I due film che coprono il quarto arco narrativo (Dream) della saga di Sailor Moon sono arrivati su Netflix, a disposizione del pubblico italiano.
Una storia che vede impegnate le Guerriere Sailor contro un nemico molto particolare, che le costringerà anche a fare i conti con loro stesse, con i loro sogni e con le loro personalità.
Il lato oscuro della Luna Nuova mostra la sua faccia, e la sfida si fa rischiosa: ecco la recensione (no spoiler!) di Pretty Guardian Sailor Moon Eternal - The Movie!
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Essendo la diretta continuazione del progetto Crystal, questi due film riprendono esattamente da dove si interruppe la serie televisiva (da noi in onda su Rai Gulp), ormai qualche anno fa: dopo aver sconfitto l'ennesimo nemico, Chibiusa e Usagi si sono ritrovate -richiamate da uno scampanìo misterioso- in una sorta di bosco fatato; qui, a sorpresa, hanno incontrato un cavallo alato.
Da questo punto riparte la storia, un arco narrativo completo e definito, che viene raccontata nei due film su Netflix: l'eclissi di sole porta a Tokyo il famigerato Dead Moon Circus, combriccola di fenomeni da baraccone demoniaci, il cui scopo è assorbire l'energia umana al fine di resuscitare la regina Nehellenia.
Ritroviamo i protagonisti di sempre: le guerriere Sailor Moon, Mars, Mercury, Jupiter e Venus; Tuxedo Mask e Chibi Moon; ma anche le guerriere del sistema solare esterno che mancarono del tutto nella controparte animata anni '90.
Infatti, il pregio di Sailor Moon Eternal - The Movie è quello di rifarsi alla storia originale del manga, e proprio questa porzione di trama è quella che nel fumetto di Naoko Takeuchi risultava assolutamente migliore rispetto alla serie animata che ne trassero (Sailor Moon SuperS), troppo chibiusocentrica e che -pur con ottimi spunti anche di ambientazione - accusava un calo generale dopo la grande forza artistica spesa per la stagione precedente (Sailor Moon Super / Infinity, QUI).
Quello che di buono c'era comunque in quella serie, viene espresso qui in tutta la sua forza, regalando al pubblico vicende nuove e imprevedibili, che riescono a rinunciare alla serialità (anche degli scontri coi nemici) per donarci una sequela di eventi che si rincorrono senza sosta.
Il character design assomiglia sempre più a quello della serie storica: una mossa decisamente apprezzabile, un ottimo compromesso per i nostalgici che vede tornare dopo anni l'artista Kazuko Tadano alle prese con la ridefinizione dei personaggi.
La regia di Chiaki Kon rende bene le tavole del manga, con tanto di voci fuori campo rappresentate dalle faccine che irrompono sullo schermo.
C'è molto della serie storica, come già faceva Crystal: trasformazioni e attacchi in primis, ricalcano pedissequamente (dove possibile) le sequenze già amate dai fan.
La CGI tuttavia può rendere fredde certe sequenze: pratica attuale, a cui abituarsi (e ci si abitua); per fortuna fondali e colori, che spesso fanno uso di tinte pastello, riescono a dare un equilibrio non da poco.
Sailor Moon e compagne dovranno affrontare la minaccia di Nehellenia, gelosa regina dell'oscurità; finalmente viene resa giustizia a personaggi come il Quartetto Amazzonico, che nella trama del manga erano molto più di quanto visto nell'anime anni '90.
L'edizione italiana, che nei giorni scorsi è stata segnata da una piccola polemica (ne abbiamo parlato QUI) vede il ritorno del cast di doppiatori attivo sull'opera dal 2016, essendo appunto questi due film la diretta prosecuzione delle vicende dell'ultima serie TV anime.
Ottime la voci di Zirconia e Nehellenia, ottimo anche l'adattamento fedelissimo alla versione giapponese (con tanto di suffissi e particolarità di questo tipo).
Alcuni attacchi e formule sono ripresi dal vecchio adattamento.
I colpi di scena si susseguono, coinvolgendo senza sosta proprio tutti i personaggi della saga (animali inclusi!): non vanno persi pezzi di storia nonostante la scelta di farne due maxi-episodi e non una serie.
La seconda parte è ovviamente più intrigante perché mette in scena tutti i pezzi sulla scacchiera, soprattutto i più amati; il primo film invece funge da preparazione generale che si concentra soprattutto sulla crescita e sui poteri delle protagoniste principali.
Pretty Guardian Sailor Moon Eternal restituisce la forza di questa saga, che negli anni '90 risultò molto depotenziata nonostante gli ottimi spunti e certe puntate memorabili.
Senso di inadeguatezza, complesso di Elettra, sogni meravigliosi, favolosi regni incantati e incubi quotidiani dell'età: tutto perfettamente in linea col simbolismo/esoterismo presente nell'opera (vedi QUI), rappresentano il senso stesso di questa storia, la sua morale.
Dedicato a chi ricorda solo la quarta stagione dell'anime storico: qui scoprirà una trama completamente diversa pur basata sugli stessi fatti e sugli stessi personaggi; non per niente è davvero la parte di storia che più si discosta dall'adattamento animato precedente.
Un'occasione speciale per riaccendere il mito di Sailor Moon presso tutti i fan dell'animazione giapponese.
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Rimpiango amaramente di non aver ancora visto Crystal :(
RispondiEliminaPensa un po' caro Moz, vidi i primi episodi di Crystal quando uscii nell'estate 2014 sulla piattaforma giapponese NicoNico che forse non esiste neanche più...
All'epoca avevo la connessione con ancora problemi di buffering... Problema oggi risolto :)
C'era anche la defunta PopCorn Tv...
Con tutto quello che ho in lista se ne parla nel 2022.
Stile grafico meraviglioso **
Quanto sono belle in questa nuova versione Bunny, Ami, Makoto, Minako, Rei? Si vede la mano di Kazuko Tadano :)
Michiru sempre la best girl^^
Invece io Crystal l'ho visto e ti posso assicurare (se amavi alla follia la serie storica) che nonostante gli splendidi disegni e la trama fedele al manga tutto il resto, a partire dalla colonna sonora, è davvero mediocre... noia assoluta, anche nella terza serie che doveva essere la migliore, ma nella versione Crystal mi ha fatto letteralmente addormentare sul divano...
EliminaAllora, rispondo a entrambi:
EliminaCrystal si rifà al manga, quindi la trama è quella del fumetto della Takeuchi.
A me non dispiace, amo il manga anche se per me la vetta in assoluto è la terza stagione dell'anime storico (che è poi una delle vette dell'animazione giapponese, per arte regia ecc).
Nei manga adoro il secondo e quarto arco narrativo.
Vero però che Crystal, tranne nelle migliorie tecniche della terza stagione (Infinity), può risultare mediocre... perché non c'è la cura dell'epoca, la GCI appare fredda e la musica assente.
Si vede che non è il nostro Sailor Moon.
I film su Netflix da oggi, anche grazie al ritorno della Tadano, aiutano molto... insomma, sembra una versione moderna dell'anime storico.
Moz-
Mi incuriosisce, ma Crystal mi ha deluso talmente tanto che ho il terrore nel guardare questi film e scoprire come riescono a rendere noiosa anche questa parte del manga.
RispondiEliminaAllora, sostanzialmente il problema è che si rifanno al manga, che ha altri ritmi.
EliminaQui ti posso dire: primo film si basa sull'introduzione, sugli attacchi e rinnovati poteri di Mercury, Mars, Jupiter e Venus, con anche Moon e Chibi che inizialmente vengono colpite; il secondo film è un grande episodio finale, corposo e lungo, senza troppi "episodi"^^
Moz-
Secondo me in origine era stata pensata come una serie ma poi l'insuccesso parziale delle altre serie Crystal ha convito gli autori a farne un film cercando di richiamare il più possibile l'anime storico pur restando fedeli al manga. Il manga di Sailor lo conosco e mi piace, è questo adattamento anime freddo che non mi ha colpito. Quando rivedo la serie storica resto ancora intrigato da ogni episodio dal più stupido al più drammatico, anche le musiche stupende e il doppiaggio italiano sentito e partecipe aiutano molto.
EliminaSì, infatti la serie storica era molto avvolgente.
EliminaOvviamente essendo episodica e reiterata nello schema, permetteva una lunga presenza e quindi una grande complicità con lo spettatore, che si affezionava a tutto (musiche incluse).
Non so perché hanno scelto due film, è anche vero che Dream è la saga (assieme a Stars) che può essere fatta sottoforma di film.
Moz-
Tra l'altro non ho mai compreso perchè negli anni 90 Dream è stato adattato completamente diverso rispetto al manga, perchè con le altre pur con le dovute differenze si erano comunque attenuti alla storia generale. Stars infatti comicia (nel vecchio anime) riprendendo le cose che nell'adattamento di Dream avevano saltato...
EliminaEsatto: il vero Dream è la parte con Nehellenia di Stars.
EliminaPeraltro puntate molto belle.
Ma dell'arco SUPERS a me piacciono molte cose, solo che è veramente depotenziato... peccato per il chibiusocentrismo e un'assenza totale di colpi di scena e cambiamenti: avrei appunto messo la parte delle puntate di Stars, e aggiunto più puntate con le Outer.
Moz-