Forse la grafica del prodotto -così troppo anni 2000- lasciava un po' a desiderare, quasi da sembrare un qualcosa di regionale.
Eppure tutti conoscono e si sono imbattuti in Caldo Caldo.
Caffè istantaneo, milioni di pezzi venduti, e poi caduto presto nel dimenticatoio...
Ma chi c'era dietro Caldo Caldo?
Francesco Guida, all'epoca sessantenne napoletano, ebbe l'idea di questa bevanda particolare.
Prima di Caldo Caldo, fu lui a inventare la panna spray in bomboletta.
Ebbene, l'effetto istantaneo di caldo (o di freddo, come vedremo) del prodotto era dato da una reazione tra tiosolfato di sodio e acqua, nascosti in scompartimenti separati da una membrana leggera che si rompeva con le dita.
Agitando per 40 secondi, la soluzione si riscaldava (o raffreddava).
100 mila pezzi al giorno, nel 2001.
E anche grazie a del sano marketing: l'azienda di Grumo Nevano (NA) entra in partnership con la Chiari e Forti (Olio Cuore, Fini, Paf, Invernizzi, Negroni...), e quindi ecco anche gli spot in TV.
Ma Caldo Caldo era anche Freddo Freddo (il tè), oppure bevanda corretta alla grappa, o bevanda al cioccolato.
In poco tempo, entrarono in produzione tante varianti, invernali ed estive. Calde e fredde.
2.200 lire il Caldo Caldo, 2.500 lire il Freddo Freddo.
E arriva addirittura Mike Bongiorno a fare da testimonial, mandato al Polo Nord in una spedizione, dove Caldo Caldo figurava da sponsor e fornitore ufficiale, che ripercorreva l'impresa di Amedeo di Savoia.
Nonostante questo exploit, di tali tazzine monouso (finite anche come sponsor a Paperissima Sprint) se n'è quasi persa ogni traccia, sul web.
Ma anche all'epoca: 15 milioni di pezzi venduti, e poi l'oblio. Pare che la polvere di tiosolfato, necessaria alla reazione chimica, avesse provocato irritazioni della pelle in qualche acquirente, e ciò portò a delle dicerie sulla presunta pericolosità del prodotto.
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Insomma è il Nescafé instantaneo.
RispondiEliminaLa grafica delle confezioni non è male sembra quella anni 70 allegra che ho visto in altri prodotti settantiani.
La pubblicità quella sì che era brutta ed economica all'osso che pensata il rap lento e spento che non ci sta una cippa il rap non fa parte di noi non sappiamo neppure cantarlo.
Bevande immediate ispirate a quelle degli americani che vanno pazzi per questi tipi di cose chimiche facili facili senza nessuno sforzo che non devono essere preparate a mano da soli perché loro non sanno manco cucinare una minestrina 😃🤦 e a quelle degli astronauti.
Non li ricordo per nulla, se li rifacessero tanto per curiosità li proverei uno ciascuno e poi basta perché le cose così chimiche sono tossiche.
La grafica lascia a desiderare, vero che è un po' anni '70 ma sa anche di qualcosa da discount.
EliminaInsomma, forse la sua forza era anche in quello.
Non credo fosse tossico, però ovviamente è molto americano... ma fuori tempo massimo.
Moz-
Tossico non nel senso mortale ma certo non salubre perché era tutto chimico.
EliminaNon saprei, questo... Davvero, non me ne intendo.
EliminaMoz-
Davvero molto carino,con il senno di poi(all'epoca ero bambino)sarebbe stato davvero molto pratico...anche il freddo freddo.Davvero un gran peccato non sia più in produzione
EliminaEra insmaltibile come packaging, questo lo fregava...
EliminaMoz-
Non c’era niente di tossico a contatto con la bevanda, la reazione avveniva nel contenitore esterno e liberava il calore e scaldava le pareti facendo aumentare la temperatura della bevanda nel contenitore interno. Nulla di pericoloso finché qualcuno non rompe la confezione liberando i sali.
EliminaOvvio che non c'era nulla di tossico a contatto con il prodotto alimentare, altrimenti non lo avrebbero nemmeno fatto produrre...
EliminaMoz-
Temevo di ricordarlo solo io! Mi affascinano e allo stesso tempo mi inquietano sempre i prodotti/gli eventi/le mode di cui si parla tanto per un breve e intenso periodo, e poi scompaiono nel nulla, e si fatica a trovarle anche nelle ricerche online. Io di questa bevanda ho sempre pensato che col prezzo ne pagavi più per la reazione chimica che per la qualità della stessa, e ho sempre pensato che magari qualche genietto e criminale poteva usarne i componenti chimici per costruirci qualcosa di pericolosissimo, comprando questi ingredienti al limite comodamente al supermercato. E per questo motivo avevo pensato fosse andato fuori produzione.
RispondiEliminaPoi io ricordo altre cose di cui non ho riscontro, addirittura Elisabetta Canalis testimonial di Caldo Caldo, poi parlando d'altro sempre in quel periodo ricordo le pubblicità delle Coccinelle portachiavi da appendere al telefonino per ridurne la pericolosità delle onde magnetiche. E di qualche anno prima addirittura lo spot in TV del manga di Dragonball, un enorme investimento credo all'epoca per la Star comics.
Tutte cose di cui non trovo riscontro.
MikiMoz pensaci Tu. 🙏
Diego.
Non so se è questo che cerchi:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=mMKIcTXGt2Y
In ogni caso, il mondo è ancora pieno di cose, anche non troppo indietro nel tempo, che sul web non si trovano...
Sembra stranissimo ma è così: specie nelle cose dei primi anni 2000 c'è un buco enorme :)
Moz-
😮😮😮 non è proprio quello che ricordo io, ma sicuramente la ragazza è la stessa, iper colorata. Sicuramente lo spot che ricordo io era un girato alternativo ma con la stessa modella che però passeggiava anziché stare seduta su una panchina. Anche esso perduto nell'oblio.
EliminaQuindi fa parte di quel lotto, di quel periodo...
EliminaAltro non c'è, per ora...
Moz-
Lo ricordo eccome. Mia nonna, che era avanti per quei tempi, era un'appassionata di tutte le robe più astruse e me la fece provare lei questa bibita. Ricordo che mi chiesi se il principio fosse simile a quello dei "sacchettini scaldamani" che si premono e diventano caldi. Ora so che era diverso
RispondiEliminaPerò diciamo che il senso era quello, sempre reazioni strane... roba che negli anni '80 sembrava fantascienza XD
EliminaMoz-
Vero. 😄
EliminaInfatt secondo me è arrivato fuori tempo massimo...^^
EliminaMoz-
Azz se lo ricordo! la magia mi mi intrigava un bel po'.. il sapore meno.. ad esempio una cosa che spero sparisca presto (e invece va alla grande) è Estathe. il tè al sapor di medicinale. Ma perché la gente ha gusti così scrausi? ;)
RispondiEliminaEhhh... Estathé va avanti da secoli, non penso proprio possa sparire X
EliminaMoz-
Ricordo le pubblicità, ma non l'ho mai provato. Per il caffè sono all'antica, addirittura non uso neppure le cialdine e sono ancora fermo alla classica caffettiera Bialetti :-D
RispondiEliminaIo alle cialdine ho ceduto per comodità, ma la moka nun se bbatte!^^
EliminaMoz-
Per comodità e velocità ,solo dopo pranzo , cialdine sempre (quando ce l'ho), altrimenti caffè in moka, o sempre con la macchinetta ma non con le cialde.
EliminaNon sono manco tanto sfavorevole alle capsule, ma poi un mio amico mi ha parlato di problemi incompatibilità tra la sue macchinette ed alcune marche, cosa che nelle cialde, ovviamente, non capita.
Caio
Ah sì, ovviamente devi comprare le cialde adeguate alla macchina. Non sono male, devo dire, ma ovviamente il caffè nella macchinetta classica non si batte.
EliminaMoz-
Mai provato Caldo Caldo (sempre evitati i caffè instantanei caldi) ma Freddo Freddo sì, una volta, e non mi era dispiaciuto, almeno credo (cioè, il caffè freddo mi piace, e questo mi pare non fosse male).
RispondiEliminaUna di quelle cose che non se l'avessi letta qua non me la sarei ricordata minimamente.
Caio
Io come caffè freddo ricordo, sempre in quegli anni, una lattina... ma non ebbe successo, si vede.
EliminaPeccato...
Comunque, siamo qui proprio per ricordare assieme queste cose e divertirci^^
Moz-
Per me prodotto inedito, vedendo e soprattutto ascoltando lo spot ho capito perché: filastrocca rap che probabilmente appena partiva mi faceva cambiare canale ignorando il prodotto reclamizzato. 😅
RispondiEliminaPoi ovviamente non bevendo caffè, non ho mai badato ai relativi scaffali...
Ci sta, non era proprio un prodotto per te, evidentemente^^
EliminaMoz-
Sì, ma il materiale disponibile è veramente POCO. Davvero questo sembra essere tutto, per ora... 😱
EliminaMoz-
Non l'ho mai preso perché costava troppo!!! E poi giravano voci che facesse pure schifo e che addirittura fosse dannoso... Ricordo addirittura il supermercato dove lo vidi per la prima volta
RispondiEliminaattenzione: dannoso il caffè, non il tio-coso che riscaldava ahahah
EliminaOddio, di certo istantaneo poteva essere anche il mal di pancia... :D
EliminaMoz-
Noooo ma davvero?
RispondiEliminaPensa, il tiramisù è il mio dolce preferito, e di caffè ne prendo un paio al giorno 🤣☕
Moz-
Ah mbe, quindi comunque te lo riesci a godere ✨🤓
RispondiEliminaMoz-
Grande Moz! Anche io me lo ricordo, avevo 10 anni e ho la chiara immagine in testa che qualcuno nei negozi si divertiva x dispetto a premere il pulsante sotto il bicchierino, di fatto rendendo inutilizzabile il prodotto, che non poteva più essere acquistato... Forse è anche per questo motivo che è sparito così in fretta... Ciao! 🌞
RispondiEliminaLo vendevano come quello dei distributori automatici? Si poteva bere subito? Sarò stato messo come un campione un sample per farlo assaggiare e comprare.
EliminaOhhh, ecco, ciao Lorenzo...! Hai citato una cosa importante. Vuoi vedere che fu proprio questo a farlo sparire, perché la gente lo danneggiava facilmente?
EliminaInteressante...
Moz-
Allora ho cercato in internet informazioni maggiori dalle discussioni degli utenti da due siti del 2008, un blog del 2010 e Googlegroups del 2001 sembra che lo avevano bloccato perché la confezione non era per nulla riciclabile e la sostanza riscaldante e rinfrescante fosse tossica a lungo andare e il gusto era molto cattivo da chimico anche se a qualcuno piaceva, e probabilmente perché anche se inizialmente vendette un botto la gente lo acquistava poco solo per certe e sparute occasioni le gite, le vacanze, lo sport invece che sempre perché la gente preferiva comprarsi solo alcune volte le bevande al bar e farsele a casa questa è la nostra tradizione non come quella americana di berle continuamente e averle subito pronte ed economiche là hanno la fissa di portarsele con sé sempre e dovunque lì sarebbe nato molto prima e durato fino adesso con grandissimo successo ma esistono già da decenni i loro marchi americani che li producono alacremente e continuamente queste bevande istantanee.
RispondiEliminaEcco un articolo del 2001 che spiega il perché della sua scomparsa ovvero i due primi motivi che ho detto:
http://www.vita.it/it/article/2000/02/03/il-boom-caldo-caldo-il-caffe-scotta-anche-in-discarica/9666/
Sembra che girasse perlopiù negli autogrill fino al 2008 magari forse anche un po' di più tipo fino al 2010.
L'articolo del giornale è addirittura del 2000 vuol dire che nacque prima non nel 2001.
EliminaSì, è un prodotto del 2000. Il boom nel 2001.
EliminaInteressante quell'articolo...
Moz-
Aspetta, se fu scritto un anno prima come poteva sapere la giornalista che l'hanno seguente avrebbe venduto così tanto? 😱
EliminaCredo sia stato scritto nell'anno del boom del prodotto.
EliminaMoz-
Un anno prima?! Avrà riscritto l'articolo ma senza aggiornare la data in quegli anni internet non lo permetteva tecnologicamente parlando? Non lo usavo per nulla tu me lo dai dire?
EliminaNon saprei...
EliminaMoz-
Provato una volta, e poi mai più...bleah
RispondiEliminaXD
EliminaMoz-
Bevanda corretta alla grappa? Portatile? Così? MA RIMETTETEMELA SUBITO IN COMMERCIO!!!
RispondiElimina(Hic!)
Effettivamente è strano...
EliminaMoz-
Eccomi, anche io faccio parte della minoranza! Anche perchè purtroppo, pur piacendomi un sacco, mi spacca lo stomaco. Ogni tanto un deca però me lo prendo... Ma non è la stessa cosa!
RispondiEliminaOddio, io senza caffè muoio, ma solo per puro piacere!!! :)
RispondiEliminaMoz-
Io pure se lo bevo mi viene una diarrea violentissima ininterrotta che mi dura giorni e mi ammazza quasi, anche il caffè di orzo mi fa così è proprio un'intolleranza ma mi è venuta solo negli ultimi anni da ragazzina se lo bevevo qualche volta non mi faceva niente, mi mancano il suo gusto e il suo profumo ☕ 😭.
RispondiEliminaMi dispiace 😅😱
RispondiEliminaMoz-
Il reagente chimico di Caldo Caldo non mi risulta essere tiofosfato di sodio.
RispondiEliminaNon mi risulta alcuna reazione esotermica tra tiosolfato di sodio (Na2S2O3) e acqua (H2O) che potrebbe essere utilizzata per riscaldare le bevande. Il tiosolfato di sodio è un composto cristallino bianco che viene di solito utilizzato come fissatore fotografico o come agente per neutralizzare il cloro nelle piscine.
Sebbene il tiosolfato di sodio possa reagire con altre sostanze per produrre calore o altri effetti, ma non per riscaldare le bevande.
Umh, e allora cosa c'era?? :O
EliminaMoz-
Ma il freddo freddo come funzionava come reazione chimica a differenza del caldo caldo ?
RispondiEliminaSai che questo non lo so? Immagino analogamente, ma non sono minimamente esperto 🤓💪
EliminaMoz-
Ricordo benissimo Caldo Caldo e gli spot nel 2002, anche se il promo a cartone animato che hai postato Miki proprio no stranamente. Fu una bella ideuzza, tanto da essere sponsorizzato anche durante i messaggi promozionali da belle ragazze (forse le allora veline di Striscia la notizia) che cantavano lo slogan riportato anche nello spot in questione. Mai gustato purtroppo.
RispondiEliminaCiao Moz, sono contenta di aver trovato una traccia, non per sbloccare il ricordo che era intatto e dunque già sbloccato, ma perché per me Caldo Caldo è legato a un momento particolare. Primavera 2001, mia madre traslocò dopo trentacinque anni passati nella stessa abitazione, un evento epocale dunque, e nella nuova casa dovette aspettare qualche giorno per l'allaccio del gas. E mia madre poteva rinunciare a tutto ma certamente non al caffè, così io la invitai a provare Caldo Caldo: non ne sapevo nulla, non avendo visto né pubblicità né altro, ma era appena apparso su uno scaffale del supermercato e mi sembrò provvidenziale per affrontare i giorni senza gas disponendo di una parvenza di caffè al mattino, senza dover uscire di casa. Ovviamente come gusto non era proprio il massimo, ma era bevibile, e soprattutto era caldo, fattore da non sottovalutare per mia madre che riusciva a trangugiare qualunque liquido in piena ebollizione pretendendo che fosse appena tiepido... Si provò anche la versione al cioccolato, meno riuscita a mio modesto parere, poi finalmente il gas fu attivato, mia madre ritrovò la sua moka, quanto restava della provvista iniziale di confezioni rosse e blu fu offerto a qualche temerario di passaggio, e a Caldo Caldo non si pensò più. Stasera mi è venuto in mente e ho voluto vedere se esistesse ancora... Idea geniale o furbata commerciale, prodotto nocivo da mettere al bando o semplice surrogato malriuscito, per me Caldo Caldo sarà sempre un simbolo irriverente e sorridente di quel periodo particolare, un momento sospeso dopo il quale cambieranno molte cose, e ti ringrazio di averlo ricordato
RispondiEliminaCiao e benvenuta a bordo^^
EliminaGrzie mille a te per aver condiviso questo bel ricordo, per te sicurmente di un momento di passaggio. Alla fine, passati gli anni, viviamo anche di queste piccole cose... calde calde, che riscaldano un po' cuore.
Moz-
Anche la tua risposta scalda il cuore! E la definizione "momento di passaggio" è più clemente di quella che sono solita usare io per quel momento, e fa riflettere: cercherò di essere meno critica e meno dura nei confronti di me stessa.
RispondiEliminaHo modificato l'username perché l'altro non era più appropriato, ma sono sempre io... In effetti Blogger non mi vedeva da un secolo, ma adesso potrebbe vedermi più spesso ;-)
Ancora un grande grazie e a presto
Silvia
Beh, allora piacere di conoscerti, Silvia! 🤗
EliminaLa vita è fatta di tanti momenti di passaggio, o sospesi, ma anche io penso che dobbiamo essere clementi con noi e col mondo circostante, affinché questi passino meglio e in fretta, e senza troppi danni collaterali... 💙
Moz-
Piacere mio, Moz! ✨
RispondiEliminaDici bene, danni collaterali... in aggiunta ai danni principali. Ma sono cominciati i lavori di riparazione, per i quali c'è già il tuo contributo ☕ 🩹
Addirittura! Così mi sento investito di troppa importanza 🤭 ma sono contento di sapere che il post abbia riportato indirettamente un pochino di gioia.
EliminaMoz-
Ma no, non sentirti così, non era quella la mia intenzione… Non c’era nulla di eccessivo nel dire “contributo”, così come non c’è nulla di eccessivo nel dare una mano a mettere un punto di sutura, ché di questo si è trattato. 🧵 🙂
RispondiEliminaBeh, allora... va bene, dai :)
EliminaMoz-