[FUMETTI] Mercurio Loi, ultimo atto


Ultimo atto, o forse ultima passeggiata.
Dopotutto Mercurio Loi ama passeggiare, dopotutto Mercurio Loi è un'ode alle passeggiate.
Quelle filosofiche, quelle fisiche, quelle che -come la sua storia- fanno quadrare il cerchio.
Con l'albo La morte di Mercurio Loi, sedicesima storia della serie regolare, le avventure dell'illustre perdigiorno terminano per sempre.

Quand'è che una persona muore per davvero?
Quando nessuno la riconosce, quando nessuno sa della sua esistenza, quando nessuno si ricorda della stessa.
Sembra parlare quasi di Memorie dall'invisibile (QUI), quel gioiello a fumetti della collana Dylan Dog uscito ormai trent'anni fa.
Sarà un caso che cito un'altra eccellente storia della Bonelli, parlando di Mercurio Loi?


Forse no.
Perché Mercurio Loi è (era...) il miglior fumetto italiano degli ultimi trent'anni.
Ve lo dicevo: aveva quel fascino proprio di opere d'avanguardia.
Un qualcosa che davvero non è facile ritrovare nel panorama italico a fumetti.
E comunque, è un'etichetta che Mercurio Loi stesso avrebbe rifiutato. Con finto sdegno.

Mercurio Loi è (era...) un passeggiatore.
E ci ha condotto, in sedici camminate, lungo la sua immensa vicenda.
Con episodi a volte simbolici, a volte onirici, a volte meta-testuali, a volte ferocemente concreti.
Ma anche quando era un sogno, none era mai solo un sogno.
Si sa.



Il sogno comunque è finito: Mercurio Loi è sparito da mesi, anche se si erge come fantasma dorato nella copertina della sua ultima avventura.
Fotografato e ripreso dagli smartphone di gente odierna, proprio lui che è (era...) di un'altra epoca.
L'ultima storia inizia come era iniziata la prima.
E ritroviamo le pedine rimaste in gioco, tra cui il piccolo Dante Fusco, l'ombroso Ottone De Angelis e il perfido Tarcisio Spada.

la prima pagina del primo albo, la prima pagina dell'ultimo albo...

In una Roma dove l'identità non conta, Mercurio Loi è già un fantasma.
Un fantasma di storie che si ripetono all'infinito, anche solo cambiando uno dei protagonisti.
Il canovaccio è quello, tra scazzottate con vari sgherri e trappole da fiato sospeso.
Mercurio Loi è (era...), assieme alla sua spalla, come Batman con Robin nella serie televisiva del 1966.

La passeggiata si interrompe qui.
Ma alla fine, Mercurio ci ha fatto perdere in sedici tappe, e a ben vedere, voltandoci indietro, il percorso appare chiaro: siamo tornati al punto di partenza.
La sciarada (o Sciarada, se preferite) è risolta, Roma ha bisogno di nuovi enigmi, nuove rivoluzioni, nuovi protagonisti.
Roma, come il fumetto italiano.

26 commenti:

  1. Hai fatto venire i brividi anche a un non lettore di Mercurio Loi, quello che sono io.
    La citazione della prima vignetta del primo albo mi ha fatto venire il magone.
    Sedici volumi...l'idea di una serie chiusa mi piace..
    Più avanti magari mi tuffo sul mercatino dell'usato online e me li prendo..quasi quasi.

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    1. Potrebbe piacerti, al di là della trama orizzontale, ogni albo è un viaggio.
      Top quello sulla cucina, col cuoco misterioso e le ricette da indovinare.

      Moz-

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  2. devo recuperarlo assolutamente. spero nell'usato.

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    1. Ora stanno uscendo i cartonati in libreria, per l'usato forse è troppo presto...

      Moz-

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    2. Cartonato, quindi più costoso? :D

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    3. Edizione da libreria, forse si... 🤓

      Moz-

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  3. Ma che bello, non lo conoscevo (sono molto ignorante in materia anche se mi piacciono i fumetti).

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    1. Ti consiglio di recuperarlo tutto, alla fine sono solo sedici albi in tutto 💪

      Moz-

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  4. esulo dal contesto per lasciarti un link di un articolo che dovrebbe interessarti..forse anche a Riccardo..

    http://www.minimaetmoralia.it/wp/topolino-a-chi/

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    1. È quello sui politici?
      Purtroppo ora non posso aprire il link...

      Moz-

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    2. parla anche di loro..è più una risposta..ai politici.

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    3. Allora l'ho letto oggi! 💪😎
      Thanks!

      Moz-

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    4. E peraltro sono d'accordissimo... Come paragone per le stronzate, sarebbe ora di iniziare a usare i programmi della De Filippi :D

      Moz-

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    5. Verissimo anche perchè nei 70 anni di storia hanno creato le storie anche autori come Susanna Tamarro insignita della Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte.

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    6. Ma infatti è un paragone da deficienti.
      Certo, dai nostri politici non è che mi aspetto chissà che barlume di genialità, sia chiaro, ma un minimo di cultura sì...

      Moz-

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  5. Mi sembra un po’ forte : il miglior fumetto degli ultim trent’anni...
    Zerocalcare o Gipi o Manuele Fior? Perdonami se mi permetto il commento.

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    1. Ci mancherebbe, anzi: ovviamente io sottintendevo un fumetto seriale, una collana da edicola.
      E penso che tra le proposte degli ultimi anni, Mercurio Loi sia stata davvero la migliore come qualità generale... :)

      Moz-

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    2. Bisognerebbe aver letto tutte le serie uscite in edicola per parlare di migliore degli ultimi trent'anni.

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    3. Vero, ma basterebbe anche solo aver sentito parlare, in generale, di ciò che usciva in edicola: e nulla è stato così forte come Mercurio Loi, almeno dal punto di vista intellettuale ;)

      Moz-

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    4. Posso assicurarti che molti validi fumetti non hanno goduto e non stanno godendo dell'adeguato risalto, si tende a parlare ad alta voce sempre dei soliti. Fattelo dire da uno che si ritrova puntualmente ad apprezzare fumetti relativamente di nicchia.

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    5. Questo, sì, al di là del fatto che la mia frase era ovviamente uno "strillone".
      Però comunque l'editoria italiana, negli ultimi trent'anni più o meno, la seguo... lo saprei se ci sono (stati) fumetti di questa portata, a livello di serie regolari o comunque seriali... :)

      Moz-

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