[RICORDI] giochi e divertimenti: tutti quelli ideati con Leonardo


Probabilmente avete già sentito parlare, di Leonardo, qui sul blog.
Mio storico amico, è anche il mio perfetto doppelganger.
Lui sposato, con figlia; io incorreggibile cazzaro.
Anche da piccoli eravamo diversissimi ma perfettamente combinati.
E, ve lo assicuro, dall'unione delle nostre menti nacquero giochi, divertimenti e passatempi che abbattevano ogni limite di fantasia.
E voglio ricordare tutto questo, oggi, qui.

Per comodità, ho suddiviso tali passatemi in gruppi specifici:
- su carta
- con i Lego
- in casa
- all'aperto

SU CARTA

MAPPE DEL TESORO
Ci divertivamo a disegnare e colorare fantomatiche mappe, da strappare/bruciare ai bordi per dare quel senso di vissuto. La casa si trasformava in un'isola del tesoro.
 
REDAZIONE MAGAZINE
Ritagliando giornalini a fumetti, scrivendo riassunti di serie famose e inventando giochi di enigmistica, creammo ben tre numeri di Fantasy Magazine!

GIOCO DI RUOLO
All'inizio della seconda metà degli anni '90, complice un'avventura gdr uscita su Kappa Magazine, creammo varie avventure e possibili personaggi da utilizzare. Io scrivevo la storia, a puntate come un romanzo ma in cui bisognava giocare coi dadi, e Leo realizzava le schede di armi e oggetti.

LABIRINTO COI TOMBINI
Questo è difficile, forse, da spiegare: su fogli a quadretti, a turno disegnavamo dei percorsi che prevedevano tombini diversificati, ostacoli, leve. Lo scopo era arrivare alla fine (magari anche in un'altra pagina!) attraversando il labirinto con la logica, del tipo: mi conviene entrare nel tombino x perché so che mi farebbe sbucare di là, oltre l'elettricità e le spine.
Allego immagine dimostrativa.


CON I LEGO

ISOLA DELLE TORTURE
Univamo le piattaforme Lego per creare un'isola-carcere, e usando ogni pezzo possibile, inventavamo strumenti di morte e tortura per le minifigures! Ad esempio, l'altalena Fabuland diventava una ghigliottina!

WARHAMMER
Quando vedemmo gente giocare a Warhammer, durante qualche scorribanda in una nota fumetteria foggiana, subito ci balenò l'idea di replicare la cosa coi Lego.
Inventando al volo alcune regole, tipo gittata, avanzamento e via dicendo, metro alla mano, facemmo vari eserciti!

DEMOLIZIONE
Ognuno realizzava una costruzione, quanto più fortificata possibile: muri di Fabuland, basi a legarli, spessore micidiale e fissaggio fortissimo. Poi, posizionate a debita distanza queste "case", a turno si lanciava contro di esse una pallina da tennis, cercando di colpirle alla massima potenza: chi radeva al suolo per primo la costruzione altrui, aveva vinto.

GIOCO DI RUOLO
L'arrivo della Play Station ci portò la moda degli rpg nipponici: Final Fantasy VII, Wild Arms e Alundra. Ebbene, con i Lego creammo un'intera scenografia, tra villaggio e zone naturali, e inventammo in segreto una storia precisa: con una sequenza di cose da fare (potenziamenti, recupero oggetti, dialogo con personaggi non giocanti), mio fratello (che muoveva la minifigure del protagonista) doveva finire il gioco. I combattimenti erano svolti coi dadi.


IN CASA

TUNNEL ESPLORABILI
Unendo mobili, scatoloni e altro (per es. il tavolino e lo scivolo Chicco), creavamo una sorta di tunnel in cui muoversi strisciando. Luci spente, una torcia, fili da sarta per simulare le ragnatale e carte appallottolate a fare da ostacolo, i nostri fratelli dovevano esplorare questa zona di gioco per recuperare un oggetto preciso (una chiave o una pietra "preziosa") nascosta da qualche parte.
Escape rooms, levatevi proprio.

CASA DEI FANTASMI
Quando arrivavano le giostre, ovviamente il top era fare un giro nella casa dei fastasmi, col carrello che ti guidava all'interno del tracciato. Noi la ricreavamo in una stanza, stabilendo un percorso obbligato, facendo uso di maschere di carnevale, disegni e quant'altro c'era a tema horror.
Ovviamente nella nostra si doveva camminare.

TROVA SLIMER
L'action figure di Slimer (della linea The Real Ghostbusters) fu oggetto di un gioco che in parte riprendeva l'idea della casa dei fantasmi. Al buio, uno dei nostri fratelli (o entrambi, assieme) dovevano cercare il giocattolo nascosto nella stanza.

AMERICAN SHOW
Ancora le giostre. Non so come si chiami da voi l'American Show, ossia quel percorso che prevede varie pedane mobili, rulli morbidi, laser, labirinti, specchi deformanti e via dicendo. Anche quello lo rifacemmo in casa, usando mobili e cuscini. La piattaforma girevole della televisione fungeva da pedana mobile.

MIX GIOCHI DA TAVOLO
Un'altra nostra grande passione erano i giochi di società: ne avevamo a decine, e mixandoli tutti, creavamo un enorme gioco da tavolo dove le pedine dovevano percorrere ogni plancia (ognuna con le sue regole, inventate da noi ex-novo).


IL GRANDE GIOCO DELL'OCA
Mutuato dalla famosa trasmissione di Raidue, replicammo in casa questo gioco, chiamando quattro nostri amici a partecipare. Le mattonelle avevano dei numeri, a fare da caselle: ognuna con un prova precisa da superare (anche quelle d'acqua, usando i lavandini del bagno!)

RINTRACCIA IL PROPRIETARIO
I giochi tv di Jocelyn forse erano la nostra fonte di ispirazione, perché replicammo anche quello della valigia misteriosa. Il fratello di Leo era il partecipante a cui veniva recapitato un pacco (un contenitore, uno zaino...) con dentro vari oggetti. Ogni volta la trama e quindi la sequenza erano diverse: grazie a una finta rubrica telefonica, era necessario fare un giro di (finte) telefonate per scoprire l'intreccio e risolvere il mistero -entro un tempo limite-. Ricordo che io ero all'altro capo del telefono, perché gli apparecchi comunicavano tra loro da stanza in stanza.

LABORATORIO CHIMICO
Il Piccolo Chimico ci spinse a creare un vero e proprio laboratorio sperimentale.
Grazie a innocue attrezzature mediche (o simili) recuperate tra genitori e parenti, avevamo provette, ampolle, contenitori vari... Ricordo anche che inventavamo i nomi dei prodotti, come fossero farmaci. C'era una lista vera e propria. Il laboratorio si chiamava C.R.S. (Centro Ricerche Sperimentali).
Sapete qual è il bello? Anni dopo, la chimica a scuola mi faceva letteralmente cagare!

FOOD FIGHTERS
Non avevamo i pupazzetti dei Food Fighters se non un paio. Ma avevamo tantissime action figures varie (Masters, G.I. Joe, Turtles) e i veicoli delle stesse. Ebbene, bastava stendere una tovaglia, usare un po' di ketchup e piccole quantità di cibo (pasta, ad esempio) e ricreavamo le battaglie come si vedevano negli spot cartacei (QUI)!

ALL'APERTO


ORIENTAMENTO CON FRECCE COLORATE
Nei terreni della casa in campagna di famiglia, inventammo un gioco a metà tra caccia al tesoro e orienteering. Su alcune pietre, coi pennarelli colorati, disegnavamo delle frecce. Bisognava seguire un colore per volta, sperando fosse quello giusto o quello che portasse a una pista successiva. Le pietre ovvimente non erano facilissime da vedere, tra vegetazione e terra... A fare da concorrenti, ovviamente i nostri fratelli, sorelle, cugini!

SCOUT/ CAMPEGGIATORI
Alla fine lo scout l'ho fatto davvero, ma qualche anno prima ci divertivamo, sempre in campagna, a fare gli esploratori. Zaini, Manuale delle Giovani Marmotte (questo QUI) e un sacco di armamentario per andare a costruire una vera e propria base. Ovviamente il gioco poi evolveva, con la fantasia: c'erano missioni da compiere, forse anche fantascientifiche (tipo postazioni ascolto di strani messaggi...). Ricordo che tenevamo anche un quaderno dove si riportavano vari simboli o icone.


FILMINI STILE FANTASY-SENTAI
I Power Rangers furono la prima ispirazione per mettere su dei filmini mai terminati, che coinvolgevano i nostri fratelli, sorelle e cuginanza varia. Ognuno con un ruolo, si interpretava una trama vagamente fantasy tra ninja e guerrieri, combattimenti con bastoni e via dicendo.
Chissà che fine hanno fatto! Location: sempre la stessa zona di campagna.

ZONA DELLA TORTURA
Il nostro potere distruttivo veniva canalizzato da questo assurdo gioco. Certo, sempre meglio che diventare una baby gang e uccidere di botte la gente a caso, ma comunque era un passatempo su cui oggi gli psicologi ricamerebbero sopra trame da film. In sostanza, avevamo creato un'area per torturare in vari modi (pietre, tagli, impalamenti) sia le foglie dei fichi d'India, sia i finocchi selvatici.
E questo è tutto.

Inutile dire che molte di queste cose, fatte per gioco durante l'infanzia, sono rimaste con me: nell'organizzazione di eventi, nel lavoro, nella scrittura, nelle passioni.
Ah, sì, ho ancora un'inclinazione alla tortura, oggi ovviamente di tipo psicosessuale.

Voi avete mai fatto, da ragazzini, cose simili?
Quali giochi avete inventato?
Quali assurdi passatempi aveva partorito la vostra mente malata?

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143 commenti:

  1. Per raccontare i miei giochi dell'infanzia mi devo organizzare...

    Ma alle vostre case genitori non ce n'erano, che spostavate mobili per costruire percorsi e imbastire cacce al tesoro? 😨
    Cioè, alla "Giochi senza frontiere" proprio... 😁

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    1. Eheh aspetto il resoconto! :)
      Oddio, spostavamo tavolini e divani, cose così... mica smontavamo la cucina XD
      Diciamo che comunque ci hanno lasciati sempre abbastanza fare...

      Moz-

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  2. Ahahah
    Effettivamente anch'io come Gas ho pensato ai poveri genitori che dovevano rimettere tutto a posto, al termine delle battaglie.
    Comunque ne avevate di fantasia.
    Anch'io adoravo particolarmente i giochi da tavolo e ne possedevo diversi, ma mai mi sarebbe venuto in mente di collegarli tra loro reinventando le regole.
    Quanto al labirinto dei tombini, invece, mi ha fatto tornare alla mente i percorsi di Super Mario. Non è che avevate scopiazzato un po'? ;)
    P.S. Prendi esempio da Leonardo e metti su famiglia.
    Noi vogliamo un piccolo Moz con gli occhialoni, oppure una Mozzina birichina... :P

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    1. Diciamo una coppia di gemelli e passa la paura! 😁

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    2. No, ma rimettevamo noi stessi in ordine. Era la regola principale! :)
      Sinceramente col labirinto penso che Mario c'entri poco... sicuramente invece c'entrerà qualche videogame per IBM che aveva Leonardo... magari anche alla lontana...(le spine erano prese sicuramente da Prince of Persia...) ci avrà fatto scattare la scintilla. Ma tutto partì dai semplici labirinti come se ne trovano nelle pagine enigmistiche. Noi aggiungemmo il resto!

      Naaah, io per ora sto bene così... magari un giorno mi affitto un utero e vi regalo la mia progenie :)
      (frase-esca per qualche stalker malato :p)

      Moz-

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    3. Prince of Persia!! 💖

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    4. Meno male che non vi siete ispirati a Dig Dug!

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    5. Ahaha trivellando casa!! 👏👏👏

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    6. AHAHA! XD
      Beh, conoscevamo i limiti del buon gusto (e delle sberle)^^

      Moz-

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  3. Sembra di vedere Roger Moore e Tony Curtis nella serie "Attenti a quei due" 😁

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    1. Eh, giuro che c'era davvero da starci attenti! :)

      Moz-

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  4. Fare fortezze lego da distruggere è stata una cosa che ho fatto anche io con mio fratello.. xD
    Sicuramente inventavo qualche gioco ma non ricordo granchè... di sicuro non così tanti! @_@

    PS: tra la chimica giocata e la chimica studiata c'è l'infinito!!!!! Non è possibile trovare un punto in comune! xD

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    1. Vero... Mamma mia, e pensa che magari avevamo scoperto la cura per l'AIDS solo mescolando intrugli XD

      Moz-

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    2. In solitaria ho condotto anche io qualche esperimento strano (l'avrò fatto tre volte in tutto), tipo mescolare in un recipiente trasparente un po' di tutto, dagli alimenti liquidi ai detersivi, dalla colla al liquore, sperando di innescare qualcosa prima di concludere con una compressa effervescente se non accadeva nulla prima...

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    3. Per quanto riguarda la chimica "giocata" alle festicciole di compleanno delle medie si facevano sperimentare intrugli da trangugiare come penitenze...coca-cola mischiata con aranciata, patatine al formaggio tritate, pop-corn sfranti...chissà forse anche qualche gessetto della lavagna, vai a sapere! Più che chimica era pozionistica!!

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    4. @Gas: idem io, compresse sottratte dallo stipo dei medicinali... ahah!
      @Dave: vero, vero... poi da grandi si passa a mischiare liquori, e nascono i cocktail.

      Moz-

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  5. Anche i miei migliori amici sono per certi versi l'opposto di me :D

    Alla caccia al tesoro giocavo anche io, a casa del mio amico Miky G., tra giardino e scantinato. Erano tipo delle avventure, ma la mappa era inventata :D (una volta usammo la mappa disegnata su un catalogo Lego :D).
    Su carta, alle medie, io e l'amico Alberto riproducevamo il Lion Trophy Show :D.
    Con i Lego decisamente il mio gioco era di tipo tradizionale, si inventavano storie e basta :D.
    E anche con i Food Fighters, non facevo come te :D.
    All'aperto si facevano i "tiri" con il pallone. Ne parlerò dalle mie parti!

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    1. Sì, all'aperto in cortile i giochi erano ovviamente quelli classici (da quelli con la palla alle rincorse, a nascondino...) ma questi erano proprio speciali, inventati da zero.
      Come riproducevate il Lion Trophy Show? Fighissimo!**
      La mappa Lego era quella del pirata?

      Moz-

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    2. Sai che probabilmente usavamo anche ostacoli come gomme, scolorine...dovrei chiedere ad Alberto se ha in questo ricordi più focalizzati dei miei :D.
      La mappa Lego appariva nel catalogo del 1990 se non sbaglio, in una delle quattro pagine dedicate alla linea Pirati!

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    3. Yes, allora era quella!
      Ma... quanto al Lion... come giocavate?

      Moz-

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    4. aspetta che lo chiedo ad AlbertoXD

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  6. Cosa stavate mangiando in quella foto?
    A me sembra di averti già scritto a cosa giocavo da ragazzino ...ma forse non avevo fatto un post così articolato come questo.
    Comunque: soliti giochi all’aperto , pallone ed io sempre in porta.
    Nascondino , palla avvelenata ..strega comanda colore.
    Da solo dietro la casa mettevo su un teatrino, mi immaginavo intere serie di cartoni sui Robot ..e ogni giorno mi recitavo qualche puntata.
    Immaginati un ragazzino scimiottare i cartoni da solo...un giorno ricordo che mio padre per prendermi in giro mi chiese se doveva pagare il biglietto per lo spettacolo!
    Giochi da tavolo: con gli amici tanto Risiko.
    Da più piccoletto ricordo che facevamo un gioco chiamato frutta e verdura .
    Alla cieca scioglievi una lettera dell’alfabeto e in tot tempo dove scrivere una serie di parole che iniziavano per quella lettera.
    Sempre da ragazzino disegnavo fumetti su fogli da quaderno grandi , li rilegavo con ago e filo da cucire di mia madre e glieli vendevo a lei o a mio fratello per 200 lire al numero.
    Mio fratello riuscivo a convincerlo a comprarli solo se ci mettevo dentro al fumetto un poster di calciatori.
    C’è li ho ancora ..ho buttato via album di figurine e fumetti buoni e ho conservato quelli.
    Son proprio fuori..!
    Bella la storia di te e Leonardo ...comunque leggendo si capiva che il tuo destino sarebbe stato di fare lo scout ��
    Ciao

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    1. Oddio Max, e chi si ricorda... sembra un tramezzino! XD
      Quello della lettera è nomi cose città, no?
      Sembra simile!

      Il teatrino io non lo facevo, ma ovviamente inventavo avventure per i Lego e i Masters in questo stile... come fossero episodi di una serie tv! XD

      Moz-

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    2. Risiko e Monopoli giornate e nottate intere...coalizioni, tradimenti sia sull'uno che sull'altro...che guerre!!! Ti dò la soc elettrica e l'acqua potabile e tu dammi viale qualcosa con tre case...nooo!! non valgono uguale....e allora dammi via tizio con l'albergo...nooo!!...😃😃😃 bei ricordi!

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    3. Per me Monopoli sì, ma Risiko no... non l'ho mai amato troppo... :o

      Moz-

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    4. Ahah ora che i ricordi del Risiko riaffiorano pian piano ricordo la scena in una partita in cui un amico (premessa: di solito molto ma molto silenzioso ed introverso) che era messo malissimo in quanto a quantità di armate, beh gli uscì la combinazione di carte soldato-cavallo-cannone = 10 armate bonus...dal nulla si mise ad intonare "SSSEEEEE!!" e a distribuire gesti dell'ombrello a tutti così forte "clap clap" che il braccio gli pulsava! Noialtri tutti così 😲😲😲...fu un exploit memorabile!

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    5. Posso interpretare la carta a senso, perché non gioco davvero quasi mai a Risiko... però immagino la gioia del tuo amico muto! XD

      Moz-

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    6. A me il Risiko arrivò dopo...

      Comunque MAX, qualche scansione di quei fumetti ruspanti sarebbe bello condividerla... :)

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  7. Avevi fatto un post.
    fare lo scout😀

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    1. Sì, sullo scoutismo ne ho scritti diversi :D

      Moz-

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  8. Due cose molto importanti per me:
    1) il cinema: ovvero approfittando dei regali "di un certo livello" per la prima comunione mi feci regalare una camcorder Philips VHSC e grazie ad essa con i miei più cari amici ci siamo messi a girare cortometraggi thriller/horror a tema serial killer ammazzamenti con effetti "speciali" (colore a tempera tanto per imbrattare casa e ambienti condominiali), nonché tentativi di remake fatti in casa dei nostri film preferiti...già avevo citato Ghostbusters qui nel blog in altra sede ma ricordo che facemmo pure un Fantozzi dove io facevo il megadirettore galattico e un amico faceva Fantozzi grazie al suo physique du rôle e la coppola prestata dal nonno 😆😆

    2) la pila in granito nell'orto di mio zio:
    una normalissima pila per lavare i panni! Ma era importantissima per l'ambientazione estiva dei giochi con i pupazzetti insieme a mio cugino. Si stava all'aperto e all'ombra di un bell'albicocco 🙂 Il piano rigato e leggermente inclinato dove strofinare i panni era il main stage per le lotte fra Masters, Turtles e compagnia bella...la pila piena d'acqua era l'abisso di acqua/lava/acido solforico dove finivano gli sconfitti! E serviva ovviamente anche per rinfrescarci durante le estati calde 🙂🙂

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    1. Ah e poi, sempre con mio cugino, ci era presa la fissa per Top Gun e allora avevamo riprodotto la carlinga (ognuno la propria) dell'F16 con tutti gli strumenti a lancette (altimetro e altri ammennicoli) "funzionanti" a mano tramite fermacampioni 😆😆 si riciclavano anche come cruscotti di auto da corsa 😆😆

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    2. Allora, quella dell'aereo la facevo anche io, sempre tipo con cuscini e via dicendo (o sul divano che era tipo navicella spaziale su cui stare tutti assieme). Usavamo la testiera di un Commodore... come strumentazione! XD
      La vasca d'acqua idem, anche per i miei giochi estivi era sempre piena e ricordo quante volte abbiamo lavato il povero Grizzlor dei Masters...
      I filmini TOP. Una volta facemmo qualcosa di simile alle medie... proprio Fantozzi, o anche solo uno dei personaggi, e poi 8 sotto un tetto XD

      Moz-

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    3. Ma daiii che figata!! Orca miseria, fossimo cresciuti insieme 👏👏👏👏 Poi ricordo che rifacevamo anche i telegiornali con certe notizie inventate assurde 😆😆 Una volta ci fecero vedere alle medie "The day after": io e un mio compagno rimanemmo così intrippati col discorso guerra fredda - dopobomba che girammo un documentario su un ipotetico attacco nella nostra zona 😆😆 insetti morti e cavallette morte, fuoco fatto con l'Axe e l'accendino...oddio a ripensarci mi spancio!!

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    4. P.S. Ma otto sotto un tetto? Vi pitturavate la pelle? 😃😃

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    5. P.P.S. Sai come veniva carino e spumoso Grizzlor a forza di lavate! 😃 Il nostro Mer-Man era nel suo ambiente naturale invece! E anche quello con le ventose...non insultarmi ma non mi ricordo come si chiama!!! 😓😓

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    6. Ricordo che un amico si vestì con pantaloni risvoltinati, bretelle e occhialoni... ahaha :)
      Bellissimo il day after agricolo! Mitici!
      Il Master con le ventose è Leech, la sanguisuga :)

      Moz-

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    7. Già è vero, Leech!! "Il day after AGRICOLO" mi ha fatto pisciare sotto dal ridere!!! 😆😆😆 Ma poi sempre con questo compagno di classe facemmo anche una specie di fanzine (se così si può chiamare) sulla scia di X-Files, telefilm che seguivamo moltissimo ed era anche il periodo in cui venne fuori quel falso documentario della autopsia aliena! Anno Domini 1995... Non ricordo di preciso che caspita scrivevamo ma ricordo illustrazioni disegnate da noi di ipotetiche astronavi o di tipi di alieni, E.B.E. 👽👽👽

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    8. Mitico quel periodo, davvero... X-Files, complottismi, alieni, misteri... anche io feci un giornalino dei misteri e del paranormale, ero attrattissimo da queste cose **

      Moz-

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    9. Non è che ci hanno separati alla nascita?? 🤔🤔 E a me hanno registrato all'anagrafe tre giorni dopo? 😜😜

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    10. Ahaha ci sta ci sta :D

      Moz-

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  9. Ammazza, che varietà e fantasia. Io ho sempre giocato molto ma non ricordo di aver inventato molti giochi. Di certo ne avevo inventato uno in quinta elementare, semplice ma coinvolgeva molto alcuni miei compagni di classe (tutti maschi, alle femmine di quel gioco importava proprio una mazza). Ero un fanatico degli album di figurine, in particolare di animali, e il gioco da me inventato consisteva in uno dei noi che leggeva la didascalia di una figurina e il resto del gruppo che doveva scrivere su un foglietto il nome del corrispondente animale. Una volta scoppiò una mezza rissa perché solo io avevo scritto la risposta completa, "elefante indiano", e tutti gli altri solo "elefante" ma la volevano buona ugualmente XD
    Altri che ricordo di aver più o meno inventato sono uno schermo di carta su cui facevo scorrere delle strisce a fumetti, disegnate da me, una vignetta dopo l'altra tipo cartone animato. E, come nel tuo caso, un magazine stile Settimana enigmistica, con giochi e barzellette. Forse ho inventato anche altro, ma dovrei pensarci con calma.

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    1. Wao, se ti viene in mente altro siamo qui!
      Figo il fumetto "animato"... pensare quanto ci bastasse poco per accendere la fantasia.
      Il gioco delle figurine mi riporta ai tempi vintage, non so perché... ma sai che forse quelle figurine che citi le conosco? Perché questo Elefante Indiano non mi sembra una cosa per me inedita: mio padre aveva un album di fine anni '60... disegni stilizzati, spigolosi,,, è quello?

      Moz-

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    2. No, l'album che usavamo noi per questo gioco aveva fotografie di animali, non disegni.

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    3. Il fumetto animato... Meglio del cinevisor che aveva un solo cartone animato e pure muto!

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    4. Ah ok, grazie per il chiarimento^^

      Moz-

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    5. @Gas75
      Avevo pure il cinevisor! Ma forse non intendiamo la stessa cosa, perché anche il mio era muto ma la pellicola non era fissa incorporata, la si poteva sostituire a piacimento con altre acquistate in negozio. Aveva la forma di un piccolo televisore. La mia cineteca comprendeva tre pellicole: un cartone di Gatto Silvestro, una comica di Stanlio e Ollio e un cartone di Angelino (di Paul Campani).

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    6. Forse ho visto su Topolino questa cosa... :)

      Moz-

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    7. Molto probabile. Come è molto probabile che io stesso abbia saputo da Topolino della sua esistenza e chiesto ai miei di comprarmelo ;-)

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    8. Ehehe, Topolino un tempo era davvero una vetrina utilissima.
      Oggi pubblicizza solo stronzate.

      Moz-

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  10. Diciamo che i miei giochi con qualcuno sono catalogabili in base al "con chi" fossi.

    Col primo amico che ho avuto, Rino, che abitava nell'appartamento sotto al mio, giocavamo soprattutto coi Lego oppure a scrivere storie a fumetti... Coi Lego era però più un costruire ambienti e personaggi che giocarci effettivamente, perché dedicavamo troppo tempo alla prima fase e puntualmente una delle nostre mamme ci richiamava perché era ora di pranzo/cena o c'era da uscire con loro.
    Le storie a fumetti erano molto rudimentali, ma avevamo vari "universi" di personaggi condivisi, e ognuno li disegnava col proprio stile... Personaggi quasi sempre ridotti a delle teste antropomorfe...
    La parte bella del tutto è che, sfruttando un grande specchio (16:9? levati!) che era nella mia stanza dei giochi, talvolta imbastivamo la conduzione di un programma televisivo dove presentavamo i vari cartoni animati aventi per protagonisti i nostri Lego o fumetti... Non so se siamo stati contemporanei a "Bim Bum Bam" o addirittura in anticipo di qualche mese o anno...!

    Col secondo amico, Nino, ci fu l'epoca Masters, dei quali eravamo entrambi collezionisti... Storie classiche ma anche alterando un po' i ruoli... Tipo che Grizzlor era un brutto ma buono che cercava di tornare umano... Le storie di Man-E-Faces detective trasformista erano una mia esclusiva invece...
    Altro gioco che facevamo spesso, all'aperto però, era che fingevamo di essere una specie di ibrido tra A-Team e Manimal, coinvolgendo anche Rosy, la sorella di Nino... In pratica giocavamo alla squadra di giustizieri capaci di assumere una trasformazione in un animale: io diventavo camaleonte e spiavo il nemico, Nino era una tigre che sferrava l'attacco, Rosy interpretava un terzo personaggio che non ricordo, forse un delfino o un falco...

    Col terzo amico, Tommaso, che si alternava a Nino (non c'era molta simpatia tra i due), invece, gestivamo il gruppetto dei ragazzi del vicinato, proponendo giochi per strada sia classici sia un minimo più elaborati, tipo un nascondino dove per stanare bisognava colpire l'amico con il pallone, non raggiungere la "tana" dove si era fatta la conta.
    Inoltre curavamo (da soli) un quotidiano satirico con cadenza irregolare, dedicato agli eventi della nostra via. Ne uscirono quasi trenta numeri, alcuni scritti a mano, altri battuti a macchina. Quotidiano che offrivamo in lettura ai nostri genitori e agli amici del vicinato.

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    1. Allora, tocchi un punto cruciale che dunque vedo non essere un caso isolato: anche io (specie con Leonardo!) perdevo tempo a ideare, organizzare, preparare, scrivere... e poi magari non si giocava mai! Ma era anche questo il bello: l'idea veniva espressa, realizzata.

      Grizzlor... non ci siete andati lontano, con la verità: nel nuovo canone, vedrete come è raffigurato^^
      Bella la squadra dei giustizieri... anche io ovviamente giochi similari... :)
      Il quotidiano satirico top del top... non avete mai offeso nessuno? :o

      Moz-

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    2. Era appunto satirico, e i grandi la prendevano a ridere...

      C'era anche qualche altra attività ludica ma parlarne pubblicamente è tutt'ora pericoloso!!!

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    3. Oo
      Ora sono curioso...! :O

      Moz-

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  11. Non torturavate nemmeno gli animali!!che bravi!!
    che gran bel post questo...mi ha messo voglia di giocare!!
    tra me e mia sorella,la bimba è lei.
    e per fortuna riesce a coinvolgermi..
    lei ha conservato TUTTO!!
    e coinvolgiamo mamma..che si diverte alla mia reazione quando perdo..che butto tutto all'aria!!ah ah..
    parlo dei giochi di società...
    ma quando esci con gli amici c'è anche Leonardo o si è ritirato a vita da sposato??
    certo è che hai una memoria!!
    evidentemente perchè erano costanti i vostri giochi..


    bello!!

    e grazie per quello hai scritto da me..

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    1. Ciao, condivido il tuo pensiero! E' vero, ti viene proprio voglia di tornare fuori a giocare 😃 Sono bellissimi questi post dei ricordi dove ci fermiamo un attimo a ripensare ai nostri giochi da soli e con gli amichetti...poi un ricordo tira l'altro, io ad esempio ne ho scritti un paio particolarmente importanti per me, ma man mano che ci penso ne vengono fuori un milione! 🙂

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    2. Gli animali no, ma ricordo che trovammo una sorta di strano serpente (o un lombrico gigante) e io premevo per iniettargli qualcosa del laboratorio CRS :p
      Ma Leo alla fine non lo fece, per fortuna... io ero molto più stronzetto :D

      Ahaha quindi non ami perdere, o ami perdere buttando tutto all'aria? XD
      Leonardo lo vedo pochissimo ormai, entrambi viviamo in due posti diversi dalla cittadina dove abbiamo passato la giovinezza.

      Questi post, e rispondo anche a Dave, mi servono proprio per FISSARE gli argomenti che probabilmente la memoria poi cancellerà.
      Viva i ricordi, davvero: se vi viene in mente altro, il post è a vostra disposizione! :)

      Moz-

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    3. Ciao Dave13,
      contenta di condividere il tuo pensiero:)

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    4. Come forse ho già scritto qua in giro (senti che memoria labile...) i ricordi poi riaffiorano "a fontana"! I ricordi rimangono lì pressati dalla routine giornaliera che quasi mai ti permette un po' di riflessione o comunque ti dà il tempo per riassaporare un qualcosa di perduto...e quando ti ritrovi a ripensarci improvvisamente boom!🌟🌟eccoli là dove li avevi lasciati!! Scusate la piega malinconica che ho preso!! 😅

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    5. Penso sia così per tutti... ma appunto, giuro, il mio blog l'ho fatto anche e soprattutto per questo^^

      Moz-

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    6. Non posso che approvare!! 👌👌 Tra l'altro il concetto dei ricordi che riaffiorano a milioni l'avevo espresso proprio qui in risposta diretta a 'se fossi fuoco' 😅 questo dimostra che fai benissimo a fissare i ricordi...io sono messo peggio di Memento!! 😜

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    7. Beh, allora devi scriverli anche tu: magari un quaderno, magari un blog...

      Moz-

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    8. Siccome non ho tempo e costanza per fare il mio, li vengo a fissare nel tuo blog...facciamo così! 👍

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    9. Sei sempre il benvenuto, è un piacere leggerti^^

      Moz-

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  12. Ahahah, io più vecio ricordo che con un buon amico che vedevo spesso anticipammo le futurissime robot wars televisive, praticamente costruivamo 1 mezzo in lego a testa e li facevamo scontrare stile demolition derby, a differenza delle auto ma come i robot si cercava di ideare il mezzo che potesse resistere meglio ai danni (si perdeva quando in qualche modo il veicolo non era più in grado di scorrere su almeno 4 ruote) e avesse le maggiori capacità di ridurre all'impotenza il nemico.

    Smettemmo quando dopo non so più quante partite lui ideò il mezzo "perfetto" (che per regola non potevo copiare) che distruggeva tutto e dopo un paio di partite arrendendomi di fatto costruii il mezzo indistruttibile (ma scarso in attacco).
    Praticamente diventò uno scontro stile "la spada che taglia tutto versus lo scudo indistruttibile". :D

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    1. Ahaha, ecco, un'altra cosa fatta col Leo: facevamo scontrare le auto. Ecot-1 vs Jeep con artigli e via dicendo, usando anche lo scivolo Chicco come rampa. In questo ci assomigliamo!
      Bellissima la vostra sfida... è comunque espressione di amicizia fortissima :)

      Moz-

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    2. La Ecto-1 vince a prescindere! 😜😜

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    3. Era indistruttibile, alla fine vinse anche sulla Jeep Animals... ricordo che gli scontri durarono a lunghissimo (vari giorni) e quando la Jeep rossa si distrusse, fu come una liberazione.

      Moz-

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    4. Jeep...uhm rossa 🤔🤔
      https://www.youtube.com/watch?v=0R2YGzOg4LM

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    5. Ahaha no, erano le Animals di Gig :)

      Moz-

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  13. Che bello il tuo racconto e che belli i tuoi giochi
    I vostri ... giochi
    Fantasia da vendere
    E che bellezza aver avuto un compagno di giochi e un amico ...vero!
    I "tunnel esplorabili" ...è straordinario : )
    Piaceva tanto anche a me ...creare qualcosa con grandi cartoni che trovavo per strada e ... inventarmi tipo una caverna o un rifugio ... : )

    Bello tutto ciò che ho letto : ) ... Complimenti anche per il percorso da scout.
    Anche mio fratello è stato scout
    Ciao Miki : )

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    1. Eheh tutto questo che hai letto, cara Marinetta, compreso lo scoutismo, è servito a formarmi. Davvero molte di queste cose, poi in chiave adulta, le ho espresse nella vita... e non posso che ringraziare tutto questo! :)

      Moz-

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    2. E allora ...continua così caro Miki
      Tanta fantasia e anche tanto impegno
      : )

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  14. Non ho inventato, giocavo ai soliti, ma mi divertivo lo stesso ;)

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  15. Giochi creativi, fantasiosi, divertenti e soprattutto creati da voi, dici niente? E con poco.
    Dovresti fare un librino su questi giochi ormai andati, per invogliare i bambini a ritornare a giocare nel vero senso della parola, mettendoci dentro mente, cuore, emozioni, fantasia, manualità... cose che a causa dei mezzi tecnologici stanno scomparendo, anche fra i bambini. Complimenti a Miki e a Leonardo bambini.
    sinforosa

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    1. Ciao! Hai pienamente ragione... Parlando con la mia compagna, quando ricordiamo ciò che facevamo da bambini, torna spesso a galla la domanda: ma i bambini di oggi quando saranno grandi cosa potranno raccontare? Penso che noi come generazione ne abbiamo bene o male tante e delle varianti più disparate...ora non vedo più bambini giocare insieme, o se si non con lo stesso modo di interagire 🤔🤔

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    2. Per dire, mia madre è un'insegnante di scuola materna (che a giugno andrà in pensione) come dico io "per vocazione" nel senso che le è sempre venuto dall'anima il voler stare con i bambini, l'ho vista soffrire per certe situazioni eccecc...beh quando parliamo "di lavoro" posso sempre constatare una certa malinconia e tristezza sul come sono cambiati i tempi, su come oggigiorno interagiscono fra di loro i bambini e su come purtroppo ciò che lei cerca di trasmettere ai piccoli con amore è un percorso che spesso e volentieri non prosegue a casa...ma forse qui andiamo su un argomento più grande!

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    3. @Sinfo: tu sei più nell'ambiente, quindi ti chiedo: ma davvero oggi non c'è più fantasia in questo senso? Mi piace pensare che ci sia... magari in altri modi.
      Anche noi avevamo pc e videogiochi, a iosa... ma spesso come vedi erano stimolo per fare anche altro... dal vivo!
      @Dave: spero che anche loro, a modo loro, possano usare la fantasia, creare giochi, inventare divertimenti...

      Moz-

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    4. Purtroppo molti genitori di oggi non stanno riuscendo a trasmettere quei semplici "valori" che noi abbiamo ricevuto dai nostri genitori o dal contesto in cui vivevamo.
      Questi facili contatti a distanza tramite Internet che ci segue ovunque*, secondo me sta atrofizzando la fantasia dei giovani e alcuni doveri dei grandi... Non ho figli ma credo che se ne avessi dovrei stravolgere il mio tempo libero per trasmettergli il dovuto...

      (*): nel fumetto sequel di "Grosso guaio a Chinatown" Jack Burton, ai giorni nostri, cerca un telefono a gettoni e quando lo aggiornano sui telefonini dice un graffiante "Che motivo avete di portarvi una cabina telefonica in tasca?"

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    5. In effetti a pensarci, i telefoni cellulari sono utilissimi ma solo perché ORA se ne sente la necessità. In pratica coprono un bisogno creatosi con loro stessi.
      I genitori di oggi non riescono, forse, a stare al passo... oppure sono peggio dei figli, non so.

      Moz-

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    6. Oggi ci sono stanchezza facile, insoddisfazione e solitudine per molti.

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    7. Miki, purtroppo i troppi giocattoli (pensa che quando compiono gli anni e fanno la festa aperta agli amichetti della classe in un solo pomeriggio oltre ai regali dei familiari arrivano ventotto regali che dopo essere stati scartati sono “scartati” e messi in un angolo e stop), l’utilizzo del cellulare dei genitori fin dai due anni, i canali di cartoni dalla mattina alla sera, sortiscono l’effetto della noia, dei capricci e la fantasia del creare si affievola sempre più.
      Quel genere di gioco e voglia di fare e creare persiste nei bimbi “stranieri”, tantissimi nelle nostre scuole, che si stupiscono, che desiderano giocare nel vero senso della parola.
      Ti faccio un esempio, devi vedere cosa sa creare un bimbo di cinque anni, non italiano e che a casa non ha i lego, con pochi pezzettini di lego che gli hanno regalato. Non solo li conserva con estrema cura, cosa che i “nostri” bimbi non fanno più, ma crea di quelle cose che i “nostri” bambini, stracolmi di giocattoli, si sognano.
      sinforosa

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    8. Dave, mi fa piacere aver incontrato un figlio di una maestra dell’infanzia, voi, figli di maestre, avete avuto fratelli e sorelle “di scuola”.
      Salutami la tua mamma.
      sinforosa

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    9. Ciao Sinforosa! Dunque anche tu sei maestra 🙂😉 Trasferirò i tuoi saluti con molto piacere! Questa peculiarità dei bambini stranieri è venuta fuori anche talvolta parlando con mamma, ha constatato anche quando per esempio li mette a fare qualche lavoretto che loro sono molto più attenti dei "nostri". I "nostri" in genere si stufano molto presto di un gioco o di un'attività che sia il disegnare, fare un puzzle, giocare con le costruzioni... E poi si, in effetti a volte il mio rapporto con lei è come fratello/sorella se ho ben capito quello che vuoi dire nel tuo ultimo commento 😄 Buona giornata!

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    10. @Gas: vero questo. Perché si ha tutto e subito.
      @Sinfo: interessante la tua riflessione. Quindi, ovviamente, il troppo ha stroppiato.
      E pensare che io, figlio degli '80, avevo già troppo... anche se appunto lo reinventavo. Oggi immagino quanto sia tragica la situazione... :o
      @Dave: brutta questa cosa dello stufarsi subito... forse non ci sono più stimoli? Mah...

      Moz-

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    11. @Moz: In effetti a dirla tutta non ci è mai mancato niente neppure a noi (o almeno nel mio caso) ma non per questo ci mancavano stimoli per pensare, creare sia con la nostra immaginazione che in maniera più concreta!

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    12. Esatto, appunto devo capire: qual è la differenza tra noi e i bambini di oggi?

      Moz-

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    13. @dave
      Perdonami mi sono espressa male.
      Intendevo dire che per noi “maestre d’asilo” “quei” bambini della scuola sono un po’ come “nostri” bambini e voi, figli di maestre, avete condiviso la vostra mamma con tanti “fratelli e sorelle di scuola”, così è stato dei miei figli e penso anche per te.
      @miki
      Il troppo stroppia, esatto.
      Ricordo che i miei figli avevano regali a Santa Lucia, a Natale, a Pasqua e al compleanno, oggi i bambini hanno doni e regali tutti i giorni. L’ottanta per cento dei nostri bambini passa quotidianamente in edicola, ogni singolo giorno la mamma spende due o tre euro per accontentare il piccolo che altrimenti si butta a terra e inizia con i capricci. Ogni loro desiderio viene immediatamente esaudito e questo li impoverisce, non sognano più, non sanno più attendere e l’attesa stimola la creatività, la fantasia... la maturità.

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    14. Sinfo, ti dirò... passando anche per viziato: io anche ricevevo regali extra. Certo, erano sempre un... WOW, nel senso che non erano quotidiani, ma non erano legati a quelle ricorrenze fisse.
      In edicola poi mi hanno sempre comprato il Corriere dei Piccoli, Topolino, Bunny Band, Diabolik e via dicendo... insomma, per me spendevano tanto.
      Solo che boh, per me quelle cose erano un tramite per poi continuare con la fantasia... :)

      Moz-

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    15. @sinforosa: Ciao, avevo altresì intuito la chiave di lettura del tuo commento! In effetti volevo aggiungere che quando ero piccolo era divertente fare due gite sia con la mia classe che con quella di mamma, così avevo tanti amichetti 😊😊 Talvolta andavo anche a scuola da lei per giocare con i bambini della sua classe...ma ha sempre preferito che facessi percorso per conto mio senza mai intromettersi nell'insegnamento delle mie maestre! P.S. Ti risaluta con piacere la tua collega 😊😊
      Per tornare al discorso principale capisco perfettamente il discorso del "oggi tutto e subito", anch'io ho ricevuto regali solo nelle occasioni di feste e compleanno...d'altra parte ammetto (ma questo l'ho capito solo dopo) che se avevo un desiderio in particolare anche fuori dalle feste me lo hanno esaudito ma sempre senza farlo sembrare un contentino...mi spiego meglio: vedevo un qualche giocattolo che desideravo: beh lì per lì mamma e papà mi dicevano "ora non si può" ma magari tempo dopo me lo facevano trovare a casa non necessariamente sotto Natale o compleanno...

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    16. Esatto per me è un po' come dici anche tu, Moz! Probabilmente stavo scrivendo il mio poema mentre tu scrivevi il tuo commento 😊

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    17. Topolino, Bunny Band, Corriere dei Piccoli, le figurine....a ripensarci davvero spendevano un pozzo di soldi per noi!! Però sai, non lo facevano sembrare una cosa "dovuta per non sentire lamentele"...o forse ci hanno educato così bene (mi permetto di dirlo!) che lo abbiamo compreso naturalmente senza tante spiegazioni!

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    18. Inizio dalla fine: non era fatto per "non sentire lamentele" ma per darci qualcosa di interessante davvero da leggere... per farci appassionare a qualcosa.
      Idem per me comunque, magari se desideravo qualcosa, non era subitissimo ma poi lo avevo. C'è da dire che comunque si trattava di Lego e Masters, sempre cose che collezionavo, quindi erano certi le avrei usate!^^

      Moz-

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    19. Idem con patat..ine e ketchup! 🍟😄 Per me Lego e Ghostbusters...i Masters come ti dicevo in altro loco li ho ereditati la maggior parte con una botta di c...ehm...fortuna, perciò ne ho comprati pochissimi! Ho compensato le spese non fatte dai miei col farmi regalare la spada dell'He-Man "fantascientifico", te la ricordi??

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    20. Ehehe certo! Si vendeva anche il bastone di Skeletor, mamma mia che figo **

      Moz-

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    21. Orca puzzona quanto ho adorato quella spada...col sensore di movimento che a seconda di come la agitavi faceva un "bziiing" diverso...col pulsante fulmine!
      https://www.youtube.com/watch?v=uJG8cxdexMU

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    22. Ricordo, ricordo: probabilmente l'aveva qualche mio amico!
      Invece non ho mai capito perché ne riducessero la lama... pure ad esempio le giochi analoghi dei Power Rangers o Turtles...

      Moz-

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  16. leggendo questo lungo e spettacolare elenco mi stavo chiedendo quale sarebbe quello di un bambino di oggi, con le eccezioni del caso, chiaro mai generalizzare ma la sensazione è che ormai si ricerchi la velocità anche nel gioco, il tutto e subito. Io ricordo le mie giornate seduto davanti alla tv ad attendere il caricamento del gioco del commodore64, ora invece. Per ora mi a figlia gioca con tutto e si costruisce anche situaizoni ludiche, speriamo continui.

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    1. Ecco, quindi non tutto è perduto. Anche io avevo videogames vari, ma alcuni servivano da stimolo proprio per far cose... reali :)

      Moz-

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  17. I nostri erano più evoluzioni varie di giochi già esistenti tipo giocare ad acchiapparello con regole nostre ( a squadre e con prigionieri vari che si dovevano liberare ), nascondino in casa completamente al buio ( in pratica chi stava sotto dove non solo trovare chi si nascondeva, ma appena trovava qualcuno non potendolo riconoscere doveva picchiarlo fino a costringere l'altro ad identificarsi ) e robe varie inerenti il calcio e giochi simili.
    Poi c'erano anche robe più classiche come giocare ai finti mercanti o al circo, ma qui non ci si inventava nulla.

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    1. Doveva picchiarlo... ahahaha! XD
      E ci si poteva difendere?
      Finti mercanti e circo, in effetti sì anche noi giocavamo a queste cose... :)

      Moz-

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    2. Picchiare scherzosamente non veri e propri ceffoni, infatti si finiva a risate.
      Il divertimento infatti era che quello che stava sotto andava a stanare più gente possibile picchiando il più possibile, e tu dovevi subire e basta.
      Diciamo che era un gioco in cui il divertimento erano proprio le risate che ci facevamo tutti non appena veniva beccato qualcuno.
      Ovviamente era un gioco che si poteva fare quando avevamo una casa a disposizione senza adulti in giro ( in genere era la casa estiva o comunque non abitata di qualcuno così non si correva il rischio di rompere roba in giro per casa ).

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    3. Eheh, adesso ho capito! Fighissimo! :)
      Insomma non si finiva a mazzate vere e proprie :)

      Moz-

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  18. In casa costruivo una specie di bungalow sotto al tavolo, mettendo in orizzontale le sedie a coprire i due lati lunghi tipo balcone, e coprivo le "finestre" con le coperte. Cuscini, un tappeto e un tavolino e l'arredamento era completo. Immaginavo di essere in riva al mare. Che bella la fantasia dei bambini!

    Da piccola andavo spesso in campagna quindi i giochi erano più che altro cacce al tesoro tra alberi e cespugli (senza contare le fughe a gambe levate quando ci beccavano negli orti altrui ^^)

    Ps la mia compagna di scorribande è la cugina con cui condividevo il soprannome "Gianni e Pinotto" di cui ti dicevo qualche post fa, naturalmente ^^

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    1. Ah ecco, tutto si ricollega, quindi! :)
      Evvai!
      Bellissimi anche i tuoi ricordi... ovviamente anche io ho fatto case sotto ai tavoli... è proprio vero che la fantasia non ha confini :)

      Moz-

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  19. Bellissimo post! E mi fa capire quanto mi sia mancata la vita all'aria aperta, per me che sono cresciuto tra asfalto e cemento. Qualche gioco all'aperto è stato fatto nel cortile condominiale della mia seconda casa, tutto qui. Poi al massino ci sono quelli fatti in spiaggia d'estate, tipici. Comunque non mi lamento; anche in casa, io, mio fratello e qualche amico ne abbiamo combinate! Super coinvolgente il gioco "facciamo che io ero", che noi chiamavamo "Noi Eravamo". Ci inventavamo dei ruoli e mille avventure coinvolgenti, veri e propri film! Poi, ovviamente, i Lego: Anche noi spesso impiegavamo troppo tempo a costruire delle location e non avevamo tempo per giocarci, ma ci ripromettevamo di farlo la volta successiva e quindi alla fine sì, abbiamo inventato molte storie avvincenti anche coi Lego... così come con altri giochi, tipo i G.I. Joe o simili, che noi non avevamo, li possedeva solo un nostro amico… e in realtà non sapevamo nemmeno chi fossero, quindi inventavamo tutto da zero. E poi, e poi... ambulatorio medico coi peluches come pazienti (c'era sempre un parto cesareo da fare, che poi per noi era l'unico possibile, dato che non sapevamo ancora la verità al riguardo! XD) a volte c'erano degli spettacolini con le marionette di peluche che uscivano col detersivo (le ricordi?) e poi con nostra cugina più grande ci inventavamo anche noi uno show televisivo condotto da tutti e tre, davanti al mega armadio-specchio di mia nonna… La star della trasmissione era il bambolotto di mia cugina! Sempre con lei, poi, interpretavamo i protagonisti della serie tv Mai Dire Sì (Remington Steele), risolvendo degli enigmi in casa di mia nonna... e a me affibbiavano il ruolo dell'assistente che nemmeno conoscevo! :( Tanti giochi da tavolo li abbiamo avuti anche noi… Se a giocarci eravamo solo io e mio fratello spesso c'era il problema del difetto numerico, ad esempio con Risiko non si poteva giocare solo in due, allora facevamo giocare anche i nostri peluches, decidendo noi le mosse per loro! XD Certo, sarebbe stato forte unire i tabelloni di giochi diversi! Evidentemente non eravamo tipi da cross-over... basti pensare che non mischiavamo nemmeno Lego City con Lego Pirati… :/

    Cris.

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    1. Bellissimo il Noi Eravamo! :)
      Ambulatorio coi peluche eccomi, anche io XD
      Ricordo i peluches che dici, forse ero Soflan... boh!
      Però sì, li ricordo!

      Io assolutamente tipo da crossover: appena ebbi il galeone rosso dei pirati, subito fu guerra contro i castelli della serie medievale XD
      Però, davvero tanta fantasia, far giocare anche i peluches... non tutti fanno queste cose^^

      Moz-

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    2. cose un po' senza senso dato che, giocando anche per loro, conoscevamo i loro "obiettivi di gioco", mentre erano comunque nostri avversari! XD
      Vabbè, comunque tutti i giochi che ho elencato coi peluche risalgono a una prima parte dell'infanzia. Poi le cose ovviamente diventano via via più sofisticate. Forse l'ultima cosa con la quale abbiamo continuato a giocare fino alla preadolescenza sono stati i Lego: un giorno io volli addirittura creare una storia ricalcando quella di un numero di Dylan Dog, quindi puoi immaginare i temi trattati! :P

      Cris.

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    3. Bh, giocavate meccanicamente come se foste un computer, facendo le mosse più giuste... immagino :)
      Oddio... pure i Lego Dylan Dog... è magifico :D

      Moz-

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    4. Sì, infatti, nessun doppio gioco! ^_^
      La storia di Dylan Dog era quella del n. 32, "Ossessione". Ma mio fratello e il nostro amico non capivano dove volessi andare a parare con quella assurda trama di gioco e non mi fecero arrivare alla fine! :(
      Forse quella fu proprio l'ultima giocata a Lego...

      Cris.

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    5. Devo rileggerlo per capire... ahaha!
      Però, oh, ne avevi avuta di fantasia per immaginare un Dyd coi Lego^^

      Moz-

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    6. L'immaginazione può tutto (frase super retorica)!! ^_^

      Cris.

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    7. Sarà retorica, ma verissima! :)

      Moz-

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  20. Nessuno ha giocato con gli stecchi di plastica azzurri di alcuni ghiaccioli? Avevano delle fessure per incastrarli, tipo un rudimentale Meccano, e si trovavano facilmente per strada grazie a certi civilissimi consumatori...

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    1. Ne avevi parlato già altre volte, ma io proprio non li ho mai avuti... forse già non c'erano più, perchè io ricordo solo gli stecchetti in legno...

      Moz-

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    2. Sarebbero questi, anche se io li ricordo quasi tutti blu e alcuni rarissimi rossi o verdi.

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    3. Sì, ricordo la forma... confermo: mai visti dal vivo.
      Che ghiaccioli erano?

      Moz-

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    4. Mai visti neppure da me 🤔🤔🤔

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    5. Forse erano di fine anni '70...

      Moz-

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    6. I ghiaccioli erano della Motta, ma quali fossero esattamente non saprei, bisognerebbe recuperare i cartelloni da bar dell'epoca.

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    7. Mh, mai visti, confermo... :)

      Moz-

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  21. Non c'è che dire Moz. Invidio questa tua fantasia nei post. Sai davvero come intrattenere i tuoi lettori. 😀

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    1. Siete voi a essere sempre presenti, altroché :)

      Moz-

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  22. Post spettacolare!
    Io ho sempre giocato molto, soprattutto con mio fratello, ma ho fatto sempre giochi abbastanza tradizionali.
    In compenso ho recuperato con mio figlio, che è un creatore di giochi da paura.
    Sarà che a casa nostra il gioco è sempre stato sacro e questo ha significato, spesso e volentieri, smontare letteralmente l'appartamento per raggiungere lo scopo, ma non ho mai posto limiti particolari nello smontaggio e nell'utilizzo di quello che ho in casa, fermo restando tre condizioni: si usa tutto, ma poi di rimette sempre a posto; non si fanno danni e si rispetta quello che si utilizza; non si usano cose potenzialmente pericolose. Per il resto tutto è possibile!
    La fantasia dei bambini è illimitata, lo è sempre. Non servono giochi per giocare, bastano i semplici oggetti che si hanno in casa, anche quelli più comuni.
    E poi, vabbè, colori, scotch, corde, fogli, colla, forbici.
    La lista dei giochi inventati da lui oppure insieme è lunghissima, sarà un bagaglio importantissimo che avrà sempre con sé.
    A me i bambini che non sanno giocare, e ce ne sono tanti, mi mettono una tristezza infinita!

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    1. Oddio, mi hai messo curiosità! Che tipo di giochi inventa?
      Io amo queste cose, perché è vero che l'assenza delle stesse mette tristezza!
      Vero: sono cose che tuo figlio si porterà dietro per sempre.
      E che, sicuramente, gli serviranno.

      Moz-

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    2. Di ogni tipo! Vado random, perché ho perso letteralmente il conto.
      Le avventure più diverse di personaggi esistenti o inventati, utilizzando giochi canonici come Lego o costruzioni (tieni conto che la famiglia dei personaggi inventati è molto ampia, alimentata anche dall'interazione con mio marito, perché loro due hanno un mondo fantastico decisamente poco comune); la trasposizione di personaggi dei cartoni animati o dei giochi con il tablet (che ogni tanto naturalmente è permessa), che vengono non solo ricreati fisicamente, usando materiali vari, ma vengono disegnati, diventano protagonisti di storie, fumetti, pseudo enciclopedie, che mio figlio crea tutto da solo, ispirandosi spesso anche ai testi scolastici; a casa sono state costruite casette di ogni tipo, svuotando persino armadiature; sono state attaccate corde da ferrata sul tetto della mansarda per potersi calare in corda doppia; abbiamo usato la scala interna come scivolo e dalla stessa abbiamo fatto rotolare di tutto, giusto per vedere cosa succedeva; ci sono stati i periodi delle mostre pittoriche (ricordo ad esempio quella a tema mostri), in cui mio figlio ricopriva con almeno trenta/quaranta disegni la camera e poi faceva da guida turistica per mostrarla (ovviamente dopo aver pagato il biglietto); a casa mia fino a qualche anno fa esistevano creazioni/installazioni a seconda del periodo creativo, che rimanevano montate anche abbastanza a lungo, purché naturalmente non limitassero pulizie e normali attività casalinghe; ho interi raccoglitori pieni di disegni, giochi da tavolo inventati con tanto di pedine, storie, progetti di cose più o meno realizzate, questionari per mamma e papà (e ti raccomando quelli del periodo Rockets in cui ho collezionato figure di merda a nastro). Ma potrei continuare per ore a raccontare... ci siamo molto divertiti e ancora ci divertiamo!
      Sul blog, se ti va, puoi andare a curiosare una vecchia iniziativa che ho fatto con Barbara, che si chiama "Giocando con mamma e papà". La lista dei giochi non è molto lunga, ma la descrizione di cinque di essi si trova. Dicevo a Barbara, proprio l'altro giorno, che dovremmo rispolverarla ... in fondo nessuno di noi si stanca mai di giocare, no? Però è anche vero che al gioco bisogna essere educati, fin da piccoli, e questo non è proprio scontato.

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    3. Wao, sì, appena ho due minuti corro a vedere!
      Mi piace tutto quello che mi hai raccontato: trasuda energia creativa e immaginazione!
      Tuo figlio dev'essere davvero speciale: asseconda sempre queste sue cose! :)

      Moz-

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  23. Ricordo che un mio amico,che era bravissimo con la tecnologia e lo è tuttora,aveva provato a modificare una specie di radiolina in modo da farla diventare una specie di walkie-talkie,lui era convinto che prendesse fino a 20/30km di distanza dal nostro paesino,in realtà prendeva solo in tutto il paese,eravamo io e mio fratello da casa nostra(lui abitava nella parte bassa,io in quella alta,la eravamo relativamente pocodistanti)che,cambiando la voce,facevamo finta di essere di altri paesi vicini e non.Al bar tutti lo sapevamo tranne lui.Era ormai un gioco per noi.Il mio povero amico non lo scoprì mai. Un gioco che facevamo spesso,noi bambini del paese,era andare nel parco(era in realtà un prato enorme con due porte da calcio nella parte bassa,due altalene,un scivolo,delle panchine,una collinetta separava le due zone,in giro per questo "parco"c'erano gli orti delle persone delle case di fronte e se li pestavi erano guai.)o in un altro posto,prendere delle bacche e colpire due volte una persona,la prima dicendo "Colpito...",la seconda dicendo "...E affondato!".Inizialmente l'unica regola era questa poi ne fissamo altre.(Ognuno ha 3 vite,ci si può alleare con altri,e qui nascevano spesso doppiogiochi e alleanze così complicate che manco le telenovele,quando rimanevano due persone si accedeva in finale,le due persone riaquistavano le 3 vite,esisteva una casa per tutti,che era normalmente l'albero delle bacche,e delle case secondarie per gli altri,ma questo solo se si era in 6/o meno bambini,non si poteva prendere nessuno dalle case e nessuno che era fuori poteva prendere gente che era in casa).Tutto era nato dal sentire lo zio,dopo aver affondato una nave del nonno in "Battaglia Navale","Colpito e affondato!"e dal fatto che io feci una cosa del genere,colpendo pero un mio amico con una bacca.

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    1. Bellissimo.
      Questo sì che è un bel gioco, inventato alla grande. Con tanti dettagli anche intrecciati, meta-ludici.
      Un tempo ci si divertiva con poco, ma con tanta fantasia.
      Quanto alla questione walkie talkie, poverino il tuo amico beffato! :D

      Moz-

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  24. Oh!Dimentico anche che giocavano con le Barbie facendo storie cisi intricate che Beautiful levati,e che il primo che diceva "Facciamo che...(e poi aggiungeva la sua idea,ad esempio "Facciamo che io sono io maestro e voi gli alunni?)"si inventava tutto e passavamo i pomeriggi così l,facendo i pirati(invece che usare una corda,ci attaccavano all altalena,ci mettevano in piedi e gridavamo:"All"arembaggioo!"quando arrivò One Piece in italia,fu l'inizio della fine,facevamo solo i pirati),i cuochi,la famiglia,i dottori,i guerrieri ecc.Ricordo che io giorno prima del primo giorno di scuola,noi volevamo "eliminare" il giorno dopo,così uno di noi disse che potevamo farcela sperando ardentemente,ma non sapevamo come si facesse.Allora,l'amico disse che bisognava "sperare davanti al fuoco,che,appunto,arde."Provammo ad accendere un fuoco con legnetti e pietre,fallendo miseramente.Così un altro di noi disse che,usando la stufa,potevamo sperare tiepidamente.(Purtroppo l'indomani andammo a scuola lo stesso,nonostantegli svariati rituali...Facemmo addirittura una andare "che avrebbe fatto nevicar le cosi tanto da fare chiudere la scuola".Ovviamente non funzionò.)

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    1. Lo vedi che la scuola è una tortura? Tanto da indurre speranze assurde nei ragazzini? XD
      Ah, se parli di One Piece sei relativamente giovane: piace vedere che comunque queste cose le si faceva anche in tempi relativamente recenti :)

      Moz-

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    2. Quando è uscito One Piece,quindi agli inizi del 2000 circa,avrò avuto 14-15 anni.È vero anche che essere quattordicenni ora è molto diverso dall'esserlo 10/20 anni fa...

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    3. Infatti, prima si era molto più spensierati e con meno voglia di diventare subito grandi (perché poi?)

      Moz-

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    4. Si vuole di diventare grandi,ma poi quando grandi si è,si vuole tornare bambini...

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