Diciassette re chiusi in un quadro
fanno la guardia a un sepolcro
ed a un mito di cenere.
Diciassette re, Dio salvali!
(17 Re, Litfiba 1987)
POST CONTENENTE SEI PAROLACCE
Sono fortunato perché, vivendo in due regioni diverse e non confinanti, posso constatare di persona come le leggende urbane esistano ovunque, identiche o con piccoli e insignificanti cambiamenti.
Tutti conosciamo gente a cui sono uscite teste o code di topi dal minestrone surgelato.
O conosciamo la credenza secondo cui, attaccando al muro un foglio bianco con scritto "58" le mosche smettono di rompere il cazzo.
Idem con le vespe se dici di continuo "aceto-aceto-aceto...".
E sappiamo che se una ragazza mestruata tocca fiori e piante, queste PUFF!, appassiscono.
Ovunque, in Italia e nel mondo, succedono fatti inspiegabili o spiegabilissimi. Senza fonti, senza riscontri. Ma, siamo pronti a giurarlo, veri.
E' successo sempre al cuGGino dell'amico di un nostro amico, che sua sorella di appena un anno fu cucinata al forno dalla babysitter. A volte cambia il condimento: chi dice patate, chi dice carote.
Il campionario orrorifico, nelle storielle metropolitane è molto ben assortito.
Una particolare creatura del folklore è presente in tutti i paesi del sud Italia. Parlo di un folletto, il munacieddo, lo scazzamureddo, il mazzamaurillo che dir si voglia. Apparirebbe nelle case più vecchie, a far dispetti o dispensare piccole fortune. Sostanzialmente però è un rompicoglioni d.o.c. Sì, è quell'esserino che assomiglia a David Gnomo e che ora è proprio dietro di voi!!
Il suo nome deriva dallo spagnolo "mata moros" (uccidi i mori), perché era come una protezione casalinga contro gli stranieri più rompicoglioni di lui.
Come saprete, vivo (anche) a San Giovanni Rotondo. Oltre alla famosa leggenda metropolitana di un frate con le stimmate, tra le tante cose che si raccontano ve n'è una che m'ha colpito molto perché poi la ritrovai addirittura in... Giappone.
In un alberghetto anni 50/60 una giovane coppia di sposini in visita a Padre Pio notava sempre una bambina che scorrazzava fra le poche stanze. Un po' come le gemelline di Shining.
Il giorno della partenza, pagando il conto della vacanza spirituale, i due si accorsero di un quadro dietro al bancone. Ritraeva proprio la bambina smatrapalle. Era la figlia del proprietario di quella pensione, morta tanti anni prima.
Identico è il racconto che si trova nel film d'animazione giapponese Fake - un'indagine confidenziale, dove i due sbirri protagonisti si imbattono proprio nel fantasma della bambina ritratta nel dipinto. E in albergo c'erano andati per scopare, non per fare una visita a Padre Pio.
Restando in tema religioso, tutti sappiamo che se si recita l'Ave Maria al contrario davanti a uno specchio ti appare il diavolo. Il suocero della figlia del portinaio del palazzo dove viveva un mio amico disse che sua nipote aveva un'amica che fece questa prova, e il diavolo prese la sua anima. A me è uscita l'altra Maria, la De Filippi. Voleva che vendessi la mia anima a C'è Posta per Te.
E se su quasi ogni casa ci sono le bottiglie di plastica che dovrebbero non far pisciare i gatti (col risultato che i gatti se ne fottono e se vogliono pisciano uguale, e la casa sembra una discarica ambulante), se avete amici scout avrete sentito di quella storia secondo cui un gruppo di esploratori, smarritisi nel bosco durante un campeggio e in preda ai morsi della fame, vennero soccorsi da altri due scout di una città diversa che indicarono loro la via del ritorno. Cosa successe dopo? Finito il campeggio, si torna alle attività invernali e, durante le pulizie della propria sede, l'occhio cade su un articolo di giornale su cui campeggia proprio la foto di quei due scout misteriosi, morti anni prima in quel bosco.
Se nelle recite pasquali succede sempre che chi interpreta Giuda resti impiccato davvero (e mi sa che questo, tira e tira, è successo poi sul serio!), avrete sentito quella del fratellino che ha squartato la sorella più piccola stanco di giocare con lo Skifiltor a cui si espiantavano gli organi ricoperti di slime.
O quell'altra dei due che scopano e lei, il mattino seguente, trova una rosa nera e un messaggio con scritto "benvenuta nel mondo dell'AIDS".
Insomma... eventi avvenuti sempre, in ogni luogo, in ogni città. In ogni anno.
Storielle create e diffuse in un baleno, miti moderni e personificazioni neo-neopagane delle paure contemporanee. Si può crederci o no?
Io direi di no.
Però... sapete che anche questo blog in verità conterrebbe una sorta di leggenda metropolitana?
Esisterebbe un post maledetto, che appare misteriosamente in queste pagine virtuali... chi l'ha visto e l'ha letto è scomparso per sempre. Forse si tratta di quegli utenti che hanno smesso di commentare di colpo.
Eh sì... quel post esiste davvero. E' un patto che ho stipulato io con esseri di altre dimensioni: una trappola creata affinché chi visualizza quell'articolo mi ceda tutte le sue energie, così da farmi restare per sempre un dodicenne.
Pare che attualmente quelle righe maledette stazionino a marzo 2008.
Buona lettura.
PANINO LEGGENDARIO
-un panino;
-qualsiasi cosa trovate nel frigo.
Ovviamente non mischiate gorgonzola con nutella, o marmellata e maionese. Altrimenti rischiate di far visita a Padre Pio vedendo persino la figlia del padrone dell'hotel e pure i due scout nel bosco.
E i folletti e la madonna al contrario.
Accompagnate il pasto da una bottiglia d'acqua su cui hanno pisciato i gatti.
LOOL capisco che una donna col ciclo sia un po' nervosetta, ma non ce la prendiamo con fiori e piante! XD
RispondiEliminaQuella delle mosche e delle vespe non l'ho mai sentita, nemmeno quella dell'ave maria allo specchio.
Qui però c'è "u monachieddu" XD (più nel nord della calabria), si dice che appaia la notte accanto a mobili di legno, e che a chi riesce davvero a vederlo porti soldi (tipo gli gnomi irlandesi con la pentola d'oro?..LOL)
E avevo sentito anche la storia delle bambina, ma qui la si racconta per scherzo, tipo che all'ultimo fai BU! per far prendere un colpo a chi la racconti, non ha la fama di leggenda.
Quella della rosa nera è orribile, la trovavo scritta sui diari delle compagne alle medie, secondo me era una cosa scritta apposta per intimorire le giovin donzelle proprio nei primi anni di "curiosità" (una volta..mò a 14 anni ne sanno + di noi).
E il tuo vecchio post non lo leggo, non avrai i miei anni di vita, MUAUAHUAHUAH XD
@Around:
RispondiEliminacavoli, non vuoi cedermi la tua energia vitale?? :p
Io conoscevo un'altra storia per fare BU!, e riguardava una profezia sulla salute, diciamo.
La rosa nera... già, roba di scuole medie, quegli anni lì.
Oggi la scrivono in seconda elementare :)
Moz-
Molte di queste leggende non le conoscevo, così come il 58 per le mosche, la rosa nera ecc... conoscevo quella della bottiglia che non è leggenda ma pura verità. Ora, non so per i gatti che comunque i loro bisogni li fanno nelle lettiere o, se possono, nei terreni, ma i cani ti assicuro che non orinano sulle bottiglie piene d'acqua fuori ai recinti, perlomeno non nel mio paese. ^^
RispondiEliminaIspy
@Ispy: in realtà i gatti, per marcare il territorio, "spruzzano" anche su superfici verticali (muri, porte, cancelli...).
RispondiEliminaIn ogni caso è stato provato che le bottiglie non hanno efficacia su cani e gatti, poi certo... la cosa può darsi anche che abbia funzionato, da qualche parte nel mondo! ;)
E' un po' come la leggenda dell'interprete di Giuda... mi pare che qualche anno fa un ragazzo DAVVERO restò impiccato, tramutando la leggenda in realtà.
Moz-
ahahahahahahah.... Miki, io sono entrata due volte in quel post e non c'era scritto nulla, e non farò l'errore di ritornarci se lo hai spostato a marzo!
RispondiEliminaPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR XD
per il resto... anche io conoscevo alcune di queste leggende metropolitane - tranne quella del 58 per contrastare le mosche... è davvero assurda! XD - ma non credo a nessuna di esse... sono superstizioni, create malamente e superficialmente a causa di altre "superstizioni" molto antiche e veritiere sulle streghe, i draghi, i vampiri e quant'altro... e queste sì che sono vere!!! :-P
@Scarlett:
RispondiEliminaio non ho spostato un bel niente... quel post vaga da sé XD
In ogni caso, le leggende metropolitane sono affascinanti proprio perché moderne superstizioni... il che, in una società tecnologica come questa, crea una sorta di cortocircuito antropologico e intellettuale.
E a me queste cose piacciono da morire :)
Moz-
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RispondiEliminalongchamp
hahaha la storia del monacello la sapevo anche io e quando me l hanno raccontata tutte le persone avevano una faccia assolutamente credente a cio che stavano raccontando. La storia dell ave maria al contrario davanti allo specchio non ho nemmeno idea di come sia potuta venire in mente al primo che l ha inventata, cioè ma come fa, se la scrive al contrario e poi la leggerebbe? ma guarda che è difficile.
RispondiEliminaah...mi hai fatto venire voglia di gorgonzola.
Nuvola Rossa
@NuvolaRossa
RispondiEliminaforse la storia dell'avemmarìa al contrario è di qualche buontempone medievale... chissà! Dopotutto qualcuno deve pur inventarsi le formule per richiamare il maligno, no??
Il gorgonzola... il mio formaggio preferito!! :)
Moz-
Sono contenta che Twitter mi abbia suggerito il tuo nome :) Blog interessante e particolare, lo seguirò!
RispondiEliminaNina
@Nina: thanks!
RispondiEliminaAnzi, guarda... metto il link al tuo blog nella colonna qui a destra ;)
Moz-
:) io ti ho followato. Ma a parte tutto, sai che adoro le leggende, metropolitane e non? Sono contenta di essere capitata qui. Un po' meno i miei coinquilini che si ritroveranno i muri tappezzati di fogli con su scritto 58 :)
RispondiElimina@Nina: anche a me fa piacere aver trovato il tuo blog, e infatti ora... mi aspetterò da te un post su leggende urbane e non!! :)
RispondiEliminaSperiamo che il freddo presto faccia la parte del 58 :p
Moz-