[LIFE] la maledizione di Fantasia

Poco tempo fa vi ho mostrato la mia collezione di vhs Disney, messa su tra gli anni '80 e '90.
Vi avevo anticipato come, tra tutte quelle videocassette di mia proprietà, ce n'era una che nonostante fosse in casa mia dal 1991, non avevo mai visto per intero.
E sapete perché? Perché se la guardo... muoio.
Non è la vhs di Samara, ma quella di... Fantasia!

E' bene che vi racconti le cose dal principio.
In un certo periodo, nel 1991, acquistai sia Fantasia che La Sirenetta.
Ogni volta che iniziavo a vedere uno di questi film, succedeva sempre qualcosa.

Ad esempio: inizio Fantasia, ma mi addormento.
Ad esempio: a metà de La Sirenetta, appuntamento dal dottore.
Ad esempio: a un quarto di Fantasia, spegnere tutto che ci sono gli ospiti.
Ad esempio: riprendo La Sirenetta, ma è tardi e dobbiamo andare a cena fuori.
Ad esempio: riprendo Fantasia, ma è già ora di andare in palestra.

Insomma, sembrava ch'io non dovessi mai riuscire a completare la visione di questi due lungometraggi animati.
Successe anche che stavo per finire La Sirenetta, ma mi chiama mio padre per una faccenda. Io speravo di aver messo pausa ma quando torno a casa mia madre aveva terminato la visione da sola.
Al che mi convinco, dall'alto dei miei 8-9 anni d'età: significa che NON DEVO vedere queste vhs.
Se le vedo, muoio.

E allora, siccome credo al potere delle parole e delle coincidenze, ho sempre evitato di guardare i due film.
Ma poi mi sono detto: almeno La Sirenetta voglio vederlo, che Fantasia comunque è palloso (per un bambino). E allora ho guardato tutta la storia di Ariel.
Non rimane che Fantasia a tenermi in vita.

Questo è il motivo se, dal 1991, non ho mai finito di vedere Fantasia. Se lo vedo (di mia spontanea volontà, e per intero) allora muoio.
Ne conosco ovviamente tutti i momenti, impossibile non vedere L'Apprendista Stregone o Una notte sul Monte Calvo. Ma mai nella completa e fluida interezza.

Ho deciso che, quando tra ottant'anni sarò in punto di morte, premerò play e farò partire la visione di Fantasia.
Me ne andrò con fantasia.