Nel 1998 arrivò in tutte le edicole e nelle fumetterie italiane questo fumetto dedicato al mondo di Street Fighter.
Il celebre picchiaduro aveva già più volte visto trasposizioni ora animate ora cartacee, ma Street Fighter III si presentava molto diverso da ciò che fino ad allora si conosceva.
Fumetto cinese (manhua), scritto da Lee Chung Hing e disegnato da Hui King Sum, aveva un approccio alla trama e ai personaggi davvero singolare.
Basato sul videogioco Street Fighter III del 1997 (e i suoi seguiti: 2nd Impact e 3rd Strike), l'opera cinese non raccontava la trama originale del videogioco, quella canonica a cui tutti siamo abituati.
Iniziando in medias res (con Ken Masters che cerca di portare in salvo sua moglie Julia e suo figlio Nash dalle grinfie dell'arcinemico Jill), Street Fighter III presenta relazioni e svolgimenti completamente diversi da quel che è l'originale.
le prime copertine |
Pur essendo quindi una rilettura, si dimostrò una storia gradevole e ricca di colpi di scena.
Il fumetto ebbe un certo successo anche qui da noi in Italia, pubblicato dalla Jade Ediperiodici e poi dalla Jemm Edizioni, che però non ha mai terminato le uscite (in patria, la storia si è conclusa da anni seppur con un finale ambiguo).
altre copertine e tavole interne |
I personaggi presi in esame fanno tutti parte del roaster di Street Fighter: ovviamente non possono mancare Ryu, Ken, M. Bison (ossia il comandante Vega), Chun Li e Sagat, ma la trama verte principalmente sulla "nuova generazione" formata da Alex, Ibuki, Sean, Dudley e i malvagi fratelli Jill e Urien, identificati come nemico assoluto della serie.
Inoltre, anche diversi personaggi dello spin-off videoludico Street Fighter EX sono inseriti nel cast: Garuda, Skullomania, Darun...
passaggio da lira a euro |
La trama esula completamente dal racconto originale: la forza di Street Fighter III sta infatti nella sua originalità che prende tantissime libertà narrative. Ai puristi può piacere o meno, ma la lettura è certamente intrigante.
Chung Hing inventa parentele e intrecci tra i famosi combattenti, in un mondo ora metropolitano ora quasi mitologico.
Plot twist, morti tragiche, resurrezioni e infiniti colpi di scena sono il succo dell'opera: ogni personaggio potrebbe morire (in malo modo) da un momento all'altro, anche se ci saranno sempre escamotage fantasiosi e altrettanto inaspettati.
Combattimenti e duelli all'ultimo sangue, con tutte le mosse più famose, riportano alla sala giochi.
Ma intrecci, storia, temi (estremizzazioni di amore e morte, sacrificio, vendetta, passioni...) sono tutti made in Hong Kong.
parte del cast, tra personaggi vecchi e nuovi |
In Italia la serie è stata pubblicata dal 1998 al 2005 fino al volume 39 (ogni numero italiano raccoglie due/tre albi cinesi) con periodicità discontinua.
Addirittura ci fu un "buco" di molti mesi, in cui non uscì neppure un volume.
Due diverse copertine per ogni volume potevano essere scelte dall'acquirente: una per l'edicola e una per le librerie specializzate.
Si segnala, nel giugno 2002, un'edizione da edicola con contenuto sbagliato: il volume 24, infatti, non presenta Street Fighter III ma il fumetto Street Fighter Zero 3.
Gli albi italiani presentavano di tanto in tanto articoli sul titolo stesso, sia videogame che sottoforma di altri media.
L'angolo della posta era curato da Allen.
LA TRAMA IN BREVE
Al mondo ci sono diversi guerrieri marziali espertissimi, ognuno dei quali possiede un dato livello di energia. Ci sono sette livelli, ognuno per sette colori. Il malvagio Jill possiede sia l'energia rossa che quella blu, tra le più forti.Il suo scopo è "collezionare" artisti marziali sottoforma di statue, da scongelare all'occorrenza.
Tanti grandi nomi fanno già parte della sua collezione, tanti altri guerrieri vogliono fermare Jill...
Ma presto tutto si complica e tra legami di sangue, relazioni inaspettate e ritorni dal passato, la trama diventa un campo di battaglia senza esclusione di colpi!
Avevo notato questo fumetto, ma non essendo in genere nelle mie corde, non mi ci sono mai avvicinato: certe trame dinamiche secondo me trovano terreno fertile nell'animazione, a meno che non sei un disegnatore di fumetti di un certo tipo (per es. il nostro Stefano Casini) capace di far muovere anche vignette ferme!
RispondiEliminaPeraltro questa è una cineseria, quindi lungi da me incentivare il mercato che ha portato il mondo intero alla crisi economica...😒
Come surrogati del videogioco ho visto la serie "Victory" dove riciclano fino alla nausea le scene di combattimento tra Vega e Chun-Li in tanti noiosi flashback di riempimento, andando a scapito di alcuni personaggi poco visti o addirittura assenti! Poi un film d'animazione, credo "The animated movie" che, completamente indipendente da "Victory", propone qualche personaggio in più preso dal videogioco, mantenendo protagonisti Ryu e Ken.
Hai davanti a te un grandissimo fan di Street Fighter!^^
EliminaLa mia trasposizione preferita è proprio The Animated Movie, e sai perché? Segue fedelmente la trama del videogame.
Io son fatto così, preferisco vedere cose fedeli e poco originali rispetto a riletture.
Ma SFIII mi piace molto, certo lo considero proprio un elseworld ma vabbé.
Victory l'ho seguito tutto, su Jtv, era una bella serie per l'epoca anche se appunto non fedele (Sagat buono?).
Idem il film con Van Damme, che amo e per me è un cult, anche lì infedele.
Moz-
Anche io non apprezzo molto reebot e simili, piuttosto propongano nuovi personaggi ma non riutilizzare gli stessi... Fa eccezione Capitan Harlock a questo discorso: per me lui è più un attore che un personaggio... quindi può recitare in più storie anche incongruenti tra loro... :-)
EliminaTornando a Street Fighter, io la trama del videogioco non l'ho mai approfondita molto, se non attraverso i messaggi dei combattenti a fine duello con l'avversario, o vedendo l'animazione in caso di gioco completato: scoprivo così perché il tale personaggio aveva girato il mondo per sfidare i più forti combattenti in circolazione... Non avendo però visto tutti questi filmati finali, prenderò per buono "The animated movie" per colmare queste lacune, quando lo rivedrò.
Chiudendo il discorso ci terrei a proporre questo video un po' blasfemo... :D
https://www.youtube.com/watch?v=coqJk0zZvPA
Ahaha, beh... due miti che si incontrano!
EliminaGrandioso anche il here comes a new challenger XD
In ogni caso, a me la trama base di SF, per quanto non sia chissà che di originalità, è sempre piaciuta.
Ti consiglio anche il movie ispirato alla serie SF Zero (Alpha), e la miniserie web-episodica Street Fighter Assassin's Fist, davvero un gioiello live-action^^
Moz-
Che tempi...:-)
RispondiEliminaBei tempi, sì. A cavallo tra il liceo e i primi anni di uni, per me :)
EliminaMoz-
Ricordo che il fumettaro provò a vendermelo, ma per mancanza di alcuni numero lasciai perdere...
RispondiEliminaNon penso di essermi perso molto
Guarda, ti assicuro che non è affatto male, anzi... ti piglia un sacco!^^
EliminaMoz-
Qualcuno potrebbe provare a raccontarmi il finale? Ho parecchi numeri di questa serie e da anni ormai sono molto curioso.
RispondiEliminaCiao e benvenuto a bordo!
EliminaDunque, in Italia pare che il volume finale non si sia mai visto: le uniche notizie le riporta questo sito
http://www.ulisseilnavigatore.it/street-fighter3.htm
Pare comunque che il finale sia una sorta di non-finale, cioè lascia in sospeso molte trame.
La Jade/Jemm poi pubblicò una sorta di sequel, che solo in parte si rifaceva a questo fumetto: Street Fighter III 3rd Strike (un sequel apocrifo, che riscrive parte delle vicende...
Moz-