[RIVISTE] Japan Magazine 7, ecco com'è (e ci sono anch'io con Berserk!)

 

Ed eccoci giunti al settimo numero di Japan Magazine, l'ultimo con la formula finora proposta.
Si chiude un primo ciclo e ho voluto farlo alla grande, parlandovi della mia opera preferita: Berserk!
Vi racconto tutto qui di seguito!


Intanto vi agevolo il sommario di questo numero, per dare un'occhiata a tutti i contenuti presenti:

 



Apre come sempre l'editoriale, dove si spiega la futura nuova natura di JM: trimestrale, praticamente monografico, con carta di qualità per volumi di pregio incentrati su storie e personaggi perlopiù anni '90. Resterà qualcosa della struttura finora proposta (che poi è quella storica del '91), come i poster.
Segue la posta del Drago, che dà un arrivederci al suo pubblico.
La cover story è dedicata a Ranma ½, qui raccontato in lungo e in largo con un imperdibile approfondimento che ne analizza diversi aspetti anche nient'affatto scontati (e c'è ampio spazio anche per la sua autrice, Rumiko Takahashi).

 


Ribon è la rivista raccontata in questo numero, Video Girl Ai la storia del mese; presente la rubrica sul cosplay e quella sul Giappone (che migrerà sulla sorella Anime Cult, che ha già da tempo uno spazio dedicato). E ancora curiosità, interviste ai doppiatori (Rovatti), recensioni, giochi, live action e poi... io, con Berserk!

 



Analizzo i tanti "ieri e oggi" che hanno segnato l'opera: il primo, fondamentale, è quello che separa il Berserk di Miura da quello del suo migliore amico Koji Mori, che ne ha preso le redini.
Ma parlo anche del cambiamento costante di questo titolo lungo tutti gli anni di pubblicazione, soffermandomi anche sul presunto "calo" avvertito e segnalato da tempo da una frangia di lettori.


 



Inoltre, punto lo sguardo anche sulle opere animate, vecchie e nuove; il tutto sempre presentando analisi e confronti.
Insomma, sono riuscito a parlare approfonditamente della mia opera preferita, in una retrospettiva che spero risulti piacevole e ricca di spunti di riflessione.


 



Dunque, appuntamento nel 2025 con il JM 2.0: vedremo quali sorprese ci riserverà!


55 commenti:

  1. Che tristezza ☹️ mi viene da piangere 😢 non scherzo.

    Già il passaggio a bimestrale era un segnale negativo ma non credevo che le vendite erano basse ☹️.
    Con Japan Magazine si era creato il miracolo di ritornare alla magia degli anni Novanta tra giochi e divertimento, emozioni e ricordi...

    Sono stato al gioco di ritornare giovanissimo... Sono stati momenti belli di sana e genuina attesa... Ogni numero la gioia di scoprire i contenuti guardando il calendario attendo trepidante il 10 di ogni mese e poi di ogni due mesi...

    Bellissima rivista, tanto cuore, tanta passione...

    Grazie di tutto.

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    1. Ma vedi, le cose si trasformano. Resteranno cuore e passione per le cose del futuro, che saranno sempre JM e quindi sempre emozioni e ricordi 🤓💪
      Le vendite non sono basse, cioè non si va "sotto" altrimenti avrebbe chiuso subito, diciamo che alla lunga, parlando di diversi livelli, è meglio cambiare alcuni parametri seguendo quel che sembra piacere maggiormente al pubblico.
      Non è una cosa catastrofica, è che funziona così: sono gli acquirenti, di fatto, a decidere della vita di un prodotto... 💙
      Grazie per aver seguito JM in questa incarnazione!
      P.s. la bimestralità era dovuta ad altre ragioni

      Moz-

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    2. Come ho sempre detto se si riprova a creare il vecchio mondo fallisce miseramente :( se domani mettono due anime nel lunch time e due anime a metà pomeriggio in televisione non fanno ascolti perché ormai la gente non vuole più il vecchio mondo gioioso e colorato :(.

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    3. Li hanno messi... di pomeriggio... due anime (CdZ e Nadia, poi Oscar) ma su Italia 2.
      Comunque al di là di tutto, c'è da capire davvero cosa potrebbe essere replicato oggi e cosa no: c'è stato davvero un taglio netto, a un certo punto. Noi, anche primi anni 2000 con già internet e cellulari, avevamo la tv e l'editoria come negli anni '70.

      Moz-

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    4. Non so se lo sai ma su Boing stanno facendo un buon palinsesto di anime Kids: Orizzonti Pokémon, Beyblade X, Doraemon e ora anche Captain Tsubasa Junior Youth Arc.
      Buoni orari pomeridiani e un palinsesto abbastanza variegato ma non arriva allo share del 2% questa è la triste realtà della televisione dai tempi del DTT ☹️.

      Rimane il problema che la massa non è più interessata a TV, riviste, quotidiani ☹️.

      La fine di JM è un chiaro segno ☹️.

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    5. Ci sono anchee Nadia e Cdz... ma il vero problema è che manca un contenitore: è tutto frammentato.
      Immagina un canale specifico dove la mattina fai tre serie di quelle che proponeva Italia 1, a pranzo altre due, il pomeriggio altre 3 e poi la sera. Unico canale.

      Moz-

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    6. Nadia e CDZ sono replicati da anni a nastro 😅.

      Mentre Pokémon, Doraemon, Captain Tsubasa e Beyblade sono nuovi.

      Il canale unico sarebbe una buona cosa anche se io preferirei al 100% i canali nazionali...

      Ma il problema è sempre quello i giovani non vedono la televisione e le emittenti TV sono peggiorate tantissimo ☹️.

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    7. Però tu immagina il mio di prodotti vecchi e nuovi, uno attira l'altro.
      Io vorrei It! in chiaro, sarebbe la cosa migliore. Ancora non capisco come mai non facciano un canale simile in mezzo a tanti frammentati...😲

      Moz-

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  2. Commento anche i contenuti di questo nuovo e ultimo numero.

    -Ranma 1/2 in virtù del remake uno speciale molto interessante. Akane mi piace con quel tipico taglio di capelli alla giapponese mentre Shampoo mi sta sulle scatole XD

    -Sensei Rumiko Takahashi stupendo!

    -Video Girl Ai 6 pagine e tanta attesa...

    -Rivista Ribon aspettato con piacere 😍

    Seguono tutte le altre rubriche...

    Torno a piangere 😭😭😭

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    1. Video Girl AI sarà anche sul nuovo Enciclopia (dedicato alle storie romantiche)!
      Dai, in sette numeri si è trattato già tanto, e molto si potrà fare in altre forme^^

      Moz-

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    2. Enciclopia quando esce?

      Straziante perché il 10 del mese aspettavo alla mattina che mia nonna tornava dalla spesa con il nuovo numero di Japan Magazine 😭 siccome mio nonno è disabile al 100% alla mattina raramente posso uscire.

      Domani vado io in edicola.

      JM era bello perché pur rimanendo nel mondo nostalgico aveva un'identità più per appassionati di Giappone che per girellari...
      Cioè una rivista per adulti che sognavano di essere felici come da ragazzini... Era tutto un gioco che facevamo con genuino entusiasmo...
      Mi mancherà tutto...

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    3. Enciclopedia sempre in questi giorni, penso si trovi già.
      Mi spiace per la tua situazione a casa! 😞

      Sì, JM è sicuramente più ludico e meno approfondito rispetto ad AC (che, come ho sempre detto, preferisco di gran lunga perché contiene delle vere e proprie ricerche su anime/manga in Italia), però quando ho potuto, ho fatto delle analisi abbastanza ricercate (Utena, Berserk...). Vediamo cosa succede nel futuro , non è escluso che quello spirito "giocoso" resti! 💪💥

      Moz-

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  3. Preso!!! Bellissimo questo ultimo numero!!! Ma purtroppo ci sono alcuni errori pazzeschi 😢 nello speciale dedicato a Video Girl Ai viene detto "genere shojo" nooooo! Innanzitutto shojo non è un genere ma in giapponese significa "bambina/ragazza"

    Sulla Wikipedia giapponese viene spiegato bene

    https://ja.m.wikipedia.org/wiki/%E5%B0%91%E5%A5%B3

    Riporto un pezzetto con traduttore automatico

    "Uno shojo è una "ragazza" o "ragazza" di età compresa tra 7 e 18 anni. "Bambina" si riferisce generalmente a persone di età compresa tra 1 e 3 anni di scuola elementare (circa 8-9 anni), mentre " donna " e " donna " si riferiscono generalmente a persone di età superiore a 20 anni. vecchio".

    Video Girl Ai è stato pubblicato su Shonen Jump non c'entra con i manga per ragazze.

    Infine Giorgio Messina dice che VGA non è indirizzato ai ragazzi ma Messina su cosa si basa per un'affermazione del genere?

    VGA è stato pubblicato su Shonen Jump quindi in automatico è un manga per ragazzi.

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    1. Non devi dire a me cosa significa shojo, lo so bene XD
      Come so che VGAi è uno shonen.
      Diciamo però che spesso in Italia abbiamo volutamente confuso target e genere, tanto che le cose si sono accavallate, quindi dire genericamente che un dato manga è d genere shojo è non corretto, ma inquadra immediatamente l'opera.

      Moz-

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    2. Vuoi dire che la redazione di JM l'ha fatto volutamente? Se è vero non è eticamente giusto ☹️ al posto di shojo bastava mettere romantico.

      "Capolavoro del manga romantico" va benissimo non esiste al mondo mettere shojo che non significa neanche lontamente romantico.

      Dovete anche pensare ai lettori ☹️ non si possono fare volutamente cose del genere.

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    3. Anche edicola riferito al Giappone per favore no... Basta che usate libreria andate sicuri al 100%.

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    4. Non so se sia stato scritto volutamente ma in Italia è una cosa tollerata, che serve a inquadrare subito un "macrogenere".
      L'errore ovviamente non è fatto volutamente, è un errore.

      Moz-

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    5. Va bene.
      Per dire io ci ho messo 10 anni per capire il significato di shonen, shojo e gli altri.

      Per me sin dal 2022 andava fatto all'interno della redazione della Sprea una linea guida sui termini giapponesi per non sbagliare.
      Le riviste della Sprea sono belle ma spesso vi perdete in un bicchiere d'acqua.

      Se possibile quando vi riferite al Giappone con edicola andrebbe cambiato in libreria.
      Le edicole sono tipicamente europee e non esistono in Giappone.
      Se puoi dire questa cosa ad Agnoli grazie.

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    6. Il fatto è che ogni autore è anche un mondo a sé: ad esempio, io non userei nemmeno libreria ma rivenditoria, o al massimo chiosco (in passato c'erano fumetti anche nei convenience store, forse ci sono ancora)... Agnoli mica gestisce le riviste, queste cose vanno dette agli editor, ma non è la precisione di un termine che fa la differenza: è ovvio che si intende - per farla immediata - luoghi di varia dove è possibile acquistare quotidiani e riviste.

      Moz-

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    7. Alessandro Agnoli è il direttore di Anime Cult e Japan Magazine quindi tocca a lui controllare che sia tutto a posto.

      Libreria credo vada bene. Secondo un mio libro di giapponese la libreria si chiama honya (本屋) vendono libri, manga e riviste.
      Per convenience store intendi i conbini (minimarket)? In quei negozietti vendono principalmente le riviste appena uscite Jump, Sunday, Nakayoshi ecc ecc ma anche alcuni volumetti da poco usciti però pochi perché sono proprio minimarket con un piccolo espositore.
      Poi ci sono anche i negozi dell'usato.

      Mi sa che edicola dovremmo tenercelo pazienza...

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    8. Sì, ma perché è un termine generico che fa subito capire al lettore cosa si intende: chiosco che vende giornali di varia.
      A volte è necessario anche - per motivi di comunicazione - non andare per il sottile, e concentrarsi su quello che con un articolo si vuole dire^^

      Moz-

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  4. Di JM ho comprato 2 numeri in totale e francamente non mi è mai passato per la testa di abbonarmi. Rivista carina per caritá, ma ANIME CULT per me è ben altra cosa...e se tornasse mensile oltre a fare 10 tripli salti carpiati, farei pure il doppio abbonamento

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    1. Anche io preferisco AC perché è molto molto approfondita, piena di ricerche e retrospettive. JM nasce come esperimento ludico, da cameretta. Forse oggi non poteva avere vita più lunga in questa formula, vediamo la sua evoluzione.

      Moz-

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    2. "JM nasce come esperimento ludico, da cameretta. Forse oggi non poteva avere vita più lunga in questa formula"

      Triste.
      Oggi le persone sono sempre più ciniche.
      Resiste solo la fascia degli amanti di Bonolis, Manuela il cane Uan,

      Secondo un articolista di NSM Japan Magazine era una rivista girellara ma per me era una rivista gioiosa e giocosa con target ipoteticamente giovanile.
      Oggi i giovani non leggono più riviste altrimenti JM avrebbe avuto un grande successo... Ma se mancano gli acquirenti un tempo principali lettori crolla tutto.

      Siccome te li conosci bene oggi esistono ancora giovani che hanno sogni e fantasie (esempio) diventare cuochi negli stadi della MLB, NBA, NFL? Oppure ormai questo mondo li ha trasformati tutti in persone ciniche sin da giovanissime?
      Hai visto l'esplosione di violenza giovanile negli ultimi mesi?

      "Diffusione della violenza tra i giovani

      Secondo lo studio, quasi il 40% degli studenti delle scuole superiori, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, ha partecipato a zuffe o risse nel corso del 2023, pari a circa 990.000 ragazzi. Questo dato rappresenta un aumento di sette punti percentuali rispetto al 2019 (33%). La prevalenza è significativamente maggiore tra i ragazzi (46%) rispetto alle ragazze (34%). Inoltre, il 12% ha preso parte ad episodi di violenza di gruppo, spesso rivolti verso sconosciuti o conoscenti, con il 41% dei casi che ha coinvolto sconosciuti e il 33% conoscenti.

      Comportamenti estremi in aumento

      In aumento anche i comportamenti più estremi: il 6,2% degli adolescenti ha danneggiato beni pubblici o privati, mentre il 5,8% ha causato gravi ferite a qualcuno, tanto da richiedere cure mediche. Questi dati sono in crescita rispetto al 2018, quando la percentuale di chi aveva danneggiato beni pubblici era del 5,2%, e di chi aveva fatto seriamente male a qualcuno era del 4,0%. Nel corso degli anni, il trend di questi comportamenti ha mostrato fluttuazioni, ma si osserva un incremento generale a partire dal 2021.

      “Assistiamo a un incremento degli episodi di violenza tra i giovani, un fenomeno che rispecchia le tensioni e le difficoltà sociali post-pandemia”, spiega Sabrina Molinaro, dirigente di ricerca Cnr-Ifc e responsabile dello studio ESPAD®Italia. “Il dato più allarmante riguarda l'uso di armi e la violenza verso figure di autorità, con il 4,2% degli studenti che dichiara di aver colpito un insegnante e il 3,7% di aver usato un'arma per ottenere qualcosa. Questi comportamenti mostrano un'impennata a partire dal 2021, suggerendo un disagio crescente tra i giovanissimi”.

      "Violenza e tecnologia

      ESPAD®Italia sottolinea anche come la violenza non si manifesti solo fisicamente, ma sia spesso veicolata anche dall'uso dei dispositivi digitali. Il 10% degli studenti ha assistito a scene di violenza filmate con un cellulare, mentre il 3,6% ha ripreso in prima persona questi episodi.

      Nel contesto della violenza online, il 30% degli studenti ha ammesso di aver compiuto atti di cyberbullismo, con una prevalenza maggiore tra i ragazzi. Le forme più comuni di cyberbullismo includono l'invio di insulti in chat di gruppo, l'esclusione o il blocco di persone da gruppi online e l'invio di messaggi offensivi."

      Per me dipende dalla distruzione della famiglia e dalla caduta di televisione e riviste questi giovani dalla mattina alla sera sui social network si stanno distruggendo.

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    3. "Triste.
      Oggi le persone sono sempre più ciniche.
      Resiste solo la fascia degli amanti di Bonolis, Manuela il cane Uan,
      Secondo un articolista di NSM Japan Magazine era una rivista girellara ma per me era una rivista gioiosa e giocosa con target ipoteticamente giovanile.
      Oggi i giovani non leggono più riviste altrimenti JM avrebbe avuto un grande successo... Ma se mancano gli acquirenti un tempo principali lettori crolla tutto."

      Che sia un mondo più cinico è vero, è un mondo veloce e con gente che cresce in fretta.
      Degli articolisti di altre testate non voglio parlare, nello specifico dopo i fatti di giugno e i fatti del lancio proprio di JM le loro parole non hanno alcun valore per me.
      Anime Cult va bene come va, per esempio. Poi ci sono i guilty pleasure tipo Love me Licia. E le cose d'infanzia come Bim Bum Bam (ma se hai visto i due speciali, vedrai che comunque dentro ci sono delle ricerche, analisi ecc... non è solo nostalgia, anzi con me non lo è quasi mai).

      "Siccome te li conosci bene oggi esistono ancora giovani che hanno sogni e fantasie (esempio) diventare cuochi negli stadi della MLB, NBA, NFL? Oppure ormai questo mondo li ha trasformati tutti in persone ciniche sin da giovanissime?
      Hai visto l'esplosione di violenza giovanile negli ultimi mesi?
      Comportamenti estremi in aumento ecc"

      I sogni ci sono ma sono cambiati, ovviamente nessuno sogna più gli States. La violenza sarà pure aumentata, ma forse va di pari passo con la sensibilità. Vedo giovani molto più aperti alle emozioni che noi nascondevamo, oltre che aperti a se stessi e a essere quel che si è senza troppe paranoie. Ma si è anche molto fragili.

      "Per me dipende dalla distruzione della famiglia e dalla caduta di televisione e riviste questi giovani dalla mattina alla sera sui social network si stanno distruggendo."

      Sicuramente i social atrofizzano il cervello e promuovono velocità incredibile, però - a fondo - c'è ancora del buono, ci sono possibilità. Ma bisogna lavorarci a livello istituzionale.

      Moz-

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  5. Non solo gli States... Vorrei sapere se hanno sogni del tutto irrealistici come ai miei tempi in cui sognavo di diventare chef internazionale negli stadi della MLB.
    Nel mondo di oggi dove si sa ogni cosa... Dove tutto arriva in un attimo...

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    1. Il fatto è che oggi... tutto è possibile. Anche le cose assurde lo sono! 🤓💪

      Moz-

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    2. Quando vivevamo nei tempi semplici era tutto diverso... C'era stabilità e sicurezza nelle famiglie...

      Oggi nessun giovane sogna più perché in un attimo possono sapere com'è la vita negli States...

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    3. Lati positivi e negativi del mondo globalizzato...

      Moz-

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  6. Ho visto in edicola Japan Magazine Collection numero 1.
    Verranno raccolti anche gli altri numeri?

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    1. Non ne ho idea, ma presumibilmente sì: di queste raccolte non si occupa l'editore ma il distributore:)

      Moz-

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  7. Ho letto con molto piacere l'articolo sulla storia di Rumiko Takahashi scritto dal sempre ottimo Maurizio "Kirio1984" Iorio, peccato solo per un errore banale ☹️ le copie in circolazione di Inuyasha non sono 30 milioni ma 50 milioni al settembre 2020.

    Mi chiedo perché in casa Sprea sui numeri non siete quasi mai precisi ☹️.
    Se me ne accorgo io...

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    1. Boh, quello potrebbe essere un banale refuso o derivare da una fonte non aggiornata...

      Moz-

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    2. Sui numeri

      Si sbaglia una volta è umano, si sbaglia due volte può capitare, si sbaglia tre volte qualcosa non funziona ☹️.
      Sui numeri Japan Magazine spesso non è stato preciso ☹️ nulla di grave ma si può facilmente evitare.
      Io ad esempio cerco in questo modo: Wikipedia giapponese e la fonte originale dove è stato preso il dato.

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    3. Non devi dirlo a me... ogni autore è responsabile di quel che scrive, e immagino che non ci sia certo volontà di commettere imprecisioni!^^

      Moz-

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  8. Qualche piccola anticipazione sulla nuova pubblicazione di Sprea Editori in ambito Giappone potrei averla?
    Cosa bolle in pentola?

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    1. Si chiamerà Japan Illustrated, e sarà una rivista (previsti 4 numeri) dedicata al Giappone... raccontato in ogni suo aspetto ma usando le immagini: illustrazioni e fumetti (di autori giapponesi, francesi e italiani). Una cosa completamente inedita che si avvale di immagini veramente belle.

      Moz-

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    2. Interessante ma niente testo?

      Non vorrei che Sprea Editori punti su un nuovo modo di fare riviste ovvero a ciclo breve ☹️ JM è durata solo 7 numeri...

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    3. Ci saranno dei testi, tipo interviste, ma i testi sono nei fumetti stessi, nelle didascalie delle varie immagini. Sarà più come libro illustrato, una cosa mai vista prima, unica al mondo^^

      Moz-

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  9. Ancora Ken il Guerriero 😱 mentre avete seppellito Japan Magazine ☹️.

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    1. Non è mai stato fatto un AC Dossier su Ken e i combattenti. Si tratta di un monografico, non di una rivista. JM non è stato seppellito, in primavera torna (con una nuova formula ) se fosse andato alla grande non sarebbe cambiato, quindi non puoi accusare la casa editrice. Men che meno per la scelta di pubblicare cose su Ken: evidentemente vendono, rispetto ad altre. E un editore va avanti solo se le cose incontrano il gusto del pubblico... il discorso è semplice.

      Moz-

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    2. Ken il guerriero in copertina Anime Cult N. 2 e Japan Magazine N.3.

      Trovo triste quel "c'è spazio solo per quei 5-6 nomi famosi il resto arrangiati..."

      Il nostro è un Paese vecchio e malato ☹️.

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    3. Su Anime Cult 2 era in copertina ma non c'erano articoli sull'opera: si trattava di una intervista al cantante della sigla italiana.
      È stato in copertina sul n. 13 con un articolo nel dossier interno (anime violenti). Il primo vero approfondimento fu solo su JM 3 ma è chiaro che Ken (come Sailor Moon, CdZ, Dragon Ball...) è un titolo da volume monografico.
      Sia per interesse de pubblico (che è la cosa principale, visto che si deve tener conto di vendite) sia per importanza del titolo stesso (come storia e possibilità di approfondimento e analisi; come 'peso' dello stesso presso pubblico e tv).
      In sostanza, non penso ci voglia un mago nel capire che un dossier su Yu Yu Hakusho non avrebbe senso commerciale (ma anche realizzativo: non essendo un'opera così stratificata), mentre Sailor Moon sì, Naruto pure (ma qui si apre la parentesi:il pubblico di Naruto acquisterebbe la rivista? Sappiamo già la risposta).

      Moz-

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    4. Yu Yu Hakusho sarebbe stato ottimo per per Japan Magazine... Comunque dentro ci sono molte cose che riguardano il folclore e la cultura giapponese.
      Naruto comunque è un manga del 1999 e l'anime del 2002 in Italia in sostanza si conta 2006 pressapoco il grosso del suo pubblico sono i nati tra il 1985-1995 che appartengono alla generazione riviste ma anche io l'avrei considerata più adatto per Japan Magazine.
      Le colpe dello sfacelo attuale sono 50% editori e 50% lettori ☹️.

      Il nuovo Japan Magazine già immagino EVA, Sailor Moon, Marmalade Boy se va bene altrimenti Goldrake, Kiss me Licia, Creamy.

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    5. Il nuovo JM sarà diverso da come lo immagini ;)
      Yu Yu ok, ma chi se lo fila? Purtroppo - visto coi miei occhi - la maggiorparte della gente acquista se in copertina e come contenuto c'è qualcosa che ama.
      Naruto e One Piece sono amatissimi, ma... non sono "acquistati" da chi li ama se parliamo di riviste.
      Purtroppo è un dato di fatto.
      Ad acquistare riviste - peraltro sempre più approfondite e ricche di analisi e ricerche - sono persone che erano già abituate a farlo, il cui immaginario anime/manga è quello classico, con poche concessioni al "dopo" (deve trattarsi proprio di un titolo fortissimo e trasversale). Le nuove leve cresciute con Conan, One Piece, Hunter x Hunter, Naruto e via a seguire NON acquistano riviste e volumi, disabituate ormai da anni a causa dell'avvento del web che diede tutto gratis.
      Qui apriamo la parentesi: di chi fu la colpa? 1) del pubblico italiano che fece a meno subitissimo di riviste di settore, immaginando di poter avere gratis gli approfondimenti
      2) in minima parte degli editori, che non compresero subito il problema e avrebbero dovuto trasformare immediatamente i magazine non più in cose di news obsolete, ma in pseudo libri di firme importanti dove le opere venivano analizzate e sviscerate su più livelli.
      Questa cosa fu anche fatta, a dire il vero, ma non trovò il favore del pubblico italiano (in Francia invece le riviste non sono mai morte).

      Moz-

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    6. Fai conto che io appartengo del tutto alla "generazione rivista" anche ai miei tempi era normale comprare magazine e parlarne a scuola in alcuni casi anche prestarli tra compagni di classe.
      Andavano per la maggiore le riviste di calcio Guerin Sportivo e Calcio 2000 ma anche le due riviste della PlayStation e quelle di auto e moto meno su altri temi.
      Penso che il periodo 2005-2008 era ancora florido non tanto di riviste di anime e manga riviste ma di calcio e videogiochi sicuramente... Comunque gli anime e manga in quel periodo andavano ancora fortissimi.

      Sul dopo del perché del calo probabilmente hai ragione ma non essendo di quella generazione non posso saperlo se non tramite alcune ipotesi che posso fare.

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    7. MikiMoz però non si possono considerare di nuova generazione Conan, One Piece, Naruto ecc ecc sono anime nati tra anni Novanta e primi Duemila... Con questi anime sono cresciuti perlopiù la generazione 1985-1995.
      Neanche My Hero Academia si può più considerare nuovo... Quelli nuovi che stanno spopolando su Netflix e Crunchyroll sono Frieren, Sakamoto Days, Blue Box, Dandadan di questi purtroppo su rivista non venderebbero nulla ☹️.

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    8. Eh però anche la generazione nata con Conan & Co. è quella delle non riviste (quindi figuriamoci oggi).
      Io stesso sono approdato sul web dando il mio meglio possibile (dal 2002 scrivo online. E penso di aver messo su web cose riguardo Berserk che nessuno aveva messo su rivista).
      Diciamo che il web ha fatto sì che tutti potessero scrivere, anche io.
      Ci sono quindi casi emblematici come Animeclick.it, curatissimo tra schede e classificazioni (e articoli, oltre che ovviamente di news) bisogna capire se quei contenuti possono funzionare anche su carta.
      Paku, il magazine di Dario Moccia, sembrava promettere questo ma è sparito da oltre un anno...

      Moz-

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    9. La crisi delle riviste è mondiale ☹️ vedi anche in Giappone le tre riviste shojo Nakayoshi, Ribon, Ciao sono al collasso ☹️.
      Non si fanno più figli quindi non c'è più il ricambio generazionale e in più internet assorbe tutta l'attenzione dei giovani.
      Però strano perche attorno al 2004/2005 nonostante internet ci fu il boom delle edicole e della TV con ascolti record tipo Affari Tuoi con 14/15 milioni di telespettatori.

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    10. https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/26/ascolti-tv-la-classifica-dei-programmi-piu-visti-negli-ultimi-ventanni/2404306/

      Se vedi i dati del link gli ascolti televisivi del periodo 2000-2005 sono più o meno simili al 1994-1999.
      Questo nonostante internet...
      Nel 2005 si contavano circa 42.000 edicole per poi via via calare.

      Poi non cosa sia successo... Probabilmente il boom di facebook e YouTube quasi simultaneo.

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    11. Il discorso è abbastanza complesso secondo me, troppo articolato per affrontarlo tutto nei commenti (e comunque nemmeno sappiamo tutto...).
      Ok la situazione giapponese è data dalla mancanza effettiva di acquirenti perché non esistono, se esistessero acquisterebbero.

      Noi abbiamo iniziato a far calare le vendite delle edicole (parlo di quotidiani e riviste) già dalla fine degli anni '10.
      La TV ha resistito un po' poi è finita disgregazione tra mille canali e ovviamente un web fatto di youtube e streaming 😑

      Moz-

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    12. Perché non c'è stato il ricambio generazionale ☹️.
      Come sai dopo i 18 anni la TV piano piano si molla vuoi per gli impegni scolastici o lavorativi finita la Golden Age della propria vita ad un certo punto si diminuisce la visione... Quando finiva una generazione ecco pronta un'altra... Dal 2010 questo meccanismo si è interrotto e piano piano si ê iniziato con le schiocchezze che si dicevano sul web "la TV è vecchia", "anime e telefilm degli anni Ottanta sono vecchi" ecc ecc.
      Poi i signori della TV sia Rai che Mediaset in molti casi sono stati scandalosi 😱 hanno perso anche quel poco che rimaneva.

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    13. Esatto, è un mix di fattori e di colpe. Alla tv ci si tornava, oppure si dovevano dare cose specifiche per una certa età.
      Ma è vero pure che il pubblico italiano è strano: le edicole languono e i quotidiani muoiono, perché si preferisce la notizia gratis, non leggere la notizia scritta da una penna che ne fa un'analisi.

      Moz-

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  10. Poi ci sono quelli anche più grandi di me che odiano la televisione e buttano veleno sul suo passato importante ☹️ perché si sono dimenticati l'attesa che c'era per vedere qualcosa... Una volta esisteva la domenica e si sentiva tutta la differenza... Oggi va di moda il binge watching, saltare le sigle, criticare l'aspetto tecnico non esiste più l'attesa non si neanche più cosa sia ☹️.

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    Risposte
    1. Sì, e questo è un altro guaio. Da cui non si torna indietro. Possiamo solo prenderne atto e tenerlo nei suoi lati migliori.
      Peccato per l'attesa, che dava sapore a tutto: oggi ogni cosa è velocissima e insignificante anche proprio per questo motivo.

      Moz-

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