[SERIE TV] Hai paura del buio? - la retrospettiva


Ad un certo punto negli anni '90 fu riscoperto l'horror per ragazzi.
Aprì le danze, nel 1990, proprio la serie Are you afraid of the dark?, un telefilm antologico che ebbe come risposta gli altrettanto antologici Brividi e polvere con Pelleossa (un cartoon, dal 1993) e Piccoli Brividi (serie del 1995 tratta da libri monografici).
Hai paura del buio? arrivò anche da noi, attorno al 1994, nel contenitore Solletico di Raiuno.
Riscopriamo insieme questa serie!

Produzione canadese in due "blocchi" (il primo dal 1990 al 1996, il secondo dal 1999 al 2000), consta di 91 episodi ripartiti in 7 stagioni.
Serie antologica, è quasi una versione per ragazzi di Ai confini della realtà.
Ogni episodio (della durata di 20 minuti circa) racconta una storia diversa, legata alle altre solo dal fatto che a introdurla vi siano dei ragazzi attorno a un fuoco: sono i membri del Club di Mezzanotte.
A volte accadeva che la storia raccontata prendesse il via da un normale fatto capitato nella quotidianità di questi ragazzi.

i ragazzi del Club

Costoro sono presenze fisse nel cast, che si rinnova solo un po' di stagione in stagione.
Tra gli attori famosi, apparsi come comprimari degli episodi singoli, si annoverano due giovanissimi Neve Campbell e Ryan Gosling.
Il film Il sesto senso, stando a certe dichiarazioni, sarebbe nato dall'ispirazione di uno dei tanti episodi di questo telefilm.
Sigla!

La serie è stata girata tutta in territorio canadese, da una società locale. Ma fu prodotta anche dall'americana Nickelodeon, che si occupò della distribuzione negli Stati Uniti.
Con un certo successo nella prima metà dei '90, dopo qualche anno di pausa, nuovi scrittori si misero all'opera per produrre un nuovo blocco di episodi a cavallo del nuovo millennio: solo uno dei vecchi protagonisti del Club di Mezzanotte era ancora parte del lotto.

Le puntate viaggiavano tra orrore e fantascienza, con una certa dose di suspance.
Se certi racconti erano maggiormente grotteschi, talvolta persino ironici, non mancavano momenti davvero inquietanti o storie dal finale ambiguo (o addirittura senza lieto fine).
Altri due personaggi ricorrenti erano lo scienziato pazzo Dr. Vink -che tutti chiamavano, sbagliando, Fink- e il proprietario di un negozietto di cianfrusaglie magica, tale Mr. Sardò (con tormentone riguardante l'accento sul nome).

Dr. Vink

In Italia, oltre che su Solletico la serie è andata in onda su Rai Gulp, in replica.
Recentemente si è parlato di un film cinematografico basato su quest'opera, a cui lavorerebbe lo sceneggiatore del nuovo IT.

Paura in tv? Leggi anche 
BRIVIDI - i programmi televisivi che facevano paura

63 commenti:

  1. Ma parli sempre di cose bellissime!!
    io e mia sorella non ne perdevamo una puntata!!
    e questo è l'originale!!
    no piccoli brividi che non ho mai digerito!!
    mitico hai paura del buio!!

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    1. Esatto, Piccoli Brividi era la copia patinata... quasi una sottomarca rispetto a questo, buttava tutto in caciara XD

      Moz-

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  2. Non l'ho mai visto, ma com'è possibile? Eppure è un genere che adoro!

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    1. Era solitamente l'ultimo show di Solletico prima della fine del progamma :)

      Moz-

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  3. Mi sa che io mi sono beccato le repliche su Rai Gulp, ma lo ricordo poco!

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    1. Probabile, vista l'età: è comunque bello che lo replichino^^

      Moz-

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  4. Un genere che trionfò davvero. Un po' aprì la strada al successo planetario di Harry Potter.

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    1. Sicuramente ha sdoganato certe atmosfere pesso un pubblico giovane :)

      Moz-

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  5. Non lo avevmo mai sentito! Ma erano ben fatti gli episodi?

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    1. Forse non tutti eccelsi, ma sì, comunque non erano male.
      Un po' di angoscia la trasmettevano, era u buon telefilm^^

      Moz-

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    2. Non so perché non so mai niente di queste cose, menomale che ho letto qui!
      Mi sembra una serie molto interessante!

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    3. Su YT trovi qualche episodio... tipo la babysitter o la casa delle bambole. Insomma, non sono capolavori dell'horror ma ottimi (per l'epoca, specialmente) racconti per ragazzi^^

      Moz-

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    4. Questo post mi ha dato l'idea per un prossimo post che scriverò! Thanks! :D

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    5. Grazie a te, aspetto di leggere^^

      Moz-

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  6. Conoscevo solo Piccoli Brividi, non questa serie!
    Molto interessante, peccato si sia un po' persa questa tradizione degli horror per ragazzi.
    Oggi si va direttamente al cinema a spararsi gli horror da quattro soldi reboot di vecchie glorie del passato XD

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    1. Peraltro penso che proprio perché destinata a un pubblico giovane, questa serie -mancando del lato gore- era ancora più ansiogena.
      Piccoli Brividi è la sottomarca di questa... :)

      Moz-

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    2. In realtà un episodio un pò "Gore" c'era: era quello di un vampiro schifosamente orripilante (nel senso che faceva DAVVERO paura) che si era piazzato sotto una clinica, e si nutriva del sangue contenuto nelle buste per le trasfusioni. Il punto è che dopo un pò il sangue da trasfusione cominciava a scarseggiare, ed allora il "nostro" decide di passare direttamente al personale medico ed i pazienti.

      Questo episodio non lesinava niente: stanzini pieni di sangue sparso, dettagli sui morsi del vampiro ancora freschi, zanne in bella mostra pronte ad avventarsi su ignare gole e perfino la pirotecnica morte del succhiasangue di cui si poteva scorgere (per un momento) la faccia che diventava un teschio carbonizzato con la carne che bruciava addosso.

      Forse uno degli episodi più tosti e più rusciti di 'sta serie d'orrore.

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    3. Ipotizzo: essendo di ambientazione clinica, non era strano vedere il sangue.
      Avranno agito stando sicuri...^^

      Moz-

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    4. In ogni caso si tratta sempre di elementi gore, o comunque sanguinolenti (sia pur contenuti), e di certo con la scusa dell'ambientazione clinica ne hanno approfittato marciandoci sopra... talmente sopra da far vedere il vampiraccio morto bruciato che, diciamocelo, qualcuno potrebbe far notare che non era necessario.

      Ricordo addirittura la battuta che il vampiro rivolge alla protagonista mentre la tiene sospesa oltre il tetto dell'edificio: "ti lascerò cadere di sotto, per poi raccogliere il tuo sangue sul marciapiede!"

      Se ci pensi, è tosto come dialogo in un simile prodotto.

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    5. Vero, in effetti!
      Beh, avranno voluto osare un po' di più... :)

      Moz-

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  7. Eheh, io amavo questo e Pelleossa, mentre ho sempre considerato da minorati mentali Piccoli Brividi, che sembrava fintissimo... :O

    Moz-

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  8. Finalmente pensi anche a me.
    Altro che fumetti.
    Te l'avevo detto che adoro il genere horror, e alle elementari ho letto tutti i libri della collana Piccoli Brividi.
    E no, non ho paura del buio, anzi...
    Sarà mica lui ad aver paura di me? :P

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    1. Ahah ma questo è un blog che tratta anche di fumetti (però è un po' che non ne parlo, in effetti!)
      Piccoli Brividi mai amato, né come libri né come telefilm (che era la sottomarca rumena di questo qui), però immagino che per voi della generazione successiva fosse sicuramente mitico^^

      Moz-

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    2. Quindi io e te saremmo di due generazioni diverse?
      Wow!! Mi fai sentire Cciovaneeee!!
      Io 18.8.87. Tu 17.8.83? La generazione non veniva calcolata in media ogni 9 anni?

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    3. Negli anni '80 e primi anni '90, dato quel che succedeva sul piano della cultura pop, 4 anni sono tantissimi. Io ad esempio trovo un abisso tra me (83) e chi è nato nel 1980 o 1981... :)

      Moz-

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    4. E vabbè. Io sono giovane per te e tu per i vecchiacci dell'80.
      Ahahaha
      Buon pomeriggio, va. 🤣😉

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    5. Ahahah esattooooo :D

      Moz-

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    6. Moz ha ragione, gli '80 e '81 fanno parte della generazione precedente, non so gli '82; dall'annata 1983 all'annata 1986 è la generazione successiva, non so gli '87 se ci rientrano :D

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    7. Con gli '82 ci sono andato a scuola, li sento vicinissimi ma loro hanno vissuto il Mondiale e noi '83 no... :o

      Moz-

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    8. Io sono generazione degli anni 50, anche se sono nato 30 anni dopo... tra mia madre e le repliche, ho visto le sue stesse cose!
      Ho eternamente 8 anni ma allo stesso tempo sono anche un vecchio brontolone!

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    9. Io anni '60 e '70... ho calderonizzato il pop precedente e me lo son goduto^^

      Moz-

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    10. Diciamo che quella delle generazioni X, Y ecc è una convenzione, e va da sé che sia molto molto più varia, la cosa, e ricca di sfumature.
      Anche la frase "sono i tempi che cambiano" non è semrpe una giustificazione, ma quasi un'arrendersi alla constatazione.
      Che, effettivamente (e spesso purtroppo) è così.

      Per come ragiono io: cerco sempre di sfruttare al meglio le novità (Netflix ecc) applicandole, quando si può, a un concetto di vita old-school^^

      Moz-

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    11. Non ho capito questa cosa: "Io ad esempio trovo un abisso tra me (83) e chi è nato nel 1980 o 1981... :)"

      Posso capire 4-5 anni di differenza ma 1-2 anni mi sembra un po' poco.

      Però ti dico che i classe 1987 mi hanno sempre messo in soggezione... Quei tre anni di differenza erano un'enormità quando giocavo a calcio...
      Quindi per me i classe 1987 sono di un'altra generazione.

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    12. Eh, sembra strano dirlo, ma vedo che molti nati pre-1982 (1980 e 1981) sono diversi da me, tendono alla cupezza anni '70, sono già troppo adulti ecc...

      Moz-

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    13. Non capisco cosa vuoi intendere.
      Saranno cupi ma non credo centrino gli anni '70 che loro non hanno vissuto... Hanno iniziate le elementari negli anni 1986-1987.

      Diversi da te siamo tutti e nessuno!

      Troppo adulti? Adesso hanno 40-41 anni! Ci mancherebbe altro!*
      40 anni l'età minima dei senatori...
      * Ovviamente 40 anni e più non significa che non possano seguire cartoni animati, serie-tv, videogiochi etc.

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    14. Correzione

      "Saranno persone cupe"

      P. S. 2

      Io ho conosciuto dei classe 1998-2000 da spavento! Convinti loro appena usciti da scuola di parlare con grandissima arroganza di politica e problemi del mondo... Ma mi sa quella generazione è la più superba di tutte...

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    15. Sì, i nati in quel periodo (1998-2002 circa) sono un po' così, proiettati al futuro credevano che fosse tutto lì.
      Quanto al resto, intendevo che vedo, tra chi conosco, i nati nei primissimi '80 a tendere di più verso i '70 come amicizie e modi di vivere.

      Moz-

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  9. Non guardavo Solletico quindi di base non seguivo la serie, però mi pare di ricordarne qualche episodio, tipo quello della macchina fotografica che faceva scomparire.

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    1. Yes, quello poi dovrebbe essere un episodio dei migliori! :)
      Alcuni erano proprio alla X-Files :D

      Moz-

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  10. Come ho potuto perderlo?? Forse a 14 anni mi sentivo già troppo grande per guardare programmi per bambini, che stupida!! Sicuramente se lo rimandassero in onda, oggi lo guarderei volentieri

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    1. Eh lo so... quando si entra dell'adolescenza molte cose ci sembrano cretine... e poi ce ne pentiamo! :O
      Comunque magari su RaiGulp lo trasmetteranno ancora, chissà :D

      Moz-

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  11. Credo che più della paura del buio, mi spaventa le retrospettiva, ovvero, il pensare a queste serie horror dimenticate, così spaventose, che devo aver rimosso l'intero programma ... :-D

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    1. Ahaha no dai, non ci credo che non ti ricordi di Solletico :)

      Moz-

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  12. Addirittura puntate senza lieto fine? Ohibò! Io non la ricordo proprio. Quell'anno su Solletico mi sa che guardavo solo i Biker Mice :D

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    1. Alcune avevano un finale ambiguo, irrisolto.
      Oppure altre con un finale che "puniva" qualcuno, ad esempio un bullo... :)

      Moz-

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  13. Come Riccardo, neanche io la ricordo proprio, forse la sigla mi dici qualcosina ma non molto... anche Ai Confini Della Realtà l'ho riscoperto anni dopo!
    Piccoli Brividi lo ricordo, lo stavo anche riguardando su Netflix, anche se quando lo hanno mandato in onda, avevo ormai altri interessi e i libri li leggevano i ragazzini più piccoli di me (ma non di tanto, tipo mia sorella che ha due anni meno di me, io ero in pieno interesse fumetti, soprattutto manga):

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    1. Piccoli Brividi mi è sempre sembrato una sottomarca di questo... era patinatissimo nella confezione, proprio bambinesco.
      Non so... associo Piccoli Brividi alle scene coi bambini di Beetleborgs... sembrava fintissimo °___°

      Moz-

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  14. L'avrò certamente visto, ma ricordo zero purtroppo, e Piccoli Brividi l'ho scoperto solo con il film... ;)

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    1. Che spero non abbia mai seguito :D

      Moz-

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    2. Lo avrà, e spero sia come il primo, che mi piacque abbastanza ;)

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    3. Non so perché lo giudico sfigato, visto subito nei cestoni a 4,99€ ahahaha

      Moz-

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  15. La conosco di nome, ma non l'ho mai vista. Vedevo invece Piccoli Brividi. E su Solletico Storie Incredibili.

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    1. Storie Incredibili per un po' lo han dato anche singolarmente su Raiuno, tipo tardo pomeriggio, se non sbaglio^^

      Moz-

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  16. Pelleossa mi faceva morire dal ridere. Mi sparavo in successione lui e il conte Dacula (spero si scriva così). Questa serie l'ho conosciuta solo di striscio, ho visto alcune puntate e si, spaccavano tantissimo. Questo dimostra che per far un buon prodotto horror non c'è necessariamente bisogno della componente gore. Su Piccoli Brividi non saprei, ne ho letto qualcuno ma mi sono sembrati eccessivamente infantili, l'unico che mi ha colpito si ispirava a L'invasione degli ultracorpi e aveva un ottimo colpo di scena finale. Per il resto non è che mi siano piaciuti molto

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    1. Esattamente: Piccoli Brividi era in effetti infantile, anche come telefilm... sembrava fintissimo, con scenografie colorate... booh! :)
      Comunque sì, il gore non è necessario!

      Moz-

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    2. Oh invece si che è necessario, un horror senza sangue e magari senza morti, ma dove siamo, negli anni 50 in pieno codice hays (spero che 'sto bastardo bruci all'inferno per avere rovinato il cinema per ben 2 decenni, anche 3...)? Per non parlare poi del comic code che era forse anche più ridicolo.

      Viva i mostri, gli squartamenti, gli smembramenti, gli sbudellamenti, le frattaglie e il sangue; evviva Herschell Gordon Lewis, sempre sia lodato il suo nome.

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    3. L'horror deve far paura, non per forza col sangue...

      Moz-

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    4. Si, così non avremmo mai avuto Tom Savini, Stan Winston, Rick Baker, Rob Bottin, Sergio Stivaletti e tanti altri grandiosi artigiani de lattice e il sangue finto, che tristezza di mondo avremmo avuto... un pò come quello che viviamo adesso.

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    5. Ma va benissimo anche lo splatter e le personalità che citi (figurati, adoro il genere), ma l'horror deve far paura anche in altri modi.

      Moz-

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  17. Noooooo non ci credoo!!!
    Appena ho visto l'immagine del post ho pensato "ma dove l'ho già vista?".
    Ricordo che aspettavo ogni volta una nuova puntata, anche se già da piccolo ero abituato a vedere i vari Halloween, Nightmare ecc...andavo pazzo per Hai Paura Del Buio!

    Geniale poi la sigla che finiva con la mano che accendeva il fiammifero e la scritta dietro, non so bene perchè ma mi metteva i brividi XD

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    1. La sigla sapeva incutere il giusto timore, diciamocelo... Era molto ben pensata :)
      W Hai paura del buio?, per sempre :)

      Moz-

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  18. Sì, mi pare sia stato replicato un bel po', quindi probabilissimo^^
    Su Piccoli Brividi... anche io lo vedo molto più scrauso, vero. Sembrava eccessivamente finto, una poveracciata.
    Questo non era male...

    Moz-

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  19. Di libri ne ho visti tanti e forse letto solo uno, ero già completamente fuori target.
    Comunque, Piccoli Brividi lo trasmetteva Fox Kids che appunto si dava a tutti i sentai by Saban o alle serie anime della stessa Saban (quelle riadattate per un pubblico americano)... quindi figuriamoci XD

    Moz-

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