[FUMETTI] Diabolik, L'idolo della foresta: la recensione (no spoiler)



Nuovo albo di Diabolik, dal titolo L'idolo della foresta: un viaggio continuo tra Clerville e l'estremo oriente, con una statua ambita da più contendenti, celata nei meandri di una inestricabile selva, a cui arrivare solo attraverso un antico diario.
Un'avventura capace di scombinare le carte in tavola in modo davvero inaspettato...



Diabolik ed Eva stanno preparando uno dei loro colpi: una partita di diamanti in arrivo alla Banca Stern.
Ma all'improvviso arriva una notizia nei loro canali d'informazione; una notizia che riguarda il misterioso Idolo della foresta, una preziosa statua che si trova nascosta da secoli in un inaccessibile anfratto della giungla del Laotang, in Oriente...




A contendersi l'Idolo (inserti in oro massiccio e tempestato di pietre preziose, ça va sans dire...) ci sono sia gli uomini della locale triade di Yichan sia un trafficante clervillese, tale Michele Grant.
Quest'ultimo - che da anni è sulle tracce del manufatto - è un boss spietato e violento (somigliante al Kingpin marvelliano), che non si fermerebbe davanti a niente e non ha paura di sporcarsi le mani personalmente.



Grant ha mandato nel Laotang la sua più fidata luogotenente, Nicole Beck, per risolvere la questione dell'Idolo.
Diabolik scopre come stanno le cose, rintraccia il volo privato che dall'oriente arriva a Clerville e organizza un piano per derubare la cassa, lungo il trasporto dall'aeroporto alla villa di Grant.






Il colpo riesce anche, ma da lì la storia prende una piega inaspettata, in un susseguirsi di colpi di scena.
L'Idolo della foresta, sceneggiatura di Lotti e Mainardi su soggetto di Gomboli e Faraci, ci trasporta dall'umida giungla orientale alle strade attorno a Clerville, con sorprese pericolose e inimmaginabili.
Diabolik ed Eva si ritroveranno in serio pericolo, e dovranno giocarsi il tutto per tutto per uscire da una situazione apparentemente senza scampo.
Questa storia, magistralmente disegnata da Elia Bonetti, sottolinea l'inventiva, la fiducia e l'astuzia della coppia di criminali, conoscendosi benissimo tra di loro. Una vera e propria forza, capace di far fronte anche all'imprevisto più terribile.




Splendida la copertina, sempre a opera di Buffagni: un Diabolik oscuro, intento ad agguantare l'Idolo: riuscirà a vincere questa partita a tre?
Non vi resta che scoprirlo leggendo quest'avventura, un albo davvero bello e intrigante.
Il mese prossimo torna sulle scene Anna Walker, che qualche anno fa fu protagonista di un doppio albo dove Ginko era protagonista assoluto.
Svelato anche il titolo del Grande Diabolik estivo (La Spada di Damocle), dedicato ancora alla giovinezza del protagonista.

6 commenti:

  1. Le storie "esotiche" di Diabolik mi piacciono quasi tutte, basti pensare alla doppia sul segreto delle maschere, "Il tesoro perduto" o "Sulle tracce di Eva" che fu il mio primo Diabolik collezionato. Quindi quest'albo sarà mio sabato prossimo (devo aspettare che esca anche il mio ultimo Dampyr, non nel senso che l'ho scritto io...).
    Ho saltato il post dopo l'incipit, come sai preferisco zero anticipazioni a parte l'ambientazione e la tematica di base.

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    1. Bene, allora proprio non voglio dirti niente di niente. Ma fidati che sarà tutta una sorpresa :)

      Moz-

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    2. Mi aspettavo una trasferta dei nostri in Oriente, ma è andata bene lo stesso, con questo avversario davvero all'altezza dei nostri ladri in calzamaglia sebbene giochino "in casa", e una sfida a tre inattesa per tutti gli interessati all'idolo.
      Disegni belli anche se un po' troppo "fotografici" (se penso che avevamo Bocci su Dampyr con un tratto molto simile ma, e l'ha scippato la scuderia di Tex... 😒), ottime le onomatopee sempre dettagliate, addirittura del cavo d'acciaio che rientra nell'orologio... 🤩
      Non è la prima volta che la storia resti col finale aperto; vero che ormai la questione dell'idolo è... risolta, ma sarebbe stato interessante vedere l'esito della missione del secondo "archeologo"...

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    3. Io credo che il secondo "archeologo" non abbia fallito, tuttavia... Nicole potremmo rivederla, la triade anche e mi farebbe piacere, idem l'Idolo... che prima o poi dovrà/potrà essere recuperato.
      per me questa è stata una grandissima storia^^

      Moz-

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    4. L'idolo mi pare un obiettivo inedito per Diabolik, sarebbe interessante se questo fosse l'inizio di una saga, che includesse anche la Triade.
      Sono contento che Diabolik goda di buona salute editoriale e idee valide, per lo meno sa riscattarsi dopo l'albo di febbraio per me non eccelso.

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    5. Ci sta che alcuni albi non siano poi tutto questo granché, ma consideriamo pure che il nostro ha superato le 1000 storie, tra albi normali e quelli speciali... direi che davvero non ci si possa lamentare se ogni tanto capita una storia meno coinvolgente.
      Sull'Idolo: d'accordo. La triade la vedrei più come avversario non nemico, mi sono sembrati "giusti", pur nel crimine... un po' come Ronin...

      Moz-

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