La Bestia del Gévaudan (in francese: La Bête du Gévaudan) è stata una creatura che terrorizzò la zona dell’attuale Lozère, nell'area centro meridionale della Francia tra il 1764 e il 1767, uccidendo e ferendo centinaia fra persone e animali. Mentre gli attacchi sono stati provati e documentati, non è mai stata definitivamente chiarita la vera natura della bestia.
Un mistero che racconterà per noi l'utente Thor Odinson, a firma di queto guest-post da brivido...
Buona lettura!
Ascoltate, per favore, con l'occhio lacrimante il racconto d´orrore di una bestia terrificante, dall´aspetto tanto empio che mai se ne vide d´uguale. Né più ne vedrete un esempio sotto la luce del sole...
In un orrendo festino, quell´animale crudele, divora fegato e fiele, cuore, testa e intestino. Nelle nottate funeste questo mostro senza pace da temere come la peste solo di sangue si pasce!
(Ballata popolare francese del XVIII secolo sulla Bestia del Gévaudan)
La vicenda ebbe inizio nell'aprile del 1764, quando una ragazza che passeggiava nel bosco fu attaccata da una bestia misteriosa, ma le mucche a cui stava badando allontanarono la bestia.
La giovane donna descrisse la bestia come metà lupo metà tigre, un corpo da vitello, peluria folta e nera, due grandi canini laterali. Non venne creduta a pieno perché la creatura da lei descritta non sembrava un lupo e non si comportava come tale.
Il 30 giugno del 1764 la Bestia fece la sua prima vittima: una ragazzina quattordicenne.
Nei mesi successivi furono decine le vittime, per lo più donne e bambine. Le descrizioni della Bestia cominciarono a farsi molteplici.
Furono in molti ad affermare che la Bestia fosse molto più grande di un lupo, con striature sul corpo ma alcune descrizioni si fecero più fantasiose, per esempio che fosse in grado di alzarsi sulle zampe posteriori e correre su di esse, altri ancora che emettesse una risata satanica ed infine qualcuno sostenne addirittura di averla sentita parlare!
All’epoca, lupi mannari e vampiri facevano ancora parte dell’immaginario comune, per cui subito si diffusero le voci di un demone scatenato sulla Francia.
Ed essendo il Gévaudan un paese all’epoca considerato “eretico” (la zona era a maggioranza protestante contro il resto della Francia cattolica) era il terreno ideale per i queste creature...
C’è da dire che le morti inflitte dalla Bestia apparivano terrificanti, qualcosa mai visto prima e che mai più si sarebbe verificato.
Le vittime erano trovate spesso mutilate, prive della testa o altri arti, in alcuni casi (specie le donne e le bambine) spogliate e private dei seni o degli organi sessuali.
Nessuno pensò di esaminarle per accertarsi se fossero state violentate o meno, certi com’erano che si trattasse di un animale… ma fa pensare. Ci torneremo.
Col moltiplicarsi degli attacchi e dei morti, il re di Francia Luigi XV inviò uno squadrone di ben 56 dragoni, comandati dal capitano Duhamel.
Duhamel avvistò la cosiddetta Bestia più volte, senza mai riuscire a ucciderla.
Le sue trappole con cadaveri di animali e umani intrisi di veleno oltre alle classiche tagliole e buche nascoste si rivelarono del tutto inutili e, nonostante avessero battuto la foresta circondante più e più volte con mute di cani, non riuscirono mai a stanare la creatura.
Re Luigi inviò allora un famoso cacciatore di lupi, il nobile normanno d'Enneval.
Ma non la Bestia, che continuava a scannare pastori. Come lui anche molti altri asserirono più volte di aver ucciso o ferito mortalmente la Bestia, che però puntualmente di lì a poco tornava macabramente a mietere vittime.
Fu anche per questo che fra gli abitanti della regione iniziò a farsi largo l'idea che la Bestia avesse poteri magici, tanto da far nascere la superstizione che essa fosse un demone immortale.
Nel frattempo la Gran Bretagna, rivale storica della Francia, colse l’occasione per deridere irriguardosamente gli sforzi di abbattere la Bestia.
Sui quotidiani di Londra giravano titoli come “un esercito di 120000 soldati francesi da mesi viene tenuto in scacco da un grosso lupo”.
La Germania, meno ostile e più avida, offrì i suoi mercenari ma nessuno riusciva a mettere fine alla scia di sangue e morte.
Inoltre, gli abitanti lamentarono che i soldati non pagavano vitto e alloggio e che rubavano i raccolti. Lo scoraggiamento era enorme: le cacce non davano mai alcun esito e le spese per il mantenimento dei soldati gravavano su una regione già in difficoltà perché, per la paura, nessuno pascolava più il bestiame e i mercati erano deserti.
Allora Luigi XV liquidò anche d'Enneval e inviò Francois Antoine, Gran portatore di Archibugio del Re e massimo rappresentante della Grand Louvetier (un'associazione francese nata nel XIV secolo proprio per eliminare le bestie feroci).
Antoine era accompagnato da suo figlio, da 14 guardiacaccia scelti e da alcune decine di cani.
L'uomo sembrò finalmente farcela ed uccise nel settembre 1765, con una enorme spingarda caricata contemporaneamente con ben 5 cariche (si credeva che la Bestia fosse invulnerabile alle normali fucilate), un colossale lupo che misurava ben 1,40 metri senza la coda e pesava circa 70 kg, quasi il doppio del normale.
Il problema sembrò risolto e Antoine fu colmato di doni -la sola taglia sull'animale era stratosferica, ben 9.400 franchi, pari a 33 anni di lavoro di un salariato agricolo dell'epoca o a oltre 700.000 euro attuali- da Luigi XV, che ritenne chiusa la faccenda.
Ma, dopo alcuni mesi senza attacchi, la misteriosa creatura tornò ad uccidere.
Luigi XV non volle più sentir parlare della questione perché era convinto che la vera Bestia fosse già stata uccisa da François Antoine.
Da quel momento, i giornali non riportarono più le aggressioni che continuavano a verificarsi nel Gévaudan e nel sud dell'Alvernia.
In primavera gli attacchi si moltiplicarono e la popolazione si rese conto che la salvezza, questa volta, non poteva arrivare dal sovrano.
La Bestia, però, non sembrava più coprire un territorio vasto come all'inizio, venendo segnalata solo sui monti Mouchet, Grand e Chauvet, distanti circa 15 chilometri l'uno dall'altro.
Continuò i suoi attacchi per tutto il 1766, ma il suo modus operandi sembrava cambiato: adesso l'animale era meno intraprendente e più attento. Ogni trappola si rivelava vana e ogni battuta di caccia andava a vuoto.
Nel giugno 1767 un certo Jean Chastel, allevatore di cani del luogo, uccise finalmente l'ultima Bestia (dopo non ci furono più attacchi né vittime).
Il corpo del mostro venne analizzato da un chirurgo del luogo, concludendo che si trattava sicuramente di un canide per via della formula dentaria ma che aveva delle zampe e una testa sproporzionatamente grandi, i suoi piedi erano grandi quasi quanto quelli di una tigre e le sue mascelle dovevano esercitare una pressione pari a quella di una iena!
Chastel portò il corpo dell'animale al re sperando in una lauta ricompensa, ma non l'ottenne poiché per Luigi XV l'unica Bestia era stata quella uccisa nel 1765 da Antoine.
Il cadavere dell'animale, malamente imbalsamato e praticamente in decomposizione, per ordine del re fu immediatamente distrutto.
Il totale delle vittime accertato fu di 136 (con almeno 270 attacchi), 14 delle quali decapitate. Ma con ogni probabilità le vittime furono molte di più, forse 150-200, solo che a un certo punto non furono più conteggiate per ordine di Luigi XV, che impose la censura sulla vicenda (anche ai curati, per quanto riguarda gli atti di morte).
Ma che tutti si chiedono è… che cosa diavolo era la Bestia del Gévaudan?
Un lupo o più lupi?
Questa è la prima ipotesi. Ma i lupi normalmente non attaccano l'uomo, a dispetto di quanto si creda sul loro conto. La gente del posto uccideva circa 700 lupi ogni anno per difendere le proprie greggi, quindi tutti sapevano che aspetto aveva un lupo e sapevano difendersi da loro.
Tutti i testimoni erano fermamente convinti che l'animale non fosse un lupo, ma qualcosa che non conoscevano. Per questo fu subito battezzata “la Bestia”.
Né i lupi possono avere striature sul dorso, né spogliano le loro vittime, né decapitano la loro preda, tantomeno strappano i seni alle donne. L’animale ucciso da Antoine sembra effettivamente essere stato un lupo più grosso degli altri. Ma dopo che tale lupo è stato ucciso, le morti non si fermarono affatto...
Un lupo con la rabbia?
Quando un animale ha la rabbia muore entro poche settimane mentre la Bestia ha insanguinato il Gévaudan per tre anni. Impossibile, quindi.
Una iena? Risponde a molte caratteristiche. Sembra un lupo o un cane ma ha la pelliccia striata come una tigre e un aspetto diverso dai soliti lupi e cani. Emette un verso che sembra una risata ed è nota effettivamente per decapitare le sue prede.
E sarebbe stata sicuramente sconosciuta agli abitanti della zona.
I membri della nobiltà francese, inoltre, si dedicavano spesso all'importazione di animali esotici per i loro serragli e sappiamo che le iene furono portate in Francia e nel resto dell’Europa in quel periodo per tale scopo (ci fu addirittura un caso in Italia di una iena scappata da un serraglio divenuta assassina di uomini).
Ma la seconda bestia ad essere uccisa, quella uccisa da Chastel, non aveva abbastanza denti per essere una iena. Questa creatura era, senza dubbio, un canide di qualche tipo, secondo il Notaio del Re, Roch Étienne Marin, l'uomo che eseguì quella che sembra essere un'autopsia straordinariamente accurata. D'altronde, la creatura fu esaminata anche dal conte de Buffon, scienziato e naturalista dell'epoca le cui idee avrebbero avuto una grande influenza addirittura su Charles Darwin.
E de Buffon dichiarò che era un canide, non uno ienide. Inoltre, c’è da tenere conto che una iena non avrebbe mai potuto sopravvivere per tre anni in un aerea dove vivevano centinaia di lupi.
Sono state presi in esame allora altri animali selvatici come leoni, tigri, leopardi e orsi.
Ma in tutti i casi parliamo di animali che sarebbero stati inequivocabilmente troppo diversi da un lupo per essere confusi da cacciatori esperti (ma anche da semplici paesani) e inoltre sarebbero troppo grandi per essere la Bestia.
Alcuni sono caduti addirittura nel fantascientifico, sostenendo che la Bestia fosse un animale preistorico, in particolare l’Andrewsarchus, ovvero un animale che effettivamente sembrava un lupo o un canide ma aveva la testa gigantesca, la taglia di un cavallo e una mandibola tale da frantumare teschi con un morso.
Ma come avrebbe potuto un gigantesco, feroce mammifero carnivoro essere sopravvissuto da un'era preistorica fino al XVIII secolo, senza che nessuno se ne accorgesse?
Però questa è proprio la spiegazione data dalla Bonelli nel fumetto di Martyn Mystère “Il Ritorno della Bestia”.
Alcuni invece hanno proposto una teoria più oscura: anche se la strage terminò con l'uccisione di animali selvatici, è possibile che la Bestia del Gévaudan in qualche modo fosse manovrata da mani umane.
L'idea che è stata maggiormente ripresa dai media (ad esempio nel blockbuster francese Il Patto dei Lupi) è che la Bestia facesse parte di un complotto contro la casata reale francese e che fosse stata addestrata da nemici della corona.
Altri ritengono che la Bestia fosse stata in realtà un serial killer travestito da animale. E cominciamo a quadrare i conti: quasi tutte le vittime erano donne e bambini/e.
Se è vero che un animale sceglie come prede gli esseri più deboli e indifesi, è anche vero che quasi tutte vennero ritrovate con le vesti strappate, i seni lacerati o addirittura mutilati.
A sostegno di tale tesi vi è il seguente episodio: il 12 gennaio 1765 la Bestia aggredì sette bambini, cinque maschi e due femmine dagli otto ai dodici anni, vicino a Chanaleilles.
L'animale attaccò girando intorno ai bambini raggruppati per difendersi, morse Joseph Panafieu e lo trascinò via alzandosi sulle zampe posteriori e prendendolo in braccio.
Uno dei bambini gridò di fuggire mentre la creatura era occupata, ma Jacques André Portefaix li incoraggiò a salvare Panafieu.
La Bestia venne allora avvicinata dai bambini, armati di bastoni ai quali avevano legato dei coltelli. Portefaix e i suoi amici riuscirono a liberare il compagno, al quale la belva aveva però già strappato il viso e l'aveva mangiato sul posto, mentre l'arrivo di alcuni uomini allertati dalle grida fece fuggire l'animale nel bosco.
Il verbale di quanto accaduto venne inviato dal vescovo di Mende direttamente a Luigi XV, il quale ricompensò ogni bambino con 300 livres per il coraggio dimostrato e si offrì di pagare personalmente l'istruzione di Jacques Portefaix.
Il ragazzo era nato l'8 novembre 1752 a Chanaleilles e il 16 aprile 1765 fu ammesso alla scuola dei Fratelli della Dottrina Cristiana di Montpellier, dove rimase fino al novembre 1770.
Quindi entrò nella scuola dei Reali Corpi di Artiglieria, dove divenne luogotenente. Nel suo resoconto, il ragazzo affermò di aver intravisto qualcosa sul petto della Bestia, oggetti simili a bottoni.
I ragazzi stessi affermarono nel denunciare l'attacco che quello che avevano incontrato non era né un lupo né una iena ma un essere umano travestito posseduto dal demonio.
Ma in questo caso non si spiegherebbe come mai la faccenda sia finita a un certo punto con la morte di un animale (quello ucciso da Chastel).
Un'ipotesi: forse c'era più di una sola bestia, molti animali diversi (lupi, cani, incroci di lupo e cane e sì, forse anche iene o grandi felini). Tutti quanti addestrati e manovrati dallo stesso Jean Chastel per uccidere le persone.
Chastel era noto tra la gente del posto per l’attività di addestrare e allevare cani e lupi, e avrebbe potuto facilmente acquisire una iena o altri animali esotici.
Secondo quanto ho appreso in diversi libri sulla vicenda, Chastel e suo figlio erano molto legati a quel Marchese De Sade la cui passione per tormentare, ferire e fare del male al prossimo divenne leggendaria (da cui il termine sadismo divenuto di uso popolare).
A parte le lezioni apprese da questo crudele maestro, Chastel e suo figlio avevano tutte le ragioni per volere morto il popolo del Gévaudan poiché venivano continuamente maltrattati, schifati e trattati da emarginati dagli abitanti dei villaggi a causa della loro fede (erano cattolici in mezzo a una maggioranza protestante) e delle loro abitudini di allevatori di animali feroci.
Questo spiegherebbe tutto ciò che non si riesce a capire sulla Bestia:
-perché è stata descritta in tanti modi diversi dai testimoni? Al di là dello shock e della superstizione, potrebbe essere dovuto al fatto che Chastel usava vari animali, non solo uno, e forse a volte li vestiva con armature o cose simili per farli sembrare più spaventosi (una cosa praticata già dagli antichi romani e dai conquistadores).
Se fossero stati corazzati, inoltre, si spiegherebbe come avrebbero fatto questi animali a resistere ai proiettili dei cacciatori molto meglio del solito.
-come ha potuto la Bestia evitare le grandi battute di caccia organizzate in massa per catturarla per così tanto tempo?
Perché forse era nascosta dove nessuno avrebbe cercato un animale selvatico: all'interno della casa o della stalla di un uomo.
Questo spiegherebbe anche come ha potuto Chastel uccidere una bestia che per così tanti anni è apparsa completamente invincibile anche ai più abili cacciatori d'Europa.
Il racconto dice che la Bestia non ha nemmeno provato ad attaccare Chastel quando se l’è trovata davanti, anche se ha avuto tutto il tempo per farlo visto che l'uomo si era messo in ginocchio a pregare prima di sparare all'animale di fronte a lui.
A quel tempo, questo venne visto come un atto di Dio ma la spiegazione più logica è che la Bestia fosse appunto un animale addestrato che non avrebbe mai attaccato il suo padrone.
Altra prova: durante il regno di terrore della Bestia, Chastel fu arrestato e detenuto per un mese.
E, guardacaso, durante quel mese gli attacchi della Bestia si fermarono improvvisamente per poi ricominciare una volta che l'uomo venne liberato!
E la parte sugli apparenti stupri e i bambini che notano i bottoni?
È possibile anche che in alcuni casi Chastel o suo figlio abbiano commesso i crimini di persona travestiti e comportandosi come mostri.
O forse altri serial killer dell'epoca approfittarono del momento di terrore e uccisero le loro vittime vestiti da lupi sapendo che la colpa di tutto sarebbe automaticamente ricaduta sulla Bestia.
da Il Patto dei Lupi |
La faccenda della Bestia è finita anche nel mondo nerd (c’era da aspettarselo) dove hanno trovato terreno fertile le ipotesi più fantasiose:
- nel film Il Patto dei Lupi di Christophe Gans, si scopre che la Bestia era un leone, che era stato torturato ed addestrato a diventare un assassino di uomini per poi essere rinchiuso in un ingombrante armatura di ferro che gli dava un aspetto mostruoso. Lo scopo della setta era di seminare il panico tra il popolo per ostacolare le riforme illuministe dell’epoca.
- nel fumetto di Martyn Mystère, la Bestia non è una sola ma un'intera famiglia di Andrewsarchus ancora vivi ai giorni nostri, tant’è che il Detective dell’Impossibile dovrà vedersela con loro in Canada!
- nel telefilm Teen Wolf, la Bestia è un lupo mannaro come gli altri personaggi della serie.
E voi che idea vi siete fatti?
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Conoscevo questo criptide, ma non conoscevo l'ipotesi di Chastel. Chissà se era nota all'inizio del '900 e abbia ispirato la soluzione de Il Mastino dei Baskerville (oltre alla leggenda del cane nero).
RispondiEliminaUh, è vero!! Non ci avevo pensato al parallelismo col racconto! 🤩💪
EliminaMoz-
Chissà forse il lupo di cappuccetto rosso è ispirato a questa storia.
RispondiEliminaSolitamente fiabe e favole hanno un che di metaforico e archetipico, però chissà... 😈
EliminaMoz-
Articolo succulento, devo trovare il tempo per leggerlo con calma.
RispondiEliminaIntanto aggiungo che Dampyr ha affrontato questo mostro nel n° 159. 😎
Grazie per l'aggiunta!!
EliminaImmaginavo che altri eroi Bonelli avessero affrontato la Bestia! 😈🔥
Moz-
Direi che l'interruzione delle attività della Bestia in concomitanza con l'arresto di Chastel fa pendere la bilancia verso l'ipotesi di una macchinazione umana in cui lo stesso Chastel era coinvolto.
EliminaNella storia di Dampyr, dove Chastel appare come uccisore della Bestia, si tratta di un lupo gigantesco addestrato per catturare donne necessarie per evocare in Grandi Antichi in appositi rituali. Ai giorni nostri, la Bestia sarebbe stata clonata per finalità analoghe a quelle di tre secoli prima, e ad affiancare i protagonisti c'è un discendente di Chastel.
Quindi in Dampyr Chastel è sicuramente un eroe...!
EliminaLe genti di Gévaudan di certo lo salutarono come tale, ma ne erano anche sospettosi per via del suo lavoro; inoltre, bruciarono la sua casa quando morì...
Moz-
In Dampyr i ruoli buoni/cattivi di personaggi realmente vissuti non sono sempre gli stessi riportati dalla storia studiata. Per esempio, sempre restando in territorio francese, gli chouans monarchici sono gli eroi della vicenda particolare narrata contestualmente alla Rivoluzione Francese, sebbene nel redazionale sia detto chiaramente che la trama non rispecchia necessariamente il punto di vista politico/ideologico dell'autore.
EliminaAh ecco... grazie per i chiarimenti.
EliminaPerò, comunque, puni di vista interessanti! :)
Moz-
proprio oggi facebook mi ha fatto comparire davanti la scenetta a tema Halloween che realizzai un anno fa, con i miei personaggi nei panni dei filosofi Smith e Hume, a cui avevo fatto dire alcune cose che "dovevano" dire in base alle loro idee, senza che io necessariamente le condividessi... 🙂
Eliminacomunque le illustrazioni di questa bestia fanno un certo effetto... E qualcosa mi dice che Dampyr non è l'unico fumetto ad averne parlato...
Yes, sicuramente Martin Mystère e non poteva che essere altrimenti...!
EliminaIo ne farei una serie TV 😎💪
Moz-
Mi ricordo la vignetta di Ale! 😄
EliminaGrazie Gas, mi sento meno in colpa per non averla ricondivisa... 🙂
Elimina:D
EliminaMoz-
Mi sono imbattuto in questa storia qualche tempo fa su Wikipedia… interessante la soluzione proposta, perché un famoso uccisore di mostri crea i suoi nemici per aumentare la propria fama, ma mi sembra una cosa troppo complicata da tenere segreta a tutti, figuriamoci al Re che poi lo ricompensava con taglie stratosferiche!
RispondiEliminaIn realtà ebbe una ricompensina, ma nessun onore; casa sua, alla sua morte, fu bruciata dagli altri compaesani.
EliminaPerò la lettera che il pastorello coraggioso inviò al Re chiariva un punto: il ragazzino -poi diventato ufficiale- dice che non si trattava di un animale ma di un uomo-bestia (come quello de La Bella e la Bestia, citato nella sua lettera), un uomo con turbe gravi e posseduto (ovviamente all'epoca si credeva ciò, anche). Ma aggiunse anche che tutti sapevano chi fosse, e che aveva già pagato le sue colpe.
Moz-
Bellissimo guest-post! Il Mocturnal si sta arricchendo di tante storie variegate, ottimo così! Trovo plausibile l'ipotesi del killer travestito da animale feroce, seppur stramba come teoria sembra perfettamente in linea con il periodo storico ��
RispondiEliminaSicuramente meno stramba di quella suggerita da Il Patto dei Lupi, anche se una congiura del silenzio (nella comunità del Gévaudan) non è una ipotesi che scarterei... 😈🔥
EliminaMoz-
Mille grazie :) anche a te Miki per aver accettato di convididerlo
EliminaBeh, scherzi? Grazie a te!
EliminaMoz-
Denis: veramente ottimo post di Thor, conoscevo la storia per via del film con la Bellucci
RispondiElimina(che chiappe nel film!) comunque secondo me i nobili sapevano gia tutto e hanno lasciato fare perchè colpivano solo il popolo se fosserò stati aristocratici con il fischio che il Re chiudeva la faccenda di fatto fregandosene del popolino in sostanza.
Avranno lasciato fare, secondo me, perché il killer era un nobile.
EliminaCon la complicità di qualcuno della famiglia degli addestratori...
Moz-
Grazie, lieto ti sia piaciuto :) la Bellucci sempre bellissima donna, il film mi piacque in generale anche se è ovviamente fantasioso
EliminaSì, il film è molto molto fantasioso... Però carino.
EliminaMoz-
Post molto interessante.
RispondiEliminaNon conoscevo la storia, nè il film con la Bellucci di cui apprezzo sempre le notevoli doti attoriali (ovvero, come dice Anonimo, le Chiappe. Certo a volte pur senza essere una Bestia, la voglia di mordere ti viene. Ehm!).
Sono altresì d'accordo con Anonimo quando sostiene che il buon sovrano sarebbe stato più interessato se la Bestia avesse scelto vittime più "altolocate". Fu per questo se non sbaglio che alla fine si riuscì a fermare la contessa Bathory.
Complimenti al mitico Thor per il post.
Beh, in Twin Peaks la Bellucci ha un ruolo risolutivo :D
EliminaOddio, ma Bathory non era francese... e fu fermata e punita!
Moz-
Grazie :3 comunque Moz, penso intendesse che la Bathory venne fermata e punita ma solo quando cominciò a scegliersi le vittime tra ragazzine e donne della nobiltà, quando scannava e stuprava delle semplici serve e contadine anche chi sapeva preferiva non parlare. Oggi come ieri, ai potenti certi scandali sono tollerati, a meno che non pestino i piedi ad altri potenti...
EliminaAhhh non avevo proprio colto il senso, perdonatemi!
EliminaSì, ovviamente la nobiltà se ne frega del resto, e tace... ma poi, quando si degenera verso essa stessa, allora agisce.
Moz-
La solita leggenda fantascientifica che nessuno conosce.
RispondiEliminaNon sai una cosa tu, di conseguenza è sconosciuta. 😁
EliminaGas, è sempre l'anonimo che si diverte con poco, da tempo, qui.
EliminaNon ho manco bisogno di controllare da dove ha scritto, per capire ormai che è opera sua XD
Appunto: è una storia conosciutissima, un reale fatto di cronaca e penso sia famoso per il film altrettanto famoso.
Moz-
Non ricordo il film, ma la storia non conoscevo, ed è stato interessante conoscerla, che idea mi sono fatto? Che a quell'epoca c'erano dei grandi farabutti, ed animali che probabilmente nessuno ancora conosceva, forse ora estinti, la verità comunque non sapremo mai.
RispondiEliminaOddio, non credo che non avessero catalogato un eventuale animale, all'epoca. Non è certo mille anni fa.
EliminaLa verità? per me è questa: un serial killer nobile, dalle voglie incontrollate, usò la bravura di altri per colpire, e la famiglia per essere coperto.
Moz-
Suggestiva sicuramente, ma penso anche improbabile... per quanto fica.
RispondiEliminaMoz-
Conoscevo questa storia. L'ho letta in qualche libro sui misteri dell'antichità anche se il post riporta qualche importante informazione in più.
RispondiEliminaIo continuo a pensare che una ferocia del genere possa nascere o da un animale che si trova in un ambiente estraneo e non ha ancora imparato a nutrirsi lì (molti animali tra cui leoni e squali usano le fauci come unico modo per conoscere l'ambiente o per difesa/attacco) oppure potrebbe esserci dietro lo zampino di qualche essere umano abbastanza fuori di testa da architettare un piano sanguinoso per un qualche ritorno personale. Essendo passato così tanto tempo e non potendo avere documenti da studiare che siano attendibili non possiamo che rimanere nel campo delle ipotesi
Io do per buone le parole del pastorello (poi militare) che scrisse per il Re: disse che si trattava di un uomo, una belva indemoniata (ovviamente, possiamo oggi capire che era un pazzo bestiale depravato) e che pagò per le sue colpe.
EliminaMa non si trattava di lupi o altri animali...
Moz-
Molto ben scritto ed approfondito.
RispondiEliminaAlcuni anni dopo dalle mie parti vi fu un evento analogo ed estremamente simile, anche se con meno vittime.
Giro i complimenti a Thor!
EliminaE... credi di cavartela così? Ora voglio sapere cosa diavolo è successo dalle tue parti!! :o
Moz-
Grazie ad entrambi :3 e anche io sono curioso di sapere a che ti riferisci Alex!
EliminaMagari può farne un post sul suo blog... ma ora VOGLIAMO sapere!^^
EliminaMoz-
Ne avevo scritto diversi anni fa: mi sa che in effetti non ci conoscevamo ancora. Comunque è sul blog ;)
EliminaLinka linka!!
EliminaMoz-
ok d'accordo ;) https://fantasiaerrante.blogspot.com/2015/10/angolino-occulto-la-bestia-di-cusago.html
EliminaGrazie mille per il link!^^
EliminaMoz-
Sottoscrivo i ringraziamenti :3
Elimina😎🔥
EliminaMoz-
Non conoscevo questa storia...Mi piacciono questo genere di misteri, soprattutto se "lontani"! xD
RispondiEliminaAlla fine si potrebbe pensare che una qualche bestia sia realmente esistita e che poi qualcuno abbia approfittato di questo per commettere i propri crimini travestendosi... sono cose che accadono ancora adesso quindi sono sicura ci fossero anche nel passato.
Esatto, anche io penso che qualcuno DAVVERO sia stato sbranato dalla bestia poi uccisa (la prima volta)... fu quasi un insieme di eventi.
EliminaMoz-
Conoscendo questa storia da quando son ragazzino, negli anni 90, forse è la prima volta che, in rete (da quando uso internet, dal 2002/2003 in poi), la leggo per intero con annessi anche particolari che spesso chi li postava (in forum e siti vari, ma anche YT e TV) ometteva o forse proprio non conosceva, quindi bell'articolo, complimenti all'autore.
RispondiEliminaIn qualunque modo sia andata la cosa , il fatto che un evento del genere se ne parli ancora dopo secoli fa capire quanto sia stata importante ai tempi, ed il vero terrore che creò.
La prima grossa domanda che mi facevo da ragazzino era appunto quella del:
come mai ha cominciato ad attaccare in un certo periodo e non prima?
Quindi l'idea che fosse cmq manovrata da mano umana è la cosa che ho sempre trovato plausibile, anche se l'idea che fosse per un discorso religioso, beh, per me è un pò forzata (ma ci sta sicuramente), organizzare una cosa del genere può uscir fuori giusto da una mente, di gente che denigra chi sta sotto di lui, come poteva esser un nobile (idea mia), un sanguinario, un pazzo, un SERIAL killer insomma, perché altrimenti per dare uno scossone non credo fosse necessario un numero così alto di innocenti.
Poi beh, sicuramente ci sarà in mezzo il classico modo di fare di esagerare nei dettagli e nelle storie, che ha reso appunto tutta questa storia leggendaria.
CAIO
Io già vedo una superfiction in più stagioni: inizialmente è davvero un lupo enorme, ma anche un killer. Uccidono il lupo, il killer (protetto dalla nobiltà e aiutato dai Chastel) alza il tiro.
EliminaUccidono il nobile e ne approfitta la Chiesa chiedendo ai Chastel di continuare :D
Moz-
Le Guide Vert Michelin dedicato all'Auvergne riserva una paginetta all'argomento.
RispondiEliminaPensa che a Saugues, in Haute-Loire, si trova il Musée fantastique de la Bête du Gévaudan.
E pensa che a Auvers, luogo dell'abbattimento dell'animale (sempre in Haute-Loire), si trova un monumento commemorativo.
:-)
Beh, è sicuramente un fatto simbolico, impossibile da ignorare...^^
EliminaMoz-
Il cosiddetto Gévaudan era un'antica provincia francese.
RispondiEliminaA seguito della Rivoluzione del 1790, il nome Gévaudan fu accantonato, i suoi confini furono ridisegnati e fu creato il dipartimento della Lozère.
La Lozère confina con la Haute-Loire ed è il dipartimento meno popolato di Francia.
:-)
Beh, che sia meno popolato ci sta: la Bestia li ha uccisi TUTTI :D
EliminaMoz-