[FUMETTI] Diabolik, L'ultimo giorno: la recensione (no spoiler)

 


Compie sessantuno anni ma non è invecchiato di una virgola: con L'ultimo giorno, albo di novembre, Diabolik dimostra di essere ancora nel pieno delle sue forze criminali.
A caccia di un rubino disperso da cinque anni, lui e Eva devono arrivare all'unica persona che conosce il nascondiglio del gioiello, prima che sia troppo tardi.
E Ginko non se ne starà a guardare...



Seconda e ultima parte di una storia iniziata il mese scorso (clicca QUI per leggere la recensione), L'ultimo giorno fa riferimento alla data inesorabile in cui un misterioso killer colpisce uno a uno i membri di una violenta banda, che anni prima riuscì a rubare un bottino che interessa anche a Diabolik.
Anche chi avesse perso l'albo precedente, può agevolmente trovare un veloce resoconto dei fatti grazie all'escamotage della trasmissione televisiva che riassume tutto ciò che è avvenuto fino a questo momento.





La mano dell'assassino torna a colpire: il terzo membro della banda viene ritrovato morto e a quel punto il controllo della situazione si fa più serrato.
Ma chi si nasconde dietro gli efferati delitti seriali?





Al centro della scena ci sono personaggi ben costruiti, tanto ambigui quanto funzionali.
Una donna e il suo sentimento di vendetta, un giornalista sciacallo, un introvabile collaboratore di giustizia sotto protezione.
E non finisce qui: perché gli sceneggiatori hanno saputo continuamente instillare domande nel lettore, portandolo a dubitare di diverse pedine in campo.





Ma c'è ovviamente una mano che muove tutto, e la squadra omicidi di Ginko cerca di risalire alla catena di delitti provando a scongiurare la ragnatela criminale che si stringe attorno alle future vittime, annunciate da misteriosi bigliettini.
Come sempre, il nostro ispettore si dimostra geniale e intuitivo, ma anche Diabolik -veramente diabolico- stupisce con le sue trovate, anche improvvisate, per tirarsi fuori dai guai.
Un genio del crimine.




Perché ovviamente, oltre alla storia del serial killer, c'è quella del furto, che muove Diabolik ed Eva costretti a imbastire un piano che conta anche dei rischi improvvisi.
Una doppia storia ricca d'azione, di giallo, di nero, di indagini poliziesche... che dopo sessantuno anni vuole omaggiare (ovviamente in modo moderno e attuale) alcune delle trovate antichissime della testata.

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4 commenti:

  1. Relativamente alla chiacchierata del mese scorso, avevi ragione: troppo scontato che a eseguire le sentenze di morte fosse Silvia, e conoscendo un minimo la serie, vedendo Ginko protagonista anche per gran parte di questo albo, si intuisce che ci siano di mezzo i nostri criminali preferiti.
    Un piano tra i più complessi, direi, di quelli che richiedono pazienza e mille ipotesi.
    Si sorvola un po' su come si riesca a entrare nel carcere, e questo spezza la ricchezza di dettagli/indizi disseminati in questa storia, che comunque mi è piaciuta.

    Ultimamente la frequenza delle storie doppie mi pare cresciuta rispetto al passato, in poco più di un anno la tripla "celebrativa" del sessantennale e questa qui.

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    1. Le storie doppie ebbero un picco qualche anno fa, poi vennero abbandonate, e ora riproposte: evidentemente funzionano, il pubblico apprezza, e avrà funzionano anche quella tripla!
      Su Silvia, io pensavo che addirittura l'avrammo ritrovata morta, pensa tu :)
      Non immaginavo, all'inizio, il coinvolgimento dei nostri (pensavo fosse colpa di Mill), un po' ho subodorato la cosa quando il ragazzino skater ha descritto la donna che lo ha avvicinato, e ho pensato che potesse essere Eva con una maschera^^

      Moz-

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    2. E comunque, anche se non esplicitato né intenzionale, Diabolik esegue la vendetta al posto di Silvia. C'è spesso un filo di "giustizia sommaria" negli albi di Diabolik.

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    3. Sì, in sostanza ha vendicato il marito di Silvia ma lei nemmeno lo saprà subito, sbattuta in Tibet 🤣
      Hanno costruito bene la cosa, poteva essere lei, Mill per conto del boss, il direttore del carcere per conto di chissà chi... 😁

      Moz-

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