°Il Natale fa miracoli...

"Il sole nasce su di noi,
amico se lo vuoi, è uguale per tutti,
un sole nasce tra di noi
e scalda se lo vuoi, rispettalo se puoi..."
(Tammùria, Litfiba 1994)

Se siete un minimo colti (non dai campi di pummarola), non devo starvi a spiegare che -tra le altre cose- è oggi la data simbolica di tutto ciò che ruota attorno al Natale. Oggi entra l'inverno (ma la neve è già arrivata e pure già andata... speriamo che torni), oggi è la fine e l'inizio di una stagione solare, da oggi dobbiamo essere tutti più buoni.
E sarò così buono da far impallidire un babà, anzi, i babà non mi piacciono (e manco i 40 ladroni) e allora sarò più buono di una sacher torte (sucker torte).
Non voglio essere blasfemo, ma è sempre più bello notare come la religione cattolica abbia voluto inventarsi, arrancando nelle ridicolaggini, dei corrispettivi tra le festività precedenti e le sue belle novità.

Così il Sol Invictus è diventato la nascita Gesù (nelle varianti più dark, al freddo e al gelo, tanto per farlo sembrare ancora più sfigato sin dalla nascita... personaggi del genere fanno più presa sul pubblico, da che mondo è mondo). E non è più Babbo Natale (che pure era un santo cattolico, e verde, prima di diventare rosso bevendo la Coca-Cola) che porta i doni, ma Gesù Bambino. Per non parlare del primo dell'anno, che appunto, si festeggia non (solo) perchè è il primo dell'anno, ma anche perchè al nascituro ebreo avrebbero -zac!- tagliato via il prepuzio.

E la befana? Vien di notte con le scarpe tutte rotte, ma gli uomini di Chiesa, che di rotto non hanno certo le scarpe, hanno prontamente sostituito quella ardimentosa strega con tre sovrani stranieri tra l'arabeggiante e il negroide, che portano doni a Gesù (pure l'oro, però così l'ebreo diventa ricco, e non va bene: deve essere povero e gemere al freddo!).

Insomma, non crediate che sia stato blasfemo, ho solo detto la verità. Che poi, avete visto come ormai la bestemmia sia stata gradualmente sdoganata? Anche se non lo guarda quasi più nessuno, tranne i poveri di spirito (beati loro, perchè andranno nel Regno dei Cieli), il Grande Fratello non ha espulso, quest'anno, il concorrente che ha bestemmiato.
Ha detto "mannaggia alla maronna", dove maronna sta per madonna, in napoletano, come pummarola e babà.
Non è una bestemmia manco la mia, sto citando.

Gli anni passati, quando accostarono YHWH ad un animale da cortile da cui si ricava il prosciutto, oppure quando affermarono che qualcosa era andata dritta nel pertugio da cui anche il Cristo evacuava (essendosi fatto Carne, e quindi Uomo, mangiava, pisciava e cagava anche lui, no?), il Gieffe fu severo e implacabile. Come il Signore con Sodoma e Gomorra, ma se vogliamo, ancora più prosciutto. Però, come fare, adesso che anche l'altro Nostro Signore, il capo del Governo, ha bestemmiato pubblicamente? Via, bisogna contestualizzare. Esistono diversi tipi di bestemmia, quindi. Quella involontaria, quella citazionale, quella offensiva.

Mi sa che allora non posso salvarmi, vero? Oppure, come tutti, mi basterà andare a messa la notte di Natale, al freddo e al gelo, facendomi poi circoncidere questa testa di cazzo che ho. Come tutti.
Viva l'ipocrisia.

TANTI AUGURI DI BUONE FESTE DAL MOZ O' CLOCK!



°Ragù di scoiattolo & altre facezie

"Noi siamo amici ma parliamo poco,
parole a pezzi, serate a vuoto...
tu mi dai voglia di cambiare
e di giocare ancora con tutto..."
(Apri le Tue Porte, Litfiba 1996)


A Civitavulvia Spaccata c'è un'osteria che si chiama "Del Gallo D'Oro", dove servono pappardelle al ragù di scoiattolo. Carne molto prelibata, muscolosa e cicciosa. Se vi fa schifo, potere ordinare le pennette, col ragù di scoiattolo. Le pappardelle non piacciono a tutti, fanno venire in mente il sugo di papera. Bleah!
Ah, il gallo del nome "Del Gallo D'Oro", non si riferisce a un vero gallo. E' una metafora.
All'osteria del Gallo d'Oro è uno stronzo chi fa il coro.

Odio ufficialmente i due tizi dello spot Mediaset Premium. E, quando c'è la Marcuzzi che annaspa pubblicizzando il GF 24h/24 che manco lei ci crede, odio anche la Marcuzzi.
Credo non ci sia mai stato un spot così da "ultima spiaggia", facente suo malgrado capire che il digitale terrestre di (Pier)Silvio non se lo incula nessuno.
Amo la gente che soffia sul cibo che cade a terra e, credendo di aver spazzato via tutti i batteri, lo porta poi alla bocca. Il cibo. Non il gallo del nome "Del Gallo D'Oro".

A Rocca Di Scolo ha aperto una locanda sul mare. L'osteria "Del Pesce Fritto".
La specialità sono Passere di Mare tritate, condite, per chi ama la flora, con Minchie di Mare (olutoria) in pastella. Pastella di Mare. Scommetto che le Passere di Mare piacciono, al contrario delle pappardelle, a tutti. Specie a tutti i machos o presunti tali, che ovviamente non amano la flora e quindi dicono al cameriere "ma senza Minchie di Mare". Se sono siciliani, dicono "ma senza Minchie di Mare, minchia!". A me i machos non piacciono, piacciono i nachos. Minchia!
All'osteria "Del Pesce Fritto" è uno stronzo, invece, chi sta zitto.
Ovviamente anche il pesce del nome "Del Pesce Fritto" non intende un vero pesce.

Odio i programmi fintissimi che però vogliono spacciarteli per veri. Come se non si capisse che sono finti. O non si capisce davvero? O sono veri?
Intendo quelli di Bonolis, per esempio.
E odio pure quelli dove la De Filippi recita nel doppio ruolo di mammina e appicciafuoco. Dapprima sgrida per i litigi, poi trasmette gli errevuemme dove i ragazzi si sfottono, poi consola chi piange, poi ancora fomenta gli scontri.
Amo chi guarda Paperissima. Sugo di Paper(issim)a.
Amo il gruppo rock che oggi o due giorni fa (misteri della fede) ha compiuto trenta anni, e odio chi dice che sono venti anni che non si sono presentati con un disco decente. Considerando anche che sono mancati dieci anni.
Amo i casini che succedono nelle scuole e nelle università, e parlare degli stessi casini mangiando un Whopper da Burger King.
Odio lo Steakhouse Burger ma non odio i cetriolini nel Cheesburger. Specie se è un Cheesburger che fa seguito al Whopper, mentre si parla dei ricercatori e dei corsi di laurea tipo "Lingue e culture per prevenire Lingue Blu nei bovini". I corsi con 4 iscritti e 20 professori che scalciano per vendere qualche libro firmato da loro (ma scritto magari da altri).
Io il Whopper coi riflessi blu, per la lingua del bovino, non lo voglio mangiare comunque.
Voglio un corso di laurea sul ragù di scoiattolo. E altre facezie.

P. S. : avete notato la nuova head?
Se non l'avete notata siete o ciechi o deficienti, per inciso.
Beh, significa che sta per arrivare il magazine del MoC.
Se non l'avete capito, siete deficienti, ovviamente. L'essere ciechi non c'entra, in questo caso.
(Minchia.)

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