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[SERIE TV] Cobra Kai V: la recensione (no spoiler)
Bentrovati nel mondo dove le arti marziali contano e valgono più di qualunque altra cosa!
Il mondo di Karate Kid, ora evolutosi in Cobra Kai: la serie non conosce stanchezza e dopo una strabiliante quarta stagione (QUI la recensione), a soli nove mesi di distanza ritroviamo tutti i protagonisti nel nuovo capitolo di questa fortunata saga!
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Il torneo era stato vinto (si scopre in modo poco pulito) dal Cobra Kai guidato da John Kreese e il tormentato e luciferino Terry Silver.
Visto il patto stretto in precedenza, ora il Miyagi-do deve chiudere, mentre i dojo Cobra Kai si moltiplicano, in un'ottica imprenditoriale. E proprio Silver adesso guida tutto questo, dopo essersi sbarazzato del suo vecchio amico Kreese, ora in carcere per un reato che non ha commesso...
Se volete conoscere tutta la trama sin dagli esordi, vi rimando al riassunto completo (click QUI!).
COBRA KAI 5
Come sempre, uno dei punti di forza del franchise è quello del continuo capovolgimento di prospettive.
I cambi di casacca, improvvisi o ragionati, sono l'elemento caratteristico del serial.
Cobra Kai 5 replica lo schema della stagione precedente (primi due episodi introduttivi, puntata di metà stagione che inizia a mettere il turbo, ultimi episodi dove gli eventi si susseguono senza sosta).
Ma è anche una "pausa", come fu Cobra Kai 3, dove il torneo non c'è e quindi manca lo spirito di competizione, che spunta feroce solo nelle battute finali.
È una stagione di preparazione, ma anche quella che sembra avere pure un ideale finale definitivo (ovviamente con possibili agganci per il futuro); il bello è che come sempre le aspettative vengono stravolte e quel che si supponeva potesse accadere dopo il capitolo precedente, qui non avviene.
E chissà se avverrà, dato ciò che poi è raccontato in questi episodi.
Moltissimi personaggi hanno un "pit-stop" (Cobra Kai 5 è stato comunque girato insieme alla quarta serie, e infatti ne è un'appendice), non cambiano e non evolvono granché -e non è per forza un male, anzi, visto e considerato che ormai tutte le serie puntano su epocali ribaltamenti da puntata in puntata.
Per la quasi totalità degli episodi è una stagione, sotto questo profilo, tranquilla e "normale", pur raccontando storie importanti (Miguel alla ricerca di suo padre, Tory e i suoi sensi di colpa, la rabbia di Kenny, la nuova vita di Johnny...).
Piacevole anche per questo, visto che il finale è esplosivo.
Ancora una volta si scava nel passato, recuperando "pezzi" della mitologia: stavolta tocca a Mike Barnes, rivale di Daniel LaRusso in Karate Kid III, come anticipato dal trailer.
Ma c'è anche il ritorno (annunciato) di Chozen (da Karate Kid II e Cobra Kai III), qui comprimario (all'occorrenza anche comico).
E abbiamo persino un altro volto noto della saga, oltre che la costruzione di un "mondo" basato su una citazione fatta in passato.
Sotto questo profilo, Cobra Kai è scritta sempre benissimo e non ha paura di studiare a fondo ogni possibile aggancio ma soprattutto di chiamare e richiamare a rapporto i personaggi lontani, quando necessario, anche solo per una apparizione.
Fenomeno di culto, una piccola grande serie che sa essere un ottimo sequel ma anche soprattutto un divertimento costante.
Ottima musica, ottima fotografia (le scelte cromatiche sono il punto forte della serie, cariche e giocattolose), molto interessante la nuova villain, brutto il green screen sui finestrini delle auto, deliziosamente trash la sequenza al pub in Ohio, sempre top Johnny Lawrence tra nuove occupazioni e solito approccio "anni '80" alla vita.
C'è qualcosa di piacevolmente fumettistico e tarantiniano, in certi casi: tutto è parte della formula vincente del brand, che racconta sempre quel mondo "impossibile" dove il karate è l'unica attività e le lezioni sembrano essere non solo quotidiane, ma fagocitanti.
Una stagione più "riflessiva", che vuol contenere tutte le anime finora espresse nella serie, dove tanti nodi vengono al pettine e non per forza con un risvolto pirotecnico.
Ma con la prossima si deve tornare a scuola e ai tornei, dopo questa vacanza estiva, altrimenti il rischio di cadere in una fase di stanca potrebbe concretizzarsi: però, dopo il finale di questo quinto capitolo, di cosa potrebbe parlare Cobra Kai VI?
Staremo a vedere...
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Sono già alla quinta stagione...Madoi, il tempo passa velocemente!
RispondiEliminaQuesta nello specifico è arrivata solo nove mesi dopo della quarta, visto che l'avevano girata in contemporanea, praticamente. Chissà ora, ci vorrà un anno per la sesta... 🤓💪🧡
EliminaMoz-
Posso dire di essermi divertito parecchio a guardare questa stagione e questo lo trovo, per quanto mi riguarda, un grande punto a favore. Vanno bene le riflessioni e gli insegnamenti morali ma ci si deve divertire con questa serie, tanto più che se pensi di immergerti in un mondo dove ci sono ragazzi che si picchiano in giro per la città a più riprese e non sono ancora scattati i protocolli di sicurezza nazionale.
RispondiEliminaSinceramente non ho capito la penultima puntata. Serviva a presentare il torneo megagalattico con grandi selezionatori e grandi dojo ma che non si fila nessuno. E questo torneo salta fuori solo alla quinta stagione senza che nessuno prima lo abbia mai nominato?
Sul torneo: immagino sarà il gran finale di serie.
EliminaNon lo aveva nominato nessuno perché è un torneo mondiale, fino a ora tutto si svolgeva locale, nella valley della California...
Per dire, potrebbero tirare fuori pure un torneo italiano.
Vero, è sempre divertente, e questo conta^^
Moz-