132 pagine, 6,90€.
8 storie a fumetti firmati da nomi di fama internazionale.
Articoli corposi, interviste lunghe e dettagliate.
L'underground è tornato in Italia, e con un'anima forte e vitale, che guarda alla sua storia ma anche al presente (e soprattutto al futuro): Heavy Metal edizione italiana è un sogno che diventa realtà per tutti gli amanti di fumetto.
Ho avuto modo di leggere in anteprima esclusiva la rivista, e di porre qualche domanda all'editore: scopriamo insieme com'è la versione tricolore di un autentico must.
Anarchico, raffinato, dissacrante ma mai gratuito.
Colorato, importante, imponente, colto.
Articoli esaustivi, un racconto inedito, illustrazioni d'autore (c'è anche il diaboliko Palumbo, oltre a Carpinteri e Fabbri).
Dossier che hanno il sapore di reportage vecchio stile, come quelli di Frigidaire.
L'impressione è che, con Heavy Metal, si sia proprio tornati a quei bei tempi.
La fantascienza è un pretesto che racconta realtà, sogni e incubi del presente.
I fumetti, otto storie brevi, conducono il lettore nell'esplorazione della rivista.
Heavy Metal ha il sapore di rivista importante, non è una copia della versione americana ma è la (bella) edizione italiana della stessa, con un proprio spirito che non tradisce quello originale.
Ha l'aspetto di magazine che può e deve raccogliere attorno a sé una platea transgenerazione di lettori, orfani di guide che siano una voce solida nella cultura pop.
Il primo numero contiene storie a fumetti di Massimiliano Frezzato, Wyatt Kennedy e Luana Vecchio, Frank Forte e Peach Momoko, Mikael Lopez con Lem e David Aguado, Steve Orlando e Marcelo Bostelmann, John Reppion e Dvid Hitchcock, Marco Nizzoli. In più un racconto inedito di Robert Silverberg.
Gli articoli, tutti molto sostanziosi (si va dalle 8 alle 12 pagine ciascuno) sono a cura di Fabio Mini (un dossier geopolitico); Alessandro Bottero e Vincenzo Perrone (la lunga intervista a Tolkien della BBC, tradotta in italiano); Susanna Schimperna (il dialogo con Tinto Brass).
C'è spazio anche per la storia della rivista -che è storia del fumetto-, con un dossier di Bottero.
Alcune firme sono, come si evince, in comune con la sorella Anime Cult.it (QUI la recensione).
Ho parlato con Alessandro Agnoli, CEO della Sprea, ponendogli alcune domande sulla versione italiana di Heavy Metal.
Miki - come è nata l'idea di portare in Italia un cult del panorama editoriale statunitense?
Alessandro - è Francesco Coniglio il deus ex machina del progetto, che lui stesso ha fermamente voluto: il corteggiamento è duranto oltre un anno, perché dagli USA erano molto reticenti; la trattativa è stata lunga ma alla fine gli americani si sono convinti e hanno rilasciato la prima licenza internaziale della loro storica rivista.
Miki - è un magazine ricco di fumetti...
Alessandro - proprio i fumetti sono stati un altro scoglio da superare, perché al di là dei diritti editoriali della rivista in sé, l'edizione americana pubblica diverse storie con diritti non rivendili all'estero.
Il nostro compito è stato (ed è ancora) quello di contattare i singoli autori per le singole licenze delle loro opere...
Miki - già nel primo numero sono presenti bei nomi del panorama fumettistico internazionale.
Alessandro - e altri saranno presenti nei prossimi numeri. Inoltre, attorno alla rivista sorge anche un parco di volumi monografici, sempre targati Heavy Metal e sempre della Sprea, che pubblicherà autentici cult.
Miki - oltre la fantascienza, a cosa guarda la redazione?
Alessandro - lo sguardo è rivolto principalmente all'edizione anni '80 della rivista americana, sul lato della "potenza"; oltre ai fumetti, tra cui storie di grandi del fumetto italiano, si punta molto su articoli e interviste: non solo fantascienza e fantasy, c'è spazio anche per altri generi.
Miki - i redazionali sono tutti creati ad hoc per l'edizione italiana?
Alessandro - assolutamente sì: tutti gli articoli sono scritti e realizzati in Italia, curati dalla redazione del magazine.
Sono quindi cose fresche, o che pensiamo possano interessare il pubblico sempre a caccia di qualche particolarità e dettaglio inedito.
Heavy Metal è in edicola in questi giorni ed è disponibile presso lo stand Sprea a Lucca Comics & Games 2022!
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Non sapevo fosse ancora pubblicata.
RispondiEliminaE' proprio qualcosa che risale alla mia gioventù quindi decenni e decenni e decenni fa.
Yes, in America da tempo è gestita da Kevin Eastman (delle Tartarughe Ninja) e continua la sua corsa dal lontano 1977.
EliminaLa versione italiana l'abbiamo sospirata per anni: eccola qui, bellissima e validissima, curata da Brolli e Coniglio :)
Moz-
Tieniti i bei ricordi, non rovinarteli…
EliminaHo tutta la serie italiana e non è male.
EliminaMoz-
Una iniziativa da sostenere!
RispondiEliminaSpero duri di più di altre iniziative SciFi del passato come Cyborg.
Ciao
Giù
Assolutamente sì! 👍
EliminaPoi questa ha il bello di essere la versione italiana di un cult imprescindibile 💥
Moz-
Bomba!
RispondiEliminaAssolutamente! 💥💪
EliminaE... benvenuto!
Moz-
Per chi avesse un bel ricordo della rivista, non la compri. Una delusione assoluta. I fumetti pessimi e disegni mediocri. Prezzo allucinante. Sconsigliatissimo
RispondiEliminaCiao, chi sei?
EliminaComunque ormai è andata, per motivi di diritti, la pubblicazione è interrotta.
Moz-