[RIVISTE] Anime Cult 15, ecco com'è!

 


Disponibile in tutte le edicole il nuovo numero di Anime Cult, il quindicesimo.
In copertina campeggia il primo, mitico Gundam: la retrospettiva di gennaio è infatti tutta dedicata al rivoluzionario robot di Yoshiyuki Tomino, ma come sempre la mole di articoli è enorme.
Questo mese torno anche io su queste pagine, con due interventi.
E in più, l'inizio di una nuova rubrica e un'intervista esclusiva che hanno già fatto impazzire mezzo web!


Ed ecco come sempre il menu del numero, per uno sguardo d'insieme sui contenuti:




Apro io con un articolo molto particolare, sul quale vorrei spendere qualche parola. Le Tv private e gli anime.
Innanzitutto vi rivelo che mi è stato commissionato in primavera, e ho ragionato a lungo su come affrontarlo. Affrontarlo nel modo giusto per la rivista, per i suoi spazi.
Impossibile fare un elenco esaustivo di reti o di serie, né mai avrei voluto stilare una cosa così che rischiava di essere noiosa.
Avrei potuto essere molto più tecnico (e gli strumenti non mi mancano di certo: ho tantissimi libri sulla Tv, derivanti dai miei studi universitari), ma non volevo appesantire il discorso, non occorreva.
Alla fine ne è nata una panoramica sia temporale, sia sulle "grandi manovre" all'interno dei canali regionali, dove spero di aver anche lanciato qualche spunto di riflessione sulla diffusione degli anime in Italia tra ieri e oggi.
Fatemi sapere.






Susanna Schimperna riesce nella mission impossible di intervistare l'irraggiungibile Rosalinda Galli, doppiatrice di Lamù.
Da non perdere.




Io mi prendo lo spazio per un'altra intervista, quella a Marco Albiero.
Ripercorriamo la sua carriera, che dai primi disegni e primi fumetti lo ha portato a essere il disegnatore ufficiale delle illustrazioni di tanti titoli nipponici, Sailor Moon in primis.
Un ragazzo che conosco da anni e che mi riporta agli albori di internet, alle chat mIRC, dove - tra i gruppi su Saint Seiya - giravano i suoi primi disegni...





Tra gli "anime dimenticati" si affronta questo mese la serie Giatrus, in un articolo di Fabrizio Ponciroli e dell'editor Vincenzo Perrone.






Ed eccoci al dossier del mese, tutto dedicato a Mobile Suit Gundam e la sua saga "storica".
A occuparsi dello speciale sono stati chiamati gli esperti del GIC - Gundam Italian Club, che mettono a favore di Anime Cult la loro competenza per una serie di articoli di approfondimento esaustivi e interessanti.





È probabilmente il dossier gundamico su rivista più approfondito, questo.
Francesco Miranda, Eleonora Nappi e Luca Fabbrini attraversano l'universo di Gundam partendo dalle origini...





Si passa quindi agli episodi cinematografici, agli autori più emblematici che hanno lavorato al robot Sunrise, al manga The Origin, ai veicoli... Un quadro generale e completo.





C'è infine spazio anche per i cult Gunpla, ossia i modellini dedicati a Gundam che riscuotono infinito successo presso i collezionisti.






Torna, dopo molti mesi, la rubrica della posta: speriamo sia d'ora in poi una presenza un po' più "fissa", perché contribuisce a sentire ancora più vicina la rivista.
Rivista che sta guardando sempre più a quello che succede nel momento storico attuale: non per nulla, raccolta da Alessandro Bottero, vi è un'intervista a Francesco Nicodemo, traduttore e adattatore del nuovo film Ghibli che sta riscuotendo in Italia un successo senza precedenti, proprio in questi giorni: Il ragazzo e l'airone.






Silvio Andrei analizza Yamete, supplemento di cultura erotica della rivista Yamato.
Ma si parla anche di censure... a monte, come quelle a Video Girl Ai.
Il primo pezzo fortissimo del mese (almeno stando al clamore suscitato immediatamente in rete) è la prima parte dell'intervista a Cip Barcellini (by Emmanuel Grossi), che si concentra anche su inediti dietro le quinte delle serie su Licia.






Il robot del mese è God Sigma, in una retrospettiva a cura di Giorgio Messina, che elenca anche tutti i giocattoli dell'Apemaia; Ponciroli invece ci illustra l'album di figurine dei Transformers.





In diretta dal Giappone la nostra TokyoTiger (Franca Zoli), con ben sei pagine piene zeppe di materiale tutto a tema Ken il Guerriero: veniamo catapultati nientemeno che all'interno della mostra per il quarantennale dell'opera!






Altro pezzo forte del mese, sempre considerato il clamore via web, è il primo appuntamento di una nuova rubrica, tutta gestita da Nicola Bartolini Carrassi (ex doppiatore e responsabile della fascia ragazzi Mediaset). Nicola apre il suo archivio mostrando materiale inedito e rarissimo, portandoci negli anni Novanta, tra uffici, scelte, doppiaggi, adattamenti e documenti esclusivi.
Si inizia con Sailor Stars, tra nomi (non) cambiati, sigle, petali e tanto altro.
Imperdibile per chi vuol saperne di più di come funzionavano le cose all'epoca... ed è solo l'inizio!





Grossi intervista Bruno Tibaldi, in arte Kobra: ha firmato molte sigle di cartoni animati, da Candy Candy a Fantaman.
Chiude il numero la consueta dose di recensioni, a cui si aggiunge la consueta pagina di Luca Raffaelli che stavolta analizza Miyazaki. Sì, proprio l'autore, passando da Si alza il vento e arrivando all'ultimo film, per comprendere quanto di un creatore c'è nella sua opera. Riflessione imperdibile.
Attendendo il prossimo numero, che - vi anticipo - sarà ricco di esclusive e presenterà un dossier sul maestro Leiji Matsumoto, penso di poter dire che Anime Cult prosegue il suo percorso che da qualche mese è ancora più "accademico" e di studio, per un numero tra i più interessanti di sempre.
116 pagine, 6.90€, in edicola.


47 commenti:

  1. Numero super! Ma ci sono anche critiche da fare!

    Mobile Suit Gundam speciale ma se lo scorso mese Anime Cult ha fatto un mega special sui robottoni 😅 due mesi consecutivi con mega special sui robottoni sinceramente non apprezzo! Ma si sa la "lobby" Gundam in Italia per quanto piccola comanda...

    "Altro pezzo forte del mese, sempre considerato il clamore via web, è il primo appuntamento di una nuova rubrica, tutta gestita da Nicola Bartolini Carrassi (ex doppiatore e responsabile della fascia ragazzi Mediaset). Nicola apre il suo archivio mostrando materiale inedito e rarissimo, portandoci negli anni Novanta, tra uffici, scelte, doppiaggi, adattamenti e documenti esclusivi.
    Si inizia con Sailor Stars, tra nomi (non) cambiati, sigle, petali e tanto altro.
    Imperdibile per chi vuol saperne di più di come funzionavano le cose all'epoca... ed è solo l'inizio!"

    Non tanto Nicola Bartolini Carrassi e Alessandra Valeri Manera ma quelli venuti dopo di loro sono stati disastrosi nella gestione degli anime e non solo sulle reti Mediaset 😅 fosse rimasto il tandem N.B.C e A.V.M con in più l'ottimo Fabrizio Margaria le cose sarebbero andate diversamente... Verità o leggenda che negli anni Novanta dominati da N.B.C e A.V. M le sigle iniziali e finali non erano mai tagliate? Io ricordo che prima di Tiraboschi le sigle erano sacre... Nel corso degli anni ho visto centinaia e centinaia di episodi presi dalle tv giapponesi e non ho mai visto un taglio alle sigle!

    "Ma si parla anche di censure... a monte, come quelle a Video Girl Ai."

    Per me il pezzo forte di questo numero! Quante pagine sono? Se fatto bene potrebbe essere davvero un'esclusiva che nessun sito online ha mai fatto! Sono un ULTRA FAN di Masakazu Katsura e Video Girl Ai per anni mi sono chiesto quali erano queste fantomatiche censure ma su internet ho sempre trovato zero informazioni concrete finché non mi venne l'idea di leggere la pagina di Wikipedia giapponese (ovviamente tradotta con tutti gli sballi di Google traduttore) spero che Andrei racconti bene queste censure.
    Ovviamente i fanatici otaku italiani vogliono la versione originale fuori commercio anche in Giappone imbarazzanti come sempre 😅

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    1. Le critiche sono sempre bene accette, se spingono a giuste riflessioni! Vero, anche il mese scorso c'erano i robottoni, Gundam comunque è diverso e si pone molto accento anche sulla carriera dei suoi autori principali, al di là del genere mecha (pensiamo a Yas) 💪🏻
      Era comunque un argomento che andava affrontato, vista la sua importanza... Dalla primavera tornano a ruota altri argomenti meno "robotici" 😁💪🏻 in ogni caso, dossier MOLTO interessante anche per chi non è fan dell'opera!
      La rubrica di Carrassi promette di essere ricca di documenti inediti e materiale esclusivo, sì, si concentra su quel periodo e in questo numero si paa proprio di una sigla! Sai perché le sigle (venivano tagliate anche all'epoca, specie le finali) restavano di più? Per il "mondo avvolgente": dovevano creare sinergia e vendere i dischi, oltre che promuovere ospitate in altri programmi. Era tutt'altro modo di fare televisione e penso che ne parlerò anche proprio su Anime Cult date le premesse del mio articolo di questo mese... 😎🔥
      Su Video Girl Ai, ci sono tre vignette in un articolo più ampio sui manga erotici e censure, non è incentrato su quel titolo ma ci sono, ecco, degli esempi... 💪🏻

      Moz-

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    2. "Sai perché le sigle (venivano tagliate anche all'epoca, specie le finali) restavano di più? Per il "mondo avvolgente": dovevano creare sinergia e vendere i dischi, oltre che promuovere ospitate in altri programmi."

      Quindi venivano tagliate anche negli anni Novanta? Dai pochi frammenti che ci sono su YouTube ne ho visto alcune integrali.
      Non mi convince per nulla di tagliarle per renderle più vendibili altrove (se vero lo trovo imbarazzante) negli anni di Tiraboschi il motivo era per aumentare la pubblicità (ancora più imbarazzante) in Giappone una cosa del genere sarebbe impossibile visto che le sigle servono anche per vendere CD e accrescere la popolarità della serie... Del tipo nuova cantante Y canta opening del nuovo anime trasmesso il martedì alle 18:30 una sinergia che aiuta i cantanti e le serie animate ormai del tutto inscindibile.
      Anche gli spostamenti d'orario in Giappone erano ben segnalati con avvisi e talvolta piccoli sketch animati alla fine dell'episodio.
      Quindi da noi era l'inverso? Tagliare per vendere? Mah!

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    3. Negli anni Novanta era tagliata quella finale, a volte. Non sempre, ma succedeva per tagliare corto.
      Ovvio che poi, con la fine del mondo avvolgente e senza dover più vendere dischi (anche perché se ben ricordi la D'Avena era stata fatta fuori, sostituita da voci a volte senza alcun futuro), venivano ridotte o saltate solo per far posto alla pubblicità...

      Moz-

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    4. Uno dei rari frammentati su YouTube: https://m.youtube.com/watch?v=HVx1Lox3mGA&pp=ygUmU2lnbGEgZmluYWxlIGRyYWdvbiBiYWxsIGl0YWxpYSAxIDE5OTk%3D

      Da notare subito dopo la sigla lo spot dell'album delle figurine dei Simpson.

      "Non sempre, ma succedeva per tagliare corto."

      Un brutto modo di fare tv ☹️

      "ricordi la D'Avena era stata fatta fuori, sostituita da voci a volte senza alcun futuro)"

      Il rinnovamento sconosciuto in Italia...

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    5. Cosa ha portato il rinnovamento?
      Prendiamo le bellissime Shaman King di Masini o Hunter x Hunter, ma anche la discoteca da Mermaid Melody... Nessuno le canta, nessuno le sente live. Il mondo avvolgente aveva previsto invece D'Avena, Draghi, Daldello, Destro, Dorati e Vanni, e lì ruotava tutto anche come ospitate in TV, e oggi live che riempiono le piazze... 💪🏻🤓

      Moz-

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    6. Noi italiani siamo limitati vogliamo solo due voci in croce? Forse sopravvaluto il mercato italiano dove 2-3 artisti bastavano per tutto il mercato 😞 per me giusto che si cercavano nuove voci per nuove emozioni... comunque su YouTube i vari Pozzoli Bontempi ecc. Hanno fatto ottime visualizzazioni... Poi mettici il ridimensionamento delle sigle nel post Valeri Manera... Negli ultimi anni della Valeri Manera provarono anche le video sigle di 3 minuti per Always Pokémon e Dragon Ball GT.
      Nel forum più importanti delle sigle hanno scritto in passato che la Valeri Manera guadagnava una percentuale sui CD delle sigle.

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    7. La Manera era autrice dei brani, ovvio che ne guadagni qualcosa ogni volta che questi passano in radio o Tv, o che vengano suonati live (funziona così).
      Certo che gli altri hanno fatto ottime visualizzazioni, ma ad esempio concerto di Bontempi: che canta? Mermaid Melody e poi?
      La gente non vuol sentire mica solo quella...
      Il successo precedente dei cartoni in Italia era invece proprio dato dal modello vincente della Manera, un sistema vero e proprio i cui influssi per fortuna perdurano ancora oggi...
      E secondo me solo così, oggi, gli anime potrebbero ancora tornare centrali, in televisione e ovunque (sorpresine ecc), perché a ruota anche le altre televisioni si adeguerebbero come succedeva in passato (le Tv minori, di cui parlo proprio in questo numero, oppure la MTV Night per adulti...).

      Moz-

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    8. Le nuove voci andavano supportate... Però pensandoci bene avevamo un mercato troppo piccolo per lanciare 3-4 nuove voci quasi insieme.
      Oggi sarebbe difficile rilanciare il modello Manera il pubblico infantile già nei primi anni delle elementari stanno già sullo smartphone 😅 non sanno cosa significa aspettare un giorno intero per uno show di 25 minuti... I più grandicelli che sanno usare Netflix e simili la domenica mattina si sparano tre-quattro episodi consecutivi delle proprie serie TV e anime preferite 😅

      Se fossero uscite sulle TV nazionali con montagne di spot come nei primissimi anni 2000 cose come My Hero Academia, Hakyuu, Kuroko's Basket, ma anche la nuova serie di Pokémon avrebbero fatto sfracelli... Come fecero sfracelli Sailor Moon & Company negli anni Novanta e Duemila quanto tutti aspettavano l'appuntamento quotidiano con tanta trepidazione.

      Ma per i giovani meglio Squid Game, Fedez e Ferragni, Tik Tok 😅😅😅

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    9. Mi spiego meglio per non equivocare-
      Faccio un esempio semplice perché nel 1990 I Cavalieri dello Zodiaco fecero un botto pazzesco mentre oggi anche se fossero nuovi verrebbero ignorati? Perché oggi in Italia domina la futilità assoluta (imbarazzante) i trend di moda sono i ferragnez (meglio noti come merdagnez) e cose come Tik Toker :(

      "Negli anni '90 i bambini da grandi volevano fare gli astronauti, i piloti, le ballerine, nel 2023 sognano di diventare youtuber. D'altronde anche le ambizioni sono figlie dei tempi. Graham, per esempio, ha 10 anni e vuole diventare un creator da quando ne ha 4. "Sarei felice, credo che sarebbe una grande esperienza per me", ha spiegato al Washington Post. "Gli youtuber guadagnano molto, un sacco di soldi", ha detto invece Colin, 9 anni. Chloe, che ha 7 anni, vuole diventare un'influencer perché sogna di essere famosa, e poi “potrei comprare quello che voglio”, ha aggiunto, “un iPhone e un computer, AirPods e una Barbie Dreamhouse. Una vera Barbie Dreamhouse. Sarebbe a Parigi così posso andare a vedere la Torre Eiffel ogni giorno". Sophia, 9 anni, ha spiegato che essere una youtuber la aiuterebbe a combattere il bullismo nella sua scuola: "Mi renderebbe più sicura di me. Perché se avessi qualcuno che mi odia, non mi importerebbe. I miei fan diranno quanto sono fantastica”.

      Graham, Colin, Chloe

      continua su: https://www.fanpage.it/innovazione/tecnologia/dentro-i-campi-estivi-dove-i-bambini-imparano-a-diventare-youtuber-professionisti/
      https://www.fanpage.it/

      e Sophia per diventare youtuber hanno deciso di frequentare un Creator Camp, un corso estivo per imparare a diventare influencer. Il campus è stato fondato in Texas due anni fa, ma quest'estate il progetto è esploso. Più di 1.300 bambini tra i 6 e i 13 anni si sono iscritti e nel 2024 apriranno altre 18 sedi. Non stupisce. Un sondaggio condotto nel 2019 da Harris Poll in collaborazione con Lego ha mostrato che quasi il 30% dei bambini tra gli 8 e i 12 anni sognano di diventare YouTuber. Lo stesso anno, un sondaggio di Morning Consult condotto sulla generazione Z e sui millennial negli Stati Uniti ha rilevato che il 54% dei giovani tra i 13 e i 38 anni vuole diventare un influencer.

      In un mondo così malato la Alessandra Valeri Manera e il suo mondo ingenuo non avrebbe più successo.
      https://www.fanpage.it/

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    10. Primo messaggio:
      - esatto, non potevi supportare nuove voci senza... brani. Inoltre, avresti mancato completamente la storia precedente. Avevano creato un modello, e quello dovevano continuare a mantenere. Oggi anche gli ex bambini del 2000 avrebbero di che gioire ai concerti della D'Avena o Vanni, con le sigle che invece non sentiranno mai live.
      -su questo ho comunque dei dubbi: sai perché?
      Le opere sono completamente diverse rispetto a quelle del passato. Oggi sono molto adulte, sprezzanti... inoltre mancano cose tipo begli insegnamenti quotidiani di storie anche magiche (pensa a Emi, o ancora di più a Creamy, col suo finale...)

      Moz-

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    11. Secondo messaggio:
      Esatto, c'è proprio tutt'altro mondo oggi, bisognerebbe ricalibrare la questione ma il mondo è cambiato.

      Moz-

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    12. Quindi D'Avena e Vanni fino ai 99 anni?

      Poi ai concerti ci vanno solo 0,1% delle persone cresciute con la D'Avena e Vanni.

      Ma gli anime nuovi che vengono trasmessi di giorno in Giappone non sono sprezzanti e senza valori... Non li trovo neanche così diversi... (Quelli notturni sono un'altra cosa spessissimo otaku oriented) nei giorni prima e dopo Capodanno hanno fatto giornate di TV intense tra lo special di 90 minuti di Doraemon, Sazae-San, Chibi Maruko Chan e persino Spongebob e tanto altro... Ma ecco
      "Esatto, c'è proprio tutt'altro mondo oggi, bisognerebbe ricalibrare la questione ma il mondo è cambiato."

      Cobra Kai lo si divora in due giorni, le sigle e riassunti vengono skippati, i filler messi al rogo, apparire sui social network ormai rappresenta una nuova religione 😅

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    13. Poi ci mettono anche Disney con soli film in 3D e mancanza di serie emozionanti per bambini e ragazzini in stile grafico e narrativo tradizionale cose come Disney Afternoon sono sparite? Le serie animate Marvel? Se vediamo bene i giapponesi sono rimasti gli unici che ancora puntano alla tradizione... Ma se in Occidente hanno spinto su altre cose diventa difficile per Toei, Bones e ancora oggi TMS hanno spinto tanto per invogliare le emittenti televisive nella trasmissione tradizionale... Ormai (tranne TMS) si sono arrese in Italia sulla tv generalista devono andare in onda solo repliche di telefilm, quiz show, Grande Fratello 😅.
      Così vogliono i piani alti, direttori di rete, inserzionisti un mondo capovolto dove il 2-3% pomeridiano di Italia Uno rappresenta un buon successo 😅.

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    14. Beh ormai per forza D'Avena e Vanni, loro sono gli interpreti noti, oltre il bravissimo Draghi.
      Ai loro concerti ci sono persone adulte, altroché^^

      Sì, il mondo è cambiato oggi si fagocita tutto, ma anche i cartoons non sono più quelli di prima.
      Quel mondo è finito, ma prima o poi tornerà come tutto...

      Moz-

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    15. Non mi sono spiegato bene 😅 intendevo dire che se la Mediaset avesse continuato con le sigle ci sarebbero ancora la D'Avena e Vanni? Sarebbero andati avanti fino a 99 + anni? Dopotutto la tv non si rinnova mai ancora Bonolis, Scotti, Amadeus... Il futuro e la programmazione per gli addetti ai lavori della televisione non esiste...

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    16. Pediatri professionisti:

      https://m.youtube.com/watch?v=uJyYV0Hd2Jo&pp=ygUYQmFtYmluaSBtYW5pYSBzbWFydHBoaW5l

      https://m.youtube.com/watch?v=9UES43zlTdI&pp=ygUbYmFtYmluaSBkaXBlbmRlbnphIGludGVybmV0

      Se vuoi negare la realtà 😞 nel secondo video scena comunissima dei nostri tempi 😞 i cartooni occidentali non so quelli giapponesi in parte minima (ma sempre comunque un numero sufficiente) fatti negli ultimi dieci anni sono ancora tradizionali (finto 2D meglio del solo 3D occidentale) solo che da noi vengono ignorati, visti male in binge watching, non pubblicizzati adeguatamente ma ormai è il mondo sempre più triste che vuole questo 😞 meglio un paio di scarpe firmate, un selfie, un video trash su YouTube piuttosto che aspettare le 17:00 in televisione 😞

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    17. Ma perché (rigiro la domanda) tu vedi qualcuno, oggi, giovane, che sia bravo come quei presentatori che citi? Certo, uno o due ci sono... ma tanto da reggere un Sanremo? Mh, non credo.
      Vanni e D'Avena avrebbero forse lasciato spazio a qualcuno di giovane ma che fosse solo lui, nell'ottica valeri-maneriana di un mondo avvolgente, oltre che di una eredità.

      Quanto ai video, sulla fobia e dipendenza da cellulare... è il mondo di oggi, ai tempi c'erano analoghi problemi coi videogames e le console. Ogni tempo ha le sue manie a cui badare, purtroppo...

      Moz-

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    18. Male per la tv non aver saputo crescere nuovi presentatori 😅

      Gli analoghi problemi con videogames e console non avevano avuto l'impatto devastante dei social network presso i giovanissimi e non solo ☹️ ma ormai i danni sono troppo profondi per trovare un rimedio.

      Con lo smartphone

      Ci dormono
      Lo utilizzano persino in bicicletta o sull'autoveicolo
      Lo devono portare ad ogni costo ovunque
      Non esiste vivere senza

      Un'estensione vera e propria del corpo quasi una sorta di nuovo organo...

      Poi succedono vicende tristi: https://www.leggo.it/italia/cronache/cellulare_cade_vasca_da_bagno_ragazza_morta_folgorata_avellino_news_cosa_e_successo_oggi_03_05_2023-7378969.html

      Il problema grave esiste eccome.


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    19. Esiste, esiste... altroché.
      È come una droga, l gente è risucchiata da questi dispositivi, ma appunto: indietro non si torna, anche perché sono utilissimi.
      Bisogna semplicemente educare i piccoli all'uso giusto delle cose...

      Moz-

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    20. Prima bisogna educare gli adulti al non utilizzo dello smartphone mentre guidano la bicicletta 😅 poi i giovanissimi devono abituarsi ad un utilizzo regolare! Andate al mare? Utilizzatelo solo lo stretto necessario... In tante situazioni si può vivere benissimo senza... Vedi Jannik Sinner

      "Jannik Sinner, stella emergente nel mondo del tennis, ha espresso il suo dissenso verso l’uso dei social media. Durante una conferenza stampa organizzata dalla Federtennis, il campione ha dichiarato: “I social non mi piacciono, non è quella la verità, vedi certe cose ma non sono quelle”.

      "Sinner ha lanciato un messaggio importante per i giovani, evidenziando la discrepanza tra la realtà e ciò che viene mostrato sui social. Il tennista ha esortato i ragazzi a essere cauti, riconoscendo che mentre alcuni possono apparire felici online, la realtà potrebbe essere diversa. “Ai ragazzi dico di stare attenti… personalmente vivo meglio senza i social e continuerò a fare così”, ha affermato, sottolineando la sua scelta personale di limitare l’uso dei social media."

      Gigante fategli una statua di 100 metri d'oro subito!

      Oggi non si può vivere senza internet ma esistono ampi margini per una convivenza digitale e reale equilibrata... Per dire miei studi sul Giappone sono tutti riportati su carta per un ripasso fatto senza distrazioni ma internet mi aiuta ha trovare il materiale.

      In estate passo giornate al mare senza internet per metà giornata, la lettura di libri, riviste e fumetti rigorosamente cartacei, faccio lunghe passaggiate senza internet ecc ecc

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    21. Infatti, la cosa da combattere è solo una: la falsità che passa attraverso il web (e certi social specialmente...).
      Questa è una piaga sociale, estremizzazione ad esempio dell'inganno che si aveva all'epoca giocando a pallone (tutti sognavano la Nazionale e la velina in sposa)

      Moz-

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    22. Un paragone poco pertinente 😬 con il pallone si viveva un sogno con il sogno di diventare influencer cosa si vive?
      La soluzione sarebbe ritornare alla normalità vedere un cartone animato in tv alla stessa ora, giocare con i giocattoli tradizionali, collezionare figurine, giocare con i giochi di strada tradizionali nascondino, 1,2,3 stella, palla avvelenata ecc ecc passeggiare da soli per andare in edicola o altri posti senza più genitori che controllano i cuccioli in maniera ossessiva, i genitori in primis devono smetterla di trattare i figli come oggetti per mostrarsi esseri perfetti 😅

      Io sono cresciuto nell'epoca della Play1 quando da bambino era una console indispensabile e un passatempo amatissimo ma il mondo digitale per quanto fondamentale non toglieva spazio ai giochi e passatempi tradizionali... C'era un binomio perfetto digitale e tradizione... Andavano fortissimo la Play1, Nintendo64, Game-Boy i videogiochi era diffusissimi tutti i bambini erano fanatici ma altrettanto era prospero il mercato di figurine, card, giochi tradizionali, giochi di strada ecc ecc c'era voglia di avventure, voglia di sogni, voglia di sport ecc ecc
      L'edicola era frequentatissima... Le piazze erano piene di vita di bambini e ragazzini talmente tanto che ricordo pomeriggi dove in tanti giocavamo insieme... Posseggo una foto scattata dal balcone di casa da mio padre che ritrae uno di quei momenti 😭
      È difficile spiegare com'erano quei tempi rispetto ad oggi difficilissimo...
      Non mancavano anche cose pericolose viste con l'occhio di oggi entrare in case diroccate, fare prove di coraggio, corse di biciclette, c'erano talvolta fastidiosi bulletti tanto che mio cugino venne pestato da un gruppo di bulletti e mio fratello per difenderlo tirò in testa un pezzo di ferro ad un bulletto ferendolo a sangue 😱 io ovviamente avevo una gran paura dei bulletti e se succedeva una rissa scappavo... Mio fratello invece per difendere mio cugino reagì di brutto 😱 talvolta i genitori per fortuna non i miei picchiavano i figli alcuni (pochi per fortuna) con il vecchio metodo anni '70 della cinghia 😱, c'era un razzismo ben peggiore di oggi io perché figlio di napoletani non ero accettato in tutte le case dei miei amici 😭 eppure era vita vera non come quella plastificata di oggi...

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    23. Alcune spiegazioni

      I bulletti erano un gruppo di bambini altezzosi figli di persone poco raccomandabili io non ho mai piacchiato nessuno ero il classe fifone 😅 però c'erano eccome bambini aggressivi...

      Le prove di coraggio alcune estremamente pericolose c'erano eccome furono il motivo della morte nel 2006 di Ciccio e Tore 😭 ecco nel 2006 quindi molti anni dopo la mia infanzia erano ancora in voga anche in questo caso io da fifone non vi ho mai partecipato ma mio cugino e uno dei miei amici più cari almeno un paio di volte rischiarono la vita arrampicandosi su una ringhiera alta 7-8 metri 😱

      Corse di bicicletta meno pericolose delle prove di coraggio ma quante cadute pericolose e quanti rischi nelle strade per fortuna nel mio caso poco trafficate... Ricordo che mi schiantai contro un cancello facendomi una brutta ferita al ginocchio...

      Case diroccate come già ti raccontai mi bucai un piede con un grosso chiodo arrugginito in una ex scuola chiusa.

      Razzismo oggi sono vittime i bambini di colore all'epoca i figli dei napoletani ma anche albanesi o altri paesi esteri in alcuni casi non erano visti bene ☹️

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    24. Per concludere io da bambino non avevo certa piena libertà ma potevo andare in edicola da solo ma anche al calcio in pieno inverno e tornare al buio alle 18:30 senza che i miei genitori avevano paura... Anzi era normale per i bambini di 10 anni muoversi da soli... Oggi invece temo che siano seguiti ovunque? Certo nel mio caso l'edicola e il centro sportivo erano vicino casa ma almeno mi potevo muovere in autonomia...

      Tirando le somme (ho fatto un gran mischione 😅) oggi si vive una vita troppo falsa i bambini sembrano diventati una sorta di entità Divine usati come oggetti dai genitori esibizionisti ☹️.

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    25. Hai descritto il mondo di allora... che però, devo dire, in parte almeno... qui da me (realtà piccolina) ancora c'è.
      Con le dovute differenze (il mondo è cambiato, come hai illustrato giustamente), però ecco, non tutto... almeno non proprio tutto, è perduto.
      Prove di coraggio, ragazzini in bici che si muovo da soli, ecc... cose che vedo ancora ogni giorno.
      Certo è vero che si è iper-protetti, e questo ahimé causerà una crescita senza tanta spina dorsale, senza che ci si faccia male e capisce da sé si rischia poi di farsi malissimo da grandi.
      Io, almeno nei giorni del campo estivo, provo a far rivivere ai ragazzi quelle esperienze, senza però dover rinunciare alla moderna attualità (sarebbe impensabile, e per me anche ingiusto: va piuttosto insegnato l'uso corretto delle cose)^^

      Moz-

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    26. Mi capita spesso di girare per il mio paesino di mattina o pomeriggio ma da anni e anni in quei luoghi un tempo fiorenti di bambini che giocavano a calcio oppure ai giochi tradizionali ma anche card game o figurine ecc ecc niente ☹️ l'edicola viene frequentata perlopiù da over 50 signori che ancora comprano i giornali cartacei signore che comprano riviste di gossip miei coetanei in edicola non ne vedo bambini e ragazzini pochissime volte ☹️ ma ormai i problemi sono strutturali:

      Cartoni animati solo in streaming perché in televisione li trasmettono malissimo tra episodi a manetta e orari NON adatti

      Le poche raccolte di figurine rimaste costano tantissimo 1€ una bustina 😬 una volta con 1000₤ prendevi DUE bustine! Cioè con gli attuali 0,50€! Quindi oggi costano QUATTRO volte tanto 😱 gli stipendi mi sembra che erano circa come oggi ma tutto costava molto meno... Quindi io alllproca bambino con DUE bustine ero soddisfatto... (Poi certo c'erano quelli più grandi che addirittura si compravano tutta la confezione intera 😅 l'ho visto con i miei occhi diverse volte 😅 si compravano tutto il box 🤪) DUE bustine e tanta felicità... (Che rabbia quando sono aumentate a 550₤ 😡)

      Dicevo della televisione una disgrazia la nascita del digitale terrestre un fallimento ormai innegabile tanta abbondanza e tanta spazzatura. Canali Kids un tempo esclusiva di Tele+ oggi disponibili per tutti 24h con repliche, repliche, repliche 😅

      Serate famiglia dove era normalissimo vedere con i nostri padri Fantozzi, Rocky, Terrence Hill e Bud Spencer, Rambo ma anche film "pesanti" come Incompreso, Marcellino pane e vino, Padre Pio ma anche i polpettoni biblici e tanto altro... Erano film vecchi e allora? Oggi difficilmente questo accade ☹️ alle medie mi piaceva Dino Buzzati ma MAI che un coetaneo mi abbia detto una cavolata del genere ma "che vecchiume leggi?" Perché oggi si giudica la qualità in base alla data d'uscita che sia libro, fumetto, film deprimente.

      Forse questo anche oggi in inverno alla scuola calcio si facevano gli allenamenti anche sotto zero...
      Se non troppo lontani da casa come nel mio caso si andava da soli senza genitori in modalità proteggi cuccioli ad accompagnare così come in edicola, supermercato, fruttivendolo, pescheria ecc ecc certo non facevo la spesa di una giornata intera piccoli acquisti al massimo per il
      pranzo oppure se mia mamma si dimenticava qualcosa ma questa onnipresente presenza dei genitori non c'era non significava crescere allo stato brado ma neanche iper controllati ossessivamente!

      Mercoledì pomeriggio tornerò nel luogo dove sono cresciuto (perché al posto del bar si trova la mia fumetteria di fiducia) e a differenza di 23 anni fa sarà vuota e desolata ☹️

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    27. "senza però dover rinunciare alla moderna attualità (sarebbe impensabile, e per me anche ingiusto: va piuttosto insegnato l'uso corretto delle cose)^^"

      Gli smartphone in mano ai bambini sono uno dei principali motivi della tristissima situazione attuale.

      Da parte mia alcuni suggerimenti che puoi dargli

      Tra poco in TV su Boing inizia Orizzonti Pokémon da seguire in TV spero ogni giorno dal lunedì al venerdì da seguire!

      Se si annoiano che si inventino nuovi giochi come facemmo noi della sezione B inventammo le magliettine colorate da calcio

      Un foglio
      Una mattina
      Pennarelli

      Due magliettine per squadra e si gioca... Si possono fare infinite squadre gioco divertente ed economico! Eppure c'era la PlayStation 1, Nintendo 64, Game-Boy, PC e persino internet ma la fantasia non mancava oggi invece con la scusa del "cambiamento dei tempi"ai bambini gli hanno fatto il "lavaggio del cervello" gli è stato imposto un modello devastante iniziando dai genitori, ferragnez, televisioni indecenti ecc ecc

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    28. P. S. Ovviamente parlo solo della mia esperienza, del mio vissuto, del mio paesino insomma quello che ho visto e vissuto io e che oggigiorno vedo quotidianamente... Genitori ultra protettivi, modaioli, non all'altezza che davano brutti esempi esistevano anche allora ma per me in nettissima percentuale minore perché mediamente erano più semplici non usavano i figli come oggetti per il loro esibizionismo e narcisismo neoliberale.
      Conosvo alcune giovani famiglie che fanno rabbrividire 😱

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    29. P.S. 2

      Parallelamente ai miei post ma del tutto casualmente su un noto sito è divampata una polemica molto accesa dopo che la catena "La Feltrinelli" ha deciso di non vendere più materiale home-video ti consiglio di leggere tutto.
      Per non rischiare fraintendimenti volevo ribadire che le mie sono SOLO impressioni personali del mio piccolissimo spicchio di vita che posso osservare e del solo mio vissuto passato ovviamente infinitamente piccolissimo.

      Per me i videogiochi masterizzati della Play 1 hanno fatto danni tutto sommato contenuti anche perché la pirateria videoludica oltre la Play 1 non ha avuto tanto successo dalle mie parti le masterizzazioni di Play2, Xbox, Nintendo Game Cube, Game Boy Advance ecc ecc erano pochissima cosa rispetto ai tempi della Play 1 non ricordo cugini o amici che avevano videogiochi piratati post Play 1 se non rarissimi casi. Le Sale Giochi dalle miei parti sono state aperte e frequentate almeno fino al Mondiale 2006 e forse per qualche altro anno soprattutto d'estate erano parecchio frequentate.

      Sul fatto dello streaming rimane una grandissima opportunità per noi ex bambini che non abbiamo più avuto la possibilità di seguire le cose in televisione quando la televisione decise di comportarsi male... Colpa della televisione non aver saputo crescere una nuova generazione di appassionati (ok non solo colpa della tv ma Mediaset e Rai hanno fatto di tutto per allontanare il pubblico).

      Per il resto era del tutto possibile una convivenza tra modernità e tradizione in Giappone è successo in Italia no.
      Poi sono nate le manie ossessive "vecchio vs nuovo", "maledetti filler", "storie brevi altrimenti la trama perde mordente", "animazione con pochi frame", "sigle italiane pessime", "doppiaggio italiano non rispecchia i personaggi" ecc ecc sono nati i neologismi idioti come "girellaro" ecc ecc

      Storia di errori e follie collettive :(

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    30. Un sacco di cosa a cui rispondere, vediamo.
      Vero, il Giappone riesce a far convivere due anime molto diverse. Qui non succede.
      Oddio, ripeto, per me non tutto è andato proprio allo scatafascio, anche se ovviamente resto legato a un certo mondo che vivevo a metà anni 90.
      La gente non ha più voglia o tempo, non vuole più attendere: questo è.
      La noia prima riusciva a farti inventare delle cose, anche i giochi (che tu suggerisci).
      Oggi c'è poco in tal senso, forse un po' la scuola ancora stimola se trovi un insegnante illuminato ma bisogna essere fortunati.
      Bisogna poi comunque fare i conti con questa tecnologia: esiste, c'è, non puoi cancellarla.
      I bambini hanno gli smartphone, non glieli toglierà nessuno.
      I genitori che citi... siamo noi, sono la generazione nostra, più o meno. I quarantenni di oggi.
      Incredibile , eh?

      Moz-

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    31. "I genitori che citi... siamo noi, sono la generazione nostra, più o meno. I quarantenni di oggi.
      Incredibile , eh?"

      Una delusione :( ma anche i genitori che oggi hanno 50-55 anni tipo mio zio sono il male... Mentre mio padre classe 1959 non usa i social e sa usare poco il computer ragiona ancora come gli anni Novanta.

      Poi esistono anche dei revisionisti "pericolosi" perché diffondono menzogne e falsità nati perlopiù tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila sostengono questo:

      Le generazioni nate negli anni Ottanta e Novanta strafogavano junk food davanti alla televisione seguendo passivamente la televisione mentre loro preferivano non vedere la televisione perché giocavano all'aria aperta. Hanno fatto un incredibile ribaltamento delle abitudini degli anni Ottanta e Novanta 😱 FALSO! Ma quanto mai? Noi stavamo tanto tempo all'aria aperta tra giochi e avventure solo che la passione per la televisione in determinati orari era IMPERDIBILE! Non potevamo perdere i cartoni dopo pranzo così come nel pomeriggio ma solo in determinati orari! Dopo I cavalieri dello Zodiaco giù a giocare poi arrivava il pomeriggio e tutti a vedere Sailor Moon, Pokémon,mHolly e Benji ecc ecc ma dopo di nuovo tutti in piazzetta, cortile, oratorio ecc ecc nessuno esclusi determinati casi restava una giornata intera davanti alla televisione 😅 anzi i genitori si lamentavano perché stavamo troppo fuori casa... Ricordo una domenica di pioggia torrenziale passata fuori casa era 11 giugno 2000 giornata d'inizio degli Europei 2000 mentre giocavamo a calcio arrivò un nubifragio ci riparammo sotto il palazzo nell'attesa che la pioggia finisse...
      Ricordo anche uscite sotto la neve per giocare a palla di neve...
      Le mattine dei giorni di Pasqua passate a giocare a calcio...
      I pomeriggi domenicali talvolta alla sala giochi...
      Senza dimenticare che le toppe erano vendutissime perché per giocare a calcio o altri giochi spesso i pantaloni facevano una brutta fine...
      E adesso queste persone che hanno preferito crescere con YouTube (anche per colpa della Rai e Mediaset) vogliono ribaltare la realtà di quello che fu?

      Hanno mai raccolto frutta secca? Nel mio caso molti erano ghiotti di ghiande che crescevano negli alberelli dietro casa e raccoglievamo per terra le pigne cadute che sporcavano tutte le mani ed avevano un caratteristico odore molto particolare 😅

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  2. "Su Video Girl Ai, ci sono tre vignette in un articolo più ampio sui manga erotici e censure, non è incentrato su quel titolo ma ci sono, ecco, degli esempi... 💪🏻"

    Comunque se ne parla per la prima volta su una rivista cartacea? Sarebbe bello un futuro piccolo focus s questa questione.

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  3. Un altro dei difetti di Anime Cult l'ossessione per il telefilm (live action) di Kiss me Licia 😅 un prodotto che non avrebbe trovato posto neanche su Kirghizistan Tv....

    "Su Video Girl Ai, ci sono tre vignette in un articolo più ampio sui manga erotici e censure, non è incentrato su quel titolo ma ci sono, ecco, degli esempi... 💪🏻"

    In futuro potrebbe esserci un piccolo articolo su questo? Dopotutto si tratta di un "mistero" che ha generato alcune leggende su censure mai avvenute da parte di Star Comics o che Star Comics non voglia pubblicare la versione "integrale" invece semplicemente VGA violò le leggi giapponesi sui contenuti in base al suo target con tanto di messa al bando nella prefettura di Yamaguchi problema che si risolse con la modifica di alcune vignette o intere tavole se Andrei vuole fare chiarezza una volta per tutte... Altrimenti ci troveremo ancora gli indignati che vogliono la versione integrale non più in vendita neanche in Giappone.

    Comunque io non considero VGA un manga prettamente erotico certo l'erotismo fa parte di VGA ma ci sono temi ben più belli in questo manga.
    Apprezzato anche da uno dei più importanti critici di manga del Giappone (Google traduttore) Jiro Saito (classe 1939) "Inoltre, il critico educativo Jiro Saito ha descritto questa rappresentazione psicologica come "paragonabile ai manga per ragazze" e descrive quest'opera, che descrive l'amore senza cercare di essere una commedia romantica , come "il primo "manga romantico" in una rivista per ragazzi .13] ."

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    1. Non so se approfondiranno la questione VGA, qui citato con 4 vignette come esempio di censura "a monte", in Giappone.
      Probabilmente se ne dovrà parlare qualora si affrontasse Katsura, oppure come dici tu, un articolo apposito sulle censure a monte...
      Mi trovo d'accordo con la descrizione del critico.
      Licia? Non puoi capire quanti fan abbia e quanto ancora c'è da svelare: l'intervista a Barcellini ha scatenato il web, sono argomenti che tirano tantissimo...! 💪🏻

      Moz-

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    2. Su VGA spero che farai menzione alla redazione...

      "si affrontasse Katsura"

      Quindi ancora nulla in programma sul sensei Katsura? Ricordo VGA primo o comunque uno dei primissimi manga di successo in Italia senza un anime di successo dietro a differenza di Ken il Guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco, Orange Road.

      Ci manga solo che Sprea insieme alla Mediaset faccia uscire l'intera serie in DVD... (Scherzo ma con il fanatismo che hanno in casa Sprea per questo live action tutto può accadere...) i due totem di Sprea editori venerazione per il live action di Licia, feticismo per ogni cosa che riguarda Creamy Mami XD

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    3. No, in DVD è già disponibile ma qualcosa d'altro su Licia, di inedito* e ufficiale, sta per arrivare: è una serie unica, che ha molti fan appassionati e di cui c'è molto da raccontare!
      Creamy è una licenza importante... uscirà un mook ufficiale molto presto, poi penso che il brand riposerà un poco... :D
      *non di inedito nel senso di mai visto, ma come prodotto mai uscito all'epoca.

      Moz-

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  4. Ma perché Blogspot cancella i post? Ha tolto il mio post su VGA 😭

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    1. Ogni tanto succede, poi tanto recupero io... 😉💪🏻

      Moz-

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  5. Ancora nessuna intervista esclusiva alla signora Alessandra Valeri Manera la signora che ha fatto la fortuna dei cartoni animati, giocattoli, merendine, musicassette ecc ecc detestabile per tanti motivi ma vincente in ogni campo! Immagino che sia difficilissimo contattarla e di sicuro sin dall'inizio rappresenta il punto massimo dei desideri della redazione di Anime Cult.

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    1. Esattamente. Non è facile contattarla, ma soprattutto non è facile che lei rilasci interviste. Una è presente in Bim Bum Bam Story vol. 2, ma è parziale: c'è dell'altro, e arriverà. Però tutti sogniamo l'intervista definitiva, e spero arrivi anche quella, prima o poi... Intanto già questa a Cip Barcellini svela molto, così come la rubrica di Carrassi che promette scintille (era il braccio destro della Manera, dopotutto...!)

      Moz-

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  6. Giatrus il primo uomo, anime che mi faceva morire dal ridere fin dalla sigla italiana:
    "Su e giù, giù e su
    dall'Alaska al Perù..."

    Personalmente, più che "gli antenati dei... Simpson" li ho sempre visti come "Gli Antenati in salsa giapponese"; d'altronde la famiglia gialla è una versione "riveduta e (s)corretta" dei Flintstones, con tanto di esplicito omaggio nella sigla delle prime stagioni; poi, per carità, indubbio che Groening abbia infilato un sentiero originale rispetto ai personaggi Hanna e Barbera come anche Giatrus, per cui non parlo di cloni/plagi ma di serie con uno spunto in comune, e per quella giapponese pure la collocazione storica identica.

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    1. Sì, diciamo che è giusto un parallelismo per non dire "gli antenati degli antenati", non avrebbe retto :)

      Moz-

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  7. P. S. Ho letto che ad un tuo amico hai proposto di pubblicare una nuova rubrica sugli anime inediti in Italia ma qui sul blog oppure sulle riviste della Sprea? Spero che il progetto si realizzi... Mi piacerebbe leggere qualcosa qui del tuo amico... Intento ti ho inviato una bozza per una nuova mia rubrica tramite il mio nuovo account Gmail (scrivo qui nel caso perdi la email).

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    1. Su carta, per la Sprea: era una proposta che gli feci penso ormai circa un anno fa, sempre concentrandosi sul vintage: anime anni 70-80-90, cult, ma mai arrivati in Italia.
      Secondo me su Anime Cult (o anche JM, ora...) ci sta bene una cosa così^^

      Moz-

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    2. Va bene...

      P. S.

      Spero ti sia arrivata l'email 2 di Sobakasu.

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    3. Arrivata, arrivata :)

      Moz-

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