[FUMETTI] Diabolik, Finestra sul delitto: la recensione (no spoiler)

 

Due vecchiette apparentemente innocue causeranno un bel po' di problemi a Diabolik ed Eva: Finestra sul delitto, che gioca col titolo di due film (Cloak & Dagger - La finestra sul delitto, e ovviamente La finestra sul cortile) per richiamare alla mente proprio la pratica dello spiare da casa propria gli interni del vicinato. E ciò porterà a conseguenze inaspettate.


C'è un certo traffico in corso: due milioni di euro per una statuetta pregiata. A occuparsi di ciò sono una coppia di faccendieri e ricettatori, che organizzano da tempo la compravendita tra le parti facendo da terreno neutro.
Non sanno però che casa loro è sotto stretta sorveglianza...



E questa sorveglianza è un'aziana signora che nei momenti di noia prende il binocolo di sua sorella per spiare i vicini. E quando un litigio di troppo diventa qualcosa in più, ecco che scatta l'allarme.
E se fosse tutto un equivoco? Dopotutto, non è la prima volta che l'arzilla vecchietta prende un abbaglio, e no, per legge non potrebbe nemmeno mettersi a osservare i vicini.
In tutto questo, cosa c'entrano Eva e Diabolik?




A primo impatto, Ada e Lea non possono che far venire in mente, a ogni lettore, le sorelle Giussani; e forse anche i soggettisti Pasini e Iudica (la sceneggiatura è di Altariva) potrebbero aver avuto in mente le due diabolike creatrici, immaginando due sorelle che si intrometteranno nella vita dei nostri ladri.
Chissà. Quel che è certo, è che dopo la scena catturata dal binocolo si innesca una situazione pericolosa.





L'albo, disegnato da Giordano con chine di Brandi, sembra proporre un design che richiama un po' gli anni '90 (si veda l'agente Martens), e anche il tenore della storia potrebbe rimandare a quegli anni editoriali. Piacevolmente.
Una coppia in crisi, una separazione meditata, un finestra che nessuno avrebbe dovuto mai spiare; e poi visite improvvise, un piano meticoloso ma anche tutta la previdenza di Eva e Diabolik.




C'è spazio anche per i sentimenti (di Eva, specialmente, sempre pronta a parteggiare per le donne o i più deboli), mentre appare strano il comportamento di Diabolik, che "lascia andare" su una situazione che sta per essergli fatale. Ma può esserci una ragione, altrettanto "umana".
Lode alla copertina di Buffagni, veramente superba.
Un albo che chiude in bellezza l'annata diabolika.



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