Apriamo l'anno diaboliko con Giovani vittime, numero di gennaio che ci trasporta in una mansarda e... in un mistero: chi ha rapito la ragazzina che Diabolik si ritrova davanti, e perché?
Storia classica eppure anche inedita nei risvolti, con una anonima sequestri che rapisce le giovani vittime del titolo: ma chi sono questi bambini?
Tutto ha inizio con un colpo fallito, e Diabolik - costretto a fuggire dai tetti - si ritrova in una vecchia mansarda di un palazzo disabitato. O meglio, che dovrebbe essere tale: e invece c'è una bambina imbavagliata e sedata, oltre che due uomini di guardia. Inutile dirvi che, subodorando la possibilità di impadronirsi dei soldi del riscatto, Diabolik vorrà saperne di più...
E però qui c'è il "lato Eva", che non potrà mai permettere che la vita di ragazzi così giovani sia messa in pericolo. E Diabolik lo sa.
Giovani vittime è un numero d'azione, praticamente poliziesco, ma anche molto materno e femminile. Potrebbe far storcere un po' la bocca la retorica finale, che in realtà è però coerente coi personaggi e col racconto; io - per mio gusto - avrei preferito una conclusione leggermente diversa per tutte le pedine in gioco. E sono tante, tra rapiti e (misteriosi) rapitori, famiglie in angoscia e criminali di ogni tipo.
Sulla retrocopertina, firmata - come per la copertina - Matteo Buffagni, abbiamo Vittoria, personaggio centrale di tutta la faccenda.
In ogni caso, un buon inizio di anno editoriale. Firmano il soggetto Andrea Pasini e Licia Ferraresi, con sceneggiatura di Roberto Altariva. I disegni (matite, chine, retini) sono affidati a Elia Bonetti, che regala ricche tavole, come sempre.
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