[affetti personali] il mio tesserino Sita


Tra le cianfrusaglie che ancora conservo a casa, ho ritrovato il mio tesserino per l'abbonamento del pullman.
Per andare al liceo dovevo fare un breve viaggio, e così c'era bisogno di spostarsi in autobus e quindi ogni mese c'era questa spesa (45.000 lire i primi anni, poi 49.000) per il biglietto mensile.
E non poteva essere fatto annuale, tanto che dovevi ricordarti, ogni cazzo di mese, sia di riacquistare il biglietto, sia di scriverci sopra il tuo numero di tesserino, sia di vidimarlo al primo viaggio del nuovo mese.
Uno strazio di fine anni '90.

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16 commenti:

  1. Parliamo di Sita o di pendolarismo studentesco?

    Parliamo di entrambi! Nel mio caso sono due vicende separate, visto che come studente ho fatto il pendolare in treno, subendo vagonate di disservizi da quei bastardi delle Ferrovie dello Stato prima e di Trenitalia (o Penitalia) dopo! Cominciamo col dire che l'abbonamento mensile lo pagavo 16.900 £ quando ho iniziato l'I.T.G. e valeva 30 giorni (da quando la scuola emanava - con tutto comodo - il certificato di frequenza scolastica), ed è arrivato a costare 49 € quando ho frequentato l'ultimo anno di università (sempre a Taranto, come per l'I.T.G.) e valeva un mese solare, anche se lo compravi il 9 del mese scadeva il 30 o il 31! Il treno del mattino, che in principio (a 16.900 £/mese) mi portava a Taranto in 15' scarsi, divenne via via una lumaca, declassato a regionale, giungendo sempre alla stessa ora a destinazione (7.30 circa) ma impiegando 50' al prezzo quintuplicato!!! E come ciliegina, tutte le mattine di quegli ultimi anni, la stazione oramai incustodita effettuava l'imbarco passeggeri sul secondo binario (senza sottopassaggio) perché sul binario principale transitavano nel frattempo il Pendolino (a velocità sostenuta) seguito da un merci cui il regionale per Taranto (con passeggeri tra studenti e lavoratori) dava stoicamente la precedenza. Rispetto delle norme di sicurezza gestite soltanto da un altoparlante se non - meglio - dai pendolari adulti che volontariamente tenevano lontani i ragazzini dal bordo binario, mentre il loro treno era già sull'altro binario in attesa... Tutto questo (dis)servizio lo pagavano pure quasi l'equivalente di 100.000 £ al mese! Fottute ferrovie! A medicine a vita ve lo godrete i nostri soldi!

    La Sita invece la collego ai miei primi viaggi a e da Bari per incontrarmi con la mia attuale compagna. Mi piace come azienda, offrono un ottimo servizio con mezzi di buona qualità, autisti quasi sempre cordiali, a un prezzo giusto. Unica pecca le partenze a ridosso di periodi festivi, che coincidevano con la quasi certezza di viaggiare in piedi e col trolley che nel bagagliaio si faceva decine di metri perché man mano che i passeggeri scendevano, per prendere il proprio bagaglio, tiravano giù prima quelli altrui che poi riponevano (per fortuna) alla meno peggio.

    Ora sono automunito e uso i mezzi pubblici quasi soltanto per le vacanze, quando posso permettermelo.

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    1. Praticamente un'odissea, la tua storia coi treni.
      Guarda, io ora il treno lo prendo per tornare a casa in Puglia dall'Abruzzo, e mi ci trovo sempre bene (stazione di Pescara attrezzatissima, pulita...), però davvero sono sempre più insofferente e sicuramente non riuscirei più a rifarmi tutti i viaggi di un tempo...^^

      La Sita? Grande **

      Moz-

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    2. Odissea trascurando i disservizi dell'azienda AMAT degli autobus cittadini tarantini, per portarmi dalla stazione FS a scuola o in facoltà!

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    3. Immagino lo stress -.-

      Moz-

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  2. Addirittura del millennio precedente XD
    Ci credo che ogni mese era una tortura, però bel ricordo ;)

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    1. Sì, sicuramente bel ricordo! :)
      Beh... millennio precedente sì, son vecchiotto XD

      Moz-

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  3. miky, sei di Tatooine?* :D :D :D

    per fortuna ho sempre avuto le scuole vicine (al liceo mi alzavo alle 8.10 per dire)... ho fatto un minimo di malavita all'uni, dove ci volevano 2h per raggiungere la facoltà, ma tenendomi lontano dalle FFSS e viaggiando solo con mezzi pubblici (ma privati) non ho sofferto troppo...



    *la devo spiegare? il luogo in cui visse il vecchio Ben Kenobi...

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    1. Io invece -anche se per viaggi relativamente piccoli- ho sempre dovuto spostarmi...
      Liceo (15 min di viaggio), prima università (pullman 20 min), seconda università (ero fuorisede ma mi toccavano 10 minuti in tram che diventavano 30 e oltre in caso di pioggia -il dramma delle città), terza università (20 min autostrada, 1 h giro completo).
      E' che non guido l'auto.

      Moz-

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    2. Terza università? Sei plurilaureato allora! :D

      PS: prenditi una cosetta di seconda mano che consumi poco e guida, ne risparmi in termini di stress da "mezzo pubblico italiano". ;)

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    3. Sì, ho un'auto eh^^
      E' che non amo proprio guidare. Ma poi, nel posto dove vivo, non mi serve nemmeno^^
      Comunque, la prima uni l'ho lasciata, le altre due le ho frequentate coi rispettivi corsi di laurea :)

      Moz-

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    4. Ah beh, sul non amare guidare andiamo d'accordo! Io in città cerco di non prendere mai l'auto, e in generale per raggiungere tutti i luoghi dove posso arrivare con una sana passeggiata anche lunga (sono un ottimo camminatore!). Da una recente esperienza di lavoro, per la quale utilizzavo gli autobus di città, non credo passerei all'auto volentieri, visto che quelle poche volte che l'ho dovuta prendere causa sciopero, ho trascorso più tempo a girare per il quartiere alla ricerca di un parcheggio che a percorrere la tratta ufficio-casa.
      Diciamo quindi che non amo guidare, ma ancora più detesto cercare un parcheggio dopo aver fatto qualcosa che mi ha stancato (lavoro, una lunga sessione alla guida,...).
      Resta l'innegabile vantaggio che con l'auto propria parti quando vuoi, viaggi con chi decidi tu, non devi fare fermate intermedie né cambiare mezzo perché quello su cui sei non arriva fino a destinazione...

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    5. Beh, ovviamente avere un'auto tutta tua e guidarla ha i suoi enormi vantaggi... ci mancherebbe.
      Forse solo a Roma non è così XD
      Anche io ottimo camminatore, se posso arrivarci a piedi, ci arrivo a piedi^^

      Moz-

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  4. Ciao Miki,
    anche la mia zona era un feudo della SITA: poche corse superaffollate...un incubo giornaliero. Era così afflitta dalla sindrome del pendolare che una domenica mattina mi alzai all'alba per andare alla fermata ( SITA +ATIP+macchina collega+scuolabus) e mi accorsi che i buchi di vidimazione erano finiti...tornai a letto zitta zitta!

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    1. Mamma mia, ti eri alzata di domenica? Proprio entrata nella routine del pendolarismo XD

      Moz-

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  5. Cavolo che cifre!
    Ma effettivamente tra abbonamento del treno e dell'autobus pagato la stessa cifra.
    Che tempi... Meno male che sono finiti XD

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    1. Eh, per studiare si devono sempre sborsare cifre extra... io chiuderei le scuole!!^^

      Moz-

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