[FUMETTI] Diabolik, Un giorno per morire: la recensione (no spoiler)

 

Episodio intrigante, questo Un giorno per morire, prima parte di una storia che si concluderà il mese prossimo.
Una storia ricca di situazioni, dall'azione al poliziesco, con un Diabolik che tenta (e non sempre ci riesce) di stare un passo avanti agli altri per arrivare al Cuore di rubino, obiettivo del suo colpo...



Tutto inizia in un'agenzia di sicurezza, con un trasporto speciale che però si trasforma in tragedia.
Doveva essere un colpo facile anche per Diabolik ed Eva, e invece niente: una banda armata, spietata e veloce, li precede.
I morti sul campo sono molti, il bottino è preso, ma soprattutto le tracce sono poche.





Diabolik vorrebbe capire dove è finito il Cuore di rubino, ma ancora una volta viene anticipato: stavolta da Ginko e i suoi uomini.
Il gioiello è perduto per sempre? Forse no, perché effettivamente nessuno dice dove è stato nascosto, e in un tutti contro tutti si muovono delle ombre, per diversi anni...





Un giorno per morire fa riferimento sia alla strage iniziale, che lascia a terra alcuni dei protagonisti dell'albo, sia il piano di una sibillina figura che annuncia la violenta e misteriosa dipartita di altri personaggi.
Ma di chi si tratta? E perché? Cosa c'entra Diabolik in questa nuova faccenda?





Con soggetto di Lotti, Mainardi e Pasini (e sceneggiatura dei primi due), l'albo (disegni di Giordano e chine di Brandi) scorre via mettendo in scena tanti personaggi e tante situazioni che si intrecciano lasciando il lettore pieno di domande: missione raggiunta, dunque, per traghettarci nella risoluzione che arriverà col prossimo albo (L'ultimo giorno, inedito di novembre).
Si possono fare mille congetture e ipotesi, tutte possibili: la forza dell'albo sta in questo. Una storia action che diventa indagine poliziesca e poi inaspettatamente un vero e proprio giallo: una sfida alla giustizia, alla polizia; Ginko che prova a sbrogliare la matassa ma immagina anche la presenza di Diabolik; Diabolik a sua volta nell'ombra, pronto a colpire...





Ottimi tutti i comprimari, dai coniugi Brandt al giornalista Gianni Gobbs, fino ai membri della banda.
Tra pentiti, programma di protezione testimoni, arresti, condanne, sparizioni, evasioni misteriose, sparatorie, televisione e delitti, Un giorno per morire inchioda alla sedia e lascia senza fiato.
Come staranno davvero le cose? Appuntamento al prossimo albo!

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8 commenti:

  1. Arrivato l'autunno, dovrò aspettare per leggerlo, assieme alla ristampa "svizzera" uscita a settembre: il tutto messo da parte in attesa che possa andare a ritirarli, sempre alla faccia dell'edicolante menefreghista...

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    1. Io non so come riesci ad attendere tanto tempo... davvero! 🧐 ma forse in questo caso può essere un bene, accorci le distanze tra i due albi inediti! 🤩

      Moz-

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    2. Sarei andato sabato scorso ma non era ancora uscito Dampyr.

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    3. Tu pensa, io in edicola ci passo anche più volte al giorno se capita! Penso di essere fortunato! 😎💪

      Moz-

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  2. Come prima parte non mi ha entusiasmato, la vedova Brandt è ben tracciata sin dalle prime pagine, mentre la banda che ruba il rubino resta alquanto opaca e non sapendo nulla di loro, tranne del pentito che si vende per risparmiarsi il carcere, le loro morti fanno più che altro sbadigliare. Irritante Goobs, giornalista di quelli più spregiudicati...

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    1. Diciamo che sono le classiche morti che creano una catena, immagino per stringere il cerchio attorno alla vicenda.
      A me è piaciuto perché non si riesce a capire ancora cosa potrebbe essere successo davvero^^

      Moz-

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    2. Troppo scontato che sia la Brandt che si sta vendicando?

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    3. Già... c'è qualcosa che non va anche negli altri. Tutto porta a lei, ma credo che ci sia qualcos'altro, sotto. Ho anche pensato a una cosa non svelata, ossia che il trasporto non fosse SOLO per il diamante, oppure che il marito di lei fosse complice e facesse la parte... boh. Secondo me non sappiamo ancora tutto, e altri non mi quadrano.

      Moz-

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