[MISTERI] se Amanda Lear è nata donna... chi è Peki d'Oslo?

 

Della sempreverde questione sul sesso reale di Amanda Lear ne abbiamo già parlato in passato, in un approfondimento che cercava di far luce sulla vicenda, tra realtà e leggende (vedi QUI).
Tuttavia, che si pensi ad Amanda Lear nata donna o diventata tale in un secondo momento, ora quasi non c'importa.
Perché il mistero che si solleva comunque, in tutta la storia possibile della poliedrica artista, è un altro: chi è Peki d'Oslo?
E chi è Alain Maurice Louis René Tap?
Proviamo a far luce sulla faccenda...



L'ambiguità sulla vera identità di Amanda Lear trova spazio nel 1967, quando la spogliarellista Peki d'Oslo (il cui vero nome è proprio Amanda Lear, riporta il giornale) viene arrestata a Londra per spaccio di sostanze stupefacenti.
Peraltro, la stessa Lear cita la sua "scivolata" nel mondo della droga, in una intervista con Daria Bignardi nel 2020:

ero molto depressa. Eravamo [lei e Salvador Dalì, n.d.r.] a Londra e io credevo di poter cambiare il mondo, non ci piaceva la società. La depressione nasceva dalla constatazione che non riuscivamo a cambiare il mondo.





Grazie a quell'arresto avvenuto nel 1967, la gente inizia ad associare la Lear con l'artista travestito Peki d'Oslo, che era già famoso nei club di mezza Europa come stripper alla corte di Coccinelle, altro celebre transessuale.
Nel 1961, ad esempio, sappiamo da un giornale dell'epoca che Peki d'Oslo (nome d'arte di tale Amanda) si era esibito in un night club di Milano, il Caprice.





PEKI D'OSLO
L'identità di questo artista transessuale sembra combaciare con la figura della futura Amanda Lear.
Ma proviamo a capire chi sia Peki d'Oslo, conosciuto anche come Amanda.
Nel 1959 girava già a Milano: in questa foto lo vediamo giovanissimo (e ancora abbastanza mascolino) assieme a un altro celebre artista transessuale, George Tony Jamieson (che diverrà April Ashley).





Proprio Ashley, in una sua biografia, dirà chiaramente che Peki d'Oslo e Amanda Lear sono la stessa persona, e che era sua collega e amica ai tempi degli spettacoli sexy.





Peki d'Oslo continua con i suoi spettacoli in giro per l'Europa, e proprio durante uno di questi avrebbe conosciuto il pittore surrealista Salvador Dalì.






E saprete bene che anche Amanda Lear ha conosciuto Dalì, divenendo sua amica, amante e musa.
E dunque, non ci sono dubbi, pare: Peki d'Oslo e Amanda Lear sembrano proprio essere la stessa persona, e ciò confermerebbe la teoria che vuole la cantante francese essere nata uomo.
Tuttavia certezze non ve ne sono, e c'è chi non crede a questa storia.
In una vecchia pubblicazione su Peki d'Oslo, troviamo un dettaglio importante:





Oltre a spiegare il significato del nome d'arte Peki d'Oslo, dell'artista viene detto che l'ultimo lavoro svolto è nientemeno che la recitazione nel ruolo di Salomé per il film La Bibbia di Dino de Laurentiis.
Tuttavia, né Peki d'Oslo né Amanda (Lear o meno) sono accreditati in tale ruolo, che sembra nemmeno esistere: probabilmente si tratta di scene tagliate, o di intenzioni iniziali del produttore.
Chi conosce bene il kolossal del 1966 è pregato di farsi avanti.
Comunque, una traccia della questione la troviamo spulciando informazioni su... Amanda Lear (e non su Peki d'Oslo!):

De passage à Rome participant à un casting pour le film "La Bible". Devant le célèbre producteur de cinema italien Dino de Laurentiis ou la belle devait jouer Salomé mise en scène par John Huston avec pour le rôle principale Ava Gardner.
Quindi, di passaggio a Roma, la Lear partecipò a un casting per il personaggio di Salomé, che avrebbe dovuto interpretare. Proprio come Peki d'Oslo.

ALAIN TAP
Ma chi è davvero Peki?
Nome d'arte di tale Amanda, a sua volta nome d'arte di un ragazzo nato a Saigon nel 1939: Alain Maurice Louis René Tap.
Un ragazzo misterioso, dai tratti orientali, che finisce in Europa e poi a Casablanca per l'operazione di cambio sesso.
Si fa chiamare Amanda (o Amande) Tap, e si esibisce nei principali night club col nome Peki d'Oslo.




Alain Tap è sparito nel nulla, assieme all'identità di Peki d'Oslo, proprio quando è apparsa Amanda Lear (il cui vero nome è Amanda Tapp).
Troppe cose accomunano queste persone.
Ma l'ultima parola spetta proprio alla Lear, che ha sempre giocato sulla cosa, con un'eleganza e un'ironia uniche.
Intervistata sulla Rai, le viene chiesto sia di Alain Tap sia di Peki.
E sentite cosa risponde:


           



Se Amanda Lear è nata davvero donna, come sostiene chi non crede alla tesi transessuale, che fine ha fatto Peki d'Oslo e chi è Alain Tap? Perché questa persona è sparita dalle scene?
A voi il giudizio finale sulla questione.

materiale da
foreveramandalear.blogspot.com e Peki d'Oslo Pagina Facebook

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43 commenti:

  1. La somiglianza c'è, la sparizione nel nulla di una che coincide con la comparsa dell'altra... Secondo me è un'unica persona.
    Non capisco però come mai, per lo meno all'epoca, si sottolineasse il fatto che uno è transessuale se ne frequenta altri. Altri tempi, va bene, ma fare leva su questo per avanzare ipotesi mi sembra un attimo sterile per i paparazzi dell'epoca (ammesso che si chiamassero già così).
    Celebrità in declino, se non coinvolte in un reality, inventano volentieri storie e leggende, vedi Pamela Prati con il famigerato Mark Caltagirone. 😅

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    1. Perché chi va a trans non è etero ma gay/bisex trans no a meno che a sua volta lo diventa lo dicevano per ignoranza linguistica e per denigrarli di più e perché fare l'accostamento veniva naturale come dire che chi frequenta gay anche solo amici lo è anche lui o è almeno bisessuale.

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    2. Gas, qui la questione era artistica.
      Non si trattava di trans come immaginiamo oggi, tipo i brasiliani che si prostituiscono.
      Era gente che faceva spettacolo nei night di classe, non dedita alla prostituzione. Era vista come gente "esotica", misteriosa e particolare.
      Credo non attirasse nemmeno sessualmente, di certo non come oggi.

      Moz-

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    3. Non ho parlato di prostituzione, trovo puerile la correlazione fatta dai "giornalisti" dell'epoca... Sei con un trans dichiarato, allora sei trans anche tu.

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    4. Ah, perdonami, non avevo capito bene 👍
      Io penso che sapessero chiaramente che fossero due trans, cioè era risaputo proprio perché si esibivano entrambi/e in spettacoli di transessuali...

      Moz-

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  2. Lo sappiamo bene che è un uomo che si sente donna e che era "lei" lo spogliarellista trans diventata cantante si capisce subito hanno la faccia identica e Lear ha i tipici tratti fisici dei trans ancora molto mascolini per quanto sono in parte femminilizzati non ha mai convinto nessuno di essere una donna vera.
    Anche senza i vestiti si vede aveva il sedere troppo piatto e squadrato tipico degli uomini non delle donne che anche in quelle snelle e muscolose è sempre tondo e pronunciato questa è la particolarità che fregò anche Caroline Cossey il trans di Bond.
    Ora che con l'età si è gonfiata tutta sembra più femminile e le caratteristiche maschili si sono affievolite ma si vede sempre che è trans.

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    1. Cossey sembra nata donna di primo impatto nessuno direbbe che era un uomo. https://images.app.goo.gl/k9ooTAqQgaAqZdrB7

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    2. Non mi sono mai soffermato sui particolari anatomici, riflettendo più sul mettere insieme dei pezzi di giornali e dichiarazioni...
      Infatti, non è tanto se Amanda Lear sia uomo o donna, ma chi siano Alain Tap, Amande Tapp e Peki d'Oslo. Queste persone che fine hanno fatto?
      Per me sono diventate un'unica entità...

      Moz-

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  3. Proprio un mese fa (circa) sui canali Rai secondari (non ricordo mai Rai 4 o 5) hanno trasmesso un documentario su di lei accennando anche a questa storia.

    Ricordo che della Lear una delle prime cose che sentii in assoluto era proprio a riguardo al fatto che fosse un uomo, e come si dice in questi casi, "basta che se ne parli" e la Lear con sta storia e quella di Dalì l'avrà cavalcata appieno.
    Qualunque sia la verità, ognuno può pensarla come vuole, io ad esempio ho perfino pensato che la Lear sia veramente una donna, e abbia sfruttato la somiglianza del suo cognome originale a quello originale di Peki D'Oslo (quindi Tap-->Tapp), unito anche al suo modo di parlare e i suoi tratti.
    Perché in fondo, e non si capisce perché a volte, il fatto che ci siano persone che si somigliano, anche nei modi di fare, né è pieno il mondo, sembra sia una cosa rara e che capita una volta ogni tanto, quando è molto più frequente di quanto la si pensi.

    La Lear si è costruito un mito intorno a se che rimarrà con lei, a meno che, in futuro, qualcuno sbucherà fuori (o magari lei stessa con una lettera) e dirà le cose come stanno.

    Caio

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    1. Ma questo può tranquillamente essere vero. Solo che il mistero resta: chi è quindi Alain Tap? E che fine ha fatto Peki d'Oslo?
      E perché i giornali dell'epoca associano tranquillamente queste persone alla Lear? 🤔🤔🤔🔥🔥🔥

      Moz-

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    2. Il discorso è che appunto ci si ferma a pensare che le cose vadano sempre in un determinato modo, anche se posson invece avere cambiamenti improvvisi.
      Anche oggi, nonostante la grande diffusione di telecamere e telefoni, la gente può riuscire a scomparire dalla circolazione senza motivo, in giappone c'è perfino chi fornisce un servizio del genere.

      In poche parole, io posso pure pensare che le cose posson anche esser andate così, ipotesi 1:
      1) Alain Tap crea Peki D'Oslo, all'incirca nello stesso periodo la Lear si fa conoscere
      2) Tap decide (o muore, può esser qualunque cosa) di lasciar stare quella vita per un motivo qualsiasi, e magari lascia (o attraverso altri) la possibilità alla Lear di interpretare Peki per un periodo, proprio perché quest'ultima è molto più "mascolina" di altri.
      3) Lear si fa definitivamente conoscere, e lascia stare del tutto Peki, ma tutto quello che ruota intorno gli fa comunque pubblicità, ed invece di dire come stavano le cose, lascia tutto com'è.

      Ipotesi 2:
      1) La Lear era veramente un uomo prima, amico di D'Oslo
      2) D'Oslo propone alla Lear di interpretare il suo personaggio per fargli aumentare la popolarità
      3) D'Oslo scompare per un qualche motivo (magari andando in qualche paese straniero), e la Tapp è diventata finalmente la Lear, oramai si era fatta conoscere e si presenta così com'è

      Volendo si può provare a spiegare la cosa in tanti altri modi, ed il bello è proprio questo, è passato molto tempo, e con il tempo le cose posson ingigantirsi e/o diventare sempre meno chiare, e perché c'è sempre meno gente che può testimoniare di quei tempi per tanti motivi noti.

      E' chiaramente la "scomparsa" di Tap l'elemento chiave della storia, quell'anello di congiunzione che manca, per capirne di più.

      Caio

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    3. Esatto, ma sarebbe davvero macchinoso.
      Inoltre, la somiglianza è notevole: davvero ci può essere un caso così fortuito da legare a livello fisionomico ben tre entità distinte, di cui alcune anche con caratteri privati in comune?
      Io penso che la soluzio sia sempre la pù semplice.
      Alain Tap arriva in Europa, diventa trans (Amande/Amanda) e si esibisce col nome Peki, che poi sparisce quando Bowie e Dalì lanciano il personaggio Amanda Lear, tuttora attivo...

      Moz-

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    4. Il fatto è che puoi considerarlo macchinoso se le cose son state progettate così, ma la casualità può presentarsi in tanti modi, e anche inaspettati. Oramai son documentate così tante cose da "se non lo vedi non ci credi" (e non si parla di fake, ma di fatti eccezionali documentati) che ci stupiamo continuamente, il cosidetto "tutto è possibile".

      Io non ho fatto l'esempio di Tap che diventa Lear perché è l'esempio più veloce, ma ho anche pensato, ad esempio, che la Lear fosse un'ermafrodito e che si fosse "tolta" quel qualcosa in più che non gli era necessario.

      Io non ho citato proprio Bowie (ed ero lì per lì nel farlo), anche lui per anni ha viaggiato su quest'aurea mistica e misteriosa dovuta anche agli occhi, cosa che poi da un certo punto in poi ha proprio tolto di mezzo.

      Cmq un modo ci sarebbe per sapere se la Lear è donna a tutti gli effetti (nonostante i "nudi" d'epoca), ma penso sia sempre comunque piacevole continuare a considerarla come musa di Dalì, come cantante di Hit di tanti anni e presentatrice (anche se, vabbè, di alcuni programmi ne avrei fatto a meno), e tenersi questo velo di mistero.

      Caio

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    5. Ma infatti, secondo me lei dice tutto nel video che ho linkato. Ammette fra le righe una cosa: Alain è un ricordo, una persona che è sparita, perché è una personalità che non le appartiene.
      Il resto va benissimo così, con questa aura di mistero, mistero artistico ad alto livello peraltro, se di mezzo ci sono Bowie e Dalì^^

      Moz-

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    6. Personalmente ritengo la tesi di Caio su qualcosa costruito per fini pubblicitari, sia estremamente plausibile. Tra l'altro creare questi "misteri" una volta era di una facilità relativa quasi imbarazzante, proprio perchè per verificare qualcosa c'era da muoversi, scavare, rintracciare gente magari lontana ed andarci per parlarci di persona.... insomma farsi un culo così e senza garanzie. Poi se il mistero era fabbricato, diventava tutto ancora più difficile (mi spiego meglio. Un conto è se hai da risolvere un mistero genuino: ti sbatti e cerchi di mettere insieme la verità,ma puoi riuscirci perchè gli indizi esistono, sono reali e prima o poi potrebbero saltare fuori. Se invece il mistero è farlocco allora stai lì a spaccarti la testa su indizi che non quagliano e cercando le parti mancanti, ignaro che in realtà non esistono).
      Se si entra in questa ottica, non è così inverosimile. Però a volte si preferiscono ipotesi più intricate perchè la verità suona troppo banale per sembrare, appunto, veraXD

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    7. Vero, però resta da capire che fine abbiano fatto, dunque, alcune persone.
      Chi è Alain Tap detto Amande? E chi è Peki d'Oslo la cui presenza è testimoniata da tante foto?
      Dove sono finiti costoro?
      E perché è i giornali scrivevano che Peki sia Amanda Lear? Dopotutto si trattava di crimini, quindi con dati forniti alla polizia...

      Moz-

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  4. Pensa quante vite ha vissuto questa persona.

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  5. Veramente interessante questa storia e complimenti per la rigorosa ricostruzione.
    Chi era Peki d'Oslo?, beh una persona con un nome francamente abbastanza ridicolo.
    Chi era Alain Tap? Non lo so ma spero per lui/lei che si sia tenuto lontano da Saigon nel '75.
    Ma soprattutto: chi era Salvador Dalì? Io propendo per l'ipotesi aliena.

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    1. Eh, pure Bowie in quanto ad alienismo non scherza... XD
      Grazie mille J_D!^^

      Moz-

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  6. Risposte
    1. Infatti, penso che sia proprio palese...^^

      Moz-

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    2. Il mio caso non riguarda identità di persone ma di paesetti vivo in un comune lontano molti km da quello in cui ho vissuto dall'infanzia che ha un paesetto vicino che è praticamente uguale di nome solo che è al maschile, la via dell'appartamento dove sto ha una parola che contiene il nome di un altro comune vicino al quello dell'infanzia, fino a tre anni fa vivevo in un altra regione vicino a quella d'origine frequentavo un posto che aveva l'indirizzo col nome del comune capoluogo della provincia sempre d'origine e spesso vedevo un camioncino di trascolochi che si chiamava come l'altro comune più noto della vecchia provincia.
      E non sono nomi frequenti ma rari che molto difficilmente si trovano perché sono in una zona praticamente sconosciuta.
      Mi succedono sempre queste coincidenze assurde vere prese per i fondelli che roba vero? Ma perché ci sono? Questo sì che è un mistero che non si risolve.

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    3. E qua c'è un utente che vive proprio nella stessa provincia dove ho vissuto che è impossibile perché beccare in internet gente di quel posto è infattibile non lo usano assiduamente e poi un altro della stessa regione.
      Altra coincidenza stranissima!

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    4. Ho faticato a seguire quel che hai scritto, ma ho capito: vivi di coincidenze assurde.
      Sì, ci può stare, può succedere.
      Ma qui parliamo della Lear.

      Moz-

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  7. Io seguo le vicende della bellissima Amanda dagli anni'70 raccogliendo tantissime notizie che vanno dal 1939 (presunto ma secondo me possibilissimo suo anno di nascita per tanti motivi che sarebbe troppo lungo da spiegare) ad oggi e devo dire che ormai quel 'mistero' tanto decantato ormai è diventato il cosiddetto 'segreto di Pulcinella'. Notizie trovate anche in Internet e la cosa più difficile è stata quella di incastrare le varie tessere come in un puzzle. Nel senso che le informazioni sono tantissime ma purtroppo nella maggior parte dei casi con madornali errori cronologici e ciò è anche comprensibile essendo lei stata una figura camaleontica che nella vita, soprattutto in quella artistica, ha 'vestito' tanti panni. Il discorso sarebbe lunghissimo ma si può riassumere così: Alain Louis Maurice Renè Tap - Peki/Amande (al 'Carrousel' e al 'Madame Arthur') - Amanda in Italia nel 1961 (soprattutto a Milano e a Roma) - Peki d'Oslo - Amanda Tap - Amanda Lear ( dopo il matrimonio 11 dic 1965) - Nel 2007 viene nominata 'Cavaliere della Repubblica Francese' per la sua lunghissima attività di artista (modella, pittrice, presentatrice, attrice nel cinema e nel teatro etc. etc.) e nell'elenco dei nomunati si legge 'Amanda Tapp'.......Che dire, chapeau a questo grandissimo personaggio grande manager di se stessa. Tuttora donna fantastica!

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    1. Ciao e benvenuta/o a bordo!
      Grazie per lo spunto: le tempistiche. Vero, forse è quello il vero segreto, il mistero. La realtà nascosta di Amanda.
      E si porta dietro tutto il resto, perché rende difficoltoso l'incastro... Ma ci sta, hanno creato volutamente un po'di "confusione misteriosa" che poi si è autoalimentata...
      Mitico grande personaggio! 💥👍

      Moz-

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    2. Grazie per la risposta. Diciamo che il mistero era già stato in parte svelato nel lontano 1961 , almeno qui in Italia, quando Amanda (qui così si faceva chiamare) quando lavorò a Milano al Teatro Nuovo con la compagnia di Lucio Flauto alla commedia 'Il ragazzo con la valigia' e poi nel night-club 'Caprice'........Poi a Roma nei pressi di via Vittorio Veneto, la 'via della Dolce Vita' , e precisamente in via Emilia al 27/A nel night-club american-bar 'Il Pipistrello' proprietà del marchese Antonio Gerini che la tenne qui come cantante dal repertorio francese (Gilbert Becaud, Edith Piaf) per una ventina di giorni....etc. etc. Ecco, già all'epoca veniva identificata come Alain Louis Maurice Renè Tap nato a Saigon il 18 giugno del 1939.....Tra l'altro, ma forse è un caso, il 18 giugno è il giorno in cui viene ricordato Sant' Amando di Bordeaux.....Insomma, su di lei si potrebbe scrivere un'enciclopedia. Grande Amanda!

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    3. Ma grazie a te per tutti questi dettagli! 😳😃
      A questo punto mi chiedo che senso ha avuto portare avanti un mistero / non-mistero.
      Non sarebbe ora di raccontare la verità, magari in un libro?

      Moz-

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    4. Prego. Il mio commento è stato un piccolo accenno perchè il discorso sarebbe lunghissimo. Amanda come saprai ha già scritto alcuni libri partendo però sempre dallo stesso punto......Il 1965.....L'incontro con Catherine Harlè, proprietaria di una famosa agenzia di modelle, e quello con il pittore Salvador Dalì che in un certo senso le ha cambiato la vita....Azzerare il passato per iniziare una nuova vita ecco il nocciolo del 'mistero'. Tutto ciò che è la storia della sua vita prima di quell'anno nei suoi libri non è stato spiegato e raccontato. Ecco, l'unica che potrebbe ufficialmente parlare di ciò in un libro sarà soltanto lei. Fantastica Amanda!

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    5. Infatti spero lo faccia, sai?
      Alla fine ormai cosa importa... tanto resterà sempre e solo la mitica Amanda Lear :)

      Moz-

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    6. Magari.....Ma io ho qualche dubbio in proposito perchè ammettere dopo tanti anni in cui lei platealmente ha difeso ad oltranza il fatto di essere nata donna, di essere stata invece altro potrebbe essere una doccia fredda per tutti i fans che in quel senso l'hanno sempre sostenuta in tantissimi anni.....Credo che Amanda sul tema che riguarda la sua sessualità sia irremovibile, una porta d'acciaio.......Attendiamo e speriamo!

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    7. Vero, effettivamente sembra una cosa categorica, evidentemente lei non è mai scesa a patti con la vita precedente. E ci sta, è sacrosanto.

      Moz-

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    8. Concordo sul fatto che lei debba scegliere come gestire la propria vita. Ci mancherebbe. Però è anche vero che essendo lei un personaggio pubblico e molto discusso ( in passato lo è stata molto di più) trovo normale che ci sia, come il sottoscritto, chi voglia fare una sua conoscenza più approfondita. Ad altri magari di Amanda può interessare altro perchè a loro quel passato non interessa.....Del resto un personaggio particolare come lei doveva aspettarsi che qualcuno avrebbe fatto tale ricerca..... Come si dice 'onori ed oneri'.

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    9. Certo, ma lei stessa sapeva bene che sarebbe andata così, visto che ci gioca su da anni...
      Insomma, secondo me lei svelerà tutto quando e se accetterà Alain Tap...

      Moz-

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    10. Vedremo se un giorno il presunto Alain Tap che dovrebbe vivere in lei riemergerà riscattandosi così dei tanti anni nel quale è stato celato ma non dimenticato visto che di lui se ne parla ancora oggi riuscendo anche a sapere chi furono i suoi genitori. Ecco, forse tornerà portando con se tutte le sue trasformazioni e i suoi cambiamenti che l'hanno reso una bellissima donna famosa e soprattutto intelligente. Praticamente sarà il racconto di una bella e originale favola. Per ora però questa favola ce la raccontiamo noi. Una buona serata!

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    11. Vero, è che il personaggio appunto deve rispuntare fuori.
      Sempre che Amanda lo voglia.
      Ma in ogni caso, sta bene così 🧡🤞

      Moz-

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    12. Se tutto andrà bene allora se non usciranno nuovi scoop, ci risentiremo alla pubblicazione del libro verità: "Vi racconto la mia storia, questa volta quella vera".....

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    13. Eheh va benissimo^^

      Moz-

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    14. A történet egyértelmű és a hasonlóság is a 3 személyt illetően, Alain Tapp, Oslo és Amanda Lear egyetlen személy aki 1939-ben született férfi neműnek. Magával ragadó egyéniség!! Iszonyatosan magával ragadó!!

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  8. Amanda Lear, Alain Tapp (che poi è anche il vero cognome di Amanda) e Peki d'Oslo sono la stessa persona. E' solo che un tempo i trans che andavano a Casablanca a farsi operare come Coccinelle, erano ben più seri: una volta cambiata identità si tenevano quella. Non come oggi che fanno i "fluidi" di perenne incerta identità. Per questo, lei fa bene a non dirlo, a differenza dei vari Luxuria. E' a suo modo un'anticonformista che non si mescola nell'accozzaglia del LGBTQ più tante altre cose.

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    1. Ciao! :)
      Vero, la penso anche io così... Poi comunque ha saputo molto giocarci sopra, questa cosa. Ma con intelligenza.

      Moz-

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