Luca era gay (anzi frocio, come disse Mauro Belli)


Ultimamente tratto troppo spesso argomenti con tematica frocesque.
Evidentemente sono argomenti tornati di moda e io non posso che sguazzarci dentro come farebbe Bruno Vespa di fronte ad un nuovo delitto di Garlasco.
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Il fondo era stato toccato con la signorina Tatangelo, che ci raccontò delle mirabolanti imprese di un suo amico, che infelice e contento si barcamenava tra lacrime, fondotinta e un po' di invidia (per chi? Per Gigi e Anna?).
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L'ora cominciamo a scavare, invece, ci riporta sul palco dell'Ariston, dove pare che Povia, che ricorderete come cantore dello stupore dei bambini e del becco degli uccelli (e non è un doppio senso...), porterà un brano che spiega le cause dell'omosessualità - felicemente superata- di un certo Luca.
Luca era diventato gay (che parola squallida, da lobby: io ne uso altre, senza offesa) per motivi famigliari.
Povia e Luca tengono a sottolineare che se i genitori sono troppo premurosi e ti viziano, diventi culattone (per gli amici di Milano e del nord che mi seguono).
Povia e Luca ci dicono che se i genitori divorziano o litigano diventi ricchione (per gli amici di Napoli e del sud che mi seguono).
E dicono che se vivi con sorelle e giochi con le loro bambole, se ti manca un padre e cerchi un modello maschile forte, diventi frocio (per gli amici di Roma e del centro che mi seguono).
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Quindi, che tu sia troppo amato, o troppo odiato; se sei magro o grasso, alto o basso; se mangi tanto o poco, se preferisci vedere un film o un cartone, se giochi a basket o calcio, se vai in moto o in bici..., diventi un peccatore (per gli amici fondamentalisti d'Italia che mi seguono).
Insomma, si sbaglia sempre, sbagliamo tutti.
Ci vediamo all'inferno.
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Luca (Benvenuto) era gay, sì.
Il primo poliziotto omosessuale della tv non è piaciuto alla Polizia di Stato (quella vera!), così questo personaggio è stato anestetizzato e sterilizzato.
Luca era gay, ora è quasi etero, presto sarà commissario.
Con buona pace di Mauro Belli, che si rivolta nella tomba.
Anzi, pare sia proprio scappato dal cimitero.

scaramanzia


Siete superstiziosi?
io sì, ma non con le faccende classiche
stile:
gatto nero che attraversa la strada;
passare sotto ad una scala;
cinquecento gialla passo e chiudo...

Io sono superstizioso a modo mio,
così come sono religioso a modo mio.
Prima di dormire ad esempio faccio un segno scaramantico
ai lati e dietro di me.
Oppure se devo fare qualcosa di importante (un esame, tipo...)
prima di uscire di casa inverto i volumi 7 e 8 di un magazine sulla libreria.

Sono scemenze, lo so.
Se non hai studiato, inutile che l'8 venga prima del 7 sulla mensola:
vieni bocciato. Senza appello e ti presenti all'altro, di appello.
Sono scemenze, lo so.
ma a questo punto, tutte le cose così ancestrali e archetipicamente innate lo sono,
anche la preghiera.

Sono scemenze, lo so.
Eppure devo scrivere un post da qui,
da casa mia, prima di partire.
Per scaramanzia.

"Senza dormire non si può stare,
me lo ripete ogni giorno il dottore,
il pazzo buono dorme tutta la notte,
quello cattivo si prende le botte..."
(Ci Sei Solo Tu, Litfiba 1988)
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