[SOCIETÀ] forever young: com'è cambiata la percezione dell'età


Oggi uno spunto di riflessione.
La nostra media d'eta -nostra, intendo di chi frequenta qui- è di una trentina abbondante.
Ci sono ovviamente persone più grandi come anche persone più piccole.
E si sta tutti insieme, appassionatamente.



Non vi sembra che i confini dell'età stiano cambiando, siano cambiati?
Oggi sareste in grado di distinguere un quarantenne da un trentenne?
Un trentenne da un ventenne?
Persino un cinquantenne da un trentenne?

FOREVER YOUNG?

Sarà che le barriere sono cadute, i modi di vivere sono cambiati, ma oggi i recinti non sono più così netti.
A venti anni, tempo fa, eri un adulto consapevole e con precisi doveri. Oggi sei un quindicenne con cinque anni in più (magari solo sulla carta).

A trent'anni, oggi, si inizia a lavorare. Un tempo eri una persona già introdotta da tempo nel mondo dei grandi, magari avevi già dieci anni di contributi versati. E anche tanti segni di stanchezza sul viso.


IL DIVARIO

Io per primo mi sono poi reso conto di una questione: non si "sente" più quel divario che divideva la gente, in passato.
Tranne che in casi di ovvia e incolmabile incompatibilità anagrafica (es. un trentenne e un decenne) la società moderna -grazie anche ad apporti di consumo sdoganati (fumetti, film, videogames, libri, serie tv, cartoons) o altri addirittura "ritornati" (le stesse cose, ma che già esistevano in passato)- ha creato una sorta di miscuglio dove l'età non conta più. Dove l'età non esiste.

E, quindi, si sta tutti insieme (appassionatamente), ventenni con quarantenni, cinquantenni con trentenni.


DIECI ANNI IN MENO?

Sarà che l'età mentale si è abbassata -per modi di vivere, agire, pensare, godersela- di dieci anni. O anche più.
Oggi si suol dire che "quaranta sono i nuovi venti" e non è una frase tanto per: a 40 anni sei ancora giovane e sempre pronto a ricominciare, non sei più una persona "fatta e finita" come nel passato.
Oggi forse si invecchia solo sui documenti, non credete?
Per me, dalla nostra generazione in poi, non esisteranno nemmeno più i centri sociali per gli anziani, ma saranno centri sociali unici, addirittura giovanili. Da frequentare anche a 80 anni.

Voi che ne pensate?
Frequentate tranquillamente gente più grande e più piccola di voi?
Avvertite il divario anagrafico?


107 commenti:

  1. Se è vero che la vecchiaia reale inizia a 75 anni, come hanno scritto in un articolo qualche giorno fa, allora prima è tutto campo libero :D Comunque sì, ora i mass-media hanno livellato le generazioni, io stesso interagisco con gente con metà dei miei anni ma non sento minimamente la differenza

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    1. Hanno stabilito che la vecchiaia inizia a 75 anni perchè fino a 68 devi ancora andare a lavorare.

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    2. @Fab: vero, i social media e mass media hanno appianato il divario!
      @Mira: ahaha, cattivissima questa :)

      Moz-

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  2. Io però dieci anni (in realtà pure di più) di contributi versati li ho...e ho 32 anni!

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  3. In effetti... Personalmente ho iniziato a lavorare a quindici anni (vado per i 51), ho studiato dopo mentre lavoravo (un culo che non ti dico), il divario, nel senso classico del termine, non credo esista più. I livelli di comunicazione sono molteplici e permettono alle varie generazioni di interagire senza quel distacco che ai miei tempi ti faceva "guardare" agli adulti come appartenenti a un mondo distinto e separato. Ho figli grandi, posso dire che se alle volte metto il carico da novanta della mia esperienza, in merito alle situazioni della vita, spesso in cambio ricevo prospettive e visioni diverse che mi aiutano a crescere. Capovolgerei una vecchia massima dicendo che alle volte è dai giovani che si può imparare qualche cosa. Più che "forever young", direi "always at work and growing" 😉

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    1. Esattamente, Mass!
      La vedo come te: non c'è più quel distacco quasi reverenziale nei confronti di chi è adulto. Oggi siamo tutti contemporaneamente adulti e giovani, o giovani adulti.
      Sempre al lavoro e in crescita^^

      Moz-

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  4. In parte è positivo ma in parte no e l'aspetto negativo è che pare non esistano (o si sono molto ridotti) più "prodotti" (termine orrendo ma è per intendere una cosa varia) che siano per un pubblico maturo con dei temi maturi. Ci sono prodotti drammatici o seri, ma spesso trattati in modo giovanilistico, un po' superficiale. Come se dovessero andare bene trasversalmente a tutte le generazioni.

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    1. Oddio, io ho trovato invece una maturizzazione (passami il termine) dei prodotti, forse son diventati un po' tutti più "audaci"...

      Moz-

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    2. Concordo per quanto riguarda i prodotti per bambini/ragazzi. Quelli di una volta erano più semplici e con meno sfaccettature.

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    3. Hanno iniziato negli anni '90 a inserire doppie piste possibili, diciamo^^

      Moz-

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  5. Ho sempre frequentato gente più grande di me, perchè i miei coetanei mi sembravano mocciosetti.
    Devo dire che, crescendo, la situazione non è cambiata troppo.
    Adesso, però, cercherò di farti sentire vecchio.
    Lo sai che quando mia madre aveva la tua età aveva un figlia di 17 anni e un figlio di 8?
    Ahahahahah
    Comunque sì, la società è molto cambiata, ma più che con i videogames, me la prenderei con gli smartphone e con i social network.

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    1. Ahaha, non mi fai sentire vecchio, così... ma ancora più giovane! XD
      Anche mio padre, alla mia età, aveva già tutti e tre i figli (io avevo 11 anni, peraltro XD)

      Moz-

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  6. Riflessione interessante che condivido pienamente. Io non ho problemi a frequentare persone più piccole di me e non sento assolutamente il gap generazionale. Anzi....
    Come Massimiliano diceva, a volte si può trovare anche qualche spunto per crescere un po'.
    In più, credo che frequentare persone più giovani aiuti a rimanere freschi, a non spegnersi. I nuovi 40enni non hanno nessuna intenzione di rinchiudersi in un'idea di pace e tranquillità monotona, ma ogni giorno sentono il bisogno di reinventarsi. Non per tutti è così però eh!

    Ciao Mic!
    Enza

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    1. Lo so, non per tutti è così, ci mancherebbe!
      Però credo che il trend sia questo: se fino a 20 anni fa i quarantenni erano persone "fatte e finite" (ma soprattutto finite), oggi è come se fosse ancora un'adolescenza...^^

      Moz-

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  7. Come ben sai, io ho un compagno che ha quasi 10 anni meno di me... qiondi, per me, l'età anagrafica non rappresenta, e non ha mai rappresentato un limite!

    Ho sempre frequentato e frequento tutt'ora persone di tutte le età e mi sento a mio agio con ognuna de loro.
    Il segreto sta nel diventare adulti senza perdere il nostro lato "bambinesco".
    Ogni persona dovrebbe saper essere adulta e responsabile e, allo stesso tempo, riuscire ancora a giocare e divertirsi!

    E poi tutti, dal novantenne al bambino di tre anni, possono o insegnarci qualcosa! Si può sempre imparare da ognuno di loro...

    E proprio lo "stare tutti insieme appassionatamente" é una delle cose che più amo del tuo blog!

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    1. Wao, grazie mille^^
      Sì, per me l'età non esiste e si può davvero imparare qualcosa da tutti. Dagli anziani la saggezza che deriva dall'esperienza, dai giovani il furore della novità, dai bambini lo sguardo sul mondo^^

      Moz-

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  8. Lancio io invece una nuova provocazione..
    La generazione de "i quaranta sono i nuovi venti" è passata...adesso siamo a quella de "i venti sono i nuovi quaranta".
    La differenza magari, con i 20enni di tanti anni fa, che per certi versi erano costretti a crescere subito, è che oggi non si sente più l'esigenza di costruire subito una famiglia con figli, per una serie di motivi (problematiche legate alle insicurezze economiche della nostra società, laicizzazione della nostra società, il fatto comunque di volersela godere, a 20 anni). Conosco ragazzi di 20 anni che hanno già solidi fidanzamenti, studiano e lavorano, si preparano il loro futuro (ma non si sposano).
    I 20enni di oggi sono molto più pratici e smart, anche perché sono nati nel pieno di questo boom tecnologico. E il paradosso è che tutte queste cose tecnologiche che ci viziano, per loro sono qualcosa che c'è, che fa parte della vita. Quindi per loro non è un vizio, è una necessità.
    Tolto questo, però sono concreti.
    L'unico nerdismo che si concendono è qualche videogioco.
    Qualche tempo fa si parlava del fatto che i nerd ora fossero "vincenti" e protagonisti. E' solo un momento. I nerd sono (siamo) destinati a sparire tutti.
    Per questo non ci saranno i centri sociali per anziani, ma qualcosa di peggio, i centri sociali per anziani nerd :D, dove finiremo a parlare della nostalgia di quando eravamo bambini XD, mentre gli adulti ci sputeranno addosso :D
    Rispondo alla tua domanda: il divario anagrafico è un macigno.
    La gente più piccola di me mi è quasi aliena, perché loro sono due, tre, quattro, cinque, sei passi avanti me...Infatti mi chiedo come tu possa girare con gente così tanto più giovane XD, soprattutto anche con le ragazze, che in genere trovano gli adulti - tranne quelli di cui sono infatuate - veramente irritanti sotto ogni profilo.

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    1. La generazione dei 40 nuovi 20 è appena iniziata!! Ahaha :)
      I venti di adesso sono indefiniti: adulti ma bambini...
      Secondo me ormai il nerdismo è così tanto sdoganato che sarà sempre più da sfigati non fare cose "da nerd" (che saranno giustamente considerate normali).
      Le ragazze trovano più affascinanti gli adulti, da sempre: una nerchia old-school è sempre preferibile a una senza peli, specie dopo l'adolescenza! :D

      Moz-

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    2. Eh, invece con la generazione de i 20 sono i nuovi 40, cambieranno molto le cose! La nerchia old-school perderà campo, vedrai :D
      Comunque in effetti credo che tu abbia ragione, ancora siamo in una fase di passaggio tra le due generazioni

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    3. Secondo me è un mito intramontabile... è il fascino del pelo brizzolato XD

      Moz-

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  9. Il tuo post offre diversi spunti interessanti.
    In primo luogo, la percezione dell'età dipende secondo me dal contesto: qui al Sud secondo me è sicuramente più radicata la differenza rispetto al Nord ed al Centro. Che può sembrare una sciocchezza ma invece proprio no, perché per esempio qui al Sud a 30 anni dovresti avere già figli, o almeno un matrimonio, e lavorare da un bel po' e se non lo fai è l'eccezione e non la regola. Ovviamente è un po' un estremo però se consideri che le mie amiche sono quasi tutte già sposate con prole a carico da almeno un paio di anni...xD

    Lasciando da parte questo caso limite, è anche vero che tutto intorno a noi è cambiato e di conseguenza, come ha scritto anche Riccardo, è tutto un po' più lento e leggero.
    Per esempio, quando ero piccola io pensavo che a 40 anni un uomo fosse fatto e finito, che fosse proprio un adulto in piena regola; questo anche perché avevo come punto di riferimento mio padre che già alla tua età (non voglio farti sentire vecchio come Claudia xD) aveva avuto tutte e 5 noi figlie e gestiva autonomamente diverse attività commerciali di sua proprietà.
    Però poi, appunto, le cose sono cambiate e mi rendo conto che adesso invece a 40 anni si può parlare ancora di ragazzi. Per esempio mio cognato, il fratello di Mizio, che ne ha 41 io lo vedo assolutamente come "uno di noi", non sento nessuno stacco generazionale e se lo paragono a mio padre alla sua età non è che dico "o mio Dio, è vecchio e non ha combinato niente, è in ritardoooo", ma mi sembra una cosa normale.
    Perché diciamoci la verità, ormai i tempi neanche più favoriscono certe tappe: ma dove lo trovi adesso un trentenne che riesce ad avere più di un figlio a carico e che già si sia affermato nel mondo del lavoro?Cioè, è proprio raro. Adesso i 30enni purtroppo sono ancora costretti a fare stage, per dire.
    Ma forse sono andata troppo oltre uscendo fuori tema xD

    Avete avuto poi tutti ragione nel dire che la tecnologia aiuti a superare certi gap generazionali, anche solo nel modo di rapportarci. Infatti è una cosa su cui ho spesso riflettuto pensando al blog. Prendi per esempio me e Franco, che è sicuramente un po' più grande di età di me; se io lo avessi conosciuto in un altro contesto sta sicuro che:
    a) non sarei riuscita a parlare/scherzare con lui liberamente come invece accade nei commenti o quando l'ho visto di persona;
    b) solo dopo parecchio tempo sarei riuscita, forse, a dargli del tu e non del lei (in realtà addirittura del voi, perché sono sempre terrona ed a meno che non ci faccia caso ed attenzione il voi è la regola).
    Questo forse un po' per una forma di rispetto o forse un po' per abitudine, aspetti che invece online mi è venuto spontaneo mettere da parte.

    Insomma, tutto questo per dire cosa: che potete stare tutti tranquilli, finché non avrete tutta la faccia super grinzosa e bisogno del bastone siete ggggioviniii

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    1. Paola, vedi... la stessa cosa la dice Riccardo che è del nord! XD
      Probabilmente sono io a vivere nel Paese dei Balocchi, boh!
      Innogni caso pure io ho notato che al sud c'è quella tendenza, ma più che altro fittizia, da status quo.
      Bisogna avere un partner (da esibire tipo alle cene o da far vedere che esiste almeno il sabato sera per una pizza) e un lavoro fisso. È vero.

      Oggi, come dici, le cose sono cambiate, tendenzialmente. Un quarantenne è ancora un ragazzo (non è più una persona risolta e finita), nemmeno di aspetto lo definiresti un "uomo", farebbe ridere.
      Viva i blog e la tecnologia, che appianano tutto!^^

      Moz-

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    2. status quo: partner e lavoro fisso, proprio così :D.
      Non mi ricordavo o non sapevo che il cognato di Paola avesse 41 anni.
      Io comunque mi sento vecchio, vecchissimo, anziano :D

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    3. Tu devi farti una settimana con me, ti faccio ringiovanire di 15 anni^^

      Moz-

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    4. E voglio farvi notare che il 41enne in questione, l'allora 30enne Maurizio e la sottoscritta, invece di fare figli, due anni fa facevano il remake dei super pigiamini con tanto di effetti speciali xD

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    5. E tutti e tre FACEVANO BENE^^

      Moz-

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  10. Io appartengo alla schiera dei ultra 50 ma nnn hyo problemi a confrontarmi con persone più giovani, tu ad esempio, o più avanti nnegli anni. VEdi Tomaso o Vincenzo.
    Penso che si possa essere giovani a 80 anni e vecchi a 15. Dipende dal carattere. E dalla voglia di mettersi in gioco perchè concordo con Massimiliano ed Enza: anche dai più giovani c'è sempre da imparare. Da tutti direi.

    Il divario anagrafico lo percepisco solo in rari casi. Quando ad esempio certi giovani si dimostrano troppo saccenti e credono di poterti insegnare tutto. Anche la vita. Poveretti! Non sanno che la vita non si insegna a si impara giorno per giorno.
    Ecco! In questo caso lo percepisco perchè la prosopopea è troppa!

    ps ovviamete tu sai che non mi riferisco a te ;)

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    1. Verissimo quel che dici: si può essere vecchi anche a 15 :o
      Vero, il divario esiste in questi casi: la scostumatezza dei giovanissimi ma anche il "piedistallo" di alcuni anziani... :)

      Moz-

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    2. Anche Miki: Due mondi che on si sfiorano ma si scontrano.

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  11. Personalmente penso di portare bene i miei 21 anni

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  12. Per i romani era:
    puer (bambino): 0-18
    adulescens (ragazzo): 18-30
    iuvenis (giovane): 30-45
    vir (uomo): 45-60
    senex (anziano): dai 60 in poi
    Oggi l'anzianità è stata spostata ai 75 e prima si parlava di prima e seconda adolescenza, oggi l'entrata nell'adolescenza è stata portata molto più indietro.
    E hai ragione quando dici che non c'è più il divario di un tempo tra un'età anagrafica e l'altra. Negli anni mi sono trovato in gruppi di persone coetanee, ma anche mediamente più giovani di me o mediamente con più anni. L'importante è starci bene. Però questo tipo di interazioni sociali le puoi avere quando hai già un po' di anni: difficilmente si hanno sotto i 20 anni.

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    1. Verissimo: io direi che dai sedici anni in su, con una buona elasticità mentale, già i confini possono non esistere più.
      Anche l'aspetto, il fisico, non invecchiano più come prima. Le vecchie in nero col fazzoletto in testa e i vecchi con coppola e bastone spariranno.
      Avremo tutti felpe nike e tattoo :)

      Moz-

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  13. Lo dici a me che insisto col dire che "ho passato i 30" per non specificare la mia vera età!!
    Scherzi a parte, è vero che non c'è più quel divario come in passato: ai tempi dei miei genitori a 40 anni si era quasi anziani, vuoi per l'infanzia difficile che avevano avuto (guerra e dopoguerra), vuoi per le difficoltà economiche che ti magari ti portavano a crescere in fretta. Adesso un quarantenne può trovarsi tranquillamente a cazzeggiare con e come un venticinquenne.
    Per me è sempre difficile attribuire la vera età delle persone, sia perché l’aspetto spesso inganna sia perché il divario generazionale è meno netto, sia perché in fondo non mi interessa molto.
    Nella blogosfera mi rendo conto di frequentare prevalentemente persone più giovani di me (ma anche qualche coetaneo), nella quotidianità gli amici sono più o meno coetanei, mentre al lavoro ci sono pochissime persone sotto i 45 e molte vicino all’età della pensione.

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    1. Vero: prima si invecchiava in fretta per tanti fattori, anche ambientali.
      Il divario si è protratto fino agli anni '90, poi mano a mano è stato appianato.
      Oggi quasi non esiste più: io nemmeno mi chiedo che età abbia qualcuno con cui ho piacere di stare assieme :)

      Moz-

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  14. Io, come dice Mario Venuti, mi sento "più giovane adesso che a vent'anni!". E ne ho 37...

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  15. Concordo al 99%!
    Ho notato che fisicamente i ventenni dimostrano di più di quanto dimostrassimo noi a 20 anni. Forse è per la barba che va di moda o il modo di vestire (per le donne), non so, comunque hanno già le rughe, mentre io, che abuso di alcol e fumo, manco una.
    Poi ci sono sempre le eccezioni ma di media ho notato questo.
    Questo per dire che tra 20 anni la situazione potrebbe ribaltarsi nuovamente. Oggi quarantenni, che dimostrano meno e ventenni, che dimostrano di più, si incontrano senza barriere ma in futuro? Noi sessantenni andremo ancora a braccetto con quelli di 20 anni meno di noi ma i ventenni del futuro?

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    1. Oddio, io per esempio notavo il contrario: i ventenni di oggi sembrano i quattordicenni della nostra generazione :o
      Io mi preoccupo per i vecchi del futuro, tra tattoo e piercing XD

      Moz-

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    2. Boh, si vede che dalle tue parti l'aria è più buona 😝
      Vero, i vecchi del futuro sembreranno tutti lupi di mare e scaricatori di porto 😁

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    3. Ahaha verissimo...!!^^

      Moz-

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  16. Percepisco che sovente mandi a fanculo chi ti legge.
    Percepisco che nella seconda foto e anche nella precedente e in quella successiva forse avevi un’età anagra-fica leggermente diversa da quella che hai portato su YouTube la settimana scorsa .
    😀😀😀
    Percepisco che nell’ultima foto quella con la maglietta di Hulk probabilmente ti sei messo dei calzini arrotolati dentro le mutande.
    Per depistare sul pacco!!!
    😀

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    1. Eh sì, la foto in verde appartiene alla mia festa di 30 anni, mentre nell'altra ne avevo 32, mi pare XD

      Moz-

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  17. Percepisco che tanti andranno sulla suddetta foto e ingrandiranno l’immagine per vedere meglio😀

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    1. Ahahaha, l'ho fatto anche io, per capire a cosa ti riferissi (e non ho capito :o)

      Moz-

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  18. Penso non sia un segreto che io abbia già passato, anche se da pochissimo, i sessanta, evvvaiii!
    Ho la fortuna di avere amici e amiche più vecchi/e di me e altrettanto la fortuna di avere amiche e amici più giovani di me, che per età potrebbero essere figli e figlie mie. Dai "vecchi" imparo la saggezza della vita vissuta, dai giovani, invece, imparo la leggerezza e l'entusiasmo. Non faccio proprio nulla per nascondere la mia età, non amo gli artefici, non amo i trucchi, l'unico che uso è il burro di cacao. non amo ciò che non è naturale: se vado bene così ok, altrimenti pazienza.
    Essendo stata nella scuola, a volte lo sono ancora, con bimbi dai tre ai sei anni, ho assorbito il loro modo di guardare al mondo e spero che questo sguardo mi rimanga fino al mio ultimo respiro qui in terra.
    Grazie al cielo ho tanti, tantissimi interessi, non so stare con le mani in mano, e ogni cosa diventa interesse, dallo scrivere, al suonare, al cantare, al cucinare, al creare con vari materiali, al danzare, adesso chi mi segue su Instagram non scoppi a ridere e in primis ho la mia famiglia, con "un marito e i miei figli adorati" a cui ho sempre dedicato attenzioni, forse troppe, e continuo a dedicare attenzioni, forse troppe (alle mie spalle c'è una torta di mele appena sfornata e per la cena ho in mente una pietanzina coi fiocchi), ma quando si ama non si può che fare così, no?
    Purtroppo si vedono giovani, giovanissimi che mi appaiono molto più vecchi di quanto lo sia io. Insomma, l'età, soprattutto oggigiorno, è una questione mentale. Ciao Miki.
    sinforosa

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    1. Verissimo, come detto sopra... dai vecchi si impara la saggezza del vissuto, dai giovani l'entusiasmo delle novità :)
      Bellissimo lo sguardo dei bambini.
      Io proprio non riesco a darti sessant'anni, sai?
      Beata la tua famiglia!

      Moz-

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  19. Lo sai già chi sono5 dic 2018, 16:20:00

    Hai ragionissima... ti dico che a me hanno sempre dato 2 o 3 anni in meno, tipo scambiato per una del 1996 o 1997, che fa ancora la triennale (amici e amiche confermano). Anche come atteggiamenti giocosi (in senso positivo il più delle volte per la mia allegria e la mia energia, anche se purtroppo mi sono creata anche dei nemici musoni per questo motivo) e carattere mi dicono (amici, in senso positivo) che sono "piccola" (me lo ha detto una mia amica con 7 mesi e 9 giorni in meno di me) E similia e mi toccavano le guance o lanciavano per scherzare l orsacchiotto che c era in sala dove facevamo teatro (tra gli esempi). Due ragazze del 1998 quando dissi loro che avevo 24 anni hanno fatto fatica a crederci (eppure le conoscevo da tempo). Ho amici sia degli anni '80 che '90. Per il resto mi piace sembrare più giovane, anche se a volte certe persone si dimenticano che io sono seria e se lo sono, lo sono davvero.
    Ero quella che ogni mattina entrava al supermercato sorridente e il cassiere ne era felice... alla fine siamo qui sulla Terra per divertirci insieme agli altri e trasmettere il buonumore, e anche se ci saranno sempre i simpaticoni che credono che i cartoni siano infantili o le feste di compleanno per bambini fino ai 5 anni (davvero, esistono orsi che lo pensano ����������������) , be me ne frego e continuo a vivere nuove avventure insieme ai miei amici veri e a quelli immaginari (ovvero i vegani mangiagatti, gli eschimesi che tormentano la gente con la matematica, i gatti polacchi con gli occhi a raggi laser per via del polonio, e i canicorno!!!)
    ��
    Almost 25 (un quarto di secolo) e non sentirli.

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    1. Mai sentirseli!! :)
      La gente musona non la capisco: no ai cartoons, no alle feste (!)... mi sembrano assurdità. Come voler essere per forza seri, ma invece per me così si è per forza tristi!

      Moz-

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    2. Lo sai già chi sono6 dic 2018, 13:58:00

      ^_^ infatti spero sempre di sembrare più giovane, la vita è fatta per divertirsi e inseguire i propri sogni, non per essere schiavi/e dei voleri di qualcun altro (che siano famiglia, "amici", partner)! Continuerò a girare per il mondo (ehehe non sono una "sporca razzista" :P) e a conoscere nuove persone, usanze, animali, a vedere cartoni, disegnare, leggere e scrivere storie!!!

      Questo tuo post mi ha reso felicissima, Moz :D

      ^_^ <3 <3 <3

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    3. Good, mi fa piacere! :)
      Goditela!

      Moz-

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    4. Lo sai già chi sono6 dic 2018, 16:42:00

      ^_^
      Grazie, anche te, "nel dubbio, divertiti!"

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    5. Sempre fedele al motto!

      Moz-

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  20. Io ho sono giovane fuori e vecchia dentro...
    Infatti È da 22 anni che ho 20 anni.
    😅

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    1. Ahaha, io voglio essere giovane dentrooo :D

      Moz-

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  21. Basti pensare che 40 anni fa si figliava molto prima, proprio perché a 20 anni uscivi da scuola e iniziavi subito a lavorare... ora restiamo più tempo a casa coi nostri genitori, ci stacchiamo più tardi e di conseguenza si sono allungati moltissimo i tempi... e comunque a me danno ancora 10 anni in meno, evvai!

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    1. Ciao Erika e benvenuta a bordo! ;)
      Esatto... i tempi si sono allungati, il benessere ci fa sembrare meno acciaccati e quindi... 10 anni di meno^^

      Moz-

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  22. Dipende, caro Moz.
    Pensa alla musica, per esempio, che è distante eoni dalla nostra da essere in alcuni casi incomprensibile per un trentenne, quarantenne.
    E' vero che è stato sdoganato il nerdismo tanto che è diventato di massa, ma se visto in un'ottica meno virtuale e più sociale le differenze tra un ventenne ed un trentenne/quarantenne saltano fuori tutte ancora oggi almeno nei settori non cinematografici o videoludici.
    Comunque che si stiano intaccando i paletti della società conservatrice che ci vuole tutti in un determinato modo in base all'età può essere un'arma a doppio taglio, ma anche un bene.
    Io però ti confesso che la mia età me la sento tutta purtroppo.

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    1. Vero, la musica è ancora un campo pieno di barriere, anche se si trovano sempre artisti old-school capaci di piacere trasversalmente, oppure anche nuovi che possono essere apprezzati anche dai vecchietti.
      Poi ovviamente la trap e i rapper cafoni quelli no... :)

      Moz-

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  23. Vero ormai la questione generazionale è più una cosa mentale che altro.

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    1. Esatto: abbattiamo le età mentali e anagraficheeee^^

      Moz-

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  24. Se dovessi vivere la mia giornata di puro istinto, mi atteggerei a persona con molti meno anni di quanti ne ho, non so dirti se farei il quindicenne, il ventenne o il ventiseienne... Sarei consapevole di aver terminato un percorso di studi, e riprenderei a fare tutto quello che scuola e università avevano interrotto, o per lo meno diradato.

    Purtroppo non è così, le mie ossa parlano più chiaramente della mia carta d'identità, le responsabilità esistono, ed è inutile prendersi in giro, a meno di avere una botta di fortuna e ritrovarsi con una rendita per i prossimi 30/50 anni.

    In questa situazione, frequento con disinvoltura persone di varie fasce di età, ma oramai da un bel po', quando mi chiedono l'età in maniera informale, dico "trentatredici", oramai quasi "trentaquattordici"... Non perché a 30 o a 40 anni mi sia successo qualcosa di bello o traumatico, ma perché non mi vedo/accetto proprio l'età che il fisico e la faccia dichiarano.

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    1. Eh lo so: le responsabiltà ci sono, è innegabile.
      Ma non ci sono le responsabilità auto-indotte, ossia quelle di essersi fatti forzatamente una famiglia da giovanissimi. Insomma, io non devo pensare a campare moglie e figli, penso a campare me stesso XD

      Moz-

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    2. Mica occorre sposarsi e avere figli per avere responsabilità oltre che verso se stessi: l'essere a nostra volta figli ci responsabilizza verso i genitori se non ce la fanno più da soli.

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    3. Questo assolutamente ma è già scontato di per sé: immagina avere anche figli... :o

      Moz-

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    4. Con i figli sei consapevole che un giorno sapranno/dovranno cavarsela da soli, è un dare proiettato al loro futuro prossimo, hanno tutta una vita davanti. Con i genitori è un dare sapendo che saranno sempre meno autonomi, sempre più bisognosi di attenzioni. 😢

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    5. Questo è vero... oddio, quindi fare figli mi sembra sempre più una cosa egoista XD

      Moz-

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    6. Data l'eredità che lasceremo alle nuove generazioni, in termini ambientali e di dissesto economico, fare figli direi che può essere più incoscienza che egoismo: mio padre bruciava plastica nel caminetto, e a farglielo notare, la risposta non era esattamente quella di una persona proiettata al domani... Immagino la forma mentis di proprietari di aziende che inquinano, nei confronti delle nuove generazioni.

      Per qualcuno poi fare figli diventa una scusa (o un alibi) per non occuparsi dei genitori, sbolognando un'emergenza al fratello/sorella più vicino e/o che magari non si è ancora staccato dal nucleo familiare di origine. Sai quante ne sento... "Mamma ricoverata? Ah, ma io ho il bambino e non posso fare le notti in ospedale!", "Papà, non posso accompagnarti, devo portare la bambina a danza..."

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    7. Terribile la questione della scusa: accetto meno questa cosa qui (il far figli per non essere più figli) che una persona della vecchia guarda che brucia plastica: perché all'epoca certe sensibilità ambientali/salutari non c'erano...^^

      Moz-

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  25. Io mio caro nipotone, sono nata vecchia 😜
    Sempre frequentato, per forza, persone piu' vecchie di me, mio padre era, diciamo, piuttosto geloso dell'unica figlia, femmena pure...
    Perciò appena conosciuto il mio ex ( ex, sempre grazie a Qualcuno) marito, a 17 anni, dopo 5 anni mi son sposata, a 26 nell''87 ho avuto mio figlio... Traversie e mazzi e cazzi...
    Mi son trovata ad avere 57 anni cosi pufffff,
    Lavorando eh, da quando avevo 15 anni, ho fatto di tutto, perché dopo la scuola in vacanza si lavorava in campagna nella "Bicocca" nelle Langhe, mentre invece quando studiavo facevo ehmmm i disegni per architettura a chi non era bravo.
    No, diciamo che non mi sono molto gustata la mia giovinezza.
    Bacio nipotone mio

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    1. Beh, cara zia, allora puoi gustarti adesso la tua seconda giovinezza! Non hai in giro uomini gelosi, non hai di che lavorare duramente... puoi spassartela che non è mai troppo tardi^^

      Moz-

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  26. Non è solo l'età mentale che si è livellata verso il basso, ma anche il fisico. Essere quarantenne o cinquantenne adesso è una pacchia. Magari i ventenni non saranno del miuo stesso parere, ma noi siamo ancora fighi per essere dei vecchietti. Ehehehe
    Ti è mai capitato di guardare quelle vecchie repliche dei programmi RAI, tipo i varietà o gli sceneggiati? C'è gente che dimostra 75 anni che fa la parte di personaggi di 30... il che vuol dire che negli anni Settanta a 40/50 uno era già praticamente imbalsamato.

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    1. Vero, vero.
      Ma anche se vedo le foto anni '90 della famiglia, vedo che i miei parenti sembrano più giovani oggi che prima :o
      Dai, non ci è andata male, io ancora je do, come un quindicenne!

      Moz-

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  27. È una riflessione molto molto interessante Moz, e condivido la tua opinione: credo che la percezione sia cambiata e sono tanti i fattori che hanno contribuito, fra cui anche la situazione economica che ha reso la stabilità e la mobilità lavorativa molto più attiva. Oggi il tuo capo può essere molto più giovane di te, ed è anche bello così. Si sono abbattute un po' di gerarchie e non la vedo come una cosa sbagliata. Inoltre credo che anche i social hanno modificato questa visione: su twitter non penserei mai di dare del lei ad una persona di 50 o 60 anni!

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    1. Verissimo... e che figata può essere avere un capo più giovane?
      Te lo puoi inculare come ti pare XD
      Abbasso le gerarchie, specie mentali^^

      Moz-

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  28. Ciao Moz,pur avendo passato i settanta non mi sento vecchio anche se qualche problema spesso cerca di ricordatelo.Ancora oggi mi entusiasmo e punto sul futuro senza nessun rimpianto per il passato.Per la mia professione ho sempre frequentato persone piu' giovani di me e anche ora che sono da anni felicemente nullafacente amo confrontarmi con i giovani,non per insegnare ma per imparare ,perché guai a spegnerà la curiosita'.
    Ciao fulvio

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    1. Vedi io a uno come te non darei mai 70 anni.
      Per me sei adulto -perché lo so- ma basta così. Potresti averne 40, 50.
      W i giovani e il confronto con questi^^

      Moz-

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  29. Io sono ragazzina dentro, quella della foto, ricordi?
    Questo mi permette di confrontarmi con tutti senza limiti anagrafici e di trovarmi bene in qualsiasi mondo.
    Ho amici di ogni età, partendo dai 30 all'incirca.
    Coetanei, 60 enni e anche più adulti. L'età non deve essere una barriera, mai. La cosa più bella che mi ha insegnato il mondo blogger è il confronto con persone che non sono riconducibili ad un'età anagrafica. Per cui lo scambio avviene a cuore aperto e mente libera.
    E ci permette di essere sempre curiosi e di imparare. Senza vincoli e senza pregiudizi.


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    1. Yes :)
      Ma infatti sai che anche il blog stesso aiuta ad abbattere le barriere mentali?
      Cioè tu per me sei Mariella, più grande di me ma indefinitamente: non saprei darti un'età precisa, collocarti in una nicchia anagrafica precisa^^

      Moz-

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    2. Ma io sono un'eterna 15enne amico mio. Collocami lì e siamo a posto😘

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    3. Hai solo due anni più di me allora^^

      Moz-

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  30. Condivido tutto, l'età, nella fascia tra i 20 e i 40, è molto relativa.
    C'è gente che a 40 anni, per un motivo o per l'altro, vive a casa coi genitori e 20enni sposati con figli.
    Una mia ex compagna di classe di 22 anni è già sposata e ha due marmocchi per casa (mentre io sto finendo l'università, quindi sono più "classico" ahahah)XD
    Non sento alcun tipo di disagio a relazionarmi con 40enni 30enni, dipende tutto dal carattere di ognuno di noi :D

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    1. Esattamente: dipende dal carattere, ma anche la società sta andando verso questa (per me splendidamente caotica) direzione^^

      Moz-

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  31. "Frequentate tranquillamente gente più grande e più piccola di voi?
    Avvertite il divario anagrafico?"

    una beata minchia. anzi, frequenterei solo giovani, molto giovani. soprattutto donne :-)

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  32. Credo che il divario generazionale si sia assottigliato per il semplice fatto che è anche più lunga la vita, portando così a poter fare più cose e ritardarne altre. Alla fin fine, se ci pensiamo, quando i nostri nonni avevano trent'anni già lavorano da oltre 15 anni e avevano almeno sei figli, con annessi segni "del tempo" sul viso (basta confrontare le foto). Dai nostri genitori in poi questa cosa si è via via ridotta portandoci a scegliere di fare molte più cose individuali (viaggi, esperienze di vario genere...) prima di mettere su famiglia ed essere ufficialmente adulti.
    Al di là di questo, anche l'idea di essere eternamente giovani gioca un ruolo fondamentale sotto questo punto di vista portando però molti ad esasperare la cosa come i sessantenni e settantenni che si comportano come se ne avessero ancora venti. Ecco, questi li reputo un poco patetici.
    In fine beh, per quel che mi riguarda il discorso è molto più articolato; ci sono momenti in cui dimentico di avere quasi 30 anni e penso che ho ancora tanto da fare e vivere, e momenti in cui i 30 li sento tutti se non di più, deprimendomi per il fatto che non sono lì dove volevo essere dieci o venti anni fa. A questo si aggiunge il fatto che, vuoi per genetica o vuoi perchè sono comunque una eterna Peter Pan, in tanti non si rendono davvero conto della mia età anagrafica dandomi al massimo ventiquattro anni :D Tant'è che attualmente ho sia amici sette anni più piccoli di me che amici dieci anni più grandi di me che vedo, in ambo i casi, come coetanei :D

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    1. Guarda, quando sono forzature si vede che si è patetici, hai ragione.
      Ma ci sono casi dove la gente non rifugge da cose divertenti solo perché ha "una certa età", come fosse un diktat sociale.
      Non sei contenta che ti danno 24 anni?
      Quando la professoressa di quinto superiore mi ha scambiato per un alunno dicendomi di tornare in classe (e invece ero lì come esperto esterno) ho goduto troppo XD

      Moz-

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    2. Ma infatti io parlavo delle forzature, eh! Anche perchè ho un sessantenne-adolescente in casa (mio padre) :D Solo che lui non si veste tipo ragazzetto di 20 anni nè va a ballare o altro di più consono ai venti/trentanni! Semplicemente mantiene lo spirito goliardico che l'ha sempre contraddistinto dai 15 anni in poi :D
      E sì, da un lato il fatto che mi diano 24 anni non mi dispiace perchè vuol dire che, di questo passo, a quaranta me ne daranno ancora trenta ma per certi punti di vista mi butta giù in quanto, rispetto alla media delle mie compagne di scuola/conoscenti/amiche, sto facendo davvero quello che avrei dovuto fare a 24 anni (laurearmi, progettare il futuro ecc).... :(

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    3. E va bene così! Le tue compagne moriranno prima, tu... dieci anni dopo: falle invecchiare male XD

      Moz-

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  33. È una cosa che ho sempre notato anche io. In passato, a 25 anni, si aveva già una famiglia con figli. Adesso a 40 anni si va alle fiere di fumetto o ai tornei di videogiochi con gli amici.
    Decisamente è tutto cambiato.

    Generalmente frequento i miei soliti amici che hanno circa la mia età ma non ho problemi nel rapportarmi a persone più grandi o più piccole. Alla fine l'età non conta, è importante quello che hanno nella testa! :p

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    1. Ahaha esatto!
      Questo perché i quarantenni di oggi, con figlioletti, sono i bambini degli anni '80, che hanno vissuto il boom della cultura pop :D
      Concordo^^

      Moz-

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  34. Onestamente non lo avverto o meglio a volte si ma non si basa sull'età ma sulla mentalità del soggetto in questione. Quindi ci possono essere due settantenne con due spiriti diversi uno più legato al suo Passaro l'altro più aal.passo coi tempi o solo più curioso di vivere e di conoscere il nuovo che lo circonda.

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    1. Verissimo, assolutamente.
      Il mio era un discorso generale, basato sulla direzione verso cui stiamo
      andando... :)

      Moz-

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  35. Ormai non lo si avverte più il divario anagrafico, e sinceramente sta cosa proprio non mi piace..

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    1. Nuuu ma come? Siamo tutti giovani per sempre **

      Moz-

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  36. Io generalmente mi trovo bene con persone di tutte le età , se ad esempio ci sono degli hobby o degli interessi in comune l'età non conta:) Poi mettici anche che tendenzialmente mi danno 10-15 anni in meno, quindi va a finire che mi sento ragazzina anch'io :D Scherzi a parte, da un lato penso sia meglio così, almeno uno non ha la sensazione di "non avere più tempo", ma c'è sempre la possibilità di poter ricominciare e reinventarsi :)

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    1. Esatto: il tempo no conta più, c'è sempre tempo per ricomincare e reinventarsi... non siamo più "finiti!"^^
      Hai ragione, comunque... l'importante è lo star bene con la gente.

      Moz-

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  37. E' uno spunto di riflessione molto interessante, tanto che mi sono salvato il post per leggerlo con attenzione e per questo arrivo così in ritardo. Ma - parafrasando qualcuno - un blogger arriva sempre al momento giusto. Sia come sia, credo che oggi più che il concetto di età conti quello di maturità, cioè comportamento omogeneno rispetto alla propria fascia di età. Oggi l'età è solo un numero ma non rappresenta necessariamente il livello di maturità dell'individuo: puoi trovare un dodicenne molto maturo e assennato tanto quanto un cinquantenne sconsiderato e immaturo. Io per lavoro ho a che fare con studenti di diverse fasce d'età e se dovessi esprimermi sulla maturità direi che molti diciottenni di oggi non sono assolutamente maturi come la loro età anagrafica attesta.

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    1. Esatto, penso anche io che i diciottenni di oggi siano immaturi sia mentalmente ma anche fisicamente, dimostrando 15 anni a dire tanto.
      L'età mentale e fisica è scesa, diciamo che oggi le responsabilità ci sono ma non sono nette, e i divertimenti invece sono finalmente tanti e tutti sdoganati.
      Insomma, non bisogna più essere "maturi per forza", ossia proprio forzatamente, perché richiesto da uno status sociale.
      Oggi è lo status (stato) social(e) a dettare regole^^

      Moz-

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  38. Un’altro dato curioso è che già intorno ai 12 anni guardano serie TV crime e film importanti, parlano e si atteggiano da adulti poi a 18 anni manifestano ancora comportamenti infantili e inadatti alla loro età

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    1. Esatto, diciamo che un piccolo scompenso c'è: si è ancora bambini ma con interessi e intelletto da adulti^^

      Moz-

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  39. Sai una cosa? Io avverto il divario anagrafico con le nuove generazioni, nel senso che i ragazzini di oggi mi sembrano così diversi da come ero io alla loro età... ma questo non mi impedisce di riuscire in generale a rapportarmi con loro positivamente, eh! Lo vedo anche con i compagni di scuola dei miei figli.
    Con le persone più grandi di me non ho problemi, non ne ho mai avuti.
    Posso dirmi soddisfatta, insomma ;) :)

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    1. Sì, il divario lo avverto, nei termini che citi.
      Lo avverto anche coi più grandi: perché ognuno ha vissuto una epoca diversa.
      Ma in fondo, ho notato, tutti amiamo le stesse cose^^

      Moz-

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  40. Miki, io condivido tutto quello che hai scritto, ma la mia riflessione è più malinconica: facendo parte anch’io degli ultratrentenni che “si sentono giovani”, vedo questo come il segnale del fallimento della nostra attule società attuale.

    La scuola e l’università non sono riuscite ad impartire le giuste competenze per andare incontro al mercato del lavoro; al tempo stesso non ci sono più le piccole aziende ma solo grandi gruppi, ai quali la formazione e la qualifica non interessano: stage, contratto a termine, stagionale e poi sotto un altro (e le grandi cariche sono spesso frutto di nepotismo e raccomandazioni). Spesso ci si trova, passati gli enta, ancora non autosufficienti, o comunque non in grado di “spiccare il volo”, di partire con una carriera autonoma, di poter gettare le basi per una famiglia.

    Una volta si era “uomini” prima... non parlo di passioni, quelle le avró anche quando una famiglia ce l’avró e verranno in tomba con me :) ma proprio di responsabilità... Ci sono 35enni che vivono come fossero 14enni, e PER FORTUNA che abbiamo la generazione d’oro precedente che ci puó in qualche modo sostenere!

    Ma quando ci sarà un nuovo passaggio generazionale...cosa avremo costruito NOI da dare ai nostri figli quando i risparmi dei nostri genitori saranno terminati? A che atà avremo figli? E quanti ne faremo? Non certamente DUE, per mantenere la crescita demografica almeno non in negativo...

    Sorry per le constatazioni tristi di tarda serata ;)

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    1. Ciao Nino: no, non tristi ma veritiere. Diciamo che questo tuo commento disilluso è comunque il preambolo stesso del mio pensiero: è verissimo, la scuola non forma più bene, la formazione stessa è praticamente inutile visto quel che dici delle aziende, e noi si cresce sempre da figli senza poter essere padri.
      Io, di mio, sono comunque un tipo che resterà figlio per sempre, perché sento che questa è la mia natura, ma immagino che per molti sia frustrante.
      Noi non possiamo garantire nulla alle generazioni del futuro, ma in fondo, visti i tipi che girano, mi sento di dire: sticazzi! XD

      Moz-

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