[FUMETTI] Mercurio Loi, la serie: recensione


Tutto era iniziato mesi fa, tra le pagine della collana Le Storie di Sergio Bonelli Editore: fu lì che arrivò questo personaggio, Mercurio Loi, un colto e cinico docente romano novello Sherlock Holmes, accompagnato dal suo fido assistente Ottone, novello Watson.
O forse meglio dire Guglielmo da Baskerville e Adso.
Quella storia era destinata già a diventare altro: si prestava benissimo a una serialità medio-lunga, i personaggi erano costruiti in quel senso e lo scenario offriva già infinite opportunità narrative.

E quindi ecco che Mercurio Loi torna in edicola, con il colore e una confezione grafica rinnovata, per raccontarci nuove storie dell'800 romano.

Roma dei pazzi è il titolo del primo albo (storia di Bilotta, disegni di Mosca), e c'è subito qualcosa di strano: il professor Loi è sparito da mesi, il suo assistente lo cerca invano, l'arcinemico Tarcisio (suo ex allievo) ne ha forse escogitata un'altra delle sue, in una sfida di intelligenza dove il primo che crolla... è finito!

Anche se con una grafica di copertina non eccelsa (ma con la particolare illustrazione di Manuele Fior); anche se a colori (di Piscitelli), e quindi perdendo le sfumature del netto b/n precedente, la collana Mercurio Loi (mensile, 4,90€) non perde d'intensità.
La Roma di quegli anni (o dovrei dire "secolo"?) è riprodotta in modo affascinante senza risparmiarsi atmosfere esoteriche: chiesette abbandonate, passaggi segreti, catacombe.

gennaio 2015, l'albo de Le Storie Bonelli

La galleria di personaggi è interessante, tra carabinieri, carbonai, sette segrete esoteriche e una manciata di altri secondari che si muovono in questo "palcoscenico di pazzi" che era Roma.
Vicoli di borgata e tipi un po' pasoliniani, una introduzione che mette in scena svariate possibilità -e anche diverse possibili direzioni tra maestro e allievo.
Il finale è un po' affrettato, a mio avviso, specie dopo quanto successo nelle pagine precedenti, chiudendo l'albo in modo riflessivo/metaforico più che concreto.
Vedremo se tutte le sottotrame imbastite (tipo la società segreta Sciarada, i suoi scopi e i suoi membri) avranno un peso deciso e già programmato per il futuro.
Per ora, sicuramente continuerò a leggere Mercurio Loi, una serie che potrebbe anche diventare una delle punte di diamante della scuderia.
Roma c'è, il personaggio pure: se vedemo er mese prossimo.

26 commenti:

  1. Una serie molto particolare, in sostanza. Ma Mercurio Loi, nei suoi connotati, da chi è tratto?

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    1. Penso dallo Sherlock dei romanzi: naso adunco, mood inglese... XD

      Moz-

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    2. ah ecco, sai a volte ogni personaggio ha un'ispirazione nel mondo reale..tipo Ken Shiro - stallone :D

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    3. Stallone alto 20 cm in più e con le sopracciglia di Bergomi, semmai! 😂

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    4. Eheh, che poi nei primi volumi, Chensciro era più somigliante a Bruslì!!

      Moz-

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    5. che figo Ken Shiro XD

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    6. Quello nuovo lo avete visto? È ispirato allo zio Jesse (John Stamos) de Gli Amici di Papà (Full House) -0.0-

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    7. Ahahaha! Perché?? XD

      Moz-

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    8. http://www.mangaforever.net/424319/ken-il-guerriero-annunciata-la-nuova-serie-manga-soten-no-ken-regenesis
      Guarda questa immagine e giudica tu. Dimmi se non è lo zio Jesse ^^

      Tornando a Stallone è apparso anche nel fumetto francese Frank Lincoln della Cosmo Editoriale, di cui ho fatto un breve commento sul primo numero, ho acquistato e mai letto il secondo ed il terzo ed ultimo ancora lo devo prendere. Non chiedetemi perché, mancanza di tempo, dimenticanza, subentro di altri interessi, ecc. ma prima o poi lo recupero!
      http://emanueledigiuseppe.blogspot.it/2014/08/frank-lincoln-n1-di-3.html

      Comunque che nella prima serie Ken fosse ispirato a Bruce Lee e che nella seconda fosse ispirato a Stallone in Cobra, è una cosa risaputa e ufficiale. Non ricordo se ci fossero somiglianze con Mel Gibson in Interceptor, ricordo solo quelle riguardo l'ambientazione.
      Parlo dell'anime, del manga sono poco ferrato.

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    9. Ma davvero rimettono mano a Soten no Ken??? :O
      Hai ragione, è diventato più cool e meno anni '80.
      Le atmosfere erano certamente quelle di Mad Max ma anche molte inquadrature da spaghetti western!

      Moz-

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  2. Un altre occasioni Le Storie ha ospitato albi di una stessa mini saga, o con finali che si prestavano a un possibile sequel. Non ho capito questa scelta con Mercurio Loi, di lanciare una nuova serie, peraltro a colori mentre la storia ne Le Storie non lo era...
    A me il colore Bonelli non piace, non lo trovo fatto ad arte, viene messo su da un colorista che quasi mai è il disegnatore stesso. Inoltre da anni viene meno la tradizione Bonelli di usare il colore per festeggiare 100 albi o suoi multipli... Colori negati al n° 100 di Brendon, però tirano fuori i Color Fest, Orfani, Martin Mystère giovane... Mica continuare a pubblicare Tex, Zagor e Dylan Dog basta per essere ancora la Sergio Bonelli Editore!
    Insomma, nessuna ragione per continuare a seguire le imprese di questo simpatico investigatore: l'offerta Bonelli sempre più lontana dalla mia visione di casa editrice amica dei lettori fedeli.

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    1. Infatti io preferisco la politica dell'Astorina, rimasta fedele solo a Diabolik, concedendosi pochissimo altro (DK come seconda serie regolare ma stagionale e ora il volume unico Escobar). Certo, vorrei rivedere Zakimort, molto volentieri, ma mi accontento.
      Anche io avrei preferito un Mercurio Loi senza colore, e il colore solo per gli speciali, ma evidentemente per loro è una scelta che paga (ho mollato Martin, però)

      Moz-

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    2. Certo, si accattivano giovani lettori ma tradiscono i veterani che gli hanno fatto guadagnare per decenni!

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  3. Mi ispira un sacco. Credo che lo prenderò alla prima occasione

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  4. Io devo ancora leggerlo pur avendolo preso.. io di primo getto a pensato al Marchese del Grillo che andava in giro con Ricciotto 😆

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    1. Ehehe, il bastone e la mantarella ce stanno :)

      Moz-

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  5. Ao, mi hai incuriosito! Se poi c'è pure Gasperino er carbonaro allora corro a comprarla!
    A parte gli scherzi, mi attira l'ambientazione e l'epoca ma mi blocca che sia una serie regolare (se ho capito bene), di serie infinite ne seguo già fin troppe con la DC...

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    1. Eh, non mi pare si tratti di una miniserie, sicuramente si presta a una serie di ampio respiro... vedremo con l'evolversi della storia come andrà :)

      Moz-

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    2. Pure Saguaro e Adam Wild dovevano essere serie "lunghe"...
      Bisogna vedere quando Bilotta comincerà a esaurire le idee, quando subentreranno altri autori...

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    3. Eh ma io so' stronzo, se il personaggio mi prende, l'autore lascia e la serie continua, continuo anche io.

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    4. Eh, basta che non si finisce come certi colleghi disegnati.
      Ha fatto bene Castelli a diradare le uscite di Mystere per gestirle lui al meglio...

      Moz-

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  6. Non mi fatto impazzire, non so se gli darò altre possibilità...

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