci mettessimo in piazza a dire che chi guarda dato programma è un idiota, ci scommetto le palle -sapendo che non faranno la fine di quelle di Farinelli- che nessuno avrà da ridire, perché subentra la vergogna effettiva e riconosciuta, dagli stessi spettatori, di guardare dato programma! XD
      Come sono cattivo, eh? :p
      A parte gli scherzi, io non conosco il tenore satirico di Charlie Hebdo, lo scoprirò domani: magari sono solo vignette gratuite, o magari sono molto sottili (anche presentando il papa che si infila il crocifisso su per il colon) Vedremo.
      In ogni caso, hai ragione: la gratuiticità sarebbe una mera dimostrazione vuota.

      Moz-

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    4. Magari gli spettatori di dato programma verrebbero a stringerti la mano perché li hai illuminati, tipo in un film di Steven Seagal dove quello che lui ha tozzato a dovere lo ringrazia e promette di non farlo più. ;)

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    5. Ahaha, tipo gente che si ravvede! :)

      Moz-

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  41. Ciao Moz,DOMY
    "non è la fame ma l'ignoranza che uccide".....
    L'ignoranza ha armato la mano di 3 terroristi e gli ha fatto compiere una strage
    In egual modo l'ignoranza ha fatto scendere in piazza tanta gente che ha fatto proprio lo slogan "Je suis Charlie" senza coglierne il vero significato. L'ignoranza muove le masse e a molte menti criminali e potenti ciò fa comodo.
    "La morte la porta la libertà" ??...... "La violenza perderà"??.....

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    1. Eh, la canzone continua con "ogni gabbia uccide un uomo" perché tutte queste cose sono gabbie, anzi spesso... auto-gabbie!
      L'ignoranza è il male supremo, pertanto ci vogliono ignoranti.

      Moz-

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  42. Ti rispondo come ho risposto a daniela nel suo blog:
    "Io sono contro ogni forma di violenza e sono per la libertà di espressione, ma mi chiedo la vignetta del Chiarle su Dio che si fa sodomizzare da Gesù a sua volta sodomizzato dallo Spirito Santo è satira, è libera espressione? Per me no!
    Ridicolarizzare le religioni, qualsiasi religione è lecito? Io come cristiana mi sento offesa, quindi immagino cosa provino i mussulmani quando si prende in giro Maometto. l'unica differenza che io, cristiana, non uccido e non ucciderò mai.
    Ma l'offesa resta e questo non è giusto.
    D'altra parte non è giusta e neanche accettabile la violenza che è stata fatta dai terroristi.
    A mio avviso i media, i giornali, il web dovrebbe essere più cauto e accorto in ciò che scrive e disegna.."
    Concludo con lo stesso pensiero che ho scritto sul mio blog:
    "La violenza è sempre violenza a prescindere da chi la compie, del perchè la compie...Non ha scusanti! "
    Buona giornata caro

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    1. Una risposta eccellente . Io non saprei scriverla meglio .
      Pienamente d'accordo con te . Buona giornata . Laura A.

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    2. Io rispondo sempre con "chi si offende, è fetente!", nel senso che nella satira si fa ironia su tutto, anche pesante. Si ironizza sulle persone, sulla politica, sulla morte e anche sui vari miti in cui si crede. Non capisco perché risentirsi di una vignetta su Maometto o Dio sodomizzato dal Figlio o Zeus ritratto come inguaribile puttaniere per tutti gli episodi di Pollon :)

      Moz-

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  43. Non si è Charlie perché si sostiene la Nato, la guerra, il mercato di armi e le stragi. Non si è Charlie perché si condividono i contenuti di Charile. Perché Charlie non ha ucciso nessuno, perché Charlie non ha responsabilità per quanti muoiono. Charlie è uno e molteplice, ieri e più che mai oggi: dentro Charlie ci sono oggi anche molti xenofobi, intolleranti, guerrafondai, ma anche persone che credono nella pace e nella libertà di espressione. Non possiamo commettere l'errore di fare di tutta l'erba un fascio: la mia condanna non è strumentale, nasce solo dal bisogno di ribadire i principi fondanti del nostro stato democratico, uno stato di diritto, e questi vanno al di sopra delle ragioni religiose su cui si basano organismi come l'Isis e Al Qaeda. Io sono Charile per questo anche se probabilmente non avrei approvato quel tipo di satira. Noi occidentali possiamo fare schifo, saremo anche inadatti a risolvere le questioni, la politica (quella vera, che manca) non si interroga su come cambiare le proprie abitudini e nemmeno i cittadini lo fanno. Kennedy diceva: "Non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi. Chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese". Chiediamoci dunque cosa possiamo fare noi per l'Europa e per il mondo intero. Il nichilismo è puro e incontaminato, ma sortisce effetti probabilmente più nefasti di una scelta sbagliata. Col nichilismo rispondiamo solo alla nostra esigenza morale del tutto privata, ma la quadra la si trova nell'insieme e non all'interno del proprio individualismo.

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    1. Stai parlando con un individualista convinto :)
      Ma è vero che dobbiamo chiederci noi cosa possiamo fare per il nostro paese... Forse, dovremmo iniziare a smetterla di fare il gioco dei potenti.
      Il nichilismo è sbagliato perché non porta a nessuna crescita, ma a una chiusura. Nessun cambiamento nemmeno dagli sbagli, in pratica.
      Ed è vero che, se le varianti sono quelle, tutti siamo Charlie.

      Moz-

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  44. ahahahah il tuo Pollon Akbar mi ha fatto ridere alle lacrime :)
    Condivido in pieno il tuo pensiero. Fino ad una settimana fa neanche lo conoscevo questo giornale e, per quanto io sia una da umorismo dissacrante, forse neanche mi piacerebbe.
    Ma resta il fatto che la satira è questo. La satira è fatta anche e soprattutto per scuotere, per provocare reazioni. Non nasce certo per fare complimenti e non può e non deve essere censurata in nessuna maniera.
    Una matita può offendere ma non priverà mai nessuno della risorsa più importante: la vita.
    La speranza è che queste morti assurde non siano state vane. Che almeno la libertà vera guadagni un metro in più. Anche se a vedere quali capi di stato hanno partecipato alla manifestazione, viene il voltastomaco. A partire da noi italiani che da sempre siamo un popolo di censori e censurati e poi, in queste occasioni, ci riempiamo la bocca e ci sentiamo grandi dicendo "Je suis Charlie."

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    1. Esatto, la vedo come te. Io amo l'umorismo dissacrante, anche molto (ad esempio quello di South Park, che non c'è mai andato leggero con nessuna religione a partire da quella cattolica), e probabilmente quello di Charlie non mi piacerebbe.
      Così come non piacerebbe a una larga fetta di gente che -per moda, per status, per sentirsi parte del gregge o forse davvero per sostenere un diritto- ha scritto #JeSuisCharlie.
      Così come anche, ahimé, una larga fetta di gente che invece sarebbe pronta a censurare il giornale qualora uscisse qui e ugualmente si è riempita bocca e bacheche con quell'hashtag :)

      Moz-

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  45. Io sono per Charlie Hebdo per il diritto di poter dire, fare e pensare liberamente in casa mia. Condivido il pensiero di Prince Johnny, e arrivato il momento di chiedersi cosa possiamo fare noi per rendere questo mondo davvero open mind!

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    1. La soluzione, forse, è quella di provvedere a sé. Creiamoci un cortile open-mind, prima che un intero mondo.

      Moz-

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  46. Di sicuro in Italia la satira ai livelli francesi non esiste,ci aveva provato " il male" e "cuore".poi le querele in agguato hanno il resto.

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    1. ops...in agguato hanno fatto il resto

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    2. Ecco perché dico che magari dal sangue di Charlie può nascere qualcosa di buono: anche solo vedere l'ipocrisia di chi si è riempito bocca e bacheche con #JeSuisCharlie e poi vorrà bloccare la satira (magari analoga) italiana.
      Ah, ma sta già succedendo con la questione di Brosio :)

      Moz-

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  47. Ho pensato talmente tanto a tutta questa questione che non so nemmeno più da che parte prenderla... e di sicuro non si può esaurire in un post! però sono d'accordo con quanto dici e la frase con cui hai intitolato il post è quello che mi riecheggia in testa dal 7 gennaio (ce l'aveva detto il mio maestro delle elementari è mi si è fissata qui come un tatuaggio da quella volta). è così semplice, e allo stesso tempo così complessa... :) ciaoooo!

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    1. E' vero: semplice e complessa allo stesso tempo.
      Perché non è banale applicare una cosa che dovrebbe essere così naturale, purtroppo.
      L'argomento non si esaurisce né in un post né in giorni e giorni di dibattito... avrà strascichi che non immaginiamo.

      Moz-

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  48. io sono d'accordo con te Miki, su tutto.
    ho comprato Charlie stamattina e il giornalaio che non trovava l'inserto m'ha detto "eccola qui sta stronzata"

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    1. Che magari è anche vero... l'ho preso anche io oggi e non mi è sembrato nulla per cui uccidere. Qua forse l'ignoranza armata c'entra davvero poco... :)

      Moz-

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    2. Non è la satira ad uccidere. E' il cervello bacato della gente!

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  49. Se vuoi vedere un "Charlie Italiano" basta che apri Facebook e vai sui gruppi
    che vanno contro la Religione Cattolica. Molte vignette divertenti, tutte pesanti,
    segnalate, bloccate, chiuse, ma ancora lì.

    Vero, i fondamentalisti cattolici del passato hanno fatto di peggio. Però ora va di moda il musulmano, e quindi "bomba agli arabi!".

    Le vignette possono piacere o no ( a me non sono piaciute ) ed infatti non c'è il diritto a reagire, però, mi chiedo, se sei stato minacciato e continui con quelle vignette... è per fare cosa? Per cambiare un musulmano? No, non puoi.
    Per vendere copie? Forse. Si tratta penso di marketing perché lì, di libertà d' espressione, non ne vedo tanta.
    La vignetta con "Padre, Figlio e Spirito Santo" che si inc**lano a vicenda non mi sembra satira. E dire che non sono credente!

    P.S.:
    na figata sta nuova grafica del blog!! Mica l' avevo vista!

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    1. Ciao Daniele!
      Contento che la grafica ti piaccia^^
      Io penso che davvero sia impossibile incazzarsi per una vignetta, e che le cose abbiano una regia diversa... sfruttando magari chi si indigna per una vignetta.
      Non voglio vedere satira sul cattolicesimo (dopotutto si autoderidono ogni giorno, vedi ad esempio cos'ha detto il Papa ieri), voglio solo che ci sia libertà di ridere delle cose :)

      Moz-

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    2. La grafica è molto scorrevole e per nulla pesante.

      Eh lo so, anche io, se fossi religioso, non mi offenderei. Però ci sono molti che si offendono. Per molti credenti, Dio, Gesù e la Madonna sono come dei fratelli, dei genitori, ed offenderli ( per noi non credenti sembra assurdo ) sarebbe come offendere un proprio genitore.
      Come ha detto il Papa.

      Sarò rincoglionito, sarà l' intolleranza al lattosio che mi ha bruciato negli anni i neuroni, ma son stato per la prima volta d' accordo su ciò che ha detto Papa Ciccio. Poi se son state parole dette per fare il supereroe, non mi interessa, ma son stato d' accordo nel senso che
      molti credenti ( dico purtroppo ) prendono troppo sul reale i loro "idoli".

      Ma la libertà di dire ciò che si vuole deve esserci, e qui son d' accordissimo con te. Non ci piove.
      Però non piangessero se, dopo le vignette, dopo le minacce chiare, vengono attaccati.
      É come se un tizio mi direbbe
      "Se dici banana, sparo"
      a meno che io non sia un aspirante suicida, non direi banana.
      Poi se te la vuoi rischiare,.. onore a te!

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    3. Daniele, scusa una cosa: se ti dico "non scrivere più sul tuo blog altrimenti ti arriva un pugno (Papa style) o ti fucilo (terroristi syle)" tu cosa fai? Smetti di scrivere? Non credo ;)

      Moz-

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    4. ahahahhahah bastaddo!! XD

      Beh, siamo troppo sul generale....
      Se tu mi dicessi una frase del genere, io sarei già preparato perché lo saprei prima che tu me l' avessi detta, perché so cosa scrivo.
      Quindi... prendo provvedimenti prima: ti regalo una banana da condividere assiemeeee!!!

      <3

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    5. Ahahaha, un po' machiavellico ma ci sta XD

      Moz-

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