[FUMETTI] Berserk, episodio 381: l'oscuro piano che coinvolge Guts!

 

Torna Berserk e lo fa con un capitolo dai risvolti veramente inattesi. Dopo tutto quello che era successo nella capitale Kushan, travolta dal terrore dopo la misteriosa apparizione di Rakshas, gli orientali devono fare il punto della situazione, ma... c'è qualcuno che ha in mente qualcosa, e non è da escludere che...
Ma vediamo nello specifico di cosa parla il capitolo 381, peraltro splendidamente disegnato.

Rakshas è apparso di colpo al concilio militare che i Kushan hanno costituito per affrontare il futuro del loro paese ma anche per decidere come agire contro un Griffith sempre più pericoloso.
Mentre Guts era tenuto al sicuro in catene, il demone ha provato ad ucciderlo ma è stato lui a perire, colpito da Shilat (vedi QUI per i dettagli).
Ora si contano i danni, e sono tanti: Rakshas ha ucciso quasi tutti i capi militari, e senza queste guide sarà difficile riorganizzare l'esercito.
Roderick intanto si complimenta con Farnese per il padroneggiare ormai ottimale della magia da parte della ragazza. Una scena molto "miurana", con Serpico che - silente - osserva...

A un certo punto si ode una cantilena: sono i sutra pronunciati da quelli che sembrano monaci Kushan e che invece sono veri e propri stregoni, che entrano nel salone del consiglio con... Guts, e si portano davanti al nuovo imperatore.

Serpico, Roderick e Farnese si chiedono se Guts non sia stato drogato, o incantato...

Quello che è certo, è che - intuisce Serpico - senza che se ne accorgessero, sono stati tutti già travolti dall'intrigo di Daiba... ma cosa avrà in mente lo stregone?

Il vecchio asserisce che la presenza di Rakshas sia stata richiamata proprio dal marchio sacrificale che il guerriero ha sul collo. Qualcosa di dannato, che ha gettato la città nel caos.
Isidro e Puck cercano spiegazioni su quanto sta avvenendo ma vengono messi a tacere.

L'imperatore vuol disfarsi della calamità umana; Daiba ammette che uccidendolo lì non sa cosa potrebbe succedere, data la maledizione che grava sull'uomo.

Pertanto il sultano ordina allo stregone di portare Guts il più lontano possibile e di disporre di lui come crede. Sarà giustiziato?

A Shilat tutto questo non quadra, e ricorda cosa vide a Wyndham tempo prima: l'enorme Behelit artificiale costruito proprio da Daiba (cfr. voll. 27 e 33).

Shilat e i Tapasa seguiranno Daiba e Guts ovunque andranno.

Nelle stanze del palazzo, intanto, Morda e i quattro arcimaghi sono ancora a vegliare sulla streghetta Schierke, che abbiamo visto aver raggiunto Falconia col suo corpo astrale ma che giace ancora in stato comatoso nel mondo reale: nemmeno il trambusto avvenuto qualche ora prima ha destato la ragazzina.

L'episodio si chiude con Guts, imbambolato e visibilmente smunto, viene accompagnato lontano dalla città, guidato da Daiba e gli altri maghi, scortati da alcuni soldati. 
Solo Isidro e Puck, con tanto di bagagli, hanno seguito lo Spadaccino Nero.

Qui pare verificarsi quello che Eiichro Oda anticipò riguardo Berserk dopo la morte dell'autore: qualcosa che Miura stesso aveva rivelato al creatore di One Piece, e che riguardava una separazione tra Guts e Farnese/Casca.
Non sappiamo inoltre se Daiba ha fatto portare anche l'Armatura del Berserk e l'Ammazzadraghi, ma è chiaro che tutto questo può essere un suo piano, come anche la reazione di Isidro (visto che Puck era, nell'episodio precedente, volato via a vedere come stesse il guerriero).

È davvero tutto un intrigo del vecchio arcimago?
Cosa vorrà fare? C'è davvero lui dietro l'apparizione del "preta" (fantasma) Rakshas? E c'è davvero lui dietro tutto, magari sin dall'inizio?
Di certo, Daiba è un abile manipolatore: torneremo a parlare della sua figura molto presto.
Intanto, tra due settimane appuntamento con l'episodio 382.