Alessia H.V., 'Adam or Hamlet?', digital 2014 |
Come anticipatovi, inizia oggi una sequela di post... non miei, per riprendere un attimo fiato e tornare attivo al meglio. Ospito Alessia, la grande artista di Sicilianamente, fresca di vittoria di un Moz Awards. Mi ha contattato qualche tempo fa e mi ha proposto un guest post.
Eccolo qui di seguito, buona lettura!
Eccolo qui di seguito, buona lettura!
Molte volte qui sul Moz O'Clock si è parlato di blog.
Tantissime volte si è accennato al blogging nella sua più moderna accezione di attività multimediale, cooperativa ed in qualche modo statistica e programmatica che emerge chiaramente nel redigere non solo i post di argomento generico e più o meno personale, ma anche e soprattutto nell'organizzazione di quei post appartenenti a specifiche rubriche le quali vengono aggiornate con una certa regolarità.
Tantissime volte si è accennato al blogging nella sua più moderna accezione di attività multimediale, cooperativa ed in qualche modo statistica e programmatica che emerge chiaramente nel redigere non solo i post di argomento generico e più o meno personale, ma anche e soprattutto nell'organizzazione di quei post appartenenti a specifiche rubriche le quali vengono aggiornate con una certa regolarità.
Il blog è oggi un modo
per trattare un passatempo od una passione personali con una
professionalità ed un'attenzione quasi giornalistica e dico
quasi perché fondamentalmente il blogger non rinuncia mai ad
infondere al proprio spazio ed ai propri post una sua chiara ed
informale impronta personale, ma come una volta Moz stesso ha avuto
modo di chiedersi e di chiedervi: siamo sempre stati così?
Oggi sono qui ospite –
previo permesso del padrone di casa – non per parlarvi di una
realtà assoluta, ma per rispondere a questa domanda secondo le linee
di un'esperienza tutta personale costruitasi nell'arco di anni di
permanenza e navigazione fra blog della più varia provenienza e
tipo.
Ho cominciato a
prendere confidenza con questo mezzo circa 10 anni fa, forse qualche
anno in più, spinta dalla curiosità e dalle continue tentazioni
sull'argomento che una mia amica di allora lanciava a più non posso,
desiderosa di avermi come compagna di viaggio internauta. Questa
ragazza mi presentò il blog come una sorta di diario personale sul
web nel quale si poteva scrivere tutto ciò che si voleva,
condividere immagini o pensieri e, se andava bene, scambiare quattro
chiacchiere con chi si fosse fermato a lasciare un commento.
I post di allora –
fra giovanissimi e nuovi adepti come me – erano disordinati,
coloratissimi, certe volte si limitavano a frasi
pseudo-filosofeggianti che si ponevano ad emblema di questioni
esistenziali (amorose il più delle volte o musicali nel mio
specificissimo caso) o addirittura di giornate che si volevano
celebrare nel migliore e più dignitoso dei modi; davvero poco ci
importava della grammatica, della leggibilità del post e
dell'importanza del contenuto: ci interessava scrivere, riempire quel
diario delle più personali esperienze e mirabolanti 'idee'.
La piattaforma di
questi primi esperimenti fu ilcannocchiale, esistente anche
all'oggi se non erro, che forniva dei modelli di base molto semplici
e poco customizzabili (si potevano cambiare i colori principali del
tema, l'immagine di intestazione, ma che io ricordi l'impostazione
delle colonne era dettata dal modello di base e allora con l'HTML
dialogavo poco, quindi non ho avuto occasione di sperimentare di
più); lì ho incontrato fra le prime persone con cui ho stretto
dialoghi sul web ed ovviamente ho avuto modo di conoscere altri modi
di scrivere sul blog: c'era chi faceva recensioni musicali, chi
scriveva racconti, chi accennava alle proprie letture, però
l'atmosfera generale era molto rilassata. Ognuno viveva il proprio
spazio come un hobby, come un diario di gioventù recuperato e da
riempire nuovamente senza troppe pretese o ambizioni e la mia
permanenza su quel piccolo pianeta per tutta la sua durata fu
accorata e piacevolissima... ma poi arrivò Splinder.
Splinder è
stato un momento particolarissimo della 'storia dei blog' per come io
l'ho vissuta.
Fummo attratti dalle
sue incredibili potenzialità di personalizzazione grafica e proprio
su questo perno si sviluppò tutta una rete di blog che producevano
(gratuitamente nella maggior parte dei casi) templates, grafica varia
e accessori per blog; ma procediamo con ordine.
Splinder, dicevo, fu
una piccola rivoluzione: la possibilità di avere una grafica del
blog in cui eri tu a scegliere le immagini e le scritte, la
disposizione, il font ed i colori e soprattutto la possibilità che
tuoi coetanei – soprattutto ragazze – potessero usare la
gentilezza di creare il tutto apposta per te era assolutamente il
massimo; sentivi veramente di essere a casa tua, o meglio nella tua
stanza arredata come più desideravi. Anche i post diventavano più
lunghi e complessi, il tono personale era molto più accentuato (la
grande epoca degli Emo, ricordatevelo!!) ed era come se veramente si
accedesse ad un mondo onirico fatto di colori e voci meglio definite:
era un universo prevalentemente giovanile e questo lo rendeva
eccentrico e talvolta esagerato, come solo i giovani sanno esserlo.
Era una valvola di
sfogo più forte, una roccaforte in mano ai bimbi sperduti che, anche
senza nessun Peter Pan, cercavano di creare un piccolo rifugio in cui
però non stare da soli, perché c'era sempre qualcuno che spendeva
una parola sentendosi accomunato a ciò che veniva scritto.
E come vi ho detto
sopra la grafica divenne uno dei simboli di Splinder.
Ci furono alcuni anni
di totale esplosione del fenomeno: blog con una troupe di 5/6
grafiche (raramente ragazzi) nel caso di particolare successo
dell'iniziativa, che si prendevano carico delle richieste immesse
dagli altri utenti privatamente oppure su un forum creato
appositamente come appoggio dell'attività del blog, o che anche
pubblicavano produzioni personali spontanee nate per passatempo che
venivano messe a disposizione di tutti; unico limite quello di non
eliminare il banner del blog dei creatori e di non modificare il
modello fornito appioppandogli alla buona immagini che coprissero il
lavoro della grafiche.
Inutile dire che questa
moda colpì anche me e con un'amica creai un blog di grafica con
forum annesso che ebbe anche un discreto successo, avevamo anche
l'abitudine di 'fare amicizia' con i richiedenti di cui commentavano
i rispettivi spazi e fu un'esperienza davvero carina e formativa –
l'entusiasmo di scoprire soluzioni nuove o nuovi effetti da inserire!
Il tempo che però
rubava questa piccola forma di programmazione grafica era eccessivo e
con l'inoltrarsi dell'università fu sempre più difficile trovare il
giusto equilibrio, fino a che il tutto naufragò fra le onde del
'dovere imperante' (che ho sempre mal conciliato con le passioni) ed
avevo al massimo il tempo e la voglia per curare il mio spazio
personale, reso privato ed aperto a quei quattro gatti con cui
mantenevo dei rapporti personali ed ormai volto al trattare argomenti
di natura altra rispetto a quelli dell'età della spensieratezza.
Quindi passò il tempo
e Splinder sfiorì, o forse semplicemente non era più tempo di stare
sull'Isola che non c'è per me e per molti altri.
Approdai quindi sulle
spiagge di blogspot/Blogger anche se in veste diversa rispetto
a quella attuale. Si tornava a forme classiche ed ordinate, a stili
adulti e più maturi di quelli sperimentati su ilcannocchiale che
questa volta però mi trovavano ben disposta ad accoglierli come
forma estetica e metti di qui e sistema di là avevo finalmente
ritrovato un modo di personalizzare il mio novello spazio.
Il primo approccio è
stato quello a cui ero abituata, quello di un tempo personale ed
intimistico, un po' giornaliero un po' riflessivo, ma la cerchia
rimaneva sempre stretta e non capivo come mai, c'era qualcosa che non
avevo colto del nuovo spirito che animava i blog e quando decisi di
aprire il mio attuale blog, tutto ad un tratto (anche per via dello
spazio sul quale state leggendo questo post) ho compreso.
Ho compreso come adesso
il blog è sì ancora uno spazio personale ma è diventato anche uno
spazio pseudo-professionale, uno spazio in cui l'hobby non è più
soltanto hobby ma è anche una potenziale velleità lavorativa, un
campo di specializzazione che diventa man mano più definito, uno
spazio 'organizzato' fra rubriche e appuntamenti che forse più di un
tempo vive e si appropria di uno spirito social attuale e
contemporaneo.
Le persone scrivono,
parlano, si occupano di mostrare le proprie capacità e competenze in
una specifica materia o comunque si preoccupano di esporle nel modo
più informativo-divulgativo possibile: abbiamo lasciato il porto di
Capitan Uncino e la baia delle sirene, siamo tornati indietro per la
via dritta del mattino e svoltato per la seconda stella a destra
tornando infine al mondo.
Per quel che mi
riguarda, alla fine di questo piccolo viaggio sulle note della fiaba,
posso solo dire che sembra un po' che chi come me ha iniziato tempo
fa a sperimentare questo insolito e nuovo – allora – strumento
alla fine ci sia anche un po' cresciuto.
Non siamo quelli di una
volta, ma abbiamo vissuto nel frattempo ed essendo il blog uno
strumento della società per la società, delle persone per le
persone, ha assorbito tutti i cambiamenti che queste ultime hanno
attraversato... e chi lo sa quanti ancora ne conoscerà!
Grazie a tutti e spero
di non avervi annoiati!
splinder ha dato i natali ad importanti blogger. tra cui il sottoscritto ! :-)
RispondiEliminaIo non mi ci sono mai trovato, ma avevo diversi amici che stavano su quella piattaforma :)
EliminaMoz-
Adesso devo contattare Alessia e lasciargli un abbraccio virtuale...
RispondiEliminaAvevo bisogno di un post così!
Eheh, viva i ricordi^^
EliminaIo le ho dato un Pan di Stelle.
Moz-
Faccio parte di quelli che col blog ci giocano. Scrivo di tutto si, mi piace considerarmi un eclettico, ma il blog rimane palestra di svariata scrittura e osservazione del mondo. reale e virtuale. Nasco con Blogspot anche se ai miei esordi - esattamente due anni fa - fui tentato da Wordpress, l'altra piattaforma che trovo più ostica anche se probabilmente permette ghirigori tecnico/stilistici maggiori rispetto a Blogspot. Rispetto a voi sono un esordiente puro, ma me la diverto assai... ;)
RispondiEliminaRicorda: WP è il MALE.
EliminaLa vedo come te sul blogging. E poi, esordienti o meno, basta solo divertirsi^^
Moz-
ahhh... ma allora sei a libro paga de Giuseppe Blogspot!!??!!??
EliminaCiao Alessia! Io nel blogging ci sono finito dentro la prima volta su invito di un'amica che ne aveva appena aperto uno e ho pensato "Perché no?". Era il 2010 e prima di quel momento avevo curato solo normali siti web.
RispondiEliminaIl mio primo blog è però durato meno di due anni a causa della mia incompatibilità con wordpress, troppo rigidamente strutturato per i miei gusti.
Adesso in Blogger, con il nuovo blog, le cose vanno decisamente meglio.
A presto! ;)
Infatti, ribadisco anche qui: WP è il MALE :p
EliminaBlogspot sarà anche una piattaforma semplice, ma è davvero l'ideale^^
Moz-
Che bel viaggio nei ricordi!
RispondiEliminaVero!^^
EliminaMoz-
Concordo con ciò che dici: molti blog sono diventati più divulgativi e meno "ermetici", sulle orme di chi ha fatto del blogging una professione. Personalmente preferisco chi resta a metà, cioé chi cerca di comunicare è interessare senza prendersi troppo sul serio, perché se da una parte mi piace leggere e condividere le esperienze altrui, blogspot non mi sembra un mezzo professionale e per tanto non lo prendo con troppa serietà. :-D
RispondiEliminaIo sono d'accordo con Clyo qui sopra, mi piace chi sta nel mezzo: chi si destreggia tra poca formalità e tra tanto divertimento!
EliminaConcordo!
EliminaSì, sono d'accordo anche io.
EliminaCi sono anche i blog più personali, ma quelli rimangono nella sfera di amicizie circoscritte, di chi può comprenderne l'ermetismo, di chi ha la chiave giusta.
Difatti, alcuni sono blog privati^^
Moz-
Anch'io devo i natali a Splinder.
RispondiEliminaMi piace pensare che se non lo avessero chiuso, forse ancora sarei lì.
Tuttora non so se è un bene o un male, perché forse ho perso la spensieratezza di quegli anni ma ci ho guadagnato in termini di blogosfera.
Blogger è in tutto e per tutto più professionale e molto più user friendly in termini di condivisione.
Gran bel post. :-)
Secondo me la spensieratezza è diventata soltanto un po' più "maturità", e sarebbe stato uguale su qualunque piattaforma. Anche io, leggendo i primissimi post, noto che sono tutti ovviamente mozoclockiani ma assolutamente più anarchici (nel senso più puro del termine, con tutti i pro e i contro)^^
EliminaMoz-
Io non conoscevo affatto le vecchie piattaforme, mi sono avvicinata ai blog solo quando ho aperto il mio.. prima bazzicavo solo in chat e forum.. ^^
RispondiEliminaPosso dire che anche per me è lo stesso. Mi sono avvicinato ai blog solo quando è toccato a me aprirne uno^^
EliminaMoz-
Cominciai con Typepad, a pagamento, ma nonostante questo creava molti problemi, perlomeno a me neofita.
RispondiEliminaOra su blogger mi trovo assai bene.
Conosco Alessia e ammiro da tempo la sua arte e la sua cortesia.
Cristiana
Come funzionava a pagamento?
EliminaMoz-
Non ti conoscevamo. E' un piacere ed andiamo a leggerti :) grande Moz ;)
RispondiEliminaNon ve ne pentirete ;)
EliminaMoz-
Le storie dei blog sono meravigliose. Piene di cambiamento e costanza. Piene del meglio di noi. =)
RispondiEliminaVerissimo!!!
EliminaMoz-
Ciao Moz, ciao Alessia.
RispondiEliminaIo sono nata con blogger e non credo che cambierò. E' già unbel compito gestire questa piattaforma, quindi....
Leggendoti ho pensato che è vero, nel tempo sono cambiata, Oddio... posto sempre quello che postavo all'inizio, due anni e mezzo fa, però è il modo di scrivere che è cambiato. Forse sono "cresciuta" io.... :)))
Una cosa è certa. Mi diverto! E tanto! Nel mio piccolo ho anche avuto molte soddisfazioni e quindi continuo a restare nella mia Isola che non c'è, eterna bambina mai cresciuta (in altezza almeno, di età.... lasciamo perdere! :)))
Ti faccio ancora i complimenti. I tuoi disegni sono sempre bellissimi!
Ciao a tutti fanciulli!
Anche per me è così, Pat.
EliminaCol tempo, andando avanti, acquisisci una sorta di sicurezza che mette ordine nel tuo modo di bloggare. Ed è normale e giusto^^
Moz-
Grazie a tutti per aver letto e per aver condiviso le vostre esperienze e grazie a Moz per aver ospitato questo post! ^_^
RispondiEliminaA presto ed un abbraccio a tutti.
Alessia, ma grazie mille A TE!!^^
EliminaMoz-
Bravissima Alessia. Ci hai offerto una grande lezione di blogging.
RispondiEliminaNon conoscevo "il cannocchiale".... io ero partito molti anni fa su MySpace prima di approdare poi definitivamente su blogger. MySpace fu un buon esercizio preparatorio ma le piattaforme attuali sono davvero un altro pianeta.
Mi piace che tu abbia fatto notare di come il blogging negli anni si sia evoluto. Se fosse rimasto un semplice diario digitale probabilmente si sarebbe da tempo estinto in favore del microblogging. Evolvendosi invece è diventato per molti uni strumento essenziale e ciò mi permette di guardare al futuro con ottimismo.
Vero anche questo. E hai ragione sul blogging come diario digitale: oramai sono alcuni social microblogging ad averne preso il posto.
EliminaMoz-
Uh che ricordi! anche io ho iniziato con splinder quasi per gioco ( o proprio per gioco ) da adolescente! Un bell'articolo e un pò malinconico sotto certi aspetti...il tempo passa veramente veloce e mi ha fatto ritornare in mente i miei primi e goffi post. E' piacevole comunque vedere l'evoluzione delle piattaforme e del blogging
RispondiEliminaCiao Laura!
EliminaE chissà verso dove siamo proiettati! :)
Moz-
AHV, Alessia, quanto apprezzo quello che fai nel tuo blog...
RispondiEliminala tua creatività generosa, disposta a mostrarsi ad occhi ignoranti, come i miei...
parlare del blogging è ripercorrere la storia di noi stessi... il mio blog ha pressapoco 10 anni, è nato su style, mi ha vista maturare, crescere, sbagliare, deprimermi, lottare contro me stessa, perdonarmi...
un bel modo per raccontare il tuo, come sempre chiaro e mai vano...
ah, ciao Mozzino
Ciao Pata!
EliminaE credo che anche tu hai riassunto bene cosa sono per noi i nostri blog :)
Moz-
E' vero quello che hai detto, da un blogger adesso ci si aspetta un approccio semi-professionale. E' un tema che ho già affrontato, a modo mio.
RispondiEliminaCredo sia anche giusto, ormai per le questioni più spicce ci sono i social, no?
EliminaMoz-
This Is The Alessia Dream In action
RispondiEliminaAhaha, e fino a fine mese sarà così, con Marco, Riccardo e Giovanni Lo Scoiattolo :)
EliminaMoz-
Ciao Moz, ciao Alessia :)
RispondiEliminail mio blog è relativamente nuovo, ha poco più di un anno. Non ho mai avuto altre esperienze di blog prima, passavo il tempo leggendo, uscendo o al massimo su msn a chattare con gli amici (anche perché detestavo i blog). Il mio, lo sapete, è nato proprio per caso e non ha nessun interesse a diventare una cosa seriosa; lo faccio giusto per passare il tempo e, certo, con la scusa cercare di far passare i miei messaggi, a modo mio, senza prendermi sul serio, cercando tuttavia di scriverlo in italiano corretto, per quanto mi è possibile. Ho notato, però, che in effetti per alcuni è un lavoro vero e proprio. Chissà che in futuro non si evolva ancora di più in questo senso...
Un abbraccio a entrambi
P.S. Bellissimo disegno :)
Anche io ho questo approccio molto easy :)
EliminaIo avevo un approccio easy simile a quello descritto da Poiana, però mano a mano ho sentito la necessità di cazzeggiare sì, ma sotto altri aspetti. Secondo me tutto è in evoluzione :)
EliminaMoz-
Naturale!
Elimina;)
EliminaMoz-
Sono terribilmente dispiaciuta di passare raramente a salutarti. Oggi sono presente con un abbraccio ad un ragazzino monello ma simpa! Bacio da nonna
RispondiEliminaLucia non preoccuparti, come vedi anche io ho decisamente staccato un po' la spina e ci sono solo in certi momenti^^
EliminaUn abbraccione! :)
Moz-
Io non ho grandi esperienze alle spalle come blogger. Ai tempi della prima liceo avevo il mio "bloggino" personale...quello di MSN con gli amici come pubblico e ci scrivevo la mia adolescenza. Poi per anni ho tenuto un vero diario cartaceo con una mia amica e quindi il blog mi è passato dalla mente fino a quando io e lei abbiamo deciso di convertire quel diario in un blog qui su blogger. Il blog era "elefanti tristi e morbidi" e voleva appunto essere solo un diario per raccontare le cose più disparate, ma alla fine la sua università e la mia accademia hanno lasciato morire anche questo diario informatico. Quest'hanno mi è tornata la voglia di avere un blog, in particolare per sfogarmi. O(h)dio mio è una valvola di sfogo infatti per parlare di tutte quelle cose che non sopporto e anche per divertirmi nel leggere cose ne pensano gli altri. Credo, peró, di rimanere comunque una di quelle con post molto personali e per niente professionali. La visita da parte di altri blogger (che poi io stento a definirmi blogger) è cosa assai gradita, ma non vado alla ricerca di fama. Di fatto i miei followers sono pochi...pochi ma buoni! :)
RispondiEliminaAh dimenticavo MySpace. Anche li i miei argomento erano molto personali. Il tema era la musica, ma dal mio punto di vista quindi anche li era più che altro un diario.
EliminaHai proseguito sulla linea iniziale di avere uno spazio assolutamente personale. Chissà come evolverà ancora e ancora.
EliminaL'importante è non tradirsi, perché tradiremmo anche i nostri lettori!^^
Moz-
Si per ora proseguo sempre personale e sempre discontinua, super discontinua! XD le evoluzioni volenti o nolenti ci sono sempre...è naturale,
EliminaMa come dici tu, cerchiamo di restare coerenti.
E' l'unica giusta linea da seguire: il resto può cambiare sempre forma, ma la coerenza è essenziale^^
EliminaMoz-
Boh, io nel mondo del blogging mi ci sono trovato un po' per caso, ma non faccio poi testo non avendoli un blog.
RispondiEliminaI blog diario personale pensò che al momento siano superati, a me non piacciono, né gradiscono quei blogger che ogni tot fanno un post di lamentazioni esistenziali.
Inoltre sono una forma di comunicazione a se per cui non accettò ne perdono quei blogger che non rispondono ai commenti o lo fanno con sufficienza.
Mi piacciono invece quelli com miki, capaci di fare rete, e non di chiudersi ne proprio e in quello degli amichetti, ma capaci di incuriositi ed esplorare.
Le prime esperienze che ho avuto in rete sono state su siti fan. I motori di ricerca ancora non c'erano (o erano embrionali) ed esistevano i Web Ring (o anelli, in pratica ogni sito, in fondo alla pagina aveva il link all'elemento successivo e precedente della catena e, facendo tutto il giro - da un lato o dall'altro - si tornava al sito di partenza). Questi siti erano fatti quasi tutti amatorialmente ed erano lì a testimoniare l'amore per una serie, un film, una persona o altro. Il problema di questo sistema era solo che bisognava avere un punto d'accesso al Ring.
RispondiEliminaDopo la nascita dei motori di ricerca sono nati anche i blog. I primi blog con cui ho avuto a che fare erano blog personali (ricordo che seguivo il blog di una anoressica - no, non sono mai stata anoressica ma mi incuriosiva il modo in cui riusciva a trovare espedienti per non mangiare, l'avevo scovata per caso) e, soprattutto, i dannatissimi blog di msn. Improvvisamente tutti quelli che avevano msn sentirono un grandissimo bisogno di aprire un blog e di raccontare i fatti loro ai loro contatti. Il dramma era che chi leggeva, di solito, erano persone conosciute in persona (per cui tu ti trovavi a leggerti i patemi d'animo di questo o quell'amica\o) :D
Dopo è arrivato Splinter, più aperto al pubblico, e, come racconta benissimo Alessia le cose sono cambiate di nuovo. Il mio primo blog (in realtà secondo, ne ho avuto uno su msn ma non lo conto perché ci ho scritto due post in tutto - di cui uno a tema One Piece ;-P) è stato lì ma ho litigato così tanto con il template e con il modello troppo rigida che mi ero imposta che lo abbandonai per sfinimento.
Il mio attuale blog l'ho aperto di impulso. All'inizio scrivevo molto "a braccio" e ci ho messo parecchi mesi a trovare una quadra ma devo dire che mi piace l'aspetto più professionale di Blogspot, la sua semplicità di uso e il fatto di avere delle rubriche :D
tho mi è uscito un poema XD
EliminaEh, i blog di Msn... mamma mia... erano pieni zeppi di foto, glitter, non avevano una vera e propria forma... ricordo scritte con le fiamme, o brillanti... erano ODIOSI.
EliminaComunque il web di fine anni '90 era stupendo :)
Moz-
Non sapevo che Alessia fosse così vecchia, bloggamente (ehm (^ ^;)) parlando
RispondiEliminaPost interessantissimo: io di Splinder ho vaghi ricordi, se non il proliferare di un' infinità di blog Pro Ana scoperti facendo una ricerca scolastica!
RispondiEliminaNon ne sapevo niente!! XD
EliminaAh, in ogni caso, benvenuta a bordo^^
Moz-
Post interessantissimo: io di Splinder ho vaghi ricordi, se non il proliferare di un' infinità di blog Pro Ana scoperti facendo una ricerca scolastica!
RispondiEliminaCome sopra, e ancora benvenuta! ;)
EliminaMoz-