[FUMETTI] Diabolik, L'altro rifugio: la recensione (no spoiler)

 

Quando sembra andare tutto bene - uno dei classici colpi, con bottino ricco di pietre preziose pare riuscire alla perfezione - ecco che il destino ci mette lo zampino: Diabolik ed Eva sono a Brektal, cittadina poco lontana da Clerville, ma non possono godersi la pace del loro rifugio...


Un uomo si fa accogliere dal losco faccendiere Warren.
Sa come giocare le sue carte, ingolosendo con un notizia sensazionale: un rifugio di Diabolik è stato scoperto, e attende solo di essere violato in assenza dei due criminali.



Quali meraviglie possono nascondersi in un villino così? Redin, co-protagonista della storia, si è documentato bene: nei rifugi sequestrati a Diabolik dalla polizia, in media si trovano tesori per svariati milioni di euro. Per non parlare delle maschere, potere definitivo del noto criminale.




E quali trappole ha piazzato Diabolik per scongiurare che qualcuno entri nei suoi rifugi, derubandone il contenuto? Lo sappiamo bene: tante, e tutte letali.
Ed è per questo che una squadra attrezzata si mette all'opera, alla ricerca dei tesori del Re del Terrore.
Ma fin dove riuscirà a spingersi? Quanto sarà davvero attrezzata?




L'altro rifugio è una storia che svela dei particolari interessanti su come Diabolik possa costruire i suoi villini; è una storia di furberia, ma anche di colpi milionari; e soprattutto, è una storia che mette in contrapposizione un padre e un figlio, uniti dalla sconvolgente scoperta del rifugio trovato per caso.



Il lettore diaboliko forse può intuire qualcosina man mano che la storia procede, ma Gomboli e Faraci (quest'ultimo anche sceneggiatore) firmano un soggetto che riserva delle piacevoli sorprese, fino alla fine. Un albo particolare e intrigante.
I disegni di Elia Bonetti, sempre dettagliatissimi, ci trasportano dai grattacieli alla placida periferia, dai boschetti alla lussuosa villa del boss, fino ovviamente a... L'altro rifugio, (in)espugnabile covo tra botole e gas micidiali.


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