[BLOG] il lato oscuro del blogging: intervista doppia Pier/Moz


Oggi ospito, oggi sono ospite.
Parliamo di blog e blogging con l'amico blogger (evvai!) Pier, di Pier(ef)fect.

Ci siamo posti a vicenda sei quesiti poco convenzionali su questo mondo: lui risponde qui da me, io rispondo lì da lui (e dunque vi invito poi a raggiungere il suo spazio).
Ed entrambi rispondiamo alla domanda delle domande: il blogging è morto?

Insomma, per sapere cosa pensiamo della blogosfera, raccontando anche le nostre dirette esperienze, non vi resta che continuare la lettura.
Fateci sapere cosa ne pensate!

DOMANDE DI MOZ A PIER

Moz - Cosa pensi del sottaciuto do ut des nel blogging?
Pier - Se ti riferisci allo scambio di follow e di commenti, senza che la cosa sia palesata con frasette tipo "Ti seguo, mi segui?", ne penso bene purché sia fatto con intelligenza e logica. Commentare o seguire qualcuno solo per farsi notare non ha senso, farlo perché si apprezza il contenuto del post o del blog, perché si legge davvero quanto ha scritto il blogger, penso vada bene. Ma penso anche che non sia tutto: se voglio commentare o seguire un blog che non fa altrettanto con me, lo faccio. Insomma anche il ruolo di lettore deve essere onesto e fatto con passione.

Moz - Quanto è importante, per te, la comunicazione nel blogging (quindi grafica, font, leggibilità...)?
Pier - Fondamentale! Ci sono blog che purtroppo per me sono illeggibili, troppo scuri, troppo decorati, con font troppo piccoli, e io so' cecato, e confesso che a volte non sono arrivato alla fine di post perché la grafica era impossibile da decifrare. In questo sono un po' fissato anche per il mio blog, ho paura che non si capisca qualcosa, o che possa dar fastidio magari la scelta dei colori.

Moz - Preferisci testi lunghi o brevi, al di là dei casi specifici?
Pier - Preferisco testi medi, né troppo lunghi né troppo corti, ma non ho problemi a leggere un testo ben articolato. La cosa che mi scoccia è la ripetitività degli argomenti. Se, per dire, proponi cinque o sei post in cui ti lagni che ti hanno licenziato, sinceramente al massimo ne leggo 2, poi inizio a chiedermi perché non ti abbiano licenziato prima.


Moz - I commenti 'ciao ti seguo + link' sono biasimabili? O è una strategia (goffa) che però funziona?
Pier - Credo che di questi tempi cercare di far emergere il proprio blog sia comprensibile, ma "imporsi" nello spazio altrui lasciando il link mi sembra un modo goffo per attirare l'attenzione. Non so se funzioni, credo di no, perché io ad esempio non seguo quasi mai chi mi commenta in questo modo, e penso che solo chi è interessato al do ut des (che dicevi sopra) in modo automatico e non intelligente, possa essere d'accordo a questa pratica.

Moz - Come hai fatto a crescere così tanto? Che strategie hai usato?
Pier - Mi devo soffermare un po' di più su questa domanda e quasi sfogarmi. Non credo di essere cresciuto "così tanto", non credo di avere numeri straordinari, ma mi ritengo fortunato perché nel corso di questi anni ho fatto dei passi avanti. Non ho usato strategie, quando ho aperto il blog non sapevo nemmeno cosa fosse un blog, ma è nata una passione per la condivisione intesa anche come lettura dei pensieri altrui. Ho iniziato a commentare altri blog (ripeto, con logica, non a tappeto, non solo per dire "ciao ti seguo" di cui a nessuno frega) e da lì magari mi son fatto notare anche per quello che penso, oltre a quello che scrivo sul mio spazio. Io credo però che gli aspetti per far funzionare un blog siano anche altri e tanti: ci vuole costanza (e io da sempre pubblico tanto), ci vuole tanto lavoro dietro, e anche tempo. Essere sempre "sul pezzo" non è facile, ma vedo ad esempio molti blogger che non rispondono nemmeno ai commenti, ma poi lamentano di non avere interazioni. Ma se lasci che la gente parli praticamente da sola, come pretendi che interagisca? E se, appunto, non commenti altri blog, come pretendi che la gente sappia di te? Questa cosa mi pare la dicesti anche tu Moz: non siamo nessuno per pretendere che la gente ci conosca, senza fargli presente che esistiamo. Sono tanti aspetti, ma ripeto, la passione e l'onestà sono alla base.


Moz - Cosa non scriveresti mai sul tuo blog?
Pier - Tante cose: da roba violenta (anche perché non lo sono), ad argomenti che non mi competono per nulla, a questioni religiose, ma ho imparato anche a mettere da parte aspetti più privati. Non che prima raccontassi chissà cosa, ma cerco di essere più vago su certi argomenti.

Moz - Il blogging è morto?
Pier - Secondo me no, il blogging non è morto. Forse non si trova al suo punto massimo di splendore e popolarità, perché i social hanno rubato una fetta di pubblico importante, ma i blog hanno una ricchezza di contenuti che i social non potranno mai avere, oltre ad una durata nel tempo che Instagram ad esempio non ha, visto che le foto alla fine hanno una visibilità di qualche ora. Penso che periodicamente il blog arrivi ad un momento di crisi che porta ad una "selezione naturale" per cui chi magari non lo conduce forse con abbastanza passione, ed ha magari troppe pretese per uno spazio che non è necessariamente destinato a diventare affermato e famoso, perisce o comunque ne soffre. So bene quanto sia frustrante non rivedere pagati i propri sforzi e ore di lavoro al pc, ma se non hai la predisposizione a raccogliere quel che arriva, se arriva, allora sì, il blogging muore.

L'intervista doppia CONTINUA QUI con le domande di Pier a Moz!

157 commenti:

  1. Fregno!
    Spiacenti la pagina del blog che cerchi non esiste.
    Io quando invio un follower a un blog significa che vorrei rirelazionarmi con questa persona.
    Scrivo qualcosa, aspetto un paio di giorni e se non si fa vivo elimino il seguo.

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    1. Ma come non esiste... ci sono arrivato da qui :D
      A me hai eliminato il follower diverse volte, ahaha! Ma guarda, spesso due giorni non bastano, no? :D

      Moz-

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    2. Abbi pazienza Miki se espongo qui da te una cosa che avrei forse dovuto precisare all'amico Gus un paio d'anni fa e non l'ho fatto. Di questo chiedo venia, ma è una cosa così semplicemente complicata da spiegare, che non so nemmeno se ci riuscirò adesso. Riguarda, ovvio, il punto di questa vostra discussione.

      Ebbene, a quei tempi Gus seguiva il mio blog e io, mio papà e mio zio (Jennaro e Objuankenobi), seguivamo il suo. Fin qui tutto ok, se non fosse stato che...

      ... allora il nome mio account (cioè, quello che utilizzavo per commentare e seguire) era uguale al titolo del blog, cioè "Due punto tre", per cui seguivo Gus con quel nome. Poi, due anni fa l'ho modificato in questo attuale (cioè,l'ho cambiato in Vincenzo Langella). Dopo qualche giorno dalla variazione, e, quindi, sui blog che seguivo non c'era più "Duepuntotre", ma "Vincenzo langella", ho notato che Gus non mi seguiva più.

      Probabilmente (questo l'ho pensato io), lui non aveva collegato che eravamo la stessa persona, quindi, avrà creduro che fossi uno di quei "furbetti" Twitteriani che prima seguono, poi, nel momento che sono ri-seguiti, se ne vanno.

      Solo lui può darmi conferma di ciò, se si ricorda dell'evento, altrimenti, davvero non so perché se ne andò ... (Scusami Gus se parlo con te in terza persona, ma, visto che siamo ospiti da Miki ... ) :-)

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    3. Come vi chiamo io, i Langellas!! :D
      Sai che la pratica in uso su Twitter ora la applicano a bestia pure su Instagram? Incredibile...

      Comunque per me no problem, anzi mi fa piacere fare da tramite!!

      Moz-

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    4. Questo è un momento un po' C'è Posta per te. Riappacificare due persone magari per un malinteso :)

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    5. Preferisco Carràmba, sono old style! 😂

      Moz-

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    6. Ahahaha, caro Miki, da blogger, ti ho trasformato in "gancio" o in "postino", a seconda del programma. Scusami ancora se ho approfittato della tua ospitalità, sperando soltanto che Gus non "chiuda la busta". :-)

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    7. Speriamo che legga... appena trovo l'occasione gli dico di leggere qui :)

      Moz-

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  2. Moz mi sono divertito con questa intervista ed è stato interessante sondare un aspetto di cui chiacchieriamo spesso. Farci una intervista era il minimo, perché ci sono sempre tante cose su cui soffermarsi. Ma sempre viva il blogging e sempre viva la comunicazione onesta!

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    1. Sei carino, sei ok, sei il follower che vorrei <3 <3 <3
      ZEGUIMIIIII111!"!! xD

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    2. ahahahha te l'ho detto già, ci dobbiamo defolloware prima XD
      E comunque hai scordato il link ultimo post-facebook-instagram-cliccaquiperlamiacolonscopia

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    3. Nice blog check my one
      www.anywebstuff.com

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    4. Peccato che Sailenzflòu sia solo spam, altrimenti sarebbe caduto a fagiolo in questo argomento XD

      Comunque Pier, anche per me piacere immenZo! :D

      Moz-

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    5. Va' che metto davvero tutti i link associati al mio blog,eh! Soprattutto il profilo Fb che non se lo caga nessuno =°°

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    6. Ahaha, per me non ci sono problemi XD

      Moz-

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    7. Naah, lo sai che son timida...al massimo potrei accettare una tua disinteressata pubblicità per il mio profilo Fb.... :P

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    8. Ma guarda che tu stessa puoi auto-pubblicizzarti sul gruppo Clockers Club, cercalo su fb! :)

      Moz-

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  3. Bellissimi, due dei miei bloggers preferiti che si uniscono, che goduria :-D

    Queste "problematiche" purtroppo noto che sono presenti anche in altre piattaforme, come per esempio YouTube, dove alla fine tra i giovanissimi vuole per forza vincere un "atteggiamento" (tra l'altro copiato e stracopiato da tutti) piuttosto che contenuti originali.

    Spesso nella vita, come nel blogging, "basta" un po' di buonsenso... questo sconosciuto xD
    Corro a leggere il post di Pier ^^ besos

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    1. Grazie di cuore :D
      Youtube è davvero un bel casino! Sia in termini di argomenti trattati, che l'aspetto tecnico.
      Sempre buonsenso e onestà :D

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    2. Ora tanto YT ha chiuso i rubinetti... quindi questo atteggiamento non paga più!! XD
      W il buon senso!!

      Moz-

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  4. Mi sono piaciute le tue risposte Pier(ef)fect, e condivido il tuo pensiero sul blogging che non è affatto morto ed in generale su tutti i concetti che hai espresso in questa interessante intervista. Ora arrivo a leggere Moz, al quale faccio i complimenti per le domande che ti ha posto.

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    1. Grazie Dan! :)
      Ma infatti, il blogging non è morto: non saremmo qui!

      Moz-

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  5. Bella intervista e contenuti importanti, francamente non so se il blogging è morto, siamo qui a parlare quindi ci siamo ma si è fortemente ridimensionato. I social ora imperano ma più che altro impera la voglia di leggere facile secondo, leggere poche righe.... non leggere diciamo :-)
    a presto

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    1. Grazie! Esatto, impera un po' la voglia di celerità e fruibilità, ma che sia per un film o un prodotto secondo me il blog resta l'unico modo che può fornire informazioni complete senza ammorbare! :)

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    2. Però scusate: se io cerco una info, significa che VOGLIO leggere, no?
      Se cerco una recensione di un film è perché voglio leggerla... Quindi fino a che ci saranno persone che vogliono leggere, esisteranno i blog :)

      Moz-

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    3. vero anche questo Moz ma siamo davvero pochi, qualche mese ho letto una ricerca in cui si indicava numero massimo delle righe lette dalle persona.
      8

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    4. Infatti si dice che le prime righe di un articolo debbano già contenere tutte le info necessarie, da sviluppare poi.
      Non è semplice farsi leggere, questo è... Figuriamoci se poi si è (inutilmente) prolissimi, vale il tldr, troppo lungo non leggo... :D

      Moz-

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  6. Originale l'iniziativa di questo post!
    Secondo me la risposta alla prima domanda non è stata sviluppata bene. In realtà è una questione complessa ed effettivamente poche righe non permettono di farlo.
    Trovo anch'io sconcertanti quei blogger che non rispondono ai commenti. E che poi si lamentano pure di non avere abbastanza interazioni. (eh?)
    Prendendo il LA, dico che non si può pretendere di avere un largo seguito a prescindere, perché i follower te li devi anche saper coltivare: hanno bisogno di ricevere tempo e attenzione (perché a loro volta ne hanno data a te) e soprattutto hanno bisogno di essere compresi. A nessuno piace essere considerato "uno che fa numero". Ecco perché detesto i cacciatori di follower che giravano (o girano ancora?) su G+.
    Costa tempo e fatica, però se non sei disposto a spenderlo, poi non ti devi lamentare. Per questo ritengo sia migliore un piccolo seguito molto fidelizzato, che uno grosso, che non riesci a gestire se non hai proprio la passione, e che un po' per volta perderai, col risultato di rimanere frustrato e di lanciare anatemi in giro che trovano il tempo che trovano.

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    1. Il do ut des in effetti ha variabili diverse, a volte fatto magari involontariamente, a volte per piacere di ricambiare. Ovviamente non volevo allungarmi troppo nella domanda, in ogni caso la pratica per me non ha nulla di brutto :)
      Per quanto riguarda i follower però c'è un problema: quando non sono altri blogger per cui non hai modo di contattarli, è difficile prendersene cura. Io ad esempio ho scoperto una serie di follower solo recentemente grazie a facebook, ma prima non si erano palesati se non con i numeri delle view!

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    2. Credo che quelli che fanno sparate del tipo "il do ut des è il vero male della blogosfera!!!" non si siano mai soffermati a pensare che persone diverse abbiano una concezione diversa di che cosa sia. Non è detto che sia per forza un contraccambio attraverso il following: può essere una collaborazione, un guest-post, un partecipare a un'iniziativa, un conoscersi anche oltre il blog ma nel privato, uno scambio comunicativo... O anche solo un interessamento verso che cosa fa l'altro. Le forme sono innumerevoli.
      Concordo che coi lurker non si può fare, ma quelli non si palesano, quindi sono una categoria a parte.

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    3. Verissimo: cacciatori di follower lasciano il tempo che trovano, che poi diciamocelo... a che cavolo servono i followers, come numero, sul blog? Non è che rappresentano la "grandezza" o "l'importanza" del blog stesso!! Mah!
      La vedo anche io così: gli utenti sono persone con cui fare rete, non numeri. Il do ut des è il male della blogosfera solo quando è sterile, oppure peggio quando viene usato come scusa per dire "ok, siccome sono contro, comunque non leggo/commento altri blog". Eh, ma così nessuno leggerà il tuo, perché non sei mica il presidente degli Stati Uniti, cocco! XD

      Moz-

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    4. Però non includerei un guest post o una collaborazione nella domanda del do ut des, almeno credo. Cioè non è una cosa tacita a quel punto, ma è voluta, e ci sono di mezzo altri interessi. Per dire, io con Moz parlo spesso di questi aspetti negativi in privato, quindi l'intento non era solo lo scambio.
      Diciamo che nell'epoca dei numeri, delle visualizzazioni, considerando che un blog non ha molti modi per dimostrare il proprio successo, l'idea di raccattare qualche follower fa gola!

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    5. Sì, infatti la collaborazione rientra in altri parametri, serve soprattutto a fare rete a un livello superiore^^

      Moz-

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  7. Bravi!! Avete parlato di cose sacrosante, proprio l'altro giorno discutevo con una mia conoscenza blogghettiana di quanti blogger commentano dopo aver letto effettivamente il post. Non ha senso il commento senza la conoscenza dei contenuti, ma ho sempre sospettato questa sia una pratica molto diffusa. A che pro? Booo... A che ti servono 150 foll. se non leggono quello che scrivi? Cosa commenti a fare 150 blog se non leggi i post che commenti?...

    Proseguo con l'intervista fatta a te, Miki :*

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    1. Grazie Irene! Per me è davvero frustrante leggere commenti senza senso solo perché non si è letto il post. Preferisco non avere il commento allora!

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    2. Ciao Irene!
      Posso capire il commento di un amico (o di chi ti segue da molto, con confidenza) che magari ti scrive: passo per mandarti un saluto, buona giornata!, anche sotto a un post su un fumetto; ci sta. E apprezzo comunque la sua presenza disinteressata (anzi, è una cosa carina).
      Ma i commenti dove si denota la non lettura di un post... boh! Cosa pensano di risolvere?

      Moz-

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  8. Belle risposte. Le Quoto al 100%.

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  9. Anche io non amo le grafiche scure ed illegibili. Io metto tutta la buona volontà del mondo nel leggere gli altri ma sarebbe carino se mi dessero la possibilità di farlo senza rendermi cieca :)
    Detto questo, mi sono piaciute anche le risposte di Pier. Bravi ragazzi, buona giornata.

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    1. Secondo me non si guarda abbastanza spesso il proprio blog da fuori, perché secondo me capirebbero che troppo è troppo :D
      Grazie!

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    2. Ciao Dama! :)
      Una buona comunicazione passa anche da questo: innanzitutto comprendere il periodo in cui viviamo (se glitter, foto, widget andavano bene dieci anni fa, ora non più!), e poi comprendere che bisogna adeguarsi a giuste fruizioni delle piattaforme.
      Anche per questo, dal 21, ingrandisco un poco il blog :)

      Moz-

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    3. Facciamo tornare di moda i glitter del puntatore?

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    4. Glitter e puntatori a forma di rossetto poi...rabbrividisco ragazzi :D

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    5. Ahaha, torneranno di moda :D

      Moz-

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  10. Il blogging, come ho detto anche da Pier, non morirà mai, al massimo si evolverà. Ma certo il blogging è cosa impegnativa, richiede tempo per la scrittura e la lettura, ma allo stesso tempo gratificante, se riesce a creare dei rapporti che vadano oltre al commento.

    Il vantaggio del fare blogging è che ci permette di mettere per iscritto passioni, pensieri, che altrimenti si perderebbero. Ha un valore superiore al social, nei quali tutto è fatto ad immediatezza e consumo "fast".

    Senza dimenticare che, di base, la lettura di un post è fatta per attingere informazioni su un determinato tema.

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    1. Infatti io ormai scrivo con una idea: chi vuol leggere, anche un post che è venuto più lungo, lo legge perché gli interessa l'argomento, altrimenti non importa!

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    2. Esatto, concordo con entrambi.
      Un blog è comunque un qualcosa che assomiglia a un sito, al di là della somiglianza (anche) con i social.
      Pertanto, è dedicato a chi ha ancora voglia e tempo da dedicare una una lettura più "slow", o a chi cerca determinate informazioni!^^

      Moz-

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  11. Personalmente, credo che la blogosfera è e continuerà ad essere un "palco" importante in questo meraviglioso teatro che è internet.

    Detto ciò, veniamo al nocciolo. Devo dire, Miki, che questa iniziativa tua e di Pier(ef)fect, oltre che simpatica, è una vera "dritta", poiché, al di la del fatto che richiama lettori di qualità di uno e dell'altro, crea un link al vostro blog molto utile. Bravi!! :-)

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    1. Grazie Vincenzo!

      Tutti i nostri lettori, modestamente, sono di qualità :D

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    2. Ahaha vero, la vedo come Pier!
      Vincenzo, hai ragione: il blog forse resta la forma migliore anche di auto-promozione. Perché ci fa conoscere davvero! :)

      Moz-

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  12. Il blog è morto? Stronzi siete morti voi !! [semi-cit.]

    Bella intervista, lui non lo conoscevo ma adesso lo aggiungo subito alla lista dei blog da leggere.


    P.S.
    FollowToFollow o LikeToLike ? ;D

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  13. La grafica pulita del blog aiuta tantissimo a leggere bene i post, su questo sono d'accordo.
    Non mi dà fastidio invece chi magari passa da me la prima volta, mi segue e mi fa pure la cortesia di linkarmi il suo blog: almeno mi risparmio lo sbattone di trovarlo usando google, anche perché non sempre riesce.

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    1. Personalmente infatti sono contro il passare da Blogger a google plus il proprio profilo, perché secondo me è più dispersivo.

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    2. Ecco, Agata... hai citato un caso specifico molto interessante. In questo frangente, infatti, anche per me è meglio dare subito il link eventuale... Poi oh, se il blog ci piace ok, altrimenti si lascia perdere.
      In sostanza, oggi (che il widget del follow funziona limitatamente), lasciare un link dopo aver followato... equivale al following vecchio stile :)

      Moz-

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  14. E lo ripeto anche qui: "Belin, che coppia!" XD

    A me il do ut des con ingerenza di link da abbastanza fastidio, anche perché il 90% delle volte si tratta di una visita "pubblicitaria" senza seguito.
    E non c'entra nulla ma trovo i lurkers brutti e cattivi T__T Commentate, che è bello!!!

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    1. Secondo me molti "lurkers" provengono comunque da un mondo web dove non sono abituati ai commenti... È un po' come quando noi visitiamo qualche news di un quotidiano online: si può commentare, ma non lo facciamo... :)

      Moz-

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    2. È vero, la maggior parte delle volte non lasciano il link e poi ti seguono davvero, ma solo per pubblicità!

      Purtroppo sono un lurkers spesso per questioni di tempo, e tra l'altro nel caso di un blog cinematrografico come il tuo c'è anche un aspetto meno incentivante: da un lato se non hai visto il film non sai che dire, se vuoi vederlo, non vuoi farti influenzare!

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    3. Ma chi segue per pubblicità... pensa davvero che funzioni? E soprattutto... cosa vuole raggiungere? Crede che ci si guadagni? :o

      Moz-

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    4. Un follower, una visita, un commento. Giusto uno, ma per la legge dei grandi numeri...

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    5. Eh, todo fa brodijiii!

      Moz-

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  15. Di corsa e non ho letto gli altri commenti. Ho letto il post però e ora andrò velomemente da Pier che ha ragione ragione ragione.
    Massima correttezza ed onestà ma anche Libertà. Non seguo un/una blogger solo perchè segue me. La seguo se quello che scrive (e come lo scrive) mi piace e mi interessa.
    D'altro canto non obbligo nessuno a seguirmi per forza.
    Ciaoooo

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    1. Esattamente, ma così dovrebbe essere: io ricambio comunque sempre il follow, che tanto fa solo numero senza indicare null'altro, però poi seguire davvero non è scontato :)

      Moz-

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  16. La prima cosa che mi preme dire è che anche se moribondo preferirò sempre un Blog a qualsiasi Social, se non altro per una questione di contenuto.
    Detto questo, volevo sottolineare una mancanza per quel che concerne la " coltivazione " dell'utente ed in tal senso Wordpress supera Blogger, secondo me.
    Implementerei subito un tasto like per indicare un articolo che si è apprezzato senza svenarsi di trovare qualcosa da dire quando non hai grandi argomenti per far capire di essere passato e di aver apprezzato comunque l'articolo e l'impegno che l'autore ha profuso nella stesura di un post.

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    1. Verissimo, hai detto una cosa importante. Certo, il like fa tanto pollicione di FB o cuoricino di Twitter, ma potrebbe essere un'alternativa al commento nel caso specifico che citi :)

      Moz-

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    2. Non so se esiste una cosa simile per il blog in effetti, e se possa essere fatto senza alcun profilo loggato.

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    3. Ci vorrebbe un tasto "Letto e piaciuto"! :)

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    4. Ma questo non andrebbe a discapito dell'interazione che tutti lamentino stia sparendo? E la fine dell'interazione può portare alla fine del blog?
      Mi è capitato di vedere su alcuni siti una sorta di barra di reazioni con le faccine sorridenti o meno

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    5. Esatto, sarebbe un probabile "ok, ti metto il like, niente commento"... insomma, potrebbe essere visto così, da molti!

      Moz-

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    6. E torniamo punto e a capo alla lamentela :D

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    7. Molti dei Blogger che seguo ultimamente hanno il tasto implementato su Wordpress eppure ricevono una marea di commenti comunque.
      Io lo vedo come un modo, specie per coloro che per timidezza o mancanza di argomenti lurkano solamente, per apprezzare qualcosa senza obbligatoriamente scrivere frasi di circostanza come: " Articolo stupendo " ed amenità varie.

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    8. Purtroppo per noi Blogspot non c'è lo stesso widget, e credo si dovrebbe lavorare di HTML.

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    9. E infatti... bisogna chiedere a big gi di crearlo... XD

      Moz-

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    10. Ma penso che comunque se ci sono persone che hanno pochi commenti, non è che piazzando il tasto "contentino" le aiuti... Lo so che sembra una truffa del tipo "costringiamoli a commentare" però nemmeno disincentivarli

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    11. Forse potrebbe andare per la gente che legge lurkando, magari fa sapere se una cosa ci è piaciuta.
      Però ragazzi ora che ci penso... ESISTE e io attorno al 2008 la usavo!!
      È nel layout, sezione post, dove puoi scegliere la posizione delle varie cose (commenti, data) e lì puoi inserire una domanda per il lettore...!

      Moz-

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    12. Tra poco passo a vedere cosa hai combinato, bimbobello :)

      Moz-

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  17. Per quanto riguarda il "do ut des" sono d'accordo con Pier, infatti trovo che non ci sia nulla di male nel seguirsi a vicenda, se entrambi ci si apprezza nel modo di scrivere e nei contenuti :)

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    1. Ciao Sara!!
      Sì, sul do ut des sarebbe da farci un approfondimento a sé, perché le forme sono diverse e a volte credo anche che il disprezzarlo sia solo una scusa per non leggere i blog altrui (eh, ma tanto così col cavolo che fai rete! XD)

      Moz-

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    2. Oddio in effetti disprezzare il do ut des in effetti sa di asociale. Alla fine molte interazioni della società nascono per uno scambio!

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    3. Esatto: la società si basa su questo.

      Moz-

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  18. Il problema principale, almeno per quanto mi riguarda, è il poco tempo a disposizione. Leggere tutto di tutti quelli che si seguono è praticamente impossibile però quando leggi i post dei tuoi blogger di fiducia poi magari ti penti di aver saltato qualche articolo...
    È un po' come i film, li vorresti vedere tutti, ma non si può.
    E comunque non credo che il blogging sia morto, anche con poca interazione se uno è soddisfatto di ciò che fa quello è l'importante!
    Ciao
    Vincenzo

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    Risposte
    1. Certamente ci vuole una cernita ma non credo che qualcuno si offenda se perdi uno o due post. Capita! :)

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    2. Sì, l'importante è non lamentarsi delle poche interazioni se poi appunto non ci si fa conoscere, non si fa rete, non si faccia blogging! :)

      Moz-

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  19. Ciao Moz, piacere di conoscerti!
    Come Pier penso che lo scambio di follow non sia un male, poi ovviamente dipende da come lo si fa: se qualcuno, per esempio, sotto ad un post viene a scrivermi le classiche frasi del tipo "Beautiful blog!!!1! Follow for follow?" è ovvio che non accetterò mai di farlo. Non ha senso avere un mucchio di seguaci solo per fare numero, insomma è meglio avere pochi lettori ma buoni. :D

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    1. Ciao Sara, piacere! :)
      Esattamente, non ha alcun senso avere dei numeri che però non significano niente.
      Lo scambio di follow, quando serve a fare rete, è una cosa figa^^

      Moz-

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    2. Assolutamente sì! Meglio pochi, che sono realmente interessati! :)

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  20. Io odio quando lascio un commento e non ricevo risposta, anche perché voglio dire: io ho letto il tuo post, presumibilmente mi ha colpito/interessato, ho impiegato il mio tempo a scrivere un commento sensato (cosa che non sempre mi riesce bene, lo ammetto) e tu (tu generico ovviamente) non puoi perdere neanche un secondo per rispondermi, a maggior ragione se ti faccio una domanda? (ecco, mi sono infervorata pensando a certi commenti a cui non ho mai ricevuto uno straccio di risposta).

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    1. Proprio oggi dicevo a Moz che un blogger che seguo da tre giorni non ha risposto ai commenti, ma poi lamentava la scarsa affluenza....

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    2. Esatto, esatto... la cosa più odiosa è NON RICEVERE RISPOSTE. A questo punto leva la possibilità di commentare, diosanto! Evita proprio!
      Ma poi sapete cosa non capisco? Ok, fossero cento commenti e poco tempo, potrei quasi arrivare a comprendere che non rispondi. Ma lo vedo fare in blog che ricevono anche solo 2-3 commenti!! :o

      Moz-

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    3. Sveliamo anche un segreto: rispondere ai commenti dà l'idea che ce ne siano di più ;D

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    4. Ahhhh non dovevi rivelare questa cosa!!😁😁😁

      Moz-

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  21. Che bella 'sta doppia intervista, l'ho scritto anche di là

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  22. Ma che bellezza la doppia intervista di due dei miei "ragazzi" preferiti. Ritengo che il blogging debba evolversi ricordando che come pochi è capace di ampliare e completare. Cosa che non è facile altrove, sugli altri spazi social. E penso che, prima o poi, torneranno ad essere importanti i contenuti piuttosto che la velocità. Io leggo con interesse se mi interessa, altrimenti vado oltre. Mai lasciato un commento così tanto per dimostrare di essere passata. Non è certo lo scopo di un post, il cui f9ndamento è interessare o almeno incuriosire chi legge. E ora passo da Pier!

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    1. Esatto, Mari!
      Io so bene che comunque voi ci siete sempre, magari potrete non interessarvi anche a dieci post di fila, ma so che ci siete: il bello è questo, siamo una rete! :)

      Moz-

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    2. Grazie Mariella! Come dicevamo non so più dove, che è difficile far passare una particolare sensibilità e personalità tramite instagram magari o Facebook.

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  23. Bellissima idea Moz.
    Ora corro a leggere le tue risposte sul blog di Pier e mi candido per la prossima intervista.
    Anche se io ti ho già menzionato una volta, e lo sai. Con tantissimo piacere, e senza alcun secondo fine.
    Adesso attendo la tua nomination..
    E poi ci affidiamo al televoto. Per me il blogging finirà qui?
    Ahahah
    Scherzo. Un bacione.

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    1. L'idea è tutta di Pier, devo precisare! :)
      Nasce sicuramente da mille chat, ma l'idea è sua.
      E sai una cosa? Proprio domani tu sarai taggata nel nuovo post!! Giuro!!

      Moz-

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    2. Mehhhh!! Che emozione!!
      Non vedo l'ora.
      Pensa che volevo proporre a Ricky di farci una doppia intervista sul tema del giornalismo che ci accomuna, ma avevo paura che tu e Pier vi sentiste copiati.
      Quindi attenderò qualche tempo prima di stressarlo. 😜
      Buonanotte va. Kissssss

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    3. Figurati :D Non ho inventato io l'intervista doppia, e poi se ti sei ispirata a noi mi fa solo piacere! Aspetto il vostro post :)

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    4. Vedi, non sapevo neanche questo.. vabbè dai, prima o poi entrerò nei meccanismi. Parola di scout.
      Intanto, inizio a seguirti ufficialmente.
      Senza do ut des, e senza commenti di circostanza.
      Hai carta bianca. Ahah
      Buonanotte.

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    5. Alla grande, io aspetto di leggere la doppia intervista sul giornalismo!!! 😉😉😉

      Moz-

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  24. argh... ammetto di essere una che non risponde quasi mai ai commenti! quasi quasi mi ci impegno adesso: mi avete fatto sentire in colpa ;)

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    1. A me hai risposto, però, no?
      In ogni caso, rispondere è sempre giusto e fa bene a entrambi: blogger e commentatore :)

      Moz-

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  25. Grande Pier...e la risposta finale come anche per Moz sul tuo blog è quella che mi ha affascinato di più...

    "So bene quanto sia frustrante non rivedere pagati i propri sforzi e ore di lavoro al pc, ma se non hai la predisposizione a raccogliere quel che arriva, se arriva, allora sì, il blogging muore"

    Ed anche la selezione naturale, santa verità! A volte arriva lo sconforto, ti sembra di lavorare come un pazzo e non si muove foglia ma è solo questione di tempo...seminare, seminare sempre, la primavera arriverà ogni anno!

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    1. Ciao Valentino e benvenuto!
      Sì, sono d'accordo: capita di aver lavorato molto, di aver scritto un post tecnicamente più complesso e magari non riceve le attenzioni che ti aspetti (o che meriterebbe), ma appunto... anche quello è un seme per il futuro... :)

      Moz-

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    2. Alla fine la primavera è anche solo aver condiviso, aver potuto esprimere la propria opinione, poi chi la legge la legge :)

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    3. La legge... della giungla XD

      Moz-

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  26. D'accordo assolutamente con Pier!
    Personalmente odio i commenti spammosi, mi piace creare un dialogo con chi ha avuto la curiosità e la pazienza (maldito Moz ora ho mi faccio le pare!) di leggermi. Se non c'è interazione tra scrittore e lettore manca l'essenza del blogging e basterebbe un pezzo di carta qualsiasi per esprimersi.
    Con le vostre interviste sto riflettendo molto sull'estrema unzione dei blog e devo ammettere, con sommo dispiacere, che sicuramente qualcosa è cambiato in peggio, non siamo ancora agli addii, ma sicuramente c'è meno interesse e meno interazione, o per lo meno è il cambiamento che ho percepito io quando sono tornata sul web dopo un anno di assenza!

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    1. Ecco, tu che sei mancata per un anno, cosa hai notato in peggio?
      Mi piacerebbe saperlo, perché ache io nel 2016 mancai abbastanza e trovai una situazione non bella... però ora invece credo di vedere in giro molta voglia di divertirsi bloggando! :)

      Moz-

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    2. Per la mia esperienza in questo 2018 non c'è stato un calo, anzi c'è stato un miglioramento. Il mio numero di commenti è più o meno sempre quello, a volte sono di più, altri meno. Secondo me soffre chi non ha passione, ma cura giusto il proprio orticello. Io amo leggere gli altri :)

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    3. Molte delle cose che ho notato sicuramente saranno frutto della sciabolata alla fidelizzazione che ho dato assentandomi per così tanto tempo però andando nell'analitico, avvalendomi anche di strumenti tecnici come le analisi di Google, noto che il tempo medio sui post è drasticamente calato. I commenti vengono lasciati palesemente senza aver letto l'intero post, giusto per dare un contentino o ancora peggio per assicurarsi la restituzione del favore.
      Io mi lamento quindi del calo qualitativo più che di quello quantitativo.
      L'attenzione è calata, insomma.
      Sicuramente facevo nettamente più visite e commenti prima, ma di questo poco mi importa perchè, come dicevo prima, è la conseguenza naturale del mio abbandono, quando sono tornata mezza blogosfera aveva abbandonato i propri blog.
      Navigando in cerca di superstiti nessun nuovo blog ha attirato la mia curiosità, solo i blog della vecchia scuola mi hanno spinta a seguirli per il resto il nulla cosmico di contenuti interessanti.
      Altro aspetto che ho notato è che sono aumentati i blog-fotocopia. Tutti uguali a sè stessi e tra di loro, non una evoluzione, non un upgrade. Parlo soprattutto di quei blog che si sentono dei portali di recensioni, troppo seriosi e ingessati, molti non rispondono nemmeno ai commenti.
      Per me blog equivale a community di scambio di opinioni e non ritrovare questa caratteriche mi fa pendere la bilancia verso il peggioramento.

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    4. Sophia, anche io a fine 2016, di ritorno dopo mesi in cui ero sparito, mi sono ritrovato con visite e commenti decimati... credo sia normale, come giustamente osservi.
      Il 2018 però sta andando bene, anzi direi che gli ultimi dodici mesi sono stati spaziali.

      Vero quel che dici: molti blog fotocopia e tendenti ad essere "portali". Evidentemente è una delle vie possibili per far evolvere (e sopravvivere) il blog... Probabilmente non è quella più giusta...

      Moz-

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  27. Arrivo il giorno dopo anche da te, ma arrivo, e come scritto a Pier, commento da te quello che hai detto da lui :) Dici bene, il blogging non è morto, ma per non perire sotto il dominio dei social, si deve cambiare, si deve aggiornarsi e sfruttare ogni mezzo. Qualche sogno di gloria lo si ha sempre, ma è vero, la soddisfazione più grande la si ha creando una piccola comunità, e basta anche un'unica mail, o commento, a rendere il lavoro di sempre ancor più gratificante.

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    1. Esattamente: per me, se arriva qualche riconoscimento al di là di quelli già ottenuti... Beh, ben venga.
      Ma son felicissimo così, a dialogare con tutti voi e a divertirsi assieme^^

      Moz-

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    2. Di tanto in tanto mi diverto a ricordare com'era all'inizio quando già 100 visualizzazioni erano qualcosa di straordinario, perché non avendo detto a nessuno del blog erano visualizzazioni di estranei che si erano fermati a leggere i miei pensieri. Ogni tanto non credo faccia male :)

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    3. Eheh, no, non fa male! Anzi! :)

      Moz-

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  28. Miki caro, sono già stata da Pier e qui ribadisco che... siete stati bravi!!!
    Un'idea bellisisma la doppia intervista e poi il fatto che a farla siano due miei blog-amici di vecchia data mi fa ancora più piacere :)
    Il blogging non è affatto morto, dà delle possibilità bellissime secondo me di condivisone e di incontro più meditato e tranquillo, per usare due termini che credo possano rendere bene l'idea di ciò che intendo. Sui social la vita mi sa che corre un pò troppo in fretta... magari sarà bello per certi versi e saperli adoperare nel modo giusto senza farsi travolgere ed assorbire totalmente, ma trovo che la blogosfera dia più un senso di... "casa".
    Certo, questo sempre se c'è un'interazione sincera, con desiderio di avere un confronto, uno scambio di idee, pensieri, di allacciare un'amicizia anche, e non solo con uno scambio di commenti insignificanti, "tanto per". Se si vuol fare blogging per avere numei alti di followers e poco contatto vero e sentito con gli altri, allora no... non mi piace :(
    Io purtroppo sono meno presente di quanto vorrei sul mio stesso blog e su quelli degli altri, ma appena ho modo mi metto al pc sempre con passione e volgia di "stare insieme" pur se a distanza :)
    Abbraccione, ciaoooooo!

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    1. Va bè, tu mi conosci bene ormai, Miki... i miei errori di battitura sono proverbiali :D

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    2. Idea di Piergiogio Effectelli! :)
      Esatto: il blogging è un posto ancora (e per fortuna) slow.
      E' fatto per conoscersi bene, senza fratta.
      Chi lo fa per i numeri si sgama subito...!^^

      Moz-

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    3. Io sono molto slow, per questo mi trovo bene col blog :D
      Grazie Maris, un grande bacio :)

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  29. Sulle dinamiche di blog ne abbiamo parlato a bizzeffe... di certo c'è che l'interazione, la risposta, il commento, il controcommento, sono fondamentali..e di contro c'è la calma, il tempo diluito.. per esempio venire da te a commentare l'intervista con quell'altro pischelletto di Pier e scoprire che c'è già un altro post.. ahah.. diavolo d'un Moz.. DAMME TEMPO!!!

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  30. Langella, non ho seguito più il blog perché era finalizzato alla pubblicità.

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    1. A me non ha venduto nulla, ma regalato parabole e divertenti oroscopi! :D

      Moz-

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    2. Ok Gus, grazie per la sincerità. Se non altro, non più il dubbio che ho illustrato. Grazie Miki e scusami ancora per aver abusato della tua ospitalità. :-)

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    3. Nessun abuso, nessun problema :)

      Moz-

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  31. Amen! Concordo con tutte le osservazioni di Pier, soprattutto l'ultima riguardo i social, lo dico da sempre che sono troppo dispersivi e i post (con conseguenti commenti) non restano per sempre, finiscono subito nel fondo a fine giornata. Pensate che io dopo 2-3 mesi ripulisco le mie bacheche ma solo dei post del mio blog che ho condiviso, se volete, l'archivio è disponibile sul blog.

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    1. Grazie Emanuele e complimenti per la tempra di pulire le bacheche :D

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    2. Io invece sono un sostenitore del lato social, perché ti permette di beccare la "nicchia nella nicchia" e farti apprezzare a livello specifico... :)

      Moz-

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  32. Pier approvo e sottoscrivo tutte le tue risposte!
    Entrambe le interviste sono state letture molto piacevoli, bravi!

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  33. Arrivo dal blog di Pier e ho letto con piacere entrambe le interviste, che dire, tutti e due avete dato una risposta intelligente e condivisibile al "domandone del secolo". Mi è piaciuta tanto questa intervista doppia, bravi ragazzi! ;)

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    1. Ciao Sara, benvenuta e grazie mille :)
      Il blogging non morirà mai :)

      Moz-

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  34. Bellissimo post. E argomenti che toccano tutti noi.

    Sui commenti sai già come la penso, perché l'ho scritto già da un'altra parte. Rispondere è semplicemente questione di educazione. Sempre. La risposta può anche non essere immediata, perché spesso il tempo è tiranno, ma deve arrivare comunque.

    Trovo detestabile il "questo è il mio blog + link + passi da me"?". Personalmente io mi presento con un 'Ciao, sono Federica", se arrivo su un blog per la prima volta, ma non vedo l' utilità di lasciare il link del blog, perché se uno vuole lo trova comunque. A meno che non mi venga chiesto esplicitamente come mi è successo di recente. Non mi interessa nemmeno troppo far apparire la mia faccia nel gadget dei follower, che io trovo orribile , lasciamelo dire, perché mi fa l'effetto della parete con i trofei di caccia. Ed infatti io sul mio blog non c'è l'ho e manco lo metto. Tanto se uno vuole ti segue comunque.

    Post lunghi o corti? Sai che secondo me è proprio irrilevante? Cioè, se una cosa mi piace, dedico il tempo che serve. Mica devo fare le gare per arrivare alla fine.

    Grafica. Innegabile che ci sono blog graficamente meno belli di altri. La cosa essenziale però è che non ti facciano cavare gli occhi per leggere. Odio quelli pieni di pubblicità e cose che si aprono da tutte le parti, ma vale per qualsiasi pagina web. Mi passa proprio la voglia di tornarci.

    Non scriverei mai qualcosa che non sento mia o che non mi dia un'emozione.

    Il blogging non è morto. Non finché ci sono persone che dentro ci mettono il cuore. I social possono anche aver rubato spazi preziosi, ma non possono competere proprio. Nei social tutto scorre veloce e non lo ritrovi più, i blog rimangono assieme all'essenza più vera delle persone.

    Crescere... Mai cresciuta e non me ne può fregar di meno, mi credi? Io voglio bene alle poche persone che mi seguono e sono felice così.
    Un po' di velleità Barbara ed io le abbiamo avute con il progetto di Ispirazioninfiera, che come sai è il nostro secondo blog. Un progetto molto specifico, che ha puntato solo ai social. Tutto bellissimo, ma personalmente il commento mordi è fuggi sui social non mi lascia nulla. Preferisco due commenti in croce scritti sotto il post, ma che siano di persone con le quali c'è un legame forte, anche se virtuale.

    Vado a leggere le tue risposte

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    1. Sul gadget dei follower: oggi è inutile, vero. Nemmeno ti fornisce il link al blog altrui.
      I post lunghi, se ben orchestrati, vanno bene. Non mi piace quando sono inutilmente prolissi... perché a quel punto fai un bel pdf e lo linki per farlo scaricare e leggere a chi vuole... :D

      Io invece credo che il tuo progetto è in crescita, hai le ispirazioni e un sacco di gente che lo segue! Altroché :)

      Moz-

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    2. Condiviso anche io: il widget dei follower è brutto e anche poco utile!

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  35. Ciao Moz! Piacere di conoscerti!
    Ho trovato carinissima l'idea di porvi domande sul tema blogging.
    Anche le tue risposte mi sono piaciute molto e vi faccio i complimenti ad entrambi per le domande che vi siete posti perche interessanti e non banali!
    Quello del "complimenti bellissimo blog! Ti va di seguirci a vicenda?"è una cosa che purtroppo esiste da sempre e ci sono dei casi in cui magari abbozzi perche aprendo il link vedi un blog che è stato aperto da poco, magari con entusiasmo e passione di quella persona e allora ti unisci a lei per vercare di sostenerla (siamo stati neo-blogger tutti!). Però poi c'e anche quello spam aggressivo che proprio è insopportabile. Ma quello che sopporto proprio è il disinteresse mescolato all'approfitto.
    Tu scrivi un post, ti ci fai il mazzo a farlo, foto, descrizioni, informazioni ecc... e poi lrggi il commento "molto interessante questo post. Passi da me?"😲
    Molto interessante il post?? Sicuramente nemmeno l'hai letto e il tuo unico interesse è fatti vedere perche poi si passi a leggere il suo di blog. Assurdo, questo è il genere di blogger che sopporto meno!
    Comunque dopo questo mio papiro (mi scuso per la lunghezza moz😆) vi faccio ancora i complimenti perche è stata una bella intervista!
    Baci!

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    Risposte
    1. Ciao Emanuela, benvenuta, piacere mio!! :)
      Chiariamo subito: l'idea è stata di Pier :D

      Verissimo quel che dici: spesso, la gente che commenta in quel modo, il post NEMMENO LO HA LETTO... e infatti è questo che fa innervosire. Perché preferirei che si dicesse "non ho letto/non me ne intendo/ecc" piuttosto che fare i vaghi.
      Se nella comunicazione siamo onesti, è il primo passo verso una bella rete di amicizie online^^

      Moz-

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    2. 😲 è la reazione perfetta per certi commenti, della serie "ma fai sul serio?!". Internet è anche questo!

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