[SERIE TV] Stranger Things 5, vol. 1: la recensione (no spoiler)

 

Un'ultima avventura, questa la tagline della serie.
Un'ultima avventura, o per meglio dire, la prima parte della stessa.
Una sorta di lunga introduzione (dove comunque accadono cose importanti) che fa da ponte verso il gran finale che vedremo.
Stranger Things, a oltre tre anni dall'ultima volta, è tornato. Per salutare il suo pubblico.

Nella serie, di anni, ne sono passati quasi due; una ventina di mesi dal finale shock in cui il piano di Vecna aveva trovato compimento: il quarto portale era stato aperto e Hawkins finiva colpita da una sorta di terremoto che in realtà aveva aperto il varco per il Sottosopra nella nostra realtà (QUI per ripassare tutta la trama, e fidatevi: c'è bisogno di un recap!).

Ora, la cittadina è sotto la quarantena militare gestita dall'ottuso tenente colonnello Jack Sullivan, che non ha mai smesso di dare la caccia a Undi.

Dustin, Mike, Lucas e Will

Una parvenza di normalità è comunque tornata a Hawkins, tra scuola e famiglie, anche se il centro cittadino è off limits.
Nessuno può mettere piede, infatti, nella zona presidiata dagli uomini di Sullivan.
Ma cosa fanno lì dentro i militari? Come stanno gestendo la situazione di crisi?

 

 

i demogorgoni in azione

Stranger Things 5 vol. 1 ha l'arduo compito di non deludere le aspettative: è l'ultima stagione, conclusiva, di una serie diventata cult; ma soprattutto quelle aspettative ha contribuito ad aumentarle anche grazie a un battage pubblicitario senza precedenti.

E allora l'opera dei fratelli Duffer schiera in campo le sue ultime cartucce, sapendo che dovrà riuscire a riannodare i fili di una storia che è andata anche un po' complicandosi man mano, perdendo (come naturale che sia) l'iniziale magia e inglobando sempre più elementi nuovi.

La quarta stagione aveva già mostrato alcuni punti deboli e situazioni insolute (vedi QUI), e per ora - possiamo dirlo - l'intento è almeno quello di risolvere quante più cose possibili.

una base tranquilla

 

Ci sono nuovi scenari che si apprestano a diventare iconici, come la sede della radio WSQK, che sarà centrale (una sorta di "zona franca" rispetto alle aree in quarantena); c'è molto più spazio per l'aperta campagna, ma non mancano i luoghi che conosciamo da sempre, come la scuola o la casa dei Wheeler.

Lucas e Mike

Stranger Things 5 prova a tornare alla sorpresa del suo debutto, mixando ironia, introspezione, fantastico e horror: adesso inserisce gli elementi della fiaba, che tra Cappuccetto rosso, Hamelin e Il mago di Oz diventa un genere preponderante in queste prime quattro puntate.
I nuovi personaggi, dalla d.ssa Kay di Linda Hamilton (una scienziata militare che, si può immaginare, riserverà sorprese) al giovanissimo Derek, funzionano.
Gli altri ci sono tutti, tutti quelli che il pubblico ha imparato ad amare dal 2016 ad oggi.
Tanto che i Duffer ne ripropongono lo schema (con ovvie variazioni sul tema) e ciò funziona, rafforzando gli intrecci tra gli stessi.

Dustin e Steve

C'è ovviamente molto sottotesto, e riguarda il personaggio di Will; ma la trama - che si concentra sullo scovare Vecna, sparito dalla circolazione dopo l'ultimo scontro avvenuto l'anno precedente - costruisce una piacevole tensione che vuol tornare un po' agli esordi, dove c'era bisogno dell'ingegno nerd (algebrico, tecnico...) per salvare la situazione facendola anche sotto il muso di nuclei militari speciali.
Questa sospensione dell'incredulità è sempre stata un piacevole marchio di fabbrica della serie, che in questi nuovi episodi fa un mix di ingredienti passati per regalare l'ultima emozione ai fan.

 

 

 

i protagonisti originali

E di emozioni ve ne sono almeno tre: snodi della trama che incuriosiscono, perché come un puzzle si cercherà ora di mettere assieme i pezzi disseminati in questa prima parte.
Che fine ha fatto Vecna? E cos'ha davvero in mente?
Cosa nasconde il suo nuovo inatteso piano?
Domande che trovano risposta (magari ancora parziale) ma le sorprese non mancano, e dopo un primo episodio "reintroduttivo" già dal secondo le cose si fanno sul serio. Ma è sul finale del quarto capitolo che la storia prende (da più lati) una piega impensabile, lasciando tutti col fiato sospeso fino a Natale.

 

tutti vogliono fermare Vecna

La volontà è quella di una chiusura circolare (o forse a spirale...!), con l'inizio che riprende la prima stagione (in un risvolto all'epoca non mostrato) anche autocitandosi nelle inquadrature iniziali (il giardino dei Wheeler che viene innaffiato); è vero che alcune cose sembrano essersi perse per strada anche solo dalla stagione precedente (le rimetteranno in campo? Staremo a vedere...) ma per adesso, lo sforzo dei Duffer di tenere tutto insieme senza madornali errori, pare funzionare.

 

 

la Sarah Connor di Terminator è qui una scienziata militare

La storia, che però rischia davvero di non mettere tutti d'accordo (almeno per il momento), è anche abbastanza intrigante: non è ciò che ci si aspettava, probabilmente, ma sotto questo aspetto potrebbe risultare quindi sorprendente su più punti.

 

 

 

Will e Robin: molto intense le scene che li vedono protagonisti

In attesa di scoprire come evolverà tutta la ciccia messa in campo, il giudizio deve per forza di cose restare in sospeso, e questo però non so se sia un bene o un male: in altri casi sarebbero bastati anche solo i primi quattro episodi per gridare alla perfetta riuscita di una stagione, mentre qui - almeno per il momento - non ci si può sbilanciare troppo. In ogni caso, è uno spettacolo sempre piacevole, che sa miscelare in una godibile ricetta generi diversi, dall'azione al drammatico, dal fantastico all'avventura.
L'ultima.

LEGGI ANCHE

• STRANGER THINGS - le storie di tutti i personaggi