[SERIE TV] Twin Peaks, 30 anni fa iniziò il mistero che ancora ci avvolge


Sarete certo al corrente che c'è un'invenzione chiamata televisione, e che su questa invenzione ci sono le serie.
In televisione, il modo per scegliere una serie è che fanno un episodio, l'episodio chiamato "pilota".
Poi l'8 aprile 1990 mostrano quell'episodio alla gente e decidono se vogliono fare altri episodi. Alcuni vengono scelti e diventano programmi televisivi e invece altri no, e diventano niente.
Twin Peaks non è diventato niente, non è diventato una serie, ma è diventato leggenda.
Trent'anni fa.



La sera dell'8 aprile 1990, alle 21.00, l'America si ferma per seguire il nuovo show della rete ABC.
È come una soap opera, piena di intrecci e intrallazzi, di quelle tipo Dallas.
È anche una sorta di teen drama, con scuola e amori, di quelli tipo Beverly Hills, 90210.
Ma in realtà non è niente di tutto questo, o forse questo è solo la scatola che contiene in eguali dosi sogni e incubi.
E il mistero, semplice e nudo, nella sua brutalità: who killed Laura Palmer?
Una domanda che ancora oggi potrebbe non trovare la risposta più adatta, paradossalmente.
Perché sì, sono esattamente trent'anni che il mistero ci avvolge, nella plastica.



La plastica dell'involucro in cui era stato adagiato il cadavere di Laura.
La plastica che -in quanto tale- significa finzione, materia "altra", aliena rispetto al mondo.
Twin Peaks era questo, è questo, una realtà soapoperistica che irrompe nei sogni e si fa vera; una realtà teendramistica che irrompe negli incubi e si fa mito.



Se ne potrebbe parlare all'infinito, di Twin Peaks.
Anche io ho probabilmente già detto tutto e il suo contrario, dove contrario stavolta non ha un senso negativo. Non oh esrof enoigar?
Vi ho svelato come finisce (QUI), ho investigato su parte dell'esoterismo/simbolismo presente nell'opera (QUI), vi ho persino raccontato il senso della terza stagione (QUI) e le scene più spaventose delle prime due (QUI).



Il bello è che ancora molto potrà essere detto, di inedito e non, perché il mondo di Twin Peaks è un mondo in continua espansione.
Certo è da porre l'accento su quanto andò in onda quell'8 aprile. Il pilot, Passaggio a Nord-Ovest, non poteva che stregare tutti.
Laura trovata morta, l'agente speciale Dale Cooper che arriva a indagare, Ronette Pulaski che vaga sui binari in stato di shock.
E gli alberi, i boschi, la sigla con la segheria e la cascata.



Coniglietti di cioccolato, diari segreti, amanti e amici.
Droga, prostituzione, videotape e picnic.
Torte e caffè, alberghi, roadhouse e diner.
Un senso di diverso, quando l'orrore o il grottesco nemmeno ancora irrompevano ufficialmente nella serie, ma erano lì, già lì a guardarci convergenti.
E il pubblico lo sapeva, sapeva che non era Dallas o Beverly Hills, 90210.
Sapeva che si sarebbe trovato di fronte a qualcosa -splendidamente scritto e costruito da David Lynch e Mark Frost- che sarebbe andato oltre.



E lo sapeva anche la critica, che accolse Twin Peaks in un modo inequivocabile: dopo questo 8 aprile, dicevano, la televisione non sarà più la stessa.
E sebbene i produttori avevano le loro perplessità, nel maneggiare un prodotto che era film d'autore ma anche telenovela, adulto e diretto come niente altro in tv, quella frase era vera.
Twin Peaks spartiacque. Twin Peaks confine assoluto.
La tv non sarebbe mai più stata uguale.
Tanto che, ancora oggi, tutti prendono qualcosa da Twin Peaks.
Che però rimane unico.
E come un fuoco eterno, cammina ancora con noi.

Questo è un piccolo omaggio che Marco Margiotta di Medicina e Anni 80 ha voluto fare a Twin Peaks, coinvolgendomi. E così, dalla Loggia Nera alla Loggia Bianca, abbiamo celebrato il trentennale della serie.
Buona visione:




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60 commenti:

  1. Iniziare la giornata con un post così su una serie epica è il massimo.
    Ho sempre pensato che la grandezza di Twin Peaks risieda nel coraggio di Lynch di mostrare agli americani e al mondo intero la differenza tra la vita idealizzata sugli schermi televisivi e la vita reale, brutale che c'è fuori dagli schermi. Twin Peaks è diventata mito nell'istante in cui gli spettatori si sono svegliati dal sogno per piombare nell'incubo. Il simbolo di questo processo, per me, è Laura Palmer che fa da vittima ma che contemporaneamente si scopre essere molto diversa da quell'innocente e pura ragazza che tutti ci aspettavamo.
    E' proprio vero: da quell'8 aprile del 1990 il fuoco cammina con noi.
    Grande post!

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    1. E il bello è che l'ha(nno) fatto proprio attraverso un genere televisivo popolare, scardinando i concetti di soap opera!
      Laura è sicuramente il simbolo di questo, una vittima sacrificale necessaria.
      Thanks :)

      Moz-

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    2. E' geniale anche usare il risultato della società per criticare la società stessa. La società produce fiction quando maschera la realtà per farla apparire più bella così utilizzando la fiction per raccontare questa cosa si assurge al mito. Lynch è un fenomeno da questo punto di vista.

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    3. Esattamente.
      Niente è vero eppure tutto è reale, perché lo schermo televisivo stavolta ci riflette.

      Moz-

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  2. Sì, Twin Peaks è una serie cult davvero unica e appassionante, solo che ha avuto effetti "collaterali" su alcuni telespettatori, eccitandoli e portandoli in una dimensione parallela in cui forze metafisiche hanno manipolato mente di Miki e di Marcuzzo. 😳😄

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    1. Ahaha, sicuramente! :)
      Ma io non nego che TP mi abbia segnato clamorosamente...

      Moz-

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  3. Fa sorridere quel titolo "Telenovela horror" (???) Il concetto di serie tv non era ancora ben radicato. Da noi mi sembra che arrivò l'anno dopo, ora con internet sarebbe improponibile una cosa del genere: il bello di Twin Peaks è che non si sapeva assolutamente cosa sarebbe accaduto (oltre all'assassino di Laura Palmer, ovviamente!)

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    1. Eheh, fa sorridere ma non è così lontano dalla realtà, perché Lynch e Frost crearono proprio una serie come fosse una soap.
      Solo che inserirono l'orrore e il grottesco nelle trame thriller, e l'assurdo e il brillante nelle trame a intreccio (tipico è il modo in cui trattano la questione della paternità di uno dei poliziotti: dove le soap ci avrebbero ricamato drammi, tragedie e colpi di scena, qui diventa una sorta di parodia comica della questione).
      Hanno scardinato la televisione, per rifarla da zero^^

      Moz-

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  4. L'ho seguita tutta negli anni 90, ma l'ultima ripresa recente non sono riuscito a finirla. Ho perso qualcosa di importante? È il caso di completarla?

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    1. Beh, direi di sì! Va vista in questo modo:
      st.1
      st.2
      film Fuoco Cammina con Me
      Missing Pieces del film
      st.3

      Moz-

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  5. Prima li chiamavamo telefilm, poi è arrivato Twin Peaks cambiando tutto per sempre, e per una volta non è una frase fatta, esiste davvero un prima e un dopo Twin Peaks. Cheers!

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    1. Vero, e secondo me Lynch e Frost lo sapevano bene come sarebbe andata, e dove si sarebbe andati... :)

      Moz-

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  6. Come poteva diventare "niente" un'opera di Lynch? Impossibile.

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    1. Eheh la mia intro è una citazione a Pulp Fiction^^
      Comunque sì, impossibile che potesse diventare niente, perché aveva già tutto!^^

      Moz-

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  7. Hai detto bene, una leggenda, non una serie.
    Ma a distanza di anni dal seguito..forse era meglio lasciare il mito fermo a Fuoco cammina con me?
    Non era già tutto perfetto così?

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    1. Sì e no, mi spiego.
      Poteva terminare anche con la seconda stagione.
      O col film.
      O coi Missing Pieces.
      O con la terza serie.
      Perché è sempre un cerchio.
      Ma siccome già nel 1991, se non avessero chiuso, sarebbero andati avanti, era giusto proseguire.
      E anche come film: Fuoco cammina con me doveva essere solo il primo di una serie cinematografica (3-5 pellicole)... quindi è giusto aver ripreso il mito, dopo gli anni che furono già annunciati all'interno della serie stessa :)

      Moz-

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  8. Semplicemente... skaeP niwT onnaelpmoc nouB...

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  9. mi credi se ti dico che all'epoca vidi solo la prima puntata? non mi convinse, o meglio non mi prese. boh, chissà perchè.....

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    1. Ci sta, non tutte le cose possono essere universali, ed è giusto così^^

      Moz-

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    2. Anche un mio amico, appassionato peraltro del genere, ha sempre trovato Twin Peaks lento e non è mai riuscito a finire una puntata quando gli capita a caso facendo zapping (roba che io rischierei di iniziare da lì a rivedermelo!). Come si fa a dare ritmo a una trama che va appunto dipanata e metabolizzata?

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    3. Eh, ha il ritmo giusto, un ritmo tutto suo... È anche quello parte integrante della serie, del mood bizzarro e avvolgente.
      È, diciamo, uno degli ingredienti.

      Moz-

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  10. Leggendo il tuo post e avendo letto anche i tuoi precedenti e i tanti commenti competenti, credo di essermi perso qualche cosa,perché penso di essere l'unico a non aver seguito le vicende di Laura Palmer.
    Ciao Moz, fulvio

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    1. Guarda, posso dirti che di certo ti sei perso la madre di tutte le serie tv moderne, ma sei sempre in tempo per recuperare! :)
      Vedrai, ti accorgerai che qualsiasi altra cosa dal 1990 in poi ha preso spunto da Twin Peaks, per stile, omaggi o citazioni (anche divertenti)^^

      Moz-

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  11. No non sei l’unico Fulvio e considero Mullholand drive pure una cagata di film ma probabilmente appartengo a quella generazione che ricorda Twin Peaks solo per la canzone remixata che mettevano in discoteca.
    Scusa Moz magari se uscirà in dvd un concentrato delle puntate sotto forma di film potrei pure darci una chance per capire che megaroba mi son perso o non ho capito.
    Massimo rispetto naturalmente per chi lo considera un capolavoro.
    Ciao

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    1. Max, purtroppo è impossibile "condensare" Twin Peaks...
      Io posso solo darti un consiglio: guarda la primissima puntata.
      Però se già non ami Mulholland Drive ti direi di lasciar perdere, perché comunque, bene o male, specie poi nella stagione del 2017, il genere è quello...

      Moz-

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    2. Se condensi Twin Peaks devi per forza di cose tagliare fuori molte vicende e personaggi, a quel punto non è più Twin Peaks ma un qualunque thriller poliziesco con elementi soprannaturali.

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    3. Esattamente.
      Non ne vale la pena. Anche perché se interessa solo il "chi ha ucciso Laura" basta vedersi una puntata qualsiasi di Don Matteo a questo punto 🤓👍

      Moz-

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  12. Peccato che avessi solo 8 anni, altrimenti penso che l'avrei vista ;)

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    1. Eh il bello è che pure io avevo otto anni quando è arrivata in Italia... e la vidi! Ma di questo ne parleremo tra qualche mese 🤓🤣🔥

      Moz-

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  13. E pensare che da piccolino (avevo 11 anni quando approdò in Italia) avrei voluto vederla a tutti i costi, ma per un motivo o un altro non riuscii (bei tempi quelli in cui ti perdevi "una puntata" e... amen!). A distanza di anni credo sia stata però una fortuna, perché per quanto quell'11enne si atteggiasse, non penso proprio che sarebbe stato in grado di capire Lynch. Lynch che, e quel bambino nemmeno sapeva chi fosse, perché conosceva soltanto la musica e il titolo di quella sua "Telenovela Horror" (ma dai!), in seguito sarebbe diventato uno dei suoi registi preferiti.

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    1. Sai, io la vidi a 8 anni, e ovviamente non capii tantissime cose, anche della stessa trama.
      Ma... Twin Peaks mi ha colpito, mi ha steso, mi ha arricchito. Già da allora. E Lynch, anche per me, è uno dei miei registi preferiti^^

      Moz-

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  14. Denis: tra l'altro il primo episodio fu girato da Lynch se non ricordo male nello stato di Washington e per i restanti cambiarono location, serie ottima e Fuoco cammina con me rimane uno dei migliori film degli anni '90, tra l'altro due attori comparivano come cattivi nella Casa Nera di Craven.
    Si può dire che Velluto Blu presenta gia molti elementi din Twin Peaks

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    1. Esatto, Velluto Blu è l'inizio di quei racconti da small-town nella provincia americana, dove tutto sembra perfetto e invece no.
      Ma il cinema di Lynch è un unico quadro.
      Vero quel che dici, poi alcune location si spostarono in California^^

      Moz-

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  15. Una serie leggendaria, che non morirà mai.

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    1. Vero. Anzi, più va avanti, più è meglio^^

      Moz-

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  16. Mai visto Twin peaks, ricordo solo che lo si citava quando passava un'Alfa Romeo con il motore Twin spark!!

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    1. Questa mi giunge nuova... io al massimo dicevo Twin Speck.

      Moz-

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  17. Twin Peaks ha cambiato la storia della televisione.
    Sereno pomeriggio.

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  18. L'ho trovata molto interessante ma totalmente nonsense, e non l'ho ancora finita. Ma mi prometto di rimediare. Se poi non ci capirò niente darò un'occhiata alla tua spiegazione. Un abbraccio

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    1. No, non è nonsense, diciamo che ha tanti sensi non convenzionali^^
      Buona continuazione, poi fammi sapere!

      Moz-

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  19. Beh, ma magari non ti sei confusa: nel 2017 Twin Peaks è tornato in onda con una nuova serie^^
    Comunque, chissà... magari proprio Twin Peaks potrebbe stregarti :)

    Moz-

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  20. Twin Peaks, che non può che essere la mia serie tv preferita, è un po' come il covid-19 di questi tempi... segnò un'epoca spaventandoci, facendo esplodere la psicosi sull'assassino di Laura Palmer (che nel 2017 abbiamo capito, sostanzialmente, non esistere veramente) e rendendoci tutti pi insicuri. Avevamo perduto per sempre la comfort zone delle serie tv/soap, che ci massaggiavano la mente e la pancia per farci guardare e vivere storie semplici, con pochi piani dimensionali, e soprattutto rassicuranti; ecco, Lynch con Twin Peaks ha lanciato un ordigno nucleare su questa melassa di tranquillità, e da allora le serie tv non furono più la stesse. Oramai, per utilizzare un termine epidemiologico, era avvenuto lo "spillover", ovvero quel salto di specie che porta un microorganismo animale ad infettare un uomo... accadde la stessa cosa dall'idea scimmiesca (non a caso) di Lynch, un solo uomo infetto dal germe della follia e dell'onirico trascendentale che nel 1990 ha avuto il potere di erigere un "prima" e un "dopo".

    David Lynch è uno stato mentale, e tutte le sue opere lo sono, e se non si ha lo stato mentale "David Lynch", è difficile entrare in quelle frequenze ma da quando c'è Twin Peaks c'è un'interferenza elettrica nell'aria che non s'è mai fermata. :) Ci ritroveremo ancora qui per il cinquantesimo di questa serie. ;)

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    1. Beh, io condivido ma devo anche dire che essendo tutto doppio, gemello e duplice, bisogna riconoscere a Mark Frost il suo ruolo, che pesa esattamente come quello di Lynch^^

      Moz-

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  21. Quì mi colpisci al cuore!Ho letteralmente adorato questa serie,intrigante shoccante e paurosa ,perchè tutt'ora per me non c'è niente di più spaventoso di Bob.Avevo 13 anni quandò uscì,mi ricordo tutto benissimo.Poi mi sono comprata cd della colonna sonora collezione di dvd e ai tempi persino il cuore spezzato in regalo in una rivista tipoCioè.Non perderà mai il suo fascino.

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    1. Ammazza, ma quindi eri proprio una fan sfegatata, addirittura la catenella col cuore spezzato^^
      Grande!

      Moz-

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    2. Si si mi ha veramente stregato questa serie!

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    3. Lo posso immaginare^^

      Moz-

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  22. Sai che mi hai fatto venire voglia di riguardarmi tutta la serie? Vedi mai, in questi giorni di quarantena... :)

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  23. come potrei mai dimenticarlo, ancora ricordo l’ansia di quei giorni. Però poi alla fine un po’ mi deluse

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    1. Magari puoi provare a rivedere oggi, nel suo insieme (anche film 1992 e serie 2017) 🤩👍

      Miz-

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  24. Rai 3 (prime due stagioni) nel 2003 :)
    Poi, sempre le prime due stagioni, erano costantemente replicate sul satellitare... Comunque dagli un'occhiata!

    Moz-

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  25. Risposte
    1. Assoluta. E il bello è che lo è ancora adesso :)

      Moz-

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  26. Fry J. Apocaloso Sarà Contento!

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  27. Ve le ricordate le citazioni nei Simpsons, una roba stuoenda!!!
    https://www.youtube.com/watch?v=KZpWxKLoFGM
    https://www.youtube.com/watch?v=wLPYcpah2Ls

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    1. Yes, e se ne vuoi altre extra-simpson, ecco qui la lista completa:
      https://mikimoz.blogspot.com/2016/05/omaggi-a-twin-peaks-in-altre-opere.html :)

      Moz-

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