[blog] cos'è successo al blogging?


Sono stato via parecchi mesi.
Mesi dove ho dovuto tralasciare il blogging ma dove ho cercato di non abbandonare, almeno, il mio blog.
E adesso che sono tornato, lo scenario è cambiato.

Quello che percepisco è la fine di un'epoca.
La golden age del blogging è terminata?
Prima c'erano blog ovunque, oggi siamo sopravvissuti in pochi. Pochissimi.

Dovendo redigere un articolo, pochi giorni fa, sono andato a rileggere un mio post del 2014.
Scorrendo tra le decine di commenti che mi avevate lasciato, ho notato che moltissimi utenti sono oggi spariti.
Ok, magari, sparito io dai loro blog, spariti loro dal mio. E' un do ut des che non amo, però esiste.
Ma non è così: sono utenti evaporati, dispersi, il cui blog -che era spesso molto attivo- ora è fermo senza spiegazioni a mesi fa, a un anno fa.

Eppure recentemente c'era stata una nuova ondata di bloggers, quelli della nuovissima generazione.
Quelli cresciuti tra youtube(rs), social network, hashtag.
Era un fuoco di paglia, probabilmente.
Oggi tutti, su Instagram, si definiscono #foodblogger o #fashionblogger. Ma non basta caricare due foto della carbonara o dell'ultimo accessorio da zoccola o da scemo: per essere #blogger c'è bisogno di un blog.

E quindi, cos'è successo al blogging?
Imperversano spazi tecnici, che parlano di SEO, di marketing, di strategie. Ma la community dov'è?
Davvero è tutto finito così, nella speranza di guadagnarci sempre e solo qualcosa, senza aver più voglia di divertirsi, di condividere, di parlare con gli altri, di stare insieme?
Davvero è diventata un'enorme pippa, con -chissà- grandi click ma zero interazioni?
Non è questo il blogging che avevo lasciato, non è questo il blogging che amo.

Io ero parte di una community, avevo una community.
Clockers, noi ci siamo sempre, giusto?

148 commenti:

  1. Da me il cambio è stato radicale e infatti ho smesso di pubblicare racconti per proporre contenuti sui quali c'è da lavorare. Mi pare che, oggi, chi naviga per interagire lo faccia più che altro cercando un qualche tipo di servizio. Altrimenti via di click su FB (specie se non c'è da leggere oppure senza leggere proprio) e tanti saluti.
    C'è anche da dire che il mio blog non è per nulla "pop", quindi non è detto che le mie osservazioni siano valide al di fuori del mio orticello. :)

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    1. Però tu hai coperto la tua nicchia, e funziona.
      Hai il tuo giro, come io ho il mio.
      Non so se pure tu hai notato che in molti, comunque, hanno dato forfait, cambiamento o meno. Anche io cambio spesso, per dire...^^

      Moz-

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    2. Ciao.
      Sono d accordo su cio che scrivetè.
      Credo anche sia meglio avere letto ri che leggono quello che scrivi, piuttosto che solo surface.

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    3. Vero, preferisco lettori che leggono e magari mi restano amici piuttosto che tantissimi lettori anonimi.
      Ah, benvenuta a bordo^^

      Moz-

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  2. Molto bello questo articolo e molto vero.
    ciao
    sinforosa

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  3. I blogger vanno e vengono, nel gruppo su Gplus sono molti gli attivi assidui, gli old bloggers... molti spariti o in altri lidi. Moltissimi i nuovi, molti blog aziendali anche se motivati da altri obiettivi sempre appassionati e come dice Michele, che saluto (Ciao 😊) alla ricerca di offrire un servizio, che detto fra noi, male non fa.
    Io mi relaziono con centinaia di blogger per motivi diversi e ti assicuro che e' vivissimo sempre piu' l'argomento. Bisogna solo aprire la finestra e guardare fuori. I vecchi amici sono scomparsi, forse affollati e digeriti dalla vita, impegni e lavori? Ok lasciamoli fare. Torneranno se ne sentiranno il bisogno.

    A tutti gli altri un benvenuto...

    Mary :)

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    1. Tra meno di un mese questo blog compie dieci anni.
      In questo secolo (perché nel mondo del web equivale a tanto) ho visto almeno 4 o 5 generazioni diverse.
      Io stesso ho cominciato con gente che ora non esiste più online, nessuno di loro. Quindi, sono sempre stato abituato ai cambiamenti generazionali, li ho sempre vissuti e so che funziona così. Ma stavolta è proprio diverso: sarà un caso, ma ho notato che moltissimi hanno abbandonato senza un perché, e altri (tre proprio ieri) rimandano a data da destinarsi.
      E' finita un'epoca?
      E' questo che mi chiedo... il ricambio non ha funzionato del tutto, secondo me.

      Moz-

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  4. E' una riflessione che ho fatto spesso anche io, negli ultimi tempi..blog che amavo leggere che non vengono più aggiornati, storie lasciate un po' a metà, vite perse "di vista"..
    Dispiace, ma non ci si può far molto.. :)

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    1. Vero, non possiamo farci molto, però dispiace.
      A tutti capitano momenti di assenza, io stesso non sono passato da voi per oltre sette mesi... però non sono morto, non sono sparito... Che succede?

      Moz-

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  5. il blog come lo intendi tu ...vecchia scuola :D.... è basato sulla parola scritta, ti deve piacer scrivere, devi saper scrivere (anche male come me...)...

    ...scrivere è faticoso e ancor di più scrivere cose sensate.

    altri social sono molto più "comodi" da usare e pensa che non c'è nemmeno più bisogno di scrivere, basta un video, una foto e un paio di ## per spiegare tutto.
    Anche i dispositivi che van per la maggiore hanno tutti smesso di avere una comoda tastiera, sarà colpa del mercato o colpa dell'utente medio che chiede aggeggi che vanno in quella direzione?

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    1. Vero, di certo i tempi sono cambiati.
      E' come dici, oggi c'è altro modo per bloggare.
      Però, ok, possibile che tutto sia cambiato in mia assenza, e che non ritrovo il 70% delle persone e delle cose che ho lasciato??

      Moz-

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  6. Anch'io ho notato la "fuga" di molti blogger. I blog e i social, possono coesistere, ma lo spazio personale deve rimanere al centro.
    Speriamo in un’inversione di tendenza e magari molti più blogger.
    Saluti a presto.

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    1. Chissà, magari ci sarà una nuova ondata di bloggers che sopravviverà maggiormente in questo caos. L'ultima non è andata poi così bene, forse :D

      Moz-

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  7. I blogger vanno e vengono, nel gruppo su Gplus sono molti gli attivi assidui, gli old bloggers... molti spariti o in altri lidi. Moltissimi i nuovi, molti blog aziendali anche se motivati da altri obiettivi sempre appassionati e come dice Michele, che saluto (Ciao 😊) alla ricerca di offrire un servizio, che detto fra noi, male non fa.
    Io mi relaziono con centinaia di blogger per motivi diversi e ti assicuro che e' vivissimo sempre piu' l'argomento. Bisogna solo aprire la finestra e guardare fuori. I vecchi amici sono scomparsi, forse affollati e digeriti dalla vita, impegni e lavori? Ok lasciamoli fare. Torneranno se ne sentiranno il bisogno.

    A tutti gli altri un benvenuto...

    Mary :)

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  8. Hai ragione, Miki. Ho notato anch'io la "dipartita" di blog che seguivo. Il motivo non lo so. Forse problemi familiari o di lavoro. Forse stanchezza. E triste però vedere qualcosa che era partito bene sparire così senza un apparente motivo.

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    1. Possibile che tutti adesso abbiano problemi? Mi sembra stranissimo XD
      Magari è come dici tu ed è una grandissima enorme coincidenza... però voglio dire... io ho preparato due tesi e bloggavo, ho lavorato e bloggavo, ho avuto problemi miei e a casa e bloggo...
      Bohhh!

      Moz-

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  9. Io non so cosa abbia spinto gli altri a smettere di scrivere, io posso parlare per me. Io ho lasciato blogger e sono approdata su WP perchè mi garantisce nei commenti più "protezione" verso certi individui litigiosi senza bisogno della moderazione. Continuo a scriverci solo quando sono ispirata. Quando viene meno l'ispirazione sono su google plus dove ho relazioni con amici in modo tranquillo e non ho bisogno di scrivere articoli ma basta un pensiero.
    Cmq penso che la vita virtuale sia come quella reale. E' un cerchio dove prima o poi si torna al punto di partenza. Abbraccio

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    1. Ecco, ma tu non sei sparita!
      Io so che ci sei, ti vedevo anche sui social, comunque fai sentire la tua presenza.
      Appunto, è come dici: la vita virtuale è come quella reale.

      Moz-

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  10. penso che siano tutti emigrati sui social, per i motivi che dice anche il rospo.
    Lo vedo anche tramite i miei figli, che usano Instagram, Snapchat, ed altri che neanche conosco, per loro il blog è antico, fanno fatica a scrivere e leggere, commentare...velocità, questo il nuovo modus...perfino Twitter è troppo.

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    1. Ok, e ci sta.
      Però ricordi, un annetto fa, la nuova ondata di bloggers attratti dai fumi di gloria e forse dai guadagni (inesistenti)?
      Ecco... loro non sono sopravvissuti, ma manco ci han provato^^

      Moz-

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    2. Purtroppo no, non è sparita.
      Se sparisse lei ritornerebbero i tanti blogger scomparsi.
      ^_^

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    3. azz...tengo sto' potere!?
      allora "anonimo" stai molto attento che colpisco a distanza :D

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    4. Ahah, allora colpisci pure così si avvera quel che ha detto l'anonimo (p.s. benvenuto^^)

      Moz-

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    5. S. Non fare la paraculo. Hai già dato tanto.
      ... colpisce a distanza...lei.

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    6. Dobbiamo cominciare a cancellare i commenti anonimi?

      Moz-

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    7. non cancellare, è così divertente.
      Moz non lo sai che la rissa è l'anima di ogni tipo di comunicazione? figuriamoci qui, che dietro ad un presunto anonimato, pensano di potersi sfogare tutte le frustrazioni della loro vita.
      Mi spiace darti un dolore...non ho intenzione di sparire, anzi nel caso, ho programmato di passare il mio blog ad altra persona, che continuerà nei secoli dei secoli ;DD

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    8. Ahaha okok!
      In ogni caso io già mi son fatto clonare, così anche dopo la mia (per lora lontana) morte, ci sarà sempre un Moz con un Moz O'Clock XD

      Moz-

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  11. Come commentava Michele, il blogging in generale è cambiato, e io stesso ammetto che il mio modo di far blogging si è rivolto molto più a cercare di dare una qualche utilità, un qualche servizio agli altri, piuttosto che rivolto verso se stessi, a raccontare le proprie cose. Nel mio caso c'è un po' e un po' ma capisco pure che chi appunto non ha voluto/potuto aggiungere questo risvolto, immagino si siano annoiati/abbiano avuto altro da fare.

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    1. Vero, ma è possibile che tutto è successo in mia assenza? Molti non sono sopravvissuti all'estate, altri ancora sono evaporati un anno fa.
      Il modo di fare blogging evolve di continuo, anche io sono un po' e un po', anzi un pop e un pop, però arrendersi... perché?

      Moz-

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    2. No Moz, succede costantemente da un bel po' e penso sia ormai il trend dell'ultimi anni. Non è questione di arrendersi è semplicemente una questione di aver trovato soddisfazione nell'aprire un blog, ma sul lungo termine la soddisfazione è andata scemandosi. In questo non ci vedo nulla di male. Cioè mi sembra normale, specie se consideri che molti blog non nascono come il nostro, con una struttura, con una idea di fondo, ma come un passatempo.

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    3. Questo è vero, però mi chiedo: perché finire senza una nota, senza un avviso? Si sparisce di colpo...

      Moz-

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    4. (Non che i nostri blog non siano anche un passatempo, ma mi hai capito ;))
      Quello è brutto, e più volte io stesso l'ho lamentato, alla fine ho capito che non c'è una risposta :D

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    5. Quindi lo annoveriamo tipo tra i 3 segreti di Fatima :)

      Moz-

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  12. A me dispiace tantissimo quando vedo che un blog non viene più aggiornato, o quando addirittura viene cancellato (ancora ce l'ho con Ispy ad esempio -.-). Mi fa sempre venire tanta nostalgia, anche se può sembrare stupido, ma è come se venisse chiusa una porta così all'improvviso. Soprattutto quando è qualcuno che comunque sentivi "affine" a te. Per questo quando anche io sento magari qualche blocco nello scrivere, entro in crisi: mi dispiacerebbe troppo chiudere il mio spazio.

    E' anche vero che ormai i blog sono cambiati anche nel contenuto: faccio un pochino più fatica di prima nel trovare qualcosa che sia vicino a quello che mi piace leggere, nonostante i blog aperti non siano poi pochissimi, eh, perché se ti metti a fare ricerca ne trovi a bizzeffe.
    Magari prima o poi tornerà quel modo di fare blogging che ci piace..

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    1. Vero, ce ne sono tanti... però di questi, quanti danno l'impressione di essere davvero "seri"?
      Alcuni sembrano buttati lì, a casaccio... a volte mi chiedo cosa spinge la gente ad aprirlo, un blog, piuttosto che poi a chiuderlo.

      Moz-

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  13. Il mio dei blogger compie periodicamente delle trasformazioni e delle rivoluzioni. I social come FB (ottimi per condividere ma pessimi per comunicare ) si sono rivelati come delle macchine ammazzablog. Aggiungiamoci che non è da tutti mantenere il ritmo della scrittura dei post ed il quadro sarà completo. Tempo fa ho letto che la vita media di un blog è di quattro anni, sono pochi i siti che vanno oltre quel limite.
    Il problema vero secondo me è che praticare questa attività con costanza non è facile: a mettere una foto ed un paio di commenti siamo bravi tutti, ma a trovare contenuti quello si che non è facile.
    C'è chi ci riesce divertendosi e chi dopo un poco lo vede solo come una fatica
    Non è solo questo, lo so che sto semplificando alla grande però il succo del discorso è questo.

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    1. Quattro anni? Allora io sono alla terza vita.
      Verissimo quel che dici, zio Nikke... Però appunto, la domanda nasce spontanea: cosa pensa possa succedere chi apre un blog?
      Pensa che sia semplice? Che ci si guadagni?

      Moz-

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  14. Miki....mi hai tolto le parole di bocca per certi versi!
    Io in questo 2016 diciamo che sono stata meno presente sia sul mio blog che su quello degli altri che seguivo, un pò più di stanchezza mentale, un pò più di impegni coi miei monelli...ho letto anche di meno (e tu sai che la lettura è l'altra mia passione, insieme alla scrittura)...ma di chiudere il blog non mi ha mai sfiorato l'idea.
    Certo la diaspora o meglio ancora la sparizione di tanti blogger che mi hanno tenuto compagnia fin dagli inizi du Myblog di Virgilio nel 2010 mi ha colpito e devo confessare non mi ha "aiutato" a cercare di riprendere il ritmo, diciamo...un pò mi conosci, no? Con la mia anima nostalgica, con il mio desiderio di una "vicinanza" (per quanto possibile) con chi passa tra i miei post...vedere che sono rimasti in pochi di quel bel gruppo iniziale, di quello che era il mio entourage, mi ha lasciato con l'amaro in bocca :(
    Ora non mi sento tanto pronta per lanciarmi in ricognizione per scoprire e conoscere nuove realtà, mi sto prendendo il tempo innanzitutto per riordinare le mie cose e per scrivere di nuovo con una certa regolarità sul mio blog e anche se i commenti e le persone che mi leggono sono meno di un tempo non fa nulla, io vado avanti col mio modo di fare blogging, con il mio diario on line quindi , senza essere né una food blogger nè una fashion blogger e via dicendo...
    Arriverà il momento che magari cercherò nuovi blogger (e blog) che possano trasmettermi qualcosa, ma confesso di essere un pö scoraggiata in partenza perché la nuova generazione mi sembra distante.
    Però...mai dire mai.
    Quindi alla fine del discorso io, nel mio piccolo, ci sono.

    Un salutone Miki :)

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    1. Ciao Maris!
      Paradossalmente, anche io proprio nel decimo anno di blog, sono stato poco presente. Partito a razzo, nel mezzo a cazzo e ora voglio finire perlomeno in quarta.
      Hai ragione, forse siamo una old generation e non capiamo i nuovi... per meglio dire, io da te ci passo sempre volentieri, ero entrato nella tua vita perché ce lo permettevi... era diverso, era come un rapporto d'amicizia virtuale.
      Oggi come sono i nuovi blog? Hanno questi fattori?
      Permettono di farci entrare nelle loro vite o sono -paradossalmente, in un mondo dove si condivide pure l'ora del cesso- più di plastica?

      Moz-

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    2. A me sembrano un po' più di plastica...ma non voglio neppure fare di ogni erba un fascio, eh! Ce ne saranno immagino di neo-blogger che hanno voglia di raccontarsi e di farlo con la semplicità e la genuinità che sento mia in qualche modo, come se il blog fosse appunto quasi una casa in cui ricevere degli amici ma anche dei viandanti...e che non badano solo alle visualizzazioni e ai "like" messi in quattro e quattr'otto!
      Ciao Miki 😊

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    3. Beh, speriamo...!
      Anche perché qui di like nemmeno ce ne sono XD

      Moz-

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  15. Io ci sono ancora,ma vedo che la maggior parte preferisce le pag su fb.Anche io mi sono aggiornata e ho 2 pag collegate ai 2 blog.Ti aspetto ...saluti Miki :)

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    1. Ciao Olgica!
      Sì, il blog non basta più specie se hai come scopo (per me un piacere) quello di tenere amici e community.
      Anche io ho una pagina FB, un profilo Twitter e uno Instagram... e diciamo che funziona.
      Passerò da te al più presto :)

      Moz-

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  16. Il "do ut des" a me non piace, però effettivamente è molto diffuso... io personalmente seguo sempre e da sempre chi ho decisio di seguire, pure se magari per lunghi periodi non mi commenta, se vedo suoi nuovi post li leggo e li commento, non sto a pensare che devo "ricevere" altrettanto. Però noto, e vedo, che molti lo fanno, quando tu ti sei allontanato infatti il tuo blog ne ha risentito tantissimo, notavo il numero dei commenti molto basso rispetto al tuo target e ho riflettuto proprio su questo.
    A mio giudizio meglio pochi ma "veri" che tanti e "dovuti", dopo di che, in generale, in 4 anni di Blogger, e di blogging quindi, effettivamente ho notato tante meteore, tanti che hanno passato un momento qui e poi sono spariti nel nulla, tanti che hanno anche fatto cose che capisco poco (chiudere ai non invitati i propri spazi, aprire 3 o 4 blog nuovi diversi ecc...)... ma, in fondo, penso che l'unica cosa che conti, almeno per me, è trovare una serie di persone con cui interagisci e condividi costantemente, a prescindere da tutto. Se arrivi a questo, se trovi questo... è il massimo :)

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    1. Ecco, anche per me il blogging è così.
      Il do ut des è una delle regole non scritte del blogging ma almeno all'inizio se vuoi entrare nel giro ci sta che devi frequentare perlomeno blog affini al tuo.
      Bellissima la tua ultima frase, che condivido in pieno e appoggio totalmente :)

      Moz-

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  17. E' un momento di "stanca" un po' per tutti. C'è da augurarsi che chi lascia il blogging lo faccia per dedicarsi alla vita vera, quella cosa che sembra banale ma che spesso si percepisce così distante dagli atteggiamenti dei blogger più granitici.

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    1. Ma questo momento di stanca è arrivato così, all'improvviso, proprio mentre ero via?
      Che strano! Evidentemente mi sono trovato proprio nel momento di cambio generazionale (io ci credo nei flussi generali)

      Moz-

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  18. E' difficile sindacare l'assenza di un blogger, se non conosciamo le motivazioni che ne hanno portato all'abbandono.
    Può essere tutto e niente.
    Può essere noia, mancanza di volontà o di argomenti, poche visualizzazioni o chissà cos'altro.
    Ecco, dal canto mio spero sempre che sia qualcosa del genere e non qualcosa che appartenga alla sfera della vita, quella vera.
    Perché è lì che si annidano i veri problemi.
    Il Blog ha i capelli bianchi, Moz.
    E' roba old, per gente un po' old.
    Le nuove leve sono tutte su youtube, Instagram e Snapchat.
    Anzi mi stupisco come mai in Italia non siano ancora esplosi fenomeni come 4chan e Reddit, che all'estero spopolano.
    Sopravvivono solo i blog tematici, perché dei cazzi ( uso un termine provocatorio per definire i blog diario che comunque non disapprovo ) della gente, ve ne è in abbondanza su Facebook ed affini.

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    1. Ma chi aprì un blog, anche gli ultimi, non lo sapeva che gestirlo comportava "fatica"?
      Che la vita ti riserva sorprese e problemi?
      E' vero che forse il modo che intendiamo noi di blogging ha i capelli bianchi, ma anche noi ci siamo evoluti (pagine Fb e altri social)... Davvero dobbiamo arrenderci alla pochezza attuale?
      Sembra che il mio appello qui abbia un po' funzionato, no? Ci siamo ritrovati un po' tutti...
      Quindi forse ci siamo ancora ;)

      Moz-

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  19. Anche io non son sparita, il blog, e' mio e lo gestisco io ^_^, ehmmmm quando, per motivi, che non elenco qui, ma che puoi leggere, da me...non sono piu' cosi presente...
    Pero' anche tu nipotone mio, mai che ti "preoccupi" di questa vecchia zia!
    ....voglio mori'...son stanca, e stufa...
    Un abbraccio nipotone mio.

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    1. Eh, ma anche io sono stato assente, zia!
      Impossibilitato proprio a passare da voi, per mesi... Però mi pare di essere venuto a farti visita, no?^^

      Moz-

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    2. Si, mi pare nel 1815... Te possino!

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    3. Beh, se consideri che sono tornato sul web praticamente venti giorni fa... direi che va bene XD

      Moz-

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  20. È una cosa che ho notato...calcola che dei miei sobrio 54 followers, saranno attivi 3 o 4 blog 😨 ...ma non perchè stufi di leggermi, di questo ne ne fai una ragione. Ma come dici tu,..proprio spariti, blog fermi . Io resisto...qui scrivo me stessa, ne ho bisogno. Poi, chi legge legge 😊 namastè Moz

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    1. Ecco, mi chiedo sempre cosa ci sia dietro alla sparizione senza spiegazioni.
      Ognuno fa quel che vuole e sicuramente significa che avrà di meglio (o di più serio) da fare, ma vorrei proprio capire come immaginava fosse il blogging...

      Moz-

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  21. Seeeeee Vabbè il t9 scrive delle robe!!!

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  22. Ah, la moda dei foodblogger... Proprio qualche giorno fa, una persona (non mi ricordo nemmeno più chi) mi ha chiesto perché non faccio video di ricette!
    È vero che mi piace cucinare torte e biscotti, ma ci sono migliaia di persone che ne parlano, e io voglio parlare di teatro, anche se non è un argomento così popolare.

    Da circa un anno ho notato anch'io meno commenti da parte degli altri blogger, però dall'altra parte le visualizzazioni aumentano e anche le persone che mi contattano tramite Facebook per chiedermi consigli.
    Posso concludere che forse interesso poco agli altri blogger, ma molti aspiranti attori mi trovano per merito di quei tre-quattro post ben indicizzarti su Google. Certo, mi piacerebbe che ci fossero più discussioni e più scambi di commenti, ma devo dire che sono felice di aver raggiunto delle persone a cui interessa veramente l'argomento e a cui i miei post possono essere utili. Probabilmente alcuni blogger non erano poi così interessanti al teatro e comprensibilmente si sono stufati, oppure passano solo ogni tanto.

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    1. Guarda, hai mai pensato di fare videoricette... recitate? In qualche modo recitate?
      Potrebbe essere un side-project divertente per il tuo blog e andrebbe a prendere un'ulteriore nicchia, no?^^

      Mi fa piacere che il tuo argomento, che è così particolare, abbia trovato una sua dimensione tra articoli e social! :)

      Moz-

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  23. È fisiologico quello che lamenti: prima ci fu il boom dei forum di discussione, poi arrivarono i blog, quindi i social network... La gente, se trascorre più di un'epoca su Internet, vuole essere padrona di un proprio spazio e non soltanto ospite.
    Ho perso il conto delle centinaia (ma forse si arriva e si supera il migliaio) di persone con le quali ho incrociato un discorso su qualche forum e poi sono spariti nel nulla, letteralmente strafottendosene di conservare almeno un contatto via e-mail privato col sottoscritto! Gente che, sebbene su un forum, ci teneva a essere il primo a dare il buongiorno in tagboard o in una discussione creata apposta, gente che amava incontrarsi nel "Topic dei notturni - Rigorosamente dalle 23 in poi", gente che definiva gli altri utenti una famiglia...! E poi?
    Fino a qualche tempo fa, nemmeno troppo passato, mi sentivo quanto meno tradito da queste persone; ora immagino e comprendo la ragione della loro fuga da Internet: hanno scelto di vivere di più la vita reale, con i suoi problemi, ma anche con le sue emozioni... Gli direi "Bravi", se almeno si fossero degnati di dare un addio a chi aveva dedicato loro del tempo leggendo per mesi o anni quello che raccontavano.

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    1. Ohhh, ecco.
      L'addio. Non c'è, non c'è quasi mai.
      Si sparisce, quindi presuppone che della vita e della gente online te ne fregavi altamente.
      Io invece ho sempre considerato la gente online gente come tutte le altre, infatti intrattengo rapporti al di là del blogging^^

      Moz-

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    2. Anche io considero gli utenti degli esseri viventi, anzi il mio primo approccio è stato molto bello, credevo che funzionasse così sempre e che durasse anche nel tempo!
      Poi invece, da un forum all'altro, notavo delle differenze, spesso ma non sempre dettate dalle figure dello staff... Poi ho iniziato a vedere sparire gente, arrivando anche a preoccuparmi! Era il 2002/2003, gli albori del successo dei forum italiani, non sapevamo che queste "comitive virtuali" di amici erano così fragili, anche se ciascun utente - ma compreso - non risparmiava certo di manifestare il proprio carattere.
      Poi, sparisce tizio che sparisce pure caio, mentre anche il moderatore sempronio si dà alla macchia, ci ho fatto l'abitudine, e ho imparato ad adeguarmi.

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    3. Se ne potrebbe quasi stilare una storia, la storia del web.
      Anche io (in internet dal 1999 con connessione mia, ma almeno dal 1997/98 saltuariamente) ho vissuto le tue stesse esperienze... e ti dirò che le cose sono evolute a morte.
      Da farci un post sopra.

      Moz-

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    4. Tra l'altro il mio guest post in attesa di pubblicazioni è pertinente...

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    5. Eheh, appunto te l'ho detto :)

      Moz-

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  24. Mah, io sono in pista da un po' più di sei anni e ancora non sono stufo, forse per pura passione, forse perché i social e i nuovi arrivi in campo informatico non mi hanno mai attirato più di tanto. Penso che il blogging abbia subito il colpo dell'arrivo dei social, fb su tutti, meno impegnativi, più veloci da gestire e basati su tante tante cazzatine veloci e pochi contenuti. Veloce da leggere, facile da commentare, easy. Poi ci sta anche che ogni blogger ha una vita sua, impegni, stanchezze, momenti no, tutto naturale. Ognuno cercherà la sua via, a livello di comunicazione penso che i blog qualcosa da dire ne abbiano ancora, anche perché se cerchi contenuti e stimoli i social lasciano un po' il tempo che trovano...

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    1. Sicuramente i blog sono già morti una volta, nel 2009/10, dopo l'avvento di FB.
      Poi sono risorti, come nuova moda.
      Ora boh, sembravano fossero tornati in pompa magna, e invece sono spariti i vecchi e i nuovi: mia sensazione, eh.
      Però concordo con te: ad oggi rimane la migliore delle piattaforme web dove dire qualcosa che vada un po' oltre le due parole acchiappalike.

      Moz-

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  25. Ciao Miki,
    "ti deve piacer scrivere, devi saper scrivere......scrivere è faticoso e ancor di più scrivere cose sensate."Condivido pienamente queste parole di kermitilrospoe anche il commento di Nik Parisi. Il blog è impegno e fatica, generi in ribasso rispetto alla facilità, spesso banale, dei social.Vorrà dire che chi resta e continua migliorerà la qualià del blogging con contributi significativi e interazione autentica.Una specie di selezione naturale.
    Fata C

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    1. Beh, a vederla così è persino un'ottima prospettiva.
      A me piace la qualità e la selezione naturale, ma mi piace pure una community interconnessa. Ci voglio lavorare su.

      Moz-

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  26. Caro Moz, perdonami se ti ho usato biecamente (beh, insomma, non proprio così biecamente dài!) per buttar fuori un po' di roba che avevo sullo stomaco da un po'... Cioè, intendiamoci, tu non c'entri nulla coi miei malesseri: diciamo che questo tuo scritto, e i successivi commenti, mi hanno stimolato parecchio. Ma parecchio proprio!
    Grazie di cuore. Un abbraccio.

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    1. Ho letto tutto stamattina (prestissimo: ma quanto sei mattiniero di domenica???) e tra poco corro a dirti la mia... Thanks :)

      Moz-

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  27. Credo sia capitato a tutti ed è capitato anche a me di trovare all'improvviso blog abbandonati o chiusi, nel mio caso soprattutto persone che avevano problemi di cui parlavano sul proprio blog e che, una volta risolti, sono spariti.
    Ma lo capisco, il blog era uno sfogo, non un lavoro, non un mezzo per farsi leggere e conoscere.
    Io stesso ho capito solo dopo cosa significa avere un blog, o almeno il tipo di blog che ho io: non avere un pubblico esteso o tante visualizzazioni ma conoscere altre persone interessanti, altre realtà.
    Forse è proprio questo che si sta perdendo, la voglio di scoprire davvero come sono fatte le persone, cosa hanno da dire, cosa pensano, quali sono le loro passioni.
    È un po' lo specchio della realtà.
    Io sono felice si essere diventato un Clockers, come si dice anche per gli scout, Semel Clokers Semper Clockers!

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    1. Se il commentodi Fata, poco più su, mi aveva rincuorato... il tuo mi fa tornare al mondo dove viviamo: sempre meno interessato a capire davvero chi si ha di fronte, sempre più veloce.
      Un peccato.
      Possiamo trasformare il blogging nello slowfood del web, il problema è che io amo anche il junkfood: un corpo a corpo interno XD

      Moz-

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  28. Non ti dimenticare che il web è evoluzione, Miki. Il blog non basta più.

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    1. E infatti sto spaziando anche altrove, eh.
      Ma altrove le regole sono diverse, si perde una certa dimensione... Vedremo, perché ora il mio principale diktat sarà riprendermi la mia community (che, viste le reazioni al post, non è morta) e creare qualcosa assieme.

      Moz-

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  29. Spero di non dilungarmi troppo ma è un argomento così interessante e così importante da non poter fare a meno di dire la mia.
    Ho iniziato la mia avventura su blogspot qualche anno fa, con uno spazio troppo tematico per i miei gusti che, a lungo andare, portava più visualizzazioni che interazioni e stava per trasformarsi in un dovere più che un piacere.
    Insomma, quelle cose fatte perché "devi parlare di...", "devi essere all'altezza di...", "Non puoi non cogliere l'attimo e parlare di quell'anteprima prima di altri".
    Così, stufa di notare grandi numeri e grandi community dietro a persone noiose, stufa di un circolo vizioso insensato, ho optato per qualcosa di completamente mio, in base a quel che mi va di parlare sul momento, un po' come se stessi conversando con degli amici.
    Sono felice, felicissima di aver scovato spazi affini, persone VERAMENTE interessanti e non lanciate da sponsor o raccomandazioni.
    Nonostante tutto ciò, purtroppo, si parla sempre meno.
    Spero sempre nel meglio.

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    1. Wao, davvero interessante la tua storia: praticamente fai l'esatto contrario di chi apre un blog (specie oggi) con la chimera di arricchirsi!
      Ora voglio saperne di più... se ti va, raccontami per bene cosa facevi prima :)

      Moz-

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  30. Purtroppo mi sento un poco chiamata in causa :/
    Anche io di recente aggiorno pochissimo il blog e ci sono momenti in cui ipotizzo l'idea di chiuderlo definitivamente (dato che ci sono persone che ancora, a distanza di anni, lo usano "contro di me"), ma non ne ho la forza.
    Anche se non ha un filo logico, non ha moltissimi lettori e non ha una grafica accattivante, il mio spazio è la mia valvola di sfogo dalla quotidianità.
    Purtroppo però è proprio la quotidianità a tenermi lontana dal blog e a prosciugare le idee per un post interessante o, peggio ancora, a non darmi qualche spunto come prima.....
    E forse chissà, è proprio questo il motivo di tanti abbandoni.

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    1. No, giuro che nessuno è direttamente chiamato in causa; la mia era una constatazione... Pure io sono mancato da questo mondo, anzi per meglio dire dai vostri spazi, per otto mesi circa...
      Una cosa non capiscono: usano il blog contro di te? E come?
      Tutti i miei amici, i conoscenti e anche estranei sanno che io sono un blogger... non ho mai lasciato che usassero questo spazio contro di me, se dovesse succedere (non saprei in che modo) penso che li asfalterei^^

      Moz-

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    2. Eh lo usano nel senso che se racconto un aneddoto di venti anni fa riguardante, che ne so, una bambina antipatica conosciuta in un parco, quella o quell'altra persona inizia a prendersela con me sostenendo che sia una rivisitazione del mio odio nei suoi confronti. Oppure se accenno a un qualche parente (come in un post in cui ho parlato del dolore provato dopo la morte di mia nonna), vengo accusata di mettere su pubblica piazza i cazzi miei e della mia famiglia. Altrimenti criticano i temi quali il sesso, le parolacce, il mio rapporto con la dieta ecc...
      Insomma, mi viene meno la libertà di dire quello che penso.
      La cosa tra l'altro tragica è che queste persone sono parenti, mica amici (anzi, a loro piace moltissimo e anche ai loro genitori!)

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    3. Mah... non so davvero che dirti...
      Abbiamo sicuramente blog diversi, è chiaro che tu lo usi più come diario personale e quotidiano ma hai il coraggio di renderlo pubblico.
      E' insomma un filo sottile, su cui giochi... non nego che è difficile come cosa.
      Tu che pensi di fare?

      Moz-

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  31. La penso come Maurizio: il “do ut des” se sei agli inizi come approccio ci sta, è un modo a metà fra il corteggiare e il fare amicizia, ma come imperativo assoluto diventa squallido. Inoltre è spesso sbilenco assai: ci sono persone che stanno sul web solo per nutrire il proprio ego più grosso dell’Everest, e se loro in una settimana fanno sette post (tutti uguali) e tu uno (magari bello, originale e interessante) pretendono inflessibilmente sette commenti in cambio di uno, altrimenti, semplicemente, ti mollano: ovvio che persone così non mi possano interessare. Perché quello che conta, alla fine, sono appunto le persone: quanti lettori e amici meravigliosi ho conosciuto grazie al blog! (A dire il vero anche grazie a Fessobukko, che consideravo futile, dannoso e stupido, e invece, se usato bene…) Poi è ovvio che l’inferiorizzazione tecnoglionita è inarrestabile: moriranno i blog come morirà la Narrativa, ma non penso né domani né dopodomani: c’è ancora tempo per leggere e scrivere tante bellissime cose. Per meno persone? Be’, ti dirò che anche se a volte pure io ho nostalgia dei non lontani anni in cui pubblicavo un nuovo post e dopo mezza giornata mi ritrovavo un centinaio di commenti, la mia posizione, snobistica finché si vuole, sarà sempre: meglio pochi ma buoni!

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    1. Quella che citi è l'estremizzazione del do ut des, una pratica davvero antipatica.
      E' già antipatico che ci sia il corteggiamento che dici, però alla fine può anche essere un modo disinteressato per entrare in una cerchia... Ma addirittura mollare blog se non si viene ricommentati mi sembra assurdo perché significa che non cerchi articoli validi, ma solo una visita in cambio. E non hai capito nulla del blogging!
      Comunque, sì: sempre meglio pochi ma buoni, sono d'accordo, però a me l'idea di community piace... ^^

      Moz-

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  32. Si, anche io ho un po' di nostalgia di tanti bloggers, Molti spariti nel nulla , altri si sono spostati su piattaforme più immediate mentre altri , pochi, che ogni tanto pubblicano qualcosa Io credo che ci sia stata una selezione "naturale" . Blogger ce ne sono e tanti e tanti di nuovi e interessanti , è come la buona musica , te la devi andare a cercare......e poi magari questi signori , non pubblicano, non commentano ma ci leggono, ci hai mai pensato ?

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    1. Sì, che ci leggano ci sta altrimenti nemmeno ti spieghi da dove arrivino quei click. Però a me piace anche "sentire" la gente, confrontarmi con questa, ascoltare i pareri e le esperienze. Certo, non è che pretendo commenti, sia chiaro... ma l'idea di community non mi dispiace affatto!
      Vorrei lavorare in questo senso, fare in modo che ci sia una grande casa... dove ognuno comunque può essere padrone.

      Moz-

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  33. Neanche a farlo apposta entro io in questo mondo che tutti spariscono :D
    No scherzo, comunque in effetti è vero, ma non so spiegare il perché, forse tutto è davvero dovuto al fatto che ormai internet è diventata una giungla e i social hanno cambiato il modo di agire e pensare di tutti...e i blog hanno perso interesse.

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    1. Eheh, tu sei una nuova leva ma... sei sopravvissuto all'estate e il tuo blog in poco tempo è maturato tantissimo, con un piano editoriale sempre più preciso.
      Diciamo che sei stato un'eccezione :)

      Moz-

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  34. Quando hai poche idee il tempo è un conto alla rovescia, poi resta solo chi ci crede ancora. Credo ;-)

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    1. Beh, allora noi siamo ancora qua (eh già :p)

      Moz-

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  35. Sai quante volte penso "su questo devo farci un post" nell'arco, per esempio, della settimana? quasi ogni giorno. Eppure non aggiorno da aprile. Ho cominciato a tralasciare il blogging quando ho cominciato a lavorare. Eppure, anche se con un po' di fatica, l'ho mantenuto per altri due anni circa. Ciò che mi ha lasciata molto perplessa (leggi delusa) è stato leggere un sacco di "ti prego rifai l'Oroscopanza" (o qualche altra rubrica), e io allora pensavo va be', mi metto un paio d'ore o più, perché inventarsi tutte quelle cose non era immediato e poi curavo l'impaginazione, abbinavo le canzoni, lo facevo quasi con ossessione. Quindi succedeva che pubblicavo, condividevo il link su twitter... e poi se ricevevo due commenti DUE era grasso che colava. Eppure, su Twitter c'era scritto che moltissime persone l'avevano visto, quel link, anche probabilmente chi reclamava il mio "ritorno". A darmi ragione, c'erano le statistiche di Blogger. Tante visite dal link del social oramai più amato in the world. Ma quasi nessun commento. Io credo anche che sta cosa del "ti stellino/cuoro, ma il retweet non te lo faccio" si sia un po' estesa al "che carino, ma il commento non te lo lascio". Metto sicuramente in conto che il post possa non essere piaciuto, ma sono sempre più convinta che al giorno d'oggi o sei blogger assiduo o "non vale la pena darti spago". Ammettiamo però anche che, prima dei social, se avevi qualcosa da scrivere, te lo tenevi a mente e quando potevi ci scrivevi il post. Oggi c'è una corsa esasperata nel condividere tutto e subito e farlo con l'applicazione del social è mooolto più facile che usare il browser o l'app della piattaforma di blogging (che siano post o commenti). Quindi non credo sia questione di do ut des, perché da Aprile ad oggi ho continuato a seguire e commentare (anche se non assiduamente) quei pochi che riesco, anche se il mio di blog è oramai chiuso e abbandonato. Infine, ma non ultimo, l'anonimato. Sui social, anche se ti chiami Paolino Paperino, riesco a risalire al tuo profilo e a mandarti un messaggio o bloccarti. Sui blog per avere questa certezza devi limitare i commenti a chi ha un profilo. Io non l'ho fatto e non saprò mai (a parte qualche sospetto) chi mi scrisse offese su un post oramai più di un anno fa. Perché accontentarti di un nick sul blog, quando di chi ti commenta puoi sapere dove abita, dove è stato ultimamente, vedere le foto, ecc? Il blog, per non morire, deve andare pari passo col tuo profilo social. Se te ne accorgi lo fanno tutti (quelli più seguiti). Io vorrei scrivere più post che tweet, ma perché parlare da sola come i pazzi piuttosto che riassumere tutto in 140 caratteri (mestizia) e avere X interazioni in pochi minuti? Dico mestizia perché spesso vorrei dilungarmi e scrivere intere riflessioni, ma...ho già detto tutto.

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    1. Azzo, che analisi spietata, vera, triste ma anche luminosa.
      Hai detto tutto sì, e mica in 140 caratteri! Lo hai detto in un commento che ha focalizzato sul problema: oggi non esiste più il nickname dietro cui nascondersi, la gente vuol vederci. E non è neppure un male, a patto che non si snaturi il resto^^

      Moz-

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    2. ^_^ Ma c'è chi è brutta assai!!!!!!! Brutta e cattiva.

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    3. Ma anche bella e brava :)

      Moz-

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  36. Sai quante volte penso "su questo devo farci un post" nell'arco, per esempio, della settimana? quasi ogni giorno. Eppure non aggiorno da aprile. Ho cominciato a tralasciare il blogging quando ho cominciato a lavorare. Eppure, anche se con un po' di fatica, l'ho mantenuto per altri due anni circa. Ciò che mi ha lasciata molto perplessa (leggi delusa) è stato leggere un sacco di "ti prego rifai l'Oroscopanza" (o qualche altra rubrica), e io allora pensavo va be', mi metto un paio d'ore o più, perché inventarsi tutte quelle cose non era immediato e poi curavo l'impaginazione, abbinavo le canzoni, lo facevo quasi con ossessione. Quindi succedeva che pubblicavo, condividevo il link su twitter... e poi se ricevevo due commenti DUE era grasso che colava. Eppure, su Twitter c'era scritto che moltissime persone l'avevano visto, quel link, anche probabilmente chi reclamava il mio "ritorno". A darmi ragione, c'erano le statistiche di Blogger. Tante visite dal link del social oramai più amato in the world. Ma quasi nessun commento. Io credo anche che sta cosa del "ti stellino/cuoro, ma il retweet non te lo faccio" si sia un po' estesa al "che carino, ma il commento non te lo lascio". Metto sicuramente in conto che il post possa non essere piaciuto, ma sono sempre più convinta che al giorno d'oggi o sei blogger assiduo o "non vale la pena darti spago". Ammettiamo però anche che, prima dei social, se avevi qualcosa da scrivere, te lo tenevi a mente e quando potevi ci scrivevi il post. Oggi c'è una corsa esasperata nel condividere tutto e subito e farlo con l'applicazione del social è mooolto più facile che usare il browser o l'app della piattaforma di blogging (che siano post o commenti). Quindi non credo sia questione di do ut des, perché da Aprile ad oggi ho continuato a seguire e commentare (anche se non assiduamente) quei pochi che riesco, anche se il mio di blog è oramai chiuso e abbandonato. Infine, ma non ultimo, l'anonimato. Sui social, anche se ti chiami Paolino Paperino, riesco a risalire al tuo profilo e a mandarti un messaggio o bloccarti. Sui blog per avere questa certezza devi limitare i commenti a chi ha un profilo. Io non l'ho fatto e non saprò mai (a parte qualche sospetto) chi mi scrisse offese su un post oramai più di un anno fa. Perché accontentarti di un nick sul blog, quando di chi ti commenta puoi sapere dove abita, dove è stato ultimamente, vedere le foto, ecc? Il blog, per non morire, deve andare pari passo col tuo profilo social. Se te ne accorgi lo fanno tutti (quelli più seguiti). Io vorrei scrivere più post che tweet, ma perché parlare da sola come i pazzi piuttosto che riassumere tutto in 140 caratteri (mestizia) e avere X interazioni in pochi minuti? Dico mestizia perché spesso vorrei dilungarmi e scrivere intere riflessioni, ma...ho già detto tutto.

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  37. Boh, io continuo a fare il mio (mettere online un pezzo almeno ogni tre giorni) e di questa situazione non mi ero minimamente reso conto! :D

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    1. Vuol dire che hai una cerchia fidatissima , una community che hai saputo costruirti e tenerti^^

      Moz-

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  38. Il mio blog è nato grazie ad Instagram nel senso che mi è venuta l'ispirazione leggendo blog altrui. E devo dire grazie ai social e alle persone che mi seguono se oggi sono ancora così attiva, perchè leggono, commentano!😊 Il blog deve essere prima di tutto un passatempo piacevole ma deve essere portato avanti con costanza nonostante tutti gli impegni possibili secondo me, ci devi credere fino in fondo a questo progetto.😊 A presto!👋

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    1. Vero, sicuramente è un progetto che non si presenta semplice... o meglio, forse lo si pensa tale, ma poi la realtà si dimostra ben diversa!! Diverse volte ho visto blogger volenterosi, almeno all'inizio, poi naufragare... :)

      Moz-

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  39. Davvero ti pare tutto cambiato da sei mesi a questa parte? A me non pare. O meglio: quello che hai notato adesso è in realtà sempre accaduto.
    Da quanto sono entrato a far parte di questo mondo (poco più di cinque anni, un battito di ciglia in confronto al Mozoclock), ho visto arrivare a sparire centinaia di persone. Un giorno di sicuro saluterò tutti e me ne andrò anch'io, ma solo perché mi sarà venuta voglia di esprimermi in altra forma.
    Leggo che in generale si tende a paragonare il mondo del blogging con quello dei social. Non vedo corretto fare un confronto tra le due piattaforme, proprio perché sono mondi diametralmente diversi. Senza voler apparire come quello che vuole a tutti costi nobilitare il blogging, direi che quest'ultimo è una forma di espressione molto più vicino all'arte, alla musica, alla letteratura. Occorre impegno e dedizione, ma non necessariamente costante, perché i tempi sono diversi da quelli della vita di tutti i giorni. Sarebbe assurdo chiedere a un blogger di pubblicare tutti i giorni. Non è quello il suo mestiere. Eppure non sono pochi quelli che ancora confondono il canale blog con quello social e, probabilmente, è proprio a causa di questo errore di valutazione che tanti blog aprono e chiudono nel giro di uno starnuto.

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    1. Ehi ehi ehi, io pubblico (oddio... diciamo che l'intento era quello, prima che sparissi) una volta al giorno, a volte pure di più! XD
      Certo, non ci può essere sempre il super-post, ma la natura del mio blog richiede anche articoli più snelli.
      Vero che social e blog sono mondi diversi, però sai cosa credo? Si sono fusi.
      Il blogging, in ogni caso, resta più nobile, hai ragione^^

      Moz-

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    2. Infatti: quello che non si può fare è "chiedere a un blogger di pubblicare tutti i giorni". Nessuno però vieta a quest'ultimo di farlo volontariamente.

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  40. Nell'era del 'tutto e subito', credo che la lista nera dei blogger sia dovuta in larga parte all'aspettativa che ciascunodi essi aveva. Miki, sappiamo bene quanto un blog abbia bisogno di cure ed attenzioni (oltre che di personalità), che una community va creata con molta fatica e non è detto neppure che nasca. Chi sopravvive è perchè ha già costruito qualcosa o per chi come me, scrive per perpetuare senza volere nulla in cambio.
    Non funziona più così, le nuove generazioni vogliono contare likes in pochi minuti.

    Ex Sally

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    1. Eh, vero. E pensare che noi non abbiamo manco mai contato followers, per dire. Il widget esiste da poco e le visualizzazioni dal 2010.
      Siamo proprio di un'altra generazione web :)

      Moz-

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  41. Sempre presenti dal lontano 2009 e speriamo di rimanere ancora per un bel po ;D

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    1. Ma sì, dai... Che il bello viene adesso, quando le sfide si fanno più difficili^^

      Moz-

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  42. lo penso che il blogging sia un insieme di cose. Personalità, sincerità, creatività e motivazioni sono i punti di forca che ritengo più importanti. Sopratutto è uno specchio della realtà: molti blogger che ho conosciuto si comportano allo stesso modo del loro modo di fare blogging anche nella realtà . Molti blogger che ho conosciuto sono spariti dopo aver capito che la molla che glieli aveva fatti aprire non riceveva riscontro.

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    1. Il riscontro si trova, se vuoi.
      Io non so manco come ci sono arrivato: nel 2006/07 il mio blog era a uso e consumo di 4-5 amici di forum e pochi altri dal vivo.
      Il 99% di questi è sparito (di allora, in pratica, è rimasto solo Sandro che è il grafico) però ne sono arrivati altri... ma non era una cosa cercata, succede da sé. Peccato che qualcuno lasci perché magari vuole tutto e subito...

      Moz-

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  43. Hai ragione, i blog vecchi stanno pian piano scomparendo, ma questo forse è sempre successo... ce ne accorgevamo meno perché fino a 2-3 anni fa ce ne erano costantemente di nuovi a prendere il loro posto. Ora i più giovani preferiscono piattaforme diverse, youtube, instagram, Twitch, piattaforme che io non userei mai che che sicuramente sono più rispondenti ai loro bisogni di immediatezza. La mia piccola consolazione è che la veccha guardia non si arrenderà mai, giusto? ;)

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    1. Giusto.
      Io, per lo meno, non mi arrendo. Come vedi, anche quando il lavoro mi ha portato via, ho cercato di continuare... Forse noi della vecchia guarda abbiamo questo, rispetto ai novellini: non ci arrendiamo subito :)

      Moz-

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  44. Ciao Moz. Anch'io ho notato che i blog sono sempre meno. Alcuni che seguivo sono scomparsi e oggi sembra che tutto si possa risolvere con una foto su Instagram, senza pensare a Snapchat, dove già di principio le cose scompaiono senza lasciare traccia. Io, come sai, ho questo blog Lettore di Provincia e, a volte, sparisco per qualche tempo in attesa di trovare idee che mi sembrino valide per un post. Tuttavia, non credo che potrei mai chiuderlo. Ormai è parte di me 😀

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    1. Vero: Snapchat è fatto per durare pochissimo.
      E noi qui invece vogliamo scrivere e produrre cose che restino.
      In che direzione va davvero il mondo del web?
      Io so che, esattamente come te, non potrò mai chiudere il blog :)

      Moz-

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  45. Mi sa che purtroppo è così. La Golden Age del blogging è terminata.
    Però i migliori resistono. O almeno ci provano... ;)

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  46. Hai proprio ragione, caro Miki! Per stare sul blog ci vuole tempo e tanta passione. Se posti qualcosa tanto per dire che stai su internet è perfettamente inutile. Non sempre hai abbastanza tempo per essere presente, ma il blog è soprattutto condivisione e i contatti che hai con tanta gente, anche se virtuali, devono sottendere un sentimento vero che ti fa sentire vicino a tutti. Un caro saluto

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    1. E infatti è questo quel che voglio dal blog.
      Postare tanto per dire, forse, appartiene ai social. Chissà...

      Moz-

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  47. Ciao Moz
    io credo che alla fine anche i Blog siano vittime della velocità che ci perseguita per tutta la giornata... molto più facile scrivere due righe sui Social, alla fine gestire un blog vuol dire dedicare anche del tempo e ora il tempo sembra che la gente non lo abbia più o meglio sia proprio il tempo a possederci
    un saluto

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    1. Ecco: perché ora non lo abbiamo più?
      Che cosa è successo?
      E tutto ciò è peggiorato proprio mentre ero assente??

      Moz-

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  48. Vero, constato anch'io una generale dipartita di vari blog. Giovani, soprattutto. Credo che chi apre un blog si aspetti una reazione più o meno simile ai consensi quasi immediati che si ottengono, in termini di like o cuoricini, dai social. Magari convinti che ciò che si ha da dire valga ben più di una foto con una generosa scollatura o uno stato strappalacrime. E in effetti può essere così, soltanto che lo sforzo richiesto dalla lettura di un articolo non è paragonabile all'approccio immediato di un'immagine o di una frase ad effetto. I mancati consenti demoralizzano e la voglia di scrivere, disattesa dalle poche visite e interazioni, scema. E ai novelli Manzoni tocca cercare un'altra opportunità. Sono convinto che tutto ciò che vale richieda un certo sforzo: nel caso di un blog sia crearlo e mantenerlo attivo, stimolante, interessante... sia seguirlo da parte dei lettori. E chi ha più pazienza oggi di attendere risultati a lungo termine?
    Concludo: alla fin fine vige sempre la vecchia e buona "selezione della specie" ;-)

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    1. ...che poi è la cosa che avete citato più di tutte. Pochi ma buoni, i sopravvissuti.
      Però io vorrei almeno provarci, a vedere come coniugare le due realtà. Slow e fast, parlo di velocità, perché la qualità può stare anche nel mondo più veloce...
      Qualcosa mi verrà in mente^^

      Moz-

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    2. Miki arriva a questo tuo post attraverso twitter, capirai quindi che fanno oggi i social. Ormai tutto si va a restingere a questo. Per ora i blog non sono ancora spariti (come invece sta succedendo mano mano con i forums) ma vedrai che anche loro scompariranno in tre o quattro anni chissà. Tutto verrà inglobato su quei 4-5 social network che ingloberanno ogni nostro dato sul web.

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    3. Ma noi possiamo fare in modo che non sia così!
      Ok, non possiamo opporci al cambiamento, ma possiamo cercare di portare il lato slow del blog anche quando questo sarà inglobato dai social!^^

      Moz-

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  49. Ti dirò, le cose sono molto cambiate negli ultimi due anni. Sarà colpa dei social, innanzitutto Twitter e Instagram, forse. Quello che penso io è che andiamo sempre più di fretta. Mentre un blog ha bisogno di attenzione e di tempo. Ci vuole cura e rispetto per chi ti legge e commenta. E questo non corre di pari passo con la frenesia di questi ultimi tempi. Ed è il motivo per cui gli ultimi nati sono capitolati presto. Non si ha tempo e voglia e quello che sembra un passatempo in realtà non lo è. Si fa presto allora a chiudere e passare ad un nuovo svago. Resiste chi ha ancora da dire e ha voglia di confronto. Che non sia circoscritto a 140 caratteri e ad una foto.
    Per quel che mi riguarda, ho rallentato. Ma mantengo cura e rispetto. Ho rallentato perché scrivo quando mi va veramente e quando ho voglia di farlo. Sulla linea dell'onestà e della sincerità. Recuperando tempo per me. Il tempo è fondamentale.
    Un abbraccio ragazzo!

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    1. Ciao Mariella, è vero quel che dici.
      E il tuo commento, dunque, assieme alle altre preziose testimonianze ricevute (oh, siete stati tantissimi, grazie!!) mi fa capire che evidentemente mi sono assentato proprio in un momento centrale di grande cambiamento del web!^^

      Moz-

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  50. Mozzino amore, la realtà è che siamo rimasti in pochi pochi... uno zoccolo duro di povere anime che ancora crede che al di là dello schermo ci sia qualcosa di più, una persona che racconta di se e del proprio io...
    effettivamente, come scriveva nel commento Pier, se si da un servizio è più facile che i commenti fiocchino e le visualizzazioni siano copiose...
    il mio grosso problema è che io non sono utile proprio per niente, io scrivo alla cazzo... sono come i panda... destinata all'estinzione Mozzino!

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    1. Magari sei utile in altri versi, tipo a me strappi un sorriso.
      Ok, ci estingueremo, ma lo avremo fatto con onestà, non trovi?^^

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    2. Bene così, allora :)

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  51. Estinguermi? Mai e poi mai!!!
    Dovrete strappare il mouse dalla fredda mano del mio cadavere!

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    1. Eheh, allora siamo in due col blog a vita!
      Benvenuto a bordo^^

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  52. Scopro questo blog grazie a OTIUM di Ferruccio Gianola, che trovo sulla pagina FB ADOTTA 1 BLOGGER. SAoddisfatto di entrambe le soperte.
    Nella fattispiecie, mi opiacciono i post fatti di domande e di dubbi, come questo.
    Io sono entrato nella blogsfera tre anni fa, dopo molti ripensamenti e rimuginamenti, sull'onda dell'esempio di una mia cara ammica blogger, molto attiva, che mi ha incoraggiato.
    Sono soddisfatto della mia scelta, anche se in tre anni il blog ha attraversato non pochi alti e bassi, periodi di chiari di kluna, difficoltà nei contenuti. Tutte cose riflesso della mia vita. Ma son contento di essere ancora blogger, e soddisfatto di quel che sto provando a fare - ok, non sempre, ma mi ci impegno :)

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    1. Beh, caro Giovanni... direi che l'impegno è tutto ed è questo che la gente nota. Una sorta di serietà di fondo, quella che -ho riscontrato- manca forse nei blog(ger) spariti o latitanti.
      Ah, benvenuto a bordo^^

      Moz-

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  53. Fra i newblogger non citi gli over 40 che hanno vissuto gli splendidi Ottanta senza il disturbo delle tecnologie virtuali, che hanno praticato un po' di forum ma solo negli ultimi anni, che amano scrivere e comunicare ma senza fare del blogging una sorta di ossessione o una cifra di riconoscimento.
    Insomma, eccomi! :-)

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    1. Beh, con qualche anno in meno... ma siamo in due XD

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  54. Io sono una di quelle che si è fermata.... riprenderò ma mi sembrava di essere arrivata ad un punto morto e quindi ho deciso di mettere una pausa al blog e scrivere solo quando davvero ho qualcosa da dire... non credo che il blogging sia morto , ma forse è diventato un po' inflazionato... non so ... io ho smesso perché mi sto dedicando ad una cosa più grande di me ma che , se riuscirò a portare in fondo metterò anche sul blog....certo è che se davvero volessi potrei continuare a scrivere anche sul blog è che forse dopo 7 anni mi sono annoiata... non dico che non tornerò , ma forse, lo farò sotto " falso nome " L' avere un blog troppo legato alla mia persona ha limitato molto la mia libertà di scrittura.... Vedremo.... stammi bene MOz... era tanto che non passavo ma hai tirato fuori un argomento che sentivo parecchio vicino e ho voluto lasciare un cenno!

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    1. Contentissimo di questo tuo messaggio, cara Silvia! :)
      Diciamo che forse sei nella crisi del settimo anno, no? :p
      A parte gli scherzi, in bocca al lupo per questo tuo grande progetto e... spero di rivederti presto, anche sotto mentite spoglie :)

      Moz-

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  55. E' dall'inizio del 2016 che vedo (citando gli "X-Men") questa "Decimazione".
    Me ne sono accorto dai post dei blogger che hanno mollato o di quelli che se ne stanno stufando.
    I peggiori sono quelli che ti danno la colpa di non averli valutati... Io mi farei due domande prima di puntare dita, ma vabbhè.
    Penso che hai detto bene, il vecchio modo di fare il blogger sta cambiando. Si punta ai video (che non sono male per carità, ma quello è un altro mondo), si punta al guadagno...
    Siamo in pochi che scrivono solo per divertimento.
    Poi stiamo pure invecchiando, tra lavoro e le "cose d'adulti" pure noi abbiamo meno tempo.
    Io mi sono ripromesso una cosa: di andare sempre avanti, anche a costo di rimanere solo sul mio blog. Di fondo, dopo 10 anni credo che qualcosa di buono l'abbia lasciata sulla rete...
    Anzi: per meglio dire "che l'abbiamo lasciata". Potremmo fare un lungo elenco dei blogger che ancora ci credono, che personalmente ancora mi danno carica :)

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    1. Non ho capito la questione del non aver valutato blog o blogger...!
      Sì, il 2016 ha decimato tutti, sia grandi nomi sia blogger (alcuni non sopravvissuti alla scorsa estate).
      Dai, questa lista la possiamo fare davvero, eh! Anche io penso di andare sempre avanti^^

      Moz-

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  56. Quindi come concludere? E' un periodo così... Noi andiamo avanti, poi vediamo che succede.

    Però certo Google potrebbe anche puntare un pochino di più su Blogger, caspita

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    1. Eh, davvero! Non so come funzioni, però ormai siamo proprio figli di un dio minore! :)

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  57. purtroppo sì, è un periodo un po' così, e la colpa credo sia soprattutto dei social network...si scrive poco, e se si scrive sono solo i post piccini piccini di fb o i tweet da 140caratteri che devono condensare tutto in poco... i blog sono "prodotto di nicchia"...li legge chi vuole informarsi, andare a fondo sulle cose... a tanti non piace, ma è la moda...speriamo cambi :(

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    1. Cambierà, perché il resto è praticamente fuffa^^

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