Numero di novembre, ma uscito a dicembre e che io segnalo a gennaio: ce ne importa poco, del tempo, dopotutto.
L'essenziale è parlare di belle cose e il quattordicesimo appuntamento con Nippon Shock Magazine (lo trovate ancora in edicola!) è ricco di articoli e dossier.
Vediamone una veloce carrellata.
Vi lascio l'intero sommario del numero, e tra i credits potete scorgere anche il mio nome... però no, non sono presente sulla rivista. Ma non preoccupatevi: c'è una redazione (peraltro arricchita di nuovi elementi) validissima e pronta a farvi immergere in un volume stavolta addirittura speciale: il numero 14 di Nippon Shock Magazine conta infatti 106 pagine, una ventina più dell'edizione standard!
Il dossier del mese è dedicato al Grande Mazinger: tantissime sono le pagine che analizzano l'opera, in modo veramente approfondito, che ho apprezzato decisamente anche non essendo appassionatissimo del genere.
Dai manga all'anime, passando per modellini e giocattoli, con anche un'intervista allo sceneggiatore Keisuke Fujikawa, tradotta dal mitico Dario Rotelli.
C'è spazio anche per tantissime curiosità, come ad esempio le pagine che analizzano i nemici più iconici del robottone di Nagai.
E ancora la guida per disegnare il Great Mazinger (by Roberto Ferrari), la rubrica Animusic (di Luca Digennaro) tutta dedicata alla colonna sonora dell'opera, e contributi di Silvio Greco, Andrea Destro, Giovanni Lazzini, Massimo Triulzi, Massimo Nicora, Germano Massenzio, Dario Muras, Fausto Avaro, Alessio Gagliano.
Il numero prosegue proponendo (finalmente!) la seconda parte della mega-analisi sulla seconda serie di Lupin III (con bellissimo poster centrale), sempre del duo Andrea Dentuto e Cristina D'Auria.
A Lupin è dedicato lo spazio della rubrica sui videogames gestita da John Kaminari di PSM.
Lo chef Ojisan e Fabio Cassella raccontano invece l'avventura di Akemi Takada in Italia, tra Roma e Napoli: è stato proprio l'editore Adriano Forgione della Nippon Shock Edizioni a portare la sensei nelle nostre due città, pubblicando peraltro il suo libro in versione italiana.
Marco Pellitteri torna con la sua rubrica per parlarci di due temi: il primo è quello degli anime riadattati in America (e magari poi arrivati anche da noi...), e l'altro affronta l'etica di Death Note.
Come (quasi) sempre, Nippon Shock Magazine ha due copertine: la seconda cover di questo mese è dedicata a Godzilla, per un' interessante retrospettiva sul re dei mostri di Emanuele Massetti e Giovanni Lazzini.
Sicuramente uno dei momenti migliori di questo numero.
Cassella propone un articolo su Lulù, l'angelo tra i fiori, in una panoramica che analizza la serie "magica".
Un altro interessante articolo è quello di Fabio Gianello, per me il contributo migliore di questa quattordicesima uscita: si parla del progetto che avrebbe voluto portare Creamy e le altre maghette in America.
Andrea Dentuto riprende la sua rubrica La mia vita in Giappone, giunta all'undicesimo capitolo, e arricchita come sempre dalle sue colorate illustrazioni.
Chiudono Franca Zoli e Chiara Zoli con il loro spazio Avanti fuffa!, dedicato a gadget e merchandising: stavolta tocca agli oggetti più belli delle maghette Pierrot.
Questo quattordicesimo numero, al netto della ventina abbondante di pagine in più, è quello che per me ha finora la struttura migliore: un dossier corposo e approfondito, una serie di articoli collaterali e un uso ottimale delle varie rubriche che vanno delineandosi uscita dopo uscita.
A presto con il quindicesimo appuntamento, previsto per fine gennaio.
Ciao Miki da come la presenti è una rivista che per gli amanti del genere è molto ricca di contenuti. Una curiosità quel Mazinger è Mazinga? Non so se si scrive così, perché ne avevo uno altro circa un metro, tutto smontabile, con la navicella "nella testa", la spada infilata in una gamba… insomma l'ho portato a scuola secoli fa e non ne è rimasto neanche un pezzo e mio figlio me lo rinfaccia ancora adesso; in effetti a suo modo era bello. Ciao, grazie per l'articolo e buona settimana.
RispondiEliminasinforosa
Sì, ovviamente Mazinger è uno dei due famosi Mazinga arrivati in Italia :)
EliminaIo non sono un grande esperto o appassionato, mi sono goduto gli articoli... Cavolo, avevi un pezzo da collezione, sicuramente... che oggi poteva anche valere qualcosa!! :O
Moz-
Ecco! Però hanno giocato tanto i bambini :)))
EliminaEh, ma forse non ne valeva la pena 🤪
EliminaMoz-
Il problema ormai triste di queste riviste sono l'abbondanza di maghette anni Ottanta e robottoni 😔 queste riviste sono in circolazione da 18 mesi ma uno special su tutti i meisaku (tutti non solo Anna dai capelli rossi e Marco dagli Appennini alle Ande) ancora niente...
RispondiElimina"Marco Pellitteri torna con la sua rubrica per parlarci di due temi: il primo è quello degli anime riadattati in America (e magari poi arrivati anche da noi...),"
Una delle cose peggiori mai fatte 😔 anche in questo caso si va dalle poche modifiche alle oscenità in stile Yu-Gi-Oh della 4Kids.
Almeno il pubblico americano ha avuto successivamente versioni fedeli noi invece in molti casi no 😅.
Potrebbe apparire sull'altra rivista dell'altro editore, da quel che so ;)
EliminaInsomma, poco a poco si affronteranno tutti gli argomenti possibili (e comunque ampio spazio ai meisaku è stato dato sui manga di Piccole Donne e Pollyanna, quindi davvero è solo questione di tempo da parte della rivista rivale ma non mi sembra bello parlarne qui visto anche il mio coinvolgimento). Considera comunque che nei primi 6 volumi Nippon Shock non era nemmeno incentrato sulla riscoperta di prodotti anni '70-'80, anzi era tutto volto al presente o quasi.
Pellitteri parla non tanto di quei titoli più attuali, quanto dei vintage ;)
Moz-