Disponibile da qualche giorno il dodicesimo numero di Nippon Shock Magazine, rivista che ha da poco compiuto un anno di vita editoriale e che è riuscita nell'impresa di trasformarsi rispetto ai suoi esordi, portando struttura e contenuti verso lidi più apprezzati dal pubblico.
In questo volume torno a esserci anche io, peraltro, con un contributo a cui è dedicata la seconda copertina.
Vediamo insieme cosa propone Nippon Shock Magazine 12!
Il menu è molto vario, e dopo un numero monografico (tutto dedicato a Lamù) e uno di fanart (vedi QUI), Nippon Shock Magazine torna alla sua formula di rivista con articoli e approfondimenti vari, sempre su anime e manga classici... ma non solo.
Non scompare il dossier principale, e stavolta è dedicato a un titolo annunciato lo scorso agosto: Grendizer U.
Fausto Avaro analizza, in oltre dieci corpose pagine, sensazioni e immagini del teaser trailer dedicato alla nuova serie su Goldrake.
Sarà un successo? Come la prenderanno i fan storici?
E sì, perché all'uscita del trailer, sulla rete sono scoppiate le polemiche: nemmeno i disegni di Sadamoto sembrano piacere a una certa frangia di appassionati. Per fortuna l'articolo di Avaro, lucido e preciso, scavalca del tutto la girella proponendo spunti di riflessione interessanti.
All'interno, contributi dello stesso editore/direttore Adriano Forgione, con dei box (in uno si spiega la paterità araba di quest'opera).
Andrea Destro invece analizza un altro aspetto dei robottoni di Nagai: la narrazione di Gosaku Ota, una visione gotica e particolare del futuro. Articolo molto interessante.
Debutta in questo numero la precedentemente annunciata rubrica fissa di Marco Pellitteri, chiamata La Bustina di Minerva X (in onore di Eco): l'autore affronta tematiche generazionali sui successi in Italia di anime/manga, argomenti a me molto cari che abbiamo discusso più volte anche qui sul blog.
Da non perdere.
Andrea Dentuto non è presente con la sua rubrica sul Giappone, ma scrive per questo numero (con Cristina D'Auria) la prima parte di una retrospettiva sulla seconda serie di Lupin III, quello in giacca rossa.
L'analisi, approfondita e precisa, è arricchita da un paginone centrale: un disegno dello stesso Dentuto, che propone i personaggi dell'epopea. Un vero e proprio poster da ammirare.
In questo numero arriva anche Andrea Mortati (di Passion4Fun), che propone un lungo dossier su due spokon femminili e sulle imprese di atleti (ma soprattutto atlete) del Sol Levante: Pat, la ragazza del baseball e Jenny la tennista. A quest'ultimo titolo si aggiunge un interessante contributo di Fabio Cassella, relativo al manga Ace o nerae!.
Io torno su queste pagine dopo ben cinque numeri di assenza (l'ultimo mio articolo era apparso in Nippon Shock Magazine 6), col dossier sul calcio di cui vi avevo anticipato qualcosa mesi fa.
Ma come, io che scrivo di pallone? Ebbene sì, e non ho voluto certo fare un banale confronto tra due opere (Captain Tsubasa e Arrivano i Superboys!, nello specifico) ma parlare di come anime/manga sul calcio abbiano restituito, nel tempo, l'immagine del Giappone.
Che ovviamente cambia, e con essa il tenore stesso di quelle storie, fino ai titoli più attuali.
Spero che l'argomento possa interessare, ovviamente!
Si torna sul calcio anche per il nuovo appuntamento della rubrica Animusic, curata da Luca Digennaro: ecco quindi la colonna sonora di Captain Tsubasa, ma anche il contenuto dei CD (non solo musicale!).
Ojisan invece propone stavolta, nel suo spazio Fame da otaku (ed è disponibile l'omonimo libro!) la ricetta delle omelette. E da questo numero il maestro Dentuto illustra la preparazione dei piatti.
Creamy, che sta per festeggiare anche in Italia il suo compleanno (proprio l'editore Nippon Shock porta due preziosi mook e l'artista Akemi Takada al Romics), è presente qui nella rubrica Avanti fuffa!, gestita da Franca e Chiara Zoli: una guida al merchandise dell'angelo della magia, con 18 articoli giapponesi ma anche contraffazioni italiane di truffatori on-line.
Chiude il paroliere Lucio Macchiarella, con un ricordo di Olimpio Petrossi.
Numero vario e per tutti i gusti, questo dodicesimo di Nippon Shock Magazine: graficamente eccelso come sempre, punta anche sulla spettacolarità delle immagini, di cui ogni pagina è pregna (stavolta più delle altre, almeno a prima vista). I contenuti così "esplodono", e sono tutti da gustare.
La ricetta proposta da Ojisan è quella senza il letto di riso, diciamo una tipica omelette anche strapazzata. Ovviamente la raisu è una variante che si può utilizzare.
RispondiEliminaNemmeno io vado pazzo per la frittata italiana ma ne ho mangiate di buonissime.
Quanto al mio articolo: ovviamente parlo anche di Forza campioni e Shoot!, non temere.
Arrivo a citare anche quelle attuali, ma sempre e solo nell'ottica di come queste riflettono il Giappone del loro tempo: il senso dell'articolo è proprio quello di mostrare i cambiamenti narrativi nelle opere sul calcio, contemporaneamente ai cambiamenti della nazione^^
Moz-
Sembra decisamente interessante. Ogni volta che leggo post sulla rivista, mi viene voglia di prenderla.
RispondiEliminaNon te ne pentiresti! 💪😎
EliminaMoz-