[RIVISTE] Nippon Shock Magazine 13: la recensione

 


Sempre coloratissimo, sempre esplosivo, è arrivato il tredicesimo numero di Nippon Shock Magazine (disponibile già da qualche giorno nelle edicole e nelle librerie).
Questo nuovo volume porta nuovamente in copertina uno dei robottoni nagaiani, perché al centro di questa uscita stavolta c'è il mitico Mazinga Z!
Vediamo insieme i contenuti di questa tredicesima uscita.


Resto sempre affezionatissimo a Nippon Shock Magazine, la rivista di questo settore dove ho mosso i primi passi come articolista per prodotti da edicola/libreria.
Ora nuove firme si aggiungono alla squadra capitanata da Forgione, in un tredicesimo numero come sempre ricco. Eccone il sommario:



La struttura di questa tredicesima uscita è quella ormai diventata classica, e prevede quindi un corposo dossier iniziale e svariati altri articoli e rubriche.
Un numero molto piacevole ed equilibrato, che propone da un lato oltre trenta pagine dedicate a Mazinga Z, e dall'altro un mix di titoli di vario genere (dalle maghette ai live action, passando per il soapoperistico Georgie, a cui è dedicata la seconda copertina, più delicata rispetto a quella principale).




Il super-speciale su Mazinga Z comprende anche diversi dettagli poco noti, in una panoramica (di Silvio Greco) che arriva a parlare anche della trasmissione italiana.
Lo stesso Greco, con Andrea Destro, ripercorre l'evoluzione del design del robottone: dalle prime versioni ai manga, dall'anime alle nuove serie.
Il direttore Forgione apre una interessante finestra su un titolo mai nato: Daimazinger, previsto negli anni Ottanta ma mai andato in porto.



Più filosofico (ma altrettanto interessante!) è il contributo di Fausto Avaro, alla ricerca dello spirito divino o demoniaco di Mazinga: una scelta che, sostanzialmente, attraversa tutta l'opera.
Alessio Gagliano invece illustra il merchandising di Mazinga Z, coi giocattoli vintage.
Anche le rubriche Animusic (di Luca Digennaro) e la nuova Videogiochi animati sono dedicate a questo titolo: la prima analizza sigle e soundtrack dell'anime; la seconda, di John Kaminari, esplora i videogames anni '90 e 2000 che vedono la partecipazione di Mazinga Z, come protagonista o meno.




Lo chef Oji San prepara i nishin soba, con una ricetta illustrata dal maestro Andrea Dentuto.
Marco Pellitteri stavolta punta l'attenzione sul perché in Italia ci siano sempre meno titoli animati di genere prettamente femminile: uno spunto di riflessione importante, che ho avuto modo di trattare anche io (QUI).
Daniela Asmundo e Fabio Cassella firmano una corposa panoramica su Georgie: dalla trama alle curiosità, dall'edizione italiana al merchandising.





Ivan Capoccia irrompe - grazie anche a una scelta cromatica azzeccata - con l'articolo probabilmente più interessante di questo numero.
Un dietro le quinte giapponese de Il magico mondo di Gigì, e la maledizione che Minky Momo si porterebbe dietro.
Sono proprio questi gli articoli che, da lettore, amo trovare nelle riviste di settore!
Restiamo sulle maghette ma c'è Evelyn per le sorelle Franca e Chiara Zoli, che in tre coloratissime pagine ci mostrano i gadget della seconda majokko dello Studio Pierrot.






Emanuele Massetti, con contributi di Giovanni Lazzini e Alessio Gagliano, analizza la particolare serie Born Free. Dall'importanza dell'opera all'ascendente sulle produzioni future, passando per i modellini e per i titoli che hanno ispirato questo prodotto.





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7 commenti:

  1. Vero, da tempo la rivista non tratta più opere "moderne" e secondo me è un peccato: spero si torni presto a dedicare qualche pagina ai titoli attuali, anche da scoprire.
    Lo strillo del "più approfondita" è solo uno strillo... penso per differenziarsi almeno nell'intestazione rispetto all'altra rivista che (solo apparentemente?) Tratta gli stessi argomenti, ossia anime e manga vintage e cult.
    Ovviamente resta uno strillone, ripeto: io scrivo sull'altra rivista e non mi sento proprio di trattare cose in modo meno approfondito, tra analisi e ricerche che compio (ma vale anche per il blog, come il post di oggi su Fujiko/Margot 🤓💪)
    È una dicitura come un'altra.

    Il pesce della ricetta sono le aringhe 🐟, ma viene specificato che qui non si trovano quelle usate in Giappone, ahimè.

    Per gli shojo, proprio la Nipoon Shock porterà Licia in edizione colore, ma è vero che si tratta di un genere con cui il pubblico italiano ha dei problemi... E pensare che in passato, in TV, proprio le storie "per ragazze" hanno decretato vari successi!! 😁💪

    Moz-

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  2. Nessuno si scandalizza perché resta un semplice strillo che forse passa anche inosservato, una cosa scritta tanto per... Sono comunque i lettori a giudicare, e una frase del genere carica di aspettative gli stessi (aspettative sulla qualità che devo dire vengono sempre esaudite 💪)

    Kiss me Licia Color arriverà proprio per Nippon Shock, si diceva presto... Staremo a vedere,penso a inizio 2024! 💪😎

    Hime-chan non è stato pubblicato di recente? 🤔
    I bambini in generale non hanno storie come quelle che abbiamo visto noi. Pensiamo all'inserimento amaro di Creamy... 💗

    Moz-

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  3. I tempi sono cambiati per tutti non ci sono più i periodi della vita differenziati e magici niente di emozionante e bello da vivere che ci fa sognare e fantasticare perciò non abbiamo nuovi cartoni-anime, fumetti-manga, film, serie tv, programmi, musica, moda e design, correnti sociali grandiose che fanno e contraddistinguono una generazione o un'epoca come nel passato. Quante volte lo abbiamo detto.
    "resta un semplice strillo che forse passa anche inosservato, una cosa scritta tanto per" ecco, è per questo che accennano ai grandi rifacimenti che rimangono nell'oblio, cosa possono parlare di concreto se non dei titoli del passato quelli attuali sono schifezze inguardabili, ci sta farlo perché siamo nel presente ma non incontrarsi su questi sono nomi inutili senza bellezza e valore.
    Faccio notare che le tre Ferragni, Fedez e il resto del pattume moderno fanno parte della generazione che ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza d'oro degli anni 80, 90 e 2000 e i loro e i nostri genitori il periodo ancora più bello del boom economico caratterizzato da maggiore libertà, sicurezza e ricchezza,
    evidentemente loro figli e magari anche i genitori non bene per come sono venuti ma appartengo a quegli anni che tanto hanno dato ma che tanto di frivolo e scemo hanno sfornato e plagiato nelle piccole teste di noi e di loro bambini e ragazzi che li abbiamo vissuti.

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  4. La storia è fatta di corsi e ricorsi, quindi magari forse prima o poi si tornerà a una stabilità diversa, più leggera e sicura, calorosa. Anche nell'infanzia.

    Moz-

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  5. Cavolo, sembra un numero parecchio interessante. Dai che questo lo ordino.

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    Risposte
    1. Tra i migliori numeri del nuovo corso, sicuramente^^

      Moz-

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