RECINZIONE n.9 -film-


Mettetelo in quarantena!
REC, di Paco Plaza e Jaume Balaguerò
con Manuela Velasco, Pablo Rosso, Vicente Gil
2007
"La paura in diretta", recita lo slogan sulle locandine italiane. Peccato che in diretta vi sia solo una grande noia, che continuerebbe anche in differita semmai vi capitasse di discutere di questo film dopo la visione.
Angela è una giornalista che, con il cameraman Pablo, sta girando un reportage sulla vita in una caserma di pompieri. Quando questi ricevono una chiamata di soccorso, Angela e Pablo, armati di telecamera, seguono tutta la vicenda, rimanendo però intrappolati in una palazzina assieme ad altra gente, con qualcosa di strano che si aggira nello stabile.
REC fa parte di quel genere finto-documentaristico, dove il film che noi vediamo sullo schermo altro non è che il materiale girato, con tutti i pregi e difetti -ovviamente creati ad hoc- del cameraman.
Peccato che arrivi 10 anni dopo il più famoso The Blair Witch Project, e 18 anni dopo del capostipite, ancora insuperato, del genere: l'italianissimo Cannibal Holocaust di Deodato, dal quale questo iberico REC prende più di uno spunto (la scena con cui terminano i filmini sia di CH che di REC è praticamente la stessa).
Oltre a quel qualcosa di strano che si aggira nello stabile, serpeggia anche la banalità di certe situazioni, e la scontatezza dei colpetti di regia volti a creare i "salti sulla poltrona", quelli cioè che vogliono far spaventare almeno un po'. Ma qui non ci si riesce, il tutto è davvero prevedibile, basti pensare che ci hanno piazzato anche la classica scena-clichè del tizio appoggiato alla porta/finestra dalla quale, inevitabilmente, usciranno fuori delle mani pronte a ghermirlo. Mani di cosa? Di zombies? Di fantasmi? No, nulla di tutto ciò. Ecco, forse l'idea usata era anche originale, specialmente quando, verso la fine, si scopre una certa vena mistico-religiosa nella vicenda, che però purtroppo rimane confusionaria e mal sfruttata.
Cosa rimane, dunque, allo spettatore? Nulla che non sia stato già visto. Insomma, come si suol dire, per ora niente di che, ritenta(te) la prossima volta, ci sarà più fortuna.
Lo vedo già, il pubblico di questo film: ragazzini in cerca di una pomiciata con la sbarbina, che al primo "salto dalla poltrona" torneranno comodi sulla stessa, si stringeranno e faranno il fatto. Se fosse questa la funzione della pellicola, saremmo persino su un voto medio-alto.
Voto: 3

oggi la catastrofe


Il giorno 24 Aprile è giunto. Padre Pio, o meglio, il suo corpo, è stato esposto al pubblico.
Per ora non si registra nessuna catastrofe a San Giovanni Rotondo.
No cavallette, no campane, no terremoti, no tsunami, no uragani, niente primogeniti morti.
Alla fine Padre Pio ha dimostrato di essere buono davvero.
Manca ancora mezza giornata prima che finisca il 24 Aprile, magari in Paradiso c'è un fuso orario diverso, nel caso succeda qualcosa di rilevante aggiornerò senz'altro. E se succede qualcosa e non aggiorno, significa che sono morti tutti i primogeniti della città.

"Quando il cielo cadrà nel luogo sacro
dalle colonne di fuoco dove si riuniscono
gli agnelli ciechi,
Egli arriverà"
(Berserk vol 17, Kentaro Miura 1999)

-1 alla catastrofe


...e manca un giorno solo. Domani è il 24. Domani vedremo cosa succederà, se succederà.
Ci sono un paio di quesiti che meritano di essere trattati, come "perchè la chiesa di San Pio è considerata da alcuni un tempio massonico/satanico?" "le scosse di terremoto delle ore scorse sono una sorta di segno?". E invece, avendo messo il counter sul blog, elenco tutte le voci che potrebbero portare nuove persone a clicckare, dal loro Google, sul link del °°PoP CoRNeR°°:

San Giovanni Rotondo, Filomena Carriero, San Pio, catastrofe, Padre Pio, Renzo Piano, cavallette, terremoti, attività sismiche, chiesa di San Pio, Santuario di Santa Maria delle Grazie, esposizione salma Padre Pio, miracoli, Casa Sollievo della Sofferenza, lesbiche, 24 Aprile 2008, Vaticano, Benedetto XVI, filmati gay, Papa Ratzinger, radar terapia, panniculite post-attinica, donna schiava zitta e chiava, premonizioni, visioni, campana di San Michele.

Nota: l'accostamento di voci sacre e profane è frutto di pura casualità.
Nota 2: è chiara la natura ironica del post, dalla questione del counter a tutto il resto. Ed è sempre meglio ribadirle, 'ste cose!

EDIZIONE STRAORDINARIA, ULTIM'ORA:

Tra le mille voci sulle possibili catastrofi che si susseguono in queste ore, la più nuova è "moriranno tutti i primogeniti della città". Questa storia andava in giro quando facevo le elementari, ricordo un amico che mi disse "ou ou mio cuggino mi ha detto che il papa s'è sognato che devono morì tutti i primoggeniti!". Tipo la stronzata biblica. Forse il fatto di non essere nato a San Giovanni Rotondo mi salverà dalla furia, che ne dite?

"Lo Spettacolo deve ancora cominciare,
lo Spettacolo non ha scuse da inventare,
lo Spettacolo si fa solo un po' aspettare,
E s'ha da fa'!"
(Lo Spettacolo, Litfiba 1994)

-2 alla catastrofe


Dal vostro inviato.

Si susseguono le voci secondo cui la signora Filomena Carriero avrebbe parlato ancora una volta della catastrofe, precisando che San Pio non è più in collera col mondo e che il cataclisma si sarebbe abbattuto sulla città se e solo se il corpo del frate cappuccino veniva spostato dalla chiesa della Madonna delle Grazie a quella nuova, il monolitico santuario progettato da Renzo Piano.

Forse Padre Pio non voleva che il suo corpo fosse messo in vetrina in un tempio che, come dimostrano alcuni studi, altro non è che un santuario massonico/satanico?

Intanto resta un po' di preoccupazione, perché le teorie del complotto trovano sempre adito da queste parti.
E forse, in fondo, rimane anche un po' di insoddisfazione.

"SOS terra SOS uomo
vento spazza via,
terremoto cancellaci
SOS SOS SOS"
(Sotto il Vulcano, Litfiba 1993)

-3 alla catastrofe



E siamo giunti al rush finale.
Io, per sicurezza, già ho lasciato la Puglia.
Ma tanto si sa, che se deve scoccare l'ora,
il campanello suona ovunque mi trovi.
E non c'è Padre Pio che tenga:
la data di scadenza è quella.
O magari chissà: chi ha patito le stesse sofferenze
del Messia, potrebbe anche avere i suoi poteri
e fare uno, dieci, cento Lazzaro.
Comincio a pregare.
"Io, pazzo come Dio,
vi farei morire di paura,
promettendo l'Inferno o la Pietà"
(Come un Dio, Litfiba 1986)

ACCADDE IERI n.4


Finale di stagione (¡que viva el bandido!)

Sì, lo so, lo so. Avevo detto che fino al 24 Aprile prossimo il °°PoP CoRNeR°° avrebbe dedicato tutto il suo spazio al countdown finale verso la catastrofe annunciata dalla sig.ra Carriero, catastrofe che dovrebbe colpire la mia cittadina, San Giovanni Rotondo.
Ma, come si dice in questi casi? "Interrompiamo la trasmissione...", "comunicazione di servizio...", beh chiamatela come cazzo volete, ma devo ringraziare alcune persone.
Nella mia serie tv preferita, ossia la mia vita (e scusate se è poco), ieri h(ann)o trasmesso il finale di stagione.
Il bilancio è più che positivo, ma non è da me raccontare questo genere di finocchiaggini, quindi voglio solo ringraziare tutti per:
il Grotto, i reincontri, le strette di mani, il parlarsi in faccia, i chiarimenti, il confidarsi.
GRAZIE A TUTTI.

Ora non resta che aspettare i nuovi episodi, e riprendere da dove abbiamo lasciato.
Ah, ovvio: sempre che Padre Pio risparmi la città dalla sua furia.
E sempre che io risparmi poi Padre Pio dalla mia: watch you!



"Energia corri via,
l'energia si trasformerà,
l'energia corre via,
l'energia si trasformerà"
(Come un Dio, Litfiba 1986 )

-8 alla catastrofe



Care persone all'ascolto... la storia della catastrofe annunciata è tornata prepotentemente in auge, tra annunci, smentite, possibili spiegazioni, satanisti, massoneria e diffide. Sì, avete letto bene: diffide.
Vediamo di conoscere meglio questa signora Filomena Carriero, portavoce di San Pio.
Filomena Carriero è una donna di 43 anni, affetta da una patologia rarissima (si contano appena 7 casi in Europa), la panniculite post-attinica. E' l'unica persona ad essere sopravvissuta in 8 anni a 550 interventi (sì: cinquecentocinquanta, non è un errore!), e riporto testualmente dal sito Mesagne.net "La panniculite è un processo degenerativo del grasso sottocutaneo: alterato, sovvertito, si ispessisce e diventa pietroso. Si instaura uno stato settico con un ipertermia elevatissima (i termometri scoppiano). Non esistono farmaci che possano prevenirlo: l’unica è asportare immediatamente quel sasso. A mezz’ora dall’intervento la situazione torna alla normalità e Filomena può riprendere una vita praticamente normale".

Ancora: "L’ex infermiera mesagnese è stata sottoposta a 550 (cinquecentocinquanta) interventi nel giro di otto anni. Non pensiate a interventini di riduzione, di medicazione: stiamo parlando di operazioni in anestesia generale della durata anche di quattro ore, due volte la settimana o anche due volte al giorno (è successo che l’inferma sia stata riportata la notte, piagata e zaffata, nella sala da cui era uscita al mattino). Quando va proprio bene Filomena evita la sala per un mese".

Evito altri particolari sulle modalità dell'intervento perchè sono davvero forti.
Fattostà che i medici, da anni, seguono alla lettera quello che Padre Pio annuncia alla signora Carriero, fidandosi ormai ciecamente delle parole della signora.
Questo significa avere un santo in Paradiso? Quanto dobbiamo preoccuparci?

Al prossimo bollettino.

-9 alla catastrofe


Ok, forse la catastrofe è arrivata addirittura in anticipo sui tempi, parlando a livello nazionale. Tornando a San Giovanni Rotondo, dove per i risultati delle comunali si deve attendere ancora qualche ora, posso dire che, ovviamente, nella giornata appena trascorsa l'apocalittico effetto delle previsioni della signora Carriero si è affievolito.
Ma non dimentichiamoci che Dio ci guarda e Silvio no, o chissà. Quindi è necessario tornare sulla fatidica data (24 Aprile 2008) e cercare di capire.
Le ipotesi sono molteplici (dalle cavallette ai terremoti -la più accreditata), nessuna possibilità esclusa: dai vampiri del Titty Twister agli zombi che si formeranno tramite un contagio mortale che parte da Casa Sollievo della Sofferenza; agli ufo che si scopriranno figli spirituali di Padre Pio.
Secondo voi, di che tipo di catastrofe potrebbe trattarsi?

"L'ignoranza fa il suo defilè
tutti in piazza: rivoluzione!
La mattanza col prêt-à-porter
nella mia stanza manchi sempre te"
(Nato qui, PieroPelù 2008)

-11 alla catastrofe


Oggi parliamo di attività sismiche.
Terremoti.
Già, perché pare che uno dei primi avvisi che Padre Pio da Pietrelcina abbia elargito in questa faccenda sia proprio la ripresa di un'attività sismica avvertibile dalla gente, dal momento in cui la sua tomba sarebbe stata aperta.
Beh, miscredenti e credenti, non importa: i terremoti ci sono davvero. Piccole scosse, ma ci sono.
E' solo l'inizio? Dipenderà da questo fattore la tanto annunciata catastrofe del 24 Aprile 2008?
Non ci resta che pregare per la nostra anima. E per i miei anime. E fumetti: ve li immaginate sepolti dalle macerie?

"Ci furono grida, scosse di terremoto
clamori e fulmini, e una voce che gridava
GUAI GUAI GUAI
agli abitanti della Terra"
(Kingdom Come - Mark Waid & Alex Ross)

-12 alla catastrofe


Attenzione, attenzione! Da oggi, 12 Aprile 2008, il °°PoP CoRNeR°°, anche per festeggiare il traguardo dei 100 posts, apre una nuova sezione, un bollettino quasi quotidiano che terrà informati gli internauti sugli ultimi giorni della mia città, San Giovanni Rotondo, prima della fatidica data dell'esposizione della salma di Padre Pio: il 24 Aprile prossimo.

Perché, ormai se ne parla ovunque, pare che per tale data si abbatterà una non meglio identificata catastrofe sulla città, come annunciato dalla signora Filomena Carriero, che già in passato ha previsto diversi avvenimenti legati a Padre Pio, San Giovanni Rotondo e la nuova chiesa di San Pio (come la caduta di una delle campane).

Pare che ogni notte Padre Pio si mostri in sogno a questa pia donna (già miracolata, tempo fa, dal Santo), e comunichi che per il 24 Aprile c.m. succederà qualcosa di catastrofico.
Inoltre, e non è certo uno scoop, Ratzinger in persona, tiara papale inclusa, ha manifestato interesse per questa signora e le sue premonizioni, annunciando che le farà presto visita.

Al prossimo bollettino.

"Vidi poi un altro angelo, possente,
discendere dal cielo,
avvolto in una nube,
la fronte cinta di un arcobaleno"
(Apocalisse di Giovanni, 10:1)

RECINZIONE n.8 -film-


Bellezza al bagno
Lady in the Water, di M. Night Shyamalan
con Paul Giamatti, Brice Dallas Howard
2006

Sarà che o io sono un genio o che M. Night Shyamalan è un incapace. E siccome il mio Q.I. è nella norma (perfino basso, credo), M. Night Shyamalan è un incapace. Incapace nel creare il colpo di scena finale, proprio la cosa su cui punta nelle sue storie.
Lo indovino sempre. E' successo anche stavolta, quando si trattava di capire chi poteva(no) essere, tra i personaggi, a ricoprire un determinato ruolo reso confuso fino alla fine.
Lontani dai tempi de Il Sesto Senso, Unbreakable e forse Signs, si continua sulla (brutta) strada di The Village, riuscendo a fare molto peggio.
La vicenda si basa su una fiaba orientale, tra popoli dell'acqua e mostri d'erba. Story è una Narf, ninfa del Mondo Azzurro, che, dalla piscina di un condominio, emerge per portare un messaggio ad uno scrittore. Il capo condomino l'accoglie in casa e tenta di aiutarla.
Un film stanco, che annoia, che non stupisce e che risulta soporifero (poveri figli di Shyamalan: il paparino avrebbe voluto -perché non c'è riuscito- creare proprio una favola per loro).
Banalissimo l'intreccio, senza costrutto e così innaturale che ci si chiede se mancano delle bobine nel film. Ma qui non siamo dalle parti di directors geniali e al contempo cazzari, qui siamo da Shyamalan, pretenzioso regista che ci ammorba con le sue morali e metafore, riuscendo a renderle piatte pur probabilmente avendo del potenziale. Nessun pezzo mancante, quindi: il film è tutto lì, nei suoi quasi 110 minuti che sembrano raccontare solo la parte superflua della faccenda. Un film che fa... acqua da tutte le parti, un film che si identifica con la faccia da pesce lesso del cineasta che qui ha un ruolo di rilievo. Un film in cui si può salvare solo il personaggio naif interpretato da Freddy Rodriguez, e la bellezza evanescente della protagonista. Alcune inquadrature non sono male, ma, sarà perché tutto il resto fa pietà, mi sono sembrate fin troppo "di plastica". Il critico cinematografico è un'ancora mascherata da boa, un ennesimo personaggio gestito male, quando avrebbe potuto contenere spunti simpatici, purtroppo sempre rovinati dall'assurda autoreferenzialità, peraltro ingiustificata, del regista, scrittore ed interprete: Night M. Shyamalan, degno timoniere di questo scempio.

Voto: 2