[MUSICA] Chi chi chi co co co (Pippo Franco, 1983)

              


Portato a Sanremo 1983, il brano finirà per guadagnarsi un posto costante nelle classifiche di tutto l'anno ma soprattutto finirà per diventare una delle canzoni "per bambini" più note e amate di sempre.
Chi chi chi co co co, dall'aria demenziale, è demenziale e bambinesca solo in apparenza.
In realtà è la fotografia dell'Italia dell'epoca, e forse anche di quella di oggi...


Una metafora zoologica per descrivere un mondo di quarant'anni fa: "attenti al matto", introduce Pippo Franco (vero nome Franco Pippo, al contrario) con dietro sei ballerine.
È il Festival del 1983, e forse il matto è semplicemente chi dice la verità fuori dagli schemi, preso per scemo dalla società.
Il gallo è forse furbo, ma deve stare attento; con tanti galli, troppe galline in giro.
Il problema sarà sempre se spariscono i piccioni, comunque.
Ma le zanzare che pungono qualcuno, sono le stesse che poi pungeranno altri. Un ciclo.
Quale animale è meglio essere per scampare i pericoli della vita?
Chi chi chi co co co (che l'artista presenta come Chi chi co co) è una cover del brano anni '70 Kirie Kirio dei Black Blood.



              



Pippo Franco (sempre che sia lui: conoscete la leggenda sulla sua morte e sostituzione?) sostiene che Chi chi chi co co co sia uno dei primi, quando non addirittura il primissimo, brano rap italiano.

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65 commenti:

  1. Ricordo benissimo questa esibizione sanremese, dato che da quel momento mio papà ne fece un tormentone "casalingo" canticchiando il ritornello in vari momenti della giornata per lungo tempo, nelle occasioni più disparate: apparecchiando la tavola, parcheggiando, sovrapponendosi a notizie noiose del telegiornale 😅...
    Infatti, ad ascoltarla, è una metafora della società, ed essendo "zoologica", ci starebbe bene anche nella rubrica musicale del mio blog, magari però tra qualche tempo. 😉

    Musica molto "elettronica" e ritmo piuttosto accattivante.

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    1. Yeah, ma infatti DEVI parlarne!^^
      Eheh ci sta, da me è diventata un tormentone di mia zia col nipotame vario^^

      Moz-

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  2. Frankie Hi NRG nel suo libro lo ha definito il primo pazzo rap della musica italiana, mi limito ad aggiungere che Pippo Franco è un genio e questo petto lo canteranno tutti, lettrici e lettori, fino a stasera ;-) Cheers

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    1. Vero, lui un genio sui generis (e ne riparleremo presto), anche lui pensa che sia il primo pezzo rap italico, ma chissà...

      Moz-

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    2. Il primo rap italiano risulta essere "Batti il tuo tempo" degli Onda Rossa Posse, ma è già il 1990.

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    3. Forse questo come primo rap ufficiale, nel senso di "esiste il genere, codificato, noi lo facciamo in italiano!".
      Tu pensa che la canzone Ferito dei Litfiba, 1987 (album 17Re) ha una strofa parlata, rappata, che Pelù disse proprio essere ispirato ai brani che iniziavano a sentirsi all'epoca, che arrivavano dalle realtà urbane afroamericane... quindi secondo me è impossibile stabilire un primato vero.

      Moz-

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  3. Da bambina era una delle mie hit preferite, ovviamente senza capire le implicazioni del testo :)

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    1. Penso valesse davvero per tutti i bambini... questo è il bello^^

      Moz-

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  4. pezzo simpatico, pero per me , il primo rap è stato di Celentano

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    1. Bisognerebbe indagare ufficialmente... magari vai a vedere e il primo rap vero è di qualche semi-sconosciuto...

      Moz-

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  5. Ma va la, un pezzo carino, tipicamente anni 80

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  6. pezzo geniale nella sua "follia".
    Tra l'altro Pippo Franco artista vero troppo sottovalutato: ha iniziato facendo fumetti, autocitandosi nella sua unica prova da regista, comico vero e anche interprete musicale di un paio di successi "surreali" (questa, Ho fatto la pipì, Che figo!).
    Ed è anche una persona umile: una decina di anni fa venne in vacanza nella mia città e non se la tirava affatto, anzi, disponibilissimo a fare foto e autografi a tutti... sapete come funziona nelle piccole città del Sud... e se non lo sapete, vi racconto un aneddoto:
    negli anni '80 venne in vacanza Mike Bongiorno e tutti cominciarono a tartassarlo, non essendo avvezzi a "celebrità" del genere, spingendolo a sbottare "E lasciatemi in pace!"
    Al che, un vecchio pescatore che era per i fatti suoi, si avvicinò e gli disse "Signor Mike, deve sapere, che qui, a 'u primu babbu che passa... ci corrono tutti dietro!" lasciandolo interdetto xD

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    1. Ahahah!
      Oddio, posso anche capire... una va per rilassarsi e si trova senza poter respirare... ma reagire male no, mai.
      Franco top, si vede che era umile!!

      Moz-

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    2. Solo se si mostra disponibile, altrimenti è giusto lasciare in pace una persona che vuol solo vivere un po' di relax...^^

      Moz-

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    3. Condivido: purtroppo qualcuno crede che i personaggi noti debba essere sempre disponibili; ricordo che una compagna di corso si era lamentata per l'incontrato con Angela Finocchiaro, beccata in traghetto, così raccontando: "Appena abbiamo cercato di avvicinarci, ci ha chiesto di desistere perché aveva il mal di mare!!".
      Poi per carità, anche fra vip e vippini si annidano le più varie sfaccettature dell'animo umano, a prescindere dalla particolare situazione del momento. Mio padre per lavoro per un certo periodo ha avuto fra i clienti attori teatrali e, giusto per fare qualche esempio:
      - Mario Carotenuto era il classico che entrava fra i clienti normali, solo per farsi vedere
      - Andrea Giordana pretendeva mille attenzioni e se non le riceveva tirava fuori il classico "ma tu sai chi sono io?"
      - Adolfo Celi un autentico signore; dava del lei a chiunque, quando ordinava le sue prime due parole erano "per favore" e quand'era servito, la prima era "grazie";

      e mi fermo qui ;-)

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    4. Pippo Franco l'ho visto a teatro dal vivo, persona molto socievole e semplice, ma l'ho seguito a lungo col Bagaglino e a "Stasera mi butto".
      Mi è capitato di incrociare qualche celebrità più o meno famosa (poi, dipende sempre dal settore...), tipo a Bari Umberto Sardella, Davide Ceddia e Massimo Lopez (quest'ultimo in vacanza). Generalmente mi limito a salutarli, dato che a me potrebbe dare fastidio essere importunato da sconosciuti. Diciamo che meno sono egocentrici, e più è probabile che rispondano al saluto. A ben poche celebrità cercherei di rubare del tempo fermandole per strada, tipo Loretta Goggi, Giovanna Mezzogiorno, Roberto Mercadini...

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    5. Rispondo a entrambi: bisogna appunto essere comunque dei "signori", e questo non è innato.
      Capisco però quando uno è assillato...
      Salutare con un cenno? La cosa più giusta, lo faccio anche io^^

      Moz-

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  7. Fra l'altro, esiste anche una terza versione (sentita solo una volta e quale musica di sottofondo a un servizio televisivo) della canzone, di tale Pato Moure (ho visto che c'è qualcosa su YT ma non ho ora l'audio), uscita in concomitanza dello scudetto giallorosso, dove il ritornello era "Roma gol, Roma gol" e le strofe erano dedicate alle altre squadre (qualcosa tipo "vedo le zebre che piangono").

    Approfitto poi per la mia ricostruzione sulla presunta leggenda metropolitana della morte di Pippo Franco e del sosia trovato all'ultimo secondo per sostituirlo (da 40 anni suonati ormai): in realtà è una storiella/battuta di Teo Mammuccari durante "Cultura Moderna", una rielaborazione all'amatriciana sulla scomparsa/sostituzione di Paul McCartney (fra l'altro, Pippo Franco ucciso da un contadino cui stava rubando mandorle e col sosia di nome Salatino). Peccato che qualcuno l'abbia presa per buona e l'abbia inserita nella pagina di Wikipedia, e da quel momento è stata sdoganata come "autentica" leggenda, e molti ci cascano (p.es.: è riportata anche ne "La piccola cineteca degli orrori".

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    1. fra cui anche il sottoscritto (mi era rimasta questa mezza frase finale nella tastiera) ;-)

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    2. Esatto, ma io credo che sia un po' prima di Mammuccari, no?
      O davvero l'ha inventata lui?
      Io contavo di parlarne più in là, ma immaginavo venisse da un po' prima di Cultura Moderna...

      Moz-

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    3. Infatti, ho precisato trattarsi di mia personale ricostruzione. In pausa pranzo ho dato un'occhiata al mio "archivio telematico", perché poggiare sulla sola memoria a volte gioca brutta scherzi. Tutto ruota intorno a inizio 2007 (16 anni e passa fa) quando in uno dei forum che frequentavo (mi pare "passivamente", cioè leggicchiavo e intervenivo poco e nulla), che purtroppo ora (mi) risulta inaccessibile perché potenzialmente pericoloso (ho dovuto ricorrere a come avevo trattato l'argomento in altro forum, ancora per me visibile), in una discussione leggo la lamentela di un utente sull'affidabilità di Wikipedia italiana, citando come esempio la leggenda metropolitana su Pippo Franco, in quanto, contattato chi aveva materialmente inserito quella curiosità nella pagina, chiedendogli dove l'avesse pescata, si era sentito rispondere (e dopo aver insistito un po') che, per l'appunto, proveniva da Mammuccari da una puntata di settembre 2006 di Cultura Moderna. In effetti, leggendo nelle discussioni della pagina dedicato all'artista, è rimasta qualche traccia che conferma tale visione, con contributori che ammettono non essere stata una gran bella figura. Fra l'altro, la curiosità era stata scritta in modo ambiguo (almeno nella trascrizione che conservo), velatamente sostenendo che la leggenda sarebbe stata nota a Mammuccari ma totalmente sconosciuta al "resto del Mondo" e che Pippo Franco, l'ospite di quella puntata, ridendo a sentirla, avesse così confermato d'esserne pure lui al corrente (?!).

      Comunque, ripeto, questa è la mia ricostruzione basata su quanto illustrato, ergo non mi meraviglierei affatto che fosse non corretta.

      p.s.: a proposito di scherzi della memoria, in realtà non vi ero "cascato" (ammesso sia falsa), semplicemente perché avevo letto prima la "sbufalata". :-)

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    4. Ecco, bisognerebbe quindi ritrovare quella puntata del programma, magari... Ci sarà un modo?
      Per capire almeno se la cosa è precedente... Perché se è stata detta come indizio nel gioco, NON può essersela inventata Teo, sapendola solo lui...

      Moz-

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    5. Confermo la versione di Pato Moure, che anni addietro era uno dei commentatori regionali radio/TV, nel suo caso di Teleroma 56, la sua versione di sto brano ogni tanto lo facevano risentire qua e là, mi pare anche fuori dal contesto di Teleroma 56.
      Ma si trova anche tranquillamente su YT:
      https://www.youtube.com/watch?v=O6R1B-3jCEc

      Sul discorso della "morte di Pippo Franco", ricordo anche io la puntata "Cultura Moderna", e con lo stesso Pippo Franco che ne parlava, però non ricordo in effetti qualcosa prima, ma semplicemente perché mi era sembrata da subito una stupidaggine a cui non dar peso.
      Cmq di CM ci son solo le puntate, sul sito Mediaset, del 2016/2017, quindi almeno che non ci sia qualcuno che le ha registrate o le trasmettono in TV (anni fa avevano fatto le repliche) dubito che le rivedremo a breve.

      Caio

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    6. Quindi comunque è certo che se ne sia parlato ufficialmente su Cultura Moderna ma la leggenda serpeggiava da prima, magari come leggenda urbana...

      Moz-

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    7. Momento: chiaro che se la leggenda metropolitana è stata usata come indizio per indovinare il personaggio misterioso, per quanto poco conosciuta, dev'essere per forza precedente, però (non avendo mai visto la puntata né tantomeno il programma se non qualche scampolo nei finali), da come era stata esposta, pareva che Mammuccari, una volta indovinato l'ospite, nell'introdurlo se ne fosse uscito con qualcosa tipo: "Ecco a voi Pippo Franco, artista ecc. ecc. del quale forse non sapete esistere la voce per cui sarebbe morto ecc. ecc."

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    8. Ah ecco, quindi non sappiamo ancora dirlo con precisione.
      Sarebbe davvero da rintracciare la puntata!^^

      Moz-

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  8. Yes, rientra in quella categoria (peraltro di... volatili da cortile) che è ballabile dai bambini, ma poi significa anche altro^^

    Moz-

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  9. Uno dei personaggi più strambi che la TV abbia mai proposto. Dietro quella maschera così spiccatamente demenziale si nasconde, di certo, un gran furbacchione.

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    1. Eheh, un personaggio sicuramente stravagante... che negli anni 80 aveva trovato un mondo più congeniale... :)

      Moz-

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  10. Ricollegandomi a qualche intervento di cui sopra, concordo che Pippo Franco sia artista poliedrico (solo recentemente ho scoperto le sue esperienze da fumettista e come avesse iniziato come musicista) e sottovalutato, però anche lui si è un po' "buttato", non so se per scelta o per necessità. Attenzione: non sto condannando i suoi film cosiddetti popolari (anch'io riguardo con piacere Bombolo e Cannavale, per dire), però mi ha dato l'impressione di aver trovato una certa maschera e di esserci rimasto attaccato. Tipo Villaggio, ormai chiusosi in Fantozzi e cloni vari, anche se quest'ultimo aveva dalla sua essere considerato un comico di prima fascia, mentre Franco è sempre stato considerato di seconda. Pure il Mereghetti, nel suo Dizionario, nei commenti a qualche suo lavoro "rimpiange" questo potenziale inespresso, come quando, a proposito di "Cosa è successo fra tuo padre e mia madre" (titolo su cui vado a memoria) si chiede cosa avrebbe potuto fare al cinema con registi diversi dai soliti nomi con cui lavorava, vista la prova che era riuscito a cavargli fuori Billy Wilder, o come nello stroncato "Tiramisù" di De Luigi, ne sottolinei la buona prestazione.

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    1. Non saprei cosa dirti... sicuramente è un artista che poteva esprimersi di più, ma suppongo anche che sia rimasto legato non solo al personaggio, quanto all'epoca e alla TV dell'epoca... ho questa impressione...

      Moz-

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    2. Sinceramente, tralasciando gli ultimi "casini", diciamo così, di qualche anno fa, io ho visto sempre tanto "odio" nei suoi confronti senza un vero motivo. In alcuni casi potrei pensare sia una cosa dovuta al bagaglino , ma sinceramente nel totale non so.

      Cmq la penso come te , ed infatti anche io di Villaggio non ho mai sopportato troppo il vedere suo "Fantozzi" in varie forme.
      Non a caso uno dei miei film preferiti con lui (oltre ovviamente i primi 2 Fantozzi ...), era "Fracchia la belva umana" dove Villaggio faceva un personaggio quasi atipico in confronto a quello visto poi in tanti film che ha fatto.

      Caio

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    3. Il mio preferito è Ho vinto la lotteria di Capodanno, ma il personaggio era quello...^^
      Quanto a Franco, non saprei se c'era odio o lui semplicemente, essendo anche una "maschera" fuori da certi contesti poteva risultare antipatico

      Moz-

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    4. Dalle mie letture, qualche critico "colpevolizza" Pippo Franco proprio perché legato a filo doppio al Bagaglino, come Martufiello, anche se poi non parrebbe essere proprio quello il motivo dirimente, perché le stesse firme non lesinano pareri favorevoli a personaggi come Leo Gullotta od Oreste Lionello, anche se più per quanto fatto al di fuori del Salone Margherita. Insomma, per qualcuno si cerca il buono in altre esperienze lavorative, per altri ci si ferma a Bagaglino e film di Pingitore.

      Quanto a Villaggio, alla fine (e pure ben presto) ha "fantozzizzato" ogni suo personaggio: lo stesso Fracchia della Belva Umana non è più quello televisivo che si prendeva oniriche rivincite su quanto gli capitava nella vita reale, ma si appiattisce sul travet cui vanno tutte storte, e ricicla pure la Mazzamauro come simil-Silvani (così come Reder sarà ripreso - almeno lì letteralmente - come Filini nel successivo Fracchia contro Dracula, seppur nella serie tv ne interpretasse un "clone" con diverso cognome), l'epiteto "merdaccia" e la lingua allungata (per non parlare della rapina in banca riciclata dal "Belpaese", se non erro). Semmai sarebbe stato più simile al Fracchia della serie il Coniglio di "Sogni mostruosamente proibiti", rifacimento di "Sogni proibiti" e chiaramente creditore del lavoro di VIllaggio come ispirazione.

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    5. Rado, io mi riferivo a "la Belva", personaggio cattivo e spietato, non mi riferivo a Fracchia in se sinceramente.

      Tra i tanti film che ha fatto, diciamo, post Fantozzi, lo ricordo bene anche in "Camerieri", dove anche lì , ma anche perché il film lo richiede, non ripropone il personaggio simil fantozzi (ed in pochi altri ancora non si ripete).

      Vorrei aggiungere un particolare, ovvero la collaborazione con Neri Parenti, che come poi fece con Boldi e De Sica in seguito, il ripetersi di scenette e situazioni, aiutò (in negativo) a far sì che Villaggio si ripetesse sempre.

      D'accordissimo su Pippo Franco comunque, c'è da dire però che appunto lui aveva cmq avuto dietro una sequela di cose fatte, Martufello invece lo si conosceva e tutt'ora lo si riconosce soprattutto per quello. A pensare che sia Gullotta che Lionello non è che abbiano fatto sempre cose egregie, di entrambi ho visto film modesti, ma appunto se ne riconosce la bravura e si soprassiede a quei film ed interpretazioni non proprio eccelse (poi beh, Lionello era anche un bravo doppiatore).

      @ Miki: cmq sì anche quello rientra tra i film che preferisco di Villaggio. Su PF, una volta stavo facendo lo scrutatore e ricordo che , non so come, si arrivò a parlare di lui, con questo che lo nominò in malo modo (non ricordo come sinceramente) ma senza darmi poi una motivazione certa.
      Cmq il bagaglino meriterebbe un topic a se.

      Caio

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    6. Non sono mai stato eccessivamente fan del Bagaglino, se non ai tempi di Biberon e Bucce di banana... Poi trovo che boh, fosse un calando. Oppure non lo capivo io.
      Però, per rispondere anche a Rado, per esempio Gullotta l'ho sempre trovato top! Secondo me si è sempre distinto anche al Bagaglino stesso, oltre che essere un grande attore e comico in film ecc...

      Moz-

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    7. Ah ma manco io ero fan del bagaglino, non a caso anche io ricordo bene , anche se vagamente, soprattutto "Biberon" (dato che era fine anni 80), ma poi nel tempo abbiamo visto sempre le stesse cose, e da ragazzino l'ho trovato stucchevole da un certo punto in poi (e da un certo punto di vista ci ha anche aiutato a capire ch razza di politica già c'era allora).

      So però, che lo spettacolo off screen era notevolmente meglio di quello visto in TV.

      Su Gullotta, come Lionello, ripeto, sappiamo benissimo la caratura, ma io ho anche visto entrambi fare parte a film, ad esempio, non proprio egregi. Allo stesso tempo posso dire che di Pippo Franco ho visto anche molti film comici divertenti e ben riusciti, ed era spesso roba uscita molto prima del bagaglino.

      Caio

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    8. Gullotta ha comunque fatto due cult, Selvaggi e Simpatici e antipatici (veramente sottovalutato)!
      Il Bagaglino, negli anni 2000, proponeva sempre le stesse cose, le stesse caricature... i politici veri facevano ridere di più.

      Moz-

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  11. Me la ricordo. Non esattamente grande musica, ma simpatica per farsi due risate.

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  12. Mio padre tra la quantità di dischi (oramai ridotta all'osso) che aveva, nel mezzo aveva anche "Bededè!" di cui ho sempre trovato brani che per me erano anche migliori di quelli più conosciuti di Pippo Franco, tra cui proprio questo!

    Curiosità: nell' ET Turco (BADI, di cui si sprecano recensioni), c'è una scena con questo brano.

    Caio

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    1. Eheh pensa tu, è stato quindi anche colonna sonora di un film^^

      Moz-

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    2. beh, diciamo che i Turchi all'epoca non erano particolarmente famosi nel rispetto del copyright*, quindi non mi stupirei se ci fosse una colonna sonora con il brano di Pippo Franco.

      *a Stracult, se non erro, o cmq in un qualche programma Rai, si parlò ad esempio del caso di Zagor, e di come Bonelli (figlio) andò lì e disse che ci mancava poco che le buscassero. E di altri esempi noti ci sono, tipo Rambo.

      Caio

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    3. Rambo??
      Comunque adoro queste storie di anarchia creativa^^

      Moz-

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    4. non so se conosci Nostalgia Critic (ma penso di sì), ma nel caso:
      https://www.youtube.com/watch?v=1lEkSDMGHEU

      Caio

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    5. Sì, conosco ma mai seguito troppo^^

      Moz-

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  13. Improponibile certamente adesso, ma all'epoca penso anch'io davvero azzeccata.

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    1. Oddio, ancora oggi per i bambini è top^^

      Moz-

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  14. Di questo orrore ricordavo solo "ci ci ci co co co cu cu cu qua qua qua"... pensavo fosse una roba del Piccolo Coro dell'Antoniano o giù di lì... se non altro, ora so da dove viene.

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    1. Eheh all'Antoniano non avrebbero mai permesso un testo così, però 🤓💪

      Moz-

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  15. Canzone assolutamente demenziale ed un pò folle ma anche divertente. Credo sia approdata a Sanremo grazie al fatto che la cantasse Pippo Franco, altrimenti sarebbe stata scartata subito. Un saluto Moz e Auguri di Buona Pasqua

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    1. Yes, lui era ospite e fece anche la sigla dell'edizione precedente.
      Diciamo che era il personaggio dell'entourage :D
      Grazie mille e Buona Pasqua anche a te!!

      Moz-

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  16. momento di grande cultura

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  17. Grazie per le informazioni e... benvenuto a bordo! :)
    Effettivamente potevano essere esperimenti che non pretendevano di ascriversi al genere vero e proprio, nato nei ghetti americani^^

    Moz-

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  18. Complimenti, sei proprio un esperto di questo genere!
    Vero, evidentemente per codificarsi del vero e proprio rap (anni Ottanta?) sarà servita la spinta di qualcuno che lo ha riconosciuto come forma di espressione... monetizzabile^^

    Moz-

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  19. Anche quella, immagino, senza voler essere tale.

    Moz-

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  20. Quindi praticamente quasi 1980!
    E pensa che anni dopo, Rapper's Delight "creerà" il brano Aserejé :D

    Moz-

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  21. Infatti, nella sua autobiografia, Pelù dice che la parte parlata nel brano FERITO dei Litfiba veniva praticamente dalle influenze rap che iniziavano ad arrivare dagli Stati Uniti. Era il 1987.

    Moz-

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  22. Sì, Pelù dice che la parte parlata derivava dalle influenze del rap che dall'America iniziava ad arrivare anche in Italia...

    Moz-

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  23. Che è stato poi infatti ripreso, se non sbaglio, negli anni 2000...

    Moz-

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  24. Ah ecco ecco :) Top come sempre.

    Moz-

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