> on the road

Partimmo un lunedì
in direzione sud,
cercando l'altra strada
che c'ha portato qui...
(Siamo Umani, Litfiba 1990)
MoC POPNOVEMBER                                                                                                                                              POST A PAROLACCIA ZERO
Non amo guidare. Non lo faccio praticamente mai, sono un imbranato peggio delle femmine. Ma amo viaggiare in auto. Amo viaggiare in auto di notte, amo chiacchierare, sgranocchiare, amo ascoltare la musica. In auto.
Amo le strade. Davvero molto. Sia quelle sterrate, sia quelle desolate, sia quelle dei grandi snodi.
E amo le autostrade. Certo ora costano troppo, 1,70€ per andare a Teramo, ma dai.

E se questo post lo leggerete tra un anno, sappiate che quasi sicuramente saranno 1,80.
Ma comunque, amo le autostrade. I punti nevralgici. Gli svincoli. I caselli. Le luci arancioni nelle gallerie. Le gallerie che ancora fanno il hhhhh----wuuuuuun, ossia il rumore delle ventole giganti quando ci passi sotto.

Amo le autostrade. Ma ancora pià delle autostrade, amo le aree di servizio.
Sì, gli autogrill.

Ora, mi trovo costretto a citare ancora gli anni '80 (truly outrageus!) ma solo per un attimo: erano gli anni di un boom economico che mi permise di girare in lungo e in largo la Penisola. Che fortuna, e che peccato che oggi non si possa fare più così spesso.
In questi viaggi, oh sì che ne ho visti, di autogrill! Di ogni tipo! Motta, Alemagna, Pavesi. E quello Fini.
Quelli col ponte sospeso sulle carreggiate, quelli col sottopasso, quelli con i cessi esterni dove fa sempre freddo.
Quelli che devi mettere le cinquecento lire dentro il sottovaso marrone della signora delle pulizie, come ringraziamento per averti fatto pisciare.
Quelli con la vetrina esterna piena di musicassette di Pupo e DikDik tutte ingiallite, quelli con le riviste porno per camionisti, quelli dove si trovavano i Grisbì, i Balsen, gli Strudel Saiwa all'arancia, i Togo.
Quelli col self-service, dove prendevo sempre i tortellini con la panna, quelli dove passi il vassoio lungo lo scorritoio: swishhhh!
Col pane, con l'acqua e coi maccheroni che profumano (o puzzano) di cibi da matrimonio.

Quelli dove i panini sono buonissimi, col Ghiotto (che non vedo più!), il Camogli (panino dei grezzi, a mio avviso), Rustichella... che però costano uno sproposito, peggio che andare in autostrada fino a Teramo.
Quelli che non sono autogrill di marca Autogrill, che sembrano avere, dietro, delle scenografie stile Cinecittà di Belgrado, con peluches allucinanti, giocattoli e cibi da discount polacco, e grafica e comunicazione pari allo zero assoluto.
Quelli che se sbagli corsia devi rifarti tutto il giro, quelli coi bagni che si scendono tante scalinate quante ne devono salire i Cavalieri dello Zodiaco per arrivare alla fine delle Dodici Case.
Gli stessi che vendono prodotti tipici come pasta, limoncelli, statue di Padre Pio, cioccolatini da diarrea, cd di artisti mai sentiti, dolciumi lunghi e gommosi.
Poi, ci sono gli autogrill dove affianco all'autogrill c'è un locale più piccolo, quello dei benzinai. Che profuma (o puzza) di deodorante per auto davvero dozzinale, e vende anche cassette, dischi e tutte quelle cose tipo portachiavi o bebè a bordo, o ancora le tabelle coi motti e proverbi o quelle dei nomi.
Infine, ci sono gli autogrill dove le cose strane arrivano prima di tutto il resto del mondo non on the road. Le Pringles dal tubo di qualche colore diverso, i biscotti coi ripieni alla fragola-fico-eccetera, il cd dei tuoi artisti preferiti, il nuovo numero di Topolino o Diabolik, il Gatorade tonalità fluorescente.
E magari, dischi e libri di successo (degli anni '80 però, e ci risiamo: truly outrageus!) e superscontati, contenitori giganti di M&M's, e quel reparto sempre troppo in là, con giocattoli e riviste, sempre troppo distante dal bancone, per arrivarci e prendere qualcosa. Quello che un tempo aveva la cabina telefonica ovale.
Buon Viaggio.

PANINO STILE AREA DI SOSTA
-panino;
-maionese;
-origano;
-pomodoro;
-fontina;
-prosciutto cotto.
Bhe, masta mettere assieme tutte queste cose, non vi occorre un diploma all'Alberghiero.
Gustatelo con un Gatorade di qualche colore alieno, e magari accompagnatelo con una stecca di cioccolata astrusa al gusto di qualcosa.





special thanks to Pantoli

12 commenti:

  1. A prescindere dal carattere strettamente personale e descrittivo, credo ci sia del vero sul valore del viaggio in auto.

    Innanzitutto il viaggio è una piccola o grande evasione dalla routine e dalla quotidianità, fuga che espleta il suo effetto anche strada facendo.

    Il viaggio in macchina offre chiaramente libertà totale; dall'autogrill in cui lasciare una minzione, al panino più o meno maleodorante, o alla pallida pizzetta dalla improbabile bontà.

    Ci si sente più "padroni" in macchina e sentiamo i luoghi più vicini. Ma questo è un discorso che credo sia rigoroso per il passeggero. Chi conduce l'auto deve prevalentemente concentrarsi, evitando quindi quel relax, sicuramente maggiore in un treno, o a bordo di un'autolinea.

    Lasciarsi trasportare, è rilassante ma limita la libertà, anche se la meta è comune con il conducente.

    Guidare significa avere il controllo ma evitare un vero relax.

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  2. Per un attimo mi è sembrato di essere in autogrill e vista l'ora ho ardentemente desiderato il paninozzo e i miei adorati Leibniz della Bahlsen!Li adoro (soprattutto se inzuppati nel the :P). In Germania non costavano molto (chissà perchè..:P). Anni fa non mi piaceva guidare..poi ho cambiato idea..mi rilassa avere il comando dell'auto in strade libere circondate da montagne e/o di notte..quando percorro alcune strade che ricordano Twin Peaks..ovviamente non sopporto il traffico...>.<
    Ora che mi ci fai pensare è da tanto che non entro in un autogrill...ehehe..
    un bacione
    Anas*

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  3. @Marik: in effetti con l'auto non hai alcun limite (puoi partire, fermarti, fare come cazzo ti pare...) però devi condurre tu.
    In ogni caso, amo molto anche il viaggio in treno.

    @Anas: anche a me piace esplorare, in auto, strade circondate da cose fighe.
    Facciamo così, tu guidi, io ti metto la benza ;)

    Moz-

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  4. Bel post, molto attuale, sempiternamente attuale!

    Io anche amo viaggiare, ma solo in macchina! Odio i pullman, la metro, i treni, gli aerei, ma apprezzo molto le navi e la bicicletta, perché mi danno uno strano senso di libertà.

    Amo guidare, mi rilassa, mi piace l'idea di pensare: "se voglio girare qui lo faccio, e se voglio girare lì, anche!. Essendo claustrofobico è per me molto difficile apprezzare un treno, o un pullman, poi la metro per me è come se non esistesse, ma a volte per evenienze devo sfruttarli (metro esclusa).

    Torniamo sul viaggio in macchina: sublime! Soprattutto se fatto con amici, amo i viaggi con i miei amici, parlare, ridere e scherzare durante il viaggio, scelgiere l'autogrill che più ci si confà, quindi spazioso e ben rifornito!

    Il camogli è dei grezzi? Dipende come lo mangi! Se lasci penzolare brandelli di formaggio che poi per effetto ' forza elastica ' si attaccheranno tutto sul mento, labbra e narici, allora si! Io vado pazzo per la rustichella, €4.00 di pietanza!!! Per bacco!!

    For ever on the road!

    Ispy

    Ispy

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  5. @Ispy: vuoi rendere ancora più tamarro il Camogli? Facci mettere il ketchup XD
    Comunque sì, viaggiare dà un forte senso di liberta, ma nessuno di voi ha citato IL MEZZO che dona libertà per antonomasia.
    LA MOTO :)

    Moz-

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  6. ..uahauahuah, ok!xD
    Buona serata =)

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  7. Non amo guidare perchè ho imparato in una città piena di traffico e non associerò mai la guida a qualcosa di rilassante, anche perchè in macchina con radio e amici mi distraggo facilmente. Preferisco farmi portare e ho da poco sperimentato l'ebbrezza dell'autogrill andando a Lucca...Autogrill moderno con area gioco per bambini e senza la signora delle 500 lire, ormai figura in via di estinzione.

    Chiya

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  8. @Anas: magari andiamo a trovare anche Irene. Che attualmente sta nello sterrato affianco al cavalcavia, la riconosci perchè brucia gomme d'automobili al bordo della strada :p

    @Chiya: l'autogrill è la cosa più bella del viaggio. C'è poco da fare. Potersi fermare, comprarsi non solo il panino da mangiare lì, ma anche le zozzerie da mangiarsi quando ci si rimette in moto, non ha prezzo.

    Moz-

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  9. ...ma LOL!xD
    E Dani e Gabriele?!?Passiamo anche da loro!:p

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  10. Abitano a Firenze, così passo anche da Piero e Ghigo.

    Moz-

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  11. La moto? La moto non mi piace, mi fa paura e tutto mi dà forchè libertà.
    Motivi? Li cito:

    1 - La moto è il mezzo con cui si hanno più incidenti e il meno sicuro in assoluto.

    2 - Con la moto puoi girare solo laddove la giornata te lo permetta, ovvero non deve piovere, non deve esserci forte vento, e le strade non devono essere particolarmente bagnate o ghiacciate, per cui l'uscita è condizionata dal meteo. Poi io, odiando il sole, non uscirei mai! Al contrario, amo andare in giro con la macchina quando diluvia.

    3 - Il casco: il casco per me è una tortura claustrofobica, è un pezzo ansiogeno che laddove lo mettessi, starei male.

    4 - Equilibrio: l'equilibrio sulla moto è il motivo per cui si cade maggiormente, con conseguenze proporzionali alla velocità e al suolo d'impatto.

    5 - Comodità: non sarei comodo su una moto, non poggio la schiena, dovrei stare protratto in avanti e cioè graverebbe alla scoliosi.

    Questi sono i motivi fondamentali per cui io e la moto siamo lontani anni luce.
    Viva la macchina, magari con tettuccio panoramico.

    Ispy

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  12. @Ispy:
    sì, so che ci sono questi "difetti", però la moto rimane lo status symbol della libertà, almeno nell'immaginario.
    Easy Rider ;)

    Moz-

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